Che risveglio per Siracusa! E' tornata la "lupa", la nebbia che dal mare inghiotte la città

Risveglio “particolare” per Siracusa. Il capoluogo ha dovuto fare nuovamente i conti con una nebbia dal sapore nordico che ha ridotto la visibilità. Non si tratta di un fatto insolito, però. Noto come “lupa” è un fenomeno assolutamente naturale.
La nebbia si forma a pochi metri di altezza dal mare perchè l’aria umida e calda passa per avvezione sopra l’acqua, la cui temperatura è ancora relativamente bassa. Quindi l’aria calda viene raffreddata anch’essa, formando quella nebbia che pare inghiottire la città.
Dalle zone balneari alla punta nord di Siracusa, tutti affascinati dallo spettacolo, maggiormente visibile dai piani alti dei palazzi. Segnalazioni anche da Priolo, Melilli e Avola.




Perdono l'orientamento in mare per via della "lupa", soccorsi dalla Guardia Costiera

La fitta nebbia di questa mattina, la cosiddetta “lupa”, ha fatto perdere l’orientamento a due diportisti. Hanno chiesto soccorso alla Guardia Costiera di Siracusa. Una motovedetta si è subito messa in navigazione per prestare assistenza ai malcapitati. Localizzati, sono stati ricondotti in porto in condizioni di massima sicurezza.
Subito dopo, la Guardia Costiera è intervenuta in area marina protetta del Plemmirio dove un’altra imbarcazione – forse sperando nella nebbia – era intenta in una battuta illecita di pesca.
Il proprietario del natante è stato sanzionato per la detenzione non consentita di circa 200 metri di rete da posta (tipo tramaglio). La rete è stata sequestrata.




Ancora un sequestro nel "supermarket" siracusano della droga: crack e cocaina

Ancora dosi di crack pronte per essere vendute, sequestrate dalla Polizia di Siracusa. Nelle ore scorse, agenti delle Volanti hanno rivenuto 27 dosi di cocaina e 19 della pericolosissima droga sintetica nascoste in via Santi Amato e pronte per essere cedute ad assuntori della zona.
Via Santi Amato è purtroppo nota per essere una delle principali piazze di spaccio cittadino. Quotidiani sono i controlli ed i sequestri, nel tentativo di arginare un mercato fiorente a causa dell’elevata richiesta. Forze dell’ordine ed esperti del Sert di Siracusa hanno lanciato l’allarme. Il crack, economico e pericolosissimo, “attira” giovani ed adulti e si registra una impennata nel consumo. Con conseguente – e collegato – aumento degli episodi criminali come furti e rapine.




Controlli su strada, multe per oltre 10mila euro a Noto

Agenti del Commissariato di Noto, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, nei giorni scorsi, hanno effettuato un intenso servizio di controllo del territorio, pattugliando le zone del centro della città barocca e le zone litoranee.
Sono state sottoposte a controllo 140 persone, controllando 94 mezzi ed elevando oltre 10.000 euro di sanzioni amministrative per varie violazioni al codice della strada e sequestrando 5 mezzi.




Viola i domiciliari con l'invio di messaggi: in carcere il direttore del cimitero di Siracusa

Avrebbe violato il divieto di comunicare con l’esterno e per questo il direttore del cimitero di Siracusa – attualmente sospeso – è stato condotto in carcere a Cavadonna. Sono stati gli agenti della Squadra Mobile ad eseguire l’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, disposta – secondo alcune indiscrezioni – a causa dell’invio di diversi messaggi diretti a persone esterne al nucleo familiare.
Fabio Morabito si trovava ai domiciliari dallo scorso 6 febbraio quando venne arrestato insieme ad un operaio che lavora all’interno del cimitero di Siracusa. I due sono ritenuti responsabili, in concorso fra di loro, di induzione indebita, abuso d’ufficio, falsità documentale e sottrazione di cadavere. Il tutto al fine di trarre un ingiusto profitto quantificato in oltre 60.000 euro.
Il Comune di Siracusa, nei giorni scorsi, ha anticipato la propria decisione di costituirsi parte civile nel procedimento che prenderà le mosse delle indagini.




