Bandiera: “Da ore alla deriva, perchè nessuna nave italiana ha soccorso motopesca?”

“Hanno sparato ad altezza uomo e fatto danni in cabina di pilotaggio. Ma la cosa più grave è che ancora a 12 ore dall’accaduto, nessuna nave italiana sia andata a soccorrere l’equipaggio del peschereccio siracusano Orizzonte”. Il vicensindaco di Siracusa, Edy Bandiera, ex assessore regionale alla pesca, è in continuo contatto con l’armatore dell’imbarcazione della marineria di Siracusa. E raccoglie, oltre alla testimonianza, lo sfogo. “E’ grave se, come riferitomi dall’armatore, nessuna nave italiana sia stata inviata in soccorso del peschereccio. L’imbarcazione è danneggiata e alla deriva, in balia delle onde e tecnicamente anche di pirati libici. Come amministrazione comunale stiamo facendo il possibile, in stretto raccordo con il sindaco Francesco Italia. Ma anche le autorità nazionali devono fare la loro parte”, aggiunge Bandiera in diretta su FMITALIA.
Le operazioni di soccorso sono coordinate da Roma. Poche le informazioni che rimbalzano dalla Capitale a Siracusa, come prassi in questi casi. Con la previsione di movimenti militari, non c’è spazio per la comunicazione. Specie in un contesto internazionale delicato come quello in discussione.
Questa mattina l’attacco, da parte di una motovedetta libica. I militari sono anche salito a bordo e avrebbero sequestrato la scheda satellitare. Cosa che ha rallentato in una prima fase anche la richiesta di aiuto. Sono sei i componenti dell’equipaggio a bordo, incluso il comandante che ha accusato un mancamento dopo la forte tensione.
“Stanno bene ma non possono essere lasciati alla deriva”, ruggisce Bandiera che da assessore regionale varò una legge che prevede anche sostegno per i pescatori siciliani vittime di simili episodi.




Il compleanno di Renzo, la madre: “Alla guida, pensateci a non spegnere sorrisi”

Oggi avrebbe compiuto 22 anni. Sarebbe un ragazzo pieno di voglia di conoscere il mondo, di fare esperienze belle: era così. Magari avrebbe scelto di frequentare l’Università, oppure no. Il suo sogno era quello di imbarcarsi, di stare sulla plancia di una nave, amava il mare. Forse si sarebbe innamorato, forse no.
Renzo Formosa la sua vita l’ha vista interrompersi tragicamente quando aveva solo 15 anni, il 21 Aprile 2017, sei anni fa. E non è “tanti anni fa”. Per la sua famiglia, per la mamma, Lucia, è l’inizio di un dolore costante, iniziato in via Bartolomeo Cannizzo, dove tutto è finito, dove un’auto contro lo scooter su cui viaggiava Renzo ha messo la parola stop al suo futuro e ha aperto la pagina sul buio: buio per la mamma, per il papà, per il fratello, per chi gli voleva bene. Si continua a vivere, certo e si proveranno delle gioie, perché è giusto, ma con il buio costante sempre dentro. Si fa di tutto per rispettare la vita, perché il valore che ha è immenso ed è questo che Lucia vorrebbe che si comprendesse. E’ per questo che da sei anni non fa che sgolarsi, che chiedere a chi si mette alla guida di pensare, di pensarci. E il compleanno di Renzo è l’ennesima occasione per parlare di sicurezza stradale. “Pensateci quando vi mettete alla guida a non spegnere sorrisi”, la sua sollecitazione. “Renzo non ha avuto la fortuna di godersi la vita perché qualcuno il 21 Aprile 2017 si è messo a giocare a fare il pilota” con tragiche conseguenze. Il 18 Luglio del 2001 i nostri occhi si incrociavano per la prima volta. Ho avuto l’onore di averti fra le mie braccia per 15 anni- dice Lucia, pensiero rivolto a Renzo-Figlio mio prezioso, il sesto compleanno che non sei qui con noi. Assassinato da chi, su un’auto senza assicurazione ti ha distrutto la vita. Oggi sarebbero stati 22 anni, ma non ho nessuno a cui fare gli auguri. Sono rimasti 15 anni per sempre e mi manca da morire”.
Lucia Sinnona sa essere lucida, razionale, determinata. Lo diventa sicuramente quando parla di sicurezza stradale. “Si deve pensare che per strada ci sia il proprio figlio, il proprio fratello,la propria madre, il proprio padre, il proprio amore, il proprio sangue- Sono stanca di vedere una città in cui chi guida non rispetta le regole. Siamo davvero tutti e sempre in pericolo. Prima di Renzo e dopo Renzo troppe vittime sulle strade”. Lucia lancia una richiesta alle forze dell’ordine: “Non posti di blocco ma servizi da svolgere girando per strada, magari in borghese. Ci vogliono autovelox ovunque, anche in città, ci vogliono sanzioni a raffica. Ci vuole tutto quello che possa servire davvero a proteggere la vita”.




