Verso le elezioni: il PD guarda al campo largo contro la destra e in alternativa ad Italia

Il PD di Siracusa guarda al campo largo progressiste per le elezioni amministrative di maggio. Nel corso di una riunione con i dirigenti del partito provinciale, il commissario Antonio Nicita ha illustrato l’esito di alcun incontri informali avvenuti nei giorni scorsi, “con gruppi distinti di potenziali alleati interessati a dialogare, a vario titolo, con il Partito democratico”.
Gli esponenti PD guardano, in particolare, al M5S, Sinistra-verdi, L&C, Art.1 ed alle altre forze di sinistra con cui “si profila la disponibilità di continuare a dialogare per la creazione di un ampio schieramento di centrosinistra, in grado di prospettare all’elettorato una proposta politica alternativa a quella della destra”, spiega Nicita. Con lui il deputato regionale Spada e il segretario regionale Barbagallo.
Con quelle forze politiche, ha annunciato il commissario PD, “proseguirà il dialogo per verificare possibili convergenze sul programma e sul profilo del candidato a Sindaco”.
Il segretario regionale, Anthony Barbagallo, sulla propria pagina Facebook, ha scritto: “Si è appena conclusa direzione provinciale di Siracusa. Ho trovato un partito in salute impegnato a costruire l’alternativa al governo della città. Un sentito ringraziamento ad Antonio Nicita per lo straordinario lavoro di questi mesi”.
Il Partito democratico della provincia di Siracusa, con oltre duemila iscritti, si caratterizza come la prima federazione provinciale in Sicilia, per tesserati registrati in occasione del Congresso nazionale 2023. In corso le convenzioni dei circoli di Siracusa per il Congresso nazionale, rinviate in ragione degli eventi alluvionali della scorsa settimana.




Droga nascosta in una bambola: la Squadra Mobile arresta un 20enne, in campo anche i cani antidroga

Agenti della Squadra Mobile, con la collaborazione del personale del nucleo cinofili antidroga della Questura di Catania, nel pomeriggio di ieri, hanno arrestato un giovane di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine, colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, a seguito di perquisizione effettuata all’interno dell’abitazione del giovane, sono stati rinvenuti, occultati all’interno di una bambola nella stanza da letto, 114 grammi di hascisc (parte della quale suddivisa in dosi), 15 grammi di cocaina, nonché materiale per il confezionamento, un bilancino elettronico di precisione e la somma di 500 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.
Al termine delle incombenze di rito, il giovane, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto agli arresti domiciliari.
Nell’ambito dei medesimi servizi, un altro giovane di 25 anni, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 43 grammi di hashish e, per tali motivi, denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Sempre nell’ambito di predisposti servizi antidroga, gli agenti delle Volanti hanno segnalato alla competente Autorità Amministrativa un giovane di 19 anni, trovato in possesso di sostanza stupefacente per uso personale.

 




Voucher minori, 900 famiglie assegnatarie non lo usano: "Pensavamo fossero soldi da spendere a piacere"

