La nuova moda: aree fitness pubbliche nei parchi di Augusta, Palazzolo e Buscemi

Una nuova moda prende piede nelle cittadine siracusane: è quella delle aree fitness pubbliche. Sono degli spazi attrezzati per lo sport all’aria aperta, in parchi o giardini, a disposizione di grandi e piccini. Al posto di altalene e scivoli, ecco che le amministrazioni comunali stanno installando panche per gli addominali, vogatori, ellittiche, attrezzi per calistenics ed altre forme di ginnastica ed allenamento all’aria aperta.
A Palazzolo Acreide, l’area fitness con tutti gli attrezzi è stata inaugurata nelle scorse settimane, nei pressi della Protezione Civile. Il parco non è stato ancora ufficialmente intitolato.
Ad Augusta, l’amministrazione comunale ha riqualificato con attrezzature per il fitness e lo sport il campo Carrubba, nel quartiere Terravecchia-Paradiso. L’inaugurazione ad inizio giugno.
Ancora più recente l’area fitness di Buscemi, proprio accanto al parco giochi tradizionale per i bambini.
Per quel che riguarda il capoluogo, ancora nessuna certezza su eventuali progettazioni di questo tipo. Un segnale è atteso nelle prossime settimane dal neo assessore comunale allo sport, Giuseppe Gibilisco.




Beni culturali, esperti a confronto a Noto: "Collaborazioni interdisciplinari"

La salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico monumentale al centro di un incontro che si è svolto ieri a Noto, promosso dalla Cna di Siracusa e dall’Ordine degli Architetti provinciale con Ibix. Nella sala Gagliardi si è parlato di un ripensamento delle logiche costruttive, mettendo al centro la tutela, la valorizzazione, la rigenerazione ed il principio di collaborazione interdisciplinare. I lavori, coordinati dal segretario di Cna, Gianpaolo Miceli, hanno potuto contare sugli interventi della presidente dell’Ordine degli Architetti Sonia Di Giacomo, il presidente regionale di CNA Nello Battiato, che ha sottolineato il valore assoluto del fare artigiano nell’ambito del restauro, fatto di sapienza e competenza, il sindaco di Noto, Corrado Figura. Due momenti di confronto e analisi, con testimonianze su opere di restauro specifiche, analizzate da un punto di vista integrato, degli enti, dei professionisti e delle imprese esecutrici. Tra i racconti di buone pratiche, quello del soprintendente di Ragusa, Antonino De Marco, che si è soffermato sull’opera di restauro degli altari della chiesa di San Bartolomeo a Giarratana, evidenziando la necessità di operare sinergicamente tra i territori di Siracusa e Ragusa in un’ottica di valorizzazione e non sfruttamento del territorio.
Angelo Giunta, già dirigente della soprintendenza di Enna,ha illustrato il restauro della Basilica di San Leone ad Assoro, la dirigente della soprintendenza di Siracusa Alessandra Ministeri che ha illustrato il restauro della facciata della chiesa di San Francesco all’Immacolata in Ortigia a Siracusa. A chiudere il primo panel di interventi la professoressa Giuliana Taglieri, docente presso l’Università dell’Aquila che ha illustrato il caso studio di una nuova nanocalce sostenibile per le azioni di restauro monumentale. Il secondo gruppo di interventi ha visto la partecipazione di restauratori, restauratrici, professionisti e analisti in casi specifici del territorio regionale. Antonella Pancaldo sul restauro delle facciate storiche di Villa Alliata di Petragliata, Viviana Haddad e Orazio Spadaro su interventi in masserie del ragusano, Maria Francesca Alberghina sull’importanza degli strumenti di analisi e caratterizzazione dei materiali e Simona Panvini che, insieme ad Agnese Faulisi hanno illustrato l’opera di restauro dei graffiti delle Carceri dei Penitenziari allo Steri a Palermo.




Dramma in Questura: poliziotto si toglie la vita con un colpo di pistola

Tragedia negli uffici della Questura di Siracusa. Questa mattina, un agente della Squadra Mobile si è tolto la vita con un colpo d’arma da fuoco. Aveva 42 anni. Avrebbe utilizzato l’arma di ordinanza.
I motivi del suicidio al vaglio degli inquirenti. Escluso che il gesto estremo sia legato al lavoro svolto dall’agente, che vantava uno stato di servizio irreprensibile.
Ha raggiunto la Questura di primo mattino, poi si è puntato la pistola alla tempia. Quando i colleghi sono arrivati in ufficio, la terribile scoperta.
Il Questore Benedetto Sanna e tutti i colleghi si stringono attorno al dolore dei familiari.




