Incidente nel tunnel della circonvallazione di Avola, un ferito grave

È di tre feriti il bilancio del grave incidente avvenuto all’interno del tunnel della circonvallazione di Avola. Ad avere la peggio, l’uomo che si trovava alla guida dell’auto che – per cause al vaglio degli investigatori – si è scontrata con un autocarro.
Le sue condizioni sono subito apparse serie ed è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso, atterrato poco distante mentre la Municipale di Avola ha chiuso il tratto per consentire le operazioni di rilievo e soccorso.
I sanitari si sono riservati la prognosi sulla vita.




Il “no” all’ascensore per le Latomie dei Cappuccini, il Sindaco contro la Soprintendenza

Il “no” della Soprintendenza al progetto finanziato dalla Regione per la realizzazione di un ascensore per la Latomie dei Cappuccini fa infuriare il sindaco di Siracusa. “Per quel luogo magico abbiamo ottenuto tre finanziamenti. Due li abbiamo già realizzati, il terzo non possiamo perchè dalla Soprintendenza hanno deciso di negare alle persone a ridotta mobilità di accedere al sito”, dice d’un fiato Francesco Italia.
L’ascensore panoramico, da realizzarsi lungo la parete lato Villa Politi, non ha ottenuto il nulla osta per ragioni di tutela archeologica. “Qualcuno mi dica perchè anche all’Acropoli di Atene c’è un ascensore panoramico e qui non si può. Vi dico questa: il battuto su cui avremmo dovuto realizzare lo scavo per l’ascensore è di cemento. Non dovremmo scavare su chissà quale basamento greco. Questa cosa mi fa molto arrabbiare. Così si impedisce alle persone con ridotta mobilità di fruire del sito”.
Alle Latomie si accede (e si esce) fondamentalmente solo tramite una ripida scala con affaccio su via Puglia. L’ingresso da Villa Politi è in piena proprietà privata ed anche per l’eventuale ascensore questo aspetto andrebbe chiarito.
In attesa di conoscere la versione della Soprintendenza di Siracusa, il sindaco racconta un ulteriore dettaglio. “Ad un certo punto, ci avevano detto che per avere l’ok alla realizzazione dell’ascensore dovevamo assicurare che non sarebbe stato ancorato alla parete ed al suolo. E come avrebbe dovuto reggere?”, si domanda polemicamente Italia. “Rispetto il parere della Soprintendenza, ma non lo condivido. Lotterò in tutte le sedi competenti per chiarire questa vicenda”, anticipa il primo cittadino.
Il tema è sempre lo stesso, di ordinaria attualità a Siracusa: deve prevalere la conservazione o la fruizione di un sito? “Un luogo non fruito diventa abbandonato. Non voglio che la Latomia dei Cappuccini diventi l’ennesimo luogo ristrutturato con soldi pubblici e poi abbandonato”, taglia corto Italia.
Il progetto, finanziato con 300mila euro “restituiti” alla Regione dopo il no della Soprintendenza, prevede anche la realizzazione di una scala, tramite impalcato, sempre lungo la stessa parete dell’ascensore. Si creerebbe così una ulteriore via di accesso e di fuga, per poter ottenere un’autorizzazione più ampia rispetto all’attuale (99 posti) per il teatro grande ed il teatro piccolo della Latomia.




Violenza sulle donne, emergenza anche siracusana: 6 richieste di aiuto in 2 giorni

