Premio Vittorini, le novità della 23esima edizione

Ha ripreso a marciare la macchina organizzativa del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini, giunto alla 22/ma edizione, e del Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi alla sua IV edizione. La manifestazione è promossa dall’Associazione Culturale Vittorini-Quasimodo e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Siracusa in collaborazione con la Fondazione INDA.
Diverse le novità introdotte a partire da quest’anno, a cominciare dalla previsione di due premi in denaro anche per i finalisti non vincitori. Inoltre, al voto espresso dalla Commissione di valutazione si sommerà, oltre a quello del Comitato studentesco di lettura, anche quello del Circolo dei lettori.
Per il Premio Nazionale Letterario Elio Vittorini, destinato ad un’opera di narrativa pubblicata dal mese di aprile 2022 al mese di marzo 2023, il termine assegnato alle case editrici per la presentazione delle opere da sottoporre al vaglio della commissione giudicatrice scadrà il 30 aprile 2023 (farà fede il timbro postale). Possono partecipare al Premio opere di autori italiani viventi non esordienti. La commissione giudicatrice, presieduta dal professore Antonio Di Grado, selezionerà entro il prossimo mese di giugno tre opere finaliste tra le quali verrà successivamente individuata quella vincitrice. Nell’ottica di stimolare i giovani alla lettura, anche quest’anno è stato istituito un Comitato studentesco di lettura che sarà composto da studenti degli ultimi due anni di istituti superiori della provincia di Siracusa segnalati direttamente dagli Istituti scolastici. Oltre al Comitato studentesco di lettura da quest’anno sarà attivo anche un Circolo di lettori, individuato in collaborazione con la Società Dante Alighieri fra gli appassionati della lettura. Sia il Comitato sia il Circolo esprimeranno – fra le tre opere finaliste – ciascuno un proprio voto che andrà a sommarsi a quelli della commissione giudicatrice.
Al vincitore del Premio Vittorini 2023 andrà un assegno di 3mila euro mentre ai due finalisti non vincitori andrà un assegno di mille euro ciascuno.
Anche quest’anno al Premio Nazionale Elio Vittorini è affiancato il Premio per l’Editoria Indipendente Arnaldo Lombardi – in omaggio all’editore siracusano di adozione che fu tra gli ideatori del Premio Vittorini – destinato alle case editrici indipendenti che abbiano un catalogo di almeno 20 pubblicazioni di carattere storico e letterario. Le case editrici partecipanti dovranno far pervenire alla Segreteria organizzativa, entro e non oltre il 20 giugno 2023, le candidature assieme al catalogo e ad una scheda di sintesi illustrativa delle attività svolte.
La cerimonia di consegna del Premio Nazionale di Letteratura Elio Vittorini e del Premio per l’Editoria Indipendente Arnaldo Lombardi si svolgerà a Siracusa sabato 9 settembre 2023 secondo modalità che saranno rese note successivamente, salvo eventuali – e al momento non prevedibili – modifiche che frattanto si dovessero rendere necessarie. “Con la pubblicazione del Bando per l’edizione 2023, continua l’azione di rilancio del Premio Vittorini grazie alla fattiva collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura della Città di Siracusa e l’Associazione Vittorini Quasimodo – ha commentato l’Assessore alla Cultura della Città di Siracusa Fabio Granata -. In modo particolare ringrazio il Presidente dell’Associazione, il prof. Enzo Papa, per la passione e la intelligente supervisione che riversa su un grande evento culturale che rappresenta allo stesso tempo uno dei più importanti premi letterari italiani e una delle principali manifestazioni culturali della nostra Città e della Sicilia”. Sulla homepage del sito istituzionale del comune di Siracusa (www.comune.siracusa.it), in una sezione dedicata al Premio, è possibile consultare il regolamento.

