Caro-voli, Schifani scrive alle compagnie: "Calmierare le tariffe, specie per Pasqua"

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha scritto oggi alle compagnie aeree Ita e Ryanair, e per conoscenza all’Enac, per chiedere di intervenire il prima possibile sulla frequenza dei voli da e per la Sicilia e per calmierare le tariffe, soprattutto in vista delle prossime festività Pasquali.
Nella condizione di insularità, infatti, “il trasporto aereo riveste un ruolo strategico fondamentale per garantire la continuità territoriale e la mobilità dei suoi abitanti e, non secondariamente, ai fini dello sviluppo di una delle più rilevanti leve economiche per la regione: il turismo”.
Il governatore ha inteso così proseguire nella sua battaglia a tutela dei diritti dei cittadini siciliani, che si ritrovano in questi giorni ad essere ‘penalizzati doppiamente’: “una volta – è scritto nella nota – a causa delle tariffe applicate ai voli da e per l’Isola, si vedano gli spostamenti cosiddetti ‘di ritorno’ tipici dei periodi festivi, e una volta per la minore capacità di attrarre investimenti e movimento turistico”. Con il risultato che “a causa di politiche commerciali di limitata visione prospettica, i loro diritti sono ridotti e affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma”.
Dopo aver sottolineato che si assiste già, in prossimità della Pasqua, “ad una ridotta disponibilità di biglietti aerei nei voli operati” e “ad un incremento vertiginoso delle tariffe”, il presidente Schifani, in attesa dell’esito del noto esposto all’Antitrust, ha chiesto “di adottare fin da subito, politiche commerciali tendenti alla riduzione del costo dei biglietti aerei e ad un incremento della frequenza dei voli, attraverso il quale potrebbero anche essere compensate le riduzioni delle tariffe, cercando in questo modo di coniugare il legittimo interesse economico e l’altrettanto legittimo interesse dei cittadini”.




Verso le elezioni. Cavallaro (FdI), "correttivi per limitare errori nei seggi"

Alla luce dei precendenti delle ultime elezioni, con evidenti e diffusi problemi nello spoglio e nella verbalizzazione dei dati provenienti dai seggi, Paolo Cavallaro (FdI) lancia una proposta rivolta agli uffici regionali.
“Sarebbe opportuno introdurre la possibilità per l’Ufficio Centrale, in casi gravi, di riaprire le buste contenenti le schede votate, alla presenza dei componenti dei seggi interessati da errori ed omissioni nei verbali, in nome dell’interesse primario al rispetto del voto popolare”. Cavallaro suggerisce anche una maggiore cura e attenzione nell’elenco dei presidenti di seggio, tenuto dagli uffici della Corte d’Appello. “Si dovrebbe prevedere il possesso della laurea o l’esperienza documentata presso la Pubblica Amministrazione, aumentando le indennità previste”.
E poi l’altro nodo critico: le rinunce. “Ammissibili solo per gravissimi e specifici motivi, prevedendo in ogni caso l’eventuale sostituzione esclusivamente con altri soggetti facenti parte dell’elenco depositato presso la Corte d’Appello o con personale dirigente della Pubblica Amministrazione”.
Un’autentica riforma regionale quella chiesta da Paolo Cavallaro. “Non è accettabile in una democrazia matura come la nostra assistere a ritardi ed errori ed omissioni in fase di scrutinio, perché questo getta discredito al sistema stesso delle elezioni e allontana gli elettori dalle sezioni elettorali, sempre più disertate. Si corra subito ai ripari, mentre ancora siamo in tempo”.

Foto dal web




Fabbricava armi clandestine in casa, la Polizia arresta un 45enne siracusano

In casa aveva armi da sparo “artigianali”, munizioni, bossoli e polvere da sparo oltre a diversi grammi di hashish. E’ stato allora arrestato un 45enne, già noto alle forze dell’ordine, ed ora accusato di detenzione illegale e alterazione di armi e di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Ad entrare in azione sono stati i poliziotti della Squadra Mobile di Siracusa. La perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire oggetti qualificabili come armi da sparo artigianali, già realizzate o in corso di di realizzazione, oltre a materiale riferibile alla realizzazione e all’assemblaggio di quei manufatti come, ad esempio, un trapano, delle punte per perforare i metalli, pezzi di leghe metalliche, tondini di metallo utilizzati come calibro. Sequestrato anche munizionamento, un grilletto con canna segata, ogive in piombo, bossoli, cartucce a salve, polvere da sparo. Era stata già realizzata una pistola revolver, marca Olimpic 38, cal. 380, originariamente a salve, modificata con sostituzione della canna in modo da consentire lo sparo di cartucce cal. 9. Una vera arma clandestina, spiegano gli investigatori. Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati 86,84 grammi di hashish. L’arrestato è stato condotto in carcere a Cavadonna.