La matematica non fornisce un quadro rassicurante: in due giorni, sei telefonate al Centro Antiviolenza Ipazia di altrettante donne alla ricerca di aiuto.
La responsabile, l’avvocata Daniela La Runa, parla di un fenomeno che in provincia di Siracusa non si presenta affatto in diminuzione. Il dato positivo è, però, l’aumento di sensibilità. “Non chiamano soltanto le donne vittime di violenza- racconta Daniela La Runa. Ma anche le persone che stanno loro intorno ed anche uomini, per segnalare, chiedere consigli su come muoversi per affrontare il problema e superarlo. Un dato fondamentale- aggiunge- E’ quello che diciamo da anni: non ci si deve voltare, è fondamentale intervenire per tempo, prima che accada l’irreparabile”.
Il Centro Antiviolenza Ipazia svolge quest’attività sul territorio da decenni. “Ascoltiamo le donne anche in anonimato- ribadisce La Runa- Possiamo supportarle, senza alcun obbligo di denuncia. Molte di loro si rivolgono a loro quando non sono ancora pronte a denunciare. Noi siamo al loro fianco, le accompagniamo nel percorso verso la liberazione. Dopo la denuncia, ancor di più siamo a loro supporto, perché la condizione di pericolo venga meno. Ci sono tante strade: collocarle in strutture collocate in luoghi segreti, sostenerle con i percorsi psicologici, aiutarle ad ottenere il Reddito di Libertà, tutto quello che serve per venir fuori dalla condizioni di violenza che si subisce” .
Se spesso le donne vittime di violenza si rassegnano ad una situazione intollerabile è anche per la paura di non avere, se si lascia l’uomo violento con cui si vive, possibilità di sostentamento economico, per sé e per i propri figli. “Una delle forme di violenza meno visibili- conferma La Runa – è quella determinata dalla dipendenza economica. Anche in questo caso le donne devono sapere che noi possiamo aiutarle in questo senso”.
Chi è vittima di violenza, ha anche solo il dubbio di esserlo, chi vive vicino ad una donna vittima di violenza, può comporre 24 ore su 24 un numero: è il 3701137246. Rispondono le volontarie del Centro Antiviolenza Ipazia, appositamente formate. E rispondono sempre. Per segnalazioni e per ascolto.
Intanto, nelle scorse ore, è partita una forte campagna di sensibilizzazione. “Con questa campagna- spiega la responsabile di Ipazia- invitiamo tutte le donne a inviarci una loro foto, con liberatoria, in cui si mostra il cosiddetto Signal for Help (#SignalForHelp), la mano che indica il numero quattro con le dita. Ciascuno può metterci la faccia. Ne faremo volantini da distribuire in maniera capillare e in cui sarà ovviamente riportato anche il nostro numero”.
Sulla necessità di introdurre nelle scuole l’educazione affettiva, La Runa si mostra d’accordo ma con alcune puntualizzazioni. “I corsi di educazione affettiva – sostiene- possono servire se sono portati avanti in maniera davvero coinvolgente per i ragazzi, se questi vengono resi partecipi. Per fare prevenzione nelle scuole si devono mettere in campo precisi strumenti”.
Le volontarie del Centro Antiviolenza Ipazia sono attualmente impegnate proprio nelle scuole, in maniera capillare, per lanciare messaggi chiari, soprattutto alla luce degli ultimi tragici avvenimenti.
La prevenzione è e resta alla base. Ma per non arrivare ad un punto di non ritorno è indispensabile riconoscere la situazione in cui ci si trova o ci si può presto trovare. Occorre capire cosa sia violenza.
“Violenza è quando ci si ritrova costrette a privarsi di qualcosa, quando un’altra persona si inserisce nella propria sfera di vita indirizzandola. Quando inizia il controllo, quando per gelosia si impongono o vietano comportamenti che rientrano nella violazione della libertà personale. Sono tutti elementi che possono indicare che quella è una relazione tossica. Lo schiaffo non è un “primo segnale”: se ci si arriva siamo già oltre”.
Anche il Centro Antiviolenza Ipazia parteciperà domani al grande corteo organizzato dalla giornalista Mascia Quadarella e dalla Presidente dell’Associazione WonderSammy, Samanta Ponzio, e a cui hanno aderito numerose associazioni, ordini professionali, singoli cittadini.




Dalla parte delle donne, Polizia: “Questo non è amore”, un’altra vita è possibile

La Polizia di Stato rinnova anche a Siracusa il suo impegno dalla parte delle donne, con la campagna “Questo non è amore”. La cultura del rispetto e della consapevolezza è costruita anche attorno ad iniziative divulgative come questa, che affianca l’attività quotidiana dei poliziotti e delle poliziotte della Questura di Siracusa.
L’indignazione da sola non basta, bisogna lotta contro ogni forma di violenze ed, in specie, quella di genere in ogni sua forma. E questo la Polizia lo fa, con numeri che danno la dimensione del problema: sono circa 300 i Codice Rosso attivati dall’inizio dell’anno nel siracusano, quasi uno ogni giorno; oltre duemila gli interventi delle Volanti per liti in famiglia.
A fornire i dati è Giulia Guarino, a capo delle Volanti della Questura aretusea. Con credibilità ed estremo tatto, le forze dell’ordine stanno iniziando ad aprire una breccia nel muro di rassegnazione e omertà che – per un falso retaggio culturale – circonda gli episodi di violenza sulle donne. “Sono in aumento le denunce”, conferma ospite su FMITALIA.
Le storie vere raccolte nell’opuscolo “Questo non è amore” aiutano poi a infondere coraggio nel chiedere aiuto, per venire fuori dall’incubo. E la denuncia è un passaggio necessario Rivolgersi alla forze dell’ordine o contattare la rete nazionale antiviolenza tramite il numero 1522 è fondamentale per poter uscire efficacemente dalla spirale di violenza, fisica e psicologica, di cui si è vittime.
“Non devono sentirsi sole o abbandonate, c’è una rete di vigilanza e protezione”, ricorda la dirigente Guarino.
Contro maltrattamenti, atti persecutori, violenza domestica, vessazioni morali e psichiche, quelle fisiche c’è la possibilità di chiedere aiuto anche attraverso l’app YouPol.




