Pallanuoto, finale 3° posto: troppa Ortigia per il Telimar, gara uno è biancoverde (16-9)

Affermazione netta dell’Ortigia che ha superato il Telimar Palermo 16-9 nella gara uno della finali per il terzo posto che vale anche un posto in Champions League. Prova maiuscola della squadra biancoverde, senza sbavature alla Caldarella. Difesa attenta, ripartenze veloci e gestione perfetta anche delle fasi con uomo in meno. Partenza sprint e solo Ortigia nel primo quarto (3-0)- Più equilibrato il secondo tempo, con il Telimar che, dopo il poker di Rossi, si sveglia dal torpore e finalmente segna con Irving. L’Ortigia però è spietata e allunga ancora con la doppietta di un ispiratissimo Ferrero, tra i migliori. L’Ortigia tiene sempre i palermitani a distanza di sicurezza e negli ultimi 8 minuti piazza un parziale di 5-2 che chiude ogni discorso. Il Telimar, sabato a Palermo, dovrà fare molto di più per sperare di pareggiare la serie.
“Abbiamo difeso bene, siamo partiti subito aggressivi, ma chiudendoci bene in difesa e non concedendo gol facili. In attacco siamo stati bravi e pazienti, gestendo le azioni fino alla fine, che è il segreto quando incontri squadre che giocano con difese in movimento per cercare di ripartire, facendoti giocare gli ultimi secondi in modo non tranquillo”, dice a fine partita Filippo Ferrero. “Bene così, ma non abbiamo ancora fatto nulla, abbiamo vinto la prima, ma dobbiamo vincerne due. Sabato sarà un’altra battaglia. Loro saranno agguerriti e noi dovremo farci trovare pronti, tranquilli, non farci prendere dall’entusiasmo, altrimenti rischiamo uno scossone che ci può far male”.
“Abbiamo fatto una partita perfetta, senza mai mollare un minuto”, analizza il centrovasca Cassia. “Ora dobbiamo andare a Paelermo giocando come abbiamo fatto oggi, tranquilli e lucidi, per chiudere il discorso”.




Ladro a 78 anni: due furti in altrettanti negozi, complice una donna

Avevano rubato prodotti da due esercizi commerciali, per un valore complessivo di circa 150 euro. Per questo un uomo ed una donna, rispettivamente di 78  e 48 anni sono stati arrestati dai carabinieri di Ortigia. La coppia è stata rintracciata dopo la segnalazione di due furti consumati in altrettanti negozi della città. Rintracciata la coppia e rinvenuta la refurtiva, la merce è stata riconsegnata ai proprietari. I due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria di  Siracusa.




Crack e cocaina, scattano i sequestri a Siracusa e Noto

Crack in via Santi Amato. Nel corso di controlli inerenti il contrasto allo spaccio ed al consumo di stupefacenti, ieri gli agenti delle Volanti hanno rinvenuto due involucri in cellophane. All’interno era contenuta la droga pronta per essere spacciata. A Noto, invece,  gli agenti del Commissariato hanno segnalato all’Autorità Amministrativa una donna di 29 anni trovata in possesso di una dose di cocaina.




Apecalessino, la protesta degli abusivi: "Lasciateci lavorare, autorizzateci!"

Uno striscione per riassumere il senso della loro protesta: “Lasciateci lavorare, autorizzateci!”. A mostrarlo – Prima in piazza Archimede, sotto la sede della Prefettura, e poi sotto Palazzo Vermexio – sono stati i conduttori di apecalessino, le motocarrozzette che scorrazzano in Ortigia, portando in giro centinaia di turiste. Molti svolgono l’attività in regime di abusivismo. La protesta nasce dopo la stretta sui controlli disposta dalle forze dell’ordine, con multe e sequestri, e per cercare di trovare una possibile intesa sulla base di un nuovo regolamento comunale.
Ma sul tema delle licenze ci sarebbe, di fondo, un problema non facilmente superabile: una legge del 2018 bloccherebbe il rilascio di autorizzazioni Ncc, noleggio con conducente. Queste licenze, quindi, non sarebbero di stretta competenza comunale e una regolamentazione disposta da Palazzo Vermexio, da sola, non risolverebbe il problema. Tant’è che il bando dello scorso anno è rimasto poi bloccato proprio da questo problema relativo alle competenze sulla materia.
Gli abusivi dicono di essere pronti a mettersi in regola e rumoreggiano. La politica prova a calmare gli animi e cerca una soluzione all’insegna della legalità, pur nella complessità del caso. Nel frattempo, secondo gli ultimi dati, sarebbero 7 le motocarrozzette autorizzate a fronte di una trentina circolanti.