Su mille e 800 assegnatarie, solo 900 famiglia hanno ritirato il voucher minori. Le domande erano state 2.800. Questo silenzio da parte di chi potrebbe utilizzare le somme attribuite dal Comune per far frequentare ai propri figli corsi sportivi, doposcuola e attività culturali, ma non ha più interesse a farlo, rappresenta motivo di profondo rammarico per l’assessore alle Politiche Sociali, Conci Carbone.  “Secondo me moltissimi dei nostri cittadini-dichiara l’esponente della giunta Italia-  non hanno capito nemmeno a cosa stavano partecipando e cosa gli sarebbe spettato. Questa- ed è stato chiarissimo fin da subito- non era una misura per la povertà , non prevedeva elargizioni di denaro e nemmeno buoni spesa. Questa misura era relativa alla povertà educativa, particolarmente elevata, peraltro, nelle nostra città. Lo vediamo ogni giorno, con i nostri uffici-prosegue Conci Carbone- Le conseguenze di questi due anni di Covid hanno causato conseguenze importanti sui nostri giovani. La città nemmeno le percepisce ma i nostri uffici, che si occupano di situazioni spesso molto pesanti, lo sanno bene”. Eppure quando i 900 beneficiari hanno compreso che il voucher è utilizzabile in un solo modo, nelle strutture inserite in elenco, si sono mostrati disinteressati. “Li abbiamo chiamati uno per uno- dice ancora l’assessore- Molti hanno risposto che pensavano si trattasse di denaro da spendere a piacimento, magari per fare la spesa. Non essendolo, il loro interesse è scemato, ma non hanno nemmeno fatto rinuncia, bloccando di fatto un percorso a cui molti altri, purtroppo rimasti indietro nella graduatoria, non stanno potendo accedere. Questo- confessa Conci Carbone- mi fa davvero una grande rabbia. Non si capisce nemmeno quale opportunità importante sia per i loro ragazzi, che potrebbero seguire un percorso serio. Restano fuori in tanti per colpa di chi si comporta in questo modo, sbagliato. L’Isee previsto come requisito, del resto, non era bassissimo”. I tempi sono ormai risicati, il Comune ha già concesso proroghe ma adesso si avvicina il momento in cui il Comune dovrà rendicontare le somme al ministero. Occorrerà verificare se esiste la possibilità di non perdere le somme non utilizzate. Non è affatto una certezza a questo punto. Visto il volume di istanze presentate e visti i tempi ridotti, i dipendenti che se ne occupavano sono perfino andati incontro a provvedimenti disciplinari. Con il senno di poi, può fare una certa rabbia. Intanto si pensa al prosieguo dei Puc, i progetti di utilità collettiva in cui vengono impiegati i percettori di reddito di cittadinanza. Per Siracusa gli ambiti continueranno ad essere quelli della prima fase: cimitero, pista ciclabile Rossana Maiorca, Tribunale di Siracusa (e se i tempi coincideranno, Solarium in città).




Violenta lite in una tabaccheria di piazza Euripide: ferito giovane magrebino

Lite, nel tardo pomeriggio di ieri, in piazza Euripide, all’interno di una tabaccheria della zona. Coinvolti due cittadini magrebini, uno dei quali, per motivi al vaglio degli inquirenti, ma verosimilmente banali, si sarebbe avventato contro la vittima, causandogli lesioni al volto, soprattutto all’arcata sopraccigliare. Presente la proprietaria dell’esercizio che, nel tentativo di mettere fine all’episodio di violenza, in attesa che arrivassero le forze dell’ordine, ha utilizzato un carrello pieno di giornali per creare una barriera tra i due. Subito, sul posto, alcune pattuglie delle Volanti, agli ordini della dirigente Giulia Guarino.  La polizia ha riportato la quiete, raccogliendo la testimonianza dei presenti e sentendo le due persone coinvolte. La vittima non ha raccontato molto e non ha nemmeno voluto sporgere querela nei confronti dell’aggressore. Secondo quanto alcuni cittadini che hanno assistito alla scena hanno raccontato, vicende di questo tipo si verificano frequentemente. Un episodio più o meno analogo si è verificato pochi giorni fa.  Entrambi gli uomini coinvolti in questo caso erano visibilmente in preda ai fumi dell’alcol.




Articoli di carnevale potenzialmente pericolosi: scatta il sequestro della Gdf

Rinvenuti e sequestrati oltre 1.200 articoli di carnevale ritenuti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori in quanto privi delle  indicazioni minime previste dal Codice del Consumo. L’intervento è stato condotto dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Siracusa, nell’ambito di un’attività finalizzata a tutelare i consumatori dall’acquisto di articoli potenzialmente pericolosi per la salute in occasione delle giornate di Carnevale.
Le operazioni di servizio, eseguite dai Baschi verdi del Gruppo di Siracusa rientrano nel più ampio dispositivo di  controllo economico del territorio.
In un esercizio commerciale gestito da cittadini cinesi, i finanziari hanno rinvenuto accessori privi di marchio CE e, al termine delle attività, hanno segnalato alla Camera di Commercio il titolare della ditta operante nel comune di Floridia. Le Fiamme Gialle stanno vagliando ogni indizio utile per ricostruire la catena commerciale di approvvigionamento di tali prodotti, in elusione delle norme poste a tutela della salute collettiva.




