Ai domiciliari 67enne specializzato in furto con destrezza: anziani le sue vittime

Gli agenti del Commissariato “ Ortigia” hanno arrestato un uomo di 67 anni, già noto alle forze dell’ordine, colto nella flagranza di furto con destrezza. L’arresto arriva al termine di un’attenta attività di indagine che era stata avviata grazie alla segnalazione del servizio di vigilanza di una catena di supermercati siracusana che aveva più volte scoperto l’uomo compiere furti con destrezza a danno di persone anziane che stavano facendo la spesa.
Gli investigatori di Ortigia sono riusciti ad individuare il ladro e, grazie a predisposti servizi in un supermercato di Floridia, a coglierlo sul fatto mentre tentava, con mossa fulminea, di rubare un cellulare dalla borsa che una 76enne aveva posizionato all’interno del carrello della spesa. E’ stato posto ai domiciliari.




Bagni del Molo, belli e moderni: due anni dopo l'installazione, però, sono fuori servizio

Siracusa pullula di turisti. I ponti di primavera lanciano alla grande la stagione, con albergatori e ristoratori che registrano i primi “tutto esaurito”. Decine e decine di pullman si danno il cambio nell’area di sosta del Molo Sant’Antonio dove, però, il primo contatto con la realtà locale non è dei migliori.
I moderni servizi igienici installati nel 2021, nell’area in cui si trovava il chiosco incendiato e poi demolito, da ottobre non funzionano più. E si moltiplicano i racconti e le testimonianze di visitatori in difficoltà nella ricerca di servizi igienici.
La struttura del Molo, bella da vedere ed autopulente con igienizzazione automatica, paga lo scotto di un uso intenso e poco disciplinato che – tra un’otturazione e l’altra – ha fatto sorgere qualche dubbio sulla sua funzionalità in quell’area.
Il blocco (costo circa 120 mila euro) contempla due servizi igienici uomo/disabile e donna/disabile, con un fasciatoio per i più piccoli. Si tratta di una struttura di sei metri di lunghezza per circa 2 metri e mezzo di altezza. La scheda di presentazione vanta “sistemi di autopulizia delle tazze e dei lavabi, disinfestazione e asciugatura della superficie di calpestio. Durante la pausa notturna sarà garantito un ulteriore ciclo di disinfezione con nebulizzazione”.




Miasmi a Siracusa, il tema in Commissione Ambiente Ars: "Disarmante assenza di risposte"

Di miasmi a Siracusa si è parlato in Commissione Ambiente dell’Ars. Tema non nuovo nelle stanze dell’Assemblea Regionale Siciliana ma che non trova risposte certe, nonostante le sollecitazioni dei cittadini e le loro segnalazioni di molestie olfattive.
Il deputato regionale siracusano, Carlo Gilistro, parla di “spettacolo disarmante” per via di “un governo regionale che non ha saputo fare altro che ammettere di conoscere il problema ma di non aver idea di come affrontarlo”. Un’accusa che motiva con la dichiarata impossibilità di stabilire con certezza da dove provengono i miasmi. “Una ammissione quasi indolente che non può in alcun modo essere accettata da quelle popolazioni che da anni vivono in un’area a rischio industriale, private ancora nel 2023 di informazioni basilari che amministrazioni smart dovrebbero poter fornire, con il contributo di Arpa, solo premendo un bottone”.
L’esponente pentastellato ricorda i progetti finanziati con ingenti risorse pubbliche in questi ultimi anni – dai nasi chimici all’app Nose, passando per i canister automatici – e li mette a fianco dei deludenti risultati prodotti nel dare risposta all’unica domanda: ‘chi immette sostanze moleste nell’aria che respirano i siracusani?’.
“L’area industriale siracusana è complessa e composta da entità diverse: le raffinerie, i depuratori, le aziende di gas medicamentale e facilities varie. La gran parte delle aziende si muove nel rispetto delle norme e dei livelli di emissioni in atmosfera e non si vuole gettare la croce addosso a tutti. Ma nemmeno può passare l’idea che nessuno sia responsabile di un fenomeno noto ma su cui non si è voluta fare luce, se non grazie agli interventi della Procura di Siracusa”.




