Truffa dello specchietto, in carcere 36enne: l’episodio risale al 2014

Truffa dello specchietto commessa nel 2014 in provincia di Taranto.

Un uomo di 36 anni è stato arrestato dai carabinieri di Noto dopo essere stato riconosciuto colpevole dell’episodio, con un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica della città pugliese. I militari hanno dato esecuzione al provvedimento, raggiungendo il giovane ed accompagnandolo, dopo le formalità di rito, presso la Casa Circondariale di Cavadonna, a Siracusa.




Lutto nell’imprenditoria siracusana, si è spento Massimo Riili

La notizia ha scosso il mondo dell’imprenditoria e della politica siracusana. È venuto a mancare Massimo Riili, 71 anni. Complicazioni seguite ad un’improvvisa malattia che lo ha sorpreso durante alcuni giorni di vacanza hanno purtroppo avuto un triste epilogo. Venerdì mattina il decesso.
Ingegnere, noto imprenditore edile siracusano, presidente provinciale dell’Ance (associazione costruttori edili di cui era anche tesoriere regionale), vicepresidente di Confindustria Siracusa e con un passato in politica attiva come assessore (giunte Fatuzzo e Dell’Arte).
Di spirito combattivo, anche in questo difficile frangente ha lottato coraggiosamente ogni giorno contro l’inatteso avversario.
Costruttore edile di primo piano in Sicilia, amministratore delegato dell’Assennato Costruzioni, ha firmato importanti realizzazioni. Negli anni scorsi aveva portato d’attualità il tema dei vincoli paesaggistici e archeologici che rischiavano di bloccare lo sviluppo di Siracusa. Ne conseguì un dibattito acceso che si trascina ancora nei giorni nostri.




Francesco Italia e Giuseppe Carta, l’intesa politica è totale: Mpa in giunta e la Lega…

Tra Francesco Italia e Giuseppe Carta l’intesa politica è totale. I due non perdono occasione per lanciarsi messaggi di stima. Il sindaco di Siracusa, ad esempio, oggi mette in fila tre aggettivi con dedica all’indirizzo del collega di Melilli che è anche deputato regionale: “disponibile, competente ed esperto”.
Carta è il volto in provincia di Siracusa del Movimento Popolari e Autonomisti. E proprio il Mpa è oggi pezzo importante della maggioranza Italia a Palazzo Vermexio, dopo aver rotto con il tavolo provinciale del centrodestra. Nel giro di poche settimane, gli Autonomisti avranno anche un loro rappresentante in giunta. Il nome “caldo” per una rubrica assessoriale in quota Mpa è quello di Luigi Cavarra, che ha perso il seggio in Consiglio comunale per un pugno di voti e solo durante le verifiche post elezioni. “Mpa in giunta? E’ probabile, me lo auguro”, dice senza alcuna ritrosia o pretattica il sindaco Italia. Anticipando, in sostanza, una prima aggiustata alla squadra di assessori – una volta si chiamava rimpasto – subito dopo le festività natalizie.
Una mossa che permette a Giuseppe Carta di mettere bandiera su Siracusa e sopravanzare, nello scacchiere politico provinciale, l’altro big in ascesa, quel Luca Cannata che da parlamentare nazionale ha dovuto cedere presenza e forse passo sulle dinamiche del siracusano, preso da altri impegni.
“Carta è un deputato regionale ma è soprattutto un sindaco. E questo gli garantisce quel pragmatismo amministrativo che serve per affrontare le dinamiche amministrative. Poi è una persona concreta e questa non è cosa da poco. Da deputato regionale ha sviluppato competenze nelle cose che in altri non ho trovato”, il ritratto firmato da Francesco Italia.
“Adesso non è più un mistero che questa amministrazione abbia virato a destra”, taglia corto il segretario cittadino del Pd, Santino Romano, con riferimento anche all’intesa regionale tra Mpa e Lega che – di rimando – apre anche uno spiraglio in maggioranza per i legisti del capoluogo, oggi concretati attorno alla lista Insieme di Foti e Cafeo ed al coordinatore provinciale Vinciullo. “Ben venga se anche quelle forze politiche vorranno avvicinarsi alla nostra azione, producendo azioni sempre più incisive a vantaggio della cittadinanza”, le parole di Italia che sembrano aprire anche all’ulteriore allargamento della maggioranza, in un asse che vedrebbe in opposizione “solo” Forza Italia, Fratelli d’Italia, Pd e Fuorisistema.