Colata di cemento nella voragine di lungomare Vittorini

Proseguono i lavori per chiudere la voragine di lungomare Vittorini, in Ortigia. Dopo aver posato ieri le paratie provvisorie che impediscono all’acqua del mare di raggiungere la base di fondazione, sono cominciate le operazioni all’interno della buca, profonda circa quattro metri.
Con un’ampia colata di calcestruzzo è stata chiusa la fenditura attraverso la quale il mare aveva avviato il suo lento lavorio che ha portato a “svuotare” il sottofondo stradale, con una lenta ma costante erosione. Una volta stabilizzato ed asciugato lo spesso strato cementizio, verranno piazzati i nuovi materiali di riempimento, di pezzatura più grossa rispetto ai precedenti e con minor ricorso a polveri o simili, per rendere in futuro più complessa una eventuale erosione.
L’ultima fase dei lavori, in chiusura di settimana, riguarderà poi la strada vera e propria, con la posa di un primo strato d’asfalto e del definitivo tappetino d’usura. L’obiettivo è di arrivare a riaprire lungomare Vittorini entro l’avvio della prossima settimana.




La scomparsa di Ann Uccello, prima sindaca donna di Hartford originaria di Canicattini

La scomparsa di Antonina Ann Uccello rimbalza veloce da Hartford a Canicattini Bagni, la sua cittadina di origine. Primo sindaco donna della cittadina statunitense nel 1967, e per due mandati, è sempre rimasta legata alla sua Canicattini.
“Profondo dolore” alla notizia della sua morte viene espresso da Paolo Amenta, sindaco della cittadina siracusana.
“Abbiamo portato la nostra vicinanza al presidente della comunità canicattinese di Hartford, Paul Pirrotta”, spiega il primo cittadino. “A lei ci legano comuni radici identitarie, un amore indiscusso e forte per la sua terra di Sicilia e per la sua Canicattini Bagni che con orgoglio ne conserverà sempre vivo il ricordo. Antonina Ann Uccello lascia un’impronta indelebile nella memoria storica della nostra città”, aggiunge Amenta.
Avrebbe compiuto 101 anni il prossimo 19 maggio, essendo nata il 19 maggio 1922 da emigrati canicattinesi. Non è stata solo sindaco di Hartford ma ricoprì anche importanti incarichi nelle amministrazioni dei presidenti americani Richard Nixon, Gerarld Ford e Jimmy Carter.
A ricordarne la vita e la storia un libro di Paul Pirrotta, “Hartford Mayor Ann Uccello – A Connecticut
Trailblazer”, presentato anche al Museo Tempo di Canicattini Bagni, dove una ricca sezione ricorda proprio la storia dell’emigrazione in America dei canicattinesi, tra questi i familiari di Antonina Ann Uccello.




Uomo violento arrestato, due anni di insulti e botte alla compagna ed ai figli

I Carabinieri di Floridia hanno arrestato un uomo di 39 anni. Nel corso della sua relazione con una donna, avrebbe più volte maltrattato e percosso lei ed i figli minorenni.
La donna, alla fine, si è rivolta ai Carabinieri denunciando il compagno. Le indagini, attraverso l’analisi dei referti medici ed i dovuti riscontri, hanno permesso di raccogliere importanti elementi indiziari circa numerosi episodi di insulti, minacce percosse che da circa 2 anni l’uomo avrebbe riservato alla donna ed ai minori.
L’autorità giudiziaria di Siracusa ha allora emesso un provvedimento restrittivo: il 39enne è stato arrestato e condotto in carcere a Cavadonna.

