Vini storici protagonisti a Siracusa, una degustazione di un patrimonio vitivinocolo

Vini che non risentono dell’età: anzi, più passa il tempo e più diventano buoni. Sembra essere questo il pensiero condiviso dagli oltre 100 ospiti presenti alla degustazione che si è tenuta nella sede storica delle Cantine Pupillo in contrada Targia, nella zona nord di Siracusa. L’evento è stato organizzato in collaborazione con Ais Siracusa.
Una degustazione dedicata ai prodotti di punta della cantina che ha messo in risalto il legame profondo, indissolubile, fra il territorio siracusano e del Val di Noto e il vino prodotto dalla famiglia Pupillo, da decenni fra i più rinomati dell’est siciliano e che ha ormai travalicato i confini regionali e, soprattutto, quelli internazionali.
Per la buona riuscita dell’evento, Ais Siracusa ha messo a disposizione l’esperienza e la competenza dei suoi sommelier, curando il servizio per gli ospiti e non solo: è stato il delegato provinciale, Alessandro Carrubba, a guidare la degustazione tecnica dei vini.
«Con la famiglia Pupillo c’è una rapporto di amicizia che dura da anni – racconta Alessandro Carrubba -. I loro vini rappresentano una delle eccellenze del nostro territorio. Assaggiare oggi dei vini vecchi 20 anni, ovvero i bianchi di moscato Cyane e Solacium, rappresenta una soddisfazione immensa».
«Dentro il bicchiere – spiega Carrubba – si ritrovano non solo i 20 anni di ‘riposo’ dal momento della produzione, con tutte le caratteristiche visive, olfattive e gustative acquisite nel tempo, ma anche e soprattutto si ritrovano la passione che la famiglia Pupillo mette da tanti anni nel portare avanti il proprio lavoro. Un lavoro al cui centro c’è la valorizzazione del territorio e il suo racconto».
«Come AIS non possiamo che essere felici e onorati di poter collaborare con i protagonisti più autentici della nostra terra. E Cantine Pupillo, è uno di questi», conclude il numero uno di AIS Siracusa.
«Le annate storiche rappresentano per noi un patrimonio vinicolo, un viaggio di diverse annate e declinazioni di moscato», spiega Carmela Pupillo, titolare dell’omonima azienda, a margine dell’incontro.
L’imprenditrice ha proseguito: «mentre le annate più vecchie, che hanno più di 25 anni, sono soltanto il Pollio e il Solacium, perchè il disciplinare prima prevedeva solo vini dolci, dopo il 2012 abbiamo cominciato queste prove di vinificazione di moscato anche secco con risultati veramente piacevoli».
«Oggi è una scoperta provare questi vini dopo 20 anni e valutare la loro piacevolezza e continuità che l’azienda ha voluto sempre regalare, soprattutto ai moscati», conclude Carmela Pupillo.
Per i più curiosi ecco alcune note di degustazione dei 2 vini storici a cura del delegato AIS Siracusa Alessandro Carrubba, che sottolinea come, entrambi rappresentano la testimonianza di vini prodotti con uve di alta qualità e che il nostro moscato bianco di Siracusa è capace di evolvere nel tempo.
Per quanto riguarda il Cyane, vent’anni dopo si evince ancora aromaticità e ampiezza olfattiva. Note di foglie di té, pourt-pourry secco e albicocche. Emerge anche il ricordo della caramella mou, oltre alle molte erbe aromatiche presenti con una spiccata nota balsamica e leggermente salmastra. In bocca ritroviamo ancora grande freschezza gustativa, leggera sapidità, sentori di albicocche ed una spiccata nota di mela cotogna.
Il Solacium del 2003, invece, si presenta alla vista con un color mattone, nota di miele di castagno e caramello, datteri, uva sultanina, ricorda la caramella toffee.
Anche in questo caso come il Cyane, troviamo note di foglie di té, questa volta nero, erbe aromatiche e spezie e una spiccata presenza di macchia mediterranea. In bocca è sontuoso, ricco in alcol e acidità. Elisir, morbido, avvolgente, sapido e salmastro da abbinare ad un sigaro di media tostatura o al fumo lento della pipa.