Violenza sui genitori anche in presenza di minori: divieto di avvicinamento per un 35enne

Non solo comportamenti violenti nei confronti dei genitori, ma anche con l’aggravante di aver commesso il fatto in presenza di minori. E’ così che per un uomo di 35 anni, siracusano, è scattata ieri pomeriggio la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese. Ad eseguirla sono stati gli agenti della Squadra Mobile. L’uomo dovrà mantenere una distanza di almeno 200 metri dai parenti e dai luoghi da loro frequentati.




Annullato il licenziamento dei lavoratori Autogrill: riunione all'Ufficio del Lavoro

Annullata la procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori autogrill dei tratti autostradali di Siracusa. La richiesta era partita con forza dalla Filcams Cgil di Siracusa. Il tavolo di confronto si è svolto ieri,  presso l’ufficio del lavoro e della massima occupazione alla presenza del direttore Petrilla, con il curatore della Gulisano Snc e Autogrill/nuova sidap.
Preliminarmente le parti hanno dato atto come la procedura di licenziamento precedentemente aperta fosse nulla ed inefficace così come rivendicato dall’organizzazione sindacale e successivamente valutato tutte le strade percorribili per dare un’immediato sostegno al reddito ai lavoratori che con i punti vendita chiusi ormai da Novembre, vivono una situazione difficilissima dal punto di vista economico. “Siamo parzialmente soddisfatti- dichiara il segretario Alessandro Vasquez-  sicuramente felici per aver evitato un licenziamento illegittimo e senza nessuna prospettiva di ricollocazione. Le parti datoriali ci hanno illustrato come esiste la possibilità concreta della riapertura di uno dei punti Autogrill dove verrebbero reimpiegati parte dei 18 lavoratori ed al contempo abbiamo appurato come purtroppo sugli altri due punti ristoro non c’è ancora un interesse commerciale. Proprio per questo abbiamo esortato tutte le parti, compresa autogrill nuova sidap (proprietaria del marchio/franchising) ad assumere un ruolo di garanzia nei confronti di queste lavoratrici e di questi lavoratori concedendo loro anche l’utilizzo degli ammortizzatori sociali atti al superamento di questa crisi aziendale. La filcams cgil rimarrà vigile e le parti si aggiorneranno già la prossima settimana.”




Incidente mortale sulla Statale 115, la vittima è un centauro 30enne

Ancora un incidente mortale nel siracusano. Nel tragico scontro tra una moto ed un’auto, lungo la Statale 115 tra Rosolini e Noto, ha perduto la vita il 30enne Diego Lauria, di Vittoria (RG).
Era in sella alla moto, insieme ad una donna rimasta gravemente ferita e trasferita in elisoccorso al Cannizzaro
di Catania. La dinamica dello scontro non è stata ancora chiarita dagli investigatori. Alla guida dell’auto c’era una 72enne.




Stop alla cessione dei crediti: a Siracusa 500 imprese e migliaia di lavoratori a rischio