Mascherine e tamponi per l'accesso in ospedali e ambulatori: le indicazioni regionali

Il Dasoe regionale ha fornito indicazioni operative per chiarire le prescrizioni per l’accesso a ospedali e ambulatori pubblici e privati relative a mascherine e tamponi. La nota è stata inviata alle aziende sanitarie e ospedaliere siciliane.
L’utilizzo delle mascherine resta obbligatorio per operatori, visitatori e utenti in tutti i reparti di degenza, in tutti gli ambulatori o centri specialistici con pazienti fragili o immunodepressi e per chi presenta sintomatologia respiratoria all’interno delle sale d’attesa delle strutture sanitarie, pronto soccorso inclusi. L’obbligatorietà vale anche nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, tra cui quelle di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, hospice, centri di riabilitazione e strutture residenziali per anziani.
L’obbligo delle mascherine non è valido per i bambini al di sotto dei sei anni e per chi ha patologie o disabilità che siano incompatibili con il loro utilizzo; allo stesso modo sono esentati dall’obbligo coloro i quali devono comunicare con persone con disabilità, ad esempio sorde, per cui il dispositivo di protezione sarebbe d’ostacolo.
La mascherina è, invece, raccomandata per operatori, accompagnatori e utenti in tutte le sale d’attesa, anche in assenza di sintomatologia respiratoria, e, a discrezione del medico, in tutti gli ambulatori di medicina generale e dei pediatri di libera scelta e in quelli delle strutture sanitarie per le quali non è già prevista l’obbligatorietà.
Per quanto riguarda i tamponi, questi sono obbligatori per i pazienti che accedono al pronto soccorso o al ricovero ospedaliero, anche in Day hospital e Day Surgery, nel caso in cui presentino già sintomi respiratori o li sviluppino durante la permanenza. In ogni caso, le direzioni sanitarie possono estendere i test antigenici all’ingresso anche ai pazienti asintomatici. Lo stesso vale per i pazienti che devono essere trasferiti in altri reparti o strutture: in questo caso il tampone può essere effettuato anche in assenza di sintomi.
Per quanto riguarda l’ingresso nelle strutture ambulatoriali, anche in questo caso il test è necessario per i pazienti con sintomatologia respiratoria, mentre è a discrezione delle direzioni delle Aziende sanitarie per i pazienti asintomatici. L’esecuzione del tampone è richiesta anche per tutti i nuovi ingressi o rientri dal ricovero per gli ospiti delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali.
Insieme alle indicazioni della circolare, basate sull’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile, su mascherine e tamponi le direzioni sanitarie possono autonomamente adottarne di più restrittive rispetto a quelle previste nei casi o meno di obbligatorietà.




Aiuto, si restringono le spiagge: i progetti (privati) ci sono, il pubblico non risponde

Nel giro di due anni, all’Arenella, è scomparsa tanta spiaggia quanto poteva contenere tre file di ombrelloni al lido. A Fontane Bianche si sgretola la scogliera. Che cosa sta succedendo? “Erosione costiera. Ne parliamo da anni, studiando le dinamiche dei litorali. Solo che adesso il trend è negativo ed il tempo delle chiacchiere è scaduto”. Il geologo Marco Andolina non usa mezzi termini nel descrivere un fenomeno in atto e già conosciuto, come l’arretramento della linea di costa. Solo che adesso la sua velocità, anche per via di alcuni interventi umani, sta spogliando il litorale siracusano.
“Il confronto 2021-2023 è impietoso. Sappiano che le spiagge sono dinamiche e non statiche. Nei vari anni, così, ci sono stati fenomeni che hanno determinato spostamenti delle nostre spiagge: tra venti e mareggiate dominati, si allargano e si restringono. Ma adesso il trend è in negativo”, spiega Andolina, tra i relatori poche settimane addietro di un convegno sul tema a Noto.

