Operazione antidroga a Siracusa, il blitz della Polizia scatta all’alba

Dalle prime ore del mattino, è in corso una vasta operazione antidroga, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e condotta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Siracusa. Eseguite numerose misure cautelari: 10 in carcere e 6 di altra natura. Una piccola folla di familiari degli arrestati si è radunata davanti alla Questura.

“Le indagini hanno permesso di disarticolare un’associazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti che ha la sua base logistica na Siracusa”, spiegano fonti della Questura.
La Polizia di Stato da mesi è impegnata in un’azione di contrasto dello spaccio di droga, con controlli costanti nelle principali piazze di consumo e vendita. In questo contesto, si inserisce l’operazione odierna.
Notizia in aggiornamento.

Foto archivio




Ordigno rudimentale contro una pizzeria di Siracusa, condannati i tre imputati

Sono stati condannati i tre siracusani accusati di esser egli autori dell’attentato dinamitardo contro un pizzeria di via Lentini. Il gup del Tribunale di Siracusa ha disposto una pena di 1 anno e 8 mesi per Jonathan Destasio (31 anni) e Raffaele Fileccia (48). Per il terzo imputato, Kevin Perez (25 anni), condanna ad 1 anno e 6 mesi.
I tre hanno scelto il rito abbreviato ed avrebbero ammesso le loro responsabilità circa l’episodio del 15 settembre dello scorso anno.
Nelle indagini seguite all’esplosione, sono state preziose anche le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. I tre furono poi arrestati a gennaio. Secondo l’accusa, dietro il gesto ci sarebbe una tentata estorsione.




Nuova aggressione in carcere: detenuto scaglia un pc contro un vice-ispettore

Ennesima aggressione in carcere ai danni di un agente della Polizia Penitenziaria, ancora una volta a Cavadonna. A denunciare l’accaduto è la Cgil (Fp Polizia Penitenziaria). L’episodio è avvenuto alle 9:30 di ieri quando un detenuto extracomunitario è stato accompagnato in ufficio dal vice-ispettore che voleva capire le circostanze di una particolare frizione con altri detenuti. In apparenza calmo, lo straniero avrebbe improvvisamente dato in escandescenze: “ha afferrato il computer che si trovava sul tavolo e lo ha lanciato addosso al sottufficiale”, racconta il coordinatore provinciale del sindacato.
Per sicurezza, sono intervenuti altri agenti per bloccare il detenuto. Per il vice-ispettore, prognosi di 10 giorniper trauma cranico facciale, escoriazione in sede temporale e al gomito sinistro, trauma alla spalla destra.
“Ormai nella casa circondariale di Siracusa è sempre più ricorrente l’atteggiamento aggressivo da parte di detenuti consapevoli che non subiranno serie conseguenze, se non eventuali procedimenti penali che, con i tempi della giustizia, hanno esito quantomeno incerto. Utilizzano l’aggressione come arma intimidatoria per sovvertire uno stato di diritto e minare il sistema di sicurezza”, denuncia il sindacato che torna a lamentare la cronica carenza di personale, gli inadeguati strumenti di pronto intervento e la mancanza di regole certe su come intervenire.




Calcio, colpo in attacco per il Siracusa: c’è Domenico Maggio. Il suo videomessaggio

Primo colpo per il Siracusa del presidente Ricci. L’attaccante Domenico Maggio vestirà l’azzurro: raggiunto l’accordo con il 33enne, in forza nell’ultima stagione alla Paganese. In carriera, Maggio vanta notevole esperienza di categoria tra Nola, Afragolese, Aversa Normanna e Gelbison. In Serie D ha collezionato oltre cento reti, ben 104 per l’esperienza. Attaccante prolifico, è il primo rinforzo di peso per la squadra del riconfermato Cacciola. “Ringrazio la dirigenza e il direttore per questa opportunità. Darò il massimo dentro e fuori dal campo per ripagare l’affetto che già percepisco”, le parole di Mimmo Maggio non appena siglato l’accordo con il Siracusa.




