Raggiro del finto sms e spariscono 1.380 euro dal conto: denunciati due truffatori

Un ragazzo di Noto è finito vittima del vecchio raggiro del phishing: finti sms di avviso utilizzati da malintenzionati per rubare le credenziali di accesso a carte di credito ed home banking. Lo scorso 15 maggio, sul display del telefonino era comparso un sms firmato “Poste Italiane” che lo avvisava del rilevamento di un accesso da parte di un dispositivo sconosciuto, invitandolo a cliccare un link per le verifiche. Eseguita l’operazione, la vittima veniva reindirizzata su un sito e poi contattato da un sedicente operatore che, telefonicamente, lo guidava a compiere una serie di operazioni tramite l’APP Postepay. La mattina del 17 maggio, il giovane, verificando l’estratto conto della carta, si è accorto che erano sparti 1.380 euro.
Ha presentato denuncia al locale commissariato e dopo veloci indagini, sono stati denunciati per truffa in concorso un uomo di 64 anni ed una donna di 36. Le verifiche sul conto corrente e sull’utenza telefonica hanno permesso di risalire all’identità dei due truffatori.

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Calci e pugni al Pronto Soccorso di Augusta, arrestato un 35enne

E’ stato arrestato il 35enne che ieri pomeriggio ha dato in escandescenza al Pronto Soccorso del Muscatello di Augusta. Per calmarlo, sono intervenuti agenti di Polizia che lo hanno poi bloccato per resistenza, violenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale e per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità.
Il 35enne, noto alle forze dell’ordine, ha aggredito con calci e pugni il personale sanitario. All’arrivo dei poliziotti, si è scagliato contro questi ultimi che hanno faticato non poco per immobilizzarlo e trarlo in arresto. Secondo gli intervenuti, il 35enne era sotto l’effetto di bevande alcoliche. Si trova adesso ai domiciliari.




Aggressione in carcere: detenuto violento si scaglia contro la Polizia Penitenziaria

Ancora un’aggressione in carcere, ai danni di agenti della Polizia Penitenziaria. Questa volta è accaduto all’interno della casa di reclusione di Noto, quando – ieri pomeriggio – due ispettori e ad un assistente capo colpiti con calci e pugni. L’aggressione è un detenuto siciliano, non nuovo ad episodi di questo tipo. Secondo il coordinatore provinciale della Cgil Polizia Penitenziaria di Siracusa, Giuseppe Argentino, l’uomo avrebbe al suo attivo oltre 100 aggressioni.
“Un detenuto violento in un istituto penitenziario di media sicurezza. E’ una circostanza strana”, commenta lo stesso sindacalista. “La casa di reclusione di Noto è una casa di lavoro, per cui di solito sono ristretti detenuti che intendono lavorare”, spiega prima di chiedere “un cambio di rotta”. Per il sindacato, la Polizia Penitenziaria in servizio nelle carceri italiane si sente “abbandonata a sè stessa”, alla mercè di detenuti violenti e aggressivi che individuano negli agenti i loro obiettivi.

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"Medea, tra archeologia e mito": mostra al museo Paolo Orsi di Siracusa

(c.s.) “Medea. Tra archeologia e mito” è la mostra che sarà inaugurata venerdì 16 giugno alle 17.30 nella sala centrale del museo archeologico regionale “Paolo Orsi” di Siracusa. L’esposizione è organizzata dal “Parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai” in collaborazione con la fondazione Inda.
“Medea”, la tragedia di Euripide messa in scena quest’anno in occasione del 58° ciclo di rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa, rappresenta uno dei miti greci più noti, ma anche più ricchi e articolati, che vede in Medea l’affascinante e complessa protagonista: maga, sacerdotessa, moglie, amante, donna tradita, ma anche madre che compie il più efferato dei delitti, l’uccisione dei figli. Insieme a lei numerose sono le figure legate alla sua vicenda e a quella degli Argonauti, narrate agli occhi dei visitatori attraverso il linguaggio efficacissimo delle immagini che i reperti mostrano, il tutto impreziosito dagli abiti di scena concessi in prestito dall’archivio storico Inda.
«Questa iniziativa – sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – è il trait d’union fra due grandi patrimoni: quello delle rappresentazioni classiche in scena ogni anno nella città aretusea e i reperti storici conservati nei nostri musei. Un evento che permetterà ai visitatori di immergersi nella cultura greca, attraverso il racconto di questa grande protagonista, tra mondo teatrale e testimonianze archeologiche che hanno contribuito a tramandare il mito sino ai nostri giorni».
La mostra è divisa in più sezioni e racconterà i vari episodi del mito della principessa della Colchide attraverso i reperti non solo conservati nel “Paolo Orsi” ma provenienti anche da altre importanti istituzioni museali siciliane e statali grazie a una collaborazione che è la buona pratica di chi opera per valorizzare il patrimonio culturale. L’esposizione è un positivo esempio di sinergia tra i musei regionali di Agrigento, Gela, Lipari e quelli nazionali di Napoli, di Roma e di palazzo Jatta a Ruvo di Puglia.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 30 ottobre con ingresso gratuito, osservando gli orari di apertura del museo.