 

 

 

 

 

 

 




Igiene urbana, "botta e risposta" tra Comune e M5S sulla selezione del nuovo direttore

“Non serve nessun impulso da parte del vertice politico, le procedure per la selezione del nuovo direttore per l’esecuzione del contratto di igiene urbana sono in corso e sono quelle ordinarie, nella forma e nei tempi, come normalmente avviene nella pubblica amministrazione”.  È quanto fanno sapere dal servizio di Igiene urbana dopo la diffusione di una nota da parte del Movimento 5 Stelle che contesta il modus operandi del Comune.
“​La procedura è iniziata subito dopo la scadenza del precedente incarico (avvenuta lo scorso 31 dicembre) – fa sapere il settore Igiene Urbana-  La gara è stata modificata in corso d’opera perché si è deciso di assegnare un mandato di 40 mesi invece dei previsti 23. Tale scelta ha comportato una variazione dell’importo di spesa e il conseguente passaggio da un affidamento diretto, previa richiesta di preventivi da parte di operatori economici individuati tramite manifestazione di interesse, a un affidamento mediante procedura negoziata. Questa modifica ha comportato la riapertura dei termini e un prolungamento dell’iter, motivo per cui si è deciso di prorogare il vecchio incarico fino al 31 marzo alle stesse condizioni economiche. A tale proposito l’ufficio rileva che il comunicato del Movimento 5 Stelle contiene un errore perché la retribuzione di 13.700 euro non si riferisce a ciascuno dei mesi di febbraio e marzo ma è la somma di entrambi i mesi ed è, dunque, uguale a quella di gennaio.
​«Mi stupiscono – afferma il Michelangelo Giansiracusa, capo di gabinetto del sindaco Francesco Italia – le dichiarazioni fuorvianti e tendenziose di Paolo Ficara del Movimento 5 stelle, forse dovute all’approssimarsi delle elezioni. A due anni e mezzo dall’avvio del servizio, si è resa necessaria un’analisi ricognitiva per proseguire in quel percorso virtuoso iniziato con la raccolta porta a porta e che continuerà con l’introduzione della tariffazione puntuale. Questo ci permetterà di incrementare la percentuale di rifiuti differenziati e raggiungere gli standard previsti dalla normativa regionale, con vantaggi per le tasche dei cittadini, per il decoro urbano e per l’ambiente. La strada da percorrere per ottenere tale risultato non la decide la politica ma gli uffici. Mi limito a ricordare – prosegue Giansiracusa – che la separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzione di gestione amministrativa costituisce un principio di carattere generale previsto dalla Costituzione, senza il quale, ad ogni scadenza di mandato, si fermerebbe la macchina burocratica».
​Secondo l’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri, «paragonare i dati della raccolta differenziata di Siracusa con quelli di Palermo (16% nel 2020 e 15% nel 2021, con oltre 300.000 tonnellate di indifferenziato annue) e Catania (9% nel 2020 e 11% nel 2021 con oltre 200.000 tonnellate di indifferenziato annue) oltre che un azzardo, è ingiusto soprattutto verso i tantissimi cittadini che hanno recepito l’importanza di differenziare i rifiuti e si comportano civilmente e con senso di responsabilità. Grazie al sistema porta a porta, Siracusa è passata dal 17,94% di rifiuti differenziati del 2018 (con 53.584 tonnellate di indifferenziato) al 50,45% del 2022, a cui corrispondono 30.427 tonnellate di indifferenziato: un decimo rispetto a Palermo e un quarto rispetto a Catania. Attraverso la progressiva crescita della raccolta differenziata e dei proventi giunti dal recupero dei materiali riciclati, l’Amministrazione è riuscita a contenere gli aumenti della Tari nonostante i costi esorbitanti di smaltimento. Meglio ancora faremo con la tariffazione puntuale».

