Bonus figlio, mille euro per ogni bimbo nato o adottato nel 2023: a chi spetta

Torna il “Bonus Figlio” di 1000 euro per ogni bambino nato o adottato nel 2023. L’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Siracusa ricorda agli aventi diritto che “il modulo per la presentazione delle domande può essere scaricato dal sito istituzionale dell’Ente. L’istanza va presentata presso gli uffici dell’Assessorato in via Italia 105 o inviata per Pec a servizisociali@comune.siracusa.legalmail.it e dovrà essere corredata dai documenti previsti nell’Avviso pubblico”.
Del bonus beneficeranno non solo i cittadini italiani e comunitari ma anche gli extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, residenti in Sicilia al momento del parto o dell’adozione da almeno un anno. Per beneficiare del bonus dovrà essere rispettato l’indicatore ISEE del nucleo familiare del richiedente, che non deve superare nel complesso 3mila euro.

foto a titolo esemplificativo, dal web




L’incendio a Fontanarossa, ripercussioni per il turismo: “20% di cancellazioni a Siracusa”

Le ripercussioni dell’incendio all’aeroporto Fontanarossa sul settore turistico a Siracusa si fanno sentire. La Cna ha effettuato un’indagine specifica su 50 struttura, 19 delle quali alberghiere e 31 extra-alberghiere, in prevalenza B&B e Affittacamere. I dati che ne emergono danno un quadro chiaro della situazione, pur considerando una serie di variabili. Secondo Cna, “se il comparto alberghiero “tiene” con una sostanziale percentuale di cancellazioni del 10%, quello extra registra maggiori impatti con cancellazioni medie del 20%. Questo il dato per la città capoluogo che diventa più impattante per il territorio provinciale con il comparto alberghiero interessato da una media del 20% di cancellazioni e l’extra-alberghiero che si attesta sul 25%. Incidono altresì numerose riprogrammazioni delle presenze con centinaia di utenti che hanno richiesto uno slittamento delle date verso agosto-settembre generando così, comunque, un forte disagio agli operatori”.
La Cna ricorda che “il disagio derivante dalla parziale chiusura dell’aeroporto di Catania a seguito dell’incendio che ha interessato il terminal arrivi del fondamentale scalo siciliano permane. Un evento -secondo la confederazione degli artigiani- che ha generato estreme difficoltà per il territorio nonché un sostanziale corto circuito per la mobilità delle centinaia di migliaia di turisti che, nel periodo estivo, si muovono verso il sud est siciliano ed in particolare verso il nostro territorio. Un contesto, quello delle presenze turistiche, crescente nel capoluogo e nel resto della provincia in questi anni di sostanziale uscita dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria”.
Da non trascurare, in questo contesto , secondo la Cna, “un ulteriore elemento, legato ai tanti turisti che vedendo dirottato il loro arrivo presso gli scali di Palermo o Trapani, annullano automaticamente parte consistente delle “esperienze” già prenotate all’interno del loro soggiorno. Parliamo di tour eno-gastronomici, di visite guidate, accessi alle tante botteghe artigiane attrezzate, tour in mare e tanto altro. Qui i dati sono molto più ampi e impattano su oltre un quarto delle prenotazioni; tra l’altro, non è neppure detto che tali esperienze prenotate per un periodo precedente si possano riproporre in caso di vacanze riprogrammate. Ovviamente rimangono difficilmente calcolabili i numeri delle mancate prenotazioni last minute connesse a turisti che hanno optato e stanno optando per mete diverse, vista la situazione difficilissima dei collegamenti da e per la Sicilia.
A questo, come ulteriore tegola, si aggiunge la situazione climatica e gli ingenti disservizi della rete elettrica, con blackout continui che hanno penalizzato in maniera importante bar, pubblici esercizi e attività economiche connesse al comparto, comprese le strutture ricettive. Una condizione che ha spinto alcuni ad investimenti importanti per generatori alternativi, mentre ha determinato la chiusura per tanti altri. In alcuni casi ben più drammatici abbiamo assistito alla distruzione di uno stabilimento balneare, aziende agricole devastate fino alle porte della città, esercizi commerciali e il parco acquatico salvati solo dalla prontezza dei titolari. Una situazione apocalittica assolutamente poco giustificabile. “Questa situazione ci preoccupa moltissimo – affermano i vertici di CNA Siracusa – la già difficile condizione della mobilità nel nostro territorio, con un flusso turistico in forte crescita, è diventata pressoché insostenibile e la condizione imprevedibile dell’aeroporto sta dando un colpo enorme all’intero sistema economico della lunga filiera turistica. Sentiamo la necessità di un intervento immediato per una soluzione concreta del problema, senza trascurare le ataviche difficoltà di mobilità del territorio. A questo punto è fondamentale una presa di posizione della Regione Siciliana, con la richiesta dello stato di emergenza – che dovrebbe comunque essere presentata a breve – e la previsione di strumenti economici a supporto delle imprese colpite da questa emergenza nel pieno della stagione estiva”.




