Alluvione 2021, contributi per i danni subiti: online i moduli predisposti dalla Regione

La Regione Siciliana ha emanato le direttive per la concessione dei contributi per i danni subiti in occasione delle piogge di ottobre e novembre 2021. Le dirette e la relativa modulistica da consegnare, per ottenere le somme, sono pubblicate sul sito della Regione (clicca qui).
Gli interessati devono compilare i moduli specifici a seconda se si tratti di danni ad abitazioni private o ad attività produttive. Hanno tempo 40 giorni a decorrere dalla pubblicazione della direttiva sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana.
I moduli e la documentazione richiesta devono essere consegnati alla Protezione civile comunale: utilizzando la Pec e indirizzando a protezionecivile@comune.siracusa.legalmail.it; recandosi agli uffici di via Elorina 148. Nel secondo caso, l’ufficio è aperto: nei giorni dispari dalle 9,30 alle 12,30; il martedì e giovedì dalle 15 alle 17,30.

foto archivio




Pallanuoto. Stefan Vidovic lascia l'Ortigia, pronto a giocare la prossima stagione in Spagna

Stefan Vidovic lascia l’Ortigia e vola in Spagna, dove giocherà nella prossima stagione. La notizia è resa nota dalla società, che ricorda quanto Vidovic sia stato, negli anni trascorsi con la calottina biancoverde, un protagonista assoluto, amato dai tifosi, sia per le sue grandi doti tecnihce, sia per l’educazione e l’indiscussa professionalità. “Dopo quattro anni, con tutti i risultati ottenuti e le emozioni vissute – afferma Stefan Vidovic – , ho sentito che era giunto il momento di prendere una decisione difficile, ma necessaria. Anche in passato ho avuto tante offerte, ma ho sempre rifiutato. Quest’anno, però, ho deciso di partire, perché alla mia età ho bisogno di provare una nuova esperienza, misurarmi con un’altra avventura, avere nuovi stimoli. La carriera di un giocatore non è tanto lunga e penso che questo sia il momento giusto per cambiare e rimettermi in gioco. Questo è un passo importante per me, voglio confrontarmi con nuove sfide, crescere e migliorare ancora. Ho preso questa decisione con addosso tanta emozione, perché non è semplice lasciare l’Ortigia”. Il giocatore montenegrino rivolge il suo ringraziamento a tutto l’ambiente biancoverde: “Chi mi conosce sa che Siracusa è ormai la mia città e che mi sento cittadino siracusano. Per me l’Ortigia è stata ed è una famiglia. Voglio ringraziare la famiglia Marotta, in particolare la presidente Roberta Marotta, perché da loro sono stato trattato come un figlio. Poi voglio ringraziare mister Piccardo, perché con lui sono migliorato tanto in questi quattro anni: quando sono arrivato qui non ero nemmeno vicino al livello che ho raggiunto oggi. Per me lui è stato l’allenatore più importante nella mia carriera sportiva. Un altro ringraziamento, inoltre, va a tutti quelli che ci sono stati vicini, da Goran Volarevic al team manager Gigi Di Luciano, al videoanalista Peppe Sparta, a tutti coloro i quali mi hanno fatto sentire parte di un gruppo meraviglioso. Ci tengo a dire che questo non è un addio, perché a Siracusa tornerò spesso, visto che qui ho tanti amici e ho vissuto gli anni più belli della mia vita. Sono triste, perché vado via e lascio un pezzo di cuore, ma sono anche contento per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni, scrivendo la storia del club. So che quando tornerò a Siracusa, troverò sempre la mia famiglia”.“In questi quattro anni – continua Vidovic – abbiamo avuto tanti problemi, dal Covid alla piscina, ma siamo sempre rimasti uniti. Per questo sono arrivati tutti questi risultati. La mia unica amarezza è non aver vinto l’Euro Cup. Adesso posso dire che questa coppa ci è stata tolta, scippata più volte, perché avevamo tutte le possibilità di vincere questo trofeo. Ai tifosi dico grazie e li invito a rimanere sempre vicini a questa squadra e a questa società, perché lo meritano. Spero che anche la città di Siracusa, le sue istituzioni diano più supporto al club e a questi ragazzi”.Infine, chiusura con un messaggio speciale rivolto direttamente ai compagni di squadra, con i quali ha vissuto questi anni gloriosi: “Grazie di tutto, siete i miei fratelli, mi sentirò sempre parte di questo gruppo e sarò sempre il vostro più grande tifoso. Chissà, magari ci rivedremo presto”. Il Circolo Canottieri Ortigia “ringrazia con enorme affetto Stefan per tutto quello che ha fatto in questi anni, per la professionalità, la dedizione, i valori mostrati dentro e fuori dall’acqua e per l’amore nei confronti di questi colori.  A Stefan, al quale spetta un posto speciale nel cuore e nella storia di questo club, vanno i nostri migliori auguri per il suo futuro sportivo e personale”.