Travolge la moglie con l’auto per gelosia: arrestato 70enne a Lentini

Se l’è cavata con alcune fratture alla gamba e diverse escoriazioni la donna investita ieri a Lentini, mentre si stava recando a lavoro. Ad investirla, sarebbe stato il marito: un 70enne arrestato dai Carabinieri con l’accusa di tentato omicidio.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’anziano avrebbe preso l’auto con l’intento di travolgere la consorte. Non è ancora chiaro il movente, ma alcuni elementi raccolti sembrerebbero condurre sulla pista di una morbosa gelosia.
La donna è stata trasferita in ambulanza al Generale di Lentini. Per l’uomo, invece, una veloce indagine ha portato all’arresto.




“Tempesta” di caldo, temperature in aumento: scatta il piano di Protezione Civile

Temperature roventi, entra nella fase intensa la “tempesta” di caldo che investe in pieno anche la Sicilia. Da questa mattina, nuovo balzo in su della colonnina di mercurio. Già prima di mezzogiorno, tra Siracusa e Floridia superati i 40°C: la centralina di rilevamento della rete regionale Sias ha registrato una massima di 40,4°C. E non è il dato “peggiore” in provincia: a Francofonte massima di 40,9°C, sempre nella prima parte della mattinata. Non va molto meglio neanche nella zona montana: Palazzolo 39,4°C. Ad Augusta e Noto, rispettivamente, temperatura massima raggiunta di 39,1 e 39,2.
E la temperatura è destinata ancora a salire, con punte – secondo gli esperti – tra i 45 ed i 46°C. E’ emergenza ondata di calore e le istituzioni locali (Comuni, Asp) hanno avviato i piani operativi per far fronte ai rischi di simili scenari climatici.
Nel capoluogo, come previsto dal piano comunale di Protezione Civile, da oggi attive tre squadre per il monitoraggio costante delle porzioni di territorio storicamente ad elevato rischio incendi. Il monitoraggio sarà condotto ogni giorno, con l’ausilio delle associazioni di Protezione Civile e dei loro mezzi. Il settore Protezione Civile di Palazzo Vermexio ha anche comunicato ad Asp la disponibilità di ambulanze pronte a supportare l’autorità sanitaria nel caso in cui si presentasse la necessità. Allo studio la possibilità di schierare i mezzi di soccorso della associazioni di Protezione Civile nelle aree a maggiore affluenza (turistica e commerciale) per un intervento di primo soccorso in caso di malori dovuti alle temperature elevate ed ai colpi di sole.

foto archivio




Aeroporto di Catania, Gilistro (M5S): “Grave l’accaduto, accertare responsabilità”