Lavoro nero in uno studio odontoiatrico, maxi-multa elevata dalla Guardia di Finanza

Pagamenti in contanti a lavoratori irregolari. Doppio guaio per uno studio odontoiatrico di Avola, su cui si sono concentrate le verifiche a cura della Guardia di Finanza. Le indagini dei militari della Compagnia di Noto, diretti dal capitano Mariagrazia Ponziano, hanno accertato che un dipendente lavorava nello studio dal 2020, per un totale di 251 giorni di prestazioni in nero, e che per un secondo dipendente le comunicazioni di instaurazione del rapporto di lavoro sono state inviate al Centro per l’impiego in epoca successiva all’effettivo inizio del rapporto di lavoro.
Nel corso dell’accertamento sono emerse irregolarità sull’erogazione della retribuzione: il titolare dello studio avrebbe pagato i dipendenti in contanti, non permettendo così la tracciabilità degli stipendi per le annualità 2020-2023. Al datore di lavoro è stata elevata una sanzione di 225.667 euro




Autonomia differenziata, i rischi per la sanità pubblica: raccolta firme di Cgil e Uil

Raccolta firme per chiedere al presidente della Regione di revocare l’adesione all’autonomia differenziata. E’ una iniziativa di Cgil e Uil che sabato mattina saranno in presidio davanti all’ingresso dell’ospedale Umberto I di Siracusa, dalle 10.30 alle 12.30.
La questione, secondo i due sindacati, “va risolta in tempi brevissimi, a tutela soprattutto della salute pubblica”. L’attuazione di maggiori autonomie in sanità – spiegano – “richieste guarda caso dalle Regioni con le migliori performance sanitarie e maggior capacità di attrazione, amplificherà le già notevoli differenze tra Nord e Sud. Così si corre il rischio di allargare a dismisura il gap non solo tra il Settentrione e il Meridione d’Italia, e in particolare la nostra Isola, ma anche tra sanità pubblica e privata, in barba al diritto costituzionale di uguaglianza dei cittadini nella tutela della salute”, affermano Roberto Alosi, segretario generale della Cgil di Siracusa e Ninetta Siragusa che nel territorio rappresenta la Uil provinciale. I due sindacalisti rimarcano come la sanità pubblica territoriale sia ormai al collasso e l’autonomia differenziata segnerebbe un ulteriore arretramento in termini di servizi resi al cittadino, di investimenti e di qualità delle prestazioni.




Italia, primo giorno da riconfermato: "Risultato netto, ora equilibrio e collaborazione"

