Arenella, viabilità da rivedere: le proposte dei residenti

L’ordinanza con cui via Isole Molucche è diventata a senso unico arreca disagi ai residenti della zona. A metterlo nero su bianco è una nota dell’associazione Pro Arenella, presieduta da Alessia Munzone, che indica una proposta alternativa.

E’ il risultato di incontri e consultazioni, che saranno seguiti, nelle prossime settimane, con ulteriori momenti di confronto con la Motorizzazione Civile.

“L’ordinanza introduce anche divieti di sosta- spiega una nota dell’associazione-  Questa prescrizione obbliga lo spostamento della viabilità su strade alternative per l’accesso all’Arenella, quale via Isola della Sonda e  Traversa case Troia. Via Isola della Sonda presenta una larghezza analoga a quella di via isole Molucche e un manto stradale devastato senza nessun accorgimento per il deflusso delle acque piovane, diverse infatti sono le zone dove questa si allaga nascondendo impietose voragini. Non poche le segnalazioni in tal senso. Tale strada-fa presente l’associazione, che ha scritto all’assessore Enzo Pantano ed al dirigente del settore, Emanuele Fortunato – necessita di rifacimento del manto stradale con gli accorgimenti di deflusso delle acque oltre all’introduzione del divieto di sosta su un lato della carreggiata”.

Un altro passaggio dell’associazione riguarda Traversa Case Troia, che “ha una dimensione di carreggiata al di sotto dei valori minimi per essere utilizzata come corsia a senso unico (inferiore ai 3mt), anche se oggi è utilizzata a doppio senso, e presenta tratti non asfaltati e
manto stradale molto impietoso. Questa richiede il rifacimento del manto stradale con gli accorgimenti di deflusso delle acque, l’introduzione del senso unico di marcia, la pulizia dei cigli stradali, inserimento degli specchi di manovra”.

L’associazione Pro Arenella dice, poi, che  “le strade di collegamento tra via isole Molucche e le strade limitrofe, via Filippine /Sonda, che questa ordinanza ha riqualificato in quanto rappresentano le strade di accesso alla strada principale presentano una dimensione non idonee al doppio senso di circolazione e un manto stradale a volte anche assente. Nel dettaglio:  Via Ebridi: manto stradale disconnesso e larghezza carreggiata non idonea
al doppio senso di marcia; Via Pantelleria: assenza del manto stradale; Via Alicudi: manto stradale disconnesso senza deflusso delle acque; Via Samar: manto stradale disconnesso e larghezza carreggiata non idonea al doppio senso di marcia. Queste strade sono tutte da sistemare da un punto di vista di manto stradale e relativi accorgimenti di deflusso delle acque”.
E ancora,  “l’accesso da via isola delle Sonda è estremamente pericoloso in quanto limitrofo ad una curva cieca in direzione Ognina. L’incrocio è senza illuminazione, cartellonistica e limitatori di velocità elementi essenziali per garantire la sicurezza dell’automobilista. È necessario l’installazione di illuminatori, cartellonistica di accesso, limitatori di velocità, cartellonistica orizzontale e verticale”.
Poi un ulteriore passaggio. “Come associazione-spiega la presidente- siamo fortemente sensibili sui temi di sicurezza al fine di provare sempre a garantire la sicurezza del cittadino che già si trova a vivere in un territorio privo di servizi primari e relative manutenzioni degli asset presenti (strade, illuminazione, fognatura, ecc..). I punti sopra indicati sono stati esposti all’assessore Pantano durante la riunione 2 ottobre scorso. A valle di tale riunione la proposta dell’esponente della giunta era stata quella di eliminare le due fermate di via Molucche.

Un sondaggio tra le 130 famiglie  proprietarie di abitazioni avrebbe prodotto una soluzione prospettata: cancellare le fermate di via Molucche e ripristinare il doppio senso di circolazione per una maggiore sicurezza. La fermata andrebbe spostata in traversa Renella, tra via Molucche e via Filippine.




