Boxe giovanile, argento per due 'cangurini' delle Fiamme Oro di Siracusa

Ancora soddisfazioni per la palestra Fiamme Oro di Siracusa. A Roseto degli Abbruzzi, nello scorso fine settimana, i piccoli atleti Leonardo Romano e Alessandro Piazzese hanno conquistato la medaglia d’argento, categoria Cangurini. I due, entrambi di 8 anni, sono allenati dal responsabile della palestra delle Fiamme Oro di Siracusa, Diego Caldarella che è vice-sovrintendente della Polizia di Stato. A lui ed ai suoi piccoli atleti, è arrivato un messaggio di congratulazioni del Questore di Siracusa, Benedetto Sanna.
In precedenza, ai campionati Italiani, era stato il giovane Tommaso Puglisi a salire sul gradino più alto del podio, sempre per la palestra Fiamme Oro di Siracusa.




La Crisalide e la farfalla, la pedagogia penitenziaria in un progetto internazionale Erasmus+

Il progetto, promosso dall’Associazione “Le Interferenze Aps”, presieduta da Edda Cancelliere, affiancata da Maria Josè e Daniela Occhipinti del Consiglio direttivo, identificato dal codice 2020- l-IT02-KA204-079355, dal titolo “La Crisalide e la farfalla, percorsi autobiografici di pedagogia penitenziaria”, sarà presentato alla stampa e alle autorità locali, giovedì 29 giugno 2023, alle ore 10.00, presso The Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights”, in via Logoteta 27.

L’incontro sarà occasione per divulgare in anteprima internazionale l’handbook dal titolo “Autobiographical strategies in penitenciary pedagogy”, frutto della formazione, dei meeting e delle esperienze sul campo dei partecipanti al programma.

In città convergeranno per una serie di incontri i delegati delle nazioni partner, vale a dire Slovenia, Olanda, Portogallo, Croazia, Francia, Spagna.

Interverranno, altresì, i rappresentanti delle istituzioni locali, delle associazioni di categoria e di quelle operanti all’interno delle strutture carcerarie, tra queste ultime “l’Arcolaio”, le cui produzioni dolciarie, realizzate da persone ristrette in istituti di pena, verranno offerte agli ospiti esteri.

Ogni partner europeo – continua Rizza- lavora con istituti carcerari locali. “Le interferenze” ha presentato il materiale prodotto dalle insegnanti del Centro Provinciale degli adulti- CPIA “A. Manzi”, in servizio presso il carcere di Augusta”.

Il progetto -si concluderà con il meeting presso l’Università di Bordeaux nel prossimo ottobre, con la presentazione del sito. Tuttavia, è intenzione dei partner continuare la collaborazione e lo scambio delle migliori esperienze nel futuro”.

 




Fine lavori svincolo Cassibile? Il Cas: "Prossimo fine settimana"

Nuova data per la conclusione dei lavori sullo svincolo di Cassibile. Questa volta, a differenza delle precedenti, è direttamente il Consorzio delle Autostrade Siciliane a dare la comunicazione.
“Si comunica che la Ditta affidataria dei lavori sullo svincolo di Cassibile non è riuscita a definire il cantiere entro il fine settimana, comunicando il differimento al prossimo fine settimana”. Insomma, anche l’indicazione del 28 giugno sembra debba rivelarsi farlocca. Come accaduto in precedenza per gli annunci circa una riapertura entro il 15 giugno, poi divenuto 24 giungo, quindi 28 e adesso parrebbe direttamente luglio.
“Autostrade Siciliane si scusa per il protrarsi dei disagi, peraltro accresciuti a causa dell’enorme afflusso di traffico verso le principali località turistiche e balneari del territorio”, chiosa il Cas. Con involontaria ironia, la colpa sembra così di quanti pensano di poter utilizzare l’autostrada per spostarsi e andare al mare…




Code a Cassibile: "vincono" le Autostrade Siciliane, perdono i siracusani

Chi sperava nel miracolo è rimasto deluso. Anche per questo fine settimana, nessuna alternativa al rimanere in coda per chilometri in autostrada, in direzione sud. La colpa, come noto, è dei lavori in corso allo svincolo di Cassibile, con relativa strettoia.
Nonostante gli annunci di metà settimana, quando buona parte di politica siracusana si è affrettata ad assicurare la riapertura del tratto sin da sabato 24 giugno, poco prima della data indicata è arrivata la doccia gelata. Non se ne parlerà prima del 28 giugno. Secondo alcune fonti, vi sarebbero alcuni ritardi nei pagamenti alla ditta da parte del Consorzio Autostrade Siciliane, e la Ecc non avrebbe allora avuto alcun interesse a favorire il gestore del tratto autostradale, accelerando la conclusione dei lavori. Condotti, invero, questa settimana con la presenza sovente di un solo operaio, secondo quanto asseriscono diversi automobilisti di passaggio.
Emerge ancora una volta la non sufficiente capacità di programmazione ed organizzazione dei cantieri da parte del Cas, società partecipata delle Regione Siciliana per nulla interessata ai disagi arrecati ai siracusani e molto più attenta ai problemi con Anas sull Catania-Palermo. La solita storia del dito e della Luna. E mentre in Ars provano a sollevare il caso i deputati regionali Spada e Gilistro, fa un assordante rumore il silenzio dell’assessore alle Infrastrutture.
In tema di cantieri sulla Siracusa-Gela, fino alle 20 del 7 luglio andranno avanti i lavori sul tratto Noto-Rosolini. La fortuna del Consorzio è che queste opere non c’erano quasi fastidio, visto che quasi tutte le auto escono agli svincolo di Avola e Noto, per ragioni turistiche e per raggiungere le spiagge del territorio. Così chi prosegue non deve maledire la sorte, pochi chilometri dopo il famigerato svincolo di Cassibile.




Palaindoor, l'ultima vittima del sistema dei vincoli che ingessano Siracusa?

Palaindoor dal campo scuola alla Pizzuta, per salvare il finanziamento da due milioni e l’opera stessa. Una corsa contro il tempo che riporta attuale il decennale dibattito sul sistema dei vincoli che vigono a Siracusa. Di assoluta salvaguardia per alcuni, eccessivi e con un territorio bloccato secondo altri.
“Non si può pensare a luogo migliore e funzionale come quello individuato, né si può pensare che un manufatto edilizio sportivo così specifico possa sopravvivere in un contesto lontano ed anonimo, solo perchè unico ultimo luogo rimasto non vincolato in città”, esordisce in premessa l’architetto paesaggista Giuseppe Spinoccia.
In questa vicenda, uno dei primi punti da chiarire è la differenza tra “area archeologica” e “parco archeologico”. Seguendo le definizioni del Codice
dei beni culturali (n.42/2004), Spinoccia ritiene che
“un parco archeologico non stabilisce in automatico che tutta l’area
all’interno della sua individuata perimetrazione, è da intendere come area archeologica da tutelare in modo assoluto, ma esso definisce uno spazio di
proprietà pubblica demaniale (questo auspicabilmente) e di limitata estensione,
che deve proteggere l’area archeologica vera e propria costituita da un
complesso monumentale antico”. Negli anni 50 con Bernabò Brea, “il Parco
Archeologico di Siracusa era ad esempio definito solo dall’area archeologica
della Neapolis. Nel caso dell’attuale Parco Archeologico di Siracusa,
l’elemento qualificante è il perimetro del bene archeologico delle mura
dionigiane che si dipartono dal castello Eurialo ed arrivano con un percorso a
tenaglia fino al mare Jonio e fin in prossimità dell’isola di Ortigia”, prosegue l’architetto paesaggista.
“Il Parco
archeologico rappresenta quindi l’elemento qualificante di un ampio paesaggio
a contorno del manufatto o complesso architettonico di età antica e già demaniale, ed esso è a sua volta caratterizzato da proprie qualità ambientali e
paesaggistiche, che automaticamente non determinano l’inedificabilità dei
luoghi così tutelati”, secondo l’architetto.
Vediamo di chiarire. “Per capirci, il Parco Archeologico non definisce automaticamente l’intera sua
area individuata come tutta a zona a tutela archeologica assoluta.
A tale scopo vengono infatti definite dalla vigente legislazione varie zone di riferimento e di tutela del Parco e conseguentemente la relativa normativa applicabile: le cosiddette zone A di tutela assoluta, le zone B che indicano la fascia anche questa di rispetto assoluto larga 200 metri dal confine della zona A ed infine le zone C che indicano la zona di rispetto più lieve, dove sono consentiti interventi sia pur
essi limitati”. Ed è qui, nell’interpretazione di Spinoccia, che nasce il problema del no al Palaindoor al campo scuola.
“Queste tre perimetrazioni sono state individuate in modo autonomo dalla
Soprintendenza siracusana intorno al 2012-2014 e senza mai alcuna
concertazione allargata e soprattutto non suffragate da alcuna legittima
motivazione scientifica, se non da una propria e libera e personale
interpretazione. Le zone A individuate dal Parco Archeologico di Siracusa infatti rappresentano solo in minima parte le aree archeologiche demaniali già
note e definite, come sarebbe dovuto auspicabilmente essere; esse sono state ampliate senza alcuna giustificazione scientifica, dovuta ad esempio a recenti
campagne di scavi archeologici o a nuovi avvenuti ritrovamenti. Nulla di
tutto ciò è accaduto negli ultimi anni”, puntualizza Spinoccia.
E in tutto questo, il campo scuola? “L’area del campo scuola non è mai stata un’area interessata da scavi
o ritrovamenti archeologici e quindi non doveva essere definita come zona A
a tutela assoluta di un vincolo archeologico diretto. Lo stesso vigente P.R.G.
classifica l’area come area sportiva libera da vincoli e da tutela archeologica.
Fino al 2007 (approvazione del PRG) e potremmo dire fino al 2012 (anno di
adozione del Piano Paesaggistico) il vincolo di valenza archeologica su
quest’area non era stato definito né dallo strumento urbanistico, né dalla
Soprintendenza”.
Con queste premesse, l’architetto non si spiega quindi la sopravvenuta motivazione avvenuta nel 2012, con “allargamento” del vincolo archeologico, “con la necessità di apporre su questa parte di territorio un vincolo diretto di tutela archeologica dove di fatto nulla è
consentito.
Questo ha provocato, nella parte del territorio cittadino individuato come zona A e zona B del parco, il fermo totale fin dal 2012 di ogni iniziativa sia nel settore dell’edilizia pubblica e/o privata che di qualunque altro tipo di intervento sul
territorio.
La città lo scopre solo adesso per il palaindoor, ma di fatto è stata impedita
negli ultimi dieci anni non solo la realizzazione di ogni edificazione, ma anche
ad esempio quella della nuova viabilità prevista dal vigente PRG nella zona del
villaggio Miano o l’attuazione dei necessari servizi di quartiere per scuole, parcheggi, attrezzature collettive o ad esempio la ristrutturazione urbanistica della zona di viale Ermocrate. Nulla è stato più realizzabile. Tutto è stato
mummificato all’interno della zona A e della fascia di rispetto di 200 metri
di cui alla conseguente zona B”.
Come risolvere il problema, almeno per il palaindoor?
“L’assessore allo Sport Giuseppe Gibilisco ha spiegato che nella relazione
dell’Osservatorio ci sono delle condizioni, dettate dal professor Trombino, che
ci consentirebbero di proseguire nell’area del campo scuola, probabilmente
riducendo con apposito veloce Decreto il livello di tutela. Ma allora mi chiedo dov’era il professor Trombino e l’intero Osservatorio regionale del paesaggio quando nel 2012 il
Comune di Siracusa (sindaco Roberto Visentin), presentò osservazioni puntuali alle scelte unilaterali della Soprintendenza che portarono all’adozione
del Piano Paesaggistico di Siracusa (2012)? L’Osservatorio aveva già allora
l’obbligo di valutare con visione attenta, lungimirante e libera sulle possibili
ricadute impattanti sul territorio in conseguenza dei vasti vincoli di
tutela paesaggistica imposti sull’intero territorio cittadino. Diciamo che una
maggiore attenzione avrebbe potuto già in quella sede sistemare anche l’incongruenza dell’area del campo scuola. Ma questo non venne allora fatto.
Perché lo si scopre solo oggi, dieci anni dopo e con l’avvenuta approvazione
definitiva del Piano Paesaggistico avvenuta sei anni dopo, nel marzo 2018?
Ci sono a mio giudizio diverse soluzioni possibili per risolvere il problema e
definitivamente, sia tecniche che giuridiche”. Quali? L’architetto Spinoccia non le illustra in questa sede. “Per motivi professionali sono spesso andato a Palermo a discuterne. Se la politica siracusana vorrà darmi ascolto, senza arroganza e con volontà di capire, sono pronto a spiegare a tecnici, dirigenti e assessori”.




Post sui social in campagna elettorale: l'Agcom "bacchetta" Palazzo Vermexio

L’Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, “bacchetta” il Comune di Siracusa per alcuni aspetti della gestione delle pagine social istituzionali durante la recente campagna elettorale. A rivolgersi all’Agcom era stato uno dei competitor del primo cittadino, Michele Mangiafico del movimento Civico 4, ritenendo che alcuni post pubblicati violassero l’articolo 9 della legge 28 del 22 febbraio del 2000. La delibera emessa a seguito delle verifiche condotte ordina “al Comune di Siracusa di pubblicare sul proprio sito istituzionale, sulla home page, per quindici giorni, un messaggio recante l’indicazione di non rispondenza a quanto previsto dalla normativa, della comunicazione istituzionale realizzata attraverso la pubblicazione sulla pagina Facebook dei post relativi a: “Giornata premio custodi della bellezza” (13 aprile 2023), “Presentazione libro Massimo Perrucca” (13 aprile 2023), “giornata del 30 aprile all’Urban Center” (24 aprile 2023), “Inaugurazione verso il museo del mare” (5 maggio 2023), “Medea Mostra d’arte contemporanea” (5 maggio
2023), “Notte europea dei Musei 2023” (18 maggio 2023) e “sabato 20 maggio si
inaugura il museo del cinema di Siracusa” (18 maggio 2023). In tale messaggio si dovrà
fare espresso riferimento al presente ordine”. La mancata ottemperanza comporta l’applicazione di una sanzione. I post contestati, in realtà, sarebbero stati già rimossi, agli inizi di giugno, in ogni caso dopo il periodo “caldo”. La contestazione partiva dalla considerazione che, secondo la legge, “a far data dalla convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni e che tale divieto trova applicazione per ciascuna consultazione elettorale”.
Soddisfazione filtra da Civico4 che ha già pronto un nuovo e più circostanziato esposto.




Bastonate all'ex moglie, in carcere uomo violento: "Anni di percosse, controllava la donna con un'app"

Da anni  maltrattava l’ex moglie, picchiandola, aggredendola verbalmente, rendendole la vita impossibile. L’ultimo episodio è costato l’arresto ad un 49enne di Augusta. I carabinieri hanno ricevuto alcuni giorni fa una segnalazione che parlava di un’aggressione ai danni di una donna da parte dell’ex marito, che si era introdotto nella sua abitazione infrangendo il vetro di una finestra.  L’uomo, accecato dalla gelosia, pensava che in casa vi fosse un altro uomo e, raggiunta la malcapitata, nonostante il sospetto si fosse rivelato infondato, avrebbe iniziato a colpirla violentemente e ripetutamente con il manico di un piccone. Subito dopo avrebbe impugnato un bastone, ricominciando a colpire la donna. L’oggetto è poi stato rinvenuto dai carabinieri, che nel frattempo sono intervenuti, ponendo fine all’aggressione. La donna, che non voleva sporgere querela, è stata in ogni caso accompagnata all’ospedale Muscatello di Augusta, dove le sono state riscontrate ecchimosi in varie parti del corpo, un trauma cranico e la rottura di un incisivo. Le indagini dei carabinieri hanno consentito ai militari di appurare che la donna da diversi anni, anche durante il matrimonio, era oggetto di maltrattamenti fisici e verbali, privata della gestione delle sue risorse economiche, costantemente controllate dal partner. L’uomo era arrivato ad installare sul suo smartphone un’app per monitorare gli spostamenti della donna, costringendola a non disinstallarla per nessun motivo, nemmeno per un istante. Uno stato di terrore per la donna, che proprio per questo motivo non aveva mai denunciato queste condotte. I carabinieri hanno riferito le risultanze investigative alla Procura della Repubblica di Siracusa che ha vagliato la situazione chiedendo, infine, al Tribunale, una misura cautelare a carico dell’uomo, arrestato e condotto nel carcere di Cavadonna.




Programma Nazionale del Fondo Sicurezza, presentazione a Siracusa sulla nave Dattilo

Il Programma Nazionale del Fondo Sicurezza Interna 2014-2020 presentato a Siracusa. Il prossimo 28 giugno, al Porto di Siracusa, a bordo della nave Dattilo, si svolgerà un momento di approfondimento, alla presenza del Sottosegretario di Stato all’Interno, Nicola Molteni.Si tratta della prima occasione nella storia del Programma a titolarità del Ministero dell’Interno – Dipartimento della pubblica sicurezza per raccontare quanto realizzato e quanto ancora da realizzare con le risorse del Fondo Sicurezza Interna, strumento finanziario messo a disposizione dalla Commissione europea per potenziare la capacità di contrasto e prevenzione di fenomeni criminosi e la gestione integrata delle frontiere dei diversi Paesi dell’Unione. Un totale di 122 progetti del valore 572 milioni di euro che hanno portato innovazione tecnologica, nuove dotazioni, sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture, maggiori competenze e capacità nel sistema della pubblica sicurezza.
Tra i mezzi acquisiti anche la nave OSUM acquistata dalla Guardia di Finanza per il controllo delle frontiere, che sarà schierata presso il porto di Siracusa, e la stessa Dattilo del Corpo delle Capitanerie di Porto, le cui dotazioni sono state migliorate grazie ad investimenti del Programma Nazionale del Fondo Sicurezza Interna. Ulteriori dimostrazioni e progetti saranno presentati in stand allestiti lungo la banchina da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia
Costiera, Marina Militare.  Il Programma sarà  raccontato da Stefano Nazzi, scrittore, autore di
podcast e giornalista, seguirà un confronto a più voci, dapprima tra l’Autorità di gestione dei Programmi ISF italiano, Stefano Gambacurta, e spagnolo, Mario García Colorado, e la Commissione europea, e poi in Talk di approfondimenti tematici che vedranno coinvolti la giornalista Flavia Fratello, caposervizio di La7 esperta di Politica Estera e Interna, Eugenio Cau, giornalista de Il Post che si occupa di innovazione e politica estera, e Michele Colajanni, professore ordinario di ingegneria informatica all’Università di Bologna che ci introdurrà al mondo del Cybercrime. La manifestazione si concluderà con l’intervento del Sottosegretario di Stato all’Interno Nicola Molteni.  Modereranno Tonia Cartolano di Sky Tg 24 e Valeria Manieri, vincitrice del Premio Spinelli 2022 per il miglior servizio giornalistico sul tema dell’unificazione politica europea. L’evento vedrà la partecipazione dei vertici delle Forze di polizia e delle Forze armate e, per tra le autorità siciliane, il presidente della Regione, Renato Schifani, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia ed il Prefetto, Giusi Scaduto.




Inaugurato a Noto "Santagatha" , boutique d'alta moda nella chiesa di Sant'Agata

Inaugurato a Noto “Santagatha”, all’interno dell’ex chiesa di Sant’Agata, in via Trigona.
La boutique d’alta moda, firmata PozziLei, è stata denominata “Santhagata”, per richiamare il nome latino della chiesa, conciliando la moda con l’arte e la cultura. Un concept store che si focalizzerà sul lifestyle, con spazio all’abbigliamento, ai profumi, ai cappelli e ai libri.
“L’Amministrazione, nell’ottica di valorizzazione , conservazione e di utilizzo ottimale dei beni immobili di sua proprietà-spiega il sindaco Corrado Figura attraverso le sue pagine social- si è posta degli obiettivi prioritari: creare un’attrattiva con un ritorno per la Città sia economico che in termini di pubblicità, rafforzando il ruolo della città di Noto quale centro degli interessi connessi al commercio del territorio, con la valorizzazione in termini di sviluppo sociale ed economico della Zona del Piano Alto della Città di Noto. Nel contempo, inoltre, vogliamo mantenere un ottimale stato generale degli immobili, grazie all’esecuzione dei lavori pubblici finanziati con i fondi privati e del Pnrr, finalizzati al miglioramento antisismico, valorizzazione e conservazione del patrimonio monumentale”.
Lo spazio ha dimensioni di circa 300 metri quadri totali, di cui 270 destinati alla vendita ed è stato  valorizzato senza apporre alcuna modifica. La boutique è stata oggetto di un restauro conservativo con l’amministrazione e la soprintendenza delle Belle arti.



Progetto Icaro 2023, tempo di bilanci per la Polizia Stradale di Siracusa

Sono stati oltre 9.000 gli studenti degli Istituti Superiori e della Scuola Primaria e dell’Infanzia raggiunti dalle varie attività educative inserite nel Progetto Icaro 2023. Un dato che consente un bilancio conclusivo degli eventi educativi sulla sicurezza stradale più che positivo. Il Progetto Icaro – ricordiamo – è la più grande campagna di educazione stradale rivolta agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, che la Polizia Stradale, in provincia, organizza con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Sono stati quattro i maxi eventi organizzati e svolti in undici diverse giornate nel corso del quadrimestre febbraio/maggio 2023, con la proiezione del lungometraggio “Young
Europe”, gli spettacoli teatrali “17 Minuti” e “Icaro Junior” interpretati dalla Compagnia Il
Sipario e le tre giornate che hanno animato e colorato – grazie alla collaborazione dell’Anas
– il Largo XXV Luglio con il “Parco Mobile della Sicurezza Stradale” che ha registrato
l’affluenza di migliaia di alunni della scuola dell’Infanzia e dei primi due anni della Scuola
Primaria. Durante gli incontri non sono mancati momenti di forte impatto emotivo, con le
testimonianze di chi ha, purtroppo, vissuto in prima persona il dolore della perdita di un figlio
a causa di uno scontro stradale (particolarmente toccanti sono stati gli interventi di Deborah
Lentini – referente dell’Associazione Familiari Vittime della Strada – che ha parlato della
propria esperienza di madre che ha perso un figlio, Stefano, per l’imprudenza di un
conducente).
Numerosi sono stati gli “abbracci” regalati dai più piccoli alle poliziotte ed ai poliziotti
presenti, mentre i più grandi hanno dispensato – anche attraverso i canali social – commenti
positivi e di forte riscontro educativo ed emozionale. Va, comunque, rappresentato che
nell’ambito degli obiettivi di sicurezza stradale perseguiti, uno dei punti cardine è proprio
l’incontro e il confronto diretto fra gli operatori di polizia stradale e i giovani. Gli appuntamenti
e le tematiche trattate, tutte mirate a far accrescere nei più giovani la cultura e la conoscenza
delle regole, sono state affrontate da poliziotti specificamente formati e adattate alle varie
realtà degli studenti, utilizzando per i più piccoli la modalità dell’imparare giocando, dando
vita, invece, a veri e propri momenti di confronto e dibattito con i più grandi, mediante
l’utilizzo di immagini e filmati appositamente realizzati.
Sempre pienamente coinvolgenti sono stati anche gli interventi del Dirigente della
Polizia Stradale di Siracusa, Antonio Capodicasa, mirati in prevalenza sui concetti della
“responsabilità” quando si è in strada e sulla “sopravvalutazione delle proprie capacità”,
tipica dell’età adolescenziale e non solo, al punto tale da indurre ad atteggiamenti pericolosi,
sino ad arrivare alla “delocalizzazione” della propria ed altrui responsabilità (ovvero attribuire
al veicolo o alle condizioni esterne del momento le cause del sinistro), nonché sulla
“umanizzazione” degli incidenti. Troppo spesso, infatti, si tende ad addossare la
responsabilità della violenza stradale su fattori quali i veicoli o la strada, distogliendo
l’attenzione dal fattore principale: il “conducente”. Pienamente rinvigoriti ed orgogliosi, gli operatori della Polizia Stradale, sia per quanto sono riusciti a trasmettere ma soprattutto per quanto emotivamente ricevuto dall’alto numero degli alunni incontrati: “Quest’anno tra i bambini diversamente abili, presenti, uno era non vedente ed il suo entusiasmo e coinvolgimento sono stati per noi il fiore all’occhiello di questa iniziativa – commenta il Dirigente della Polizia Stradale, Antonio Capodicasa – per quanto non potesse vedere, ha captato tanto quanto gli altri il valore di quella giornata ed il suo fervore è stato per noi quanto di meglio potessimo sperare”.