“Maria, madre della speranza e delle Confraternite”, l’icona in peregrinatio a Siracusa

Peregrinatio dell’icona “Maria, madre della speranza e delle Confraternite”. Da oggi, lunedì 20, a mercoledì 22 l’iniziativa della Confederazione delle Confraternite delle diocesi di Italia “Camminando si apre il cammino” arriva nella diocesi di Siracusa. “Il progetto ha preso il via lo scorso 3 giugno dal Santuario Pontificio della Madonna di Pompei – ha spiegato don Alfio Li Noce, referente diocesano per le Confraternite –. Primo atto ufficiale in preparazione del Giubileo del 2025. Per l’occasione è stata realizzata un’icona che sarà portata in pellegrinaggio nelle diocesi d’Italia per essere esposta alla venerazione dei fedeli. La peregrinato terminerà in piazza San Pietro nel maggio 2025 con la giornata giubilare delle Confraternite alla presenza del Santo Padre. La Penitenzieria apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria a coloro che pregheranno davanti a questa icona, adempiendo le solite condizioni”.
Nell’Arcidiocesi di Siracusa la sacra icona sarà ospitata oggi nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, con la messa alle ore 18.00 presieduta dal vicario generale mons. Sebastiano Amenta; domani nella chiesa Madre di Floridia, dove alle ore 18.30 la messa sarà presieduta da don Alessandro Genovese, parroco; ed infine mercoledì nella chiesa Madre di Augusta dove alle ore 18.30 sarà celebrata una messa pontificale presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto e partecipata da tutte le Confraternite dell’Arcidiocesi in abiti tradizionali con insegne e labari, dai laicati, dai gruppi di preghiera.
“L’iniziativa ci sollecita a camminare con la Vergine Maria sulle orme di Cristo, a camminare insieme e a camminare in comunione, annunciando il Vangelo – ha continuato don Alfio li Noce -. Ogni cristiano è chiamato a fare sempre discernimento con il rinnovato impegno di sentirsi unito a Cristo attraverso la preghiera ed un generoso operato segnato dalla carità e vissuto nella gioia. Ognuno, secondo il proprio carisma, la propria appartenenza e la propria vocazione deve avere cura di avvertire sempre la presenza di Cristo, della Vergine Maria e dei Santi. Solo la comunione con Loro aiuta a meditare e ad approfondire la Parola di Dio, a scoprire più chiaramente il senso della vita, ad accrescere la fede e a realizzarla mediante l’Apostolato, l’esercizio della Carità, le opere di Misericordia e l’esperienza ecclesiale condivisa nelle Confraternite. Con l’impegno – ha concluso il referente diocesano per le Confraternite – di poter riscoprire e valorizzare il proprio Essere per Esserci nella storia ecclesiale e civile del nostro tempo”.




Bandiera aderisce a “Sud chiama Nord”. De Luca: “Pieno sostegno all’amministrazione Italia”

