Cosa prevede il piano di Protezione Civile in caso di maremoto: i comportamenti da tenere

Di seguito riportiamo i comportamenti suggerito alla popolazione in caso di maremoto, come riportati nel piano di protezione civile del Comune di Siracusa:

Allontanati e raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata (per esempio una collina o i piani alti di un edificio). Avverti le persone intorno a te del pericolo imminente. Corri seguendo la via di fuga più rapida. Non usare l’automobile, potrebbe diventare una trappola. Se sei in mare potresti non accorgerti dei fenomeni che accompagnano l’arrivo di un maremoto, per questo è importante ascoltare sempre i comunicati radio. Se sei in barca e hai avuto notizia di un terremoto sulla costa o in mare, portati al largo. Se sei in porto abbandona la barca e mettiti al sicuro in un posto elevato. Dopo il maremoto: Rimani nell’area che hai raggiunto e cerca di dissuadere chi vuole tornare verso la costa: alla prima onda potrebbero seguirne altre più pericolose. Assicurati delle condizioni di salute delle persone intorno a te e, se possibile, presta i primi soccorsi.
Segui le indicazioni delle autorità per capire quando lasciare il luogo in cui ti trovi e cosa fare. Usa il telefono solo per reale necessità. Non bere acqua del rubinetto. Non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua e con i materiali trasportati dal maremoto: potrebbero essere contaminati. Se la tua abitazione è stata interessata dal maremoto, non rientrare prima di essere autorizzato. Segui le indicazioni delle autorità per capire quando lasciare il luogo in cui ti trovi e cosa fare




Assistenza sanitaria, l'Asp si difende: "Pachino non è realtà desertica"

“L’impegno della direzione dell’Asp di Siracusa per potenziare i servizi esistenti, migliorarne la qualità e l’efficienza sia sotto il profilo sanitario che strutturale su tutto il territorio provinciale è stato attento ed oculato, pur tra le tante ben note difficoltà e l’emergenza Covid, con una particolare e straordinaria attenzione soprattutto a quei comuni, come quello di Pachino, dove era palese la necessità di dare risposte più adeguate alla collettività rispetto all’esistente”. Così il commissario straordinario dell’Asp aretusea, Salvatore Lucio Ficarra, torna a difendere le politiche dell’azienda, dopo le roventi polemiche per il decesso a Pachino di un 38enne e l’assistenza sanitaria disponibile nella cittadina.
“Gli interventi realizzati, i nuovi servizi istituiti e l’importante programmazione in itinere per svariati milioni di euro sono sotto gli occhi di tutti. E ciò smentisce la definizione di desertica che è stata attribuita in queste ore alla realtà sanitaria di Pachino, tentando di strumentalizzare inutilmente la ben nota carenza di medici che è, piuttosto, un problema nazionale, che investe tutto il servizio sanitario non solo l’Asp di Siracusa”.
Nei giorni scorsi, intanto, è stata inoltrata alla Regione richiesta di autorizzazione per l’istituzione di un PPI straordinario a Pachino che, insieme alla Guardia Medica che copre i notturni e i festivi, garantirebbe il servizio anche nelle ore diurne e sarebbe il quinto Punto di Primo Intervento oltre i quattro già autorizzati in provincia di Siracusa.
“Accogliamo con piacere la decisione del Consiglio comunale di sospendere l’occupazione dell’aula consiliare – aggiunge il commissario straordinario Ficarra – ma l’Azienda non ha ceduto nell’affermare che provvederà a coprire i turni nel PTE, considerato che garantisce i servizi sanitari sempre e comunque, in modo uguale su tutto il territorio, con gli strumenti che ha a disposizione”.
Sostenere che a Pachino non ci siano servizi sanitari “all’altezza della dignità di cittadini”, come affermato su alcuni organi di stampa, contrasta con la realtà sanitaria esistente, come spiegano il direttore delle Cure Primarie Lorenzo Spina, il direttore dell’UOC Tecnico Rosario Breci e il direttore del Distretto di Noto Giuseppe Consiglio: “Pachino ha avuto assegnate circa 85 ore di specialistica ambulatoriale nelle branche più richieste ed è stato previsto, inoltre, un incremento delle ore ambulatoriali di geriatria. La struttura dell’ex ospedaletto di contrada Cozzi, inoltre, è sede della RSA, inaugurata due anni fa dopo 26 anni di attesa, una struttura extra ospedaliera all’avanguardia, dotata anche di palestra attrezzata, destinata a persone fragili non assistibili a domicilio, con posti letto anche dedicati a pazienti con patologie neurodegenerative quale l’Alzheimer, una realtà all’avanguardia al servizio della zona sud e di tutto il territorio provinciale. Nella sede del PTA di Pachino, inoltre, lo scorso ottobre è stato attivato il servizio di Radiologia che garantisce da parte dell’Azienda al territorio pachinese l’esecuzione della diagnostica radiologica sia ai pazienti in degenza nella RSA, evitando loro il trasferimento in ambulanza verso i servizi di radiologia dei presidi ospedalieri, che, prossimamente, agli utenti esterni, con apparecchiature radiologiche ed ecografiche di ultima generazione. A ciò si aggiunge la programmazione con i fondi del PNRR di un Ospedale di Comunità con 20 posti letto, che sarà ubicato al terzo piano dell’edificio di contrada Cozzi su una superficie di circa 1.700 mq per un importo complessivo di 2 milioni e 700 mila euro circa e di una Casa di Comunità ubicata al piano terra su una superficie di 893 mq per un importo complessivo degli interventi di circa 1 milione e 500 mila euro. Per l’ospedale di Comunità è prevista per la prossima settimana l’approvazione del progetto mentre l’Ufficio Tecnico conta di definire entro questo mese anche il progetto per l’UCCP (Unità Complessa di Cure Primarie) da realizzare in un’ala del piano terra. Per la Casa di Comunità e l’Ospedale di Comunità è prevista l’adesione ad Invitalia per l’appalto integrato entro il 31 marzo 2023 e la fine dei lavori è prevista entro il 30 giugno 2026. Non per ultimo degli importanti interventi realizzati ed in corso di realizzazione a Pachino, i lavori di efficientamento energetico di tutta la struttura dell’ex ospedaletto, per i quali è già stato consegnato nel mese di gennaio il primo dei quattro lotti. Gli interventi, per 3,6 milioni di euro, riguardano il rifacimento dei prospetti, la sostituzione degli infissi, la sostituzione del generatore di calore, la sistemazione della distribuzione e dei terminali di emissione, l’installazione di pannelli fotovoltaici, la sostituzione dei corpi illuminanti, il sistema di regolazione e controllo e sostituzione di quadri elettrici. La conclusione dei lavori è prevista entro il 31 dicembre di quest’anno. Tutto ciò a dimostrazione dell’estrema attenzione che l’Asp di Siracusa sta dedicando al territorio pachinese”.




Il Dpcm per Isab "salva" anche il depuratore Ias? I dubbi del senatore Nicita

Con il Dpcm che riconosce la raffineria Isab strategica a livello nazionale, vengono indicati come beni strumentali allo stabilimento industriale gli impianti di depurazione di Priolo Gargallo e Melilli, in quanto infrastrutture necessarie ad assicurare la continuità produttiva dello stabilimento.
Tra questi, dovrebbe rientrarvi anche il depuratore Ias attualmente sotto sequestro.
“Questa soluzione appare innanzitutto, ad uno stesso tempo complicata, parziale e rischiosa per la soluzione del sequestro”, avvisa il senatore Antonio Nicita (PD). “Complicata, perché per intervenire sul sequestro dell’impianto Ias, il Governo fornisce nel giro di poche settimane una nuova qualificazione dell’impianto Isab: non solo ‘impianto e infrastruttura di rilevanza strategica per l’interesse nazionale nel settore della raffinazione di idrocarburi’ come nel Decreto ‘Lukoil’, ma adesso ‘impianto di interesse strategico nazionale’ nel solco della legislazione che da circa dieci anni interessa l’Ilva di Taranto. Non si tratta – spiega il senatore siracusano – solo di una confusione normativa, ma si lega ora l’impianto Isav e quelli funzionali a una normativa complicata, come quella che riguarda Ilva, tutt’altro che stabile in quanto esposta a un percorso assai poco certo, se pensiamo che proprio la passata legislazione Ilva è finita anche davanti alla Corte costituzionale per il possibile conflitto tra legislazione e azione della magistratura”.
Secondo Nicita, “sarebbe stato assai più semplice e chiaro, nonché rispettoso dell’autonomia dell’Autorità giudiziaria, seguire la strada dell’emendamento a suo tempo proposto dal Pd in Senato, e di nuovo depositato stavolta come modifica all’art. 6 proprio del Decreto ‘Ilva’, che si riferiva specificamente al sequestro di impianti di depurazione nel settore degli idrocarburi, fuori da una normativa più generale e assai più esposta a querelle giuridiche e giudiziarie. È sufficiente ricordare – conclude – che in caso di rifiuto al dissequestro da parte del magistrato, il Governo può impugnare trasformando in lunga litigation giudiziaria un eventuale conflitto con l’Autorità giudiziaria, con ulteriore incertezza per imprese e lavoratori”.
L’emendamento PD propone, invece, una piena autonomia tra azione del Governo e azione della magistratura, e un loro coordinamento, e dunque una più forte attenzione ai temi ambientali. “Ancora, nell’emendamento Pd, il Commissario nominato dal Governo e i commissari nominati dall’Autorità giudiziaria esplicitamente possono imporre, in ricezione dell’impianto a valle, prescrizioni che indirettamente riguardano nuovi impianti a monte di pre-trattamento di terzi, affrontando così il tema delle emissioni. L’impianto Ias è funzionale a Isab ma i problemi ambientali sul pre-trattamento riguardano anche imprese terze che possono realizzare i propri impianti, in teoria anche andando oltre Ias”.
Nicita attende ora i passaggi successivi del governo. Da lunedì in discussione le modifiche al decreto Ilva.




Scia di furti, due arresti: sorpresi mentre tentavano di entrare in un bar

I Carabinieri di Noto, dopo alcuni furti commessi ai danni di esercizi commerciali ed abitazioni, hanno intensificato i controlli. L’attività svolta ha consentito di arrestare due uomini, colti in fragranza nell’atto di forzare la porta posteriore di un noto bar di Noto.
I due, fermati l dai militari, sono stati trovati anche in possesso di materiale da scasso. Sono stati posti ai domiciliari.




La raffineria Isab è impianto di interesse strategico: firmato a Roma il Dpcm

È stato firmato dal presidente del Consiglio dei Ministri il Dpcm che dichiara il complesso degli stabilimenti di proprietà della società Isab di Priolo di interesse strategico nazionale, ai sensi del decreto-legge 207. Come proposto dal Ministero delle Imprese, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la strategicità della raffineria siracusana viene collegata al settore in cui opera, al numero degli occupati e al rilievo che la produzione assume per l’autonomia energetica della Nazione. Ad ufficializzare il Dpcm è una nota del Mimit.
«La firma del Dpcm riguardante la dichiarazione di interesse strategico degli stabilimenti Isab di Priolo costituisce un grande ed importante passo in avanti verso la soluzione del delicato problema dell’attività corretta del relativo depuratore presente nel territorio. Quest’ultimo si pone come impianto necessario ed indispensabile per la regolare produzione del comparto industriale della Sicilia orientale. Si avvia una procedura rigorosa ed attenta a rimuovere le anomalie della attività di depurazione che costituiscono pericolo ambientale, conciliando tutela igienico sanitaria e salvaguardia dei livelli occupazionali». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo la firma del decreto da parte del presidente del Consiglio dei ministri.




Servizi sanitari carenti e pochi medici: emendamento da 20mln in Ars per telemedicina

Potenziare la telemedicina in un momento in cui l’assistenza sanitaria in Sicilia risente gravemente della carenza di medici e personale sanitario. Quanto accaduto a Pachino (Sr) e l’allarme sociale che la vicenda ha suscitato, anche nella vicina Portopalo, indica quanto sia necessario l’ausilio tecnologico in favore delle cittadine maggiormente distanti dagli ospedali.
Il deputato regionale Carlo Gilistro (M5s) ha presentato un emendamento per finanziare con 20 milioni di euro (a valere sui fondi europei) l’acquisto e l’utilizzo di strumenti di telemedicina in Sicilia.
“E’ una misura che, se correttamente utilizzata, può contribuire ad una trasformazione radicale del sistema sanitario, soprattutto dove non ci sono strutture e ospedali di primo o secondo livello. È anche un mezzo per favorire un migliore livello di interazione fra territorio e strutture sanitarie di riferimento”, dice Carlo Gilistro.
“La disponibilità di servizi di Telemedicina per aree o pazienti in aree disagiate, permetterebbe anche una diminuzione delle spese, potendo essere di supporto in varie situazioni quali ad esempio i casi di ospedalizzazioni di malati cronici, riducendone i ricoveri. Diventa pertanto importante – conclude il deputato cinquestelle – anche nell’ottica di un possibile impatto sul contenimento della spesa sanitaria”.




Allarme servizi sanitari a Pachino, sospesa l'occupazione del Consiglio comunale

Sospesa l’occupazione del Consiglio comunale di Pachino. Da giovedì sera un presidio di consiglieri di maggioranza ed opposizione aveva dato avvio alla protesta per le carenze nei servizi sanitari nella cittadina, dopo la morte di un 38enne. “L”Asp di Siracusa ha garantito la copertura dei turni rimasti senza presenza medica. Abbiamo ottenuto dunque una prima risposta, di certo limitata e precaria all’emergenza sanitaria della nostra città, posta drammaticamente in luce dalla morte di un nostro concittadino. Abbiamo portato l’attenzione sul deserto sanitario locale, intensificando, con l’occupazione del Consiglio, le manifestazioni di denuncia condotte negli ultimi mesi”, spiegano i consiglieri comunali pachinesi. “Ora ci prepariamo ad incontrare a Palermo l’assessore regionale e dunque a lavorare, con le amministrazioni e i sindaci dei Comuni limitrofi, alla piattaforma di richieste da sottoporre alla Regione”.
Verrà intanto istituito in Consiglio Comunale un Comitato permanente per la sanità, che controllerà il rispetto degli impegni che saranno assunti. “Lo faremo in un quadro, sia chiaro, difficilissimo e disastroso, incancrenito da anni di cattiva gestione a tutti i livelli di responsabilità: locale, regionale, nazionale, sia tecnica che politica”, accusano i consiglieri comunali.
Durante un’assemblea aperta, durante l’occupazione dell’aula consiliare, hanno preso la parola anche i familiari dello sfortunato 38enne. Non sappiamo se su questo evento tragico si apriranno scenari giudiziari. Ma sappiamo che il tema della sanità è diventato uno scacchiere di potere politico, il cui gioco ha infine travolto gli obiettivi del servizio: curare le persone e salvare vite. Continueremo a lavorare e a combattere per servizi sanitari all’altezza”.

Foto archivio




Anche a Sortino avvisi Tari sbagliati: "Errore tecnico, comunicazioni incongrue"

Avvisi Tari sbagliati anche a Sortino. Per errore, la società che si occupa del servizio di riscossione per conto dell’amministrazione comunale retta dal sindaco, Vincenzo Parlato, la Area S.r.l, ha emesso comunicazioni con accertamenti esecutivi Tari non congrui, relativi agli anni 2017-2018. Ad informare i cittadini, dopo una serie di segnalazioni, è lo stesso Comune , che parla di errore tecnico e di dati riportati, appunto, errati. Annullati tutti gli atti emessi. In questi giorni , la società sta provvedendo alla notifica di quelli corretti. Il Comune assicura, inoltre, che eventuali informazioni possono essere richieste al numero verde 800090337 (chiamata gratuita) da rete fissa oppure chiamando lo 0283591707 da rete mobile. Oltre a Siracusa, anche a Pachino sono stati segnalati casi di accertamenti errati relativi a imposte comunali, a partire, ad esempio dall’Imu, richiesta anche ad ex proprietari di immobili per anni in cui, da parecchio tempo, la vendita era stata compiuta.




Icaro 2023, conclusa la due giorni della Polstrada dedicata alla sicurezza stradale

Si è conclusa la due giorni dedicata alla sensibilizzazione sui temi della sicurezza stradale. Il Progetto Icaro, della Polizia Stradale e dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ha coinvolto per due mattinate centinaia di studenti delle scuole superiori della provincia di Siracusa. Un progetto che va avanti da 23 anni e a cui il comandante della PolStrada di Siracusa, Antonio Capodicasa, crede fermamente. Sul palco del Multisala Planet, in scena la Compagnia Il Sipario di Canicattini Bagni con “17 Minuti” , piéce teatrale diretta da Riccardo Lionelli che, tra momenti divertenti e commozione, il messaggio che passa è quello dell’invito all’amore vero per la vita, da custodire, la propria e quella degli altri. Il gruppo, affiatato da anni, ha entusiasmato il pubblico, composto da studenti di 17 e 18 anni, accompagnati dai loro insegnanti. Poi la testimonianza di Deborah Lentini, presidente dell’Associazione dei Familiari Vittime della Strada e mamma di Stefano Pulvirenti. La comicità dei Falsi d’Autore ha portato il divertimento in teatro. Il comandante ha parlato  agli studenti del suo lavoro, di quello che i suoi uomini non vorrebbero mai vedere durante lo svolgimento del proprio lavoro. Ha parlato di dati, numeri, ma soprattutto di persone, di vite che non devono essere spezzate, di famiglie che non devono essere devastate per quella che ha più volte definito violenza stradale. I prossimi appuntamenti saranno dedicati ai più piccoli, con Icaro Young e con i campi di sicurezza stradale, a cui partecipano i bimbi delle scuole dell’Infanzia. Come ogni anno il gruppo editoriale di FMITALIA e SiracusaOggi.it continua a credere in questo progetto. Media Partner anche per l’edizione 2023, la giornalista Oriana Vella ha condotto anche quest’anno le due mattinate, l’ennesimo successo per un progetto ben studiato e portato avanti con determinazione e soprattutto passione da parte di tutti i soggetti coinvolti.




In bici per la città anziché ai domiciliari: 38enne sorpreso e arrestato

Non si trovava in casa, nonostante sottoposto ai domiciliari. Gli agenti del Commissariato di Ortigia, dopo avere appreso della sua assenza, hanno raggiunto l’abitazione di un uomo di 38 anni, constatando che non si trovava nemmeno sul luogo di lavoro, per il quale era autorizzato. Avviate le ricerche, l’uomo è stato sorpreso in bicicletta nei pressi del Santuario. E’ quindi emerso che da diversi giorni il 38enne non si recava presso l’officina presso cui doveva prestare la propria attività lavorativa. E’ stato, dunque, arrestato e nuovamente posto ai domiciliari.