I campioni del voto: i primi 27 nomi con un piede in Consiglio comunale a Siracusa

Chi siederà in Consiglio comunale a Siracusa? Una lista completa dei 32 nomi non è ancora disponibile, con conteggi e verifiche ancora in corso. Da mettere in conto prime contestazioni e la complessità di un calcolo che tra resti, recuperi, metodo D’Hont e possibile premio di maggioranza non rende facile definire il dettaglio. Nel primo pomeriggio attesa la pubblicazione dei dati ufficiali.
Per ora, l’operazione più semplice e sicura è quella di individuare i “campioni del voto”, ovvero quei candidati che – nelle liste che hanno superato lo sbarramento del 5% – hanno fatto il pieno di consensi, mettendo già oggi veorsimilmente un piede dentro l’aula consiliare.
Cominciamo dal centrodestra e dalla coalizione a sostegno di Ferdinando Messina. Fratelli d’Italia fa la parte del leone e potrà contare almeno su cinque consiglieri (in ordine di preferenze): Damiano De Simone, Giovanna Porto, Paolo Cavallaro, Simone Ricupero e Paolo Romano. Non da escludersi che, alla fine delle verifiche, possa anche scattare un sesto posto.
Per l’Mpa, quattro nomi sembrano pronti per il Consiglio: Sergio Bonafede (tra i più votati in assoluto), Alessandro Di Mauro, Luciano Aloschi e Luigi Cavarra. In casa Forza Italia, quattro i nomi caldi: Gianni Boscarino (anche lui tra i più votati in assoluto), Luigi Gennuso, Leandro Marino e Salvatore La Runa. Quanto alla sorpresa Insieme, dovrebbero essere almeno due i consiglieri comunali: Ivan Scimonelli e Daniela Rabbito.
Nella coalizione a sostegno di Francesco Italia, solo la lista omonima supera la quota di sbarramento. Il dato della lista Francesco Italia Sindaco è identico – numericamente ed in proporzione – al dato di Fratelli d’Italia. Considerando un intervento parziale del metodo D’Hont, potrebbero essere sei i consiglieri comunali: i tre assessori uscenti Andrea Buccheri, Andrea Firenze e Conci Carbone, Giuseppe Casella, l’ex delegato Ortigia Gaetano Romano e Francesco Ardita.
Nella coalizione di Garozzo, la spunta Fuori Sistema per Siracusa con almeno tre consiglieri comunali: l’ex assessore Cosimo Burti, Franco Zappalà e probabilmente un terzo tra Alessandra Barbone e Gaetano Penna.
Per la coalizione che sosteneva la candidatura a sindaca di Renata Giunta, solo il Partito Democratico sopra il 5%. Al momento due certezze: Massimo Milazzo e Sara Zappulla.
Chiude l’elenco dei quasi certi, Matteo Melfi: è il più votato nella lista Edy Bandiera Sindaco.
In totale 27 nomi altamente indiziati di una seduta nel nuovo Consiglio comunale di Siracusa. In totale, sono 32 i consiglieri.