Edy Bandiera e il suo gruppo (“Ho scelto Siracusa” alle ultime amministrative )sono ufficialmente in “Sud Chiama Nord” di Cateno De Luca.
Ad ufficializzare l’adesione è stata l’assemblea organizzativa provinciale di ieri celebrata al Parco delle Fontane.
Nelle scorse settimane il vice sindaco e l’ex candidato alla presidenza della Regione si sono incontrati ad Enna, ritrovandosi su diversi obiettivi. Prima fra tutte, la bocciatura dell’attuale governo regionale. Bandiera lo ha detto chiaramente anche ieri, in un gremito Salone: il lavoro che parte, anche in provincia di Siracusa, è quello preparatorio in vista di una nuova candidatura di De Luca a presidente della Regione, con lo sguardo puntato sulle europee e su altri versanti, in questo caso locali.
All’incontro di Siracusa ha preso parte anche il coordinatore regionale, Danilo Lo Giudice, “Sud Chiama Nord” . “Abbiamo dimostrato- ha detto, esprimendo soddisfazione per l’adesione di Bandiera e del suo gruppo, “di essere in grado di attrarre il consenso facendo della politica del fare il nostro punto di riferimento. Anche a Siracusa abbiamo registrato un voto d’opinione importante . Ora si deve strutturare la rete in provincia”. Il presidente di Sud Chiama Nord, Ismaele La Vardera riterrebbe il passaggio di Siracusa particolarmente importante, dopo il “no” a Forza Italia alle ultime amministrative, quando le frizioni con il partito e con il presidente della Regione, Renato Schifani sono state particolarmente serie tanto da determinare una frattura risultata poi insanabile.
Bandiera ha ribadito l’assoluta “conferma della scelta compiuta alle ultime amministrative. Avremmo potuto perdere le elezioni- ha detto- ma mai la dignità. A Siracusa siamo in un’amministrazione comunale che sta dando un’accelerazione importante ad una serie di servizi. Qualche esempio: il trasporto pubblico, nuovi parchi giochi, nuove strade asfaltate. Adesso abbiamo qualcuno da mandare a casa. In Sicilia occorre cambiare i paradigmi della politica, laddove sono sempre gli stessi nomi a scegliere i candidati. I giovani devono potersi realizzare nel nostro territorio”.
Per i giovani, ha parlato Leonardo Tiralongo, che rappresenta proprio il movimento giovanile di Sud chiama Nord in provincia. “Desideriamo una Sicilia all’altezza del nostro futuro- ha detto- Vogliamo rimanere qui, questa è casa nostra. Perché dobbiamo andare via per avere un futuro prospero?”
Cateno De Luca ha anche ribadito il sostegno del suo gruppo parlamentare all’Ars all’amministrazione comunale di Siracusa, citando il sindaco Francesco Italia ed elogiandone il comportamento politico in questa fase. “Italia- ha detto De Luca- continua a mantenere una situazione che evita di farlo compromettere in schemi che hanno schiavizzato la politica- ha detto De Luca- Ha quindi tutto il nostro sostegno e tutta la nostra stima”.




Incontro di legalità a scuola, i poliziotti incontrano gli studenti del Costanzo

Nell’ambito degli incontri di legalità programmati dalla Questura di Siracusa, questa mattina visita dei poliziotti all’istituto comprensivo Costanzo. Gli agenti hanno incontrato gli studenti delle terze medie per parlare di legalità, nell’ambito di un progetto che coinvolgerà nelle settimane a venire gran parte degli alunni del settimo comprensivo.
Gli argomenti trattati dai poliziotti spaziano dal contrasto alle sostanze stupefacenti ed all’utilizzo consapevole del web e dei social.
All’incontro ha partecipato la professoressa Alessandra Pinnavaria, responsabile delle iniziative sulla legalità.




Lesioni, minace e furto: 35enne di Avola condannato a un anno

Dovrà scontare un anno di reclusione e pagare 300 euro di multa il 35 enne di Avola riconosciuto colpevole di lesioni personali, minacce e furto commessi nel 2017 a Imperia.
I Carabinieri della locale Stazione l’hanno arrestato in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Imperia alla luce della sentenza emessa a suo carico.
Sconterà la pensa nella casa circondariale di Cavadonna, a Siracusa.




Ruba tubi di rame da un impianto condominiale per il metano: arrestato

Stava asportando delle tubature da un impianto per il gas metano di un condominio nei pressi di via Filippo Juvara,a Siracusa.
Ad interrompere la sua azione e a far saltare i suoi piani sono stati gli agenti delle Volanti. Così un uomo di 40 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per furto aggravato. E’ accaduto la scorsa notte. Il materiale rubato è stato restituito al legittimo proprietario.
Dopo le incombenze di rito e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’arrestato è stato posto ai domiciliari in attesa del rito direttissimo.