Emergenza incendi, Federparchi: “Misure più efficaci di prevenzione e contrasto”

L’emergenza incendi, le azioni di contrasto adottate durante l’estate appena trascorsa e una serie di valutazioni su un tema che riguarda molto da vicino la Sicilia ed anche la provincia di Siracusa.
Sono stati argomenti al centro di un incontro tra Federparchi Sicilia ed il Comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Gabriele Barecchia, a conclusione della campagna antincendio nel territorio regionale.
Marco Mastriani, Coordinatore regionale di Federparchi Sicilia pone l’accento sul “complesso fenomeno degli incendi boschivi e di vegetazione che da anni colpiscono la Sicilia e che anche quest’anno, hanno interessato purtroppo la provincia di Siracusa.  Basti pensare ai terribili giorni di fine luglio che hanno colpito la città di Siracusa e il gravissimo incendio che ha devastato la Riserva Naturale Orientata Pantalica Val d’Anapo con oltre 1.100 ettari di superficie interessata, di cui ci auguriamo che presto possano essere individuati eventuali responsabili, affinchè la giustizia possa punire severamente coloro che distruggono il nostro patrimonio boschivo e vegetazionale ed anche il nostro futuro.
Basti pensare che solo nel 2022 la Sicilia è stata la regione d’Italia maggiormente colpita da incendi dolosi, colposi, generici e questo aspetto che da tempo si ripete negli anni ci deve far capire come il fenomeno sia di estrema gravità e servono misure urgenti e straordinarie di intervento al fine di contrastare questo fenomeno spesso criminale e premeditato”. Utili, secondo Federparchi Sicilia gli interventi messi in campo dalla Regione Siciliana per modernizzare e potenziare i mezzi di intervento in dotazione al Corpo Forestale  e alla Protezione civile regionale, anche con l’ausilio di tecniche satellitari per il contrasto al fenomeno ma Mastriani aggiunge che “non basta, perché la vera azione prioritaria e fondamentale da portare avanti è legata ad una massiccia azione di presidio dei territori, delle aree protette, dei demani regionali forestali e di investigazione che possono condurre solo le forze dell’ordine che abbiano maturato un’esperienza nel settore e possano attuare tutte quelle misure utili e indispensabili, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno degli incendi in Sicilia”.
La campagna antincendio si è conclusa ieri in Sicilia. Si attende adesso la pubblicazione dei dati definitivi ufficiali da parte dell’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente. Le cronache parlano però già chiaro.
Federparchi Sicilia chiede, intanto, attenzione alle istituzioni preposte ed alle associazioni, con la richiesta di considerare il fenomeno una priorità regionale e nazionale, “mettendo in campo-conclude Mastriani-  tutte le soluzioni possibili per salvare la Bellezza naturale della Sicilia.”



Voglia di riscoperta, in migliaia con il Fai per la Chiesa del Collegio riaperta

Le Giornate d’Autunno del Fai si confermano appuntamento tra i più attesi dai siracusani. Come già accade anche in occasione delle Giornate di Primavera, quando – grazie al Fai – si riaprono le porte di palazzi, chiese, monumenti o giardini chiusi da tempo o dimenticati, tutti pazientemente in fila per tornare ad ammirare pezzi della storia locale, finiti nel dimenticatoio.
Tra ieri ed oggi si contano a migliaia i visitatori che hanno partecipato alla riapertura, sebbene a tempo, della Chiesa del Collegio di via Landolina con i suoi ricchi interno, tra stucchi e mai policromi. E poi visita al vicino palazzo del Senato, noto come Vermexio dal nome del suo architetto, per scoprirne dettagli poco noti e scorci invidiabili, come la terrazza che permette di abbracciare con la vista levante e ponente, con il bianco della barocca piazza Duomo al centro.
Soddisfazione il delegato Fai, Sergio Cilea, che sottolinea l’importanza dei progetti del Fondo per l’Ambiente Italiano che permettono di tenere alta l’attenzione sui beni culturali italiano, finanziando anche operazioni di recupero e restauro come avvenuto a Lentini per la chiesa rupestre del Crocifisso.
Cilea ha voluto ringraziare i volontari del Fai e i giovani ciceroni delle scuole coinvolte, tra cui Gargallo, Einaudi, Rizza e Federico II, che hanno accompagnato i visitatori alla scoperta della chiesa del Collegio e della storia del palazzo del Senato.