Pallanuoto, l’Ortigia ritrova Giorgio La Rosa: tre anni dopo, voglia di rivalsa

Torna a vestire la calottina biancoverde Giorgio La Rosa, difensore con il “vizio” del gol. Trent’anni, nell’ultima stagione ha realizzato 42 reti in 23 partite di campionato, play-out inclusi. Con l’Ortigia ha ha disputato la stagione 2019-2020, poi vanificata dalla pandemia.
Difensore di qualità, La Rosa si dice felice di giocare “in una squadra tra le migliori nel panorama nazionale ed internazionale, al fianco di giocatori di altissimo livello”. Parla di occasione di rivincita, con riferimento a quella sua prima sfortunata stagione, con l’Ortigia in finale di Len poi annullata per il covid. “La voglia di rivalsa vive dentro di me da quel giorno”.
Sui traguardi da inseguire nella prossima stagione, Giorgio ha le idee chiare: “Il mio obiettivo personale è quello di giocare la mia miglior stagione possibile per ripagare la fiducia della società e del mister. Voglio aiutare i miei compagni a raggiungere gli obiettivi di squadra, per cercare di confermarci tra le migliori forze del campionato italiano e competere con le migliori squadre in Europa”.
Intanto, saluta Siracusa Javier Gorrìa Puga. Niente rinnovo per l’attaccante, le strade si dividono.




I suoni della tradizione siciliana nelle scuole medie e superiori ad indirizzo musicale

(c.s.) Percorsi sperimentali per valorizzare studi e ricerche sulla musica tradizionale siciliana. Li promuove la Regione Siciliana, tramite il dipartimento regionale dell’Istruzione, con una circolare rivolta alle scuole medie ad indirizzo musicale e ai licei ad indirizzo musicale e coreutico, con sede nell’isola. L’iniziativa a sostegno della cultura musicale siciliana coincide con la ricorrenza del centesimo anniversario della morte di Alberto Favara, compositore e docente, figura di primo piano nella nascita della moderna etnomusicologia europea.
«L’esperienza musicale è una delle porte d’accesso alla nostra straordinaria eredità culturale. Con questa iniziativa intendiamo agevolare il compito irrinunciabile della scuola a fornire ai giovani gli strumenti basilari di comprensione e di analisi di questa eredità», dice l’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano.
I progetti proposti dovranno riguardare percorsi di promozione dell’etnomusicologia, con riferimento alla tradizione e cultura siciliana, anche nell’ottica della valorizzazione della figura culturale di Alberto Favara, e potranno comprendere una o più attività tra quelle elencate: percorsi formativi e di approfondimento sul canto popolare siciliano; incontri e giornate studio sull’etnomusicologia e relativi studi e ricerche, organizzati anche in forma aggregata tra scuole, volte all’analisi del linguaggio musicale quale espressione della cultura e tradizione popolare nonché strumento di trasferimento nella società contemporanea dei valori identitari della cultura siciliana; laboratori di promozione della cultura, del canto, della musica e danza popolare rivolti agli allievi con rappresentazione finale in una delle forme interpretative/espressive coerenti con il percorso realizzato; partecipazione a concorsi e manifestazioni.
Ciascuna istituzione scolastica può presentare una solo progetto coerente con le finalità dell’intervento di sperimentazione. L’importo del contributo per ciascuna proposta non potrà essere superiore a 5 mila euro. I progetti istruiti positivamente e rispondenti ai criteri previsti saranno ammessi a contributo nell’ordine di arrivo in funzione della disponibilità delle risorse finanziarie disponibili e dovranno concludersi entro e non oltre il 30 novembre 2023.




Vendicari, ingresso alla riserva da rivedere. “Garantire sicurezza e accesso ai residenti”

“I residenti in un’area limitrofa alla riserva naturale di Vendicari sono costretti a pagare per accedere alla stessa riserva, mentre la Regione si è di fatto appropriata di una strada privata per destinarla all’accesso pubblico all’area protetta”. A denunciarlo è il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso. Con un suo intervento, ha chiesto che venga regolamentata in modo efficace la gestione degli accessi all’area naturale.
Per Gennuso è necessario adottare provvedimenti per garantire il diritto di accesso gratuito per i residenti ed allo stesso tempo attuare misure di sicurezza adeguate che garantiscano la viabilità in caso di emergenza.
Nella sua interrogazione, il parlamentare azzurro, ricorda che a marzo del 2015, con un apposito Decreto assessoriale, era stato previsto il pagamento di un biglietto di ingresso alla riserva dall’area denominata “Cittadella”; a questo pagamento, previsto per tutti coloro che accedono all’area senza alcuna distinzione, doveva corrispondere l’attivazione di diversi servizi per i visitatori, alcuni dei quali essenziali ed obbligatori per legge quale quello di vigilanza balneare tramite bagnini di salvamento.
Solo nel 2020, senza alcun preavviso alla popolazione ed in particolare ai residenti della zona, si è data attuazione al provvedimento, ma solo per la parte limitata al pagamento del biglietto, permettendo per altro l’accesso unicamente tramite una strada, la numero IX di contrada San Lorenzo, che è però privata.
“Nessuno dei servizi previsti per i visitatori – sottolinea Gennuso – è stato attivato, mentre si è però data esecuzione alla riscossione dei biglietti senza alcuna distinzione.” Per il parlamentare regionale “siamo di fronte al paradosso di cittadini che già pagano le dovute tasse relativamente alle proprietà, curano la manutenzione di una strada privata ed ora si vedono costretti sia a dover pagare un ulteriore balzello per accedere alla riserva sia a veder usata per finalità pubbliche la strada di cui sono proprietari”.
Ad aggravare la situazione, il fatto che l’unica strada pubblica di pertinenza della riserva, la numero X, risulta chiusa da una cancellata, pur rappresentando l’unica via di fuga o di salvataggio anche per eventuali mezzi di soccorso.
Per questi motivi, Gennuso ha chiesto di “rivedere il Decreto del 2015, prevedendo ai proprietari ed affittuari degli immobili della contrada San Lorenzo di poter accedere alla riserva senza pagare alcun biglietto” ed ha sollecitato soprattutto il ripristino dell’accesso diretto alla riserva e alla spiaggia tramite la strada pubblica, “anche per garantire le necessarie condizioni di sicurezza.”