Il Comandante della Legione Carabinieri Sicilia Castello a Siracusa

Visita del Generale di Divisione Rosario Castello, Comandante della Legione Carabinieri Sicilia ieri a Siracusa. Nella sala “Ferruzza – Romano” della sede del Consorzio del Plemmirio, in Ortigia, il Generale ha incontrato il personale del Comando, ricevuto dal Comandante Provinciale, il colonnello Gabriele Barecchia. Presenti, oltre agli ufficiali, i comandanti dei Reparti delle Organizzazioni Speciale e di Polizia Militare dell’Arma dislocati nella provincia (Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia di Sigonella, Agenzia di Sicurezza per la Marina Militare di Augusta, Nucleo Ispettorato del Lavoro, Sezione Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa, Compagnia Carabinieri per l’Aeronautica Militare di Sigonella e Stazione Carabinieri per la Marina Militare di Augusta) e una rappresentanza di Comandanti delle 25 Stazioni dell’Arma presenti in provincia, oltre ad una delegazione della rappresentanza militare e dell’Arma in congedo.
Il Generale Castello ha ricordato il fondamentale ruolo rivestito dai Carabinieri sul territorio quale punto di riferimento per tutti i cittadini, esprimendo apprezzamento per l’attività dei Carabinieri di Siracusa nelle molteplici declinazioni del servizio istituzionale, dal controllo del territorio, all’attività di polizia giudiziaria per il contrasto alla criminalità diffusa ed organizzata, dalla polizia di prossimità all’attività informativa, soffermandosi sui concetti di vicinanza e prossimità al cittadino, sull’importanza di saper ascoltare i bisognevoli ed esortando l’implementazione delle campagne di sensibilizzazione e di informazione svolte in tutta la provincia, a tutela degli anziani e delle persone più deboli e indifese.
L’Alto Ufficiale, prima dell’incontro nella sede del consorzio del Plemmirio, è stato ricevuto dal Prefetto, Giusi Scaduto e dal Procuratore Capo della Repubblica, Sabrina Gambino.




Estorsione, armi e droga: 4 anni e nove mesi ad un uomo di 60 anni

Detenzione illecita di droga, detenzione abusiva di armi, ricettazione in concorso. Sono i reati dei quali un uomo di 60 anni è stato ritenuto colpevole. A suo carico i carabinieri hanno eseguito un provvedimento di esecuzione pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa. La ricettazione in concorso risale al 2012, commessa a Catania. L’uomo, condannato a 4 anni e nove mesi di reclusione, deve anche corrispondere 20.400 euro di multa. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Cavadonna.