Covid in diminuzione: -8,87% in provincia di Siracusa

In diminuzione i casi Covid in provincia di Siracusa. L’ultimo bollettino parla di un decremento dell’8,87. I dati sono quelli relativi alla settimana dal 20 al 26 febbraio scorsi. Diminuiscono i tamponi positivi anche nel resto della Sicilia, con nuovi casi positivi diagnosticati sono stati 1.380 (-11,76%), con un’incidenza di 29 casi ogni 100 mila abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Trapani (38/100.000 abitanti), Messina (36/100.000) e Palermo (34/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle degli over 90 (57/100.000), tra gli 80 e gli 89 anni (44/100.000) e tra i 70 e i 79 anni (44/100.000). I dati sono come sempre riportati nell’ultimo bollettino settimanale a cura del Dasoe, il dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana. In diminuzione anche le ospedalizzazioni.

 




Anapo e Ciane, 247mila euro dalla Regione per la manutenzione straordinaria

Proseguono gli interventi disposti dal presidente della Regione, Renato Schifani, per combattere i fenomeni alluvionali e prevenire i danni al territorio e alla popolazione.
Si tratta di azioni immediate in vista della realizzazione del Piano straordinario di manutenzione dei fiumi e dei torrenti richiesto dal governatore all’indomani dell’alluvione che aveva colpito la zona sud orientale dell’Isola. Una programmazione che dovrà essere accompagnata da una mappatura degli oltre ottomila corsi d’acqua presenti in tutta la Sicilia.
Nell’immediato, gli interventi più importanti sono stati pianificati, attraverso l’Autorità di bacino del distretto idrografico, proprio nella zona orientale in cui lo scorso 9 febbraio si è abbattuto il ciclone Helios.
L’Autorità di bacino ha stipulato una convenzione con il Comune di Siracusa per la realizzazione della manutenzione straordinaria dei fiumi Anapo e Ciane. I lavori, dall’importo di 247 mila euro, consisteranno essenzialmente nella rimozione della vegetazione e di qualsiasi materiale alluvionale che ostacoli il normale deflusso delle acque, mettendo a rischio l’incolumità della popolazione. La convenzione prevede che il Comune di Siracusa sia il soggetto attuatore e la stazione appaltante dei lavori.
Nel corso di una riunione nella base militare di Sigonella, inoltre, è stato deciso che la Città metropolitana di Catania e l’ente Oasi del Simeto provvederanno ad avviare l’iter progettuale per il dragaggio della foce del fiume, che servirà a regolare il deflusso delle acque in caso di ondate di piena provenienti sia dal Gornalunga sia dal Dittaino.
Nel Nisseno, infine, approvata la realizzazione dei lavori di somma urgenza sui torrenti Ficuzza e Maroglio, che in alcuni tratti hanno distrutto gli argini a causa della presenza di canne, tronchi e detriti vari. In questo caso ad occuparsi della realizzazione dei lavori, dal costo di 291 mila euro, sarà il Genio civile di Caltanissetta.
Nei giorni successivi alle inondazioni, il presidente della Regione aveva visitato i luoghi danneggiati per rendersi conto direttamente della situazione. Sopralluoghi ai quali era seguito un vertice a Palazzo d’Orleans per fare il punto sugli interventi da attuare.




Stop all'avviso pubblico per la selezione di amministrativi Asp. Gilistro: "Ingiusto e iniquo"

