VIDEO: Ladro seriale arrestato con un’azione congiunta Polizia-Carabinieri

Era diventato il “terrore” di commercianti e residenti siracusani. Le sue incursioni notturne per derubare in locali o case “selezionate” avevano creato allarme. Ma grazie ad un’azione congiunta condotta da Polizia di Stato e Carabinieri di Siracusa, è stato arrestato il 43enne ritenuto responsabile della scia di furti. Siracusa e già noto alle forze dell’ordine, si trova in carcere a Cavadonna, su provvedimento del Gip del Tribunale di Siracusa.
“L’indagato nel tempo ha dimostrato professionalità a delinquere e determinazione nella commissione delle condotte illecite, oltre che una grande capacità organizzativa, agendo sempre di notte, in assenza di passanti”, spiegano gli investigatori.
Numerosi i suoi precedenti, anche specifici. A suo carico sono stati raccolti “gravi indizi di colpevolezza in ordine a ben 8 episodi di furto aggravato, nella forma tentata e consumata, ai danni di attività commerciali e abitazioni private della città aretusea”.
Per meglio comprendere la pericolosità sociale dell’uomo, Polizia e Carabinieri ricordano che nell’ultimo periodo aveva preso di mira e derubato, oltre che private abitazioni, anche bar, supermercati e ristoranti, causando ingenti danni alle strutture e facendo razzia di merci e di denaro.
Il modus operandi era quasi sempre lo stesso: dopo aver forzato il portoncino d’ingresso delle abitazioni o degli esercizi commerciali con qualsiasi mezzo a sua disposizione (delle volte attraverso un blocchetto di pietra, altre volte sferrando ripetuti calci, altre volte ancora utilizzando un motociclo come ariete, ndr) si impossessava dell’incasso o di altri beni presenti nei locali.
Le indagini, che si sono avvalse anche delle immagini catturate dagli impianti di videosorveglianza, hanno permesso di costruire un solido quadro probatorio.




Caldo anomalo e siccità, allevatori in crisi. Spada (Pd) e Auteri (FdI) chiedono interventi

“La crisi che stanno vivendo gli allevatori per il costo eccessivo dei mangimi mette a repentaglio la sopravvivenza di numerose aziende siciliane e di migliaia di posti di lavoro. La Regione deve intervenire per dare un contributo diretto agli imprenditori”. A sottolinearlo è Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico, in considerazione dei disagi economici che stanno vivendo gli allevatori siciliani da diversi mesi.
“La mancanza di piogge – continua il deputato – ha provocato non solo la diminuzione nella produzione del latte ma anche un aumento del costo di gestione del bestiame. Questi due fattori stanno mettendo a dura prova il settore a seguito della mancanza di riserve, impossibili da produrre. Il costo del frumento è aumentato in maniera spropositata: anche per questo gli imprenditori non sono più nelle condizioni di andare avanti e hanno bisogno di essere aiutati perché rischiano la chiusura entro la fine dell’anno”.
Spada è al lavoro per dare risposte immediate ai titolari e ai lavoratori delle aziende. “Al netto di un contributo – conclude – la Regione potrebbe intervenire facendosi carico dell’acquisto del frumento, distribuendo alle aziende in base ai capi di bestiame. Un’altra opzione sarebbe l’erogazione di un contributo diretto da parte dell’amministrazione regionale allevierebbe la crisi. Serve risolvere in fretta la situazione per tutelare la salute dei lavoratori siciliani e delle loro famiglie”.
Anche il deputato regionale Carlo Auteri (FdI) interviene sul tema. “La siccità e il cambiamento climatico, soprattutto nella nostra provincia, stanno mettendo in ginocchio gli allevatori. Serve immediatamente un intervento della Regione, per questo ho avviato un’interlocuzione con il dirigente Dario Cartabellotta e con il presidente della commissione Bilancio all’Ars”. Un aiuto agli allevatori siciliani che si trovano in condizioni difficili a causa delle temperature ancora estive e della carenza di piogge. “Reitero il mio appello all’assessore Sammartino perché abbiamo il dovere di aiutarli con un contributo speciale – evidenzia – Dobbiamo intervenire e farlo in fretta, coinvolgendo tutti i deputati siciliani. Abbiamo l’obbligo di sostenere le nostre aziende”.