VIDEO: Scacco allo spaccio, le immagini della retata tra botole, porte in ferro e soldi

Una centrale dello spaccio attiva 24 ore su 24, capace di smerciare in poco tempo una quantità di stupefacenti che avrebbe fruttato svariate migliaia di euro. La droga sequestrata al termine del blitz dei Carabinieri, ad esempio, avrebbe fruttato qualcosa come 300mila euro alla criminalità organizzata siracusana. Chiara, quindi, l’importanza del colpo messo a segno dai militari, intervenuti in viale Ermocrate con il supporto dello Squadrone dei Cacciatori di Sicilia e con unità cinofile.
Le immagini della retata mostrano come per “proteggere” i loro traffici, gli arrestati avessero messo in piedi una rete di videosorveglianza, rafforzata da pesanti porte in ferro e vetri oscurati. Botole e lucernari utilizzati come vie di fuga, in caso di arrivo delle forze dell’ordine. Ma questa volta, i Carabinieri avevano previsto tutto.
Due persone sono state arrestate, altrettante denunciate- Sequestrato un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti (2,6 kg di cocaina/crack, 205 grammi di hashish; 115 dosi di marijuana) insieme a due fucili, di cui uno con matricola abrasa, e 143mila euro in contanti, verosimile provento dello spaccio. All’interno di un’abitazione, gli investigatori hanno trovato anche due macchine conta soldi, a riprova del fiorente business stroncato.




Centrale dello spaccio sgominata dai Carabinieri: il blitz, la fuga, gli arresti

I Carabinieri di Siracusa hanno inferto un nuovo, duro colpo allo spaccio di droga. Dopo mesi di indagini e decine di servizi di prevenzione e repressione, hanno individuato in una traversa di viale Ermocrate un sospetto e continuo andirivieni di persone. A seguito di alcune perquisizioni, sono state sequestrate alcune dosi di stupefacente, tra cui hashish e cocaina. Per comprendere da dove arrivasse quella droga, i Carabinieri hanno avviato una mirata indagine, coordinata dalla Procura di Siracusa.
E’ stata così individuata una vera e propria piazza di spaccio, “protetta” da un sistema di videosorveglianza per monitorare eventuali passaggi delle Forze dell’Ordine. Le telecamere, tuttavia, non erano l’unico strumento a difesa dei pusher: in un’abitazione, ritenuta la base operativa, avevano installato una porta di ingresso con una feritoia per permettere in sicurezza il passaggio dello stupefacente, e vetri oscurati per poter riconoscere gli acquirenti o le pattuglie senza essere visti dall’esterno.
E’ scattato così il blitz, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e delle unità cinofile. Passate al setaccio alcune abitazioni nei pressi della stazione ferroviaria. L’operazione si è conclusa con l’arresto di un uomo e una donna, la denuncia di due persone e il sequestro complessivo di un notevole quantitativo di droga. Nel dettaglio: 2678 grammi di cocaina/crack, di cui una parte era già stata confezionata in ben 829 dosi;
205 grammi di hashish suddivisa in 118 dosi; 115 dosi di marijuana per un totale di 115 grammi; due fucili cal. 12, di cui uno con matricola abrasa e oltre 143.000 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecite.
All’interno di un’abitazione, gli investigatori hanno rinvenuto anche due macchine conta soldi, a riprova del fiorente business stroncato.
Inoltre, con l’ausilio dei Vigili del fuoco di Siracusa sono state individuate e sequestrate ben 9 telecamere installate lungo le vie limitrofe e collegate con una delle abitazioni nella disponibilità degli arrestati.
Al momento dell’irruzione dei militari, uno degli arrestati ha tentato la fuga attraverso una botola ricavata dietro un armadio dell’abitazione, e poi sui tetti; ma è stato immediatamente bloccato con in spalla uno zaino contenente droga, tra cui oltre 2 kg di cocaina, contanti e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
L’operazione del Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa fa seguito al maxi sequestro di cocaina dello scorso maggio.
Dal 2020 a oggi, nella sola città di Siracusa, i Carabinieri hanno sequestrato oltre 10 kg di cocaina, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro, facendo chiudere i battenti a numerose piazze di spaccio, da ultima quella di via Algeri appena due anni fa; lo stupefacente sequestrato, una volta immesso sul mercato, avrebbe garantito alla criminalità siracusana un ricavo di almeno 300.000 euro. Gli ingenti quantitativi di droga sequestrati in questi anni dimostrano che il traffico di stupefacenti è l’attività criminale di maggiore interesse nel capoluogo; basti pensare che solo dalla cocaina sequestrata in questi anni si sarebbero potute ricavare almeno 50.000 dosi, una media di circa 40 dosi al giorno. A queste vanno aggiunte, tenuto conto di una popolazione residente di oltre 110.000 persone, quelle che sarebbe stato possibile spacciare dai 90 kg di marijuana, hashish e altre sostanze stupefacenti sequestrati nel solo biennio 2021-2022 dai militari dell’Arma dei Carabinieri.