foto archivio




Autostrada chiusa, ecco il motivo: formazione per Vigili del Fuoco in galleria

Ci sono i Vigili del Fuoco in galleria in autostrada, la Siracusa-Catania. Niente di grave, sono controlli ed attività di formazione programmate in collaborazione con Anas. Ed è questo il motivo per cui oggi e domani non è possibile transitare da Catania a Siracusa utilizzando l’autostrada. Chiusura programmata, dalle 9.30 alle 17.15, anche domani.
All’attività di formazione stanno partecipando squadre dei Vigili del Fuoco dei distaccamenti di Augusta, Lentini e Priolo Gargallo. Lo scopo di queste attività è una sempre più approfondita conoscenza delle caratteristiche peculiari ed impiantistiche delle gallerie stradali più lunghe della tratta Siracusa-Catania, la San Demetrio e Cozzo Battaglia. Tutte informazioni utili in caso di interventi di soccorso. Alle esercitazioni hanno partecipato anche squadre del comando di Catania, considerato come la galleria San Demetrio si sviluppi a cavallo del confine fra le due province.
Il percorso alternativo, negli orari di chiusura dell’autostrada, è quello della vecchia orientale sicula 114.




Nuova vita per l’ex centrale termoelettrica di Augusta: diventa innovativo Centro Ricerca

Enel, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) ed al Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia hanno inaugurato un innovativo Centro di Ricerca all’interno dell’area dell’ex centrale termoelettrica di Augusta, dove è stato realizzato anche un nuovo impianto fotovoltaico da 1,5 MW.
Il nuovo centro di ricerca è a disposizione dei ricercatori dell’Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia “Nicola Giordano” del CNR e Parco Scientifico e sarà dedicato in particolare alle bonifiche sostenibili e ad azioni di mitigazione degli impatti ambientali di impianti e infrastrutture per la generazione di energia ad esse collegati.
Le tecnologie elaborate saranno anche oggetto di applicazione in luoghi di interesse Enel; tra le altre, le attività previste consisteranno in sperimentazioni su azioni di mitigazione degli impatti ambientali (atte a valorizzare e preservare la biodiversità e i servizi ecosistemici) e in studi di integrazione di soluzioni e tecnologie da utilizzare in combinazione con attività di produzione di energia (come, ad esempio, avviene in applicazioni agrivoltaiche). L’obiettivo è dar vita a un centro di eccellenza grazie a dotazioni di strutture e tecnologie e alla possibilità di effettuare studi replicando in laboratorio condizioni sito specifiche; in questo modo le parti potranno fornire nuove soluzioni per supportare la transizione in corso nel settore energetico a livello internazionale, un ambito di ricerca interdisciplinare dall’alto potenziale scientifico, sociale ed economico.
Il nuovo impianto fotovoltaico realizzato da Enel Green Power utilizza moduli fotovoltaici di ultima generazione prodotti nella fabbrica di Catania 3Sun. Grazie a una potenza di circa 1,5 MW, l’impianto permetterà di evitare ogni anno l’equivalente di 1.500 tonnellate di anidride carbonica (CO2) e l’utilizzo di 800.000 metri cubi di gas, sostituendoli con energia rinnovabile prodotta localmente. Il progetto fotovoltaico ha visto il coinvolgimento attivo dei cittadini di Augusta e delle comunità locali, che hanno aderito all’iniziativa di crowdfunding “Scelta rinnovabile”, che permette a chi ha investito nella raccolta fondi di ottenere un rendimento finanziario, oltre che il rimborso dell’investimento stesso.
“La transizione energetica verso un modello energetico più sostenibile rappresenta un’opportunità per dare nuova vita ai nostri impianti non più in esercizio”, commenta Luca Solfaroli Camillocci, esponsabile Enel Green Power e Thermal Generation Italia di Enel. “Il sito di una centrale termoelettrica che ha garantito energia e sviluppo al territorio per anni, ospita ora un centro di ricerca e un impianto di produzione da fonti rinnovabili: una nuova valorizzazione in ottica di economia circolare che rappresenta un esempio concreto di come vogliamo continuare a generare valore con il territorio con le nostre attività, grazie a un impegno proiettato verso il futuro dell’energia”.
“La collaborazione tra Enel e CNR nell’ambito del nuovo laboratorio realizzato ad Augusta si innesta perfettamente nel percorso generale di transizione energetica ed ecologica che sta interessando il nostro Paese”, commenta Emilio Fortunato Campana, direttore del Dipartimento di Ingegneria, ICT, e Tecnologie per l’Energia e i Trasporti del CNR. “Il progetto Augusta rappresenta un’ottima opportunità per il Dipartimento per implementare insieme ad ENEL percorsi di ricerca virtuosi caratterizzati da elementi altamente innovativi nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità”.
“È per noi un piacere – ha dichiarato il neo presidente del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia Rosario Minasola – partecipare all’inaugurazione di questa lodevole iniziativa che vedrà il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia collaborare con il CNR e Enel nelle attività del laboratorio di Augusta, al fine di sviluppare dei progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale sul territorio, per contribuire alla transizione verso fonti energetiche più sostenibili e che riducano la dipendenza dai combustibili fossili”.
“La centrale Tifeo di Augusta – dichiara il Sindaco Giuseppe Di Mare – fu costruita alla fine degli anni 50. La sua realizzazione consentì di risolvere le esigenze energetiche delle diverse industrie che si insediarono in quest’area dopo la guerra. Con la nazionalizzazione degli anni 60 venne assorbita dall’Enel e, per circa 50 anni, continuò a fornire la sua energia al sistema elettrico regionale. Con grande orgoglio per il territorio, oggi la centrale di Augusta, con la realizzazione del nuovo impianto fotovoltaico e dei laboratori di ricerca del CNR e del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, torna a essere protagonista nel processo di transizione energetica in corso nel Paese, così come è stata, negli anni 50, nel processo di industrializzazione”.
Il processo di riconversione è stato portato avanti salvaguardando gli edifici e il patrimonio storico-industriale rappresentato dal sito: progettato dall’architetto e urbanista Giuseppe Samonà, l’impianto vinse il premio “ARCHINSI 61” nel 1961 ed è ancora oggetto di studi e ricerche universitarie.




