Nella Cattedrale di Siracusa riaffiora l’antico crepidoma del tempio greco che fu

Ritrovato nella chiesa Cattedrale di Siracusa, sotto un pavimento di legno, ciò che resta del crepidoma meridionale del tempio greco (V secolo a. C.). “Non si tratta naturalmente di una scoperta, in passato sarà stato deciso di coprirlo. Per noi è molto interessante, e d’accordo con l’Arcidiocesi vogliamo studiare il sito e valorizzarlo”, ha commentato il sovrintendente ai beni culturali di Siracusa, Salvatore Martinez.
Nel corso di alcuni lavori di manutenzione ordinaria all’interno della Chiesa Cattedrale, in un locale adibito a deposito, è stato rinvenuto, sotto un assito di legno, ciò che resta del crepidoma, la piattaforma a gradini rialzata in pietra sulla quale veniva costruito il tempio. I tecnici della Diocesi, d’intesa con la Soprintendenza di Siracusa, ed in particolare la dirigente Alessandra Castorina, stanno elaborando una progettazione per rendere fruibile l’area valorizzando la rilevanza storico-artistica.
“Sono andato personalmente a vedere i gradoni ritrovati al di sotto della pavimentazione in legno – ha aggiunto il sovrintendente Martinez -. Abbiamo notato la mancanza di una colonna forse tolta, ma non sappiamo in quale epoca. Abbiamo ancora pochi elementi a disposizione ma abbiamo deciso insieme alla Curia che vogliamo approfondire la contestualità e valorizzare il sito”.
La Cattedrale di Siracusa è stata realizzata sul tempio dedicato ad Atena. Con l’avvento del Cristianesimo fu individuato come sito adatto ad essere trasformato già dai Bizantini e diventò per questo sin dal VII secolo d.C. chiesa cristiana basilicale. Nel corso degli anni ci furono numerose trasformazioni anche per via dei terremoti. Venne rifatto il prospetto principale, aggiunti pesanti decori. La formazione della facciata barocca, costituendo il raddoppio della parete esterna sulla piazza, ha creato il vestibolo d’ingresso con all’ingresso la porta incorniciata da colonne tortili e tralci all’esterno a cui corrispondono all’interno le antiche colonne scanalate del tempio greco. Agli inizi del XX secolo il vescovo Bignami iniziò una grande opera di restauro della chiesa, protrattasi fino al 1927.
“Eseguiamo ordinariamente lavori di manutenzione e restauri nella nostra Chiesa Cattedrale – ha spiegato mons. Sebastiano Amenta – e durante una fase di questi abbiamo ritrovato questi gradoni che erano stati coperti, circa un secolo fa, da un pavimento di legno. Anche se non si tratta di una scoperta, è stato comunque emozionante vedere per la prima volta ciò che resta del basamento del tempio del lato meridionale parallelo al crepidoma visibile in Piazza Minerva. D’intesa con la Soprintendenza ne cureremo la valorizzazione e la fruizione”.




Piste ciclabili si, ma non in corso Gelone. La Regione approva, cambia il tracciato

E’ arrivato l’ok definitivo dalla Regione, con tanto di decreto che approva la variante all’impianto delle ciclabili a Siracusa e mette al riparo il finanziamento complessivo. Niente pista ciclabile bidirezionale in corso Gelone, cambia l’itinerario per non toccare l’arteria commerciale. La variante tecnica “sposta” la ciclabile su via del Santuario, via Mauceri e soprattutto via Ierone I. La modifica era stata proposta con un provvedimento di giunta comunale poi inviato a Palermo per la necessario autorizzazione della Regione, ente da cui proviene il finanziamento per la realizzazione delle ciclabili a Siracusa.
I lavori possono quindi riprendere e l’indicazione del settore Mobilità e Trasporti è stata proprio quella di accelerare l’avvio del cantiere su via Ierone I. Nel futuro di corso Gelone (e di un tratto di viale Teracati) ci sono adesso le corsie riservate del Bus Rapid Transit: corsie preferenziali dedicate agli autobus, per velocizzare il trasporto pubblico. Una realizzazione oggi futuristica ma di cui, in un tot di anni, bisognerà tenere conto.
La scelta operata dai tecnici comunali è stata quella di “occupare” spazio in corso Gelone solo per il BRT, cosa che già di suo porterà all’eliminazione delle due fasce di sosta per le auto, a sinistra e destra.
Nelle scorse settimane, l’assessore Enzo Pantano aveva raggiunto Palermo per discutere la modifica con i dirigenti del Dipartimento regionale Infrastrutture e Mobilità.