La giornata terribile dei Vigili del Fuoco in gara contro le fiamme: tre intossicati

La giornata terribile dei Vigili del Fuoco di Siracusa non è ancora terminata. Si contano sino ad ora qualcosa come 42 interventi per incendi: terreni, sterpaglie, rifiuti, abitazioni. Da Floridia a Lentini, da Siracusa a Villasmundo.
Le squadre della sede centrale e quelle dei distaccamenti in provincia hanno dato fondo ad ogni energia, richiamando in servizio anche chi era in ferie.
A fine turno, ma ormai si ragione in termini di emergenza e non prettamente di orario, i Vigili del Fuoco sono stremati.
“Una giornata pessima, sotto ogni punto di vista”, è il pensiero comune. Incassano i ringraziamenti di alcuni cittadini, raggiunti e soccorsi. Altri si arrabbiano per l’attesa e la paura. Ma fare di più, con questi mezzi e con queste risorse, era davvero impossibile.
Hanno dato tutto i Vigili del Fuoco di Siracusa, nel tentativo di arrivare oltre ogni difficoltà. Per tre di loro è stato persino necessario il ricorso alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso a causa di intossicazione da fumo.




Chiusi i centri commerciali Conforama e Parco Belvedere “sino a cessata emergenza”

Il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, ha disposto con ordinanza la chiusura dei centri commerciali Conforama e tutti quelli dell’area del parco Belvedere di contrada Spalla. Il provvedimento è arrivato in serata, alle 20.16.
“A far data da oggi e sino a cessata emergenza dovuta all’aumento delle temperature e all’elevato pericolo di incendi, viene disposta la chiusura, a salvaguardia della pubblica incolumità”, si legge nel provvedimento emanato in tarda serata. Il provvedimento riguarda anche tutte le piccole e medie imprese che hanno sede e stabilimento in contrada Spalla “al fine di evitare gli spostamenti dei cittadini verso le
attività commerciali di cui sopra, atteso che incendi divergono nelle aree circostanti”.
Del provvedimento è stata informata la Prefettura di Siracusa, insieme ai vertici delle forze dell’ordine e, ovviamente, le strutture interessate.




Incendi, Siracusa “situazione complessa”; tra Città Giardino e Villasmundo “600 evacuati”

“La situazione non è delle più semplici”. L’assessore alla Protezione Civile del Comune di Siracusa, Enzo Pantano, racconta così il difficile momento che sta vivendo il capoluogo, circondato da diversi roghi. Da Targia alla Pizzuta, da Epipoli a via Algeri passando per Zecchino, via Gela e Santa Panagia e poi Tremilia, Canalicchio: non c’è praticamente zona della città che sia esente da emergenze. Fumo e fiamme, soccorritori che si riconcorrono, residenti che provano a difendersi dal fuoco che avanza con mezzi propri o di fortuna.
L’elenco dei disastri è lungo. Un hotel evacuato e una concessionaria di auto usate devastata dal rogo ad Epipoli, abitazioni e villette danneggiate, nuove interruzioni nell’erogazione di energia elettrica. Un altro ennesimo giorno di emergenza continua. E non possono chiaramente mancare le polemiche sulla prevenzione e sulle misure adottate per evitare che terreni incolti si trasformassero in inneschi per incendi. Pantano, però, non condivide le accuse. “E’ stato fatto tutto che si doveva, da questa mattina siamo attivi con il Coc e la Protezione Civile sta prestando assistenza in ogni dove, considerando la straordinarietà di quello che sta accadendo. Prendiamo Targia, lì sono tutti terreni di cui non è spesso neanche semplice capire chi siano i proprietari per intimare la pulizia”. Chi ha visto le fiamme arrivare fin quasi dentro casa, non vuol sentire ragioni e cerca una responsabilità. Forse sarebbe stato utile bagnare le strade per cercare di rallentare il fuoco, ma non c’è la controprova che la misura avrebbe prodotto un qualche risultato.
Dalla Prefettura, dove è stato attivato il CSS, si continua a monitorare la situazione in contatto con le forze dell’ordine, la Forestale, i Vigili del Fuoco e il Soris.
“Non sono sereno, invito tutti a restare a casa e in zone sicure, lontani da campagne e terreni”. Il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, non nasconde la sua preoccupazione. Da ore segue la situazione e, a causa degli incendi, sono state necessarie diverse operazioni di evacuazione. “Una vasta porzione di abitanti di Villasmundo, l’acquapark e adesso stiamo chiudendo con ordinanza i parchi commerciali”, spiega in diretta su FMITALIA.
La zona di contrada Spalla, tra Altasfera e l’ex outlet e un continuo: si spegne un rogo e, complice il forte vento, ne parte subito un altro. Il fumo caratterizza la zona e c’è la necessità di limitare il numero di auto di passaggio, anche per la vicina zona industriale dove pure ci sono incendi segnalati.
Circa 600 le persone evacuate, secondo l’ultimo calcolo, in particolare dalle frazioni di Città Giardino e Villasmundo. “Non possiamo rischiare di intrappolare le persone, la Protezione Civile mi ha consigliato di procedere con la chiusura dei centri commerciali. Ho fatto di tutto perchè ci venissero assegnati dei canadair. Non siamo riusciti a spostarli dalle altre province: operano su discariche o centri urbani come emergenze”, spiega ancora il primo cittadino che ringrazia quanti si sono attivati, anche dai centri vicini. “Aziende sono a rischio, con fiamme alle porte. Ho fatto appello ai miei concittadini: state lontani dalle zone non sicure”.