"Noi per la Città" thrilling: i dati ufficiali danno alla lista il 5%, due posti in Consiglio

Rischiava di rimanere fuori dal Consiglio comunale di Siracusa per un’inezia, alla fine – invece – la lista Noi per la Città porterà in assise un suo rappresentante. I dati ufficiali, resi noti poco prima delle 19, la accreditano di una percentuale di poco superiore allo sbarramento, e tanto basta per “guadagnare” almeno un consigliere comunale. E sarà Salvatore Ortisi, delegato di Belvedere, forte dei suoi 714 voti. Dovrebbe sedere in aula anche Sergio Imbrò (460) mentre sarebbero fuori gli assessori uscenti Enzo Pantano (325) e Dario Tota (277).
“Noi per la Città” è nella coalizione a sostegno di Francesco Italia sindaco. L’allineamento dei dati, durante le attente fasi di trascrizione e verifica – non un vero riconteggio ovviamente – ha fatto emergere la reale proporzione del voto, dopo che le prime indicazioni sembravano invece indicare un finale diverso.
La lista era ferma al 4,96% (lo sbarramento è al 5%), adesso superato al termine delle verifiche ufficiali, al quarto piano di Palazzo Vermexio.




Siracusa. Corsa a due per la sindacatura, Messina: "Chiara volontà di cambiamento"

Inizia la seconda parte della campagna elettorale a Siracusa in vista del ballottaggio dell’11 e 12 giugno. In campo, il sindaco uscente Francesco Italia e il candidato del Centrodestra, Ferdinando Messina. Proprio quest’ultimo traccia, a 48 ore dalla chiusura delle urne, un bilancio del primo turno di queste amministrative. “L’esito scaturito dalle urne, – dichiara Messina – ha confermato l’ottimo risultato mio personale e delle liste che mi hanno sostenuto. Ho ricevuto più voti di ogni altro candidato superando di quasi il 10% il sindaco uscente il quale è stato pesantemente bocciato dal 77% dei siracusani che, in maniera inequivocabile, non votandolo hanno espresso la volontà di cambiare sindaco.
Nel turno di ballottaggio, – prosegue – toccherà a me rappresentare tutti quei cittadini fortemente insoddisfatti degli ultimi 5 anni di malgoverno della città. Il traffico caotico, le corsie stradali ridotte da piste ciclabili realizzate fuori da ogni logica, la città sporca e abbandonata, il degrado urbano sono sotto gli occhi di tutti. Il sindaco uscente -continua- ha governato per anni da solo rifiutando ogni confronto con la città e con il consiglio comunale e ha litigato con chiunque esprimesse delle perplessità sui suoi comportamenti. Tutte le sue promesse della precedente campagna elettorale sono state disattese, alla luce di tutto ciò appare evidente che il mio avversario sia stato un pessimo sindaco per Siracusa. Per questo motivo, – continua Messina – chi vuole il cambiamento, a qualsiasi parte politica appartenga, non può che esprimere un voto nei mie confronti. Sono pronto a confrontarmi punto su punto sullo stato attuale della città con il sindaco uscente, – conclude Ferdinando Messina – e dimostrare che non darà seguito alle promesse elettorali così come ha già fatto nei precedenti cinque anni”.