Spiegazioni che continuano a non convincere il Movimento 5 Stelle. “Ci spiace dover contraddire il sindaco Francesco Italia- la controreplica del partito-  ma l’errore che ci addebita è in realtà da imputare agli uffici comunali ed al poco controllo sugli atti compiuto da loro amministratori. Perché è la stessa determina che riporta quella somma indicandola come retribuzione mensile. Viene da chiedere al sindaco, allora, di procedere immediatamente ad annullare quell’atto e produrre quello corretto. In ogni caso, il cuore della vicenda non cambia. Con uno schieramento di forze che ci lusinga – rispondono sindaco, capo di gabinetto e assessore – comprendiamo di aver tocca qualche nervo scoperto. La sostanza, dal nostro punto di vista- prosegue la nota del M5S- è semplice: la scadenza di dicembre era nota, perchè attendere l’ultimo istante utile per avviare procedure “slegate dalla componente amministrativa”? Perchè aumentare la durata del mandato da 23 a 40 mesi? Davvero il sindaco e la giunta non sono informate su atti così importanti per la comunità? Speriamo questa volta di sbagliarci, altrimenti sarebbe due volte più grave di quel che pensavamo. Approfittando di questa parola ritrovata, torniamo a chiedere al sindaco chi è il direttore esecuzione contratto del servizio rifiuti che opera a Siracusa da un anno e mezzo? Quali atti ha sin qui prodotto? Cosa ha fatto per migliorare il servizio? Perchè le sue note non sono pubbliche? Avevamo posto anche questi interrogativi, che riteniamo di maggiore interesse per i cittadini”.




L'associazione Astrea cerca casa, l'appello: "Abbiamo bisogno di più spazio"

L’associazione Astrea in memoria di Stefano Biondo ha bisogno di una sede nuova, di più spazio e lancia un appello. La presidente, Rossana La Monica l’ha detto a chiare lettere: “Abbiamo bisogno di uno spazio più grande e contiamo sul buon cuore di chi voglia donare per il bene comune. Non importa se da ristrutturare, a quello pensiamo noi, il luogo ideale sarebbe nella zona della Borgata, zona dove vivono molte delle famiglie che assistiamo e facilmente raggiungibile anche da chi non ha grandi possibilità. Incrociamo le dita con l’augurio che questa richiesta d’aiuto giunga al cuore giusto, aiutateci ad aiutare”. L’associazione Astrea è attiva da dieci anni. La sede attuale si trova in piazza Santa Lucia, 100 metri quadrati, pochi per svolgere le attività di solidarietà e beneficenza: accoglienza, distribuzione di alimenti a circa mille persone, anche attraverso l’affiliazione al Banco alimentare. Ha organizzato in passato carrelli Solidali, con l’aiuto dei donatori. Tra le iniziative ormai consolidate figura il progetto #IODONO con il bazar solidale per donare abbigliamento, scarpe, biancheria e utensili casa. Si preparano corredini nascita per le famiglie bisognose, si raccolgono e distribuiscono accessori per l’infanzia, ausili per disabili, materiale scolastico, prodotti per l’igiene personale e per la casa. Astrea ha chiesto al Comune una nuova sede, senza alcun riscontro, almeno fino ad oggi. Per questo l’appello viene esteso a chiunque ne abbia la possibilità. Chi avesse la possibilità di dare una mano, può mettere a disposizione dei locali, “non importa se da ristrutturare”, preferibilmente alla Borgata, zona in cui molte delle famiglie assistite vivono.




Mamo: "Indagini strumentali per il teatro greco. I concerti? Per cautela altrove, ma…"