Foto: repertorio, a titolo esemplificativo-




Anche a Siracusa celebrata la Giornata in memoria delle vittime della strada

La terza domenica di novembre ricorre la “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”, un momento di ricordo che viene dedicato alle vittime di incidenti stradali, un momento di riflessione sull’importanza di adottare sulla strada comportamenti corretti e consapevoli da parte di ognuno: automobilista, motociclista o pedone. Tra le principali cause di sinistri stradali ci sono proprio i comportamenti sbagliati dei conducenti e il mancato rispetto del codice della strada; guidare un veicolo superando i limiti di velocità o dopo aver bevuto alcolici o aver assunto droghe, oppure utilizzare il cellulare mentre si è alla guida o si attraversa la strada, è estremamente pericoloso per sé e per chi si incrocia sul proprio percorso. Ad una velocità di 50 chilometri orari, ricorda la Polizia Stradale di Siracusa, bastano solo due secondi di ritardo in una frenata per percorrere oltre 30 metri; e se in quei due secondi lo sguardo non è rivolto alla strada, è come se si guidasse completamente bendati.
Una delle principali sfide che questa giornata si prefigge è proprio quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’entità e le conseguenze degli incidenti stradali. Molte persone spesso sottovalutano i rischi legati alla guida, ignorando i comportamenti pericolosi che possono portare a incidenti mortali.
La Giornata Mondiale delle Vittime cerca di rompere proprio questa indifferenza, promuovendo la consapevolezza del fatto che ogni incidente stradale rappresenta una tragedia che ha un impatto devastante sulle persone coinvolte e sulle loro famiglie.
Sul fronte dei controlli, sempre attivo il dispositivo della Polizia Stradale di Siracusa per il contrasto alle cosiddette “stragi del sabato sera” attuato tutto il mese di novembre con controlli su strada in collaborazione con i medici della Polizia di Stato e con l’Asp di Siracusa. Nelle scuole, decine di incontri per avvicinare i ragazzi alla cultura della legalità, della prevenzione e per promuovere in loro corretti stili di vita finalizzati a prevenire i sinistri stradali.
Gli incontri – programmati nei giorni 24 e 25 novembre, rispettivamente alle ore 16.30 e alle ore 9.30, presso la Sala Conferenze di Confindustria Siracusa – vedranno come protagonisti il mondo giovanile degli “Scout” ed i “Volontari del Servizio Civile Universale” che prestano servizio presso le sedi delle Misericordie della provincia.
Questa sera alle 19.00, presso la Basilica del Santuario di Siracusa, celebrata una messa in suffragio di tutte le vittime della strada, alla quale saranno presenti la Referente dell’AIFVS per la provincia di Siracusa, Deborah Lentini, ed il Dirigente della Polizia Stradale di Siracusa, Antonio Capodicasa, unitamente ai parenti e agli amici delle persone scomparse. “Come Polizia Stradale – commenta il Dirigente della Polizia Stradale di Siracusa, Antonio Capodicasa – saremo sempre al fianco delle vittime e dei loro familiari grazie ad operatori che, opportunamente formati per fronteggiare situazioni particolarmente dolorose, come possono essere gli incidenti stradali, aiutano chi è sopravvissuto all’incidente o i familiari della persona deceduta a riprendere il controllo della propria vita e ad elaborare il lutto”.




Siracusa, occasione mancata a Ragusa: pari senza reti

Il Ragusa si conferma avversario ostico per il Siracusa. La squadra di Giovanni Ignoffo aveva regalato la prima delusione stagionale, battendo gli azzurri in Coppa Italia. Questa volta ha imposto il pareggio ad Alma e compagni, all’Aldo Campo di Ragusa. Secondo pareggio in campionato, dopo quello in apertura del campionato. Applaudono comunque i tanti tifosi arrivati da Siracusa e che per tutta la gara non fanno mancare il loro sostegno. Per la prima volta, attacco azzurro a secco dopo i numeri record delle passate giornate. Il risultato lascia l’amaro in bocca ma non è un dramma. Ai punti, il Siracusa avrebbe meritato certamente di più. È mancata all’appello solo la fortuna. Adesso testa al Trapani tornato primo da solo in classifica e prossimo avversario al De Simone.
Primo tempo avaro di emozioni. Il Siracusa tiene il pallino del gioco ma senza riuscire a trovare la strada della porta. C’è Favetta mentre Maggio parte dalla panchina, come Arcidiacono. Giuliano Alma si ritrova imbrigliato dalla doppia marcatura che gli viene dedicata. Partita bloccata a centrocampo, con finale di tempo in crescendo per gli uomini di Cacciola. Ma di occasione vere e proprie quasi nulla.
Nella ripresa, Siracusa con personalità in campo ed al 64′ Alma può reclamare per un tocco di mano di un difensore ragusano in area, ma per l’arbitro non è rigore: solo punizione dal limite. Il Siracusa accelera i giri e ci vuole un salvataggio miracoloso, quasi sulla linea di porta, per dire ancora no al vantaggio degli azzurri l, nuovamente pericolosi prima del 75′ con Maggio, entrato nel frattempo in campo. È bravo il portiere a dire di no.
Cinque minuti di recupero. Siracusa a trazione offensiva, con qualche rischio sulle ripartenze del Ragusa, comunque ben contenute dalla retroguardia.
Una buona punizione di Aliperta chiama ancora all’ottimo intervento il portiere di casa. È l’ultimo brivido, manca la zampata e il risultato non si sblocca.