Elezioni amministrative, Bonfanti (FI): "Buoni risultati in una coalizione forte"

“A scrutinio terminato, l’oggettività dei numeri mi permette, nella qualità di commissario provinciale di Forza Italia di esprimere soddisfazione per il positivo risultato elettorale del nostro movimento politico che non ha certo deluso le aspettative nonostante ci presentassimo agli elettori con una lista quasi totalmente rinnovata, svuotata dei tanti militanti, radicati e portatori di consensi, che negli ultimi anni hanno intrapreso nuovi percorsi e che ci siamo trovati, fortunatamente, all’interno della coalizione a rinforzare gli altri partiti del Centro Destra”. Il commissario provinciale di Forza Italia, Corrado Bonfanti traccia un suo bilancio sull’esito delle votazioni di domenica e lunedì nel capoluogo. “Se è lusinghiero il sostanzioso consenso di Ferdinando Messina Sindaco, che lo certifica assoluto protagonista di questo ballottaggio-spiega Bonfanti-  di assoluta importanza è la vittoria della nostra coalizione in termini di seggi al Consiglio Comunale; la coalizione di Centro Destra esprime la maggioranza dei componenti della massima assise, decretando, già dal primo turno, una serena governabilità della città solo ed esclusivamente con Ferdinando Messina Sindaco. In questa vittoria di coalizione-aggiunge Bonfanti- registro un significativo e determinante apporto della lista di Forza Italia. Un risultato non certo scontato, considerato l’elevato numero di liste e candidati, tutti molto radicati nel tessuto cittadino e considerata la recente riorganizzazione e rinnovamento del partito che ha però sempre mantenuto dritta la
barra del timone senza perdere di vista la propria identità e ideologia, con uno sguardo attento alla rotta tracciata: lavorare alacremente, insieme al nostro deputato regionale, Riccardo Gennuso, che non ci ha fatto mancare mai il suo importante sostegno, avallando e
contribuendo a porre le condizioni per un grande gioco di squadra che sarà replicato e incrementato per una vittoria certa e costruttiva alla fine di questo secondo turno. Ci attende una grande sfida-conclude Bonfanti- un duro lavoro di ricostruzione, ma Forza Italia e tutta la coalizione di Centro Destra, con i suoi uomini e le sue donne preparati e competenti, è pronta a rimboccarsi le maniche per scrivere una nuova pagina della storia di Siracusa”.




Siracusa. M5S al 3,99%, Scerra: "Amarezza,penalizzati dalle tante liste"

“Siamo amareggiati per il risultato di Siracusa, non in linea con le nostre aspettative. Abbiamo lavorato per costruire un’alternativa pulita e credibile, puntando sui temi, sulle proposte per il futuro e le soluzioni per il presente della città”. Il parlamentare del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra fa questa analisi dopo il voto di domenica e lunedì nel capoluogo. “L’eccessivo numero di liste e candidati ha chiaramente penalizzato una forza come il Movimento 5 Stelle-prosegue il deputato pentastellato-  che poggia molto sul voto di opinione, finendo per frazionare il voto e disperderlo in mille rivoli. Ciò nonostante, insieme al resto della coalizione progressista, abbiamo fatto da argine all’avanzata della destra a Siracusa, costringendola comunque al ballottaggio. Siamo assolutamente soddisfatti della scelta della candidatura di Renata Giunta, che ha dimostrato, anche in questa campagna elettorale, la sua preparazione e la sua capacità di potere sintetizzare e rappresentare la visione di Città delle diverse forze della Coalizione”. Scerra prosegue ricordando che “come M5S abbiamo costruito un gruppo giovane che rappresenta oggi la nuova base da cui il Movimento 5 Stelle riparte, forte di una rinnovata struttura territoriale affidata da alcuni giorni al nuovo coordinatore provinciale, nominato dal presidente Giuseppe Conte. Proprio al nostro presidente – prosegue Scerra – un sentito ringraziamento per la vicinanza ed il supporto. Ci rimboccheremo le maniche per rilanciare l’azione del M5S a Siracusa. Di certo non mancherà la nostra attenzione nel seguire l’azione dei nuovi amministratori negli anni importanti del Pnrr e delle sfide energetiche. Ed anche fuori dal Palazzo -conclude Scerra- continueremo a proporre e collaborare alla costruzione di un’idea di città inclusiva e sostenibile, sempre dalla parte della gente”.




