Neapolis, Ginnasio Romano e giardino del Paolo Orsi: via le erbacce, aggiudicati i lavori

Sono stati aggiudicati i lavori per liberare dalle erbacce l’area archeologica della Neapolis, del Ginnasio Romano e del giardino del Museo Paolo Orsi. Nel giro di pochi giorni, spariranno quelle erbacce infestanti che hanno fatto storcere qualche naso e generato alcune lamentele da parte degli operatori del settore.
La procedure per assegnare i lavori erano state avviate ad inizio giugno dagli uffici del Parco Archeologico di Siracusa. Sette le aziende che hanno risposto all’invito a partecipare. Ad aggiudicarsi la “manutenzione ordinaria finalizzata alla prevenzione incendi e alla fruizione” della Neapolis, del Ginnasio Romano e del giardino del Museo Paolo Orsi è stata la ditta Ghea srl, di Ragusa che ha offerto un ribasso del 18,9% per un importo netto 185.530,32 euro, oltre iva.
La direzione del Parco Archeologico, da un paio di mesi affidata a Carmelo Bennardo, sta accelerando per quanto possibile le procedure preliminari, in modo da poter avviare quanto prima – magari già domani, venerdì 7 luglio – i lavori per il diserbo delle aree dove sorgono le più importanti testimonianze della storia siracusana, ammirate ogni anno da centinaia di migliaia di visitatori.




A Buscemi la prima donna al comando di una Stazione dei Carabinieri nel siracusano

Il maresciallo capo Loredana Carletta è la prima donna a ricevere, in provincia di Siracusa, l’incarico di comandante di stazione. Quarant’anni, di origini siciliane ma cresciuta in Belgio, dal primo luglio comanda la Stazione Carabinieri di Buscemi.
Sposata, madre di due figlie, si è formata nelle scuole dell’Arma di Velletri e Firenze, laureandosi in “Operatore della Sicurezza e controllo Sociale”, della facoltà di Scienze Politiche di Firenze.
Primo incarico a Noto, poi Avola dove è rimasta in servizio per oltre dieci anni. Adesso per il maresciallo capo arriva il comando della Stazione del piccolo centro montano. Il comandante provinciale, il colonnello Gabriele Barecchia, ha inviato un messaggio di buon lavoro “per il prestigioso e gravoso incarico assunto” al maresciallo capo Carletta.




Calcio, avvio di mercato scoppiettante per il Siracusa: anche Alessio Faella in azzurro

Avvio di mercato scoppiettante per il Siracusa del presidente Ricci. Quarto acquisto in entrata con Alessio Faella, esterno offensivo di 26 anni. Nei piani dello staff tecnico azzurro, è una delle “armi” per innescare Maggio davanti la porta avversario.
Faella arriva dalla Gelbison, con cui ha disputato l’ultima stagione in Serie C. L’anno precedente era stato tra i protagonisti della galoppata verso la terza serie della squadra campana. Cresciuto nel settore giovanile della Salernitana, dopo le esperienze in Primavera con i granata ha giocato anche con le maglie di Roccella, Nola, Aversa e Sant’Agata in Serie D e con il Pontedera in Serie C. Adesso l’arrivo a Siracusa. E in un video apparso sui social della società azzurra, ecco il suo primo saluto:

foto da: SerieD24




Calcio, due argentini per il Siracusa: Suhs e Teijo per rinforzare difesa e mediana

Dopo Maggio, altri due movimenti in entrata per il Siracusa che interviene così anche sugli altri reparti. Arrivano in azzurro gli argentini Joaquin Suhs, difensore di 28 anni, e Leandro Teijo, centrocampista di 32 anni, che può rivestire tutti i ruoli della mediana. Entrambi nell’ultima stagione hanno vestito la maglia del Martina, in Serie D.
Suhs è arrivato in Italia nel 2019 con esperienze a Gallipoli, Brindisi, Orvietana e Carbonia. Teijo oltre alle esperienze in Argentina con l’esordio in Primera B Nacional, ha giocato anche nella massima serie slovena con il Koper e nella massima serie lettone con la maglia del Liepaja. Poi l’esperienza italiana con il Martina.
Nelle ore che hanno preceduto la nota ufficiale del raggiunto accordo con i due argentini, la società azzurra aveva stuzzicato sui social la curiosità dei suoi supporter con una grafica che conduceva ad una pista sudamericana, in maniera neanche troppo velata. Negli ultimi anni, diversi sono stati gli argentini che hanno vestito la maglia del Siracusa.