“Tutta questa vicenda ha assunto dei toni da campagna elettorale che poco si addicono con quello che invece è necessario fare”. Il direttore del parco archeologico di Siracusa, Antonello Mamo, ha la voce ferma e scandisce bene le parole. In diretta su FMITALIA si toglie qualche sassolino dopo mille polemiche attorno al teatro greco ed ai concerti pop. “Io ho in carico il teatro in quanto bene culturale. Non ho e non avrò alcuna tessera politica. Quello che faccio non è da interpretarsi a favore o contro qualcuno. Faccio il mio lavoro di direttore del parco, e quindi i miei imperativi sono tutela del bene, sua valorizzazione e conservazione”.
Secondo il direttore Mamo, il teatro greco è un vecchietto che ha 2.500 anni. “E ad un vecchietto non puoi chiedere di fare le olimpiadi, di correre i cento metri. Può fare cose in linea con la sua età. Ma se non sta bene è un disastro”, spiega.
Ecco perchè ha disposto una serie di esami strumentali accurati e tecnologicamente avanzati. “Queste indagini non finiranno tra una settimana, anzi i tempi sono lunghi proprio perchè per la prima volta si stanno affrontando tematiche mai tenute prima in considerazione. E’ un progetto di controllo e verifica che va integrandosi di giorno in giorno”, dice al riguardo il direttore del parco archeologico di Siracusa. “Durante la stagione degli spettacoli classici c’è un report che viene redatto prima, durante e dopo l’allestimento del teatro. Ed è un lavoro importantissimo, redatto da archeologhe preparate che fanno bene il loro lavoro. Ma tutta questa attività deve essere accompagnata da una campagna di monitoraggio, soprattutto strumentale, che ci dica come sta esattamente il teatro e questo stiamo facendo adesso per la prima volta”. Parole che suonano come un rimprovero a tutti quei soggetti che, negli anni anche recenti, avrebbero dovuto e potuto disporre verifiche ed indagini strumentali sullo stato di salute del teatro greco.
Ma i concerti pop si possono fare o no al teatro greco? “Stiamo lavorando con il Dipartimento regionale per vedere, in via cautelativa, se ci sono le condizioni per spostare i concerti all’Ara di Ierone già in questa stagione. Stiamo valutando di farlo in maniera indolore. Se non sarà possibile, i concerti si faranno al teatro greco. Sono 14 quelli in calendario, meno di quelli che erano stati richiesti per quel luogo. Ci garantisce e tutela, in quel caso, la Soprintendenza che ha dichiarato che non ci sono problemi. La nostra scelta è e rimane di tipo cautelativo”.




Teatro Greco, i restauratori del 2015: "Degrado antropico? Di difficile valutazione"

