Si apre l'Anno Mariano a Siracusa, nel settantesimo anniversario della Lacrimazione

“È una gioia per me aprire insieme a voi l’Anno mariano diocesano, qui nel Santuario della Madonna delle Lacrime”. Sono state le parole con cui il presidente della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi, ha aperto la celebrazione con cui ha saluto l’avvio dell’anno dedicato alla Madonna, proprio nella basilica eretta in memoria del prodigio evento del 1953.
L’anno mariano è stato indetto dall’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, a settant’anni dalla Lacrimazione. Fino all’8 dicembre si susseguiranno momenti di preghiera e di riflessione per ricordare il miracolo del 1953.
“Nel 1953, in modo straordinario attraverso le lacrime di Maria, il Signore si è reso presente in mezzo alla sua gente. Ho visto la casa in cui è avvenuto il miracolo della lacrimazione: si trovava in un quartiere umile di Siracusa. Chiedo a Dio che questo anno mariano sia della gioia e della riconciliazione con noi stessi e con il prossimo”, ha proseguito Zuppi. “Le lacrime di Maria sono lacrime che rigano il volto dei poveri, dei profughi che finiscono nel mare gelido o inumidiscono gli occhi dei sopravvissuti, ma anche quelle di chi ricco e pieno di sé si scopre povero e vulnerabile. Ecco perché abbiamo bisogno di Maria: ci aiuta a piangere e a non essere degli operatori asettici”.
A chiusura dell’Anno Mariano, l’8 dicembre, in tutte le parrocchie celebrazione dell’Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria di tutte le famiglie. La Chiesa siracusana in questo Anno Mariano sosterrà un’associazione impegnata nell’aiuto alla vita e alle giovani mamme, quale segno della tenerezza delle Lacrime della Madonna, da molti invocata come protettrice della vita nascente.
La Penitenzieria Apostolica ha accordato l’indulgenza plenaria per il periodo che va dal 25 marzo all’8 dicembre 2023 presso il Santuario di Siracusa, la Casa del Pianto, la Parrocchia Madonna delle Lacrime in Solarino, i monasteri di clausura di Sortino, di Canicattini Bagni e di Ferla e nei luoghi della sofferenza. Un convegno per approfondire i giorni della Lacrimazione, giovedì 28 e venerdì 29 settembre, con uno studio teologico-mariano dell’evento storico, partendo dagli atti del processo canonico della Curia di Siracusa.
Un anno che sarà caratterizzato dalla Peregrinatio del reliquiario delle Lacrime nelle parrocchie: tutte le città si stanno organizzando per accogliere le Lacrime della Madonna.
“La vocazione della Chiesa di Siracusa e, in fondo, di tutta la Chiesa universale è essere una madre che prova compassione, che guarda con empatia gli ultimi della storia. Questo è l’antidoto a quel virus nefasto dell’indifferenza. In questo anno desidero indicarvi due spazi da visitare. Il mondo delle carceri. Il vostro Arcivescovo ha scritto a questo proposito: «Il rapporto con i detenuti ed i loro familiari e con le Istituzioni richiede necessariamente una sinergia tra la pastorale penitenziaria e l’azione della Chiesa diocesana, nella prospettiva di un cammino di giustizia riparativa che possa portare frutti di riconciliazione». Vedo qui l’impegno di una Chiesa intera ad aiutare aiutare a portare il peso delle responsabilità e il peso delle ferite subite. Un altro luogo ecclesiale in cui condividere e lenire le sofferenze dei più fragili è quello dell’accoglienza. Questa terra ha una “vocazione geografica” all’accoglienza nel Mediterraneo, ma non solo. Le sue coste sono spesso l’approdo di persone che sognano legittimamente una vita migliore per sé e per i propri cari. Conosco il grande impegno della Caritas, delle religiose, dei religiosi e di tanti laici nell’assistenza di quanti fuggono dalle guerre, non ultima da quella in Ucraina. Ciascuno di questi profughi ritrova la dignità di essere persona umana e, ultimamente, di essere figlia e figlio di Dio. Questo è il Vangelo che si fa storia. Qui le lacrime trovano conforto. Vi quindi invito a sviluppare in quest’anno mariano questa sensibilità materna, che si traduce nella accoglienza e nel riconoscimento della dignità umana. Aiutate tutti questa nostra madre. «Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto». La Madonna delle Lacrime continui a farci sentire il Signore presente in mezzo a noi, tra le strade di questa città e l’intera diocesi. Possa insegnare la gioia della vita cristiana, della comunione con Dio e con i fratelli. Possa guidare i cuori alla compassione e alla cura dell’altro. Suggerisca vie nuove e creative di amicizia e di pace”.
Momento centrale saranno i festeggiamenti per l’anniversario che si concluderanno il 1 settembre con la celebrazione presieduta dal cardinale Stanisław Jan Dziwisz, segretario personale di San Papa Giovanni Paolo II e già arcivescovo di Cracovia. “Il pianto apre alla speranza di un mondo nuovo, alla gioia della vita vera e della risurrezione. Chiediamo di raccogliere nelle sue Lacrime il grido di sofferenza e di dolore di tutti noi suoi figli, le crisi, le incertezze, lo smarrimento, i problemi, i disagi, le povertà, le malattie, le lotte inutili, le guerre che distruggono il mondo” ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto. Al termine della celebrazione, il card. Zuppi ha pregato con l’atto di affidamento, consacrando l’Italia, l’Europa e il mondo intero al Cuore Immacolato e Addolorato di Maria che a Siracusa.