Competenza del Tar per il nuovo ospedale di Siracusa, l'Rtp pensa adesso al Consiglio di Stato

Ancora lungaggini in vista nell’iter che dovrebbe condurre alla costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Il Tar del Lazio si è dichiarato incompetente a decidere della causa promossa dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti – con capogruppo lo Studio Plicchi di Bologna e composto da Studio Plicchi Srl, Milan Ingegneria SpA, Areatecnica Srl, Sering Ingegneria Srl e Ava Arquitectura Tecnica Y Gestion SL – contro la revoca dell’incarico di progettazione e direzione dei lavori relativo al Nuovo Complesso Ospedaliero della Città di Siracusa.
Adesso l’RTP sta valutando di richiedere un regolamento di competenza al Consiglio di Stato, non concordando sulle
motivazioni che sorreggono l’ordinanza, sottolineando come questa non si esprima sul merito della questione
a quasi 4 mesi dal deposito del ricorso. Il tutto dopo che, con riguardo al medesimo ospedale, lo stesso Tar
Catania si era dichiarato incompetente nel 2021 a favore del Tar Lazio, il quale, a sua volta, nel 2022, aveva
confermato di essere il Giudice idoneo a decidere della questione, salvo, oggi, cambiare idea.
Nell’ordinanza del Tar ha un ruolo centrale l’argomentazione secondo cui la figura del Commissario
straordinario non possa esser ricondotta alle fattispecie astratte regolate dal codice sulla protezione civile
che sarebbero di competenza del Tar Lazio. È infatti di competenza (funzionale e inderogabile) del Tar per il Lazio, sede di Roma, il compito di dirimere le controversie aventi ad oggetto le ordinanze e i provvedimenti commissariali adottati in tutte le situazioni di emergenza regolate dalle norme sulla protezione civile (come terremoti, maremoti ecc).
Secondo il RTP la norma di legge da cui scaturisce la conseguente nomina del Commissario è proprio una disposizione figlia di una emergenza – quella da Covid-19, di natura non locale- e riguarda una materia, quella sanitaria, per la quale la costruzione di infrastrutture ospedaliere è stata essa stessa emergenza e non può essere paragonata alle altre esigenze ricostruttive (di scuole, edilizia e palazzi) a cui fa riferimento l’ordinanza che notoriamente attengono a una fase successiva all’emergenza vera e propria.
La nomina del Prefetto di Siracusa quale Commissario Straordinario per la progettazione e realizzazione del
nuovo complesso ospedaliero della città di Siracusa è, nella tesi dei ricorrenti, motivata dall’esigenza di contrastare gli effetti derivanti dall’emergenza sanitaria causata dalla diffusione della pandemia allora in atto e il Consiglio dei Ministri ha ritenuto di nominare il Commissario Straordinario esercitando proprio i poteri speciali attivati con la dichiarazione dello stato di emergenza.
Oltre al tema della competenza, l’RTP contesta anche l’ulteriore allungamento dei tempi che questa comporta. Il ricorso è stato presentato a gennaio e non c’è stato ancora nessun pronunciamento sul merito della questione, riportando il tema (della sola competenza) verosimilmente sul tavolo del Consiglio di Stato; se, invece, l’RTP avesse potuto continuare a lavorare al progetto, ad oggi si sarebbe già potuto procedere a indire la gara appalto per la sua realizzazione.




Nuovo ospedale di Siracusa e ricorsi, risolto il nodo competenza: deciderà il Tar Catania

Sarà il Tar di Catania a pronunciarsi nel merito del ricorso presentato per la revoca del mandato di progettazione definitiva del nuovo ospedale di Siracusa al raggruppamento temporaneo di professionisti con capogruppo lo studio Plicchi di Bologna. Lo ha stabilito il Tar del Lazio, a cui si era rivolta la società estromessa sul finire dello scorso anno dalla struttura commissariale di Siracusa che ha il compito di velocizzare le procedure per la realizzazione dell’attesa opera.
Si tratta di un punto a favore del commissario straordinario, il prefetto Giusi Scaduto. Si attende adesso il pronunciamento nel merito sui ricorsi presentati e che, al momento, invitano a grande prudenza nei passaggi che dovranno condurre all’affidamento dei lavori.
A febbraio scorso, l’incarico per la progettazione definitiva è stato affidato alla Rti formata a Proger S.p.A. con sede a Pescara (mandataria), Manens S.p.A. con sede a Padova e Inar S.r.l. con sede a Milano (mandanti). Anche quell’affidamento è finito tra le contestazioni del gruppo ricorrente, estromesso dall’incarico per presunti ritardi. Un addebito, questo, rispedito al mittente dallo Studio Plicchi di Bologna e dalle altre società del raggruppamento che chiedono di invalidare gli ultimi atti della struttura commissariale per la realizzazione del nuovo ospedale.
A questo punto, si attende il pronunciamento del Tar di Catania.