“Chiarire subito ogni aspetto di quanto accaduto all’interno dell’aeroporto di Catania. L’incendio che si è sviluppato nel terminal arrivi poteva avere conseguenze tragiche”.
Il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Carlo Gilistro chiede che si accertino le responsabilità, soprattutto in riferimento al funzionamento degli impianti, prima di tutto di quelli antincendio. La questione sarà affrontata nel corso della seduta dell’Ars convocata per oggi pomeriggio alle 15:00. “Fuoco e fumo nero dentro un aeroporto con viaggiatori all’interno? È gravissimo. Con un fuggi fuggi che tutti avete visto- prosegue Gilistro- L’accaduto ci porta anche ad interrogarci sulla società di gestione, la Sac, e sulla sua capacità di garantire la sicurezza all’interno dello scalo aeroportuale di Catania. La società di gestione, la Sac, ha avviato una commissione interna d’indagine. Leggeremo con attenzione gli esiti. E confido nel lavoro della Procura di Catania che ha aperto un’inchiesta sull’accaduto. Ringraziamo la buona sorte se oggi dobbiamo piangere solo le conseguenze dovute alla sospensione dei voli. Ma non possiamo affidarci alla fortuna su questi temi. Se si comunica al mondo una idea di insicurezza delle nostre infrastrutture, diventerà difficilissimo recuperare. Veniamo giudicati anche sulla base di questi fatti, veicolati dai media internazionali”.
All’Assessorato regionale alle Infrastrutture, Gilistro chiede la tutela dell’importante flusso turistico diretto verso la provincia di Siracusa: la riprogrammazione dei voli su altri e più distanti scali (Trapani, Palermo, Lamezia Terme, Reggio Calabria) porterà, secondo il parlamentare dell’Ars, “all’inevitabile cancellazione di centinaia di prenotazioni nelle strutture ricettive siracusane che faticosamente erano riuscite a rimettersi in linea di galleggiamento dopo gli anni del Covid. Si punti su Comiso, considerando come il 28% del flusso turistico che atterra a Catania, secondo i dati dell’associazione degli albergatori siracusani, è diretto alla provincia di Siracusa, evitando l’imbarazzante ricorso alle improponibili ferrovie o strade siciliane. Quanto agli aeroporti calabresi, la scelta si commenta da sé: un vero e proprio invito a non venire in Sicilia. A meno che la Regione o la Sac non vogliano indennizzare tutte le attività di ricezione e turistiche della provincia di Siracusa e Ragusa-conclude Gilistro- si vigili sul corretto impiego dell’aeroporto di Comiso per le riprogrammazioni principali”.




“I vostri figli parteciperanno a un concorso di bellezza a Milano” : coppia truffata

“I vostri figli potranno partecipare a dei concorsi di bellezza che si svolgeranno a Milano”.
Con questa garanzia, un uomo di 63 anni, ha convinto, lo scorso febbraio, una coppia di siracusani che i propri figli avrebbero potuto prendere parte ad una manifestazione in programma in Lombardia. Sostenute le spese di viaggio e alloggio, per diverse migliaia di euro, una volta arrivati a Milano, i malcapitati hanno infine scoperto che gli eventi ai quali erano stati invitati non esistevano. Una truffa in piena regola quella di cui i due sono rimasti vittime, rivolgendosi, appurato l’accaduto, ai carabinieri della Stazione di Belvedere, che hanno avviato le indagini del caso. Il 63enne è stato adesso denunciato. Si tratta di un pugliese a cui le vittime avevano anche consegnato una somma di denaro per la partecipazione ai fantomatici eventi milanesi. L’uomo dovrà rispondere di truffa.




Suicidi in Polizia, i sindacati: “Momento buio, pronti a iniziative di supporto”

Tre agenti di Polizia suicidi in un anno a Siracusa. “Nessuno riesce a farsi una ragione per gli insani gesti commessi dai tre colleghi, tutti accomunati da una sana passione per il loro lavoro e con un irreprensibile stato di servizio, ben voluti e stimati”, scrivono in una nota le principali sigle sindacali della Polizia di Stato.
Esprimo cordoglio e vicinanza alle famiglie. “In questi giorni di lutto e di riflessione, i rappresentanti degli operatori della Polizia di Stato sentono il dovere di stringere in un abbraccio affettuoso anche il Questore Benedetto Sanna che ha sofferto e sta soffrendo la perdita dei suoi uomini”.
C’è smarrimento nei corridoi della Questura e mille interrogativi affliggono i colleghi dei tre agenti che hanno deciso di togliersi la vita. “In momenti bui come questi, la certezza che le Poliziotte ed i Poliziotti siracusani sapranno reagire nel migliore dei modi, continuando a servire con serenità, abnegazione e senso del dovere i cittadini di questa provincia”.
I sindacati di Polizia annunciano poi che sosterranno ogni iniziativa di supporto “per i colleghi che attraversano delle difficoltà familiari e personali troverà i Sindacati della Polizia a completa disposizione, perché dietro una divisa c’è sempre un uomo ed una donna comune con le sue fragilità, con le sue problematiche, con i sui dubbi e con le sue incertezze. Pensare che i Poliziotti siano super uomini o super donne è l’errore più grave che si possa commettere”.