Dalla parte delle donne, Carabinieri: la storia del puntino “salva-vita” e “stanza per sè”

“La violenza ha molte sfaccettature, e può essere, oltre che fisica, anche morale, psicologica ed economica. Può manifestarsi sotto forma di ricatto, intimidazione, vittimismo e privazione e in nessuno di questi casi può essere sottovalutata. Una volta compreso che la propria relazione ha assunto una connotazione nella quale sono frequenti uno o più segnali di questa natura, è necessario fermarsi a riflettere, confrontarsi il più presto possibile con una persona di fiducia e con le istituzioni e non indugiare nel chiedere aiuto”. Rossana Chiriatti è un maresciallo dei Carabinieri in servizio a Cassibile e ben conosce il fenomeno della violenza di genere e di come sia purtroppo presente sul territorio provinciale.
Ospite di FMITALIA, ha raccontato come individuare i primi segnali di comportamenti “tossici” e l’importanza di chiedere aiuto. Nella sua lunga intervista, anche il racconto della storia di due amiche del siracusano. Avevano concordato un “segnale di aiuto” reciproco e segreto, che consisteva nell’invio in chat di un puntino. Ed è stato grazie a quel messaggio con il puntino “salvavita” che sono state disposte tutte le attività necessarie per “salvare” una delle due amiche che, divenuta preda di un compagno che l’aveva privata della libertà e le controllava il cellulare, aveva come unica possibilità quella di sperare nella complicità con l’amica. “Dopo quel puntino, capito il pericolo, è riuscita ad accompagnare l’amica in Caserma e con la denuncia le ha permesso di ritrovare finalmente la serenità”.




Siracusa-Trapani, parla Ricci: “Niente contestazioni, il pubblico dimostrerà sua civiltà”

Sportività, accoglienza, civiltà. Il presidente del Siracusa, Alessandro Ricci, utilizza più volte queste parole nel corso della sua ultima uscita pubblica. L’avvicinamento al big match di domenica con il Trapani è diventato uno stillicidio di commenti e tensioni, tutto esasperato ed amplificato nel vorticoso tritacarne dei social.
“Troppo accanimento su questa gara, spero sarà una domenica incentrata sul gioco del calcio” e senza spazio per episodi che potrebbero essere poi ingigantiti a dismisura. “Considererei una sconfitta qualunque cosa poco piacevole. Noi accoglieremo cordialmente il presidente del Trapani, Valerio Antonini, andremo in Ortigia, ci stringeremo la mano, andremo allo stadio insieme”, conferma il massimo rappresentante azzurro.
“Ogni eventuale contestazione ad Antonini la vivrei quasi come fosse un attacco alla mia persona”, avvisa Ricci rivolto ai tifosi del Siracusa. Si sono sentiti offesi dalla linea comunicativa tenuta dalla società granata nel corso di questa lunga settimana ma “ognuno ha il suo modo di caricare la squadra ed i tifosi. Siracusa è culla della civiltà, mi aspetto accoglienza senza contestazioni. Quelle in tribuna le vivrei come mancanza di rispetto anche nei confronti del Siracusa calcio”. Più chiaro di così, non si può.
Quanto alla gara, “partita importante ma non decisiva” dice ancora Ricci. “Mi aspetto un risultato positivo, ma accetteremo con serenità il verdetto del campo”, aggiunge. Intanto, nel pomeriggio, andati a ruba anche i biglietti che erano stati riservati ai tifosi del Trapani. Dopo il divieto di trasferta, è arrivato il via libera della Prefettura alla nuova emissione. Circa 800 biglietti per la curva sud, lato via Torino, andati venduti in un amen. Segno ulteriore, qualora ce ne fosse bisogno, della grande attesa che circonda questo Siracusa-Trapani.




