Allagamenti all’Arenella e alla Fanusa, affidati i lavori per il deflusso delle acque

Affidati i lavori di mitigazione del rischio idraulico nelle contrade marine di Fanusa e Arenella.

Un appalto da 170 mila euro, che il Comune ha assegnato alla ditta “Elledue Srl” di Solarino con procedura di affidamento diretto.

Si tratta di lavori che dovrebbero mettere fine al problema degli allagamenti che un paio di inverni fa si manifestò in tutta la sua importanza, quando soprattutto alla Fanusa, a causa dell’importante quantità di acqua piovuta, numerose abitazioni rimasero per giorni isolate.

Il Raggruppamento Siracusa Sud si occupò della vicenda, in collaborazione con il Comune e con gli altri enti competenti.

Furono condotti studi e si svolsero incontri, nell’ambito di un tavolo tecnico specificatamente istituito.

Infine, la redazione del progetto, con una soluzione a basso costo che si ritiene possa essere adeguata. L’intervento è stato finanziato e adesso, dopo l’affidamento, sarà avviato.

Non è escluso che per il prossimo inverno i lavori possano essere conclusi, con un sistema per il deflusso delle acque efficiente.

Il problema dei ripetuti allagamenti si manifesta all’Arenella soprattutto lungo il tratto prospiciente la Farmacia del Mare e Via Amerigo Vespucci, a causa dell’interruzione delle vie di smaltimento delle acque . Alla Fanusa, invece, la situazione critica riguarda soprattutto un tatto di Via Giulio Verne in prossimità della SP58. Per Via Giulio Verne nel corso degli anni -come spiega una determina del Comune, pubblicata all’Albo Pretorio – sono state identificate soluzioni di medio-lungo periodo per la quale è in corso di sviluppo un progetto sotto il coordinamento dell’Assessorato alla Protezione Civile e nelle more della soluzione definitiva al problema mediante le adeguate opere necessita eliminare quantomeno il pericolo per le aree dense di abitazioni, di infrastrutture viarie, di trasporto elettrico, di telecomunicazioni”.

 

Foto: repertorio, allagamenti del 2021




Contributo per la scuola, ma senza la definizione di “obbligatorio”. Si chiude la polemica

Dopo il clamore suscitato dalla vicenda, sparisce la parola “obbligatorio” dal provvedimento deliberato dal Consiglio d’istituto del Liceo Einaudi di Siracusa con cui veniva richiesto un contributo alle famiglie. La vicenda era finita anche in una interrogazione parlamentare della deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Elisabetta Piccolotti.
Per non alimentare ulteriori polemiche, la dirigente scolastica Teresella Celesti ha annunciato la decisione di cassare quel termine. “Sarebbe bastata una banale ricerca anche online per comprendere che con quella parola si può indicare anche un comportamento eticamente doveroso. In ogni caso, praticamente tutte le scuole richiedono alle famiglie questo contributo, viste anche le condizioni della ex Provincia Regionale che non ha più risorse per le nostre istituzioni scolastica”, spiega la Celesti.
“La coperta è corta. Se vogliamo mantenere alta l’offerta formativa, tornano utili anche questi contributi liberali delle famiglie. Mi spiace ci si sia soffermati su di una parola per fare polemica senza capire il contesto”, dice senza ipocrisie la dirigente scolastica.
Dal liceo siracusano assicurano inoltre che nessun provvedimento sarebbe stato assunto verso gli studenti le cui famiglie non avrebbero versato il contributo. “Non facciamo multe, non cacciamo nessuno e non chiudiamo il registro elettronico”, spiegano dalla presidenza.




Un Osservatorio Civico per portare la voce dei cittadini nelle stanze dei bottoni