Cavagrande, consegnati i lavori per la messa in sicurezza del sentiero Scala Cruci

(c.s.) Sono stati consegnati oggi i lavori di messa in sicurezza del sentiero Scala Cruci della riserva naturale orientata di Cavagrande, ad Avola. Sul posto il direttore dei lavori, l’architetto Gino Montecchi del Genio civile, Giancarlo Perrotta dell’ufficio del Dipartimento Foreste della Regione sezione di Siracusa, la ditta aggiudicataria consorzio stabile Agoraa Scarl, il sindaco di Avola Rossana Cannata. Le opere di messa in sicurezza per scongiurare la possibile caduta di massi sui sentieri sono state assegnate dagli uffici diretti da Maurizio Croce al Consorzio di Tremestieri Etneo che le effettuerà attraverso l’impresa agrigentina Geoteck. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 1.366.894,70 euro.
L’impresa ha verificato i luoghi oggetto degli interventi e presto quindi avvierà il cantiere con personale e mezzi necessari per gli interventi, compresi gli speleologi rocciatori che saranno all’opera. L’instabilità di alcune pareti rocciose aveva costretto a inibire al transito diversi camminamenti e, tra questi, quelli che portano ai laghetti di Avola. Chiusi i varchi di Scala Cruci e Mastra Ronna, attualmente sono fruibili soltanto tre accessi: Carrubbella, Stallaini e Belvedere. “Mi occupo da anni della riserva di Cavagrande – sottolinea il sindaco Cannata – quello di oggi è un passaggio cruciale di un iter che ho seguito da deputato quando venne inserito il finanziamento per 2 milioni euro. La Rno non è fruibile da quando, nel 2014, un incendio distrusse gran parte del sito. Prima da parlamentare e oggi da sindaco, dopo averlo sottolineato in campagna elettorale, ho sempre considerato fondamentale il ripristino e il rilancio della riserva. Oggi è un bel giorno”.
La totale messa in sicurezza potrà agevolare anche il piano di utilizzo della pre-riserva, attualmente in fase di elaborazione, proprio per consentire nuovi ingressi più agevoli specialmente nel periodo estivo.




"Sempre Viva", l'omaggio dell'istituto Archimede alla memoria delle vittime delle mafie

Il Comprensivo “Archimede” di Siracusa ha celebrato questa mattina la Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico. Protagonisti sono stati gli studenti della III C della scuola media che hanno messo in scena “Sempre Viva”. Si tratta di un adattamento del cortometraggio che racconta la storia della quattordicenne Annalisa Durante, vittima della camorra nel 2004.
A seguire la rappresentazione, referenti delle forze dell’ordine provinciali e rappresentanti delle istituzioni (Prefettura, Comune di Siracusa), oltre alla coordinatrice dell’associazione Libera, Lauretta Rinauro.
“Se la testimonianza è un elemento, a volte personale e intimo, legato a chi ha vissuto più o meno da vicino determinati eventi, l’essere portatori di alcune storie e dei loro significati – ha spiegato la dirigente scolastica Giusy Aprile – attraverso la rielaborazione e la narrazione, può e deve sempre di più essere una pratica collettiva, per essere concretamente a fianco dei familiari e dei loro percorsi di giustizia, per tenere vive le storie ‘orfane’ di testimoni diretti, e quindi a rischio di essere dimenticate, e più in generale per arricchire la memoria collettiva e porre le basi affinché sia il prodotto duraturo di un racconto corale in continuo divenire”.