Avviso pubblico per le scuole, fondi per progetti sul gioco, è realtà il progetto Gilistro

(cs) Diventa realtà il programma sperimentale per le scuole siciliane che prevede l’utilizzo del gioco per prevenire disturbi di apprendimento e del neurosviluppo. È presentato e promosso dal deputato regionale Carlo Gilistro (M5S). “È stato pubblicato l’Avviso Pubblico con cui la Regione invita le scuole a presentare progetti di attività scolastiche ed extra scolastiche sul gioco, per bimbi da 0 a 6 anni. Le proposte devono pervenire agli uffici regionali entro il prossimo 11 dicembre”, spiega oggi Gilistro.
Il progetto sperimentale è stato introdotto con un emendamento del deputato pentastellato, con cui sono stati destinati 270mila euro alla rivoluzionaria iniziativa. “Siamo riusciti a inserire in un programma regionale unitario l’utilizzo sperimentale del gioco per prevenire disturbi dell’apprendimento e del neurosviluppo. Recenti studi scientifici – spiega Gilistro, noto pediatra – hanno dimostrato quale ruolo primario abbia il gioco nello sviluppo armonico della persona. Favorisce lo sviluppo ed il potenziamento della abilità socio-cognitive, migliora le funzioni del cervello e favorisce la crescita di interessi e competenze. In anni di eccesso digitale, sin da tenera età, tornare al gioco come momento educativo e di crescita è un sicuro vantaggio e un’occasione per gli enti del terzo settore che possono intervenire in tutta la Sicilia, creando percorsi e programmi dedicati alle scuole dell’infanzia e primarie“, conclude Gilistro.




Verde pubblico, il ritorno al gestore unico certifica il fallimento degli ultimi 7 anni

La cura del verde pubblico a Siracusa sta per tornare sotto le “cure” di un unico gestore. In corso la procedure per l’affidamento del “servizio di manutenzione dei parchi e dei giardini comunali, manutenzione del verde pubblico del Comune di Siracusa”, con scadenza per la presentazione delle offerte fissata al 27 dicembre 2023.
Si chiude l’esperimento della città divisa in cinque lotti, affidati ad altrettante aziende. Il fallimento di quel tentativo è nei fatti, oltre che nelle parole contenute nello stesso disciplinare predisposto adesso dagli uffici comunali. “Il precedente appalto aveva optato per la gestione del servizio suddiviso in 5 lotti operativi, questo tipo di esperienza non ha portato significativi vantaggi dal punto di vista gestionale in ragione delle attività tecnico/amministrative che hanno aggravato complessivamente i processi”. La famosa concorrenza a chi avrebbe tenuto meglio la propria zona di competenza non si è mai vista. Motivo per cui, “il nuovo appalto di manutenzione del verde pubblico supera (…) la logica di suddivisione in lotti operativi diversi e punta ad essere unico su tutto il territorio comunale. Questa scelta deriva dalla volontà di raggiungere obiettivi prestazionali di rilevanza sia sotto il profilo gestionale che sotto quello tecnico-prestazionale”. Ottimizzare i costi, diversificare le lavorazioni agronomiche per un complessivo miglioramento del servizio sono gli obbiettivi dichiarati questa volta. Oggettivamente, difficile fare peggio degli ultimi anni. Le lamentele e le critiche dei cittadini sono costanti. Il verde pubblico non viene “visto” e neanche “percepito” dalla popolazione che – invece – sta maturando sempre maggiore sensibilità ambientale.
Determinante sarà il tema del numero di operatori e dei mezzi che saranno richiesti per assegnare il servizio. Al di là del rimando a provvedimenti nazionali e regionali, nel disciplinare non c’è una indicazione o una richiesta precisa per Siracusa, da questo punto di vista. Si fa riferimento ai requisiti di capacità tecnica e professionale che devono essere in possesso delle aziende (almeno tre anni di esperienza simile nel pubblico) ma l’unico riferimento diretto a “dotazione tecniche e risorse umane e strumentali” c’è solo per introdurre la possibilità che vengano messe a disposizione da “uno o più operatori economici ausiliari”.
La durata dell’appalto è pari a 24 mesi (con opzione di rinnovo di un anno e proroga di 6 mesi per individuazione nuovo contraente) ed ha un valore di 2.442.791,18 euro a base d’asta.
Resta escluso dalla cura del verde pubblico il servizio di diserbo di strade e piste ciclabili. Scelta operata a maggio scorso, con una determinazione dirigenziale in cui si spiega che “si è ritenuto di dover procedere alla modifica del progetto del servizio (…) eliminando le attività di scerbatura dei bordi stradali e delle piste ciclabili da trattare in separata sede in considerazione delle criticità ivi descritte”.