Il test IT-Alert: più fastidio che panico. Cosa fare se non si è ricevuto il messaggio

Il trillo ripetuto ed a tratti inquietante dei telefonini alle 12 di ieri è stato il segno visibile del terzo test a livello regionale del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, It-Alert. Il sistema sfrutta la tecnologia cell broadcast, di cui si sta dotando l’Italia per l’informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze, imminenti o in corso.
“Possiamo affermare che il test di IT-Alert in Sicilia ha funzionato ed è servito allo scopo”, dice il dirigente generale del dipartimento della Protezione civile della Regione Siciliana, Salvo Cocina.
Su tutto il territorio regionale sono state organizzate più di cinquanta postazioni di controllo ed eventuale assistenza – a Siracusa in piazza Archimede, piazza Duomo e Santa Panagia – con operatori e volontari della Protezione civile regionale.
«Abbiamo raccolto e monitorato le reazioni della popolazione all’arrivo dei segnali di allerta – spiega Cocina – e abbiamo aiutato chi non era informato a non lasciarsi prendere del panico. Le utenze che non hanno ricevuto il messaggio saranno state complessivamente non più del 10-15 per cento e i problemi, abbiamo constatato, si sono riscontrati per lo più con alcuni operatori telefonici in particolare”. Segnalate, in particolare, mancate ricezioni con Iliad o Vodafone. In ogni caso, chi non ha ricevuto il messaggio può compilare il form online disponibile sul sito www.ita-alert.it.
Per il resto, nessuna reazione di panico semmai fastidio per il tipo di allarme acustico che ha accompagnato l’invio del messaggio specie in luoghi a quell’ora affollati, come supermercati e panifici. Non risultano chiamate ai numeri fissi di Questura o Carabinieri di Siracusa. A livello regionale, sono state una sessantina le chiamate al numero unico per le emergenze, il 112.




Veleni a Priolo: la talpa, gli screenshot sui social, le accuse. Denunce incrociate sulle elezioni

Ancora veleni a Priolo. Dentro, fuori e tutto attorno al palazzo comunale: talpe, screenshot, accuse e denunce. Non c’è pace per la politica priolese e così nella cittadina industriale alle porte del capoluogo – dopo una campagna elettorale a dir poco accesa – è adesso tutti contro tutto.
Ad accendere le polveri, la pubblicazioni sui social degli screenshot di conversazioni private contenenti accenni da “insider” ben informato a scelte e decisioni che chiamano in causa l’ente pubblico. Con sospetti dietro l’angolo e che finiscono per non risparmiare nessuno.
“I consiglieri di opposizione del gruppo Identità Priolese chiedono al sindaco, al vice sindaco, all’assessore alla trasparenza e all’amministrazione tutta di venire immediatamente a riferire in aula in ordine ai fatti gravissimi denunciati a mezzo social che in particolare riguardano un funzionario pubblico di categoria D in servizio al comune di Priolo Gargallo al 2° settore Solidarietà Sociale”, recita una nota del gruppo vicino ad Alessandro Biamonte.
I cittadini priolesi, spiazzati, si ritrovano in mezzo ad un polverone con tanto di talpa ma senza nessuna indagine o indagato. Ma bastano gli screenshot per spingere più pezzi dell’opposizione a chiedere le dimissioni del sindaco Gianni, rieletto poche settimane addietro. “Come opposizione avvieremo sin da subito una intensa attività di ispezione e di controllo, previo accesso agli atti. Se riscontrate irregolarità, le comunicheremo ai cittadini ed agli organi competenti”, si legge nella nota diffusa dal gruppo consiliare. “Ci stiamo confrontando con i nostri legali per predisporre una memoria dettagliata da inviare alla Procura e al Prefetto per fare chiarezza sulla passata campagna elettorale e capire se sia stata pesantemente inquinata da soggetti che con operazioni di scambio di voti hanno contribuito a determinare la vittoria del sindaco Gianni”, avvisa Identità Priolese.
Pippo Gianni si mostra tranquillo. “E’ un attacco violento e volgare. Ho presentato io questa mattina diverse denunce alla Polizia Postale contro quanti hanno la memoria corta e stanno parlando e scrivendo in queste ore oltre la soglia del consentito. Invece di fare chiacchiere da bar, ne parleremo nelle sedi competenti – dice il sindaco di Priolo – così vedremo chi ha ordito disegni criminali attorno alla campagna elettorale. Su questa storia, verrà fuori la verità. Mi sono seccato di stare in silenzio e subire”.