Non si attenuano le polemiche sullo stato di salute del teatro greco di Siracusa. Sulla necessità di manutenzione tutti d’accordo, è un simbolo e va curato oltre che valorizzato. Il parco archeologico ha avviato una serie di controlli ed esami, anche strumentali, che richiederanno diverso tempo prima di fornire i primi risultati. Sulle cause che influiscono o accelerano il degrado vi è, però, una certa disparità di opinioni: dalla pioggia ai decibel della musica, passando per calpestio e carico antropico.
Un ultimo restauro venne condotto nel 2015, un intervento pilota limitato ad una porzione della cavea. Da maggio a luglio di quell’anno furono i restauratori di Estia ad intervenire sulla pietra, su richiesta della Soprintendenza di Siracusa. Estia è una società umbra fondata nel 1990 da un gruppo di professionisti con consolidata esperienza nel restauro dei Beni Culturali.
“Gli interventi eseguiti nella porzione, oggetto del restauro, del Teatro Greco di Siracusa hanno permesso di verificare la consistenza dei materiali originari in opera e consentito di trarre alcune considerazioni relative alle azioni da intraprendere per una migliore conservazione del monumento”, scrivono al termine dei lavori nella loro relazione conclusiva.
“Si è constatato come l’attuale dinamica di degrado del materiale lapideo sia innescata da diversi fattori che, singolarmente o sommandosi tra di loro, contribuiscono al deterioramento del manufatto”. Tre i principali: “l’esposizione agli agenti atmosferici, le caratteristiche geomorfologiche del manufatto e l’utilizzo antropico”.
Pioggia, vento e gli altri elementi atmosferici – secondo quanto sostenuto dagli speciali di Estia – causano “un tipo di degrado per ‘sottrazione’, con l’asportazione del materiale dovuto al ruscellamento delle acque che minano profondamente la roccia carbonatica componente il teatro: cavità alveolari, impronte circolari e vaschette di corrosione sono spie indicatrici sicure di un avanzato fenomeno di carsismo che sta interessando la struttura”. Ed è quella situazione che ha portato il professore Lazzarini a parlare di “teatro cariato”. E ancora, “tutti i fenomeni legati al ruscellamento delle acque sono, chiaramente, accentuati nelle aree di deflusso preferenziale delle acque, come le canalizzazioni, le scalinate di separazione tra i settori e lungo le linee di frattura”.
Già delicato in quanto scavato nella pietra naturale e segnato da accentuata vetustà, “la condizione attuale” rende il teatro greco “particolarmente fragile ed esposto al degrado”, legato anzitutto alla quotidiana azione degli agenti atmosferici. “La presenza di terra, nel coronamento superiore della cavea, a sostituire antichi blocchi in pietra ormai perduti a seguito di spoliazioni, espone costantemente le gradinate lapidee ad essere ricoperte di polvere e terra durante le giornate asciutte e ventose e di fango a seguito di piogge torrenziali. Questa attuale condizione – relazionano gli esperti – oltre che mantenere sempre sporche le superfici lapidee, espone il manufatto alla formazione di massicci attacchi biologici”.
Quanto pesa la presenza di visitatori quotidiani e di pubblico durante la stagione degli spettacoli estivi? “Nella dinamica del degrado l’incidenza dell’utilizzo antropico è di difficile valutazione”, la risposta in premessa contenuta nella relazione post restauro di Estia. “Il dato più evidente sono i resti di chewingum lasciati, i prodotti di corrosione di chiodi e le tracce di vernice”, anche se nella struttura protettiva allestita ogni anno per difendere il teatro greco “non vengono utilizzati chiodi ma elementi ad incastro”, ha precisato nei giorni scorsi l’assessore Fabio Granata. In ogni caso, i restauratori precisano che si tratta in ogni caso di dati “obiettivamente di limitata gravità”. Rimane l’aspetto del calpestio sulle gradinate. “Quale può essere l’effettiva usura ed abrasione delle superfici a causa del calpestio è pressoché impossibile stimarlo”, si legge ancora nella relazione Estia. “L’abrasione delle superfici lapidee dipende molto dalla presenza di polveri abrasive e dal tipo di calzature utilizzate”, è ad esempio un elemento apparentemente curioso di cui comunque tenere conto. “Consapevoli di quanto siano delicate e difficili le scelte che conciliano le esigenze di conservazione e fruizione di questo monumento di età classica – scrivono i restauratori – riteniamo opportuno che un tale problema venga affrontato in un dibattito che superi le logiche di parte e le scelte aprioristiche per raggiungere soluzioni condivise che portino al raggiungimento di un uso consapevole del monumento”.
Per raggiungere una piena compatibilità tra uso e rispetto del monumento, vengono riportate alcune indicazioni per la conservazione del monumento “non esaustive” ma utili per “indicare una strada da seguire con il coinvolgimento di vari specialisti”. Un primo suggerimento è la pulizia della superficie lapidea, “come il terriccio sia l’elemento imprescindibile degli attuali massicci attacchi biologici. La caratteristica di questo materiale lapideo, con innumerevoli fori e cavità necessita di un’accurata rimozione del terriccio. La presenza di formazione di colonie di licheni riveste un ruolo marginale rispetto alle altre forme di degrado. Vero è che il lichene con la sottostante alga mantiene umida la pietra e di conseguenza la indebolisce. La crosta superficiale tuttavia svolge un’azione protettiva, specialmente, se il pericolo di degrado viene dall’abrasione causata dal calpestio. Inoltre la rimozione dei licheni risulta estremamente lunga e difficoltosa, con dei benefici il cui risultato è tutto da dimostrare”.
I restauratori di Estia suggerivano anche pulitura e stuccatura “per chiudere tutte le cavità di una certa dimensione e per impedire o comunque limitare il ristagno di acqua sulla pietra”. Ma c’è da considerare il rischio di causare cambiamenti nel colore della pietra originaria oltre a valutare nel tempo la resistenza all’abrasione e agli attacchi biologici. Quanto al ricorso alla struttura protettiva in legno, favorirebbe “Il permanere di umidità per difficoltà di evaporazione nelle porzioni sottostanti il tavolato”. Può sorprendere, quindi, il consiglio di ridurre le doghe protettive che coprono alla vista il teatro greco di Siracusa, “francamente un’eccessiva alterazione rispetto alla conformazione delle gradinate, che sono per gran parte calpestabili in sicurezza. L’utilizzo di tale rivestimento potrebbe essere ridotto, rispetto a quello attuale, e limitato esclusivamente alle aree particolarmente compromesse, in modo da garantire
condizioni di sicurezza adeguate per il pubblico, evitando la sua messa in opera su tutta la superficie della cavea”.
Storia a sè la fa la parte superiore del teatro, dove terra e prato si alternano agli elementi lapidei. “La migliore conservazione deriverebbe dalla possibilità di drenare e regimentare le acque, inoltre l’utilizzo di un terreno controllato e stabilizzato, ridurrebbe gli spostamenti. Allo stesso scopo essenze erbacee selezionate potrebbero svolgere un contenimento del terreno ed un filtro per le acque meteoriche”.