Stagione balneare al via: a Siracusa sono 45 i punti "vietati" per ragioni di sicurezza

Sono 45 le spiagge ed i tratti di costa di Siracusa non balneabili per “motivi di pericolo per la pubblica incolumità”. Dalla Mazzarrona allo Scoglio dei Due Frati, dalla Costa del Sole a Massoliveri, da Riviera Dionisio al lungomare Alfeo; e poi diversi tratti della Fanusa, di contrada Isola, di Fontane Bianche, Terrauzza. Ovunque, in sostanza, vi siano segnali di dissesto e rischio di crolli e cedimenti. In questi casi non c’entra la qualità delle acque, ma il giudizio sulla balneabilità riguarda più che altro il profilo della sicurezza pubblica. Ad indicare in dettaglio i 45 punti off-limits è un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Siracusa, ripresa e richiamata nel provvedimento di competenza comunale in vista dell’apertura della stagione balneare (1°maggio). Nonostante siano tratti ricadenti in zone dove la balneazione è consentita, presentano elementi di “intrinseca pericolosità” per cui viene apposto il cartello di divieto per motivi spesso geomorfologici. Ma si tratta di divieti, purtroppo, lungamente disattesi.
Ad eccezione della spiaggetta della Marina, di Punta del pero e della spiaggia antistante lo scoglio Galera, non balneabile il porto Grande di Siracusa, così come porto Piccolo e rada di Santa Panagia “lungo l’intero tratto di costa da Capo Santa Panagia a Punta Magnisi, ad eccezione del tratto di litorale che va da 200 metri a Nord dello scarico ENEL alla recinzione ex ESPESI”.
Regolarmente balneabili tutti gli altri tratti di mare e di costa ricadenti nel territorio del Comune di Siracusa, come da tabella allegata al Decreto dell’assessorato regionale della Salute, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana lo scorso 14 aprile 2023. Per tutte le informazioni, è possibile visitare il sito del Ministero della Salute “Portale delle acque“.
Qui per consultare il provvedimento del Comune di Siracusa, con tutti i dettagli.




Ok al mutuo da 1,2 milioni, si riasfaltano 16 strade di Siracusa: l'elenco completo

Ok da Cassa Depositi e Prestiti alla concessione di un mutuo da 1,2 milioni di euro al Comune di Siracusa. Come annunciato nelle settimana scorse, Palazzo Vermexio destinerà le somme ad una serie di lavori per il recupero delle strade cittadine.
Ottenuto il mutuo, “gli uffici del settore Trasporti e diritto alla mobilità sono al lavoro per l’individuazione delle ditte che dovranno eseguire i lavori”, spiega una nota stampa del Comune. I lavori consisteranno nella rimozione del tappetino usurato, nella posa di una nuova copertura allo stesso livello dei tombini e nel rifacimento delle segnaletica orizzontale.
In tutto 16 interventi per il rifacimento di altrettante strade: via Laurana, via Melilli, piazza Giovanni XXIII, via Palma (nel tratto compreso tra viale Zecchino e piazza Maranci), via Genova, via Tevere, il tratto di viale Teocrito compreso tra via Von Platen e via Torino), via Columba, la rotatoria di viale Paolo Orsi, via Madonie (tra la chiesa e via Monti Nebrodi), tratti di via delle Fornaci, via delle Orchidee, via Magnano (nel tratto compreso tra via Gabelli e via Croce), via Raimondo (tra via Fazzina e via Magnano), via Fazzina (tra via Burgo e via Croce), via Vico (tra via del Semaforo e via Verga).