Colletta Alimentare, cuore grande di Siracusa: oltre 35 tonnellate di alimenti donati

Sono state 34,6 le tonnellate di alimenti raccolti dai volontari siracusani del Banco Alimentare. Per tutta la giornata di ieri hanno “presidiato” 45 supermercati della provincia aretusea. E grazie alle donazioni di quanti hanno fatto la spesa, è stato possibile raggiungere l’ottimo risultato, confermato in serata dopo l’arrivo dell’ultimo pacco nella sede del Banco Alimentare, a Necropoli del Fusco. “Un risultato eccezionale, grazie ai volontari ed a quanti hanno risposto al nostro appello” dice Salvo Puzzo, referente provinciale del Banco Alimentare. A Siracusa città il grosso della raccolta: 16 tonnellate circa. Altre 18 circa dalla provincia. “Rispetto al dato del 2022, registriamo un incremento del 20%”, spiega ancora Puzzo. “Il raggiungimento di questo risultato è stato possibile grazie al lavoro comune di tutti i volontari, che si sono messi all’opera per la condivisione del bene comune”.




“Glifosato per diserbare le strade”: allarme degli ambientalisti, rassicurazioni di Tekra

“Fermate l’uso di Glifosate in città”.
L’appello parte da Lealtà e Condivisione, che come l’associazione Natura Sicula esprime forti preoccupazioni per la decisione di Tekra di utilizzare questa sostanza per il diserbo di alcune strade di Siracusa.
“Prima in una piazza del centro storico di Ortigia (piazza San Giuseppe), poi in una delle principali vie dello shopping cittadino (via Tisia) e adesso davanti la scuola Paolo Orsi in prossimità della cosiddetta “zona scolastica” di piazza della Repubblica -tuona Carlo Gradenigo – dove ogni giorno si affollano genitori e bambini. In tutti e tre i casi un cartello avverte la popolazione dell’utilizzo di un prodotto potenzialmente cancerogeno per le persone e letale per insetti impollinatori e animali, qual è il Glifosate, sostanza al bando dal 2016 da quasi tutti i comuni Italiani (compreso Siracusa) il cui utilizzo secondo il PAN (Piano di Azione Nazionale) è vietato nei parchi, giardini pubblici, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno di plessi scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie, poiché considerate aree sensibili e frequentate da gruppi vulnerabili”. Indice puntato contro l’amministrazione comunale, che “ha deciso di riabilitare l’uso di tale diserbante chimico e di irrorarne strade, piazze e marciapiedi della città preferendo risparmiare tempo e denaro a scapito della salute, nonostante l’esistenza di un piano per il diserbo manuale e meccanico realizzato nel 2021 e mai finanziato.
Una scelta che al netto di cavilli burocratici e eccezioni di legge che valutano diversamente il cortile interno di una scuola da quello esterno, non è possibile accettare e contro la quale chiediamo l’immediato “stop” all’utilizzo di diserbanti chimici a base di Glifosate in tutta l’area urbana del comune di Siracusa chiedendo al Consiglio Comunale di fare propria la mozione a tutela della salute e dell’ambiente”.
“Natura Sicula” ricorda che “fino a qualche mese fa i diserbi si facevano manualmente (quando li facevano), con i decespugliatori. Adesso hanno
deciso di adottare le vie brevi, anche se pericolose per l’uomo e per ogni forma di vita, animali domestici inclusi.
Eppure il Sindaco sarebbe il garante della salute dei cittadini. Almeno a parole. Per l’amministrazione Italia invece la praticità del potente disseccante è più importante della salute dei cittadini o del
principio precauzionale”. Il presidente, Fabio Morreale prosegue: Nel 2015 il glifosato, l’erbicida totale più utilizzato al mondo, è stato classificato “probabilmente cancerogeno” dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). A luglio 2023, invece, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha
affermato di non aver individuato rischi per gli esseri umani, gli animali o l’ambiente tali da impedire l’autorizzazione dell’erbicida, pur riconoscendo che non ci sono certezze. Basterebbe applicare il principio precauzionale per dismetterlo. Il rinnovo dell’autorizzazione invece fa a pugni col principio menzionato, mentre le prove della pericolosità del glifosato per gli esseri
umani e l’ambiente si moltiplicano.
La ditta che gestisce il servizio in città chiarisce, dal canto proprio, alcuni aspetti. L’Agronomo di Tekra, Antonino Russo premette un dato: “Abbiamo agito dopo aver richiesto ed ottenuto, con la produzione di tutta la documentazione prevista- puntualizza- l’autorizzazione dell’Asp, l’azienda sanitaria provinciale. L’utilizzo del Glifosate riguarda, a Siracusa, il diserbo di erbe infestati in ambito urbano in alcune zone specifiche. Quello che utilizziamo è un prodotto consentito in ambito urbano, ad eccezione di alcune aree, come specifica l’etichetta nelle note tecniche. Significa che non si può usare nelle scuole, al cimitero e nei luoghi di raduno di persone, come parchi e giardini”. Il vantaggio, secondo quanto spiega l’agronomo di Tekra, sarebbe legato al fatto che “con questo prodotto, che agisce per assorbimento fogliare, si ottiene che si secchi anche la radice. Il manufatto,dunque- pensiamo al marciapiede- rimane pulito dalle infestanti per un periodo di almeno 4 mesi. Lo abbiamo utilizzato anche a Floridia, dove per diversi mesi abbiamo gestito il servizio”.
Intanto, due giorni fa, la Commissione Europea ha deciso di rinnovare l’autorizzazione ad utilizzare il glifosato per altri dieci anni.