Ulisse, una storia moderna di avventura. Peparini: "Qui corono un mio sogno"

Durante una pausa delle prove, Giuliano Peparini presenta il suo “Ulisse, l’ultima Odissea”. Spettacolo moderno, anzi “ultra contemporaneo” per usare le parole di Marina Valensise, consigliere delegato della Fondazione Inda, è in calendario al teatro greco di Siracusa dal 29 giugno, in chiusura di una felice stagione dedicata al teatro classico.
Peparini si prepara a portare un linguaggio nuovo nel tempio della classicità; la parola di Omero scivolerà in mezzo ad un equilibrato mix di teatro, danza, acrobazie, proiezioni e luci. “Un mix di tante cose”, dice lui scherzandoci su.
È una storia spettacolare, di avventura Un’avventura che inizia e si muove in un aeroporto. “Cercavo un luogo per fare vivere questo Ulisse, un posto anche attuale. E l’aeroporto è venuto da sé. È un luogo da dove si parte, si arriva; un posto in cui si resta anche bloccati. Ecco, cento viaggiatori restano bloccati in aeroporto da una tempesta. E c’è un clochard con una storia”. Ed è così che vari mondi iniziano a manifestarsi dentro questo aeroporto. “Incontrano personaggi come Calipso, Circe, Polifemo…fino a quando si riparte, finalmente. Ma non si arriverà ad Itaca”, anticipa Giuliano Peparini per poi confidare che uno spettacolo a Siracusa, al Temenite, “è il coronamento di un sogno”. Lo dice con schietta sincerità ed una storia personale di successi internazionali. Lascia il segno.
Le prova continuano, nella ex aula bunker di via Elorina. Ci sono cento attori/performer, c’è un’attenzione maniacale e su pervade tutto la sensazione di stare dando vita a qualcosa davvero di speciale.
Ulisse, l’uomo che si è perso e cerca casa, ha il volto di Giuseppe Sartori, straordinario Edipo lo scorso anno, a Siracusa. Nel cast Massimo Cimaglia (Aedo/Polifemo), Giulia Fiume (Calipso/Anima di Anticlea), Alessio Del Mastro (Anima di Tiresia/Lo spazzino), Giovanna Di Rauso (Circe), Gabriele Beddoni (Argo), Gianlorenzo De Donno (un viaggiatore), i performer Gabriele Baio, Michele Barile, Andrea Biagioni, Luca Capomaggi, Dennis Cardinali, Jhonmirco Baluyot Cruz, Mariaelena Del Prete, Gloria Ferrari, Gianmaria Giuliattini, Luca Gori, Giulio Hoxhallari, Raffaele Iorio, Claudio Lacarpia, Theo Legros-Lefeuvre, Christian Pace, Carlo Padulano, Andrea Raqa, Giuseppe Savino, Andrea Tenerini, Giuseppe Troise (compagni di Odisseo/viaggiatori bloccati), Dennis Carletta, Simone Cataldo, Tancredi Di Marco, Rosario Graceffa, Giuseppe Orto, Gabriele Scatà (viaggiatori). Nello spettacolo sono coinvolti anche gi allievi dell’Accademia d’Arte del dramma antico.
Le scene sono di Cristina Querzola e Lucia D’Angelo, i costumi di Valentina Davoli, le coreografie di Giuliano Peparini, le musiche della band Reuben and the Dark, light designer è Alessandro Caso, videomaker è Edmundo Angelelli, assistenti alla regia sono Tim Vranken e Gianluca Merolli, assistente coreografo è Francesco Sarracino, assistente costumista è Silvia Oliviero, ideazione e direzione dei cori cantati Simonetta Cartia, direzione del coro Elena Polic Greco, direttore di scena è Mattia Fontana, assistenti alla direzione di scena Dario Castro, Eleonora Sabatini, assistente alla drammaturgia Aurora Trovatello; coordinatori artistici sono Federica Panzeri e Christophe Allemann.




Restituiti alla Diocesi di Napoli due antichi paliotti: erano stati sequestrati a Noto

Sono stati restituiti alla basilica pontificia di Santa Croce, a Torre del Greco, due paliotti in marmo policromo recuperati a Noto dai Carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale. I due manufatti, di grande valore storico e religioso, erano stati individuati e sequestrati nel 2022, all’interno di una sfarzosa struttura privata di Noto, al termine un’indagine condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. In quell’occasione, sono stati sequestrati beni culturali ed archeologici (tra cui mosaici, situle, testine, crateri ed altro), per un valore di circa 3 milioni di euro.
Attraverso la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” del Ministero della cultura, è stato possibile accertare che i due marmi policromi erano stati oggetto di furto, avvenuto nel 2013, all’interno della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli di Torre del Greco.
Oggi i Carabinieri dell’Arte hanno restituito alla Diocesi di Napoli e alla intera collettività i pregevoli manufatti.
La felice conclusione della vicenda è frutto anche del coordinamento tra la Procura della Repubblica di Siracusa ed i Nuclei Carabinieri TPC ed i reparti dell’Arma territoriale.




