Rientro illegale in Italia, la Squadra Mobile intercetta un 39enne egiziano:arrestato

Rientra illegalmente nel territorio italiano. Un uomo di 39 anni, egiziano, ieri pomeriggio è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Siracusa in flagranza di reato. Nonostante non siano trascorsi 3 anni dalla data del suo effettivo allontanamento dallo Stato, come previsto dal decreto di respingimento emesso dal Questore della provincia di Agrigento il 28 maggio 2022, l’uomo è tornato in Italia. Ordine di carcerazione per lui.




Furto aggravato, denunciato giovane siracusano: in casa oggetti rubati

Una serie di furti perpetrati in città e le immediate indagini condotte dagli Agenti delle Volanti. Hanno consentito di risalire all’identità di un giovane di 27 anni ritenuto responsabile dei furti in questione. Con questo sospetto, gli agenti hanno raggiunto l’abitazione del ragazzo. Durante la perquisizione sono stati rinvenuti gli oggetti in questione, tra cui carte di credito e telefoni cellulari. Il ventisettenne è stato denunciato per il reato di ricettazione.




La lettera: "Ortigia caos e abusivismi, un mega villaggio della ristorazione"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera su “food caos e abusivismo” in Ortigia firmata da Enrico Tamburella. Giornalista pubblicista, è stato anche dirigente sindacale della Cgil di Siracusa e dirigente dell’Ispettorato del Lavoro. Si tratta di un’analisi a titolo personale che condividiamo con piacere, come contributo nel dibattito aperto da tempo sul futuro di Ortigia, tra regole e turismo. Si discute spesso di dehors estesi, risultato di una norma varata in pandemia, ed ancora valida, che ha concesso l’aumento degli spazi esterni alle attività di ristorazione per stimolare la famosa ripartenza.

Quando si parla di crisi dell’economia siracusana si fa riferimento spesso alla zona industriale che ha ormai esaurito la sua capacità produttiva e sembra orientata verso un declino inarrestabile, anche perché il mondo non potrà continuare ad essere inquinato dai prodotti petroliferi per gli effetti devastanti sul clima e sulla qualità della vita di milioni di persone.
La cosa più logica dovrebbe essere quella di cominciare a cambiare rotta e pensare a qualcosa che mantenga gli stessi livelli occupazionali e sia più orientata verso il futuro, un progetto che ridisegni la zona industriale pensando a quello che occorre per il futuro, una ipotesi per tutte le auto elettriche e la produzione di energia pulita.
Al contrario spesso con faciloneria anche durante le periodiche conferenze o studi legati allo sviluppo della nostra zona salta fuori la solita frase: Siracusa può vivere solo di turismo. Il turismo è un settore economico flessibile e volatile per definizione. E ogni volta una frase del genere suscita una certa ilarità non solo perché cambia poco nella mentalità di chi dovrebbe gestire il movimento turistico, ma non esiste un minimo sforzo razionale per capire cosa bisogna fare per migliorare il turismo a partire dalla viabilità e dai trasporti e dalle aree di parcheggio esterne a Ortigia, che comporta uno sforzo economico non indifferente, ma che renderebbe fruibile molti luoghi oggettivamente belli, il collegamento della stazione ferroviaria di Siracusa all’aeroporto di Catania di cui tanto si è parlato, è un fallimento, perché non è stata completata.
Al contrario si assiste ad interventi caotici e privi di progettualità che hanno come punto di riferimento solo l’isola di Ortigia, luogo storico e ameno certamente, ma che rischia di diventare, continuando questa specie di assalto di pseudo operatori economici, un mega villaggio per il food, per carità niente di scandaloso, ma se il turismo deve essere rilanciato solo in questo modo caotico ho l’impressione che stiamo sprecando l’ennesima occasione per fare bene le cose.
Allo stesso tempo si assiste ad una lotta impari tra residenti e ristoratori, che sembra abbiano il consenso di chi amministra, a scapito di chi con grande coraggio ha scelto di abitare in un luogo dove ogni giorno si lotta per un posto auto o per un piccolo spazio. Il risultato: i residenti scappano e lasciano il posto agli speculatori e a società spesso estere di locazione. Ortigia non può diventare solo un luogo dove si viene per consumare cibo spesso di scarsa qualità, ma è un luogo, fortemente antropizzato e caratterizzato dalla presenza di grandi testimonianze culturali, architettoniche e storiche.
Ortigia quindi come luogo di cultura, di conoscenza, di studio e di incontri che possono conciliare tutte le esigenze dal cibo agli spettacoli. Si assiste invece ad una rappresentazione caotica e confusa con le auto che creano sempre più continui ingorghi, spesso Piazza Archimede o il corso Matteotti o p.zza Pancali, non si riescono a distinguere per la quantità di auto e piccoli camion che sostano nell’incuranza generale a partire dai vigili urbani.
Molti ristoratori allargano e stringono gli spazi pubblici a loro piacimento invadendo strade e vie con i loro tavoli di plastica scadente pur di fare profitti spesso utilizzando manodopera in nero. Nessuna regola, nessun rispetto per la libertà degli altri, tutto viene fatto nell’egoismo più totale, nella logica del profitto in un momento di crescita turistica per ottenere immediati benefici economici, senza pensare al futuro, continuando a spennare i turisti con i prezzi alti e qualità bassa, tranne eccezioni. Programmare non è né nella mente degli operatori economici né nella mente di chi ha il compito di dare un pur minimo di regolamentazione al caos e alla confusione.
In tal modo non si va molto lontano cari amministratori e operatori economici, datevi una regolata o rischiate di restare in un futuro prossimo con un pugno di mosche. L’amministrazione uscente non solo non è stata in grado di governare il fenomeno dell’espansione di fenomeni abusivi come quelle moto vespe dai colori sfavillanti o le migliaia di case vacanze e bed and breakfast, di scarsa qualità, anzi sembra averne agevolato la diffusione, tentando di incassare il consenso durante la prossima tornata elettorale.