E’ nato nei giorni scorsi l’Osservatorio Civico di Siracusa. Vuole essere strumento critico per pungolare e stimolare le azioni delle amministrazioni pubbliche, facendo arrivare nelle stanze dei bottoni la voce dei cittadini.
Presidente dell’Osservatorio Civico è Aldo Garozzo, già manager industriale e presidente di enti pubblici e privati. Nel direttivo il notaio Alessia Di Trapani, vice-presidente; Concetta Moscatt, presidente regionale dell’Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) come segretaria; Giada Avallone, tesoriera, e Salvo Sorbello con la delega alle relazioni esterne e stampa. Le altre componenti del direttivo sono Donatella Lo Giudice e Stefania Salvo, mentre il collegio dei probiviri è presieduto dal magistrato in pensione Alberto Leone (già presidente di tribunale) e gli altri componenti sono Pier Francesco Rizza (presidente della Conferenza dei comitati consultivi della Sicilia) e don Aurelio Russo, rettore del Santuario Madonna delle Lacrime.
“Il primo argomento che stiamo trattando è quello del nuovo ospedale. Abbiamo già chiesto un incontro ufficiale al Prefetto, che è il commissario straordinario per l’opera. Ma intendiamo occuparci anche di altre tematiche come quelle ambientali, la transizione digitale o aggiornamenti su investimenti Pnrr in città”, spiega Sorbello.
Previste anche iniziative varie di coinvolgimento dei cittadini. “Non intendiamo sostituirci agli organismi esistenti. Il nostro è un monitoraggio civico dei progetti, ben differente rispetto a quello amministrativo o degli organismi istituzionali. Stiamo già avviando la fase di raccolta dei singoli progetti finanziati, analizzando dati e documenti, raccogliendo informazioni, confrontandoci con i soggetti responsabili, così da favorire, per quel che possiamo, la risoluzione di problemi specifici e, ove possibile, il miglioramento dell’efficacia dei singoli progetti, esprimendo dei suggerimenti”.
L’obiettivo? Fornire una maggiore partecipazione sociale e quindi favorire la crescita di un’opinione pubblica critica ed incisiva, nel segno della partecipazione.




Minacce in carcere all’agente, manca la querela: sentenza di non doversi procedere

(cs) Il giudice monocratico del Tribunale di Siracusa ha emesso sentenza di non doversi procedere nei confronti di un pachinese di 34 anni. L’uomo, difeso dall’avvocato Paolo Caruso Verso, era accusato di resistenza a pubblico ufficiale perchè avrebbe minacciato in carcere a Cavadonna un agente di polizia penitenziaria in quanto non sarebbero stati prestati i soccorsi ad un compagno di cella, colpito da un malore e poi ricoverato in infermeria.
Il giudice, accogliendo le richieste del difensore, ha derubricato il reato di resistenza a pubblico ufficiale (perseguibile d’ufficio) in quello di minacce, preseguibile solo a querela di parte. Mancando la querela, ha emesso sentenza di doversi procedere.




Furto in un ristorante, minorenne in comunità. Rubò soldi, cellulare e birra

Misura cautelare di collocamento in comunità per un giovane netino, minorenne nel momento in cui avrebbe commesso un furto aggravato.
I fatti si riferiscono alla notte del 30 agosto, pochi giorni prima del suo diciottesimo compleanno, quando il giovane si è introdotto in un esercizio di ristorazione del centro storico della città di Noto accedendo dal cortile e scavalcando la rete di recinzione. Dopo aver rovistato nei locali, lo stesso si appropriava della somma di denaro di 300 euro, di un telefono cellulare e di cinque bottiglie di birra per poi darsi alla fuga. Gli accertamenti investigativi compiuti nell’immediatezza consentivano di addivenire all’identità dell’autore del reato, un minorenne con precedenti di polizia, acquisendo elementi di responsabilità penale a suo carico. Il Gip, sussistendo gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico, emetteva misura cautelare del collocamento in comunità. Il minore, pertanto, veniva accompagnato presso una comunità individuata dal centro di giustizia minorile a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Liceo di Siracusa chiede un contributo obbligatorio alle famiglie, scoppia la polemica