Caso Scieri, tra condanne e docce fredde. Sentenza entro fine anno

La prossima udienza è fissata per il 29 novembre prossimo e secondo le previsioni che circolano, si potrebbe arrivare a sentenza entro la fine di quest’anno.
Il caso Scieri è oggi pomeriggio al centro di un incontro all’Urban Center di via Nino Bixio, per ripercorrere i 24 anni di battaglia per la verità e per la giustizia, che non si sono ancora conclusi. Proprio nelle scorse ore si sono consumati due momenti importanti del percorso giudiziario. Prima le condanne di Alessandro Panella, 44 anni e Luigi Zabara, 46 anni,rispettivamente a 26 e 18 anni per omicidio volontario in concorso, decisione motivata dalla Corte d’Assise di Pisa che ha spiegato la morte di Emanuele Scieri, verosimilmente, come conseguenza della sua reazione ai soprusi dei “nonni” all’interno della caserma Gamerra di Pisa.
Poi, due giorni fa, l’udienza nel corso della quale la Procura generale ha rinunciato all’appello contro i due ex ufficiali e ha chiesto la condanna a poco meno di 18 anni per l’allora caporale Andrea Antico, 44 anni.
In realtà la richiesta è stata di 26 anni di reclusione, che la riduzione per effetto del rito abbreviato porta ad un terzo della pena. La prossima udienza sarà quella in cui la parola andrà alle parti civili, con gli avvocati Alessandra Furnari e Ivan Albo, che assistono la mamma ed il fratello di Emanuele Scieri.
L’incontro di oggi all’Urban Center ha un tema che parla già chiaro, “La giustizia nonostante”. Un momento di approfondimento voluto fortemente dall’associazione “Giustizia per Lele”, con Isabella Guarino e Francesco Scieri, la madre e il fratello di Lele, e con Alessandro Crini, ex Procuratore capo di Pisa che nel 2017 riaprì le indagini sulla morte dell’avvocato siracusano ucciso nel 1999 all’interno della caserma Gamerra di Pisa. I 24 anni di battaglia per scoprire la verità passano attraverso gli interventi dell’avvocato Sofia Amoddio, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta per la morte di Emanuele Scieri, del dottor Alessandro Crini, degli avvocati Ivan Albo e Alessandra Furnari, dell’avvocato Lucia Randazzo in ricordo dell’avvocato Ettore Randazzo che affiancò la famiglia subito dopo la morte di Lele Scieri e di Carlo Garozzo, presidente dell’associazione “Giustizia per Lele”. A concludere l’incontro moderato da Gaspare Urso, il corto dell’istituto comprensivo Santa Lucia “Sempre sarai”.
La rinuncia all’appello della Procura Generale è stato un colpo a sorpresa, in realtà. Rende di fatto definitiva l’assoluzione dei due ex ufficiali.
Nelle motivazioni della sentenza di condanna degli ex caporali della Folgore, Alessandro Panella e Luigi Zabara,tuttavia, si descrive un “muro di omertà, da quei giorni di agosto fino ad oggi” e si parla di comportamenti “a dir poco singolari o equivoci”. Si fa riferimento alle “condotte del generale Celentano e del maggiore Romondia” specificando, in ogni caso, che “non è compito di questa Corte operarne “compiuta valutazione”.




Ecco travi e piastre zincate per “tenere” via del Santuario-largo Mascali (Teocrito)

Sono arrivati questa mattina i pilastri e le piastre zincate che serviranno per rafforzare il solaio che si trova sotto la sede stradale tra la Santuario e rotatoria di viale Teocrito. Entrano finalmente nel vivo gli attesi lavori che consentiranno di riaprire il tratto della centrale arteria chiuso dal 21 agosto, in direzione Cadorna. Secondo le previsioni, ci vorranno circa due settimane per posare e fissare travi e piastre zincate. Si tratta comunque di un intervento tampone, certificato per dodici mesi. Sette anni addietro, un altro intervento era stato effettuato proprio sotto la rotatoria e ad oggi non risente di alcuna problematica.
A segnalare l’ultimo problema al Comune di Siracusa era stata, a maggio scorso, la Siam. La nota metteva in evidenza le condizioni di staticità dell’incrocio tra via del Santuario e largo Rosario Mascali, “dovute all’instabilità del tratto stradale sottostante l’asse di viale Teocrito che si interseca con via del Santuario, in corrispondenza della porzione sovrastante il tratto del canale San Giorgio, la cui volta è stata oggetto di collasso”. Poco dopo quella nota, anche i Vigili del Fuoco hanno rilevato la presenza di alcune fessurazioni alla base dell’edificio posto ad angolo tra viale Teocrito e via del Santuario, nonché lesioni passanti sul muro di recinzione posto su via Timeo con ingresso da via del Santuario. E’ stato allora necessario ed urgente procedere con le verifiche delle condizioni di stabilità, affidate ad una società specializzata in indagini geomorfologiche. Ad inizio agosto, sulla scorta dell’esito di quelle indagini, Palazzo Vermexio “ai fini della salvaguardia della pubblica incolumità” ha proceduto con il restringimento della sede stradale di via del Santuario, a partire da via Timeo fino all’intersezione con viale Teocrito e con la chiusura al transito veicolare del tratto di viale Teocrito in corrispondenza dell’incrocio con via del Santuario, nella corsia con direzione viale Luigi Cadorna.
Adesso i lavori, in attesa di una strategia definitiva per il futuro prossimo.




Vandalizzata l’auto di un avvocato siracusano a Modica. “Azione grave ed ignobile”

L’auto dell’avvocato del Foro siracusano, Dario Giannone Malavita, è stata vandalizzata da ignoti a Modica. Sono stati mandati in frantumi i vetri degli sportelli posteriori e tagliati gli pneumatici. I fatti sono avvenuti nel primo pomeriggio di mercoledì. Sull’episodio è stata presentata una denuncia al commissariato di Modica.
Dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa arriva la ferma condanna dell’accaduto. “Solidarietà all’avvocato Dario Giannone Malavita per l’azione grave ed ignobile compiuta sulla vettura dello stesso, vandalizzata mentre si trovava parcheggiata nei pressi della sua abitazione. Auspichiamo che le indagini facciano il loro corso assicurando alla giustizia gli autori di questo inquietante episodio”.




Zona industriale, sciopero dei metalmeccanici per l’integrativo aziendale

Continua l’agitazione dei lavoratori metalmeccanici della zona industriale di Siracusa che chiedono il rinnovo dell’accordo integrativo. Presidio questa mattina alle portinerie sud con rallentamento nel cambio turno e nelle operazioni di entrata ed uscita dagli stabilimenti.
Le sigle sindacali di categoria (Fim, Fiom e Uilm) avevano già sollevato il problema e richiesto l’integrativo aziendale. In una nota dei giorni scorsi, i segretari provinciali Angelo Sardella, Antonio Recano e Giorgio Miozzi rivendicavano “una contrattazione di secondo livello, capace di redistribuire parte di quanto prodotto
con l’impegno e il sacrificio dei metalmeccanici”.
Srm Centro Studi e Ricerche nel primo bollettino del 2023 – secondo quanto riportano dai sindacati – hanno segnalato in ripresa l’economia siciliana, con la crescita dell’interscambio dei prodotti petroliferi con Isab Goi protagonista.
“Per Fim Fiom e Uilm, non è più il tempo delle parole-dichiarano i segretari -Occorre mettere in equilibrio un intero sistema e ridare valore al lavoro metalmeccanico, confermando una contrattazione di secondo livello capace di redistribuire parte di quanto “prodotto” con il loro impegno e il loro sacrificio. Dal punto di vista metalmeccanico occorre dare concretezza alle richieste salariali evidenziate nella piattaforma dell’integrativo presentata. E bisogna farlo ora. Fim, Fiom e Uilm, sentiti i lavoratori in assemblea con lo sciopero di questa mattina, hanno chiesto di sostenere, ancora, questa battaglia di giustizia. E hanno riconfermato il blocco dello straordinario, disponendo un ulteriore pacchetto di 24 ore di sciopero per determinare il buon esito della vertenza. Forti di un chiaro giudizio e di un chiaro mandato da parte dei lavoratori, auspichiamo che le aziende tornino al tavolo di trattativa nel più breve tempo possibile pronte a rivedere le proprie posizioni”.