Caro-voli, per Ryanair “gli sconti per i siciliani porteranno ad aumento delle tariffe”

L’iniziativa della Regione che con 13 mesi garantirà sconti sui biglietti aerei per i residenti in Sicilia viene bocciata da Ryanair. Per la compagnia low cost, questa strategia si rivelerà un boomerang, incentivando ad alzare le tariffe. Lo ha detto all’Ansa il direttore commerciale Ryanair, Jason McGuinness.
Al tavolo promosso a Roma dal ministro Adolfo Urso e dedicato al confronto sull’accessibilità del servizio aereo e sulla competitività e concorrenza del settore, Ryanair ha presentato le sue tre proposte per la Sicilia: togliere lo sconto dal 25 al 50% per introdurne uno fisso in euro; eliminare la soglia minima di 50 euro per la sua applicazione; e inserire tutte le rotte nazionali e non solo gli scali su Roma (Ciampino, Fiumicino) e Milano (Malpensa, Linate, Orio al Serio).
Secondo Ryanair il problema per l’Italia è di posti disponibili. “Per garantire tariffe basse in Italia serve ridurre i costi che ci sono per le compagnie aeree ma questo purtroppo non sta avvenendo. L’Italia non è competitiva. Il governo deve rendersi conto di questo. Non c’entra l’algoritmo, è roba senza senso, si sta abbaiando alla cosa sbagliata”, le parole all’Ansa di McGuinness. La compagnia irlandese ha segnalato come il costo dei controllori del traffico aereo in Italia sia del 70% più alto che in Spagna.
Intanto, le associazioni dei consumatori lanciano l’allarme: i costi dei voli verso le isole (Sicilia e Sardegna) per le prossime festività natalizie avrebbero già subito un aumento del 78% rispetto all’inizio di novembre.




Dieci scuole da tagliare nel siracusano, Azione: “Deputazione regionale chieda deroghe”

Il segretario provinciale di Azione, Pippo Incatasciato, interviene nel dibattito in atto sul dimensionamento scolastico in provincia. “Tutto parte da un Decreto licenziato dal Governo Nazionale che tiene conto solo dei freddi numeri dettati dalla statistica, senza tener conto delle realtà territoriali così differenti da regione a regione, da provincia a provincia. Differenze che dovrebbero essere fatte valere in quegli organismi, come la Conferenza Provinciale, dove dovrebbero prevalere interessi comuni della provincia e non campanilismi tra le amministrazioni. Diversamente – analizza – si sacrificheranno Istituti che, nonostante abbiano i requisiti per mantenere l’autonomia, finiscono nella tagliola del dimensionamento”.
Per il segretario di Azione, “paradossale” è il caso dell’Istituto Comprensivo Sant’Alessandra di Rosolini. “Pur possedendo tutti i requisiti richiesti per mantenere l’autonomia, in termini di iscritti, di classi e di numero di insegnanti sempre in crescita negli ultimi cinque anni, è stato tra i dieci della provincia ad essere sacrificato in nome del dimensionamento scolastico dettato dai soliti presunti risparmi economici che sempre prevalgono sulla qualità e la buona gestione dell’offerta formativa. Stessa sorte per il Brancati di Pachino, smembrato tra tra Verga e Pellico ed il Bartolo che perderebbe l’autonomia e verrebbe accorpato al Calleri”, elenca guardando alla zona sud della provincia.
Nel capoluogo tiene banco la vicenda Chindemi. “Deve mantenere l’autonomia quale importante baluardo di legalità nel quartiere Grottasanta ed osservatorio provinciale contro la dispersione scolastica. In un quartiere obbiettivamente problematico, e a rischio povertà educativa, una realtà all’avanguardia come il Chindemi non può essere sacrificata solo per la mancanza di 11 iscritti, come da mandato conferito dal Consiglio Comunale al sindaco di Siracusa”, dice ancora il segretario di Azione.
Tagliare dieci istituti in provincia di Siracusa, tanti quanti nelle più grandi Catania e Palermo, è dato eccessivo per Incatasciato. “Non si tiene conto della complessità territoriale della provincia di Siracusa e del tessuto socioeconomico”, due elementi che “potrebbero scongiurare la perdita dell’autonomia scolastica di alcuni istituti della provincia. Infatti, la presenza di una estesa zona montana con comuni di piccole dimensioni che consentono di porre deroghe ai numeri del dimensionamento, può costituire la soluzione al problema, chiedendo che il dimensionamento scolastico in provincia di Siracusa venga ridotto nel numero di accorpamenti tra istituti scolastici”.
Da qui la richiesta di Azione alla deputazione regionale siracusana: “si attivi nel chiedere la deroga al dimensionamento provinciale per le motivazioni sopra esposte con la riduzione degli accorpamenti degli istituti scolastici interessati”.




