Non c’è personale, chiude nei festivi la Galleria regionale Bellomo di Siracusa

Nei giorni festivi non sarà più possibile ammirare capolavori come, ad esempio, l’Annunciazione di Antonello Da Messina. La Galleria regionale di Palazzo Bellomo, a Siracusa, ha infatti comunicato che “causa carenza di personale”, da domenica 29 ottobre e per tutti i festivi dell’anno rimarrà chiusa al pubblico. L’avviso è apparso sui canali social della Galleria ed è stato affisso all’ingresso.
Scelta certamente dolorosa che però finisce per chiamare in causa il settore regionale dei Beni Culturali. Ed apre un dibattito: si può fare turismo chiudendo la domenica o in occasione delle festività, come adesso il ponte di Ognissanti? Quesito pronto per l’assessore regionale Elvira Amata.
Nelle settimane scorse, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato la Galleria Bellomo per ammirare l’Annunciazione, insieme al presidente della Repubblica federale tedesca, Steinmeir. Una visita talmente gradita che il Capo dello Stato ha invitato a Roma la direttrice della struttura, Rita Insolia, ora costretta dalla carenza di personale ad abbandonare l’idea di tenere aperta la Galleria Bellomo nei festivi da qui alla fine dell’anno. Le risorse per il 2023 sono andate esaurite.




Vuoti d’organico a Cavadonna, forte denuncia del sindacato di polizia penitenziaria

“Vuoti di organico e sovraffollamento di detenuti creano la miscela esplosiva che rende pericolosamente ingestibile il carcere Cavadonna di Siracusa. Sette aggressioni in tre mesi ai danni di agenti penitenziari lo dimostrano, mentre le istituzioni politiche fanno finta di nulla. In Sicilia, come nel resto d’Italia o anche peggio”.
Protesta il segretario nazionale della UilPa-PolPen Uil, Armando Algozzino, che ha presieduto a Siracusa un’assemblea dei lavoratori della Polizia penitenziaria cui hanno preso parte tutti i componenti del Direttivo territoriale di categoria. “Ho incontrato – sottolinea Algozzino – il direttore del Cavadonna e da lui ho avuto la conferma di numeri che spiegano le ragioni per cui un fiore all’occhiello del sistema penitenziario siciliano s’è trasformato in un inferno. I reclusi sono 685, di cui 340 ad alta sicurezza, e gli agenti sono appena 182 invece che i 250 previsti in pianta organica”. L’esponente sindacale aggiunge: “Tra le tante, troppe, situazioni paradossali quella del Blocco 20 dove un solo agente nei turni pomeridiani e serali deve occuparsi di quattro piani! Il personale non basta e, a peggiorare le cose, bisogna fare i conti pure con l’utilizzo giornaliero di agenti per compiti esterni, in particolar modo per il trasporto detenuti”.
Armando Algozzino parla di “inaccettabili violenze e intimidazioni nei confronti di servitori dello Stato, che a Siracusa e nelle altre case circondariali suppliscono con professionalità e senso del dovere a carenze evidentissime in tutti i ruoli. Non si può chiedere ancora a lungo che la Polizia penitenziaria svolga le proprie mansioni, comprensibilmente delicate e socialmente essenziali, in questa condizione di costante allarme e di evidentissimo stress psico-fisico”. Il segretario nazionale UilPa-PolPen esprime preoccupazioni per le numerose “intimidazioni e violenze che sono esplose proprio a Cavadonna in occasione dell’emergenza-Covid e che proseguono ancora adesso, ma siamo in ansia anche per l’immediato futuro. Nel prossimo biennio, infatti, andrà in pensione il 25 per cento del personale e non abbiamo certezze neppure sul ricambio generazionale. Cambiano i Governi e i colori delle maggioranze, ma i problemi restano irrisolti e anzi si aggravano. Siamo pronti a ogni iniziativa sindacale per tutelare i lavoratori penitenziari e, con essi, l’intera collettività. Servono subito le assunzioni per assicurare almeno il turn-over e andare oltre, perché i buchi di organico siano colmati. Sotto questo profilo, il Cavadonna è un istituto-simbolo del malessere che si registra nelle case circondariali in Sicilia e nel resto del Paese. Rivendichiamo risposte concrete, non vuote promesse e inutili attestati di solidarietà che si ripetono stancamente a ogni episodio di aggressione”.