Via Crucis cittadina al Parco Archeologico della Neapolis: venerdì l'appuntamento con le parrocchie

Si svolgerà anche quest’anno al Parco Archeologico della Neapolis la Via Crucis Cittadina, organizzata per venerdì 31 marzo alle 19.45 dalla Basilica~Santuario Madonna delle Lacrime e promossa dal Vicariato delle Parrocchie di Siracusa.
I testi, le preghiere e le meditazioni della Via Crucis dal tema “La Via della Croce, Salvezza dei figli di Dio” sono stati scelti e composti dall’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Francesco Lomanto, il quale guiderà il momento di preghiera con la presenza dei sacerdoti, dei diaconi, dei fedeli e dei cittadini di Siracusa. Lo stesso testo di preghiera sarà proposto in tutte le comunità parrocchiali dell’Arcidiocesi di Siracusa. La Basilica~Santuario Madonna delle Lacrime esprime viva gratitudine al Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai per un evento particolarmente significativo in un luogo simbolo della città e della provincia di Siracusa. I fedeli si raduneranno a partire dalle 19.30, accedendo dal piazzale antistante la Chiesa di San Nicolò ai Cordari. Alle 19.45 saluto ai convenuti, presentazione dei vari momenti e consegna ai presenti del libretto della Via Crucis “La Via della Croce, Salvezza dei figli di Dio”. Alle 20.00 inizio del pio esercizio della Via Crucis.




Viola il permesso di soggiorno per andare al mare: domiciliari ad un 42enne

Viola l’obbligo di soggiorno per andarsene al mare. I carabinieri della Stazione di Pachino hanno arrestato per questa ragione un uomo di 42 anni, già noto alle forze dell’ordine. Dovrà rispondere di violazione della misura cui era sottoposto.
L’uomo, al quale il Tribunale di Catania ha applicato la Sorveglianza Speciale  con obbligo di soggiorno nel comune di Pachino, è stato sorpreso dai militari nella località balneare di San Lorenzo, del comune di Noto, incurante delle prescrizioni imposte.
Dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la sua abitazione agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 




Petrolchimico, Fiom: "La sfida è costruire un polo energetico innovativo"

“L’industria petrolchimica non scomparirà immediatamente, ma la vera sfida, per Siracusa, è sviluppare un progetto per costruire un innovativo polo energetico affermando una diversa, e competitiva visione industriale”. Questa la posizione espressa dalla Fiom Cgil di Siracusa, guidata da Antonio Recano, che fa una disamina del settore in Italia, puntando, poi, lo sguardo, sulla zona industriale siracusana.  “In Italia -dice Recano- il settore della raffinazione, caratterizzato da un sistema industriale che da decenni fa profitti puntando sullo sfruttamento del lavoro e non sull’innovazione dei processi e dei prodotti, è inserito in un processo irreversibile che ha decretato per il 2035, al netto di eventuali deroghe per l’utilizzo di e-fuels o biodiesel, la fine dei
motori endotermici puntando alla loro sostituzione con quelli elettrici”.
Parlando del  Petrolchimico di Priolo, secondo Recano, “questo processo declina tra l’incapacità sistemica delle imprese, la mancanza di politiche industriali capaci di indicare in modo chiaro i settori strategici, i tempi e le risorse finanziare necessarie a conseguire gli obiettivi per realizzare questa nuova rivoluzione industriale. Un combinato disposto che rischia di far sparire un intero distretto industriale, con sviluppi economici e sociali gravissimi che comprometterebbero alla base la stessa coesione sociale”. Il segretario del sindacato ricorda che “mentre negli altri paesi sono partiti progetti, si è definito dove e come spendere i soldi, sono chiare le priorità e gli obbiettivi, l’Italia non si è dotata ancora di un piano energetico adeguato intestandosi a favore di camera false soluzioni che sul nostro territorio sono rappresentate dai successivi decreti che hanno salvato LUKOIL e IAS”.
Per salvaguardare industria, occupazione e ambiente, in base alle valutazioni dell’organizzazione sindacale di categoria,  “occorre immaginare un nuovo modello industriale che valorizzi le potenzialità che il polo petrolchimico ha per intercettare le opportunità offerte dal PNRR e affermare una diversa, moderna e competitiva visione di sviluppo. Una visione che punti alla qualità dei prodotti, alla sostenibilità ambientale e a quella sociale preservando i livelli occupazionali. Occorre
partendo dalla sostenibilità ambientale costruire un progetto condiviso con il territorio, le comunità e le istituzioni locali per pretendere dal Governo e dalle imprese certezze sul futuro del Petrolchimico. Futuro che passa anche attraverso la costruzione di un polo metalmeccanico moderno, avanzato e indipendente dal polo petrolchimico, proiettato in una giusta visione di industria green e di economia circolare”.
Recano prosegue evidenziando che “un distretto metalmeccanico che potrebbe avere a disposizione officine attrezzate, imprese e maestranze specializzate, fondali marini adeguati e infrastrutture
moderne. Le aree di Punta Cugno e Marina di Melilli mostrano condizioni e caratteristiche difficilmente riscontrabili altrove, che se valorizzate potrebbero intercettare gli investimenti previsti dal PNRR e traghettare il nostro territorio verso un nuovo modello industriale in linea con il processo di transizione energetica che sta interessando il mondo intero. C’è quindi bisogno di un ambizioso progetto industriale capace di ridare al lavoro metalmeccanico la valenza che merita, pretendendo che ogni euro di risorse pubbliche investite sia vincolato alla sostenibilità ambientale; alla certezza occupazionale; alla qualificazione e riqualificazione dei lavoratori coinvolti nei processi industriali; alla garanzie di continuità occupazionale e contrattuale negli appalti; al consolidamento delle tutele a partire dalla sicurezza e dalla salute, perché legalità, sostenibilità sociale, sicurezza e rispetto per l’ambiente devono essere principi vincolanti per le aziende e per nuove e corrette politiche industriali”.