“Il blocco dei crediti determinerà un collasso totale del tessuto sociale delle famiglie interessate e di quello imprenditoriale siracusano, già fortemente messo alla prova”. Poche parole ma sufficienti per fotografare le preoccupazioni del settore edile provinciale. A pronunciarle è Massimo Riili, il presidente di Ance Siracusa, l’associazione dei costruttori edili. Rilanciato anche in chiave locale l’allarme di Ance nazionale. “Un grido d’allarme che si amplifica in Sicilia e nella nostra provincia di Siracusa dove le imprese edili scontano serie difficoltà a causa dei blocchi di cessione del credito”, conferma Riili.
Anche il sindacato degli edili, la Fillea Cgil, con il segretario provinciale Salvo Carnevale non nasconde la paura per quello che questa decisione del governo provocherà. “Un disastro annunciato”, taglia corto Carnevale prima di servire i numeri siracusani: “oltre 350 imprese coinvolte nel sistema del Superbonus e più di 3mila lavoratori che potrebbero improvvisamente fermarsi”.
Carnevale teme “un effetto devastante e non solo sull’economia di settore. I dati sul Pil dell’ultimo anno e mezzo sono stati fortemente positivi, quasi esclusivamente grazie ai meccanismi previsti dal bonus: vale a dire sconto in fattura e cessione del credito. Esattamente quelli azzoppati definitivamente dal decreto”. Secondo Salvo Carnevale, da qui a breve lo scenario sarà apocalittico: “chiusura delle imprese, disoccupazione dilagante per la rapidità della inversione di marcia; un domani anche con correttivi parziali, il settore non si fiderà più dello Stato e gli investimenti saranno un miraggio; e diciamo addio all’efficientamento energetico del Paese perchè senza bonus le classi meno abbienti rimarranno tagliate fuori, con edifici peraltro bisognosi di interventi”.
Molto critica anche la lettura fornita da Cna Siracusa, con Gianpaolo Miceli. “Il sistema dei bonus edilizi ha generato un fortissimo valore aggiunto nel Paese, pari ad un terzo del PIL del 2021. Valori enormi che non sono strutturati unicamente sulla spesa pubblica di decine di miliardi. Il valore di gettito fiscale determinato dai bonus è altissimo e il saldo per il bilancio dello Stato non è di un indebitamento di 2 mila euro pro capite, come afferma il ministro Giorgetti. Dalle sigle datoriali agli ordini dei tecnici fino al Censis sono tutti coesi nell’affermare che il 70% della spesa in bonus rientra in gettito”, rivela Miceli. “Decidere di lasciare senza soluzione la gestione dei cassetti fiscali delle imprese, modificare le norme decine di volte in pochi mesi, bloccare gli enti locali e infine annullare lo strumento dello sconto un fattura significa distruggere il comparto delle costruzioni in Italia. La cosa che più colpisce è l’aver preso una scelta così importante senza alcun dialogo. Un atteggiamento che speravamo di aver lasciato alle spalle, eppure siamo a discutere di un provvedimento illogico che avrà il solo risultato di destabilizzare un intero sistema economico e minare la coesione sociale nei territori”. A Siracusa, il rischio è di assistere al default di quasi 500 aziende che occupano oltre 1200 dipendenti. “Tutte queste imprese stanno provando a resistere da mesi e questo sarebbe il colpo di grazia”. La direttrice di Ance Siracusa, Carmen Benanti parla fuori dai denti.  “Stupisce molto, non solo la scelta, priva di reali motivazioni- esordisce la professionista di Ance- ma la velocità assoluta, con un’approvazione con pubblicazione lampo sulla Gazzetta Ufficiale. Tutto questo causa un problema dalle proporzioni enormi. E’ un venerdì nero, un fiume di telefonate da parte di imprenditori parlano di disperazione: ci sono imprese con cantieri aperti o che stavano già programmandone di nuovo. Un dramma vero e proprio, che dimostra come la politica non stia avendo contezza della realtà. E’ come se lo Stato avesse sottoscritto un contratto e, prima ne cambi in corso d’opera e in maniera unilaterale le condizioni  e poi per giunta lo sospenda.  Chi pagherà per tutto questo? -la domanda di Carmen Benanti- Nessuno nasconde che ci siano state delle problematiche. Noi abbiamo sempre sostenuto, ad esempio, che le imprese dovessero essere solo quelle qualificate e questo non è accaduto. Di certo tutto questo avrà una ricaduta pesantissima. In provincia si parla di 1500-3000 lavoratori coinvolti”. Anche la politica regionale all’attacco della decisione illustrata dal ministro Giorgetti. “Di scellerato c’è solo questo governo di centrodestra, capace di mandare sul lastrico dall’oggi al domani centinaia di imprese edili e migliaia di lavoratori, cancellando di fatto il Superbonus. Pur di fare uno sgarbo al M5s ed ai suoi elettori, dopo aver attaccato il reddito di cittadinanza, Meloni e i suoi hanno preso di mira la misura che aveva rilanciato il comparto edile”, dice Carlo Gilistro, deputato regionale del M5s. “Da ore – rivela – sto ricevendo telefonate e messaggi di imprenditori e operai allarmati. Ma anche interi condomini nel panico perchè non sanno se i lavori proseguiranno, finiranno o rimarranno ingabbiati. Un delirio. In provincia di Siracusa rischiamo un nuovo tracollo del settore edile, con numeri da paura. Non mi stupirei di vedere presto manifestazioni di piazza. Il centrodestra siracusano e quello al governo della Regione – pungola Gilistro – dica qualcosa, faccia qualcosa. Si schierano con le imprese e i cittadini siracusani e siciliani o si piegheranno alle decisioni romane senza colpo ferire?”.
Proprio dal centrodestra fa sentire la sua voce la deputata regionale Bernadette Grasso (FI). “D’ora in poi non sarà più consentita l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito d’imposta in materia di incentivi fiscali legati al settore dell’edilizia. Lo stabilisce un decreto legge del Consiglio dei Ministri che consentirà solo la detrazione, bloccando di fatto la cessione dei crediti alle Regioni e ai Comuni, poiché ritenuta potenzialmente negativa per l’aumento del debito pubblico. Ciò però getterebbe nel baratro centinaia di imprese siciliane, che vantano crediti per oltre 200 milioni di euro attualmente bloccati”. La Grasso torna a chiedere al governo Schifani di acquistare i crediti attualmente fermi dentro i cassetti fiscali. “Occorre una deroga al dettato nazionale per alleviare le sofferenze di tante imprese alla canna del gas. Occorre una soluzione trasversale – insiste l’esponente di Forza Italia – che tuteli sia loro che la tenuta dei bilanci regionali, visto che tali crediti sono conteggiati nel deficit della PA. Un compromesso per evitare la paralisi dell’intero settore e garantire una boccata d’ossigeno”.
Tiziano Spada, deputato siracusano del Pd, rilancia e condivide le preoccupazioni di Ance e Cna. “Cambiare in corsa e più volte le regole del gioco, non è normale. Così si mettono in ginocchio imprese e famiglie. Anomalo poi il comportamento di Fratelli d’Italia. A livello regionale propone un disegno di legge per consentire la cessione dei crediti mentre a livello nazionali li blocca proprio. Si risolva la questione a Roma e il governo ascolti le parti sociali e gli enti datoriali, anzichè ingessare il Paese”, le parole di Spada.