Camera di Commercio del Sud-Est, le associazioni ribadiscono il loro no: incontro con il ministero

Le associazioni di categoria delle provincia di Siracusa ribadiscono il loro “no” alla Camera di Commercio del Sud-Est con l’accorpamento all’ente camerale di Catania. Una posizione condivisa con le associazioni catanesi ed espressa in maniera chiara ieri, durante un incontro in remoto con lo staff del Ministro delle Imprese, Adolfo Urso. Contrarietà messa anche nero su bianco, in un documento indirizzato al Governo. La decisione assunta dalla Regione, con un provvedimento a firma del Presidente della Regione, Renato Schifani e dell’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo continua a rappresentare motivo di forte preoccupazione per le imprese del territorio, soprattutto dopo le dichiarazioni rilasciate da Schifani venerdì scorso a Siracusa,quando il governatore ha ribadito l’intenzione di procedere nella direzione tracciata, “come la legge consente”, evidenziando che “al Governo spetta stabilire il numero delle Camere di Commercio, alla Regione la ripartizione”. E questa ripartizione prevede, nello specifico, il mantenimento delle Camere di Palermo-Enna, di Messina e del Sud-Est (Catania, Ragusa e Siracusa), con l’istituzione,inoltre, della Camera di Agrigento-Caltanissetta-Trapani. L’attenzione delle associazioni di categoria si concentra sulla possibilità di istituire una quinta camera di commercio. Resta punto saldo, in ogni caso, con un paio di eccezioni, la contrarietà all’accorpamento con la Camera di Commercio catanese, anche in virtù dell’esperienza maturata negli anni scorsi, in cui la provincia di Siracusa si è sentita schiacciata e penalizzata. Una provincia vicina dal punto di vista geografico ma un territorio con caratteristiche socio-economiche ben differenti, fanno notare le associazioni. Nel dettaglio, le associazioni contrarie, a Siracusa come a Catania, sono: Cna, Confindustria, Claai, Cia, Confagricoltura, Confesercenti, Confcooperative, Legacoop, Copagri, Federcoltivatori ed Assoimprese. Di diverso avviso Casartigiani e Coldiretti.  Dal Ministero non sarebbe arrivata alcuna risposta certa. L’incontro di ieri,in videocall, è stata un’occasione di mero ascolto, con l’unica considerazione, dagli uffici romani, che si tratta di un inizio turbolento di questo nuovo percorso, “di cui il ministero terrà conto”.

Questo il cuore del documento delle associazioni:

“Abbiamo bisogno che la Camera di Commercio ritorni ad essere attivamente  presente al servizio delle imprese siracusane, con una governance fattiva e coesa che aiuti la nostra economia in questo delicato momento di transizione. Sembrava alle scriventi Associazioni che il problema denunciato avesse trovato soluzione con la pubblicazione della legge 23 luglio 2021, n. 106, che scorporava la Camera di Catania dalle altre, e con la nomina da parte dell’allora Ministro Giorgetti, in data 30 marzo 2022, di due Commissari “al fine di assicurare la continuità e la rappresentatività degli organi camerali, nelle more della rideterminazione delle circoscrizioni territoriali”. La citata normativa, richiamata e ribadita dalla recente sentenza del CGA della Regione Siciliana del 15 maggio 2023, avrebbe finalmente consentito ai Commissari di nomina ministeriale, valenti esperti del settore, di poter effettuare una attenta ricognizione sul reale patrimonio conferito in sede di accorpamento dalle singole Camere, nonché sullo stato delle partecipazioni e sulla situazione economica, per accertarne la sostenibilità “stand alone”. La deliberazione della Giunta della Regione Siciliana del 25 maggio u.s., che conferma l’esistenza della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia fra le province di Catania, Ragusa e Siracusa, di fatto cancella le speranze di queste Associazioni di poter finalmente fare chiarezza sulle circostanze sopra esposte e riconferma uno sbilanciamento di rappresentanza fra il territorio di Catania e dei suoi legittimi interessi e quello delle due altre provincie “accorpate”. Quanto sopra appare ingiustificato alle Associazioni scriventi, e sembra far ritornare la governance ad un assetto di cui è stato dimostrato da tempo il mancato corretto funzionamento per la tutela degli interessi di tutte le aziende coinvolte. Per quanto sopra, chiediamo al Sig. Ministro di voler intervenire per assicurare il rispetto di quanto statuito dalla legge n. 106/2021, sopra citata, ribadendo la creazione di un’autonoma Camera di Commercio di Catania, garantendo così a tale Città metropolitana un regime uguale alle altre città metropolitane italiane, alle quali,
come è noto, è riconosciuto tale diritto per legge dello Stato. La presenza di tre città metropolitane (Palermo, Messina e Catania) in una Regione delle dimensioni della Sicilia, con nove province ed una popolazione di 5 milioni di abitanti, che sconta gli svantaggi dell’insularità oggi tutelati dall’art. 119 della Costituzione, rende anacronistico e fuori contesto il limite di quattro Camere di Commercio attribuito dalla legge. Riteniamo che Siracusa e Ragusa abbiano i requisiti stabiliti dalla legge Madia per essere indipendenti. Tuttavia è preferibile essere parte di un raggruppamento tra province simili per dimensioni che essere inglobati in un accorpamento innaturale con una città metropolitana”.