L’Asp di Siracusa ha disposto la sospensione dei colloqui relativi all’avviso pubblico, per titoli e appunto colloquio, mirato alla formazione di una graduatoria per l’assunzione di collaboratori amministrativi. Una decisione adottata su direttiva dell’assessorato regionale alla Salute per una revisione dei posti disponibili per la eventuale stabilizzazione dei precari covid. “E’ una decisione ingiusta e iniqua”, dice fermo il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S). “Occorre trovare una soluzione per i precari covid siracusani e siciliani e l’ho anche ribadito in Ars, ma addirittura bloccare le procedure di concorsi o avvisi in corso, garanzia di selezione equa con accesso garantito e paritario per tutti gli aventi diritto, crea un grave precedente per tutto il sistema pubblico siciliano e non solo quello sanitario”. Secondo l’esponente pentastellato, “non può passare il principio che necessità emergenziali possano diventare definitive, senza il rispetto delle procedure ordinarie. A furia di eccezioni, salta la credibilità e la tenuta del sistema. Sarebbe piuttosto auspicabile prevedere una riserva dei posti disponibili per concorso ai precari covid, senza chiudere a tutti gli altri aventi diritto”.
La critica di Gilistro si spinge oltre. “La sensazione, netta, è che si sia imboccata la strada più semplice che però rischia di portare a sbattere gli stessi lavoratori interessati. Eventuali ricorsi circa la costituzionalità delle scelte adottate potrebbero venire accolti e per la Regione, e le Asp, il conto tra qualche anno sarebbe salatissimo. Senza contare la lesione dei diritti di quelle persone che avrebbero potuto ritrovarsi in graduatoria utile per assunzioni attraverso il concorso o l’avviso pubblico bloccato”.




Fridays for Future: mobilitazione per il clima, corteo a Siracusa il 3 marzo

Torna anche a Siracusa l’appuntamento con lo sciopero globale per il clima. Appuntamento il 3 marzo 2023, come annunciato dal movimento Fridays for future, nato dall’iniziativa di Greta Thunberg. Nel capoluogo è previsto un corteo, a cui parteciperanno gli studenti delle scuole superiori, con partenza dai Villini, alle 9.30.
“Una nuova mobilitazione più che mai necessaria: la crisi climatica è arrivata nelle nostre città, dobbiamo gridare nelle piazze di tutto il mondo che l’azione per la giustizia climatica non è rimandabile”, spiegano da Fridays for Future. “Siracusa ha già subito per due anni di seguito eventi climatici estremi, come i quasi 50 gradi registrati nell’estate del 2021 e due alluvioni nell’ottobre 2021 e nel febbraio scorso”.
Legambiente Siracusa, con il nuovo presidente Francesco Gallo, ha subito aderito. Partecipano anche il Gruppo di Iniziativa territoriale soci Banca Etica Sicilia Sud est ed il Gruppo di animazione missionaria Ad Gentes. “Siamo convinti – spiegano – della necessità di affermare che la giustizia climatica si coniuga con la giustizia sociale e che operando per contrastare la crisi climatica si otterranno risultati anche in termini di giustizia sociale”.




Il "ripensamento" di due aziende, la misteriosa offerta in esame: Ast rimane o si cambia?

Fino al 31 marzo i bus di Ast continueranno a circolare a Siracusa. Per capire come si concluderà il tentativo di cambiare gestore del trasporto urbano bisognerà, quindi, attendere un altro mese buono. I 35 giorni intercorsi tra la lettera con cui l’Azienda Siciliana Trasporti comunicava l’impossibilità di proseguire e la manifestazione di interesse del Comune di Siracusa, andata deserta, non sono bastati per chiudere la partita.
E così, Palazzo Vermexio si è visto costretto a scrivere un atto impositivo a tempo che il nuovo cda di Ast ha deciso di accogliere e deliberare.
“Abbiamo fatto una manifestazione di interesse su piattaforma Sitas a cui nessuno, purtroppo, ha partecipato. Ci è stata inviata una proposta alternativa rispetto a quello che avevamo richiesto. Stiamo valutando. Se riusciamo a trovare la quadra con questa azienda, le affideremo il servizio”, spiega l’assessore alla Mobilità, Enzo Pantano. Palazzo Vermexio pensava sarebbe stato meno complesso voltare pagina ed abbandonare Ast. “Pensavamo sarebbe stato più semplice”, confessa con onestà Pantano. “Confidavamo nella partecipazione di due operatori con cui avevamo avuto interlocuzioni preventive (Sais e Interbus, ndr). Erano state invitate a partecipare alla manifestazione di interesse. Quello che noi avevamo richiesto in capitolato, non era evidentemente di loro gradimento”.
Il Comune di Siracusa può affidare con procedura semplificata la gestione del trasporto urbano per un massimo di 24 mesi. Un affidamento ponte, durante il quale predisporre la gara d’appalto pluriennale, secondo tutti i requisiti e le tempistiche previste. Tra questi, ad esempio, la pubblicazione del bando un anno prima dell’affidamento.
Per questi 24 mesi, Palazzo Vermexio ha previsto un corrispettivo di circa 2,5 milioni di euro. Punto fermo è il cambio degli itinerari delle corse entro il 15 aprile: nuovi percorsi e nuovi orari, più in alle esigenze di spostamento della città rispetto alle attuali coperture Ast. Quanto ai bus veri e propri, “ne abbiamo sette in dotazione dalla Regione, dedicati per Siracusa, e immatricolati due anni. Ast o nuovo gestore, rimarrebbero comunque qui. A questi si aggiungo i due elettrici del Comune più quelli che l’eventuale nuovo gestore metterebbe su strada”, spiega Enzo Pantano che allontana ancora una volta l’idea di una municipalizzata. “Al momento non se ne parla. Non ci sono le condizioni”, taglia corto.
E se neanche alla scadenza del 31 marzo dovesse ancora mancare un nuovo gestore, il Comune di Siracusa potrebbe presentare un altro atto impositivo a tempo ad Ast. Ma quanto durerebbe la paziente disponibilità dell’Azienda Siciliana Trasporti?
Una precisazione in chiusura: nessun rischio stop per i bus degli studenti pendolari. “Quel servizio non è in discussione. E’ a guida regionale ed è garantito, con atto impositivo regionale”.




