Convenzione tra Enel e Comune di Priolo: due impianti fotovoltaici "compensativi"

Siglata la convenzione tra il Comune di Priolo Gargallo ed Enel con cui si stabiliscono le opere di pubblica utilità che l’azienda elettrica si impegna a realizzare come compensazione per la costruzione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico (potenza di 2,48 MW) all’interno dell’esistente centrale Archimede.
Si tratta di un impianto fotovoltaico al Polivalente ed un secondo da costruire presso l’area di parcheggio antistante la sede del Comune di Priolo Gargallo.
“Grande soddisfazione da parte dell’Amministrazione comunale per l’attuazione di questo progetto, al quale lavoriamo da tempo. I due impianti fotovoltaici – commenta il sindaco facente funzioni del Comune di Priolo Gargallo, Maria Grazia Pulvirenti – consentiranno la produzione di energia pulita. Un progetto innovativo e strategico per il Comune di Priolo, sia sul versante economico sia su quello ambientale”.
“Questo importante accordo – ha dichiarato Carlo Cascella, responsabile Area Sud – Affari Territoriali di Enel Italia – conferma la volontà dell’Enel di accompagnare i propri investimenti con progetti di sostenibilità e valore condiviso”.




Safer Internet Day, ad Avola focus sullo sportello socio-pedagogico attivo nelle scuole

Ad Avola esiste lo sportello socio pedagogico, interamente gratuito e attivo in tutte le scuole, composto da un’equipe di professionisti al lavoro per garantire il benessere fisico dei ragazzi fin dall’inizio dell’anno scolastico. Il servizio offerto dal Comune è stato approfondito oggi, nella sala Frateantonio del Palazzo di Città ad Avola, in occasione della giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo assieme al Consiglio comunale dei Ragazzi.
“Questo servizio – spiega il sindaco di Avola, Rossana Cannata – consente di affrontare problematiche di disagio o difficoltà in ambito emotivo – relazionale e relativamente agli aspetti cognitivi e di apprendimento”. Sono stati momenti di riflessione importanti, condivisi con i protagonisti, le docenti e con gli interventi del commissario della Polizia di Stato di Avola Pietro D’Arrigo e del Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Noto Federica Lanzara. Il Comune di Avola mette a disposizione un pedagogista clinico, Fabio Portuesi, e un’assistente sociale, Marinella Campisi, con la consulenza della psicologa Serenella Spitale, supportati dall’assessore ai Servizi sociali e all’Istruzione, la psicologa Valentina Di Rosa, in grado di mettere in campo gli strumenti in grado di favorire momenti di inclusione e di rafforzare il cosiddetto patto educativo scuola-famiglia-comunità locale. La consulenza pedagogica fornita dagli specialisti del settore prevedere percorsi di osservazione e valutazione delle difficoltà di apprendimento e relazione; attività di prevenzione rispetto all’emergere di situazioni di disagio scolastico/didattico, relazionale, familiare, sociale e il supporto pedagogico per i docenti nella gestione delle dinamiche della classe. “Un progetto ambizioso e professionale – conclude il sindaco Cannata – che raramente si riscontra in altre realtà in cui la scuola è chiamata ad essere un luogo di vita, dove si impara la convivenza civile, socializzando con i coetanei e relazionandosi con gli adulti. Sono diverse le iniziative che lo sportello mette in atto coinvolgendo le scuole e le famiglie degli alunni, in un’ottica di cooperazione educativa in cui l’Ente Comune sarà in prima linea a supportare tali iniziative”.




Osservatorio energia, bollette da paura per le famiglie siracusane nel 2022: luce +108%

Secondo l’analisi di Facile.it, guardando ai consumi energetici del 2022, le famiglie residenti in provincia di Siracusa hanno speso, in media, 1.707 euro per la bolletta elettrica: +108% rispetto al 2021. E’ la seconda provincia siciliana in cui si è speso di più. Il consumo medio a famiglia rilevato nel 2022 è stato pari a 3.504 kWh. In aumento, ma più contenuta, anche la spesa per il gas: 925 euro (+57%).
A livello regionale, la spesa media per famiglia nel 2022 per l’energia elettrica è stata pari a 1.627 euro. Guardando ai consumi a livello territoriale, si è speso di più nelle province di Ragusa (1.754 euro), Siracusa (1.707 euro) e Trapani (1.661 euro), mentre i più “fortunati” sono stati i residenti di Agrigento (1.593 euro) e Messina (1.487 euro).
Per la bolletta del gas, invece, a livello regionale la spesa media è stata pari a 1.045 euro; analizzando i dati provinciali, le aree dove si è pagato di più sono state quelle di Palermo (1.079 euro), Catania (1.076 euro) ed Agrigento (1.032 euro); ultime nella graduatoria regionale Siracusa (925 euro) e Messina (868 euro).
L’analisi è stata realizzata sui consumi dichiarati in un campione di oltre 400.000 contratti di fornitura luce e gas raccolti nel 2022, prendendo in considerazione i prezzi offerti nel mercato tutelato.