Sanità, allarme nella zona sud: niente medici, 24 turni scoperti nel Pta di Pachino

Non sembra migliorare la situazione sanitaria a Pachino. Nonostante le polemiche dei mesi scorsi – dopo il decesso di un 36enne – e le rassicurazioni dei vertici della sanità provinciale, è il sindaco della cittadina a segnalare l’ennesimo problema. “La situazione a Pachino è grave, servono interventi immediati”, spiega Carmela Petralito. Cosa sta succedendo? “Ho appreso che la programmazione dell’attività del PTA di Pachino per il mese di maggio prevede l’assenza di personale medico per ben 24 turni!”. Nel solo mese di maggio, 24 turni scoperti: senza medico nella struttura sanitaria, l’unica attiva a Pachino che dista circa 25 km dal più vicino ospedale. “Più volte sono già intervenuta in passato su questo tema, che è di importanza fondamentale per la qualità della vita dei miei concittadini e dei turisti che scelgono la nostra zona e che vede concordi tutte le forze politiche e sociali pachinesi. Abbiamo ricevuto delle rassicurazioni per il futuro, tra cui la prossima riattivazione del PPI, che però non è ad oggi ancora avvenuta”, lamenta la sindaca. Senza dimenticare la Guardia Medica di Marzamemi, frazione di Pachino, un caso che risale anche alla scorsa stagione estiva.
Ancora una volta si è rivolta al commissario straordinario dell’Asp di Siracusa ed al direttore sanitario, chiedendo soluzioni che permettano di andare oltre il noto problema della carenza di personale medico destinato al PTE. “Ho sottolineato con forza, facendomi interprete di tutta la cittadinanza, l’estrema urgenza di intervenire con efficacia, per garantire una valida assistenza sanitaria di emergenza in una zona che conta più di 25mila residenti e che, tra poche settimane, vedrà crescere le persone presenti almeno di tre volte”, scrive sui suoi canali social la sindaca Petralito. “Anche al fine di scongiurare il rischio del ripetersi di episodi tragici come quello che di recente ha visto il decesso di un giovane pachinese che rappresenta un monito che non può essere ignorato”, aggiunge ricordando il caso del 38enne Sebastiano Morana, morto a febbraio scorso. Aveva accusato un malore ed aveva raggiunto il Pta, dove però non c’era un medico ma personale infermieristico che avrebbe comunque fornito assistenza corretta, come ha sostenuto l’Asp di Siracusa nel fornire la sua versione dei fatti.