Economico e pericolosissimo, consumato da giovani e adulti: il crack spaventa Siracusa

Le forze dell’ordine hanno pochi dubbi: lo smodato uso di stupefacenti sta incidendo anche sul numero di episodi criminali, dai furti alle rapine passando per aggressioni e persino gambizzazioni. Lo “sballo” facile e alla portata di tutti presenta un nuovo conto sociale, quindi.
Polizia e Carabinieri sono impegnate quotidianamente nel contrasto allo spaccio: i sequestri di stupefacenti sono costanti. Nelle ore scorse, in via Santi Amato – nota piazza di spaccio insieme a viale dei Comuni – sono state trovate e sequestrate dalla Polizia 15 dosi di hashish, 10 di cocaina, 25 di marijuana e 11 di crack, pronte per la vendita.
Il consumo di crack è in pericoloso aumento, non solo tra i giovani. Ed allarma il ritorno della droga sintetica e a buon mercato. Bastano dai 5 ai 15 euro per acquistarne una dose e sono diverse le segnalazioni di “pipette” artigianali rinvenute nei cortili o dentro alcuni androni condominiali.
Il direttore del Sert di Siracusa, Roberto Cafiso, mette in guardia: “è sempre più alto il numero di persone iniziate al crack, anche di mezza età. Hanno spesso alle spalle situazioni familiari ormai devastate e condizioni fisiche preoccupanti”.
Cafiso mette in relazione l’uso del crack con l’elevato numero di infarti tra 40enni. “Subentrano in soggetti sani e capita anche che li stronchino. I cardiologi sanno, purtroppo, che devono indagare sull’eventuale uso di sostanze stupefacenti. Purtroppo – spiega lo psicoterapeuta – le famiglie mostrano spesso reticenza. Se, poi, le conseguenze sono estreme, i parenti non vogliono nemmeno saperlo se il loro congiunto facesse uso di droghe. Eppure nelle unità coronariche questo tipo di raccolta di dati è ormai di routine”.
Cafiso fornisce, poi, delle indicazioni alle famiglie che dovessero ritrovarsi alle prese con un familiare che inizia a far uso di questo tipo di sostanza. “La famiglia deve immediatamente attivarsi- dice il dirigente dell’Asp – deve portare subito il congiunto in un servizio pubblico come il Sert. Non basta rivolgersi al singolo professionista privatamente. Serve un approccio multidisciplinare, questo è un aspetto fondamentale. L’utente che assume sostanze stupefacenti è per sua natura o meglio, per stato di cose, bugiardo: promesse, giuramenti, manifestazione di pentimento e buoni propositi annunciati vanno presi decisamente con il beneficio del dubbio. Per i giovanissimi, tra i motivi di attenzione da parte dei genitori figura certamente un profitto scolastico che va peggiorando. Parliamo chiaro: il buon profitto scolastico non è compatibile con la dipendenza da crack. Anche eventuali segnalazioni da parte di conoscenti, nonostante il rischio che siano maldicenze, vanno approfondite: sempre meglio di un problema sottovalutato”.
Il crack è una sostanza stupefacente nata in America e diffusasi a partire dagli anni ottanta. Viene ricavata tramite processi chimici dalla cocaina e viene assunta inalando il fumo dopo aver sciolto i cristalli. Proprio il rumore dei cristalli che si sciolgono ha dato il nome alla pericolosa sostanza.
Gli esperti mettono in guardia: provoca psicosi, stati paranoici, schizofrenia aggressività e alienazione. E’ una di quelle droghe che produce forte dipendenza. Le conseguenze sulla salute possono anche risultare mortali.




Con la cura dei volontari, dietro al cancello chiuso sta crescendo il "Bosco delle Troiane"

