Scomparsa una donna di 65 anni, avviate le ricerche. L’appello: “Chi la vedesse, segnali subito alla polizia”

Ore di apprensione per le sorti di Angela Mangano, 65 anni, di cui da ieri i familiari non hanno alcuna notizia.
Secondo una prima ricostruzione, la donna si è allontanata da casa per non farvi, fino ad ora, rientro. Vani i tentativi di contattarla al cellulare per riuscire a rintracciarla. Lo smartphone, dopo alcune ore in cui risultava acceso, sembra adesso essersi spento, probabilmente per via della batteria scarica. La polizia, con le Volanti agli ordini della dirigente, Giulia Guarino, ha avviato le ricerche. Chiunque l’avesse vista o dovesse incontrare Angela, che potrebbe sembrare smarrita – questo l’appello delle forze dell’ordine- lo segnali immediatamente alla questura. Ogni informazione può essere preziosa per il buon esito delle ricerche.




Violenza sessuale, ai domiciliari imprenditore 56enne: abusava del ruolo per molestarla

Un imprenditore siracusano di 56 anni è stato posto ai domiciliari con l’obbligo di braccialetto elettronico. Gli agenti di Polizia gli hanno notificato l’ordinanza del Gip di Siracusa con cui viene disposta la misura cautelare. L’uomo risulta “gravemente indiziato” – spiegano gli investigatori – di violenza sessuale ed atti persecutori ai danni di una dipendente della sua azienda.
Le indagini sono state condotte dalla Mobile di Siracusa, sotto l’attento coordinamento della locale Procura della Repubblica. La donna ha denunciato quelle che vengono definite “reiterate violenze sessuali e molestie”, compiute dal datore di lavoro. Una serie di atteggiamenti che l’hanno spinta a dimettersi.
Le investigazioni hanno accertato che la donna già da alcuni mesi subiva violenze. L’uomo – secondo l’accusa – abusando della sua autorità di datore di lavoro, la richiamava nel proprio ufficio apparentemente per questioni lavorative “per poi molestarla sessualmente lontano da occhi indiscreti e sotto la minaccia di un imminente licenziamento”.
E se non si presentava a lavoro, la donna riceveva numerosissimi messaggi di carattere personale sul telefono aziendale, “con fare volgare ed autoritario”.
Nel corso delle indagini sono stati raccolti diversi elementi di prova che hanno portato alla contestazione della pesante accusa. Gli investigatori parlano di “un cospicuo quadro probatorio”. Tale da determinare il pm a richiedere tempestivamente l’emissione del provvedimento cautelare nei confronti dell’indagato.

foto di repertorio




Troppi rifiuti in strada, la soluzione shock: “non raccogliere più dove non si differenzia”