Finisce in una interrogazione parlamentare il “caso” del Liceo Einaudi di Siracusa. A firmarla è la deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Elisabetta Piccolotti. “La dirigente scolastica chiede alle famiglie, dopo una decisione del consiglio d’istituto, un contributo obbligatorio per finanziare alcune attività come l’accesso al registro elettronico e l’acquisto di attrezzatura sportiva. Ricordo che alle scuole del nostro Paese è consentito richiedere contributi alle famiglie per finanziare l’attività didattica ma questo contributo non può essere obbligatorio, su questo ci sono atti del Ministero molto chiari. Siamo certi che l’Ufficio Scolastico Regionale si attiverà immediatamente”, scrive in una nota la parlamentare.
Sorpresa la dirigente dell’istituto, Teresella Celesti. “E’ un attacco scorretto, frutto del malcontento di qualche singolo. Si fa polemica su una parola e non sui fatti. Qui in provincia di Siracusa non possiamo più contare sulle risorse del Libero Consorzio e la coperta è corta. Se vogliamo mantenere alta l’offerta formativa, tornano utili anche questi contributi liberali delle famiglie”, dice senza ipocrisie la dirigente scolastica.
“Guardate che lo fanno tante scuole, anche quelle di base. Sino a che lo abbiamo definito ‘volontario’, andava bene a tutti ma pochi aiutavano la scuola. Ora abbiamo deciso di inserire la parola ‘obbligatorio’, peraltro con un provvedimento deliberato dal Consiglio d’Istituto e quindi dagli stessi genitori. Ma ‘obbligatorio’ non vuol dire che cacciamo da scuola chi non versa il contributo o facciamo le multe”, dice d’un fiato.
E allora cosa vuol dire? “Cerchiamo di rafforzare la partecipazione al sostegno della scuola da parte delle famiglie”. Il contributo “obbligatorio” richiesto è di 50 euro. Cosa fa la scuola con quei soldi? “Implementiamo servizi formativi, come ad esempio per le prime classi il mantenimento del corso per la seconda lingua estera che, dopo le medie, si interromperebbe altrimenti. Oppure progetti per lo sport. O ancora iniziative per non far sentire indietro rispetto agli altri quegli studenti che vivono situazioni di disagio. E’ una sorta di contributo di solidarietà. Peraltro, in chiusura di ogni anno scolastico stiliamo una relazione, con la rendicontazione delle spese”, racconta ancora la dirigente scolastica.
Per la cronaca, nonostante l’aggiunta del termine “obbligatorio” la risposta delle famiglie al contributo per la scuola è rimasta sempre limitata.




Fondi Pnrr in provincia di Siracusa, la Cgil: “A rischio definanziamento oltre 90 milioni”

“La rimodulazione del Pnnr proposta dal governo nazionale alla Commissione europea sottrae oltre 90 milioni di euro ai Comuni della provincia di Siracusa”. E’ la Cgil di Siracusa a fare suonare l’allarme rosso, con una lettera inviata nei giorni scorsi ai sindaci della provincia. Ad accompagnare la lettera anche uno specchietto riepilogativo che presenta l’ammontare dei tagli, misura per misura e città per città del siracusano. “I dati li abbiamo presi dai documenti del governo che accompagnano la proposta di rimodulazione delle risorse”, spiega il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi che indica così la fonte dei numeri prospettati.
Per la verità, i sindaci rispondono di non avere notizie in merito: Siracusa, Augusta, Floridia, Sortino. Interpellati da SiracusaOggi.it confermano di non essere in possesso di conferme o numeri. “E questo è ovvio”, replica Alosi. “Perchè i tagli non sono ancora stati ufficializzati, dovendo attendere in ottobre la decisione della Commissione europea. Ma quello che il governo ha chiesto di tagliare è quanto abbiamo prospettato”.
In totale, secondo i calcoli della Cgil, la provincia di Siracusa “perderebbe” il 44,18% delle risorse stanziate con il Pnrr al 31 maggio di quest’anno. La percentuale di taglio sull’investimento – secondo i calcoli Cgil – toccherebbe il picco del 93,35% a Portopalo, l’88,71% a Buccheri, il 70,65% ad Avola, l’81,32% a Floridia. Quanto alle due principali città della provincia, Augusta perderebbe il 63,62% (8,2 milioni di euro), Siracusa il 43,90% (22,6 milioni).
“Il definanziamento proposto colpisce soprattutto i capitoli relativi alla messa in sicurezza e all’efficientanento energetico, alla rigenerazione urbana, all’infrastrutturazione sociale delle aree interne, ai piani urbani e alla valorizzazione dei beni confiscati alla mafia e si appresta ad abbattersi anche su presidi sanitari (Case di Comunità, Ospedali di Comunità, Centrali Operative territoriali) pensate per potenziare la medicina territoriale”, dice ancora Alosi. Ad aggravare la situazione, secondo il segretario provinciale della Cgil ,la circostanza che “in molti casi, i fondi tagliati riguardano progetti già avviati dai Comuni della provincia di Siracusa, nonostante le enormi difficoltà amministrative e di personale che affliggono le nostre amministrazioni locali”. Motivo per cui la Cgil ha chiesto ai sindaci del siracusano un incontro urgente, “al fine (…) di contrastare il pericolo dell’ennesimo scippo di risorse a danno dei cittadini della nostra comunità”.
Come detto, le amministrazioni per ora non hanno indicazioni chiare e certe su eventuali tagli. C’è una proposta di rimodulazione che deve ancora passare al vaglio della Commissione europea. “C’è un pò di confusione”, si limita a dire il presidente di Anci Sicilia, il siracusano Paolo Amenta che è anche sindaco di Canicattini Bagni.
Ieri, intanto, il parlamentare Luca Cannata (FdI) risponde a sollecitazioni sullo stesso tema mosse dall’on. Filippo Scerra (M5S) aveva assicurato che “non verrà meno alcun investimento” e che le opere principali saranno realizzate “senza incorrere nel rischio di definanziamento dovute al mancato rispetto dei criteri di attuazione e rendicontazione previsti dai regolamenti Ue”.