Ruba gasolio da un escavatore del cantiere di Corso Umberto: bloccato e denunciato

L’intento era rubare gasolio da un escavatore utilizzato per i lavori di riqualificazione di corso Umberto. Per questo, nel cuore della notte, intorno all’una, un uomo aveva raggiunto il cantiere dell’impresa edile che si è aggiudicata l’appalto. Quando una Volante ha raggiunto il luogo, gli agenti hanno sorpreso l’uomo mentre asportava il carburante. Alla vista della polizia, l’uomo, che agiva insieme ad un complice, ha tentato la fuga. E’ stato, tuttavia, bloccato poco dopo. L’uomo, una volta identificato, è stato denunciato per tentato furto aggravato.

 

 




Servizi pubblici,nuove assunzioni. Officina Civica: "Meglio dopo le elezioni"

“Posticipare le assunzioni in società concessionarie di servizi pubblici per garantire trasparenza, legalità e correttezza, tali da non indurre il dubbio che si tratti di sfruttamento delle difficoltà dei cittadini a scopo elettorale”. Una posizione chiara e dura, che non è un’accusa ma solleva in ogni caso un dubbio quella espressa da Alfredo Foti di Insieme, Salvatore Castagnino e Carlo Busiello di Laboratorio Civico, Giancarlo Garozzo di Fuori Sistema, Moena Scala di Siamo Siracusa, Gianluca Scrofani di Cantiere Siracusa – Siracusa Democratica.  La coalizione Officina Civica entra a gamba tesa su una vicenda che rende nota. “Nella consapevolezza che molti nostri concittadini vivono un periodo di oggettiva difficoltà economica, siamo convinti che le istituzioni- la premessa- avendo il dovere  di rappresentare un esempio integerrimo di trasparenza, legalità e correttezza, debbano essere chiare nel non voler sfruttare tali difficoltà a scopo elettorale. Al fine di fugare ogni ombra, quindi, chiediamo che siano posticipate a dopo le ormai prossime elezioni amministrative, le  assunzioni in società concessionarie di servizi pubblici. Chiediamo in particolare massima trasparenza da parte dell’Amministrazione Italia e della Tekra, società che gestisce  il servizio di raccolta dei rifiuti nel comune di Siracusa”. Poi Officina Civica va anche oltre e dice che “sembrano già rincorrersi le voci di candidature a fronte di assunzioni, anche a carattere trimestrale, che ci riportano ad un vezzo da malapolitica che vorremmo invece dimenticare ed in relazione al quale manterremo altissima l’attenzione”. Nel caso in cui, invece, sia necessario del personale ai fini del corretto espletamento dei servizi in concessione al Comune, il gruppo politico chiede ai concessionari di rendere “pubblicamente note le posizioni mancanti in organico, esplicitando i criteri con i quali procederanno alle assunzioni”.




Il direttore e l'operaio, nelle carte dell'accusa la "sinergia" per lucrare su loculi e concessioni