Umberto I, sopralluogo di Scerra e Gilistro (M5S): “Urge nuovo ospedale”

(cs) Sopralluogo all’Umberto I di Siracusa da parte di Filippo Scerra e Carlo Gilistro, entrambi del Movimento 5 Stelle. Il parlamentare nazionale ed il deputato regionale hanno visitato alcuni dei reparti dove, nel corso di questi mesi, gli utenti hanno segnalato diverse criticità. E si sono soffermati con il primario del Pronto Soccorso e con il direttore del presidio ospedaliero.
“Questa settimana ci siamo occupati tanto di sanità, soprattutto di sanità siracusana”, ricorda Scerra. “Sono emersi diversi problemi, due su tutti: mancanza di personale e mancanza anche di investimenti. La Meloni – ricorda il parlamentare – si è arrabbiata quando l’ho attaccata in aula, dicendo in maniera chiara che il governo sta disinvestendo sulla sanità. Il centrodestra ha scelto di abbassare la quota di investimenti rispetto al Pil e nei prossimi anni saremo proprio fanalino di coda in Europa per investimenti in sanità, al di là degli slogan quotidiani che propinano. Stanno indebolendo il sistema sanitario nazionale”, ribadisce Filippo Scerra.
“Stando così le cose, non possiamo che supportare con forza la sanità siracusana. Spingere il più possibile per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. Questa è la nostra priorità, per la quale lavoreremo giorno dopo giorno”. Proprio nei giorni scorsi, Scerra ha partecipato a Palermo alla Commissione Unione Europea dedicata al reperimento dei fondi extra per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. “Ancora nessun impegno chiaro, messo nero su bianco. Dichiarazione rassicuranti e di buona volontà ma non è con quelle che costruiremo l’ospedale”.
Concetto ribadito anche dal deputato regionale Carlo Gilistro. “Il nuovo ospedale è determinante per risolvere intanto il problema degli spazi. L’Umberto I, oggi, è angusto e non adatto a svolgere le funzioni di ospedale moderno. E questo crea già nei pazienti un evidente stress psicologico. Basta vedere come ci si deve ammassare in attesa al Pronto Soccorso e negli stretti spazi degli ambulatori”.
Motivo per cui anche Gilistro rinnova l’impegno per arrivare a costruire il nuovo ospedale. “E dobbiamo correre e fare in fretta perché l’attesa è stata davvero estenuante. Intanto – ricorda Gilistro – bisogna migliorare le condizioni del nosocomio esistente e il Pronto Soccorso deve essere la priorità. Abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni circa il prossimo trasferimento nei nuovi padiglioni  dove potremo finalmente sperare di avere una gestione ottimale degli spazi e quindi delle cure”.