Colpo allo spaccio, azzerata la piazza di Santa Panagia: 16 misure cautelari, 10 in carcere

Sono 16 le misure cautelari eseguite dalla Polizia di Stato, impegnata dalle prime ore dell’alba in una vasta operazione antidroga. Dieci persone sono finite in carcere, per gli altri obbligo di dimora nel comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione tra le 21 e le 6, insieme all’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria.
L’indagine nasce al termine di un’attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dalla Squadra Mobile di Siracusa, in un arco temporale che va dal novembre 2017 al settembre 2021.
Emersa una “fiorente e redditizia piazza di spaccio” in viale Santa Panagia, a Siracusa, collegata ad “una vera e propria associazione per delinquere dedita al narcotraffico e alla cessione di sostanze stupefacenti”.
Lo spaccio avveniva in maniera metodica, con una rete di pusher attiva anche con turni notturni. La base logistica, secondo gli investigatori, era all’interno dell’abitazione di uno dei principali indagati.
Ricostruita l’organizzazione del gruppo criminale con un sistema verticistico “familiare”. Ben definiti i ruoli: c’era chi si occupava delle attività di approvvigionamento della sostanza stupefacente; gli addetti alla vendita al dettaglio che si occupavano di immetterla nel mercato della città di Siracusa; i “corrieri cittadini” a cui era affidato il compito di trasportare la sostanza stupefacente dai prefissati luoghi di custodia, individuati all’interno della città di Siracusa.
Il quadro probatorio raccolto ha permesso di fare luce sui vari canali di approvvigionamento della droga, consentendo di monitorare le “trasferte” del capo dell’organizzazione, unitamente al suo braccio destro, finalizzate alla contrattazione delle forniture di cocaina nell’hinterland della provincia di Reggio Calabria; inoltre, è stato acclarato il coinvolgimento di fornitori di hashish sia del capoluogo palermitano che
originari della città di Siracusa.
Durante l’indagine, sono stati sequestrati oltre 3 Kg di cocaina e più di 28 Kg di hashish, insieme a varie quantità di marijuana. Lo stupefacente sequestrato avrebbe fruttato al sodalizio criminale un guadagno di oltre 1 milione di euro.




Antidroga: i nomi degli arrestati e degli indagati sottoposti ad obbligo di dimora

Operazione antidroga, sgominata la rete di spaccio attiva nella zona di Santa Panagia, a Siracusa. Eseguite dalla Polizia, coordinata dalla Dda di Catania, 16 misure cautelari. Dieci persone sono finite in carcere. Questi i nomi degli arrestati: Agostino Urso (Siracusa, 66 anni); Pasqualino Urso (Siracusa, 51 anni); Carmela Falco (Pachino, 63 anni); Concetto Urso detto Simone (Siracusa, 23 anni); Francesco Granata (Siracusa, 44 anni); Manuel Pisano (Siracusa, 33 anni); Salvatrice Aglianò (27 anni); Marco Campisi (Siracusa, 47 anni); Emanuele Riani (Siracusa, 41 anni); Shaila Tringali (Siracusa, 29 anni).

Gli indagati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria sono: Michael Berardi (Siracusa, 29 anni); Giuseppe Bronte (Palermo, 29 anni); Alfredo Caruso (Palermo, 39 anni); Vincenzo Davì (Catania, 45 anni); Andrea Deuscit (Francofonte, 55 anni); Marcello Deuscit (Francofonte, 57 anni).

Durante l’indagine, sono stati sequestrati oltre 3 Kg di cocaina e più di 28 Kg di hashish, insieme a varie quantità di marijuana. Lo stupefacente sequestrato avrebbe fruttato al sodalizio criminale un guadagno di oltre 1 milione di euro.




Droga e arresti, blitz a Santa Panagia: il commento delle istituzioni locali

«Quello messo a segno dalla magistratura e dalla Polizia è un duro colpo contro lo spaccio della droga in città perché ha consentito di bloccare un’organizzazione criminale ben strutturata e con ramificazioni anche fuori dalla Sicilia. Il fenomeno dell’uso di droghe, nonostante il costante e instancabile impegno della forze dell’ordine, non sembra diminuire. Anzi, interessa fasce di età sempre più basse. Ciò deve interrogare tutte le istituzioni e spingere verso la ricerca di soluzioni che non possono essere solo di tipo repressivo». Così il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, commenta l’operazione di Polizia scattata questa mattina.
Complimenti a Dda di Catania e Questura di Siracusa arrivano anche dal parlamentare Filippo Scerra (M5S).
“Nessuno può considerare ‘cosa propria’ pezzi delle nostre città, inquinandoli con arroganza criminale e costringendo i cittadini onesti a convivere con dinamiche illegali. Il segnale dato è forte ed importante e deve essere colto da ognuno di noi per rinforzare, insieme, il primo argine contro la criminalità organizzata. Ancora grazie alle Forze dell’Ordine per il loro impegno quotidiano”.




Ispettori Ambientali Volontari alla Fiera: “Supporto alla Municipale per il rispetto delle regole”

Ispettori Ambientali Volontari a supporto della Polizia Municipale alla Fiera del Mercoledì, per garantire il rispetto della gestione dei rifiuti da parte di esercenti e avventori. L’assessore Giuseppe Gibilisco ha fatto tappa, questa mattina, come mercoledì scorso, nell’area mercatale per avviare una fase di sensibilizzazione, suggerimento e, solo se necessario, di repressione, dopo il sopralluogo della scorsa settimana con Tekra, dal quale è emersa una situazione decisamente da migliorare.