In preghiera per la Pace, la chiesa siracusana raccoglie l’invito della Cei

Accogliendo l’invito rivolto dalla Conferenza Episcopale Italiana alle Diocesi e l’appello del Patriarca di Gerusalemme, il card. Pierbattista Pizzaballa, l’arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto ha invitato tutte le parrocchie, le comunità religiose, i movimenti e le associazioni ad unirsi martedì prossimo, 17 ottobre, in una giornata di digiuno, astinenza e preghiera. “L’arcivescovo chiede che in ogni comunità sia curata l’Adorazione Eucaristica e la recita del Santo Rosario”, spiega una nota della Curia.
L’arcivescovo guiderà la preghiera martedì, alle ore 21, nella Chiesa di Santa Maria della Concezione, a Siracusa.
“Il dolore e lo sgomento per quanto sta accadendo sono grandi”, scrive il patriarca di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, nel suo appello. “Ancora una volta ci ritroviamo nel mezzo di una crisi politica militare. Siamo stati improvvisamente catapultati in un mare di violenza inaudita. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più e la spirale di violenza che ne consegue e creerà altra distruzione. (…) In questo momento di dolore e di sgomento non vogliamo restare inermi. E non possiamo lasciare che la morte e i suoi pungiglioni (1Cor 15,55) siano la sola parola da udire. Per questo sentiamo il bisogno di pregare, di rivolgere il nostro cuore a Dio Padre. Solo così potremo attingere la forza e la serenità di vivere questo tempo, rivolgendoci a Lui, nella preghiera di intercessione, di implorazione, e anche di grido. Invito tutte le parrocchie e comunità religiose ad una giornata di digiuno e di preghiera per la pace e la riconciliazione. Chiediamo che martedì 17 ottobre tutti facciano un giorno di digiuno e astinenza e di preghiera. Si organizzino momenti di preghiera con adorazione eucaristica. (…) E’ questo è il modo in cui ci ritroviamo tutti riuniti, nonostante tutto, e incontrarci nella preghiera corale per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione”.




Siracusa formato straripante, 6-1 al San Luca

Il Siracusa diverte, si diverte e continua a fare sognare i suoi tifosi. La matricola terribile del girone I ha servito un tennistico 6-1 al San Luca che al De Simone ha giocato la sua onesta partita. Ma troppo netto è apparso il divario tecnico tra le due squadre, specie quando la partita si è messa in discesa per i padroni di casa che già all’intervallo erano sul 3-0.
La doppietta di Maggio in apertura e quella di Favetta (partito dalla panchina) in chiusura, con in mezzo i gol del solito Alma e Suhs allungano il tabellino e confermano la natura di macchina da gol del Siracusa di Cacciola. Con 26 reti all’attivo è la squadra che in tutti i giorni di Serie D ha segnato di piú. Tanta propensione al gioco d’attacco scopre inevitabilmente la fase difensiva ed anche questa volta, infatti, il Siracusa ha incassato una rete. Poco importa, quando si segna sempre un gol in più dell’avversario. Senza dimenticare che da diversi turni gli azzurri sono privi di Markic e Russotto, certo non gli ultimi arrivati. Adesso il turno di riposo, per tirare il fiato e recuperare tutti gli indisponibili. Il Trapani avrà l’occasione del sorpasso. Ma quelli condannati a vincere sono loro, il Siracusa ha il vantaggio di potersi divertire.

Foto: siracusasportnews




Maltrattamenti in famiglia, arrestato 30enne condannato ad oltre 4 anni

I Carabinieri di Buscemi hanno arrestato un uomo di 30 anni, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura di Siracusa. Il trentenne è stato riconosciuto colpevole di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, fatti commessi nel 2020 a Palazzolo Acreide.
Dovrà scontare 4 anni, 6 mesi e 9 giorni di reclusione. È stato condotto in carcere a Cavadonna.




La scomparsa di Massimo Riili, cordoglio e rispetto nelle parole di amici e ‘avversari’