Proroga per bilancio di previsione, Scerra: "Evitato esercizio provvisorio per decine di Comuni"

(c.s.) Nuova proroga per la presentazione del bilancio di previsione: i Comuni avranno tempo sino a fine luglio per completare le relative procedure. Nelle settimane scorse, il parlamentare Filippo Scerra (M5S) aveva richiesto al Governo un intervento di questo tenore. “Un gesto di attenzione verso quegli enti in difficoltà che rischiavano, senza colpe, l’esercizio provvisorio in un clima di incertezza sulle risorse effettivamente disponibili, anche per via di alcuni ritardi statali”, commenta Scerra. “Difficile, in quelle condizioni, rispettare la scadenza del 30 maggio soprattutto per diversi Comuni siciliani e del Mezzogiorno. La nuova proroga – conclude l’esponente pentastellato – allontana l’esercizio provvisorio ed un rallentamento nelle attività e nei servizi gestiti dai Comuni”.




Targia, abbattuto il viadotto sono rimasti in piedi due tronconi: spiegato il motivo

C’è una precisa ragione tecnica dietro la scelta di mantenere le due spalle, di ingresso e di uscita, di quello che fu il viadotto di Targia. La campata principale ed i grandi piloni su cui poggiava, sono stati demoliti nei mesi scorsi chiudendo una lunga diatriba tra ricostruzione o abbattimento. Alla fine, la Regione ha stanziato le somme (poco meno di un milione di euro) per procedere con l’abbattimento, sentito il parere del Comune di Siracusa. E’ stata giustificata bastevole la bretella di Targia, senza necessità di programmare la ricostruzione del viadotto all’ingresso nord di Siracusa. Sin qui, non pare che gli automobilisti ne sentano la mancanza.
Ma non è passato inosservato il fatto che siano rimasti in piedi i due tratti, iniziale e finale, del vecchio viadotto. La loro demolizione non è mai stata presa in considerazione perchè tecnicamente impossibile: quei piloni sono fondamentali per la tenuta della struttura in terre armate su cui poggia la vicina bretella di Targia. Nel dettaglio, lì si scaricano le spinte dell’impianto realizzato per la costruzione della strada su cui si svolge ogni giorno il traffico in entrata ed uscita da e per Siracusa nord.
Discorso diverso è quello relativo al lato estetico: quei tronconi rimasti così non sono certo belli a vedersi. Si potrebbe immaginare di rifinirli con intonaco e guardrail di chiusura. Ed in effetti è un pensiero che anche i progettisti del Genio Civile hanno suggerito alla Regione, in fase di intervento. Se non vi fosse stata la spesa – inizialmente non prevista – per lo spostamento dei cavi che tengono Siracusa allacciata alla rete internet nazionale (tre passavano tutti per il viadotto, ndr), probabilmente sarebbe già stato concluso anche l’abbellimento dei due tronconi lasciati in piedi.




Servizio idrico, cartelle di accertamento a Floridia. Il Comune: "Bisognava intervenire"

Sorpresa per i contribuenti floridiani: nei giorni scorsi si sono visti recapitare cartelle idriche “pesanti”. Alcune anche a tre zero. Sono relative ad accertamenti sul consumo effettivo negli anni 2018-2022. Tecnicamente, si parla di cartelle di accertamento.
“Questo succede perchè non c’è stato il coraggio di fare certe scelte, in passato. Ma quando si è chiamati ad amministrare, bisogna operare responsabilmente anche se non tutte le decisioni portano consenso”, commenta il sindaco di Floridia, Marco Carianni. Ai cittadini in protesta ha spiegato la situazione: “abbiamo incaricato una società per effettuare una ricognizione dei contatori degli utenti del servizio idrico. Un lavoro che non veniva fatto dal 2018. In tutti questi anni, i floridiani hanno di fatto pagato il consumo presunto, un acconto. Ora, con le letture, abbiamo il dato del consumo effettivo. Comprendo che siano arrabbiatissimi. Ma il nostro Comune è in default proprio a causa dei tributi locali non fatturati, come nel caso del servizio idrico. Se negli anni precedenti lo avessero fatto, oggi non saremmo a questo punto. Ci ritroviamo con 5 milioni di euro alla voce crediti di dubbia esigibilità. Se non intervenivamo, avremmo causato danno erariale”, le parole del primo cittadino.
Per far fronte agli importi oggi richiesti dal Comune per il servizio idrico, è stata concessa a tutti la possibilità di rateizzare la spesa. Basta una richiesta agli uffici, anche via mail. Il piano prevede rate da 50 euro al mese, sino ad estinzione del debito.