“Ferdinando Messina? Non ci siamo ancora sentiti personalmente. C’è stata una telefonata con il mio capo di gabinetto, Giansiracusa. Sarò felice di parlare con Ferdinando. Con lui il rapporto è da sempre ottimo, sono certo che non sarà complicato ritrovarsi per parlare e discutere del presente e del futuro della città”. Il giorno dopo l’elezione, Francesco Italia tende una mano al suo competitor, il candidato della coalizione di centrodestra Ferdinando Messina.
“Ci tenevo moltissimo a rappresentare, difendere e governare Siracusa in questi anni delicati e importati. Anni in cui deve essere completata la messa a terra dei fondi Pnrr, c’è la nuova programmazione europea e poi il rilancio delle Zes senza dimenticare il consolidamento dei risultati turistici. Ho chiara anche la necessità di trovare un equilibrio tra il centro ed il resto della città”, analizza poche ore dopo i festeggiamenti il riconfermato primo cittadino. Il primo atto sarà dedicato però al diserbo. “Subito, è una delle cose che ha funzionato peggio”.
Rispetto a cinque anni fa, affluenza cresciuta di circa tre punti percentuali. Sono invece quasi 11 i punti percentuali di differenza tra i due candidati. “Credo che il risultato di queste elezioni sia netto ed importante, anche nelle proporzioni numeriche, che mi fa immaginare che vi sarà una valutazione dei numeri anche in Consiglio comunale”, commenta Italia. “Gli elettori hanno voluto dare continuità, hanno scelto la stabilità: un dato di cui il Consiglio comunale terrà conto. La responsabilità dell’equilibrio in assise sarà anche la mia, per questo mi metto subito a lavoro per coinvolgere e collaborare con le altre forze politiche”. Insomma, il richiamo al tema della pacificazione, dopo gli scontri in campagna elettorale. Ma soprattutto apertura al confronto ed all’ascolto, due punti su cui le opposizioni sono state molto critiche nei mesi scorsi con Francesco Italia. “Io sempre aperto al confronto, però alla fine serve qualcuno che decida. Noi lo abbiamo fatto sempre con coraggio e determinazione quando eravamo convinti di fare bene; su alcune cose sono stato molto critico verso il nostro lavoro, ad esempio sul diserbo. Non credo si possa dire che il confronto sia mancato. Ho fatto appelli alla collaborazione ma ricevuto insulti come risposta. Così, capirete, diventa difficile confrontarsi. Il ritorno del Consiglio comunale aiuterà, in questa direzione. A tutti dico: apriamo una nuova pagina di politica siracusana, mettiamo al centro la collaborazione tra le forze della coalizione e, nel senso più ampio, tra tutte le forze politiche in Consiglio”.
Il suo vicesindaco, dopo anni in cui il ruolo è toccato a Pierpaolo Coppa (confermato assessore), sarà adesso Edy Bandiera, dopo la rottura con il centrodestra. “E’ una persona le cui posizioni politiche erano talmente nette e chiare che non poteva che avere altro epilogo”, dice Italia commentando l’apparentamento. “Il suo è stato un apporto consistente, oltre i numeri. Ha dimostrato che etica e politica non sono cose distinte. Oltre gli interessi e la poltrona, si può fare politica mantenendo una linea ed un principio, con valori più alti della convenienza spicciola”.
Ha fato una scelta diversa Giancarlo Garozzo. E quella che poteva essere l’elezione della riconciliazione tra i due ex sodali politici, finisce per marcare ancora di più la distanza. “Per quanto riguarda l’altro soggetto (dice proprio così Italia, senza nominare Garozzo, ndr), ha fatto una scelta chiara di campo. Evidentemente quelle operate in precedenza erano basate sul non so che cosa. Non mi va neanche di parlarne”.
Infine, Italia si prende una rivincita sui sondaggi. “Non ci ho mai creduto. Mi davano quinto, sesto. Ma io avevo la percezione di un affetto crescente, d’incoraggiamento e sostegno. Ho pensato che si, c’era un vento favorevole”.




Forza Italia, la coalizione e Bandiera: "Scelto ottimo candidato, qualcuno si faccia esame"