Superbonus, le reazioni della politica da FI a M5s. E Spada (Pd): "FdI anomalo in Sicilia"

Centrodestra siciliano in ordine sparso dopo la mossa flash del governo che ha cancellato i bonus edilizi, causando un’onda lunga di proteste. Resta per il momento in silenzio FdI, mentre Forza Italia prova a smarcarsi e invita alla moderazione, in previsione del tavolo tecnico convocato a Roma per lunedì prossimo.
La deputata regionale Bernadette Grasso (FI) torna a chiedere al governo Schifani di acquistare i crediti attualmente fermi dentro i cassetti fiscali. “Occorre una deroga al dettato nazionale per alleviare le sofferenze di tante imprese alla canna del gas. Occorre una soluzione trasversale – insiste l’esponente di Forza Italia – che tuteli sia loro che la tenuta dei bilanci regionali, visto che tali crediti sono conteggiati nel deficit della PA. Un compromesso per evitare la paralisi dell’intero settore e garantire una boccata d’ossigeno”.
Particolarmente critico verso il partito di Giorgia Meloni si mostra il deputato regionale Tiziano Spada (Pd). “Anomalo il comportamento di Fratelli d’Italia. A livello regionale propone un disegno di legge per consentire la cessione dei crediti alle pubbliche amministrazioni, mentre a livello nazionale li blocca proprio. Si risolva la questione a Roma e il governo ascolti le parti sociali e gli enti datoriali, anzichè ingessare il Paese. ”, le parole di Spada. “Cambiare in corsa e più volte le regole del gioco, non è normale. Così si mettono in ginocchio imprese e famiglie”, conclude l’esponente Pd.
Sempre dall’opposizione, fa sentire la sua voce Carlo Gilistro (M5s). “Pur di fare uno sgarbo al Movimento ed ai suoi elettori, dopo aver attaccato il reddito di cittadinanza, Meloni e i suoi hanno preso di mira la misura che aveva rilanciato il comparto edile. Da ore – rivela – sto ricevendo telefonate e messaggi di imprenditori e operai allarmati. Ma anche interi condomini nel panico perchè non sanno se i lavori proseguiranno, finiranno o rimarranno ingabbiati. Un delirio. In provincia di Siracusa rischiamo un nuovo tracollo del settore edile, con numeri da paura. Non mi stupirei di vedere presto manifestazioni di piazza. Il centrodestra siracusano e quello al governo della Regione – pungola Gilistro – dica qualcosa, faccia qualcosa. Si schierano con le imprese e i cittadini siracusani e siciliani o si piegheranno alle decisioni romane senza colpo ferire?”.

foto: aula Ars