Equipaggio del 118 aggredito durante un soccorso: minacce e calci in viale Tunisi

Brutta avventura per l’equipaggio di un’ambulanza 118 a Siracusa. Intervenuti ieri sera dopo le 21.30, nella zona di viale Tunisi per rispondere ad una allarmata richiesta di intervento, l’infermiera e l’autista-soccorritore sono stati accolti con insulti e calci, fino a rovinare in terra. I due hanno dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso, rimediando una prognosi di 5 e di 6 giorni. Ad aggredirli, secondo quanto si apprende, una delle tre donne dell’est Europa che avevano richiesto i soccorsi. All’equipaggio era giunta una segnalazione relativa ad una donna con problemi respiratori. Arrivati sul posto, avrebbero però riscontrato una situazione diversa, verosimilmente complicata da un presunto uso di sostanze alcoliche.
Mentre i due soccorritori tentavano di posizionare la donna sulla barella, è scattata l’aggressione. La stessa donna avrebbe scalciato con violenza l’infermiera e l’autista soccorritore per poi rifiutare il trasporto in ospedale, dopo l’arrivo anche di una Volante della Polizia.
L’accaduto, peraltro, ha privato Siracusa di un’ambulanza 118: con l’equipaggio ko, non è stato possibile coprire il turno notturno di emergenza.




Aggressione al personale del 118, Bellavia (Siulp): "Troppa impunità, serve legge"

“Ancora una volta assistiamo sgomenti all’ennesimo atto di violenza nei confronti di chi svolge professioni d’aiuto”.
Così Tommaso Bellavia, segretario provinciale del Siulp, commenta l’episodio dell’aggressione ai danni di un equipaggio del 118, a Siracusa. “Il Siulp da tempo ha iniziato una campagna di sensibilizzazione a difesa delle forze dell’ordine e di chi presta un servizio alla collettività come medici, infermieri, conducenti di autobus e di taxi, docenti, presidi e collaboratori scolastici”, ricorda il segretario siracusano del sindacato di Polizia.
Poi la nota fortemente critica, incentrata sulla mancanza di pena certa che funga da deterrente per il ripetersi di simili aggressioni. “Abbiamo promosso una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che punisce i violenti. Questi individui, certi di una totale impunità, si permettono di perpetrare ogni sorta di violenza contro chi rappresenta lo Stato”, il pensiero di Bellavia.