“Tutta la costa dell’Arenella è soggetta a questo fenomeno, come anche Fontane Bianche, Isola, Ognina. Solo che all’Arenella il caso è particolare ed in parte dovuto anche allo spostamento delle dune di sabbia avvenuto tra gli anni 70 e 80. Le dune – prosegue il geologo – erano il serbatoio che funzionava come riserva in annate come queste, in cui aumenta l’asportazione della sabbia. Il mare fa da sempre il suo, solo che adesso non c’è l’apporto di sabbia che c’era in precedenza”. E così, dalla tanto vituperata scala in cemento dell’ex lido Polizia, con lo sguardo rivolto al vicino lido, è facile notare ad occhio la diminuzione delle linee di ombrelloni perchè un pezzo di spiaggia non c’è più. E proprio alla base della piattaforma in cemento dell’ex lido Polizia è emersa la fondazione, con tutti i massi su cui poggia la struttura “spogliati” dal mare che ha portato via un metro di sabbia (in altezza).
“Soluzione? Il ripascimento nell’immediato e per le spiagge. Ma vanno avviati studi organici per valutare tutte le azioni da mettere in atto per la salvaguardia della costa. Il tempo è scaduto, servono interventi su tutta la linea esposta, ed in contemporanea. Altrimenti sistemiamo una cosa e subito dopo ci ritroviamo con un’altra emergenza poco distante. Valga come esempio il caso di via lido Sacramento”, illustra Marco Andolina.
A dire il vero, i privati sarebbero anche pronti a fare la loro parte. Ma nel confronto con il pubblico, i progetti spesso si arenano. Gianpaolo Miceli rappresenta i balneari siciliani Cna e conosce da vicino la situazione “Per una delle zone più colpite da questo fenomeno esiste uno studio di fattibilità per mitigare l’impatto erosivo con reef artificiale sommerso. Un intervento che era pronto per essere discusso con la città. Attraverso l’autorità di bacino poteva diventare un progetto definitivo con disponibilità immediata di fondi”. E soluzione del problema. Ma il tutto si è arenato. Come nel caso dell’ex lido Polizia. “C’è la proposta di un privato, da anni sul tavolo del Demanio. Ma anche qui, ancora nessun passo avanti…”.




Partono i lavori per riasfaltare via Ascari: la strada dei sottopassi chiusa da mercoledì

Partono i lavori per riasfaltare via Ascari, la strada dei sottopassi del circuito che collega la Statale 124 Siracusa-Floridia alla via per Canicattini. Attualmente, le condizioni della strada sono alquanto precarie, penalizzandone la funzione da preziosa valvola di sfogo per il traffico veicolare sempre intenso nell’area. Per permettere lo svolgimento in sicurezza dei lavori di manutenzione straordinaria, dalle 7 di mercoledì 17 maggio alle 18 di venerdì 26 maggio, via Ascari verrà chiusa al transito. Il divieto non riguarda i veicoli dei proprietari dei fondi agricoli che si affacciano su via Ascari. Lo ha disposto con apposita Ordinanza il settore Mobilità del Comune.

foto archivio




Casa del Pellegrino, la Diocesi chiarisce: "Uso congiunto solo per offrire servizi ai poveri"