Primi segnali di autunno: 22 novembre, allerta meteo gialla. Ripulite caditoie e canali

Le previsioni del tempo indicano imminente l’arrivo della pioggia anche sulla provincia di Siracusa, dopo un primo scorcio di autunno vissuto a secco e con temperature su valori al di sopra della media stagionale. Il Dipartimento Regionale di Protezione Civile ha diramato un’allerta meteo gialla per l’intera isola e per domani – 22 novembre – indica possibili precipitazioni “da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su tutte le zone,
con quantitativi cumulati da deboli a moderati, specie sui settori centro-orientali”. Atteso un ulteriore peggioramento per la giornata di giovedì 23.
A Floridia, sono state avviate questa mattina le operazioni di bonifica delle caditoie. Il sindaco Marco Carianni spiega che ne verranno pulite 500 e “questo intervento, unito alla pulizia dei canali, ci permetterà di essere pronti quando arriveranno i primi fenomeni atmosferici importanti”.
A Siracusa il settore di Protezione Civile conferma il buon stato di caditoie e canali, per i quali sono state disposte nei mesi scorsi “cicliche operazioni di pulizia”. Non ci sarebbero criticità particolari, anche in vista delle prossime ondate di maltempo. Semmai gli occhi sono sempre puntati sulle coste esposte, dopo le ferite inferte dal Medicane del 2021: in via lido sacramento, nel tratto franato, non sono ancora partiti i lavori. Si attende la valutazione di impatto ambientale ma dalla commissione regionale preposta sin qui non sono arrivati segnali precisi sui tempi. A quasi sette mesi dalla conferenza dei servizi di aprile scorso, si continua ad attendere.




Sicurezza nei cantieri, occupazione e appalti: il bilancio di Salvo Carnevale (Fillea Cgil)

Domani, 22 novembre, alle 16.30, assemblea generale della Fillea Cgil di Siracusa. Il principale sindacato degli operai edili dovrà eleggere il nuovo segretario che succederà a Salvo Carnevale, eletto a luglio nella segreteria regionale.
L’assemblea sarà anche l’occasione per un bilancio dell’attività condotta in questi anni da Carnevale che ha assunto la guida del sindacato quando il settore edile attraversava a Siracusa una delle sue crisi peggiori. Poi il Covid che – paradossalmente – si è trasformato in opportunità per il settore, prima con il superbonus e poi con il Pnrr.
“Il superbonus sembra aver esaurito la propria spinta propulsiva, a causa di una serie innumerevoli di interventi correttivi che hanno tradito il patto con cittadini e imprese, fiaccando di fatto una misura di reale politica industriale, nonostante abbia contribuito a traguardare record occupazionali di settore anche a Siracusa (oltre 8000 addetti nel 2022)”, ricorda Carnevale. Quanto al Pnrr, “premierà chi tra le stazioni appaltanti avrà migliore resa amministrativa e migliore capacità nella costruzione di proposte e visione del futuro sostenibile. Il 2024 sarà un anno che farà intravedere una inversione di tendenza in tutti i territori dove non vi saranno grandi opere o capacità di investimento delle risorse”.
Resta nota dolente il dato della sicurezza nei cantieri. “In primo luogo perché lo Stato ha alzato bandiera bianca sui controlli. Solo lo Spresal riesce a essere presente nel territorio. Da solo, però, non può farcela. Centinaia di volte la Fillea di Siracusa ha richiamato l’attenzione sul tema. La politica? Si è tenuta a distanza di sicurezza per non intervenire concretamente”, la critica del segretario uscente.
Sono stati anni complicati anche nella zona industriale con fibrillazioni sui livelli occupazionali, appalti e standard di sicurezza. Aumentate, da parte del sindacato, anche le segnalazioni per comportamenti antisindacali.
“Abbiamo chiuso due contratti provinciali in edilizia e nel settore lapideo e costruito numerose vertenze generali: la questione caldo che ha prodotto le prime ordinanze restrittive comunali in Italia al fine di mitigare il rischio calore nei cantieri del settore.”
Degna di nota la creazione dell’associazione RLST degli edili, di espressione bilaterale, che è già al lavoro nel territorio da agosto 2023. “Abbiamo vinto numerosi contenziosi con impresa della zona industriale e abbiamo stoppato sul nascere il tentativo di numerosi consulenti di derogare dalla bilateralità. Primi in Italia, abbiamo contribuito a sancire la titolarità del contratto edile nelle opere di posa della fibra ottica”.
Domani pomeriggio Salvo Carnevale si congederà. “Lascio una federazione provinciale prima per numero di iscritti e in salute dal punto di vista economico. Sono e siamo orgogliosi della qualità del nostro lavoro e ringrazio chi, in questi anni, mi ha supportato e coadiuvato soprattutto nelle scelte difficili che siamo stati chiamati a compiere, a partire dalla mia segreteria provinciale ma anche di tutto il gruppo dirigente”.




