Detenuto muore in carcere per infarto, dubbi sui soccorsi

“Un detenuto è morto per arresto cardiaco nel carcere di Augusta, dove scontava l’ergastolo per omicidio”.
A segnalarlo è la segreteria provinciale del Sippe,sindacato di polizia penitenziaria.
Secondo quanto è stato reso noto, l’uomo avrebbe avvertito un malore, a cui sarebbe seguito l’esito irreparabile. Da verificare se, con soccorsi maggiormente tempestivi, la vittima avrebbe potuto salvarsi. Il sindacato evidenzia, a questo proposito, la carenza importante di organico a disposizione.

“Siamo rammaricati- il commento della segreteria provinciale- Pare che in turno, per vigilare 4 sezioni, in quel momento ci fosse un solo agente penitenziario. Ci domandiamo se tutto ciò possa essere ritenuto normale. Adesso è subito caccia all’anello più debole”.




Calcestruzzo per “tappare” l’ingrottamento al Vigliena, iniziati i lavori di Protezione Civile

Sono cominciati i lavori per “tappare” una delle fessurazioni sui muraglioni di Levante, alla base di Ortigia. Ponteggi e betoniera per un lavoro di riempimento in calcestruzzo, dopo che i marosi erano riusciti anche qui a “scavare” e portare via il materiale di riempimento e fondazione, rischiando di indebolire la sede stradale come era successo più avanti, con la voragine che si aprì in lungomare Vittorini. Dopo l’ok della Soprintendenza al tipo di rivestimento proposto dal Comune di Siracusa, sono cominciati i lavori.
Questo nuovo “buco” era stato segnalato a novembre dello scorso anno, eredità delle ultime mareggiate. Evidenti i segni di distacco di materiale roccioso, nei pressi di Forte Vigliena, sotto alla balaustra che cinge via Eolo.
L’ingrottamento non aveva una particolare estensione ed era tenuto sotto controllo dalla Protezione Civile comunale che aveva suggerito l’impiego di tecniche simili a quelle adottate per riparare ai guasti del mare in lungomare Vittorini. Rimane attuale il tema della protezione delle coste di Ortigia, esposte soprattutto a Levante all’azione costante di mareggiate sempre più potenti.




Vertice in Confindustria per i lavoratori Isolfin, si va verso il cambio appalto

Si è concluso con un nulla di fatto l’atteso incontro in remoto con Confindustria Siracusa per risolvere la vertenza Isolfin. Nei giorni scorsi, i lavoratori della società – che si occupa di ponteggi con commessa in Versalis – avevano dato vita ad una due giorni di protesta, con l’occupazione della portineria nord della zona industriale. Insieme ai sindacati, lamentavano un atteggiamento poco chiaro da parte dell’azienda, con il ricorso a cassa integrazione nonostante un contratto in vigore e un cantiere attivo nello stabilimento industriale.
La notizia della convocazione di un vertice in Confindustria aveva rasserenato gli animi. Doccia gelata, invece, per le organizzazioni sindacali all’esito dell’incontro. La società ha infatti comunicato che a breve verrà interrotto il contratto dei pontaggi in Versalis. Si profila allora un cambio appalto, con le tensioni collegate. “Di concerto con i lavoratori, abbiamo deciso di attendere il momento del cambio appalto per definire la gestione del momento transitorio che oramai dura dal 1 agosto”, commenta il segretario della Uiltec, Andrea Bottaro.




La protesta di Cavallaro (FdI), “Ripulite il Vermexio o non entrerò più in Consiglio comunale”

“Non entrerò più in Consiglio comunale se prima non puliscono Palazzo Vermexio, la casa di tutti i cittadini”. Paolo Cavallaro (FdI) tiene alta l’attenzione sul tema della pulizia urbana e dopo l’interpellanza urgente al sindaco dei giorni scorsi, piazza la nuova provocazione. “Ma avete visto le condizioni dell’ingresso monumentale del Municipio? Una pianta secca davanti al portone, guano di piccioni sul marmo del cortile d’ingresso, il tappeto rosso scomparso dalla scala che conduce all’elegante salone Borsellino ed in condizioni igieniche discutibili. Ma possibile che nessuno in giunta senta il dovere di pretendere che Palazzo Vermexio sia pulito e tenuto a specchio? E’ l’immagine della città, che infatti è sporca e trascurata sul fronte igiene urbana”, attacca Cavallaro.
“La città è sporca a causa di un concorso di colpa tra cittadini e azienda concessionaria del servizio. L’amministrazione comunale fa da spettatrice: non ci sono i cestini portarifiuti promessi nel contratto, quelli a petali per la differenziata; la percentuale è al di sotto di quella obiettivo, e non si hanno notizie di sanzioni; il servizio in generale non è soddisfacente e non si assiste ad un’azione di contrasto efficace delle infrazioni commesse dagli utenti”, elenca il consigliere comunale, riallacciandosi alla sua interpellanza.
Per contrastare certe cattive abitudini – lato azienda e lato utenti – servirebbero i controlli. Ma da mesi si lamenta l’organico ridotto della Municipale che condiziona questo tipo di attività. “Posso credere che su cento vigili urbani non ce ne sono due che, anche in bici, possono fare un giro in Ortigia? Non ne troviamo mai uno. E’ possibile che nelle zone commerciali come via Tica, Tisia, Pitia, Zecchino, Gelone non ci siano vigili? Possibile non ce ne siano davvero due? Anche per dare indicazioni ai cittadini, ai commercianti, incentivare comportamenti di buon senso e decoro. Penso alle piante secche davanti alle vetrine dei negozi che poi diventano ricettacolo di rifiuti”.