Cittadella dello Sport: dopo il raid, varato il piano sicurezza: telecamere e tornelli

L’ultima incursione all’interno della Cittadella dello Sport ha lasciato il segno. E questa volta si andrà oltre alle sole denunce contro ignoti ed alla semplice speranza che non si ripetano effrazioni, intrusioni e danneggiamenti.
Le riunioni dei giorni scorsi sull’asse Siracusa-Messina hanno permesso di definire la strategia e gli strumenti da mettere in campo per aumentare la sicurezza degli impianti sportivi pubblici. Piccola specifica: il riferimento alla città dello Stretto vale come collegamento alla Metronotte Italia, la società che si occupa della sorveglianza interna per conto del Comune di Siracusa, con sede proprio a Messina.
A grande richiesta, la prima risposta all’ultimo attacco inizierà da un impianto di videosorveglianza. Almeno 12 telecamere per tenere sotto controllo, 24 ore su 24, tutte le parti interne ed esterne della Cittadella, ad esclusione – per ovvie ragioni di privacy – di bagni e spogliatoi. L’assessorato alla Sport ha richiesto il preventivo ed un garbato gentlemen agreement con la società di sorveglianza potrebbe portare all’installazione in poco tempo.
Ma le telecamere di videosorveglianza non lavoreranno da sole. L’intenzione è quella di dotare tutti gli ingressi della Cittadella dello Sport di tornelli. Si potrà accedere solo con un tessera e questa formula di controllo di sicurezza degli accessi permetterà di sapere con certezza chi è dentro gli impianti, in qualunque momento della giornata. Da regolamento, già oggi potrebbero accedere alla Cittadella solo i tesserati delle società sportive, i dirigenti, i responsabili delle segreterie, i dipendenti comunali, tecnici ed allenatori. Stop. Ma i cancelli aperti sono un invito per chiunque.
L’era digitale per gli impianti sportivi pubblici di Siracusa potrebbe allora iniziare dal tema della sicurezza e del controllo.




Rete da posta sequestrata nella zona A della riserva Plemmirio

La Guardia Costiera di Siracusa ha rinvenuto e sequestrato una rete da posta di 1.500 metri, in piena zona A della riserva marina del Plemmirio. Sono stati i militari del battello GC B149 ad accorgersi della presenza delle rete vietata, con la collaborazione del personale del Consorzio Amp Plemmirio. Quando è stata rimossa, la rete era priva di pescato.
Il capitano di vascello Sergio Lo Presti, comandante della Capitaneria di porto di Siracusa, invita a rispettare le zonazioni dell’Area Marina Protetta del Plemmirio. “Le attività illegittime condotte all’interno della zona A, ovvero di riserva integrale, sono perseguite a carattere penale, con il deferimento alla competente Autorità Giudiziaria”.




Migliorare le ferrovie siciliane per la connessione con il futuro ponte, approvato Odg

(cs) La Camera dei deputati ha approvato un Ordine del giorno presentato dal parlamentare Luca Cannata con cui si impegna il Governo a migliorare le infrastrutture ferroviarie in Sicilia, in attesa della realizzazione del ponte sullo Stretto. Nello specifico, di “soddisfare le esigenze di sviluppo infrastrutturale del Sud Italia e, in particolare, della Sicilia, e a valutare l’opportunità di promuovere l’avvio delle opere di ammodernamento e di potenziamento della rete ferroviaria regionale siciliana, per consentire la realizzazione di progetti di velocizzazione e miglioramento delle linee per il collegamento delle nove province siciliane, nonché l’avanzamento e il completamento delle opere stradali e autostradali regionali”.
Il deputato di Fratelli d’Italia ricorda che gli impianti ferroviari, quando sarà concluso e collaudato il ponte sullo Stretto, passeranno in esercizio, gestione e manutenzione a RfI spa, quindi è necessario accelerare per la realizzazione degli interventi infrastrutturali che possano migliorare la libera circolazione di cittadini e merci anche all’interno del territorio regionale. “In queste ore di difficoltà per il traffico aereo – dichiara Cannata – abbiamo l’evidenza di quanto sia importante avere maggiori infrastrutture funzionali per l’Italia che collegano in maniera omogenea l’intera nazione da nord a sud. In questo quadro di necessità, emerge ancora una volta la strategicità del Ponte sullo stretto di Messina, che rappresenterebbe un’importante e fondamentale arteria di collegamento con mezzi di trasporto alternativi all’aereo come ad esempio i treni veloci capaci di collegare per via terrestre il meridione con il resto del territorio nazionale. Anche su questa grande ed importante opera il Governo Meloni sta dimostrando visione e fattività. Chi si oppone alla sua realizzazione è evidentemente contro lo sviluppo economico e sociale del sud”.