Incontri di Legalità a scuola, la Polizia di Stato alla Chindemi di Siracusa

Nell’ambito degli incontri di legalità programmati con cadenza giornaliera in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado del siracusano, i responsabili dell’Ufficio per la Comunicazione e le Relazioni Esterne della Questura di Siracusa hanno incontrato gli studenti delle terze medie dell’istituto “Chindemi”. E’ la scuola dove, peraltro, è attiva anche la palestra delle Fiamme Oro della Polizia di Stato che sta svolgendo un prezioso ruolo tra i ragazzi del quartiere, educando ai sani valori dello sport.
Incontro incentrato anche oggi sul contrasto alle sostanze stupefacenti ed all’utilizzo consapevole del web e dei social. Hanno partecipato la dirigente scolastica Daniela Frittitta e la responsabile delle iniziative sulla legalità, Maria Trefiletti.




Marcia diritti dei bambini, caso risolto: “nessuna limitazione per bimbo con disabilità”

Rientra la vicenda del bimbo con sindrome di down a cui sarebbe stato vietato di partecipare alla marcia dei diritti dell’infanzia. Dopo la denuncia pubblica del padre, che aveva puntato l’indice contro il Comune di Siracusa, è arrivato il chiarimento. Il piccolo potrà partecipare all’appuntamento del 23 novembre, con tutta l’assistenza del caso.
L’ufficio Istruzione ha spiegato di avere dato subito riscontro alla richiesta, protocollata venerdì 17 novembre. Ma il poco lasso di tempo utile per organizzare quanto dovuto – la marcia era inizialmente prevista per il 20 novembre – non aveva reso possibile, in una prima fase, attivare il procedimento complesso previsto dal Regolamento Comunale.
Oggi la comunicazione della nuova data della marcia (23 novembre) e quindi con la dovuta copertura finanziaria per garantire il servizio Asacom è stato comunicato che il piccolo può regolarmente partecipare all’appuntamento con l’operatore incaricato. “Questo a riprova della sensibilità, tempestività e attenzione dell’Ufficio che si è fatto carico anche di compulsare le altre parti interessate, investite di specifiche competenze nell’ambito del procedimento autorizzatorio”.

foto archivio




“Marcia dei Diritti dei Bambini negata ai bimbi con diversa abilità”, la denuncia di un papà

“Si chiama Marcia per i Diritti dei Bambini ma ad alcuni di loro è negato il diritto di parteciparvi. Un evidente paradosso di cui il Comune di Siracusa si rende responsabile”.
La denuncia è di Antonio Gallitto, papà di un bimbo con Sindrome di Down.
“Il Comune di Siracusa- la sua premessa – preclude la partecipazione alla marcia dei diritti dei bambini, a bimbi con diversa abilità che hanno bisogno dell’ASACOM, il servizio di assistenza all’autonomia e comunicazione. Parte con il piede sbagliato, dunque, l’organizzazione della manifestazione che dovrebbe vedere protagonisti i diritti di tutti i bambini del mondo, senza distinzione alcuna di etnia, sesso, ceto sociale, diversa abilità e tanto altro ancora”.
Gallitto entra nel dettaglio della vicenda.
“Succede che alla marcia dei diritti dei bambini, organizzata da Siracusa Città
educativa con alcune scuole e associazioni del territorio siracusano, c’è il rischio concreto che non possano partecipare bambini e bambine con diversa abilità che oltre all’insegnante di sostegno hanno bisogno dell’assistente Asacom. Il Comune di Siracusa, con un documento a firma di un dirigente di settore, giudica “tardiva” la richiesta di un genitore, il sottoscritto, inviata attraverso PEC il 16 novembre (a cui si è avuta risposta tramite PEC il 17 novembre, il giorno dopo) che chiede la presenza dell’Asacom per suo figlio con sindrome di Down, disabile gravissimo”.
La marcia dei diritti si svolgerà il 23 novembre.
La risposta letta nella comunicazione del Comune ha lasciato di stucco Gallitto. Si legge: “La tardività della richiesta, non ci consente di attivare il procedimento per le verifiche necessarie e per stabilire le eventuali modalità di erogazione in sicurezza della prestazione richiesta, ed acquisire quindi l’accettazione da parte dell’operatore”.
Gallitto si chiede “Cosa si intenda per erogazione in sicurezza? Stiamo forse facendo la marcia dei diritti su una parete di free climbing?”- ironizza.
Il papà del bimbo ad oggi “escluso” dalla manifestazione ricorda che la decisione comunicata cozza con diverse iniziative sposate dal Comune. “Ha recepito, con una delibera ufficiale nel 2012, la Convenzione Onu sui diritti delle persone con diversa abilità. All’articolo 5 si parla di uguaglianza e non discriminazione delle persone con diversa abilità e al comma 2 si parla di protezione giuridica contro ogni discriminazione qualunque ne
sia il fondamento e ancora, promozione del sistema educativo includendo tutti i minori sin dalla più tenera età, diritto all’istruzione delle persone con disabilità, pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autonomia”.
Infine un’ultima nota. “Basta leggere la Convenzione internazionale dell’Infanzia e dell’adolescenza – conclude Gallitto- per rendersi conto dell’assurdità e della contraddizione in termini che viene esplicitata nella nota del dirigente di settore.
Quale diritto umano si rispetta se si parla esclusivamente di non sforare i budget di spesa? Quale equità si potrà mai realizzare se i parametri sono meramente economici? Che senso ha la partecipazione ad una Marcia dei Diritti dei Bambini, quando i diritti dei bambini con diversa abilità sono violati?”