Emergenza incendi, non ci sono Canadair per Siracusa. “Stato di calamità”

La Sicilia è avvolta dalle fiamme. I canadair non bastano per tutte le emergenze e la provincia di Siracusa lamenta proprio l’assenza di supporto aereo. Intanto
«Sono in attesa della relazione da parte della Protezione civile sulla situazione degli incendi in Sicilia in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l’Isola».
Lo annuncia il presidente della Regione, Renato Schifani, dopo l’ennesima giornata di roghi che si sono verificati in quasi tutte le province siciliane.

«Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili – prosegue il governatore – e numerosi roghi ancora attivi. Voglio rinnovare il ringraziamento della comunità siciliana a Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari impegnati fin dal primo momento, con grande spirito di sacrificio e senso di responsabilità, ad arginare l’emergenza di questi ultimi due giorni.
Confido in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale – conclude il presidente della Regione – di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi, auspicando nel frattempo che il miglioramento delle condizioni climatiche metta fine alla fase più acuta dell’emergenza».




Incendi, inferno ad Epipoli: evacuato hotel, fiamme in un’abitazione

Giornata da bollino rosso per allerta incendi in provincia di Siracusa. Purtroppo le previsioni si stanno confermando nella loro drammaticità. In questi minuti, a Siracusa, le fiamme lambiscono diverse abitazioni al Villaggio Miano, specie nella zona di via Monte Bianco. Fiamme anche nei pressi di un hotel della zona, per il quale i Vigili del Fuoco hanno disposto l’evacuazione per motivi precauzionali.
Problemi anche in un’abitazione poco distante, dove si sarebbe sviluppato un altro rogo dal motore di un climatizzatore, coinvolgendo poi la tenda da sole.
Il fumo ha creato una densa cappa, l’odore acre ha raggiunto anche la Pizzuta.
Due villette segnalate in fiamme anche nella zona di Tremila. Verifiche in corso.
Le alte temperature e il vento rendono veloce l’avanzata del fronte delle fiamme. I Vigili del Fuoco, già duramente impegnati per il grave incendio che circonda Villasmundo, hanno chiesto il supporto della Protezione Civile.




Villasmundo nella morsa degli incendi, mobilitazione per il piccolo centro

Dopo l’incendio che ieri ha circondato Città Giardino, tocca oggi all’altra frazione di Melilli vivere ore di apprensione. Un vasto incendio si è sviluppato a Villasmundo, nei pressi della strada per il cimitero e di via Leopardi.
In fiamme campi di sterpaglie ma il fuoco corre veloce, sospinto dal vento e dalle alte temperature. Il fumo, una coltre densa, copre il cielo e ammorba l’aria
Per ragioni di sicurezza, è stata richiesta la chiusura di un tratto della strada, lato Carlentini.
Sul posto Vigili del Fuoco, Forestale e Protezione Civile. È una delle principali emergenze.