Il direttore del cimitero di Siracusa ed un operaio che lavora all’interno della stessa struttura sono stati arrestati perchè ritenuti responsabili, in concorso fra di loro, di induzione indebita, abuso d’ufficio, falsità documentale e sottrazione di cadavere. Il tutto al fine di trarre un ingiusto profitto quantificato in oltre 60.000 euro.
L’incredibile vicenda trae origine dalla denuncia sporta da una delle vittime che, vivendo ormai lontana e rientrata a Siracusa nel dicembre del 2019, si era accorta che la cappella di famiglia del cimitero comunale, in cui erano state tumulate le salme dei propri congiunti, era ormai occupata da altri defunti.
Le attività investigative condotte dalla Squadra Mobile hanno poi rivelato un sistema consolidato tale per cui i due destinatari dei provvedimenti restrittivi, abusando della funzione svolta, inducevano i privati, spinti dal bisogno e dall’urgenza di dare sepoltura ai loro cari, a versare somme di denaro allo scopo di eludere le “lungaggini” delle procedure di evidenza pubblica, finalizzate all’assegnazione legale dei loculi e delle cappelle.
La costante presenza degli indagati all’interno del cimitero, consentiva loro di “intercettare” i bisogni e le difficoltà dei privati, prima ancora che gli stessi si muovessero “secondo i canali istituzionali” per ottenere l’assegnazione di un posto per i loro defunti. Insomma, secondo l’accusa, erano proprio le funzioni svolte dagli indagati all’interno del cimitero il presupposto, l’occasione per l’attuazione delle condotte illecite.
Secondo quanto ricostruito, gli indagati, aggirando le procedure di evidenza pubblica, intascavano il denaro necessario all’assegnazione dei posti rilasciando ai privati falsi titoli concessori. Inoltre, conoscendo i “meccanismi” di assegnazione pubblica dei loculi, gli stessi – sfruttando illegalmente gli strumenti giuridici della “decadenza” del possesso dei loculi in stato di abbandono – “estumulavano” arbitrariamente i cadaveri, in concorso con altri quattro impiegati comunali, per fare posto ai nuovi defunti. E questo a fronte di esosi pagamenti da parte dei familiari.
Pertanto, concludono gli investigatori, le condotte dei due indagati erano perfettamente complementari e funzionalmente collegate al perseguimento dell’illecito profitto, operando in quella che può dirsi una “perfetta sinergia”.

Appare singolare che in una prima fase dell’indagine si fosse ipotizzato che i “nuovi assegnatari” fossero stati truffati dagli indagati ed indotti a versare del danaro mediante raggiri sulla correttezza della procedura da seguire. Tuttavia, dalle complesse ed articolate attività investigative è emerso che i nuovi beneficiari avevano “cooperato”, in un certo senso, alla assegnazione irregolare delle cappelle e come tali sono risultati destinatari di avviso di conclusione indagini.
Eseguito anche il sequestro preventivo di 60.000 euro. Agli indagati è stata rinvenuta e sequestrata la somma di 35mila euro in contanti.




Inchiesta sulla gestione del cimitero, il sindaco Italia: "Sbigottiti, fare presto chiarezza"

“Gli sviluppi giudiziari sul cimitero ci lasciano sbigottiti ma, allo stesso tempo, determinati nel chiedere che si faccia luce nel più breve tempo possibile. Auspichiamo che gli accertamenti in corso dissolvano ogni altro sospetto su una vicenda che colpisce la sensibilità di tante famiglie siracusane”. Così il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, commenta la notizia dell’arresto di due persone, tra cui il direttore dei servizi cimiteriali comunali, e l’iscrizione nel registro degli indagati di altre sette.
“Siamo pronti ad adottare le necessarie iniziative e a fornire ogni supporto ai magistrati e agli investigatori, sui quali riponiamo piena fiducia”, spiega ancora il primo cittadino.
I reati contestati ruoterebbero attorno ad un presunto un traffico illecito di loculi cimiteriali. L’indagine è partita nel 2019, dopo la denuncia di una donna che aveva notato come nella tomba di famiglia fossero riportati nomi di un altro nucleo familiare, senza nessun riferimento alle salme dei suoi congiunti poi ritrovate negli ossarietti.




Traffico illecito di loculi, bufera sul cimitero di Siracusa: ai domiciliari il direttore ed un operaio

Falso in atto pubblico e corruzione, sono le accuse per cui sono state emesse due misure cautelari nei confronti di un dirigente comunale di Siracusa e di una seconda persona, un operaio. Ai domiciliari è stato posto il direttore del cimitero, Fabio Morabito. Sette gli indagati a piede l ibero.
Ad eseguire l’ordinanza, firmata dal Gip del Tribunale di Siracusa, sono stati agenti della Squadra Mobile. I reati contestati – secondo quanto si apprende – sarebbero stati commessi per un traffico illecito di loculi cimiteriali. L’indagine è partita nel 2019, dopo la denuncia di una donna che aveva notato come nella tomba di famiglia fossero riportati nomi di un altro nucleo familiare, senza nessun riferimento alle salme dei suoi congiunti. Ha sporto denuncia e uno dei primi risultati fu il rinvenimento delle spoglie dei suoi parenti nelle cassette degli ossarietti. I servizi cimiteriali si affrettarono a chiarire che non si era proceduto ad alcuna vendita.