La reazione di FdI: "pronti al dialogo ma Lega, Mpa e Forza Italia risolvano i loro problemi"

Il centrodestra fatica a trovare la tanto agognata unità e la coalizione scricchiola. La posizione polemica assunta da Cafeo, Bandiera, Bonomo e Vinciullo vale come guanto di sfida a Fratelli d’Italia che aveva indicato il metodo da seguire per arrivare alla scelta di un nome condiviso per la sindacatura. Un metodo, però, che non ha incontrato il gradimento dei quattro big che si sono, politicamente, smarcati.
FdI rischia di ritrovarsi con il cerino in mano ed una coalizione monca? Non secondo il commissario provinciale, Giuseppe Napoli. “Siamo l’unico partito di coalizione che ha manifestato di avere un nome rappresentativo sul quale poter discutere. Ci siamo resi disponibili a fare un passo indietro nel momento in cui si dovesse convergere su una figura che metta tutti d’accordo per fare sintesi. Se il metodo intrapreso non è condiviso dagli esponenti della nota congiunta, ci dicano quale possa essere il metodo più opportuno in modo da perseguirlo”.
Poi la stoccata rivolta a Vinciullo, Cafeo, Bandiera e Bonomo: “sono ampiamente rappresentati nel tavolo di centrodestra. Ovviamente non è stato FdI a decidere chi fosse titolato a rappresentare il singolo partito all’interno delle riunioni, si presume che ciò sia stato pianificato da ogni partito. Se poi – conclude Napoli – all’interno della Lega, FI ed Mpa vi sia discordanza, tale circostanza non può interessare il mio partito ma è necessario che questi partiti risolvano le proprie divergenze al proprio interno, al fine di avere un confronto sereno e costruttivo”.




Centrodestra, sfida a FdI e Forza Italia: quattro big si defilano. "Valuteremo le scelte"

Giovanni Cafeo, Edy Bandiera, Mario Bonomo ed Enzo Vinciullo: i quattro big del centrodestra siracusano si chiamano fuori dal toto-sindaco. E con una nota congiunta, spiegano la loro scelta che vorrebbe “semplificare” la ricerca del candidato di coalizione ma che, tra le righe, segnala anche una certa distanza tra loro e la guida FdI del tavolo del centrodestra.
“Il centrodestra non può restare bloccato in pratiche scarsamente comprensibili dall’elettorato. Per questi motivi, riconoscendoci nei governi Meloni e Schifani, vista la scarsa residualità di tempo che ci separa del termine per la presentazione delle liste, non condividendo il metodo di lavoro fin qui svolto dal tavolo siracusano, confidiamo che lo stesso riesca in tempi brevi ad elaborare una proposta all’altezza delle aspettative della Città. Pertanto, al solo scopo di facilitare il lavoro ed arrivare in tempi brevissimi ad una soluzione, sottraiamo i nostri nomi dalla valutazione del tavolo”, scrivono i quattro. Non è una porta sbattuta, ma ha la stessa forza dirompente. Al punto che Cafeo, bandiera, Bonomo e Vinciullo potrebbero anche decidere di muoversi con le mani libere da vincoli di coalizione: “sarà nostra cura valutare se la proposta che uscirà dal tavolo sia all’altezza delle esigenze della nostra Città”. La sfida a FdI ed a parte di Forza Italia Siracusa è lanciata.
Cafeo e Vinciullo rappresentano le due anime della Lega areusea. Bandiera è il golden boy di Forza Italia mentre Bonomo guida gli autonomisti (Mpa).