Foto: repertorio, una marcia dei diritti dei bambini a Siracusa




Pasti in ritardo a scuola. Celesti: “Ordinazioni partite oltre l’orario, era solo il primo giorno”

Ci sarebbero anche responsabilità delle singole scuole dietro il ritardo nella consegna dei pasti, ieri, giornata di esordio del servizio di refezione scolastica negli istituti comprensivi di Siracusa.
Dopo la protesta a cui ha dato voce il consigliere comunale Ivan Scimonelli, sollecitato in tal senso dai genitori, fortemente rammaricati per il disservizio subito, l’assessore alle Politiche Scolastiche, Teresella Celesti fa il punto della situazione, partendo da una premessa.
“Che quando comincia un servizio con un’azienda nuova possa verificarsi qualche problema- dice l’esponente della giunta Italia- immagino possa essere messo in conto. Ieri era il primo giorno e, secondo quanto appurato, diverse scuole non hanno ordinato i pasti nei tempi previsti. L’orario entro il quale l’ordinazione deve arrivare alla ditta, peraltro tramite un’app, quindi in tempo reale, è fissato per le 09:15, per ragioni per precise. Nonostante il ritardo nella trasmissione da parte di tali istituti, si è voluto procedere consegnando ugualmente i pasti, arrivati, però, evidentemente, in ritardo. Non deve accadere, il sistema deve funzionare bene, fin dal primo passaggio e a partire da oggi, dandoci, insomma, qualche giorno di tempo, tutto dovrebbe entrare a regime”.
L’assessore Celesti sottolinea anche un altro aspetto. “Ieri sono stati preparati 1597 pasti, un numero altissimo, forse mai raggiunto- spiega- Questo conforta l’amministrazione comunale sulla volontà dei genitori di usufruire di un servizio importante anche per l’organizzazione familiare”.
Tornando alle difficoltà riscontrate per il primo giorno di servizio, l’assessore alle Politiche Scolastiche torna sulle ragioni per cui ogni scuola, attraverso dei responsabili che i dirigenti dovranno individuare, debba rispettare gli orari previsti. “Serve anche perché ci sono almeno cento pasti speciali tra quelli da preparare, dunque pasti per bambini celiaci, diabetici, vegani, stranieri che per ragioni religiose non consumano certi cibi. Certamente la ditta deve, dal canto suo, organizzare bene tempi e spostamenti, posto che le scuole a cui consegnare i pasti sono allocate spesso in luoghi distanti tra loro”.
Sulla qualità del cibo somministrato, invece, pare siano arrivati feedback positivi. “Mi dicono le insegnanti che era tutto molto buono- conclude Teresella Celesti- Continueremo a verificare anche questo, che è l’aspetto fondamentale perché la soddisfazione delle famiglie comporti un utilizzo del servizio, con le ricadute positive conseguenti, a casa come nella gestione della vita quotidiana delle famiglie”.