Raccolta occhiali usati, il Parco Belvedere “sposa” il progetto dei Lions

(cs) Anche il Parco commerciale Belvedere diventa punto di riferimento per il progetto “Raccolta occhiali usati” dei Lions di Siracusa. Da oggi sarà possibile portare nell’apposito contenitore gli occhiali da vista e da sole che non si utilizzano più, affinché diventino nuove paia di occhiali per chi ne ha bisogno e non può permettersene l’acquisto.
Il progetto firmato dai Lions ha origine e radici lontane: il Centro Italiano Lions per la raccolta degli occhiali usati Onlus nasce 19 anni fa, ma i Lions di tutto il mondo sono impegnati nel riciclaggio degli occhiali da vista usati da oltre 70 anni. Gli occhiali usati raccolti dai Lions e da altri volontari vengono spediti in uno dei diciannove Centri Lions per il riciclaggio di occhiali da vista esistenti nel mondo che nel corso dell’anno scorso hanno radunato circa 6 milioni di paia di occhiali da vista e ne hanno distribuito oltre 2,8 milioni nelle nazioni in via di sviluppo. Gli occhiali vengono puliti, riparati e classificati a seconda della gradazione, poi vengono distribuiti dai volontari Lions e da altre organizzazioni che si occupano della protezione della vista nei Paesi in via di sviluppo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che la vista di circa un quarto della popolazione del mondo può essere migliorata attraverso l’uso di lenti correttive. Nei Paesi in via di sviluppo, un esame della vista costa quanto il salario di un mese, e un solo dottore spesso è al servizio di una comunità di centinaia di migliaia di persone. In molte aree, un cattivo o trascurato funzionamento della vista può costringere gli adulti alla disoccupazione ed estromettere i bambini dalle classi scolastiche.
Negli ultimi mesi, il Centro Italiano Lions raccolta occhiali usati Onlus ha ricevuto richieste di occhiali per i profughi ucraini da Ungheria, Polonia e Romania: la richiesta è stata prontamente accolta e sono già stati spediti oltre 5000 paia di occhiali verso i campi profughi e le realtà che ne avevano necessità.
Gli occhiali usati, raccolti e riportati a nuova vita dai Lions, arrivano dovunque ce ne sia bisogno, anche in Italia: a novembre dello scorso anno sono stati donati alla casa circondariale di Civitavecchia, nei mesi precedenti avevano raggiunto diverse RSA in giro per l’Italia.
Di questi dispositivi, dai bambini fino agli anziani, ce n’è un gran bisogno in tutto il mondo. Per questo i Lions lavorano affinché la rete di punti di conferimento di occhiali usati sia sempre più estesa: ora a Melilli, presso il Parco Commerciale Belvedere, c’è una postazione in più dove poter compiere un gesto semplice ma di grande aiuto, pertanto è stato posizionato l’apposito contenitore ben visibile e riconoscibile per il conferimento di tutte le tipologie di occhiali da sole e da vista, per bambini e adulti. Sarà a cura dei Lions lo svuotamento periodico del contenitore e il trasporto degli occhiali fino al Centro di Raccolta.
“Quando nel 1994 nasceva ufficialmente l’ambizioso Service Internazionale Lions di Raccolta e riciclaggio degli occhiali usati, non era ben chiaro quanto potesse ampliarsi e ricevere il consenso della popolazione. Oggi, il successo di questo progetto è stato consolidato e la nuova collaborare con il Parco Commerciale di Belvedere nella raccolta, riciclaggio e distribuzione degli occhiali usati rappresenta un nuovo traguardo”.
Il presidente del Club Lions locale, sancisce l’accordo ed auspica una stretta e proficua collaborazione. Soddisfare i bisogni delle persone in difficoltà è il principio ispiratore dell’Associazione Lions che si impegna a promuovere tutte le iniziative ed i progetti che possano rispondere alle necessità dei più deboli e bisognosi. Quelli che sono piccoli gesti per molti di noi possono diventare grandi azioni per l’umanità.
Un principio sposato a pieno anche dal Parco Commerciale Belvedere che da 20 anni opera sul territorio siracusano.