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Omicidio Greco, confermate in appello le condanne: ergastolo per il presunto killer

Confermate anche in appello le condanne per i due uomini a processo per l’omicidio di Sebastiano Greco. Ergastolo per il 36enne Antonino Milone, ritenuto l’esecutore materiale del delitto; condanna a 25 anni di reclusione per il 20enne Anthony Sasha Bosco, suo complice nell’agguato.
I fatti risalgono all’ottobre del 2020, quando Greco venne freddato a colpi d’arma da fuoco in una strada del centro di Lentini, proprio accanto ad un panificio.
Il movente – secondo le prime ricostruzioni – era da ricercare in screzi nati in seguito ad una partita di droga persa e destinata allo spaccio locale. Una ipotesi sostenuta da uno degli imputati ma non presa in considerazione dalla Corte d’Assise di Siracusa prima e dalla Corte d’Appello di Catania poi e finita esclusa.




Visite gratuite in musei e parchi archeologici siciliani per la Festa della Repubblica

Musei aperti e gratuiti in Sicilia venerdì 2 giugno per la “Festa nazionale della Repubblica Italiana”. Sarà possibile quindi accedere gratuitamente anche ai 14 parchi archeologici presenti in Sicilia: “Valle dei Templi” ad Agrigento; “Segesta”, “Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria” e “Lilibeo-Marsala” nel Trapanese; “Naxos e Taormina”, il “Parco delle Isole Eolie” che si sviluppa tra Lipari, Panarea, Filicudi e Salina, e “Tindari” nel Messinese; “Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai” e “Leontinoi e Megara” nel Siracusano; “Catania e Valle dell’Aci” nel Catanese; “Morgantina e Villa Romana del Casale” nell’Ennese; “Himera, Solunto e Iato” nel Palermitano; “Kamarina e Cava D’Ispica” nel Ragusano e il “parco archeologico di Gela” nel Nisseno.
Accesso gratuito anche in altri luoghi della cultura regionali, dalla Galleria di Palazzo Abatellis al museo archeologico “Antonio Salinas”, dal Museo d’arte moderna e contemporanea di Palermo al museo di Trapani “Agostino Pepoli” sino alla Galleria di Palazzo Bellomo a Siracusa e al museo interdisciplinare di Messina.
Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, consultabili sui siti web dei luoghi, con accesso su prenotazione dove previsto. Prossima apertura ad accesso libero nei luoghi della cultura, oltre alle prime domeniche del mese, il 4 novembre per la “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate”.

foto: Orecchio di Dionisio (area monumentale della Neapolis)