Auto sui binari a Brucoli, scontro con un treno: aperta un’indagine

E’ ripresa poco dopo le 13 la circolazione dei treni sulla linea Siracusa-Catania. Era stata sospesa a causa di un impatto – fortunatamente senza gravi conseguenze – con un’auto presente sui binari. Lo scontro è avvenuto in un passaggio a livello nei pressi di Brucoli.
A comunicarlo è la direzione regionale di Rfi, attraverso il servizio di info-mobilità. “Dalle ore 10:55 sulla linea Siracusa – Catania la circolazione ferroviaria è sospesa tra Siracusa e Lentini per l’urto di un treno con un veicolo indebitamente presente tra le barriere di un passaggio a livello regolarmente chiuse in prossimità di Brucoli. Nell’occorso nessun danno a persone”, recita la stringata nota.
Sul posto sono intervenuti i tecnici di Rfi per rimettere in sicurezza il tratto. Allertate anche le forze dell’ordine e l’Autorità Giudiziaria per l’avvio delle indagini sull’accaduto.
Alle 13.10 il ritorno alla normalità. L’incidente ha provocato un rallentamento di 151 minuti per 1 treno Intercity, disagi ridotti per un Regionale.

foto dal web




Troppe infrazioni, sequestrate tre ape calessino in Ortigia

Tre ape calessino utilizzate in Ortigia per trasportare turisti sono state sequestrate al termine di un’operazione congiunta di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale. Il sequestro è scattato per contestazioni relative a violazioni sull’uso del mezzo. Nel dettaglio, la mancanza della licenza per espletare il servizio turistico e l’utilizzo di mezzi abilitati al trasporto cose per trasportare, invece, persone.
I controlli sono iniziati la scorsa settimana e, come assicurano dalla Municipale di Siracusa, proseguiranno alla luce della necessità di riportare ordine in un settore dove eccessive appaiono le “libertà” dei conducenti di questi mezzi. Sono circa una trentina nel centro storico, a fronte di 7 autorizzazioni. Nei giorni scorsi si era svolto un incontro a Palazzo Vermexio, concluso con un accordo per il rispetto di alcune regole base. “Ma questo rispetto non c’è stato”, lamenta l’assessore Gibilisco.
L’elenco è ampio: ingresso e posteggio delle motocarrozzette in piazza Duomo e Minerva; controsensi; violazione della ztl con targhe coperte dalla ribalta ed altre azioni su cui, adesso, nessuno vuole più chiudere un occhio.
Nei mesi scorsi è stato definito un regolamento di servizio che prevede anche linee guida per l’abbigliamento e la musica.




“Dite alla mia famiglia che sono innocente” e tenta il suicidio: salvato dai Carabinieri

Un uomo di 40 anni ha tentato di togliersi la vita, ad Avola. Ristretto in casa ai domiciliari e con con l’obbligo del braccialetto elettronico, voleva farla finita schiacciato dall’accusa di violenza sessuale che ha sempre rigettato. Forse sentendosi vittima di malagiustizia, in un momento di sconforto ha elaborato e messo in atto il suo piano. Ha staccato il cavo dell’antenna dalla tv per legarsela al collo. Ha quindi chiamato il 112, annunciando di volerla fare finita. “Dite alla mia famiglia che sono innocente”.
Scattato l’allarme, una pattuglia dei Carabinieri si è subito diretta verso l’abitazione dell’uomo. Lo hanno trovato penzoloni sul balcone, ma ancora in vita. Con una tronchesina hanno spezzato il cavo e richiesto il trasporto urgente dell’uomo all’ospedale Di Maria dove si trova attualmente ricoverato.




Spaccio di droga, pusher 55enne arrestato dalla Polizia. E’ ai domiciliari

Ancora un pusher arrestato dalla Polizia a Siracusa, nell’ambito del quotidiano contrasto al consumo di droga. Bloccato questa volta un 55enne algerino che dovrà rispondere di detenzione ai fini dello spaccio di stupefacenti.
Gli investigatori della Squadra Mobile, a seguito di indagini di polizia giudiziaria, hanno effettuato una perquisizione domiciliare a casa dell’uomo. Rinvenuti e sequestrati 5 grammi di cocaina, 29 grammi di hashish e 6080 euro in contanti, probabile provento della fiorente attività di spaccio posta in essere dal cinquantacinquenne. Il 55enne è stato posto ai domiciliari.

foto archivio




Accesso negato ad un non vedente con cane guida, sanzionato parco acquatico

Si chiude con una multa di 848 euro la vicenda del non vedente accompagnato da cane guida a cui non è stato permesso di entrare al parco acquatico di Siracusa. E’ stata la Polizia municipale di Melilli, nel cui territorio ricade la struttura, ad emettere la sanzione richiamando una legge del 1974.
Dopo la denuncia pubblica dell’uomo, il parco acquatico aveva motivato la scelta parlando della necessità di garantire a tutti i bagnanti “indispensabili livelli minimi di salubrità dell’acqua e degli ambienti” al di “limitare e, ove possibile, neutralizzare il rischio di diffusione di germi patogeni, funghi, lieviti e trialometani”. In sostanza, consentire l’ingresso di animali, come nel caso del cane guida, avrebbe potuto causare eventuali problematiche in quel senso.
La vicenda ha avuto anche un’appendice regionale, con l’assessore Albano che ha inviato una circolare ai sindaci per chiedere maggiore attenzione su episodi simili “purtroppo non isolati” e a rischio discriminazione, contro la “normativa regionale, nazionale, comunitaria ed internazionale”. 
Nelle settimane scorse, il non vedente protagonista dell’infelice episodio è stato ricevuto anche dal sindaco di Melilli, Giuseppe Carta (foto), presidente della Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars.




Dimensionamento scolastico: “A rischio il comprensivo di Belvedere e il Volta di Floridia”

Un “no” secco al dimensionamento scolastico proposto dal Governo Meloni ed un timore importante per le sorti delle scuole siciliane ed in particolar modo della provincia di Siracusa.
E’ la posizione espressa dal deputato regionale Tiziano Spada del Partito Democratico.
«Il dimensionamento scolastico proposto dal Governo Meloni-dice l’esponente dell’Ars- rischia di mettere in crisi la nostra regione e, in particolar modo, la provincia di Siracusa. In questi giorni tanti e diversi sono gli incontri e le riunioni sull’argomento a cui ho partecipato perché solo nella provincia di Siracusa sono 7 gli istituti comprensivi a rischio. E quella contro il dimensionamento indiscriminato è una battaglia che, come parlamentari del Partito democratico, stiamo portando avanti da mesi, approvando anche un Ddl voto che cerca di modificare lo scellerato disegno del Governo nazionale».
«Anche perché – prosegue il parlamentare regionale – a essere a rischio dimensionamento sono istituti storici come il “Volta” di Floridia. Stessa situazione a Lentini e Avola, per non parlare della zona montana, dove la situazione è già particolare».
E poi c’è l’istituto comprensivo di Belvedere «che, ad oggi, conta circa 800 alunni – aggiunge Tiziano Spada – raggiunti anche attraverso il plesso di Città Giardino. E proprio questi studenti, più o meno 300, attraverso una delibera del Comune di Melilli, sarebbero spostati alla scuola di Melilli, appunto, che registra oltre mille alunni, mettendo a rischio l’istituto di Belvedere».
«Tra le soluzioni ipotizzate – ancora il parlamentare regionale – c’è quella di unificare l’istituto comprensivo di Belvedere con quello dell’altra frazione di Siracusa, Cassibile».
Tiziano Spada conclude: «Il mio augurio è che ciò avvenga per non rischiare di lasciare senza dirigenza una scuola, quella di Belvedere, di cui conosco il valore che ho avuto modo di constatare personalmente. Quello stesso valore che contraddistingue l’istituto di Cassibile. Perciò invito l’amministrazione comunale di Siracusa a fare il possibile per colmare questo rischio di dimensionamento».




Decreto Isab, in 36 mesi interventi sulla depurazione. Per ora avanti con Ias e nuovi limiti

Una settimana fa veniva annunciato un decreto interministeriale (Ministero delle Imprese e Ministero dell’Ambiente) per la zona industriale di Siracusa, investita in pieno dalla vicenda Ias e dallo stop al conferimento dei reflui industriali disposto dalla Procura. Cosa c’è scritto in questo decreto?
In sintesi, definisce le misure per il bilanciamento “tra le esigenze di continuità produttiva degli stabilimenti della società Isab e gli obiettivi di salvaguardia dell’occupazione, tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell’ambiente”. Una soluzione, quindi, per rispettare le prescrizioni della Procura di Siracusa senza dover rischiare lo stop degli impianti attraverso “interventi necessari per risolvere le questioni ambientali” inerenti il depuratore consortile gestito da Ias e quanto di competenza di Priolo Servizi.
Nel dettaglio, gli stabilimenti Isab dovranno assicurare attraverso “specifiche azioni gestionali” il rispetto dei valori limite di emissione per i metalli nelle acque reflue recapitate al depuratore consortile che dovrà altresì assicurare il rispetto dei valori limite massimi annuali per i parametri riguardanti gli idrocarburi totali, fenoli e solventi organici aromatici. I valori per singolo inquinante sono definiti in una tabella.
Il decreto concede 36 mesi di tempo ad Isab ed a Priolo Servizi per effettuare gli interventi necessari all’adeguamento degli impianti di trattamento delle acque di scarico e per realizzare quelli finalizzati al riutilizzo delle acque reflue.
Il monitoraggio delle misure e delle attività previste è affidato all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), con il supporto dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA) della Regione Siciliana.
Nel frattempo, il depuratore consortile gestito da Ias e Priolo Servizi continuano l’esercizio, nel rispetto delle autorizzazioni ambientali regionali. E il presidente della Regione Siciliana viene indicato come soggetto preposto al coordinamento delle attività finalizzate al finanziamento, alla progettazione ed alla realizzazione delle opere necessarie. A supporto della sua azione, viene istituito un tavolo tecnico con Mase, Mimit e Mit, Ispra e Arpa.




Granata (Oltre): “Troppi silenzi sugli sviluppi dell’inchiesta per disastro ambientale”

Troppo silenzio attorno agli ultimi risvolti nell’inchiesta per disastro ambientale che chiama in causa il depuratore consortile e la zona industriale siracusana. E’ il movimento politico Oltre a stigmatizzare la disattenzione dei responsabili a vario livello della cosa pubblica e della stessa opinione pubblica.
Nei giorni scorsi, la notizia della revoca dei tre consulenti incaricati decisa dal gip del Tribunale di Siracusa.
“La decisone di rimuovere dall’incarico i periti trae origine da una relazione della Procura relativa ad un incontro avvenuto nel gennaio scorso tra uno dei periti, Mancini, con un manager della Sonatrach, società coinvolta nell’inchiesta alla presenza di un imprenditore, quest’ultimo non indagato nell’ambito del procedimento della procura siracusana”, ricorda Fabio Granata, referente di Oltre.
Nella relazione del giudice, si fa riferimento al venir meno della necessaria terzietà nelle verifiche che procederebbero con lentezza. “Sono mancate da parte di tutti i periti – scrive il magistrato – spiegazioni precise, tempestive ed esaurienti circa le difficoltà esecutive in cui è incorso il collegio peritale, i motivi dell’estrema lentezza nello svolgimento degli accertamenti e la scarsa presenza sui luoghi oggetto dell’indagine peritale, oltre all’assoluta mancanza di spiegazioni al giudice sulle difficoltà riscontrate”.
Il direttivo di Oltre ribadisce pieno sostegno ai magistrati e denuncia una “copertura politica e legislativa” della vicenda che chiama in causa temi delicati come l’ambiente e la tutela della salute. “A fine ottobre terremo una manifestazione pubblica per rompere il silenzio sulla gravissima vicenda”.