Siracusa non brilla per verde pubblico. Appena 7mq per abitante a dispetto di una media nazionale di 45mq. Gli spazi dedicati alla natura, anche in città, sono appena un paio (parco Ozanam, San Giovanni) poi per il resto aiuole e rotatorie lasciate alla mercè di vegetazione infestante, piazze e viali alberati non pervenuti.
In questo scenario frutto di disattente scelte urbanistiche compiute negli ultimi 30 anni, si guarda con un mix di speranza e disillusione a quello che sarà il Bosco delle Troiane.
Sorge lungo Scala Greca, in un’area oggetto di un percorso di forestazione urbana iniziato a dicembre 2019. Sono stati piantumati circa 900 alberelli tra lecci, carrubi, olivastri e roverelle. Come stanno oggi? “Stanno benissimo e crescono a vista d’occhio”, spiega Fabio Morreale, una delle anime del Comitato Aria Nuova che si occupa del nascituro bosco urbano.
“Siamo a buon punto. Gli arbusti stanno crescendo sani. Di recente abbiamo sostituito i paletti di sostegno da un metro con altri da due metri. Capite, quindi, come stiano crescendo gli alberi. Superata la fase di attecchimento, e ci siamo quasi, non avranno più bisogno di grande attenzioni e continueranno a cresce da soli. Il Bosco delle Troiane sarà una zona a verde sostenibile al 100%, perchè non ci saranno grandi costi per la sua gestione”, rivela ancora Morreale.
I volontari del Comitato si occupano della pulizia e della cura del terreno comunale destinato a foresta urbana. Un risultato di prospettiva, quello del bosco vero e proprio, per il quale serviranno ancora alcuni anni di pazienza. Ma intanto la fase più delicata sembra superata senza problemi di sorta. E si può guardare avanti, nonostante tutto.
Si perchè non mancano i sacchetti di spazzatura che mani anonime gettano all’interno dell’area recintata. O addirittura abbandoni di lastre d’amianto davanti al cancello d’ingresso. E meno male che viene tenuto chiuso, altrimenti chissà cosa ne sarebbe stato.
“Per forza lo teniamo chiuso. Il bosco deve crescere, non può vivere stress come il pascolo. Sembra una cosa assurda, ma si ci sono mucche che pascolano in città, nella zona di Santa Panagia. Inoltre, con il cancello chiuso evitiamo che vengano calpestate e distrutte, più o meno involontariamente, le piantine che stanno divenendo alberi veri e propri”, spiegano dal Comitato Aria Nuova. “Ci dobbiamo preoccupare solo di una cosa: entro giugno, il Comune di Siracusa deve fare la trinciatura per scongiurare il rischio incendi. Per il resto, gli alberi crescono meravigliosamente”, dice Fabio Morreale.
In questi mesi, intanto, il Comitato Aria Nuova ha avviato una piantumazione di mirto lungo la via Braille, alla Pizzuta. Circa 200 piantine messe a dimora mentre da lunedì prossimo cominceranno le operazioni per il rimboschimento di 7mila mq tra via Freud e via Caduti di Nassyria, di fronte all’istituto comprensivo Archimede. “E’ un’area comunale dove piantumeremo circa 400 lecci e carrubi. Insistiamo con il carrubo perchè ci troviamo su terreni che furono della famiglia Gargallo: fino ai primi del 900 erano destinati alla cultura del carrubo”. E qualche superstite c’è ancora sui marciapiedi di viale Scala Greca. “Chi volesse aiutarci – conclude Morreale – è ovviamente il benvenuto”.




Alluvioni, esposto del Codacons a Siracusa: "pulizia dei fiumi, chiarire parole di Schifani"

Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Siracusa dopo le dichiarazioni del presidente della Regione, Renato Schifani, sulla mancata pulizia dei corsi d’acqua in Sicilia e i danni causati dalla recente alluvione che ha colpito la zona sud-est dell’isola.
“I mancati interventi di manutenzione sui corsi d’acqua e fiumi in Sicilia, infatti, sarebbero fra le cause dei recenti allagamenti avvenuti a Catania, Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, con ingenti danni alle persone ed alle produzioni locali”, scrive nel suo esposto l’associazione dei consumatori.
“Le mutate e mutabili condizioni climatiche – continua il Codacons – rendono particolarmente importante la ricostruzione degli argini, la pulizia dei canali ed una manutenzione ordinaria”. Inoltre, l’associazione si chiede “che fine abbiano fatto le somme stanziate dal precedente governo per il dissesto idrogeologico in Sicilia?”.
Schifani, nei giorni scorsi, sottolineava che “le mutate e mutabili condizioni climatiche complessive ci impongono di intervenire con immediatezza per non farci trovare impreparati. Solo prevenendo possiamo arginare la forza della natura e limitare i danni a persone e cose”. Per questo, il sistema regionale non deve limitarsi “a intervenire solamente quando il danno è fatto. In decenni, infatti, non è mai stata mai fatta una serie e ragionata manutenzione sugli interi corsi d’acqua, limitandosi a lavori su brevi tratti. Non appena avremo la mappa e il quadro complessivi delle opere da fare, il governo individuerà le fonti di finanziamento europee e nazionali per fare ciò che non è assolutamente più rinviabile”.