Per Forza Italia la prova elettorale di Siracusa era tra le più importanti in Sicilia. Unico capoluogo di provincia con il sindaco espressione proprio di quel partito, con Renato Schifani tre volte in visita per sostenere la coalizione. Il risultato non è stato pari alle attese, inutile girarci attorno. Anche se il coordinatore provinciale di Forza Italia, Corrado Bonfanti, “salva” la buona prova elettorale del partito mentre mastica amaro per l’esito finale di coalizione.
“Faccio intanto le mie congratulazioni a Francesco Italia. Ho apprezzato le sue parole, nella direzione della partecipazione e del coinvolgimento. Speriamo che avvenga. La buona politica è fatta di confronto e rispetto delle idee degli altri”, dice su FMITALIA.
“Come Forza Italia, portiamo cinque consiglieri comunali in aula. Siamo soddisfatti del nostro risultato. Abbiamo lavorato tanto, credo bene. Insieme al deputato regionale Gennuso, abbiamo ricostruito il partito. Considerate – spiega Bonfanti – che molti dei candidati in lista nel 2018 non erano più presenti con noi. Credo che abbiamo creato le condizioni per far avvicinare altre persone ancora”. E fin qui la parte dolce del risultato elettorale. Le dolenti note arrivano analizzando la prova della coalizione. “Molto ampia e con aspettative varie, registriamo che qualcosa non è andata nel verso giusto. Qualcuno non ha rispettato le prerogative di una coalizione compatta. Non vorrei usare la parola tradimento, però qualcuno qualche esame di coscienza deve farselo. Le premesse erano diverse. Abbiamo perso il confronto”, ammette Corrado Bonfanti.
In attesa di un primo momento di confronto tra alleati, qualche voce critica prende di mira la scelta del candidato sindaco. “Ferdinando Messina è un ottimo candidato, con le sue fondamentali caratteristiche: conoscenza del territorio, dei problemi, capacità di ascolto, voglia di fare bene, serietà e disponibilità. Non capisco quale possa essere l’idea di candidato che questa città si aspettava”, dice il coordinatore provinciale di Forza Italia. Per settimane, però, hanno tenuto banco le polemiche attorno al tavolo regionale del centrodestra e la rosa ristretta di nomi per la candidatura: Messina e Bandiera. “Non mi piace scendere in polemica e non è il momento. Quando si parla di etica e di rispetto dei principi, si deve dire quando le scelte vengono fatte e perchè. Non si prendono altre strade solo perchè non si è stati scelti candidato sindaco. Se si ritiene di essere gli unici a poter aver investitura, non c’entrano morale e principi. E’ altro”. Parole che suonano con un destinatario diretto: Edy Bandiera che, apparentatosi con Italia al ballottaggio, ha inciso sul risultato. “Quando fai parte di un partito, di una famiglia non puoi sempre dire la tua e aspettarti che gli altri stiano zitti”, prosegue il coordinatore provinciale di Forza Italia. “Devi sapere rispettare gli altri, specie se sei stato beneficiario di tante belle iniziative, anche a discapito di altri”, punge Bonfanti. “Ognuno deve recitare il suo ruolo. Tutti vorremmo essere protagonisti, ma non è sempre possibile. L’attenzione bisogna guadagnarsela, con rispetto”.
Quanto ai rapporti con Fratelli d’Italia (criticato dal Mpa per la posizione egemone nella squadra di assessori designati, ndr), Bonfanti conferma l’intesa: “FdI ha fatto una campagna determinata e vicina al nostro candidato. Hanno sviluppato un buon progetto al nostro fianco. Non voglio indicare qualcuno, chi non ha dato il massimo lo sa e ne ha consapevolezza”, taglia corto.
Cosa salvare? “Il Centrodestra costituirà l’ossatura del prossimo consiglio comunale, 19 consiglieri su 32 totali. La compagnie che ha vinto le elezioni si ritrova in minoranza”, analizza Bonfanti. Sarà opposizione dura? “L’obiettivo principale è far si che vengano deliberate norme e regolamenti nell’interesse dei siracusani e per lo sviluppo. Siracusa deve essere centrale nelle dinamiche provinciali e del Sudest, deve trainare tutti. Non conteremo, come Forza Italia, i mesi per la presentazione della mozione di sfiducia (24, ndr). Siamo per costruire. Faremo la nostra parte, quella che ci hanno assegnato gli elettori che ci hanno votato”.
Ferdinando Messina, ieri sera, ha affidato il suo pensiero ad un comunicato stampa. “I siracusani hanno scelto di dare continuità all’amministrazione Italia, rispettiamo questa scelta democratica. Questo è un punto di partenza, ascolterò tutti i partiti e le liste civiche della coalizione e relativi consiglieri eletti che mi hanno sostenuto al ballottaggio, per continuare l’impegno a difesa della nostra città. Ringrazio i numerosi elettori che con il loro voto e gli innumerevoli attestati di stima hanno dimostrato di credere alla nostra proposta e ai quali garantisco la prosecuzione del mio impegno”.