La scomparsa di Massimo Riili segna pesantemente questo fine settimana di ottobre. I rappresentanti istituzionali locali rispettano la richiesta di discrezione arrivata dalla famiglia del costruttore 71enne, presidente di Ance Siracusa e vicepresidente di Confindustria Siracusa, con un passato da assessore comunale con Fatuzzo e Dell’Arte. Nessuna nota ufficiale inviata alla stampa, ma sono centinaia i messaggi di cordoglio sui social. Amici, colleghi, dipendenti ma anche “avversarsi”: tutti a tributare l’omaggio della memoria verso un uomo che ha indubbiamente segnato la storia recente della città e della provincia.
“Siracusa si stringe con grande affetto intorno alla famiglia di Massimo Riili. La nostra comunità perde un imprenditore appassionato, un uomo determinato e colto. Ciao Massimo”, ha scritto sulle sue pagine il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
Con Roberto De Benedictis, Riili ha condiviso un percorso amministrativo in giunta comunale. Da quell’esperienza nacque poi un’amicizia solida. “Ogni giorno di queste lunghe settimane ho sperato che l’incubo svanisse, e invece si è trasformato in tragedia. Una morte così assurda, venuta dal nulla, è sempre difficile da accettare. Ancora di più lo è per una persona in cui la città perde uno dei suoi migliori imprenditori ed io un amico leale”, ha scritto De Benedictis. “Perché molte cose ci accomunavano ed altre ci dividevano, ma gli anni vissuti insieme nella giunta Fatuzzo ci avevano fatto incontrare e diventare amici e tali eravamo rimasti al di là di ogni diversità di posizioni. Perciò la tua perdita mi addolora, caro Massimo, e ci mancherai molto”.
Con il mondo dell’ambientalismo ha dato vita ad un confronto acceso ma sempre rispettoso sull’equilibrio tra tutela e valorizzazione del paesaggio. Paolo Tuttoilmondo, nome storico di Legambiente, ricorda oggi con sincero cordoglio Riili. “Era un uomo tenace convinto delle sue idee, con cui era molto stimolante confrontarsi, anche partendo da posizioni molto distanti. Sostenendo strenuamente le ragioni della categoria che rappresentava, quella dei costruttori edili, spesso il confronto era aspro: ci accusava di volere bloccare lo sviluppo della città e noi ‘ambientalisti’ rispondevano per le rime. Su diverse questioni abbiamo continuato a pensarla in modo molto diverso (se non opposto), ma su alcuni temi come la riqualificazione urbana e il miglioramento della qualità dell’abitare riuscivamo a dialogare e come accadde in alcune occasioni anche a collaborare. Delle occasioni in cui l’ho incontrato di persona, conservo il ricordo di una persona molto intelligente e ironica”, le parole di Tuttoilmondo.
Da Confindustria Siracusa, parla il presidente Gian Piero Reale. “Cordoglio e vicinanza alla famiglia per la prematura scomparsa di Massimo Riili. La tristissima notizia lascia attoniti tutti noi imprenditori, l’intera comunità cittadina e tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato. Difficile trovare le parole giuste. Ci lascia un amico, un imprenditore serio e capace, una persona per bene. Resterà indelebile il ricordo delle sue straordinarie doti umane e professionali”.
Ance Siracusa, la sezione provinciale dell’associazione costruttori edili di cui Massimo Riili è stato importante guida e presidente, ne esalta “intelligenza, coinvolgimento, lungimiranza”. Poi il ricordo si fa più intimo. “Con il suo spessore umano e culturale ha saputo rappresentare gli imprenditori, ha difeso con abnegazione il lavoro e la città che vuole progredire. Era il nostro Presidente, amico e collega. Ance Siracusa, il suo Consiglio Generale e la Direzione si uniscono al dolore dei familiari dell’ingegnere Massimo Riili. Il nostro indimenticabile Massimo”.




Escursionista cade a Cavagrande, soccorsa dall’elicottero dei Vigili del Fuoco

È stato necessario l’intervento dell’ elicottero dei Vigili del Fuoco per soccorrere un’escursionista infortunatasi a Cavagrande. Nella caduta lungo un odei sentieri scoscesi che conducono ai famosi laghetto, ha riportato un trauma al ginocchio che non le ha permesso di risalire autonomamente.
La persona infortunata è stata soccorsa da personale elisoccorritore e dopo essere stata imbarellata è stata issata a bordo del velivolo e successivamente affidata a personale sanitario, per le cure del caso.
Sul posto anche personale del distaccamento Vigili del Fuoco di Palazzolo. È accaduto poco dopo le 17 di oggi.