Concerti d'estate: Carmen Consoli al teatro greco, alle origini della musica siciliana

Un viaggio tra arte, cultura e tradizione siciliana. Di più, un percorso musicale nella Sicilia di ieri e di oggi tra racconto e suoni. E su tutto, la firma di Carmen Consoli accompagnata dall’Orchestra Popolare Siciliana. Si chiama “Terra ca nun senti” ed è l’evento musical-culturale con cui la cantantessa catanese torna alle sue radici. Palcoscenico privilegiato sarà il teatro greco di Siracusa, il prossimo 15 luglio.
Quella “intellettuale del rock immersa nella tradizione”, come l’aveva definita il New York Times, dopo aver conquistato negli ultimi mesi il Sud America e l’Europa, riparte così alla sua terra con un concerto che celebrerà lo scambio e la contaminazione tra le diverse culture dell’isola, in una sorta di ​diario di viaggio che tocca partenze, ritorni, luoghi, il vissuto, gli insegnamenti dei padri, amori e malinconia.
Il titolo della serata, “Terra ca nun senti” (che riprende un suo memorabile concerto del 2008), è una dedica e un omaggio a ​Rosa Balistreri, donna e artista che, proprio come Carmen, ha portato la Sicilia fuori dal suo isolamento geografico e umano, raccontando i più deboli, i lavoratori dimenticati, le donne che nascondono i dolori e vanno avanti. Una scelta voluta dalla cantantessa che omaggia una canzone di fortissimo impatto, come tante del suo repertorio, e che esprime non solo l’attaccamento alla Sicilia, ma anche un rimprovero a questa terra straordinaria ma desolata, che spesso vede partire e morire i propri figli senza reagire.
Una serata speciale per valorizzare l’immenso tesoro della world music siciliana, che trascende i confini culturali e consente al pubblico di trovare un terreno comune attraverso i ritmi delle percussioni, le espressioni liriche, le melodie accattivanti e incantevoli dell’isola. Un incontro di suoni per divulgare la musica popolare, in ​​un’esplosione di energia, passione, ritmo e magia che incanterà il pubblico e lo trasporterà in un viaggio dal passato al presente.
“Terra ca nun senti” è così un’altra tappa del percorso non solo musicale ma artistico di Carmen Consoli. Le sue canzoni agrodolci tra rock, folk-pop e elettro-acustica, scandite come sempre da una voce inconfondibile tra mille, la rendono un personaggio raro nel panorama italiano, dove la portata del suo riconoscimento internazionale è evidenziata da innumerevoli sold out all’estero e continui apprezzamenti dalla critica estera. La sua dedizione alla diffusione di potenti messaggi umanitari, attraverso le sue canzoni e le sue coinvolgenti esibizioni sul palcoscenico, la rendono molto più di una musicista.
“Terra ca nun senti” è prodotto e organizzato da Puntoeacapo, GG Entertainment e Associazione Development. E’ un nuovo appuntamento nel cartellone della nuova edizione di Siracusa Stelle a Teatro, promossa dal Comune di Siracusa con il patrocinio della Regione Siciliana.
I biglietti sono già disponibili su www.ticketone.it ed abituali punti vendita.




Verso le elezioni, la lista civica Vespri Siciliani lancia il suo candidato sindaco: Aziz

Nell’attesa di capire quali saranno le mosse del centrodestra e del centrosinistra, nello scacchiere delle candidature iscrive il suo nome il movimento politico “Vespri Siracusani”. Nato dall’incrocio di esperienze diverse, dalla destra sociale alla sinistra radicale, ha deciso di correre con un proprio candidato sindaco, al di là delle coalizioni e degli schieramenti. Il candidato a sindaco della lista sarà Abdelaziz Mouddih, per tutti semplicemente Aziz. Imprenditore nel settore della ristorazione, da decenni opera nel territorio siracusano. Tre i punti cardine del programma elettorale: rilancio economico sociale, sicurezza, vigilanza della città.
Il movimento politico si è costituito a luglio dello scorso anno. In quella occasione, venne chiarito che i “Vespri Siracusani” guardano ad alleanze a destra o sinistra ma “mai con il Movimento 5 Stelle”: precisazione del co-fondatore Giuseppe Giganti. “Si può costruire un città multicolore, che dovrà operare per l’integrazione dei nuovi siracusani, una gestione turistica brillante, un commercio ordinato. Unire le forze porterà una ventata di entusiasmo per la rinascita della città”, le parole in quella occasione di Aziz Mouddih.