FdI contro il direttore del parco archeologico di Siracusa. La replica: "Sconoscono i fatti"

Se non è un attacco diretto ad Antonello Mamo certo vale come sferzata. Il deputato regionale Carlo Auteri, esponenti di FdI ovvero forza di governo regionale che ha anche espresso l’assessore Scarpinato, parlando di valorizzazione dei culturali siciliani, lamenta come spesso a dirigere i parchi archeologici sono “teorici” e persona che “danneggiano l’immagine dei nostri beni”. E per sgomberare il campo da dubbi di sorta, in piena bufera per gli spettacoli al teatro greco, chiama in causa il direttore del parco archeologico di Siracusa, Antonello Mamo. “Voglio capire che cosa sta facendo e se non ritiene doveroso e immediato intervenire per evitare, sì, di minare davvero l’immagine del teatro”, dice Auteri senza nascondere la sua rabbia.
Ma cosa è accaduto per reagire così? “Ho visto due siti come la grotta dei Cordari e la tomba di Archimede chiusi alle visite, il passaggio dei turisti ostruito da erbacce, pochi i custodi, pieni i cestini dell’immondizia, oltre che rotti. “Mesi di polemiche sui concerti, sulle autorizzazioni, tra relazioni di archeologi ed esperti, soldi spesi dal parco per far visionare per l’ennesima volta lo stato di salute del teatro greco, che viene sottoposto a verifiche più volte l’anno, e poi video, conferenze, articoli e tutto per danneggiare l’immagine del teatro, della stagione estiva e dell’immagine della città nei confronti dei turisti che già iniziano ad affollare il nostro territorio. E poi i visitatori arrivano e trovano il parco archeologico sporco, con erba alta, impresentabili al mese di marzo e noi dimostriamo di essere poco organizzati ma tronfi e ripieni di polemiche e di persone che a tutto pensano tranne che al bene di Siracusa”.
La replica del direttore Mamo non si fa attendere. “Tutta questa vicenda ha assunto dei toni da campagna elettorale che poco si addicono con quello che invece è necessario fare”, dice in apertura. Poi entra subito sul tema della pulizia e diserbo del parco. “Abbiamo un problema grossissimo, legato a problemi tecnici per l’approvazione del bilancio. Il parco di Siracusa è stato tra i primi a presentare il bilancio di previsione 2023 ma senza l’approvazione, non possiamo spendere somme. Ho tanti fondi in cassa, ma non ho l’autorizzazione ad utilizzarli. E capirete il perchè: in quattro mesi si sono succeduti a Palermo 3 assessori e 2 direttori generali ai Beni Culturali. Fatti che hanno causato dei rallentamenti nel processo autorizzativo del bilancio dei 14 parchi archeologici siciliani. A marzo – continua Mamo – so bene che la vegetazione esplode ed infatti sto implementando le pulizie. Ma non posso fare nulla perchè ho neanche l’esercizio provvisorio. Devo attendere l’approvazione che, mi dicono, dovrebbe oramai essere imminente. E spero che sia chiara a tutti questa situazione, specie a chi sta aggredendo il parco e la mia persona parlando di cose che neanche conosce”.