Tra i temi che animano la campagna elettorale a Siracusa anche quelli del turismo religioso e del disagio socio-economico che poi finiscono per richiamare la struttura della Casa del Pellegrino. Diversi candidati hanno toccato o sfiorato la vicenda. Per evitare strumentalizzazioni e letture di parte, la Diocesi di Siracusa p intervenuta con una nota per alcune precisazioni.
“È attualmente pendente presso il Consiglio di Giustizia Amministrativa il ricorso avanzato dall’Amministrazione del Santuario della Madonna delle Lacrime circa il contenuto del comodato d’uso stipulato tra il Santuario Madonna delle Lacrime e il Comune di Siracusa, la cui naturale scadenza è prevista per l’anno 2047. Nelle more della definizione del ricorso, il Comune ha elaborato un progetto a valere sui fondi del Pnrr volto ad utilizzare Casa del Pellegrino per l’accoglienza di soggetti fragili, allocando in essa i relativi servizi di assistenza. Ciò cambierebbe la destinazione d’uso dell’immobile costruito con fondi pubblici esclusivamente per l’ospitalità dei pellegrini”, si legge nel documento della Diocesi.
“Considerato l’alto valore sociale del progetto comunale, che si aggiungerebbe alle attività caritative della Diocesi come le mense della Caritas, Casa Caritas con i servizi ivi presenti, l’alloggio per i senza fissa dimora di Casa Sara e Abramo e i vari sostegni assicurati a famiglie in difficoltà abitativa, in linea con gli orientamenti pastorali del nostro Arcivescovo mons. Francesco Lomanto, il Rettore del Santuario si è reso disponibile insieme alla Caritas Diocesana ad una interlocuzione che consentisse di trovare le soluzioni possibili nel rispetto dei diritti dei soggetti istituzionali interessati. Occorre preliminarmente infatti considerare la finalità per la quale Casa del Pellegrino è stata costruita ed affidata al Santuario e che è insita nella sua stessa denominazione. La Casa del Pellegrino – prosegue la nota della Diocesi di Siracusa – è un servizio che accomuna tutti i grandi santuari che offrono una sobria e dignitosa ospitalità a chi non può sostenere il costo ordinario di un albergo. Il progetto elaborato dal Comune e presentato al Santuario prevedeva l’utilizzazione del piano terra della struttura, lasciando il primo piano dell’originaria struttura e la sezione retrostante dell’immobile, quest’ultima costruita a cura del Santuario stesso e che si eleva per quattro piani, per l’accoglienza dei pellegrini meno abbienti”.
Poi la ricostruzione dei fatti operata dalla Diocesi prosegue: “in questi frangenti, nell’attesa della concretizzazione del progetto comunale, la struttura è stata gravemente vandalizzata, come può evincersi dalle denunce presentate dal Rettore del Santuario all’Autorità di Pubblica Sicurezza. Inoltre, dalle ultime interlocuzioni, è emerso che le sezioni d’immobile che erano state concordate adesso si stanno rivelando insufficienti per il progetto comunale. Nel rispetto del libero giudizio al quale ognuno può pervenire sulla vicenda, si precisa che la Chiesa di Siracusa in tutte le sue articolazioni è orientata verso i poveri. In questa direzione, ai mezzi limitati di cui si dispone si aggiunge il patrimonio inestimabile di volontariato e di carità svolto nel silenzio in tutte le nostre parrocchie. Il nostro Santuario, con il messaggio che porta con sé, non può che porsi in questa linea”. Una posizione ulteriormente rafforzata dal passaggio seguente: “si ribadisce che non è intendimento dell’Amministrazione del Santuario cambiare la destinazione d’uso di Casa del Pellegrino. La disponibilità all’uso congiunto è stata manifestata al solo scopo di sostenere la realizzazione di alcuni servizi essenziali a favore di soggetti fragili senza cambiare radicalmente la finalità della struttura e, proprio per agevolare l’attività assistenziale prevista, l’Amministrazione del Santuario si è resa disponibile anche a concedere le infrastrutture realizzate all’interno della Casa del Pellegrino nel corso degli anni”.
Poi l’appello-sferzata: “data l’importanza della tematica e considerando il momento favorevole offerto dalle provvidenze messe a disposizione dall’Europa, non possiamo che esortare quanti rivestono incarichi pubblici, o si apprestano ad assumerli, ad impegnarsi nella programmazione di azioni di solidarietà sociale simili a quella progettata per Casa del Pellegrino anche per le altre strutture di proprietà pubblica che giacciono non utilizzate”.