Dipendente comunale aggredito al cimitero di Pachino

Un dipendente comunale di Pachino, in servizio al cimitero, è stato vittima di un’aggressione. Non sono ancora del tutto chiari i contorni della vicenda, avvenuta questa mattina. Sul posto, una pattuglia di Polizia e l’ambulanza del 118 per maggiore sicurezza.
A confermare l’accaduto, la Fp Cisl, con il segretario Daniele Passanini. “Piena ed incondizionata solidarietà al dipendente comunale del cimitero di Pachino che ha subìto un’aggressione nell’espletamento delle sue funzioni”, dice in una nota. “Ricordiamo l’importante attività che svolgono da sempre quotidianamente questi lavoratori, garantendo con puntualità, efficacia ed efficienza la funzionalità degli uffici comunali”.




Cala il sipario (con polemica) sul Festival del Cinema di Frontiera. La replica del Comune di Pachino

“Non ci sono le condizioni per svolgere a Marzamemi la XXIII edizione del Festival internazionale del Cinema di Frontiera”. A comunicarlo è Nello Correale, ideatore e direttore artistico dell’evento che si è svolto per 22 anni nel borgo marinaro. “Mancano le condizioni necessarie – fa sapere Correale – non solo finanziarie e logistiche, per svolgere il festival a Marzamemi, così come si è configurato nelle passate edizioni. Ci abbiamo provato in questi mesi, ma non abbiamo trovato la disponibilità concreta tale da garantire la “qualità” della nostra manifestazione”.
Il Cinema di Frontiera, un progetto culturale articolato al servizio del cinema indipendente internazionale, fatto non solo di proiezioni di “film in piazza”, nasce e si sviluppa per gran parte in spazi pubblici all’aperto.
Nel corso di più di vent’anni è cresciuto e si è intrecciato con le attività commerciali e la vita del borgo, ma sempre di più necessita di luoghi adeguati per le presentazioni di film, autori e temi che richiedono una cura ed un’attenzione particolare.
“Il passaggio di Marzamemi da luogo “spaesato” a luogo “turistico rinomato” – precisa il regista – meta ambìta di un turismo non solo nazionale, di cui forse il Festival è stato uno dei motori, ci obbliga ad un maggiore coordinamento e disponibilità di tempi e spazi per realizzare la manifestazione, così come l’abbiamo pensata e realizzata in questi anni. Purtroppo non ci siamo riusciti e speriamo in “tempi migliori”.
Pensiamo sia giusto prenderci del tempo per trovare un “nuovo equilibrio” tra il Festival e la comunità che lo ospita, per il rispetto dovuto agli autori e agli spettatori che in questi 23 anni ci hanno seguiti e spinti a migliorarci. Per tutti coloro che vedono il festival non solo come un’impresa culturale, un presidio alla cura e alla bellezza del luogo, ma anche una efficace occasione di avvicinare il pubblico a tematiche come i diritti, le migrazioni, l’ambiente. Nel frattempo, in attesa di ricreare a Marzamemi quanto è necessario per tornarci, il nostro progetto culturale continua in altri luoghi con rinnovata passione”.
Ma l’amministrazione comunale non ci sta e con una nota ufficiale firmata dal sindaco Carmela Petralito e dall’assessore al turismo, Nicolò Costa, chiede al direttore artistico “di chiarire quali sono le condizioni che bloccano la realizzazione dell’evento a Marzamemi, luogo dove la manifestazione è nata e deve continuare a restare. L’Amministrazione – prosegue la nota – come già lo scorso anno, è disponibile a mettere in atto tutte le azioni necessarie affinché il Festival del Cinema di Frontiera resti nella sua sede naturale”.