Cessato pericolo, riapertura parziale per lungomare Vittorini: chiusa la voragine

Si va verso il completamento dei lavori in lungomare Vittorini. Ad una settimana dall’apertura della voragine ed alla scoperta del canale di ingrottamento del mare, sono state completate le fasi più delicate dell’intervento. L’interno del muraglione, su cui poggiano strada e marciapiede, è stato riempito. Prima un basamento in calcestruzzo – con però anche una certa dispersione in mare – e quindi il riempimento con stabilizzante ed altro materiale di grossa pezzatura che dovrebbe mettere al riparo da nuove sorprese. Domani, 17 marzo, sarà la volta della rullata di asfalto dopodichè la strada tornerà in sicurezza e praticabile.
In ogni caso, da domani la corsia non interessata dai lavori verrà già riaperta al traffico. Torna il normale senso di marcia anche in via Vittorio Veneto. Lo prevede un’ordinanza emessa oggi dal settore Trasporti e diritto alla mobilità, che revoca il provvedimento del 9 marzo con il quale si chiudeva il tratto interessato dai lavori per il ripristino della strada ceduta a causa dell’erosione del mare.
Cessata la situazione di pericolo, l’ordinanza riattiva i normali sensi di marcia della zona ma prevede un
restringimento parziale del lungomare Vittorini per consentire la prosecuzione dell’intervento, che dovrebbe essere
completato entro pochi giorni.




Energia solare del sud trasferita a nord, il piano Terna. Da Priolo parte la Ionian Link

Terna ha presentato il piano di sviluppo 2023 della rete elettrica nazionale. Oltre 21 milioni di euro di investimenti in dieci anni, con un incremento del 17% rispetto al precedente piano. L’obiettivo è quello di accelerare la transizione ecologia con la garanzia, però, di assicurare al Paese una sicurezza energetica che non può non passare dalla necessità di ridurre la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere.
Anche per questo è stato presentato il progetto Hypergrid: 11 miliardi di euro per cinque nuove dorsali elettriche che consentiranno di raddoppiare la capacità di scambio da sud verso nord. Questa rete è la principale novità del piano di sviluppo di Terna. Sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua (HVDC, High Voltage Direct Current) per raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica. In aggiunta agli interventi di sviluppo già previsti, Terna ha pianificato cinque nuove dorsali elettriche, funzionali all’integrazione di capacità rinnovabile, per un valore complessivo di circa 11 miliardi di euro. Nelle cinque del progetto Hypergrid rientra anche la dorsale Ionica-Tirrenica. Collegherà la Sicilia ionica al Lazio e si comporrà di due tratte: l’HVDC Ionian Link, da Priolo (Siracusa) a Rossano (Cosenza) e l’HVDC Rossano – Montecorvino (Salerno) – Latina, attraverso un collegamento complessivo di oltre 800 km. L’HVDC Ionian Link consiste in un nuovo collegamento di 1000 MW di potenza per favorire la trasmissione dell’energia rinnovabile tra Sicilia e Calabria. Il tratto sottomarino tra Montecorvino e Latina servirà invece per trasportare l’energia rinnovabile dal Sud verso le aree del Centro. La linea Rossano-Montecorvino sfrutterà elettrodotti esistenti. La dorsale creerà un ulteriore collegamento dalla Sicilia alla Penisola, in sinergia con gli altri interventi già pianificati. Per le stazioni di conversione si prediligeranno siti industriali dismessi, in un’ottica di maggiore sostenibilità e sinergia con asset esistenti. Complessivamente, l’investimento previsto per la dorsale Ionica-Tirrenica è di circa 4,1 miliardi di euro.