Operazione anti-degrado, stop a parcheggiatori abusivi e occupazioni di edifici

Nuova operazione congiunta della Polizia Municipale con i Carabinieri di Siracusa. Quasi dodici ore impiegate in un controllo straordinario del territorio, finalizzato alla lotta al degrado urbano ed al contrasto di episodi di micro criminalità.
Dapprima Carabinieri e Polizia Municipale hanno ispezionato diversi edifici fatiscenti ubicati nel centro storico di Ortigia e nella zona umbertina, all’interno dei quali sono stati sorpresi una decina di stranieri sprovvisti del permesso di soggiorno e pertanto accompagnati presso i locali della Stazione Carabinieri per l’identificazione e l’emissione, per alcuni di loro, del decreto di espulsione.
Successivamente, 10 pattuglie e 20 uomini si sono concentrati sulle aree di sosta, presenti sull’isola, spesso frequentate da parcheggiatori abusivi di nazionalità straniera, procedendo anche in questo caso all’identificazione di soggetti sui quali sono in corso accertamenti investigativi ad opera dei militari dell’Arma.
Positivo il bilancio complessivo dell’operazione, terminata con la denuncia in stato di libertà di cinque persone per reati che vanno dall’invasione di edifici al furto di energia elettrica, all’inottemperanza del decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Siracusa.
Uno straniero è stato infine accompagnato presso il Centro per il Rimpatrio di Caltanissetta.

Foto archivio




Parroco arrestato a Sortino, la Diocesi: “Vicinanza e preghiera in questo momento difficile”

Con una breve nota, la Diocesi di Siracusa esprime la sua vicinanza a don Vincenzo Cafra, il parroco della Chiesa Madre di Sortino arrestato con l’accusa di estorsione. “In riferimento alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto don Vincenzo Cafra, parroco della chiesa di San Giovanni Apostolo ed Evangelista di Sortino, l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, esprime la sua vicinanza al sacerdote in questo momento così difficile. Rimanendo in attesa degli sviluppi della vicenda giudiziaria, mons. Lomanto assicura la sua preghiera per don Vincenzo e per la comunità della Chiesa Madre”.
Ieri l’udienza di convalida dell’arresto, con il gip del Tribunale di Siracusa che ha disposto la misura cautelare del divieto di dimora. Dopo essere stato fermato in flagranza dai Carabinieri, don Cafra era stato posto ai domiciliari.
A far scattare le indagini, la denuncia del titolare di un’agenzia funebre circa la richiesta di 100 euro per la celebrazione di un funerale.




Nuovo ospedale, Gennuso (FI): “Il governo Schifani assicurerà i fondi extra per la costruzione”

Le ulteriori risorse necessarie per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa “ci sono”. Dopo l’allarme dei giorni scorsi, con il sindaco di Siracusa che ha parlato di 147milioni che mancano all’appello e dovuti all’aumento del costo delle materie prime e ad alcune nuove prescrizioni richieste dall’Autorità di bacino, il deputato regionale Riccardo Gennuso (Forza Italia) ha incassato dal presidente Schifani la disponibilità a trovare le risorse extra. “Abbiamo trovato i 148 milioni che mancavano per poter avviare i lavori. Schifani mi ha assicurato che le risorse ci sono, attingendo a fondi strutturali europei per la sanità”, conferma Gennuso in diretta su FMITALIA.
“Il nuovo ospedale deve essere solo il primo passo del riordino della sanità siracusana. Oggi è allo sbando”, aggiunge poi il deputato di maggioranza. “Stiamo lavorando insieme ai colleghi per dare una sistemata. Non è possibile andare sempre a Catania per farsi curare. Le risorse per l’ospedale sono solo l’inizio. Poi, capisco che il problema medici è nazionale, ma qui non si è fatto nulla per prevenire l’emergenza. Ora – insiste Riccardo Gennuso – bisogna iniziare a pianificare seriamente la sanità. Perchè oggi – chiude secco – in provincia di Siracusa non ce ne è”.