Isab a Goi Energy, dopo il closing il Ministero convoca a Roma azienda e parti sociali

Dopo il closing della trattativa per il passaggio di Isab da Lukoil (Litasco) a Goi Energy, resta alta l’attenzione del Ministero per le Imprese. La struttura per le crisi crisi d’impresa, su mandato del ministro Adolfo Urso, ha convocato per la mattina del 23 maggio un tavolo dedicato ad ulteriori approfondimenti sulla raffineria siracusana. Invitati all’incontro i rappresentanti del nuovo cda Isab/Goi, la Regione Siciliana e le parti sociali. Proprio il ministro Urso, frattanto, venerdì sarà a Siracusa per partecipare ad un appuntamento di Confindustria Siracusa dedicato al tema energetico e della transizione nel polo petrolchimico di Siracusa.
Dopo primi contatti con la nuova proprietà, i sindacati spingono per la presentazione del piano industriale della nuova proprietà, con vista su investimenti di rilancio e innovazione programmati. L’auspicio dei sindacati unitari è che ci sia spazio anche per un rilancio in termini occupazionali, oltre al mantenimento degli attuali livelli come già assicurato dal management di Goi Energy, il fondo cipriota con expertise nel settore petrolifero.




Tari 2023 a Siracusa, date e scadenze: acconto a giugno, conguaglio a novembre

Date e scadenze Tari 2023 a Siracusa: la prima rata, il cosiddetto acconto, è in lavorazione. Previsto per la prima decade di giugno l’invio delle comunicazioni relative al pagamento, attraverso il tradizionale metodo cartaceo e le veloci soluzioni digitali offerte dall’app Io o dal portale tributi online del Comune di Siracusa.
L’importo viene calcolato ancora a valere sulle tariffe 2022, in attesa dell’approvazione del nuovo Piano Economico Finanziario della Tari, da parte del commissario straordinario con funzioni di Consiglio comunale. Questo significa che a novembre diversi contribuenti potrebbero ricevere un conguaglio, tarato sulle nuove tariffe 2023.
Intanto, l’ufficio tributi continua a lavorare sulla bonifica delle banche dati, in modo da limitare il numero di “errori” nelle comunicazioni inviate ai contribuenti siracusani. A partire da quelli legati alla composizione del nucleo familiare e sue variazioni, correttamente annotate all’Anagrafe ma non aggiornate per i Tributi. Da circa un anno, poi, l’attenzione dell’ufficio Entrate è dedicata anche all’allargamento della base imponibile che poi, tradotto dal linguaggio tecnico, è l’emersione di evasione ed elusione del tributo.
Ad inizio aprile, intanto, approvato il nuovo regolamento Tari, disponibile anche sull’Albo Pretorio del Comune di Siracusa. Interessante, poi, la possibilità di consultare sul proprio linkmate la Carta sulla Qualità del Servizio Integrato (Rifiuti e Tari). Un documento con tutta una serie di informazioni utili per il cittadino, dalle condizioni di servizio alle possibilità di reclamo o richieste varie. Una curata veste grafica rende intuitiva ed immediata la consultazione. Il dirigente del settore Tributi, Carmelo Lorefice, ha ringraziato la professoressa Erika Aprile per la consulenza grafica gratuita nella realizzazione. Nella sezione dedicata agli Standard di qualità, presenti gli indicatori di gradimento.




Abbattimento della copertura del Talete, il Comitato ai candidati: "Che ne pensate?"