Dispersione scolastica, Siracusa ultima della classe in Sicilia. “Ma il trend migliora”

Dispersione scolastica in calo in Sicilia ma in provincia di Siracusa si registra il tasso più alto della regione.
Non è una buona notizia, ma l’analisi del contesto può far emergere anche qualche elemento di ottimismo.
I dati sono stati diffusi nell’ambito di Didacta Italia, a Misterbianco, durante la conferenza dei servizi dei 765 dirigenti scolastici siciliani e i dirigenti degli Ambiti territoriali. Un lavoro presentato dall’Usr
In provincia di Siracusa il dato è il più alto e parla di un indice globale nella scuola primaria dell’1,11. Per fare un paragone che renda l’idea, Caltanissetta è allo 0,27.
Il Forum delle Associazioni Familiari esprime tutta la sua preoccupazione attraverso il presidente Salvo Sorbello. “Eravamo già ultimi- commenta Sorbello- Il dato relativo alla dispersione è in leggero decremento, a dire il vero,nel territorio, ma sempre particolarmente preoccupante. Il dato regionale è dello 0,49%. Questo vuol dire che dobbiamo fare davvero qualcosa, su diversi versanti ,perché diversi sono i fattori che incidono”. Secondo il Forum delle Associazioni Familiari, le istituzioni dovrebbero tenere maggiormente in considerazione questo fenomeno, “che può essere premessa di “reperimento di forza lavoro a disposizione della criminalità. Ci sono specifici fondi del Pnrr- prosegue Sorbello- Si dovrebbe poi agire sul versante delle politiche sociali, del contrasto al lavoro minorile e di tanto altro. Nelle scuole, se non adeguatamente supportati e formati, anche gli insegnanti si trovano in difficoltà. Non basta la repressione. Anche il Piano di dimensionamento scolastico-fa notare il presidente del Forum- potrà essere un problema, che farà venir meno la presenza della scuola sul territorio,agevolando la dispersione”.
Lo spazio all’ottimismo è indicato dall’ indice di dispersione scolastica in Sicilia , che è passato dal 4,55 al 4,14% in un anno.
La dirigente scolastica e presidente provinciale dell’Anp, Pinella Giuffrida offre una serie di spunti di riflessione. “Le province di Siracusa e Ragusa hanno registrato il dato peggiore e questo è un fatto. Occorre, tuttavia- fa presente- leggerlo e interpretarlo, mettendolo anche in relazione con gli altri elementi emersi. Questo significa innanzitutto notare che in un anno si è registrato un miglioramento nel territorio provinciale. Si è dunque lavorato bene, meglio rispetto all’anno scolastico precedente. Altrettanto certo che occorra un impegno maggiore, anche da parte delle istituzioni, perché tra i vari aspetti da tenere in considerazione, quello relativo ai servizi offerti dagli enti nei singoli comuni assume un peso di rilievo”.
Un esempio potrebbe essere quello che riguarda il trasporto scolastico (il personale raggiunge i bambini a casa e li accompagna a scuola) o i servizi sociali destinati agli studenti, che coprono anche attività come il doposcuola,soprattutto nella scuola primaria e secondaria di primo grado.
“Non può essere un caso- aggiunge Giuffrida- se in alcuni comuni della nostra provincia, in cui figurano servizi efficienti, il dato relativo alla dispersione sia sensibilmente migliore rispetto ad altre realtà, che ne sono prive”.




Rapina alla stazione di servizio, mitraglietta in pugno: in carcere 34enne catanese

Un 34enne catanese è il destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di rapina aggravata. Secondo le indagini svolte dalla Polizia, sarebbe lui – insieme a due complici al momento non identificati – l’autore di un colpo messo a segno armi in pugno ai danni di un distributore sulla ex SS114, nei pressi di Priolo.
Era l’11 gennaio scorso. Due uomini con il volto travisato da passamontagna, armati di mitraglietta (il 34enne, ndr) e di coltello, si introdussero all’interno del bar dell’area di servizio, minacciando il dipendente dell’esercizio ed impossessandosi di 600 euro in contanti e di 4 pacchi di sigarette prima di darsi a precipitosa fuga a bordo di un’autovettura, all’interno della quale vi era un terzo soggetto ad aspettarli.
Per far perdere le loro tracce avrebbero anche “camuffato” l’auto utilizzata per la rapina. Le indagini della Polizia hanno permesso di risalire al 34enne catanese a cui sono state sequestrate due pistole a salve prive di tappo rosso ed un paio di scarpe identiche a quelle utilizzate durante la rapina.
Acquisiti anche altri indizi di colpevolezza che hanno portato all’odierna misura cautelare in carcere. L’uomo ha precedenti penali per furto e detenzione di stupefacenti.

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