Destinata a morte certa, tartaruga soccorsa e salvata da pescatori sportivi

Mentre sulle spiagge dell’Arenella, di Avola e di Noto nascono i corridoi protetti per la schiusa delle uova di tartaruga deposte nelle settimane scorse, una caretta caretta destinata a morte certa è stata salvata nelle acque siracusane, grazie ad una serie di comportamenti virtuosi.
A notare l’animale in forte difficoltà, a sette miglia dalla costa, sono stati dei pescatori sportivi. Avvicinatisi, hanno visto che la tartaruga era rimasta impigliata con un filo da pesca legato ad un cannizzo. Hanno allora preso la tartaruga per affidarla a Fabio Portella ed alla biologa marina Linda Pasolli, entrambi del Capo Murro Diving Center (Ognina) e riferimenti per la cultura e tutela del mare. Qui è stata subito idratata con acqua di mare e tenuta in una vasca in ombra, in attesa dell’arrivo della Capitaneria di Porto, subito allertata. I militari che hanno preso in consegna l’animale hanno chiesto l’intervento dell’istituto zooprofilattico regionale. L’esemplare di caretta-caretta sta bene e sarà presto rimesso in libertà, nel suo ambiente.
“La tartaruga era destinata a morte sicura, in quelle condizioni. Senza l’intervento responsabile dei pescatori sportivi, sarebbe annegata”, racconta Fabio Portella, ricercatore ed ispettore onorario della Soprintendenza del Mare. “Noi abbiamo subito fatto da contatto con le istituzioni che ringrazio per la prontezza e la disponibilità. Abbiamo chiuso un circuito virtuoso, spero sia d’esempio”.




A passeggio brandendo un bastone e con un coltello, denunciato 59enne a Palazzolo

A Palazzolo Acreide, intervento dei Carabinieri che hanno denunciato un uomo di 59 anni per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere. Nei pressi del palazzo comunale, poco distante dal centrale corso, hanno intercettato e bloccato il 59enne che brandiva un bastone, allarmando i passanti. Addosso aveva anche un coltello a serramanico. Le armi sono state sequestrate e il 59enne è stato, come detto, denunciato.




Paolo Arena lascia il commissariato di Noto, nuovo incarico a Jesi

Il Vice Questore Paolo Arena lascia la guida del commissariato di Noto per un nuovo incarico a Jesi, in provincia di Ancona.
Il funzionario, negli oltre sei anni trascorsi a Noto, secondo il resoconto inviato dalla Questura, ha conseguito “incisivi e brillanti risultati nel settore della polizia giudiziaria, della prevenzione generale, di polizia amministrativa ed ordine pubblico. Molteplici le operazioni di Polizia, in particolare dando esecuzione alle misure interdittive antimafia adottate dalla Prefettura di Siracusa provvedendo alla chiusura di 5 esercizi nel centro storico netino, massiccio il lavoro per contrastare il fenomeno delle truffe online, determinante nell’ambito dell’ordine pubblico la gestione degli sbarchi autonomi di migranti, pressoché costanti lungo il litorale costiero e l’azione di prevenzione e contrasto all’abusivismo commerciale e in particolare il sequestro di oggettistica varia (tra cui giocattoli non conformi alla normativa CE venduti da ambulanti non autorizzati).
Inoltre il funzionario ha tenuto numerose conferenze sulla legalità nelle scuole netine di ogni ordine e grado”.




“In Strada Insieme”, campagna dell’Asp contro le sostanze d’abuso

Tappa ad Augusta per l’unità mobile del progetto “In Strada Insieme” dell’Asp di Siracusa, per il contrasto all’uso di sostanze da abuso.
Venerdì 1 settembre 2023 dalle 19,30 alle 23,30 in piazza Fontana ad Augusta ci saranno specialisti, psicologi, volontari, operatori dei Sert di Siracusa e Augusta e dell’Unità operativa Educazione alla Salute diretta da Enza D’Antoni per fornire informazioni e consulenze ai giovani sui rischi legati al consumo di stupefacenti e alcolici. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Comune di Augusta e l’associazione “Genitori e Figli”.
L’iniziativa, in aderenza al Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025, prevede interventi di prossimità con i quali tutti gli attori, dall’Ente locale agli stakeholders, possano, insieme con l’Azienda sanitaria provinciale, concretizzare campagne itineranti di sensibilizzazione ed informazione nei luoghi formali ed informali di aggregazione dei giovani.
Gli operatori forniranno chiarimenti sui rischi legati al consumo di alcool, di sostanze psicoattive ed al gioco d’azzardo con la distribuzione di opuscoli informativi ed etilometri monouso.