Schifani a Siracusa: "grande entusiasmo per Ferdinando Messina" e pizzica Bandiera

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha chiuso la sua due giorni a Siracusa con una visita a Santa Lucia alla Badia, prima del rientro del simulacro della Patrona in cattedrale. Arrivato venerdì per un convegno sui temi dell’energia, insieme al ministro Adolfo Urso, il presidente Schifani ha poi animato la convention di sabato con il centrodestra siracusano riunito per Ferdinando Messina, candidato sindaco. “Grande entusiasmo e partecipazione confermano il nostro procedere uniti nel segno della concretezza e della determinazione”, scrive sui suoi canali social Schifani come capo politico della coalizione.
Oltre ai temi strettamente politici legati al voto, Schifani ha parlato della situazione legata all’autostrada Palermo-Catania, che presto sarà commissariata e affidata a due subcommissari di sua nomina. “E’ una vergogna che ci siano 48 deviazioni sul tracciato. Un vero e proprio scandalo. Noi la Sicilia non dobbiamo cambiarla, perchè è bella com’è, dobbiamo soltanto migliorarla”.
Non è mancato un pizzico al transfugo Edy Bandiera, candidato che rischia di “disturbare” la marcia del centrodestra dopo la rottura e la sua corsa con tre liste in contrapposizione alla coalizione ufficiale. “Lusingato dal pensiero che mi ha voluto dedicare Schifani, che ha scomodato addirittura l’etica. Ho visto molta preoccupazione ed una sala gremita, si. Ma piena di turisti elettorali arrivati dalla provincia. Io non permuto Siracusa con un comodo posto, pure offertomi”, replica Bandiera.
“Con la sua presenza, il presidente Schifani sancisce l’unitarietà dello schieramento di centrodestra”, ribadisce invece Ferdinando Messina. “Abbiamo messo sul tavolo le istanze di un territorio che vuole essere protagonista e non più spettatore”, sottolinea il candidato sindaco del centrodestra.
Poi, accompagnati anche dal deputato regionale Riccardo Gennuso, Messina e Schifani hanno raggiunto Ortigia e la chiesa di Santa Lucia alla Badia per un omaggio alla Patrona siracusana.




Giornata delle Famiglie, il tema denatalità: Sorbello, "Applicare quoziente familiare"

E’ dedicata al tema delle tendenze demografiche l’edizione 2023 della Giornata internazionale delle Famiglie, che si celebra oggi. “Ma siamo costretti a parlare paradossalmente di denatalità”, spiega Salvo Sorbello, presidente provinciale del Forum delle associazioni familiari.
“In pochi anni i nati a Siracusa sono scesi da più di 1.150 a meno di 800 all’anno. Occorre quindi intervenire subito – il suo monito – per invertire la tendenza. Se non avverrà in breve tempo, sarà sempre più difficile che possa accadere, perchè questa diminuzione delle nascite è dovuta solo in parte alla spontanea o indotta rinuncia ad avere figli da parte delle coppie. Tra le cause pesano infatti tanto il calo del numero di donne quanto il progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive”, spiega Sorbello nella sua analisi.
Occhi puntati, allora, sulle politiche familiari. “Il quoziente familiare, deliberato formalmente dal Comune ma mai applicato in concreto, deve essere realmente introdotto per superare un’impostazione di tipo assistenziale. La famiglia non deve quindi essere vista più come il soggetto passivo che riceve i servizi, ma come un generatore di servizi. Basti pensare alla famiglia che decide di tenere presso di sé un anziano per assisterlo: si tratta di un servizio prodotto in casa, dalla stessa famiglia, che quindi ha diritto a un congruo sconto fiscale. Si insedi anche la Consulta comunale della famiglia, già da tempo ufficialmente costituita, per promuovere, insieme alle associazioni ed alla società civile, politiche familiari a sostegno concreto delle famiglie siracusane”.