Sconti ai siciliani per i biglietti aerei, iniziativa estesa a chi ha prenotato dal 10 novembre

Aumentano le possibilità di sconto sui biglietti aerei per i residenti in Sicilia. La riduzione, disponibile dal primo dicembre con l’intervento della Regione, sarà adesso estesa anche ai biglietti di costo inferiore a 50 euro; a chi ha prenotato dal 10 novembre e anche a chi viaggerà con un vettore che non ha aderito all’iniziativa.
L’assessorato delle Infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato oggi un nuovo avviso che contiene l’abolizione della soglia per ricevere il beneficio. Nel documento anche l’esito della manifestazione di interesse: hanno aderito le compagnie Aerotalia, ITA Airways e Wizz Air. Avviato, inoltre, il dialogo con altri vettori per creare le condizioni per ulteriori adesioni al programma lanciato dal governo regionale. L’intervento è attivato sui collegamenti degli aeroporti siciliani con gli scali di Roma (Fiumicino e Ciampino) e Milano (Malpensa, Linate e Bergamo-Orio al Serio), sia in andata sia in ritorno, per i voli dal primo dicembre 2023 al 31 dicembre 2024.
«Grazie alle nuove risorse messe a disposizione – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – abbiamo allargato la platea dei viaggiatori siciliani che potrà ricevere lo sconto sui voli. Un ulteriore intervento che consentirà alle famiglie di risparmiare intanto in vista delle prossime festività, periodo in cui si registrava un’impennata del prezzo dei biglietti. Un risultato che, unito all’aumento dei collegamenti già annunciato dalle compagnie ITA Airways e Aeroitalia a ridosso di Natale, assicurerà un aumento dell’offerta a prezzi più accessibili».
«Con gli ulteriori 5,5 milioni di euro concessi dallo Stato – dice l’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò – il budget complessivo della misura sale a circa 33 milioni. Risorse che ci permettono di valutare anche la possibile estensione ad altri aeroporti. È in fase di allestimento la piattaforma regionale gestita dal dipartimento delle Infrastrutture che sarà operativa il 4 dicembre, per consentire ai siciliani di richiedere sia lo sconto riservato ai residenti sia quello per le categorie prioritarie. Inoltre, attraverso il portale regionale, si potrà richiedere il rimborso anche per i voli effettuati con i vettori che non hanno ancora aderito, con quelli che non hanno ancora adeguato il sistema di biglietteria. Per questo consigliamo a chi volerà dal primo dicembre di conservare il biglietto e la carta di imbarco. Infine, potranno presentare istanza anche i viaggiatori già in possesso di biglietto acquistato dal 10 novembre».




Lavoro nero, controlli e sanzioni della Guardia di Finanza ad Augusta e Lentini

La Guardia di Finanza di Augusta ha ispezionato un cantiere edile attivo nella cittadina. Le verifiche hanno portato all’individuazione di un lavoratore “in nero”, per il quale non era stata comunicata l’assunzione al Centro dell’impiego. Sono stati inoltre individuati due dipendenti privi dell’apposito casco di protezione, di cui
è obbligatorio l’uso: entrambi, pertanto, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Siracusa,
unitamente al datore di lavoro, per le conseguenti contravvenzioni in materia di sicurezza sul lavoro previste dal
Decreto Legislativo 81/2008.
A Lentini, i Finanzieri hanno scoperto un panificio gestito in totale spregio alle norme contributive e previdenziali. È emerso, infatti, che l’attività commerciale controllata impiegava due lavoratori “in nero”, i quali, tra l’altro, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza, unitamente al datore di lavoro. I tre, pertanto, sono stati segnalati all’Inps per la decadenza del beneficio ed all’Autorità Giudiziaria per l’indebita percezione dello stesso.
I titolari delle imprese oggetto di controllo sono stati segnalati all’Ispettorato territoriale del lavoro (per la c.d. “maxisanzione”) e per la regolarizzazione dei rapporti lavorativi. Nel primo caso, è stata proposta ed applicata la sospensione dell’attività, in quanto la forza lavoro irregolare superava il 10% del personale impiegato.