Commemorazione dei Defunti, cimitero aperto dalle 7 alle 19. Accesso solo pedonale

In occasione della Commemorazione dei defunti il Cimitero comunale martedì 31 ottobre, mercoledì 1 e giovedì 2 novembre, resterà aperto dalle ore 7 alle 19.
Per quanto riguarda l’accesso sarà solo pedonale ed avverrà dai tre cancelli della struttura. La Polizia municipale assicurerà in prossimità degli ingressi un servizio esterno atto ad evitare assembramenti tra i visitatori in entrata ed in uscita.
I volontari delle diverse associazioni presenti assicureranno assistenza a favore delle persone disabili che non potranno accedere con alcun mezzo all’interno del Cimitero, anche se munite di permesso. Da martedì 31 ottobre e fino a giovedì 2 novembre sono sospese, infatti, tutte le tipologie di autorizzazione per l’accesso al Cimitero con mezzo proprio.
Per permettere un’ordinata circolazione sulle direttrici verso il Cimitero di Siracusa in occasione della Commemorazione dei Defunti, è stata emessa apposita ordinanza di modifica alla viabilità.
Nel dettaglio: mercoledì 1 e giovedì 2 novembre, dalle 7 alle 19, sarà in vigore il senso unico di marcia sulla SS 124, nel tratto interposto tra l’area di intersezione di viale Paolo Orsi e via Ascari con direzione Floridia. Disposto inoltre il divieto di sosta con rimozione coatta sul lato sinistro di marcia, con direzione Floridia, al fine di creare una corsia riservata al transito dei mezzi di soccorso e di polizia, dei bus, di taxi e NCC. I veicoli provenienti da Floridia, giunti in corrispondenza dell’intersezione con via Ascari, avranno l’obbligo di svoltare a destra per quest’ultima o a sinistra per via Bandini. I bus di Ast, Interbus e Flixbus durante questo periodo effettueranno percorsi alternativi.
Nel piazzale del Cimitero, a ridosso del muro di recinzione, lato ovest dell’ingresso, stazionerà un mezzo per il pronto soccorso. Saranno inoltre istituiti due stalli per disabili nelle aree di sosta antistanti il secondo ed il terzo cancello d’ingresso del Cimitero, sulla strada di servizio parallela alla SS 124 con direzione Floridia.
Sulla “Statale 124”, nel tratto antistante il Cimitero Monumentale Inglese, il 2 novembre, dalle 7 alle 13, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati.




Il San Giorgio cede: variazione di bilancio da 400mila euro per intervenire sotto la strada

E’ caccia alle somme necessarie per intervenire sotto via del Santuario, all’incrocio con viale Teocrito. Come rivelato nei giorni scorsi da SiracusaOggi (clicca qui), il mantenimento del restringimento di carreggiata nel tratto da via del Santuario sino al marciapiede di viale Teocrito rivela l’esistenza di un grosso problema. A circa quattro metri di profondità, sotto la strada scorre il canale San Giorgio: è un’opera realizzata in cemento con volta in mattoni pressati. Proprio sotto quel tratto recintato, sono stati registrati segnali importanti di cedimento della volta e forse anche di una delle due pareti laterali. Per ragioni di sicurezza, in superfice è stato inibito il passaggio di auto e pedoni. Ma è necessario intervenire quanto prima.
Con una variazione di bilancio, Palazzo Vermexio sta cercando di trovare i circa 400mila euro che servono per avviare i lavori urgenti sul San Giorgio, necessari anche per evitare che possano esserci ripercussioni sulle vicine fondazioni dei palazzi e delle costruzioni che sorgono a poca distanza.
Per intervenire, bisognerà chiudere la strada e scavare fino alla base del San Giorgio per poi ricostruire in loco (ma si allungherebbero i tempi) o per piazzare una struttura ad U prefabbricata su cui poggiare il nuovo solaio e quindi la sovrastante sede stradale. Operazioni che non dovrebbero richiedere somme di molto superiori ai 200mila euro, secondo alcune fonti tecniche. Ma per mettersi al riparo da possibili imprevisti, il Comune di Siracusa sta prevedendo una somma maggiore per evitare il rischio di dover fermare il cantiere a lavori in corso, in caso di insorgenza di problematiche non previste o prevedibili.