Industria: il petrolchimico siracusano strategico per il Paese, "si apre ora transizione green"

“L’attribuzione al polo industriale siracusano del riconoscimento di sito industriale di interesse strategico nazionale, contenuta nel DPCM firmato dalla presidente Meloni su proposta del Ministero delle Imprese, di concerto con il Ministero dell’Ambiente, consente di guardare al futuro con maggiore ottimismo”. Lo dice Diego Bivona, presidente di Confindustria Siracusa. Che spiega: “dà l’avvio ad una nuova fase che ridà fiducia alle imprese, con prospettive di investimenti per la decarbonizzazione dei processi, così come torna ad essere attrattivo il territorio per nuovi investitori”.
Il DPCM, nel dichiarare di interesse strategico nazionale gli stabilimenti di proprietà della società Isab, nonché le infrastrutture necessarie ad assicurare la continuità produttiva degli stabilimenti, di fatto riconosce l’importanza strategica dell’intero polo industriale siracusano per la salvaguardia della continuità produttiva e dei livelli occupazionali.
“Si apre oggi una nuova fase – dice Bivona – la fase della transizione green, che si deve realizzare con le imprese e non contri le imprese. E’ necessaria una forte coesione e un leale confronto tra tutti gli attori sociali coinvolti, affinché non si ripetano gli errori del passato. Basta con le fake news e le posizioni ideologiche strumentali che negli anni hanno penalizzato lo sviluppo e la crescita della nostra economia, non consentendo di realizzare investimenti in campo energetico di cui oggi il Paese ha assoluto bisogno”.
Bivona insiste su di un punto. “Siracusa con il suo polo assume oggi una valenza strategica per il Paese, grazie alle imprese che negli ultimi anni hanno radicalmente cambiato il proprio rapporto con l’ambiente, senza far mancare l’approvvigionamento essenziale dei propri prodotti, mantenendo pressoché inalterati i livelli occupazionali, anche nei periodi più critici, come in occasione della recente pandemia”.
Bivona ricorda come il polo industriale siracusano sia poi l’unico in Italia ad essersi dotato di un Rapporto di Sostenibilità di sito che “oltre ad evidenziare le risorse finanziarie impegnate nel processo di miglioramento continuo, evidenzia i risultati ottenuti nelle singole matrici ambientali”.
Il presidente di Confindustria Siracusa mostra apprezzamento per l’attenzione e la tempestività con cui il Governo si è mosso nei confronti del polo industriale siracusano, “grazie ad una azione corale e responsabile della Regione Siciliana, della deputazione nazionale e regionale, della Prefettura e delle forze sociali, senza dimenticare chi in questi anni si è tanto prodigato per evidenziare i pericoli cui stavamo andando incontro”.




Consiglieri arrestati a Portopalo, il sindaco: "I dubbi di un imprenditore ma niente nomi"

Non passano certo inosservate le parole del sindaco di Portopalo, Gaetano Montoneri, che questa mattina ha voluto commentare la recente inchiesta che ha portato all’arresto di due consiglieri comunali, posti ai domiciliari. I due, Corrado Lentinello e Rachele Rocca, all’epoca dei fatti contestati erano rispettivamente ex assessore all’Ecologia ed ex vicesindaco. Sono accusati di aver esercitato pressioni su imprenditori che svolgevano lavori per conto del Comune di Portopalo. Secondo una prima ricostruzione, le indagini sarebbero partite anche dalle dichiarazioni rese dal primo cittadino.
Montoneri, però, questa mattina in conferenza stampa ha raccontato la sua versione. “Nel 2020 un imprenditore, in forma riservata, mi ha riferito di avere subito pressioni per l’espletamento della sua attività. Non mi ha fornito i nomi di chi avrebbe mosso richieste fuorilegge. Sono un pubblico ufficiale per cui ho l’obbligo di legge di trasmettere quanto segnalatomi alle forze dell’ordine, per non incorrere anche io in un eventuale reato. E questo ho fatto”, ha spiegato aggiungendo di avere presentato una denuncia contro ignoti per le scritte ingiuriose apparse all’ingresso della cittadina.
Quanto ai due consiglieri ai domiciliari, “mi augurano possano mostrare la loro estraneità ai fatti contestati” dice Montoneri. “Sono stati anni di difficile gestione, auguro migliori fortune a chi verrà dopo di me”, ha concluso lasciando intendere che no si ricandiderà alle prossime amministrative.