foto dal web




Porto di Augusta collegato alla rete ferroviaria, affare da 75mln con vista sul ponte sullo Stretto

Atteso da poco meno di un anno, arriva il momento della firma della convenzione attuativa per la realizzazione del collegamento ferroviario del porto di Augusta. Questa infrastruttura, appena completata, favorirà l’interconnessione del terminal megarese con la linea ferroviaria, per una nuova mobilità integrata e sostenibile.
Il collegamento ferroviario del porto di Augusta, con un finanziamento PNRR di 75 milioni di euro, consentirà di realizzare la connettività multimodale del porto con importanti ricadute sull’economia del territorio.
Lo scalo di Augusta costituisce un nodo Core della rete Transeuropea TEN-T e, oltre ad essere un porto petrolchimico, è anche un rilevante porto commerciale che, tuttavia, “finora non ha potuto beneficiare di un collegamento ferroviario in grado di assicurarne la totale intermodalità”, spiega la nota congiunta Ministero-Rfi-Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Orientale.
Il Ministero delle Infrastrutture, assicurando la fattibilità all’opera grazie ai fondi del PNRR, con la firma dell’accordo “pone un altro importante tassello nell’azzeramento del gap infrastrutturale tra i porti del nord e del sud, condizione necessaria per uno sviluppo equilibrato dell’intero Paese”.
Soddisfatte le parti per l’obiettivo raggiunto, “garanzia di totale collaborazione reciproca nelle successive fasi che, nel minor tempo possibile, dovranno portare alla realizzazione del nuovo collegamento ferroviario, particolarmente importante anche alla luce del rilancio, deciso dal Governo, delle procedure di realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina”.
A firmare l’accordo, che dà il via alla fase conclusiva della progettazione di fattibilità tecnico economica dell’opera, sono stati il commissario straordinario di Governo, Filippo Palazzo, il capo del Dipartimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Pujia, l’AD di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del polo infrastrutture del Gruppo FS, Vera Fiorani, e il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare di Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina.




Controlli in cantieri edili e ristoranti di Augusta: la GdF scopre 15 lavoratori in nero

Controlli ad Augusta in vari esercizi commerciali e cantieri edili per contrastare il lavoro nero. La Guardia di Finanza ha scoperto ben 15 lavoratori per i quali non era stata comunicata l’assunzione al Centro dell’impiego. Due i casi più eclatanti: in un cantiere aperto nel centro storico, sopresi all’opera 5 lavoratori non regola; quattro in un ristorante.
I titolari delle imprese non in regola con le assunzioni sono stati segnalati all’Ispettorato territoriale del lavoro e dovranno provvedere alla regolarizzazione dei rapporti lavorativi. In quattro casi è stata proposta la sospensione dell’attività, in quanto la forza lavoro irregolare superava il 10% del personale impiegato.
Sono in corso accertamenti di natura fiscale ed amministrativa per la verifica della regolarità nei confronti di
altre posizioni lavorative.
“Un’azione che testimonia la costante attenzione della Guardia di Finanza al contrasto del fenomeno del lavoro
nero, piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste”, spiegano dal comando provinciale di Siracusa.




Feste patronali di Melilli, Augusta e Villasmundo: dalla Regione contributi per 65mila euro

L’assessorato regionale delle Autonomie Locali ha decretato i contributi per le iniziative di carattere sociale, economico e culturale svolte dai Comuni e finalizzate a valorizzare le tradizioni locali. Si tratta, fondamentalmente, di contributi per le feste patronali.
In totale sono stati stanziati 315.800 euro, di cui 30 mila per la festa di “San Sebastiano” a Melilli, 5 mila per “San Michele Arcangelo” a Villasmundo e 30 mila per “San Domenico di Guzman” ad Augusta.
Il deputato regionale Giuseppe Carta (Mpa) esprime “piena soddisfazione per l’assegnazione di risorse nella nostra provincia. Oggi – prosegue – è di fondamentale importanza valorizzare tutte quelle attività che non facciano disperdere il patrimonio di tradizioni di cui i Comuni della Sicilia sono ricchi. E nello specifico le feste patronali definiscono l’identità di un territorio, e per questo tengo particolarmente a ringraziare l’Assessore al ramo, l’On. Andrea Messina”.