Asp, ancora i commissari. Gilistro: “Centrodestra senza pudore, sanità ostaggio della politica”

“La proroga dei commissari della sanità è la certificazione del pantano in cui è finita la sanità siciliana, preda della insaziabile logica ‘spartizionistica’ del centrodestra. I partiti che sostengono il governo Schifani non riescono a trovare un accordo e a farne le spese è l’intera assistenza sanitaria siciliana, che rimane impantanata. E dire che le emergenze non mancherebbero: il nuovo ospedale di Siracusa, le liste d’attesa, la carenza di medici, la medicina del territorio. Solo per citarne alcune. Ma per Schifani e i suoi una poltrona val bene l’immobilismo”. Così il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S), componente della Commissione Sanità dell’Ars, commenta la proroga dei commissari fino a gennaio 2024.
“Questa battaglia che il centrodestra sta conducendo al suo interno per spartirsi nomine e incarichi straccia l’ultimo pezzo di pudore che la politica siciliana poteva mantenere. Noi del M5S continuiamo a ripetere, purtroppo inascoltati, che se si vuole il bene della sanità siciliana, la politica deve restarne fuori”.
Con un nuovo dietrofront, il governo regionale ieri ha prorogato i manager delle aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche siciliane fino al 31 gennaio 2024. La decisione arriva “per garantire la continuità gestionale e funzionale degli enti sino al completamento della procedura di selezione dei nuovi direttori sanitari e amministrativi”, si legge in una nota della presidenza della Regione. “La proroga potrà avere una durata inferiore nel caso in cui le procedure di nomina vengano completate prima della scadenza”, spiega il presidente Schifani. Ma a meno di novità, il complicato risiko per la nomina dei manager della sanità siciliana non avrà soluzione prima del prossimo anno. Sino alla fine di gennaio 2024, quindi, Salvatore Lucio Ficarra resta al comando dell’Asp di Siracusa.
La proposta di proroga è stata sottoposta alla giunta regionale anche a seguito di un parere dell’Avvocatura distrettuale di Palermo, in risposta a una richiesta di chiarimento da parte dell’assessorato, in merito alla possibilità di incarichi da direttore ai soggetti in quiescenza.
Eppure, ad inizio ottobre il governo Schifani si diceva certo di riuscire a nominare i manager delle aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche siciliane “entro la scadenza degli attuali mandati”.




Autostrada per Catania, ritorno alla normalità: riaperto il tratto Augusta-Lentini

Roiaperto il tratto Augusta-Lentini della Siracusa-Catania, in direzione del capoluogo etneo. Dalla serata di ieri è tornato percorribile il “pezzo” rimasto chiuso dal 2 ottobre per consentire i lavori di “manutenzione programmata di risanamento della sovrastruttura stradale”.
Chiusa dal 2 ottobre, quella tratta autostradale doveva essere riaperta dopo due settimane. Poi un primo rinvio, poi l’ordinanza Anas che spostava ancora in avanti la data per riportare alla normalità i collegamenti autostradali tra le province di Siracusa e Catania. Da ieri sera, la riapertura con un giorno di anticipo rispetto alla previsione.
In queste lunghe settimane, chi deve raggiungere Catania da Siracusa ha dovuto percorrere la vecchia statale, da Augusta fino alla tangenziale. Secondo la mappa di percorso alternativo allegata all’ordinanza, la deviazione richiedeva “15 minuti di percorrenza”. In realtà, non si sono considerati i volumi di traffico che allungano anche di circa 30 minuti i tempi necessari per “superare” il tratto di autostrada rimasto chiuso per quasi 4 settimane.




Priolo, nuova adesione per Fdi: il coordinatore Scarinci accoglie Giuseppe Bosco

Fratelli d’Italia saluta a Priolo l’adesione del dottore Giuseppe Bosco. “Con la condivisione dell’On. Luca Cannata, dell’On. Carlo Auteri e del commissario provinciale Peppe Napoli ufficializzo con immenso piacere il suo ingresso in FdI”, scrive in una nota Beniamino Scarici. “Bosco è una importante risorsa priolese, da tanto tempo attivo in politica e voce critica, sempre pronto ad affrontare pubblicamente i temi politici di interesse collettivo e generale. A Priolo, anche in considerazione della grande confusione di appartenenza politica che regna tra chi ricopre ruoli nelle istituzioni, c’è grande bisogno di gente che abbia idee nuove, chiare e che ci metta la faccia”, aggiunge Scarinci.
“A Bosco auguro una proficua attività politica all’interno di FdI. In me troverà sempre un compagno di viaggio pronto e disponibile a sostenere tutte le cause a favore della nostra cittadina e della nostra comunità”.