Strage di Capaci, il questore dona l'olio di Quarto Savona 15 all'Arcivescovo

Una bottiglia dell’olio prodotto dall’Associazione Quarto Savona 15, sigla radio utilizzata dall’equipaggio della Polizia di scorta al Giudice Falcone è stata donata dal Questore, Benedetto Sanna all’Arcivescovo Francesco Lomanto.
Oggi, analoga cerimonia nella Cattedrale di Noto, dove a ricevere l’olio sarà il Vescovo di quella Diocesi, Monsignor Salvatore Rumeo.
L’iniziativa, di valore simbolico, si inserisce nell’ambito delle manifestazioni per ricordare le vittime della mafia nel trentunesimo anniversario delle stragi di Palermo. Nel luogo dove avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio, nei pressi dello svincolo autostradale di Capaci, dove perirono i tre agenti di scorta ( Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro), insieme ai magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, oggi sorge un giardino dove sono stati piantati molti alberi di ulivo dedicati alle vittime della mafia.
L’Associazione “Quarto Savona 15” ha provveduto a raccogliere le olive prodotte dagli alberi ricavandone l’olio donato alla Chiesa Siciliana che sarà consacrato durante la Messa Crismale del Giovedì Santo per essere utilizzato come olio in tutte le Diocesi della Sicilia nell’anno liturgico corrispondente con il trentunesimo anniversario delle stragi.
Il dono -spiega la Questura- vuole essere un segnale importante per la Sicilia affinché il frutto nato dalla terra bagnata dal sangue dei caduti nella lotta contro la piaga della Mafia possa essere simbolo di redenzione per il nostro territorio. Il Questore Sanna ha sottolineato “l’alto valore simbolico” dell’iniziativa abbracciata dalla Conferenza Episcopale Italiana.




Paletti in via dei Servi di Maria (e via Filisto): "Una delle più grandi ingiustizie della città"

Una “politica dei paletti” che si manifesta in via dei Servi di Maria, nonostante per la strada ci fossero altri progetti, già dal 2008. Il movimento Civico 4 affronta il tema entrando nel merito di quanto deliberato dal consiglio comunale proprio nel 2008 , “già caratterizzato dall’inizio delle procedure di esproprio, inserito ancora al punto 7 del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2020-2022 (Delibera di Giunta Municipale 191 del 2019), eliminato dall’Amministrazione comunale uscente nei tre piani triennali delle opere pubbliche successivi, rappresenta una delle più grandi ingiustizie della nostra città e resta uno dei più qualificanti punti del programma per la Siracusa che verrà”. Secondo il movimento, l’installazione dei paletti dall’incrocio con via dell’Addolorata fino a via Matteo Beneventano del Bosco, per “simulare un percorso pedonale rappresenta un affronto e uno schiaffo all’idea che nella comunità rimanga davvero escluso. L’inclusione, infatti,- dichiara Mangiafico – non è la vuota retorica della classe dirigente che ha governato la città in questi anni, ma la declinazione di concreti atti amministrativi. I paletti installati non solo non delimitano una distanza sufficiente al passaggio di persone in carrozzina, ma rappresentano anche un ostacolo per i non vedenti e non sono stati accompagnati dallo spostamento o dalla rimozione dei pali di pubblica illuminazione che le persone con disabilità si trovano lungo il cammino. Un atteggiamento che non sorprende, perché proviene da una Amministrazione che non ha adottato il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche previsto per legge e inserito tra i punti del nostro programma nel settore dei diritti sociali.”Infine, il movimento chiede che l’Amministrazione comunale uscente adotti la variazione al Piano delle Opere Pubbliche riportando il progetto di sistemazione di via Servi di Maria e si attivi per l’inserimento delle risorse economiche necessarie.