Verso le elezioni a Siracusa: i cattolici in politica? "Loro ruolo sempre più marginale"

“Il ruolo dei cattolici in politica? Sempre più marginale”. Con queste parole Salvo Sorbello commenta l’attuale scenario politico, dal punto di vista del rapporto tra cristiani e politica. “E’ un tema che è sempre stato rilevante per il futuro della società siracusana”, dice l’ex dirigente provinciale di quella che fu la Democrazia Cristiana.
La scelta a sinistra di Elli Schlein come segretaria del Pd, le elezioni politiche con il Paese che vira a destra, le regionali in Lazio e Lombardia rendono – secondo Sorbello – “ancora più urgente una seria riflessione, visto che c’è sempre più gente che non si sente rappresentata e nemmeno ascoltata”.
In provincia di Siracusa, poi, “la presenza dei cattolici in politica è irrilevante”. Per questo, l’ex assessore e consigliere comunale richiama don Sturzo, “profeta inascoltato”. Cosa fare? Superare la forma-partito, “degenerata in partitocrazia in cui i soggetti principali non sono i cittadini ma organigrammi impersonali, lontani dai problemi e dal sentire della gente e che esercitano il potere in maniera verticistica”.
Manca il grande centro, riferimento per il mondo cattolico che guarda alla politica. “Penso quindi che bisogna ripartire dal popolarismo di Sturzo, dalla sua attenzione alle persone che per essere davvero forti devono essere libere. E questa nuova presenza deve fare tesoro dei sempre validi insegnamenti della Dottrina sociale cristiana, che hanno resistito al crollo delle ideologie del 900, al fallimento del comunismo e alla crisi dello stesso capitalismo. Solo così il cattolicesimo sociale può costituire la traccia per restituire valore ideale all’impegno politico, per trasformarlo in vera e propria carità politica”, la riflessione di Salvo Sorbello.




Demolizione del viadotto di Targia, iniziati i lavori: sparirà in poco meno di un mese

Sono cominciati i lavori per la demolizione del viadotto di Targia. A lavoro sulle campate le scarificatrici per rimuovere il manto stradale e “spogliare” le strutture. Dalla prossima settimana, invece, entrerà in azione il braccio meccanico che dovrà smontare le campate per poi avviare le operazioni di demolizione dei grandi piloni. Non saranno utilizzati esplosi, per tutelare la zona vincolata archeologicamente. Anche le strade di servizio, realizzate nei mesi scorsi per consentire ai mezzi pesanti di transitare sotto al viadotto rispettano i dettami della Soprintendenza: tessuto non tessuto sopra le antiche strade carraie e poi stabilizzato.
La demolizione è stata finanziata dal precedente governo regionale che ha raccolto il parere positivo del Comune di Siracusa per l’abbattimento. Costo dell’operazione di poco inferiore al milione di euro. I lavori hanno subito un forte rallentamento a causa di alcuni “imprevisti”: non erano segnalati su nessun documento ufficiale i tre cavi dati che erano stati passati sotto al viadotto. Garantiscono il collegamento di Siracusa alla rete internet e per il loro spostamento è stato necessario interpellare i rispettivi fornitori di servizio, prima di poter abbattere il viadotto. A seguire l’esecuzione dei lavori, il Genio Civile di Siracusa.
L’ingresso e l’uscita nord di Siracusa avverranno utilizzando la bretella di Targia, soluzione provvisoria disposta come alternativa alla chiusura del viadotto, divenuta ora definitiva. Una struttura in terre armate costata circa un milione di euro al Comune di Siracusa.