Dal 2014 il Comitato Levante Libero chiede l’abbattimento della copertura del parcheggio Talete, spesso definito un “ecomostro” per via del suo aspetto grigio e rigoroso appena “mascherato” da un recente maquillage. Il portavoce del Comitato, Giuseppe Implatini, sollecita in campagna elettorale una riflessione “per la riqualificazione dell’intera area, da tradurre in un’azione capace di prevedere l’abbattimento dell’orribile copertura in modo da restituire circa trecento metri di affaccio a mare, limpido e balneabile, con insieme il recupero di un’area di circa venticinquemila metri quadrati da adibire a grande parco urbano, dotato di spazi ricreativi e un adeguato parcheggio alberato”.
Meno di un anno, un workshop condotto con il Dipartimento di Architettura di Palermo ha portato alla produzione, da parte degli studenti, di alcune soluzioni adattabili alla zona. E – secondo Implatini – “danno l’idea della ricchezza e dell’attrattività che un progetto di architettura del paesaggio può restituire ad un luogo oggi degradato e avvilito dalla presenza ingombrante e massiccia del parcheggio Talete”.
Le soluzioni sin qui adottate, vengono bocciate dal Comitato Levante Libero che parla di spreco di “centinaia di migliaia di euro, quasi quanto sarebbe stato sufficiente per demolirne la copertura e riqualificarne l’area”. Ed anche il recente restyling continua a far storcere il naso. “Un improbabile e maldigerito restyling a base di corten e fiori che non si vedono crescere”.
Di recente, frattanto, è stato risolto in via extragiudiziale il decennale contenzioso con la Regione che ha rinunciato al preteso risarcimento per la costruzione di quel parcheggio. Anche alla luce di queste mutate condizioni, “chiediamo ai candidati sindaco di dichiarare fin d’ora la propria chiara posizione circa la volontà di predisporre tutte le azioni” che conducano ad un tavolo tecnico di studio e progettazione per la realizzazione di un progetto di fattibilità tecnica economica (“da finanziare con i fondi Pnrr) per la riqualificazione
dell’area del Talete, partendo dall’abbattimento della copertura.




Civico4 su Talete e riqualificazione Marinella: "Liberare l'affaccio sul lungomare"

“Civico4 accoglie l’invito del presidente del comitato Levante Libero, Giuseppe Implatini, per un tavolo tecnico per un progetto di riqualificazione dell’intera area del Talete”. Così in una nota Michele Mangiafico, candidato sindaco e leader del movimento politico. “Nel nostro programma c’è un chiaro richiamo all’idea della restituzione della città al suo mare, attraverso il recupero della cosiddetta Marinella. Abbracciamo la battaglia civile per la liberazione dell’affaccio sul mare sul lungomare di Levante, anche in funzione della programmazione e dello sviluppo di un trasporto pubblico via mare, che alleggerisca l’attuale traffico veicolare e che riconsegni a cittadini e turisti anche l’opportunità della fascinazione della città vista dal mare”, le parole di Mangiafico.
Su come recuperare le risorse, Civico4 ha un piano: “anzitutto, partendo dall’enorme lascito dell’amministrazione comunale uscente in termini di residui attivi non riscossi, una cifra monstre pari a 110 milioni di euro da riscuotere. Inoltre, l’amministrazione comunale si trova ancora in una posizione di credito rispetto ad una parte dei 600 mila euro degli oneri di urbanizzazione dovuti dalla proprietà dell’Ortea Palace per una cifra di circa 300 mila euro, per la riqualificazione dell’area del Talete. Infine, l’occasione storica passa anche dagli strumenti offerti dai provvedimenti normativi volti alla ripresa e alla resilienza, a valle della crisi sociosanitaria degli ultimi due anni, come ha correttamente ricordato il Comitato”.




Strade riasfaltate e manutenzioni: Francesco Italia ne parla con i cittadini in via Tisia