Servizio Asacom, la Regione si attiva per Siracusa. Schifani, “un dovere morale”

«Stiamo predisponendo un emendamento da ben sei milioni di euro per consentire l’avvio del servizio di assistenza agli alunni disabili nelle scuole superiori di tutte le province dell’Isola». Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo le rassicurazioni dell’assessore all’Economia, Marco Falcone, relative intanto alla situazione nella provincia di Siracusa.
«Un dovere morale, prima ancora che una prescrizione di legge – aggiunge il governatore – per garantire a tutti i ragazzi eguali condizioni di accesso al diritto all’istruzione, ma anche maggiore serenità per centinaia di famiglie che già affrontano quotidianamente situazioni molto complesse».
Grazie alla convergenza tra tutte le forze politiche, la prossima legge finanziaria prevederà lo stanziamento di somme utili per garantire il servizio, attualmente sospeso nella provincia di Siracusa.
E il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso, ringrazia il presidente Schifani per l’attenzione sul caso che rischiava di non permettere a 320 studenti siracusnai con disabilità di poter frequentare le lezioni. “Non avevamo dubbi che il Governo, ed in particolare il Presidente Schifani e l’assessore Falcone di cui conosciamo la sensibilità per questo tema, si sarebbe adoperato per reperire i fondi necessari ad avviare il servizio ASACOM (Assistenti per l’Autonomia e la Comunicazione, ndr) per gli studenti con disabilità delle scuole siciliane”, dice in una nota. “Soprattutto nella provincia di Siracusa, dove fino a poche ore dall’inizio dell’anno scolastico non è stato possibile avviare le procedure, questo problema è particolarmente sentito.
Il servizio potrà ora per fortuna essere avviato, garantendo a tutti gli studenti con disabilità tutto quanto necessario perché possano godere del sacrosanto diritto allo studio.”

foto dal web, a titolo esemplificativo




Consiglio comunale, riflettori accesi sulla qualità dell’assistenza sanitaria a Siracusa