Dalla Borgata alla Mazzarrona, passando per l’elegante Ortigia e le zone residenziali di Tiche e Akradina. Non c’è parte della città che non stia soffrendo per l’evidente aumento di spazzatura prodotto e smaltita direttamente in strada. Ogni anno, in questo periodo si ripresentano gli stessi problemi, alimentati dall’aumento del volume di rifiuti prodotti dalla città. Se note sono le principali cause che generano centinaia di discariche abusive su strada (cittadini che non differenziano e non rispettano regole di conferimento, parziali ritardi nella raccolta per riassetto e riallineamento), ignote restano le soluzioni.
La prima reazione è quella di invocare maggiore controllo e sanzioni. Ma come presidiare h24 un intero territorio? E basta una foto per individuare un volto e sanzionare un abbandono? I fatti dicono di no. Quasi impossibile, poi, in certe aree risalire ad un capocondòmino, un caposcala, un amministratore di condominio. Dare una regola a centinaia di famiglie diviene così impossibile. Vale per i condomini ritenuti al di sopra di ogni sospetto, da Scala Greca a Zecchino, ed a maggior ragione vale per i grandi complessi popolari di Borgata e Mazzarrona.
Secondo alcuni specialisti del servizio di raccolta rifiuti, se non ci si vuole arrendere e tornare ai cassonetti di indifferenziata in strada, l’unico modo per debellare una volta per tutte certe brutte abitudini passa da una decisione radicale: lasciare i rifiuti in terra, fino a quando le popolazioni interessate, zona per zona, non iniziano a rispettare le regole della differenziata. Si bollina in rosso e non si raccoglie, fino alle estreme conseguenze. La società che gestisce il servizio a Siracusa, la Tekra, ha adottato una linea simile a Gela, con discreti risultati.
L’ordine pubblico, però, potrebbe diventare un problema con possibili manifestazioni di protesta e roghi di rifiuti. I fautori della linea dura tagliano corto: “devono comprendere che quelle azioni continuano a danneggiare le aree dove vivono. Danno fuoco ai rifiuti? I loro stessi palazzi ed i loro vicini respireranno le emissioni”.
Condivisibile o meno, questo livello di analisi segnala come sia arrivato il momento di cambiare strategia e passo. Perpetuare il “gioco” (rifiuti abbandonati-discarica-bonifica straordinaria) legittimerà sempre di più chi smaltisce i propri rifiuti senza alcuna logica ed al di fuori di ogni regola. Cosa fare allora, lasciare davvero per settimane o mesi le discariche in strada?
Ci sarebbe una via più soft, quella della creazione di isole ecologiche in alcune vie ed a servizio dei residenti dei grandi complessi. Via carrellati e cassoni dalla strada, spazio alle isole ecologiche il cui utilizzo andrebbe però spiegato ed incentivato per settimane. Si creerebbe però una differenza di metodo con gli altri quartieri che seguirebbero il sistema del porta a porta. Ecco perchè diventerebbe allora un discorso di equità sociale anche quello di “aggredire” – con controlli e sanzioni puntuali – anche quei condomìni che da Scala Greca a corso Gelone non brillano certo nella gestione dei rifiuti. E se non spariscono sotto tonnellate di spazzatura è solo perchè i passaggi di raccolta sono raddoppiati per evitare che i rifiuti finiscano per invadere le strade e diventare ostacolo per il traffico veicolare.
Diventa chiaro allora che alla sola sensibilità del cittadino, che è causa del problema, non si può chiedere di essere parte della soluzione. A produrre uno sforzo maggiore – anche in termini di coraggio – devono allora essere amministratori locali e società di gestione. Altrimenti non ci sarà alternativa ad incivili, presunti furbi della spazzatura, discariche e bonifiche straordinarie. Come è stato negli anni scorsi e sino ad oggi.




In ritardo la campagna regionale antincendio, le preoccupazioni dei Vigili del Fuoco

Si alzano le temperature e cresce anche il rischio incendi in Sicilia. Oggi (20 giugno) allerta arancione in tutta l’Isola, come segnalato dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile. Sperando di non dover vivere un’altra stagione segnata da rovinosi incendi, i Vigili del Fuoco siciliani segnalano con preoccupazione il ritardo nell’attivazione del sistema anti incendio boschivo (AIB). I sindacati di categoria lanciano l’allarme: “ad oggi non è stato sottoscritto alcun protocollo operativo con la Regione per il 2024”.
La campagna Aib segue l’accordo quadro per il triennio 2023-2025, sottoscritto nel maggio dello scorso anno, tra Regione Siciliana e Dipartimento dei Vigili del Fuoco. Prevede un potenziamento dei Vigili del Fuoco in Sicilia in modo da rafforzare la prevenzione e la lotta attiva agli incendi boschivi. Come? Con una squadra boschiva di rinforzo in ogni comando centrale e – sul campo – specializzazioni come il direttore delle operazioni di spegnimento (il Dos che, in caso di incendio boschivo, dirige le operazioni di spegnimento fornendo da terra preziose indicazioni per la richiesta ed impiego dei mezzi aerei quali elicotteri e canadair) e il Tas per un’informazione geografica avanzata in tempo reale.
“Nessuna risposta dall’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente, dal Dipartimento regionale della Protezione Civile e dal Comando del Corpo Forestale della Regione Sicilia sulle risorse finanziare a disposizione”, lamentano le sigle sindacali dei Vigili del Fuoco. La campagna Aib, come da accordi, dovrebbe iniziare il 15 maggio per concludersi a fine ottobre.