In foto, via Filisto, in cui , come in via dei Servi di Maria, sono stati apposti paletti per delimitare il percorso pedonale.




Bidone sospetto, scatta l'allerta radioattiva: conteneva acqua

L’avvistamento di un fusto sospetto che galleggiava nel tratto di mare antistante Marina di Melilli ha fatto scattare le procedure di contrasto al rischio biologico e chimico. I Vigili del Fuoco di Priolo, allertati dalla polizia locale, sono intervenuti, poco prima delle 16:00. Hanno chiesto l’intervento a Guardia Costiera per portare il fusto a riva. È quindi entrata in azione la squadra formata per simile emergenze ambientali, arrivata dalla sede centrale di Siracusa.
Le misurazioni e le rilevazioni strumentali effettuate hanno escluso ogni traccia di radioattività e di sostanze chimiche ed idrocarburi. Pertanto, constatata la presenza di sola acqua marina, il fusto è stato svuotato e lasciato in consegna ai Vigili Urbani per lo smaltimento. Intervenuta sul posto anche la Polizia di Stato.




La coalizione progressista saluta il PD, "non si può perdere tempo"

Nessuno nella coalizione progressista ha più voglia di aspettare il Partito Democratico di Siracusa. Il Movimento 5 Stelle, Lealtà & Condivisione ed i loro alleati hanno aspettato il passaggio formale della direzione cittadina del Partito Democratico, dopo settimane di incontri e progetti comuni. Ma la decisione di non decidere sui due nomi proposti per la sindacatura e soprattutto il sospetto di voler tenere aperte troppe porte in contemporanea portano alla decisione: la coalizione presenterà il suo candidato sindaco martedì prossimo. Senza il Pd.
“Mancano due mesi dalle elezioni comunali e trenta giorni alla scadenza del termine previsto per la presentazione delle liste. Dopo aver condiviso un percorso, all’esito della direzione comunale che si è svolta ieri sera, il Partito Democratico ha affidato alla stampa una nota nella quale dichiara di non avere ancora preso una decisione sui due nomi sui quali ci aveva chiesto di fare esprimere i propri organismi. Non solo, al contempo ci informa di volere ‘allargare il consenso anche ad altre realtà civiche’, una formula interpretata nelle cronache odierne unanimemente come una chiara allusione a ricercare un accordo con Officina Civica, il progetto di Giancarlo Garozzo in cui convergono disinvoltamente esponenti della vecchia politica del centrodestra e del centrosinistra”, scrivono in una nota congiunta MoVimento 5 Stelle, Lealtà e Condivisione, Alleanza Verdi Sinistra, Cento Passi, ex Art.1 Area Costituente Verso il Partito del Lavoro.
“Ogni giorno perso a rimandare una decisione sulla candidatura è un giorno di vantaggio concesso alla propaganda dell’amministrazione in carica e alla riorganizzazione della destra, attorno a interessi che nulla hanno a che fare con il bene della nostra comunità. Lealmente abbiamo riconosciuto al Pd tutto il tempo necessario per discutere e confrontarsi. Ma si era convenuto di non andare oltre la loro direzione provinciale del 24 marzo. Adesso non possiamo più perdere tempo: dobbiamo assumere una decisione”. E per rendere ancora più chiaro il messaggio rivolto all’ex alleato, la mossa che rischia di scombinare i piani del PD: la coalizione progressista presenterà martedì 28 marzo il suo “progetto condiviso” per la città. Il che equivale a dire una candidatura alternativa per la sindacatura. A due mesi dalle elezioni, si rimescolano equilibri e strategie.