Ancora un incidente mortale sul lavoro: perde la vita un autotrasportatore di Acireale

Non si arresta la scia di morti bianche in provincia di Siracusa. Nel pomeriggio ha perso la vita un autotrasportatore di Acireale, di 59 anni. E’ accaduto in contrada San Leonardello, a Carlentini. L’uomo stava trasportando delle ringhiere perimetrali in ferro.
Arrivato nell’azienda agricola a cui quei pesanti elementi erano diretti, aveva iniziato le fasi di scarico. Ma una volta tolte le cinghie che legavano le ringhiere – raccontano fonti investigative – è stato travolto da parte del carico, forse non bilanciato. Nulla hanno potuto i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, per i primi rilievi. La Procura di Siracusa ha aperto un’indagine. Il mezzo ed il suo carico sono stati posti sotto sequestro come atto dovuto. Lo scorso 30 giugno, un operaio catanese di 59 anni ha perduto la vita in un altro incidente sul lavoro, all’interno di un’azienda tra Augusta e Villasmundo.

foto dal web




Massimo Milazzo: “Io presidente del Consiglio comunale? Onorato, ma si parli con il Pd”

E’ quello di Massimo Milazzo il profilo giusto per mettere tutti d’accordo in Consiglio Comunale? La convinzione cresce in queste ore e trova consensi trasversali. Il nome dell’avvocato eletto con il Pd potrebbe permettere di “vincere” lo stallo che si registra nel centrodestra che, pure, dovrebbe contare su numeri larghi per l’elezione del presidente del civico consesso. Ma il muro contro muro con gli Autonomisti apre nuovi scenari. Scenari in cui anche il Partito Democratico può giocare un ruolo. Ecco allora una nuova convergenza su Milazzo, nome non inviso a Francesco Italia e sponsorizzato pure da Giancarlo Garozzo (Fuorisistema/Italia Viva). Mentre anche a destra c’è chi guarda con favore crescente ad una simile idea.
“Sono onorato che mi si riconoscano doti di garanzia ed equilibrio. Però vorrei ricordare che non sono un battitore libero e non sono stato eletto in una lista che si è formata solo per questa tornata elettorale”, dice il diretto interessato. Massimo Milazzo, con la sua solita eleganza, indica quindi il metodo da seguire se davvero si vuole dare corpo ad una vera alternativa per la presidenza dell’aula. “Sono un uomo del Pd, dirigente regionale del partito. Questo significa che qualunque proposta non può essere fatta ad personam. Se si vuole dialogare, si segue la forma: quindi si ragiona con il segretario regionale del Pd, con il commissario provinciale del partito che è il senatore Nicita, con il segretario cittadino e quindi anche con i tre consiglieri comunali. Così si muove un partito nazionale”. Evidentemente ancora nessuno ha “coinvolto” il Pd nella proposta Milazzo.
“Faccio politica e so che il confronto aperto è la chiave. Si dialoga, ma resta ferma l’appartenenza di ciascuno”, aggiunge con riferimento ad un’equidistanza tra Messina ed Italia che, spiega a SiracusaOggi.it, “è nei fatti”. Quindi ragionare con tutti, confrontarsi con tutti. “Esatto. No al muro contro muro o alla contrapposizione a prescindere. Si alla politica di ascolto, di confronto”. E Massimo Milazzo sembra parlare già da presidente del Consiglio Comunale.
Sorride. La strada è ancora lunga e, verosimilmente, in salita da qui alla prima riunione del Consiglio Comunale. Qual è oggi la situazione? “Il Pd oggi voterebbe per un suo candidato”, chiarisce subito Milazzo. Ma attenzione, “la politica è l’arte del possibile. In alcuni casi, dell’impossibile…”, aggiunge sornione.