Tiziano Spada: "Ho sostenuto Italia, ora il Pd allarghi la sua visione oltre ai personalismi"

“La vittoria di Francesco Italia conferma la volontà della città di Siracusa di bocciare il centrodestra. Adesso bisognerà confrontarsi per comprendere quale percorso intraprendere”. Lo sottolinea il deputato regionale Tiziano Spada, che non aveva fatto mistero del suo sostegno al sindaco riconfermato nonostante una posizione diversa assunta dalla segreteria cittadina del Partito Democratico.
“Il dato del ballottaggio – aggiunge Spada – è chiaro e conferma la volontà dei cittadini di farsi rappresentare dal sindaco che ha governato negli ultimi cinque anni e che, dopo il primo turno, era l’unica scelta plausibile per chi si riconosce nei valori del centrosinistra. A tal proposito, servirà un momento di confronto tra le forze positive della città per tracciare un percorso nuovo. Qualsiasi proposta verrà valutata in seno al Partito per capire se ci sono i presupposti per condividere questa esperienza amministrativa e apportare il nostro contributo”.
Il PD ha tre consiglieri comunali. Al primo turno era una delle colonne della coalizione progressista a sostegno di Renata Giunta sindaca.
Non a caso, Spada è ben consapevole del fatto che il turno di ballottaggio e la chiusura delle elezioni amministrative aprono ora una fase di confronto anche all’interno del Partito Democratico. “La mia personale scelta di sostenere Italia al secondo turno elettorale muove dalla speranza che, all’interno del Pd, vi sia una visione più larga e fuori dalle logiche personalistiche. Abbiamo scongiurato il rischio di consegnare la città alle forze di centrodestra e da qui dobbiamo ripartire. Serve una guida autorevole a livello provinciale, che si ripercuota anche nei vari livelli comunali delle singole città della provincia. Solo così – conclude il parlamentare regionale – il Partito Democratico potrà riconquistare quel ruolo di protagonista che ha avuto per anni”.

foto: Spada (a sinistra), con Italia al centro e il sindaco di Floridia Carianni a destra




I trentadue nomi dei consiglieri comunali di Siracusa: maggioranza per il centrodestra

Con l’elezione del sindaco, si definisce anche la composizione del nuovo Consiglio comunale di Siracusa. Sono 32 i consiglieri che siederanno nell’aula al quarto piano di Palazzo Vermexio. La coalizione di centrodestra ha la maggioranza dell’assise, con 19 eletti più Ferdinando Messina. Sono invece 9 i consiglieri della coalizione del sindaco Italia, più 3 del Pd che al primo turno era in coalizione con Renata Giutna.
Cinque gli eletti di Fratelli d’Italia: Giovanna Porto, Damiano De Simone, Paolo Cavallaro, Simone Ricupero e Paolo Romano. Quattro invece i consiglieri Mpa: Sergio Bonafede, Alessandro Di Mauro, Luciano Aloschi, Luigi Cavarra. Anche Forza Italia porta in Consiglio comunale quattro rappresentanti (più Ferdinando Messina): Gianni Boscarino, Luigi Gennuso, Leandro Marino e Salvatore La Runa. Tre i nomi per Insieme: Ivan Scimonelli, Daniela Rabbito e Ciccio Vaccaro. E sono tre i consiglieri anche per Fuori Sistema, la lista di Giancarlo Garozzo che si è apparentata alla coalizione di centrodestra per il ballottaggio: Franco Zappalà, Cosimo Burti ed Alessandra Barbone.
Nove gli eletti nella coalizione di Francesco Italia. Cinque i consiglieri per la lista Francesco Italia Sindaco (Andrea Buccheri, Andrea Firenze, Giuseppe Casella, Concetta Carbone, Gaetano Romano); due Noi per la Città (Salvo Ortisi, Sergio Imbrò); e due per Edy Bandiera Sindaco, apparentatosi al ballottaggio con Italia (Matteo Melfi e Nadia Garro).
Chiude il quadro dei trentadue, il Pd con i suoi tre consiglieri eletti: Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco.