L'ex Caserma Caldieri diventerà l'Hotel luxury Scausi: ecco i piani della Zancle 757

L’Agenzia del Demanio ha assegnato in concessione alcuni beni di grande interesse artistico e paesaggistico in contesti ricchi di storia e bellezza naturale. Tra questi c’è l’ex Caserma Caldieri di Ortigia, a Siracusa. E’ stata affidata a Zancle 757 srl. La proposta progettuale prevede il recupero dell’immobile, in linea con i vincoli di tutela, per la realizzazione di una struttura ricettiva di alta categoria con annessi servizi complementari. Secondo il progetto, negli spazi dell’ex chiesa e nei cortili saranno organizzati eventi culturali, mostre temporanee o permanenti, convegni aperti al pubblico, con promozione di prodotti enogastronomici e dell’artigianato tipici del territorio. Previsti laboratori artistici e lo sviluppo di iniziative di turismo esperenziale con la scoperta di prodotti del territorio. Sarà inoltre avviata anche la collaborazione con scuole di alta gastronomia. Il progetto di recupero avrà inizio nei prossimi mesi, i lavori richiederanno alcuni anni. La Zancle 757 è una società messinese che fa capo all”imprenditore Rocco Finocchiaro. “Questo mio progetto – spiega – lo sognavo da tempo. Negli anni scorsi avevo manifestato l’interesse verso lo stabile dell’ex Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele di Messina, quel magnifico e storico palazzo del Basile, che, per vari motivi purtroppo non si è potuta concretizzare e che pare (forse) è stata destinata a istituzioni pubbliche. Così ho dirottato i miei sogni su Siracusa. La ex Caserma Caldieri diventerà ‘Hotel Scausi’, con 32/34 camere. Ma i due piani dell’ex Chiesa diventeranno due laboratori permanenti di restauro del papiro e uno di gioielli e materiali antichi”.
Richiesto un piano di investimenti pari a 15 milioni di euro. “Non vedo l’ora di vedere passeggiare i clienti provenienti da tutto il mondo, sbirciare dentro i laboratori per apprezzare e respirare la nostra storia di Sicilia, proprio nella terra che ha dato i natali al grande Archimede”, conclude l’imprenditore messinese Rocco Finocchiaro.




Bitadze, un gigante georgiano per l'Ortigia: il centroboa è il primo acquisto

Andria Bitadze, gerogiano, è il primo acquisto della nuova Ortigia che prepara la stagione 2023/24, quella della Champions League. Centroboa di oltre due metri di altezza, classe 1997, vanta una lulnga esperienza europea iniziata a 16 anni in Montenegro (Jadran Herceg), poi CN Barcelona, quindi approda in Italia (Roma Vis Nova) e nel 2018 il passaggio alla Stella Rossa. Nel 2019 torna in patria, alla Dinamo Tbilisi, giocando per tre stagioni la Champions League e vincendo tre campionati nazionali. Nel 2022 passa al Panionios, con cui conquista il quarto posto in campionato, gioca la Champions e arriva in semifinale di Euro Cup. Nella stagione appena conclusa ha realizzato 23 gol in Champions League, 5 in Euro Cup e 48 nel campionato greco. Bitadze è nazionale georgiano. “Non vedo l’ora di raggiungere dei risultati straordinari con l’Ortigia”, le sue prime parole da biancoverde. “I miei compagni di nazionale Marko Jelaca e Boris Vapenski, che hanno giocato con l’Ortigia qualche stagione fa, mi hanno parlato benissimo del club, dei giocatori, del coach, della dirigenza e dello staff. So bene che è una società seria con obiettivi molto importanti, che punta sempre a migliorare. Questo è un fattore molto importante per me e per la mia carriera. Voglio vincere una coppa europea. L’Ortigia ci è andata vicina più volte ed anche io ci sono andato vicino quest’anno, con il Panionios, uscendo in semifinale contro il Vasas. Nella prossima stagione, insieme ai miei compagni, dovremo lavorare duramente. So che l’Ortigia è una grande famiglia e ciò per me è grandioso”.
A giorni, l’annuncio di un nuovo colpo da parte della dirigenza biancoverde che guarda ad Oriente. In uscita, intanto, Petar Velkic che ha scelto di trasferirsi fuori dall’Italia.




Lezioni di Legalità a scuola, chiude il ciclo di incontri della Questura di Siracusa

Si avvia a conclusione l’anno scolastico e si concludono anche gli incontri di Legalità promossi dalla Questura di Siracusa. Ultimo appuntamento del ciclo, all’istituto “Giuseppe Bianca” diretto dalla preside Lucia Barbiera.
L’Ufficio per la Comunicazione della Questura di Siracusa (composto dal responsabile Tommaso Bellavia, da Santina Genovese e da Roberto Damiani) e i Dirigenti dei Commissariati distaccati hanno tenuto, nel complesso, 81 incontri che hanno coinvolto centinaia di studenti.
Gli eventi sono stati studiati anche in funzione dell’età dei ragazzi che sono stati coinvolti in discussioni sull’importanza del rispetto delle regole e delle leggi, sull’utilizzo consapevole dei social network, sul fenomeno del bullismo e del cyber bullismo, sulla prevenzione ed il contrasto allo spaccio di droga, sul fenomeno della criminalità organizzata di tipo mafioso e sul significato dell’impegno antimafia.
In particolare, su indicazione del Questore Benedetto Sanna, è stato approfondito il tema della lotta alla vendita ed al consumo degli stupefacenti, nella convinzione che sia necessario ridurre l’offerta con l’azione repressiva delle forze di polizia che quotidianamente denunciano spacciatori e sequestrano stupefacenti e, parimenti, abbattere la domanda, con un’azione preventiva diretta ai più giovani.




Garozzo sceglie Messina. "Italia politicamente narciso, arrogante"

La notizia è diventata ufficiale podo dopo le 14, termine per la chiusura di intese e squadre di assessori designati. Giancarlo Garozzo ha chiuso l’apparentamento con il centrodestra di Ferdinando Messina. Al primo turno, con il suo 8%, proprio Garozzo è stato uno di quei candidati che ha “frenato” la destra. Ora l’intesa quando tutti erano pronti a parlare di amicizia ritrovata con Francesco Italia. E invece…
“Sono state giornate frenetiche ma, anche se in ritardo, voglio ringraziare dal profondo del cuore le oltre 4800 persone che mi hanno dato fiducia nel primo turno e che oggi continuano a chiedere indicazioni per il secondo turno. La nostra intenzione era quella di lasciare libero l’elettorato anche perché, come sempre, non ero alla ricerca di poltrone/assessorati. Nel corso di questa settimana, pur non avendo cercato nessun tipo di interlocuzione, sono peró stato contattato da entrambi i candidati ammessi al ballottaggio, entrambi qualificabili come candidati di centrodestra con cui non abbiamo mai avuto a che fare, ma con due atteggiamenti del tutto diversi”. Le parole di Garozzo spiegano quindi il perché della scelta di Messina. “Francesco Italia ha ritenuto di dover sottolineare soltanto che non avremo mai potuto sostenere Ferdinando Messina e per tale ragione ha ritenuto di non consentirmi, nel caso il supporto fosse andato a lui, nemmeno di garantire, cosa che più mi sta a cuore, i candidati della lista Fuori Sistema per Siracusa che in caso di premio di maggioranza a lui attribuito, grazie ad un apparentamento tecnico, avrebbero potuto fare ingresso in consiglio comunale in numero più elevato. Di contro, l’approccio umile e rispettoso di Ferdinando Messina nel chiedermi di supportarlo, è stato quello di comprendere il mio desiderio di tutela quantomeno dei consiglieri eletti, oltre che dell’intera città, con la garanzia prestatami che il dispositivo relativo alla Camera di Commercio del sud-est allo stato congelato, vedrà il suo impegno affinché sia revocato. Il candidato Messina ha inoltre sposato alcuni nostri punti programmatici che riteniamo fondamentali”.
Parole che valgono come un’accusa di arroganza politica all’indirizzo di Italia e che riaprono, inevitabilmente, il vecchio strappo. “Nessun assessorato ci interessava e nessun assessorato abbiamo richiesto o ottenuto; ma vogliamo solo tornare a cercare di fare il meglio per la città, ripristinando anche la democrazia attraverso un consiglio comunale da troppo tempo assente, che rappresenti la pluralità degli elettori, evitando l”all in” che Italia voleva garantirsi attraverso una richiesta di supporto che avrebbe addirittura rischiato di pregiudicare l’elezione dei nostri consiglieri e di quelli appartenenti ad altri schieramenti non legati ai sindaci ammessi al ballottaggio”.
Poi un messaggio che pare diretto ad Edy Bandiera. “A chi parla di ‘scacco matto’ voglio ricordare che la prepotenza e l’ingordigia del sindaco Italia lo hanno già condotto ad un isolamento politico che rischia di inasprirsi sempre di più”, dice Garozzo.
Chiusura ancora di attacco verdi Francesco Italia. “Voglio infine spendere qualche parola sulla incapacità di accettare le critiche e la totale mancanza di ironia del sindaco Italia che, in un momento delicato come questo, in cui occorre decidere a chi affidare la cura della nostra città per i prossimi 5 anni, porta sul tavolo della conversazione i commenti a lui non graditi di persone a me vicine su fb! Ho cercato di rapportarmi alle interlocuzioni avute con Francesco Italia resettando il passato e pensando solo ai candidati della mia lista ed al bene della città, ma non ho trovato, ancora una volta, un interlocutore con cui poter parlare di politica ma un narciso innamorato di se stesso e di chi accetta senza fiatare tutto ciò che vuole fare; un Sindaco che, anche se confermato, non potrà godere della maggioranza in consiglio comunale, con tutto ciò che questo comporta. Per questo e per molte altre ragioni che spiegherò nel corso di questa settimana di campagna elettorale, sosterremo Ferdinando Messina”.




Occupazione di case popolari fantasma: un ferito, cinque indagati

Cinque persone, di età compresa tra i 20 e i 39 anni, sono destinatarie di altrettante misure cautelari (3 in carcere, 1 ai domiciliari e 1 obbligo di dimora) per il ferimento di un 29enne, avvenuto il 7 giugno 2022 in via Algeri. La vittima si trovava agli arresti domiciliari.
Subito dopo l’episodio, i Carabinieri, coordinati dalla Procura di Siracusa, hanno identificato il responsabile del ferimento, avviandone ricerche. Nel giro di pochi giorni, i militari hanno rintracciato due giovani di 19 e 22 anni, entrambi pregiudicati e conosciuti dalla vittima. A loro è stata sequestrata la pistola calibro 38 usata per il reato. Nella circostanza, il 19enne è stato arrestato perché ritenuto l’esecutore materiale del ferimento, mentre il 22enne è stato denunciato a piede libero per aver favorito la fuga del complice.
Gli ulteriori sviluppi investigativi, finalizzati a far luce sul movente della gambizzazione, hanno fatto emergere restituito un’estorsione. In particolare, l’abitazione in cui viveva il 29enne era stata “venduta” allo stesso per 3000 euro da una donna che, però, per lo stesso immobile si era già fatta consegnare dei soldi da un altro compratore intenzionato ad occupare l’alloggio popolare.
Sfumata quella opzione, sono entrati in azione i cinque. Si sono recati presso l’alloggio e hanno preteso la somma di 1000 euro da parte dell’occupante. Al suo rifiuto, si sono allontanati e sono tornati armati di pistola, facendo fuoco alle gambe del 29enne. L’episodio è avvenuto nel contesto di occupazione delle case popolari fantasma.
Tra gli aspetti più inquietanti della vicenda, “la mancanza di collaborazione da parte della persona offesa e dai suoi familiari”, spiegano i Carabinieri. E questo nonostante il ferimento sia avvenuto sulla soglia della sua abitazione e nonostante la vittima conoscesse perfettamente gli indagati.
Il mandante e due degli esecutori materiali dell’estorsione sono stati condotti carcere, mentre, gli altri due soggetti, che hanno concorso nel reato con ruoli diversi, sono stati sottoposti, rispettivamente, ai domiciliari e all’obbligo di dimora nel comune di residenza.




Verso il ballottaggio, Messina: "DC? Equa rappresentanza in giunta per alleati"

Il candidato sindaco del centrodestra, Ferdinando Messina, manda ai suoi sostenitori un segnale rassicurante, dopo le fibrillazioni interne dovute ad una ricomposizione della squadra di assessori designati e l’esclusione di un rappresentante della DC. “A proposito della mancata presenza di un rappresentante della Democrazia Cristiana nella squadra assessoriale designata – dichiara Messina – tengo a precisare che la DC non soltanto è componente della coalizione ma ha titolo ad essere rappresentata nella città aretusea in quanto parte integrante del centrodestra siciliano. Aggiungo che nell’attività di governo ci sarà certamente spazio per la DC e i suoi rappresentanti, così come per tutti i partiti e le liste civiche che mi hanno sostenuto. Mi preme inoltre ringraziare la Democrazia Cristiana e Lab – conclude Messina – per la disponibilità e il senso di coalizione dimostrato durante la campagna elettorale e in questi ultimi giorni. Disponibilità che ha permesso l’allargamento della coalizione alla partecipazione di tutti i partiti al secondo turno della consultazione”.




I travagli del PD che vorrebbe astenersi in un ballottaggio "tra destre"

“Il Partito Democratico, per effetto delle decisioni in merito agli apparentamenti dei due candidati al ballottaggio per la carica di Sindaco di Siracusa, sarà presente con i propri eletti in Consiglio comunale dove eserciterà un’opposizione costruttiva nell’interesse della città”. È il segretario cittadino del PD, Santino Romano, a sintetizzare quella che sarà la posizione del partito per il ballottaggio. E per renderlo ancora più chiaro, aggiunge che “resta ferma, in linea con quella regionale e nazionale, anche al ballottaggio, la collocazione di alternativa alle destre del Partito Democratico di Siracusa”. L’utilizzo del plurale, le destre, non è casuale. Per i democratici, Messina e Italia rappresentano entrambi quell’area. Ecco perché il PD non prenderà ufficialmente posizione, lasciando ai suoi elettori libertà di coscienza, foss’anche quella di andare al mare in occasione del ballottaggio.
“Noi porteremo avanti il programma della coalizione democratica e progressista guidata da Renata Giunta, anche in Consiglio comunale. Dando così voce e rappresentanza anche a quel 20% degli elettori e delle elettrici che hanno sposato quella visione per la nostra città e lavorando per rafforzare e consolidare il progetto nel prossimo futuro”, dice Romano.
Non è un mistero, però, che pezzi pregiati del PD come Massimo Milazzo ed il deputato regionale Tiziano Spada abbiano incontrato Italia nei giorni scorsi. E il tema dell’incontro non erano certo le granite.
Difficile avere un quadro chiaro dei reali movimento interni al Partito Democratico che, da sempre diviso in anime e correnti, rischia di disunirsi anche questa volta. Il dirigente Salvo Baio sposa la linea intransigente: “Come fece cinque anni fa, anche questa volta Francesco Italia ha umiliato il PD negandogli l’apparentamento che gli avrebbe consentito di avere la giusta rappresentanza in Consiglio comunale. Questa sua protervia non può passare inosservata e deve indignare i compagni e gli elettori del PD. Il vero avversario in questo ballottaggio è l’attuale sindaco e perciò bisogna astenersi dal votarlo. Il modo di fare politica del signore del Vermexio è incompatibile con le regole del confronto democratico ed è animato da rancori e spirito di vendetta”.
Il senatore Antonio Nicita ribadisce il concetto: “Nonostante il ballottaggio non ci veda direttamente coinvolti e il relativo esito non alteri la rappresentanza del PD in Consiglio comunale, la collocazione politica del Partito Democratico, in linea con quella regionale e nazionale, è sempre di chiara alternativa alla destra”. Saranno tre i consiglieri comunali del Pd, a prescindere dall’esito del ballottaggio.
“La presenza del Partito Democratico nel Consiglio comunale – aggiunge Nicita – sarà decisiva e consentirà di portare avanti, in modo autonomo, costruttivo e nell’interesse della città, le nostre idee e la nostra visione, in continuità con la richieste degli oltre diecimila elettori ed elettrici che hanno condiviso la bella corsa e la proposta di Renata Giunta a capo della coalizione democratica e progressista, aprendo alle tante giovani e fresche energie che ci hanno manifestato il loro entusiasmo e la volontà di andare avanti”.




Verso il ballottaggio, Mangiafico: "Civico4 con Messina, vera alternativa ad Italia"

Se non è un annuncio ufficiale, poco ci manca. Gli aspetti programmatici vengono definiti in queste ore, ma l’accordo tra Civico4 e Ferdinando Messina è cosa fatta. D’altronde, lo stesso Michele Mangiafico si è spinto sui social sino alla soglia dell’appello elettorale: “Civico4 invita a votare per il ballottaggio di domenica 11 e lunedì 12 giugno il candidato a sindaco Ferdinando Messina, che rappresenta l’alternativa all’amministrazione comunale uscente”. Lo ha scritto sui social, confermando la linea da opposizione rigorosa a Francesco Italia.
“Ferdinando ha accolto numerosi punti del nostro Programma Amministrativo”, precisa il leader di Civico4, “e ci ha manifestato stima e apprezzamento per i contenuti della nostra campagna elettorale”.
Possibile, allora, un ingresso nella squadra degli assessori designati anche di Michele Mangiafico e nuovi equilibri tra alleati – dopo i mal di pancia DC – con Ferdinando Messina garante di una equa presenza degli alleati nella squadra di governo cittadino.




Verso il ballottaggio: Bandiera-Italia, l'intesa è a un passo

Ultimi spazi di manovra per chiudere gli apparentamenti in vista del ballottaggio e presentare la squadra definitiva degli assessori designati. La prima mossa, non ancora ufficiale, è di Edy Bandiera che conferma la rottura definitiva con il centrodestra. “In Francesco Italia ho trovato ascolto, voglia di portare avanti il nostro programma, ampia disponibilità a lavorare insieme e a condividere le scelte per la città e un gruppo umano fatto da tante persone per bene. Il primo giorno lo avevo dichiarato: mai con Messina e Gennuso!”.
L’ex assessore regionale sbatte così per la seconda volta la porta in faccia a Forza Italia e dopo aver centrato un buon risultato personale, da candidato sindaco, con il 9% al primo turno, annuncia così l’intesa ormai ad un passo con la coalizione del sindaco uscente.
Se dovesse scattare il premio di maggioranza per Italia, Edy Bandiera moltiplicherebbe il suo peso in Consiglio comunale portando sino a cinque consiglieri.
Intanto dovrebbe entrare nella giunta designata da Francesco Italia, con possibilità – secondo i ben informati – di vicesindacatura. Si questo, però, al momento nessuna conferma ufficiale.




Verso il ballottaggio, Garozzo senza fretta: "In campo solo se da protagonisti"

Giancarlo Garozzo non ha premura o particolari stimoli. Si informa sulle scadenze prossime (“entro quando si presentano gli apparentamenti?”), dà una lettura online alle ultime di politica e di certo non dà l’impressione di uno che stia smaniando per un posto in prima fila.
“Non cerco un assessorato o una carica, tutto qui”, taglia corto l’ex primo cittadino che, alla tornata elettorale di fine maggio, ha superato l’8% e portato in Consiglio Comunale la sua lista Fuori Sistema. “Però attenzione, in questo turno di ballottaggio non vogliamo essere spettatori. È chiaro che ho ricevuto tante chiamate, da una parte e dall’altra. Dovessimo operare una scelta, sarà chiara e dichiarata: un apparentamento in piena regola, insomma. Con tanto di simboli e senza nessun mascheramento”, dice Garozzo.
Altrimenti? “Altrimenti libertà di coscienza e ognuno voti come ritiene”, aggiunge riferendosi alle eventuali indicazioni al suo gruppo. Ma, come detto, senza premura o affanno. Il dato comunque lusinghiero ottenuto al primo turno fa dormire sonni tranquilli e Garozzo non passa certo l’impressione di puntare a chiudere mezzi accordi per un posto al sole. “Vogliamo essere protagonisti, anche al ballottaggio. Questo è il punto di partenza”. Trattamento da pari e non da portatori di voti, si potrebbe riassumere.
E intanto Garozzo si gode la conquista di una buona pattuglia di consiglieri comunali: 3 se vincesse Messina, anche con apparentamento; 2 se vincesse Italia, 5 con apparentamento.
“Abbiamo fatto un gran lavoro”. Sorride ed educatamente saluta.