Notte di fuoco a Floridia. Le fiamme distruggono tre auto, evacuata abitazione

Incendio intorno alle 2:50 della scorsa notte, in via Ludovico Ariosto a Floridia. Le fiamme hanno avvolto tre auto e parzialmente la facciata di un edificio. Ad allertare i Vigili del fuoco gli abitanti della zona. I soccorritori per ragioni di sicurezza hanno anzitutto evacuato la famiglia che viveva all’interno dello stabile coinvolto dal fumo dell’incendio, per poi procedere allo spegnimento del rogo. Secondo i Vigili del Fuoco, all’origine delle fiamme ci sarebbe una perdita di carburante.
Sono state coinvolte le auto di un consigliere comunale e di un avvocato. Le indagini affidate ai Carabinieri.




“Abbiamo avuto paura”, il racconto di Gaetano Vassallo dopo il terribile rogo di Florida

A raccontare le ore da incubo appena passate ed a fatica metabolizzate è lo stesso Gaetano Vassallo, consigliere comunale di Floridia. “Questa notte abbiamo vissuto momenti di paura. Rimanere intrappolati con un incendio che ci impediva di fuggire mentre la casa si riempiva di fumo, è stato terribile”, racconta sui social. Le fiamme hanno prima avvolto una Bmw parcheggiata in strada, poi si sono estese ad altre due vetture a pochi metri di distanza mentre il fumo anneriva la facciata della sua abitazione, invasa dalla nube nera. “Voglio esprimere tutta la nostra gratitudine ai Carabinieri di Floridia ed ai Vigili del Fuoco che ci hanno consentito di uscire illesi da questa brutta storia”, aggiunge. I soccorritori si sono subito adoperati per una evacuazione in sicurezza della sua famiglia, per poi domare il rogo.
“Ci tengo a precisare che l’ incendio non è partito dalla mia macchina. La mia auto e la mia abitazione sono state coinvolte a causa del propagarsi delle fiamme sviluppatesi su una macchina parcheggiata più avanti. Escludo, pertanto, qualsiasi ipotesi dolosa nei confronti miei o della mia famiglia. Vi ringrazio per l’affetto e la vicinanza che non ci state facendo mancare”.
Vassallo, consigliere comunale del Pd, allontana così alcune inquietanti ipotesi circolate nelle ultime ore. Saranno le indagini, affidate ai Carabinieri, a chiarire ogni aspetto. Intanto, il sindaco di Floridia invia la sua solidarietà al consigliere comunale ed alla sua famiglia. Ma anche “a quei cittadini floridiani danneggiati dall’atto incendiario che si è verificato la notte scorsa in città”. Quanto alle indagini, “a Floridia la legalità è una cosa seria”, sottolinea il primo cittadino. “Siamo in attesa delle risultanze delle forze dell’ordine e dei tecnici, affinché vengano chiarite le dinamiche e le eventuali responsabilità”.
Vassallo incassa anche la solidarietà del Pd di Floridia, di cui è peraltro segretario, con una nota firmata dal consigliere comunale Luca Brunetti. “Considerata la dinamica dell’accaduto, escludiamo che il gesto incendiario, se di natura dolosa, fosse diretto a colpire il consigliere Vassallo”, aggiunge Brunetti.




Occhio alla colonnina di mercurio, in anticipo il grande caldo: 38.7 gradi a Siracusa

È il momento di Minosse. La seconda ondata di calco dell’estate si fa sentire, con l’anticiclone africano Minosse che non si è fatto attendere. Nella giornata odierna era atteso il primo picco di caldo della settimana. La temperatura più elevata è stata registrata in provincia di Siracusa, secondo i dati delle rete regionale Sias, è quella di Francofonte con 40.9 gradi, al secondo gradino del podio Lentini con 39.7 gradi e al terzo Siracusa con 38.7 gradi. A seguire Noto con 36.5, Palazzolo Acreide con 36.4 e Augusta con 36.1. L’intera settimana sarà caratterizzata da giornate stabili e temperature in aumento, portandosi su valori sempre più alti. In Sicilia il picco di caldo con un clima afoso e temperature oltre i 40 gradi è previsto tra giovedì e sabato.