Per la sua campagna elettorale, Francesco Italia ha scelto incontri “on the road”, per raccogliere e rispondere alle domande dei cittadini a viso aperto. L’attuale sindaco, in corsa per il secondo mandato, oggi si è recato in via Tisia, accanto al liceo Quintiliano. I quesiti a lui rivolti vertevano quasi esclusivamente sul tema strade.
“Abbiamo determinato una forte rigenerazione senza precedenti delle arterie stradali della città – ha rivendicato Francesco Italia – una parte importante l’abbiamo già realizzata, un’altra è in corso e si concretizzerà sempre più nelle prossime settimane”.
Ed ha illustrato i numeri: tra il 2019 e il 2022 manutenzionate e asfaltate arterie nodali per la città, lasciate all’incuria da decenni. A partire da corso Umberto, dall’incrocio di via Francesco Crispi fino a Piazzale Marconi, e poi ancora via Mozia, via Lazio 61, da via Grottasanta sino a via Algeri, lo spartitraffico lungo via Cannizzo, via Doumonier, via Giarre, viale dei Comuni, viale Ermocrate, la traversa Cifalino a Tivoli, via Salibra, via Lo Bello, viale Tica, via Diaz, via Gioberti, Corso Gelone, Corso Gelone a partire dal Pantheon, via Maniace, il Lungomare Vittorini, la rotatoria di via Nazario Sauro e via Piave.
“Abbiamo riasfaltato chilometri e chilometri di strade – ricorda Italia – si può fare di più? Certo, ma non tutto in una sola volta, serve tempo e fiducia. Il lavoro è stato avviato, adesso non ci possiamo fermare”.
In corso d’opera, l’entrata e l’uscita sud della città, a partire dalla rotatoria tra via Columba e viale Paolo Orsi, via del Colle Temenite nei pressi di Piazza della Repubblica, il circondario di piazza Euripide, via Laurana, via Papa Giovanni XXIII e via Andrea Palma, che saranno interamente messe a nuovo, e poi ancora via Agatocle dove i lavori sono già in corso, tratti di via delle Fornaci.
Ma il calendario delle strade da continuare ad asfaltare nel corso del 2023, con cantieri già avviati o in fase di avviamento, comprende il tratto iniziale di corso Umberto, via Monti, via Montessori nel tratto da via Poggio del Carancino a via Benedetto Croce, via Consolazione tra via Poggio del Carancino a via Plebiscito, via Burgo, via delle Ginestre, tra via della Madonna e via Fontane Bianche, le 2 bretelle sin piazza delle Primule, via Svizzera, il tratto finale di viale Tica, via Italia 103 nel tratto di viabilità interna alle case popolari, via Biancavilla, via Magnano, via Raimondo, via Fazzina, via Vico, via delle orchidee, via Palma, via Laurana, via Melilli, via Genova, via Tevere, il Viale Teocrito dall’incrocio con via Von Platen fino a via Torino, via Columba, via della Madonie dalla chiesa fino a via Monti Nebrodi, via Grammichele, via del Colle Temenite, tratti di via Molo, i tratti comunali di via Elorina, via Logoteta e via Lido Sacramento dalla rotatoria sulla ss 115 fino alla traversa Carrozziere.




Attesa per via lido Sacramento, Garozzo: "Due anni di menefreghismo amministrativo"

Si attende la valutazione di impatto ambientale per dare il via libera ai lavori di via lido Sacramento, a Siracusa. La strada litoranea è stata danneggiata dal medicane del 2021. “Una situazione che ha del paradossale. Una strada chiusa da due anni è l’emblema del menefreghismo di chi amministra oggi questa città”, attacca Giancarlo Garozzo, candidato sindaco del polo civico. “Lasciarla in queste condizioni crea notevoli disagi a centinaia di residenti e alle tante attività commerciali della zona. Questa arteria è stata, da sempre, una delle più importanti per raggiungere una delle zone balneari più belle del nostro territorio. Vederla in queste condizioni è veramente incredibile; è la dimostrazione della totale disattenzione verso le zone di mare che, nel nostro programma, sono invece centrali perché ormai densamente abitate e sempre importanti per l’economia locale ed il turismo”, continua Garozzo.
Secondo l’ex primo cittadino, il Comune avrebbe potuto riaprire l’arteria “con un intervento tampone nelle more di un finanziamento, nazionale o regionale che sia. Invece si è dimenticato della necessità di consolidare questo tratto di costa dove insistono molte abitazioni”.
Criticata poi la scelta di accendere un mutuo per riasfaltare diverse strade cittadine (“interventi comunque necessari”) ma che per Garozzo “cozzano profondamente con il totale abbandono di via Lido Sacramento”. E promette: “sarà una priorità della mia amministrazione in caso di elezione. Basterà un arco temporale abbastanza breve per risolvere il problema. La buona amministrazione questo deve fare in casi del genere”.