La morte di Vincenzo Cancemi, anche il Consiglio comunale di Pachino chiede l'autopsia

Approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Pachino una mozione che entra nel vivo della vicenda legata alla morte di Vincenzo Cancemi. Rappresentando e raccogliendo il sentimento popolare e la crescente spinta dell’opinione pubblica, l’assise pachinese invita la Procura di Siracusa – a cui rivolge “un forte appello” – ad avviare “ogni iniziativa possibile” per rispondere “alla domanda di verità dei familiari e dei cittadini, attraverso l’ulteriore approfondimento dell’accertamento e la disposizione dell’esame autoptico”.
Il corpo del 42enne venne trovato il 28 aprile dello scorso anno, nella casa di campagna a Marzamemi. Si trova ancora in obitorio. La tesi del suicidio non ha mai convinto la famiglia ed alcuni elementi dubbi sono stati recentemente segnalati anche dalla trasmissione tv Le Iene. Da sempre i familiari chiedono la disposizione dell’autopsia, per fugare ogni dubbio anche circa alcune lesioni che non sarebbero compatibili con la tesi suicidiaria, a loro giudizio. Atteso un pronunciamento da parte della magistratura siracusana.
Nei giorni scorsi, a Pachino, anche una partecipata manifestazione ha rilanciato la richiesta. Ora la presa di posizione del Consiglio comunale, con la mozione trasmessa dal presidente dell’assise, Giuseppe Gambuzza, alla Prefettura ed alla Procura di Siracusa.




Il pomodoro Pachino Igp conquista McDonald's: siglata l'intesa, sbarca nei menu

Siglato il protocollo di intesa tra McDonald’s, Consorzio di tutela del pomodoro Pachino Igp e Fondazione Qualivita, sotto l’egida del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. A seguito di questa intesa, McDonald’s Italia si impegna all’acquisto di circa 250.000 kg all’anno di pomodoro igp Pachino, attraverso un piano di promozione relativo a due referenze continuative già in assortimento a partire da ottobre 2023.
“L’attenzione per il cibo, da parte nostra con il ministro Lollobrigida, è un’azione concreta e tangibile – sottolinea il parlamentare di FdI, Luca Cannata – e la Sovranità alimentare passa anche dall’impegno a introdurre prodotti Dop e Igp, come il pomodoro Pachino, nei menù di grandi catene commerciali. Ne avevamo parlato e lo abbiamo fatto, continuiamo a sostenere la qualità e il lavoro dei nostri produttori promuovendo e valorizzando le eccellenze agroalimentari della nostra terra”.
Il protocollo d’intesa, della durata di un anno, prevede che McDonald’s si impegna anche a sviluppare nuove ricette con il pomodoro Pachino Igp e si occuperà dell’attività di comunicazione e promozione. A gennaio proprio Luca Cannata aveva organizzato un incontro al Ministero dell’Agricoltura con una rappresentanza delle categorie del mondo agricolo del sud est siciliano e della fascia trasformata. In quella sede, i produttori avevano manifestato i problemi, le urgenze e le esigenze di un settore che sta vivendo un periodo di particolare crisi, a causa ad esempio della commercializzazione sul mercato nazionale di alcuni prodotti provenienti dall’estero e della conseguente alterazione dei prezzi.
Tra le soluzioni individuate, l’intensificazione dei controlli sulla qualità dei prodotti esteri immessi nel mercato italiano e l’attivazione di canali diretti tra i produttori e la grande distribuzione. “Sappiamo bene cosa voglia dire la concorrenza sleale dei Paesi esteri – le parole di Cannata – e abbiamo dato subito una risposta importante, coinvolgendo il territorio Siracusano e Ragusano. La politica ha dato dunque in questo caso risposte immediate e tangibili, i produttori hanno visto premiata la qualità e McDonald’s offrirà un prodotto di eccellenza consolidando il suo rapporto con il Made in Italy”.