Angelo Greco è il nuovo presidente della IV Commissione consiliare

Angelo Greco del Pd è il nuovo presidente della IV Commissione consiliare che si occupa di Personale, Polizia municipale, Viabilità, Protezione civile, Servizi demografici, Società partecipate e Decentramento. Sostituisce Martina Gallitto, Noi per la Città, che si era dimessa nei giorni scorsi e che ha dichiarato:
“La decisione di dimettermi da Presidente è legata a motivi familiari. Ho deciso di fare un passo indietro per essere più presente con i miei figli. La Presidenza richiede un impegno costante che al momento non posso garantire. Il mio contributo continuerò a darlo in qualità di commissario e consigliere”.




Taser per la Polizia Municipale, contrario il PD: “servono più agenti non più armi”

Il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato la sperimentazione del taser per la Polizia Municipale. Saranno acquistate due pistole ad impulsi elettrici, affidate ad agenti appositamente formati e per un utilizzo rigorosamente normato e limitato a servizi di ordine pubblico.
Il via libera alla sperimentazione non è stato unanime. Contrario, ad esempio, il gruppo Pd (Milazzo, Zappulla e Greco) che ha votato “no”. Una posizione motivata da Angelo Greco. “Non crediamo che l’introduzione di un’arma come il taser possa garantire più sicurezza in città”, dice subito. “Siamo per una condivisione delle regole e dei comportamenti tra istituzioni e cittadini, non con la repressione o con la minaccia dell’utilizzo dello strumento taser. Servono più vigili urbani non più armi, semmai”. E sollevando ulteriori perplessità, Greco ricorda anche che il taser ha provocato anche incidenti spiacevoli laddove è consentito oggi l’utilizzato. A Siracusa, come in gran parte d’Italia, le forze dell’ordine sono già dotate di taser.




Sfiaccolamento Isab Impianti Nord, il Comune di Priolo convoca i vertici della zona industriale

Il Comune di Priolo ha chiesto un incontro con la zona industriale per avere chiarimenti in ordine a quanto accaduto negli ultimi giorni. Il tavolo tecnico con i gestori e i responsabili ambientali della raffineria Isab (Impianti Nord, Sud, IGCC), si terrà domani mattina, alle 10, presso il Palazzo Municipale di Priolo. Lo comunicano il sindaco Pippo Gianni e l’assessore all’Ambiente Christian Bosco.
Il Comune di Priolo questa mattina ha inviato anche una nota agli organi competenti, Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, ARPA, Prefettura, per chiedere un controllo dell’utilizzo della torcia dello stabilimento Isab Nord che da ieri, a causa del riavviamento degli impianti per manutenzione programmata, viene utilizzata in maniera continuativa ed è accompagnata da fenomeni di rumorosità, che hanno creato preoccupazione tra i cittadini.
In precedenza il circolo di Legambiente, con il referente Pippo Giaquinta , aveva segnalato l’episodio: “un evidente fuori servizio ha allarmato la cittadinanza del comprensorio industriale di Priolo Melilli Augusta. Non avendo avuto informazioni in tempo reale sulla situazione di sicurezza degli impianti industriali chiediamo agli organi di controllo e all’Arpa se sono state rilasciate sostanze inquinanti in atmosfera visto il prolungato ed evidente sfiaccolamento”.
La Polizia Municipale di Priolo ieri pomeriggio ha compiuto un sopralluogo, mentre il sindaco Gianni e la Protezione Civile hanno seguito per tutta la notte l’evolversi della situazione, recandosi anche sul posto.
Da interlocuzioni avute con il Capo Turno Generale di Isab sembra che i fenomeni di sfiaccolamento si protrarranno fino alla serata di oggi.
Si comunica infine che il riavviamento dell’impianto 3100 di Isab Energy potrebbe portare a fenomeni di sfiaccolamento nella giornata di oggi.