(cs) Un minuto di silenzio per le vittime di femminicidio in apertura della seduta del Consiglio comunale di Siracusa. Il raccoglimento era stato chiesto al presidente Alessandro Di Mauro, prima dell’inizio della riunione, dalle rappresentanti della Consulta femminile comunale presenti in aula.
Altri interventi preliminari sono stati di Sergio Bonafede, che ha proposto il conferimento di un encomio al vigile urbano siracusano che nelle scorse settimane, mentre si trovava a Noto fuori servizio, ha salvato la vita di una donna; poi quello di Simone Ricupero, che ha comunicato la nuova denominazione del suo gruppo in Autonomisti Siracusa; e di Paolo Cavallaro, che ha chiesto l’istituzione della due commissioni speciali previste dallo statuto comunale, quella Pari opportunità e quella sulla Trasparenza degli atti, la cui presidenza spetta alle opposizioni.
Rinviata l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti per correggere alcune inesattezze evidenziate con emendamenti da Ferdinando Messina, l’altro passaggio consumato in apertura di seduta è stato il giuramento davanti ai rappresentanti della città del sindaco Francesco Italia che, poi, ha presentato la Giunta. Nel suo breve intervento, il sindaco ha invitato l’Assise a prestare attenzione al tema della sicurezza, alla luce dei recenti episodi di criminalità che hanno visto vittime alcuni commercianti (ai quali ha espresso solidarietà) e della presenza di baby gang. Italia ha concluso annunciando la presenza a Siracusa, nei prossimi giorni, per un summit, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmaier. «Un evento – ha detto – che non ha precedenti nella storia cittadina e per il quale dobbiamo impegnarci tutti sul piano della sicurezza e del decoro».
A seguire, è stato trattato il primo ordine del giorno della nuova consiliatura. Era stato proposto da Francesco Zappalà (sottoscritto da tutti i componenti del gruppo Italia Viva-Fuori Sistema) e riguardava la tematica dell’ospedale. Il consigliere, nel suo intervento, si è concentrato sul cattivo funzionamento e sulle carenze dell’Umberto I chiedendo, in conclusione, all’Amministrazione di farsi carico del problema e alla presidenza del consiglio comunale di portare alla prossima Capigruppo la proposta di istituire una commissione speciale che segua l’iter della realizzazione del nuovo nosocomio. Sul punto sono intervenuti Cavallaro, Bonafede, Sara Zappulla, Paolo Romano e Leandro Marino.
Per l’Amministrazione, il vice sindaco Edy Bandiera, ha evidenziando l’importanza del tema proposto e ha invitato tutti a fare fronte comune per il raggiungimento dell’obiettivo interloquendo con la Regione.
Il presidente Di Mauro ha concluso informando che è già stata consegnata agli uffici una richiesta di consiglio comunale sul tema della sanità da affrontare alla presenza dei vertici dell’Asp.
Dedicato agli incendi di questa estate era il quarto punto in discussione, presentato sotto forma di ordine del giorno da Giovani Boscarino e firmato da tutto il gruppo di Forza Italia. La questione è stata sottoposta all’attenzione dell’Assise tenuto conto del Piano antincendi per il triennio 2023-2025, adottato dalla Regione, e dei danni subiti da cittadini e imprese per i quali sono state avviate le procedure di riconoscimento dello stato di calamità da parte del governo nazionale. Esplicitando il documento all’Aula, Boscarino ha evidenziato, in aggiunta, i ritardi del Comune nella cura del catasto incendi, per il quale è stato nominato dalla Regione un commissario ad acta; quindi ha chiesto l’impegno dell’Amministrazione nel rispetto delle norme per la prevenzione dei roghi, nel diserbo dei terreni incolti e nei controlli antincendio.
Il tema della sorveglianza, della prevenzione e della scarsa pulizia dei terreni incolti, anche di proprietà comunale, è stato affrontato negli interventi di Cavallaro, Angelo Greco, Sergio Imbrò, Ivan Scimonelli, Cosimo Burti, Massimo Milazzo e Messina, che ha puntato l’attenzione sull’urgenza di aggiornare il catasto incendi.
Per l’Amministrazione sono intervenuti l’assessore alla Protezione civile, Vincenzo Pantano, e il vice sindaco Bandiera. Il primo ha detto che il Comune, lavorando sin dal mese di maggio, ha triplicato le aree tagliafuoco portandole da 110 a 330 mila metri quadrati; il secondo ha rivolto l’attenzione sulle competenze della Regione, che dovrebbe migliorare i controlli con nuove strumentazioni e con un maggior numero di forestali da destinare a Siracusa.
La discussione sul punto si è conclusa, dopo una breve pausa dei lavori, con la proposta di Boscarino di dare mandato alle commissioni Patrimonio e Protezione civile affinché redigano un ordine del giorno da sottoporre al Consiglio, proposta approvata all’unanimità.
Su proposta di Ricupero, il quarto e ultimo punto all’ordine del giorno, una mozione di Scimonelli sulle “zone 30”, è stato rinviato alla successiva seduta, già fissata per il 19 settembre alle 18. Nei prossimi giorni sarà convocata la Capigruppo per la definizione dell’ordine del giorno.




Droga, ancora un sequestro in via Santi Amato. Crack sotto al materasso in pineta

Dopo le indagini che hanno permesso di sgominare una rete di spaccio attiva in viale dei Comuni, ancora un importante sequestro di droga a Siracusa. Agenti del commissariato Ortigia, in servizio di pattuglia nella zona di via Santi Amato – altra nota piazza di spaccio del capoluogo – hanno rinvenuto e sequestrato 22 dosi di cocaina, 19 dosi di crack e 8 dosi di marijuana. Erano occultate sotto un materasso, nella pineta della piazza e pronte per essere cedute dai pusher agli assuntori della zona.
La Questura di Siracusa, come le altre forze dell’ordine, sta dedicando grandi attenzioni al contrasto dello spaccio, fenomeno che è alla base anche della recrudescenza di diversi episodi criminali. Sono spesso tossicodipendenti a commettere furti e spaccate, pur di procurarsi i soldi necessari per acquistare le dosi. Questo – ricordano i vertici della sicurezza provinciale – è il cuore del problema.