Nuovo stadio per Siracusa, un sogno o qualcosa di più? “I tempi sono maturi”

Nell’elenco delle opere “desiderate” c’è anche un nuovo stadio per Siracusa. L’attuale impianto sportivo, realizzato durante gli anni del fascismo, si trova nel cuore della Borgata, assorbito nel contesto cittadino con tutti i disagi conseguenti.
Prodotto di un’altra epoca, faticosamente si adatta alle nuove necessità a cui deve rispondere un impianto sportivo di quel tipo, anche per eventuali ed ulteriori utilizzi oggi improponibili.
Sogno da campagna elettorale o Siracusa può davvero avere un nuovo stadio? A sentire l’amministrazione comunale, “i tempi sono maturi”. Attenzione però. L’indicazione non significa che sarà il Comune a lanciare un progetto nuovo stadio. L’iniziativa deve essere privata, sul modello che ormai ha preso piede in Italia sull’esempio inglese.
“Servono imprenditori veri per un investimento nello sport. E in questo senso, il presidente del Siracusa, Alessandro Ricci è un interlocutore serio”, dice il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, in diretta su FMITALIA. E rivela anche che “non è l’unico”. Ecco perchè, “i tempi mi sembrano maturi”.
I soldi, il progetto e l’iniziativa devono metterla i privati. La parte pubblica cosa farà? “Noi stiamo dando tutto il nostro supporto, partendo dal punto però che l’investimento deve essere privato”. Come dire che se ci sarà un progetto chiaro e rispettoso di vincoli, leggi e luoghi insieme ad un investimento ed un piano sviluppo certi, la burocrazia non sarà un “nemico”.
L’ultima volta che a Siracusa si parlò di un progetto per il nuovo stadio – oltre a generiche idee sotto elezioni – era il 2009, con l’allora presidente della squadra di calcio, Luigi Salvoldi, che presentò il suo progetto che prevedeva però una lottizzazione dell’attuale area su cui sorge lo stadio (con creazione anche di servizi pubblici). Su quell’aspetto in particolare si arenò ogni dialogo e il nuovo stadio tornò ad essere argomento da bar. Adesso, anche se a luci spente, pare invece stia prendendo lentamente forma un percorso diverso e più ragionato, magari ancorato al famoso piano triennale per il Siracusa tra i professionisti. Intanto, la squadra corre già oggi che è una meraviglia e attende il confronto diretto con Trapani e Vibonese per capire davvero quale potrebbe essere mai il limite di questa sua prima stagione in D.




Scontri tra ultras, denunciati altri 19 pseudo-tifosi per i disordini del post partita

Altri 19 facinorosi sono stati denunciati per i tafferugli avvenuti all’esterno dello stadio, dopo la partita tra Siracusa ed Acireale. Le indagini della Polizia hanno portato ad identificare questo secondo gruppo di violenti.
Alcuni di loro sono già noti alle forze di polizia e i reati a loro contestati si riferiscono al lancio pericoloso di razzi, petardi, bengala e altri fuochi pirotecnici che hanno messo in pericolo l’incolumità pubblica.
Uno dei denunciati è accusato anche del reato di rapina perchè, con il volto travisato, approfittando della confusione, è riuscito ad impossessarsi di una videocamera utilizzata da un operatore della Polizia Scientifica, strappandola con violenza e causando lesioni all’agente.
Anche per questi 19 pseudo-tifosi scatterà il Daspo per evitare la loro partecipazione ad altri eventi sportivi.
Continuano le indagini per identificare altri tifosi violenti.
In precedenza, la Questura aveva già denunciato 46 persone per gli scontri del post partita.




Minaccia i medici in ospedale e distrugge statua della Madonna, denunciato 33enne

Un 33enne è stato denunciato ad Augusta dai Carabinieri per violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. L’uomo si era recato al Pronto Soccorso dell’ospedale Muscatello, pretendendo – raccontano i militari – la visita prioritaria per un familiare che accusava un malore.
Non essendo disposto ad attendere il suo turno, determinato dal codice assegnato dai sanitari, ha raggiunto il reparto di chirurgia minacciando i medici presenti. Nel momento concitato, ha distrutto una statua in gesso raffigurante la Madonna che si trovava nel corridoio del reparto.
Per riportare la calma è stato necessario l’intervento dei Carabinieri che hanno denunciato l’uomo all’Autorità giudiziaria aretusea.