Rottamazione di tributi locali e multe, dopo Siracusa aderisce anche il Comune di Sortino

Dopo Siracusa, anche il Comune di Sortino aderisce alla “rottamazione” di tributi locali e multe. Per aderire, il contribuente deve presentare entro il 30 aprile una dichiarazione di adesione, esclusivamente per via telematica collegandosi al sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it.
L’assessore al Bilancio di Sortino, Giuseppe Messina, sottolinea come la norma rappresenti un’importante opportunità per i cittadini che potranno pagare anche a rate l’importo dovuto e ottenere la cancellazione delle sanzioni e degli interessi. “L’amministrazione ha scelto di accogliere le decisioni del Governo Nazionale e di privarsi di queste somme per garantire ai cittadini, mediante un alleggerimento fiscale, la possibilità di estinguere dei debiti pregressi e rimettersi in regola. Chiediamo pertanto la collaborazione della cittadinanza che
usufruendo di questa agevolazione garantirebbe a sé stessa maggiori servizi”.
Il sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato, parla di intervento deciso per sostenere i cittadini nella “difficile congiuntura economica che stiamo attraversando e nel rispetto degli sforzi enormi che ogni giorno vengono fatti dalle famiglie. Abbiamo aderito alla rottamazione, pur non essendo obbligati, per garantire ai sortinesi questa agevolazione di natura fiscale. Adesso però è indispensabile il regolare pagamento delle imposte”.

foto dal web




Fedez fa arrabbiare il campione olimpico avolese Luigi Busà: "Karate non è inutile"

Il campione olimpico avolese Luigi Busà, stella internazionale del karate, riprende Fedez. Durante il podcast Muschio Selvaggio, ha definito l’antica arte marziale “uno sport inutile”. E allora Busà ha risposto con un video, difendendo il fascino della sua disciplina ed invitando Fedez ad allenarsi con lui. “Vorrei farti scoprire quanta bellezza e quanta tecnica ci sono nel karate”, dice in un video pubblicato sui suoi canali social il campione di Avola.
“Il karate può piacere o non piacere, ma non è inutile. E’ una delle più antiche arti marziali al mondo che insegna il rispetto e la disciplina. Faccio questo video per difendere il mio #sport, la mia categoria e per portare avanti un orgoglio italiano perché ad oggi, siamo campioni olimpici in quest’arte marziale. Ma non solo. Sono qui a difendere lo sport, qualsiasi sport esso sia”, dice ancora Busà.
La vicenda è finita sulla Gazzetta dello Sport e nelle edizioni online di diversi quotidiani nazionali.




Covid, report settimanale: in Sicilia netto calo dei contagi. In provincia di Siracusa -34,94%

Nella settimana dal 23 al 29 gennaio si è registrato in Sicilia un nuovo e netto calo dei casi covid, in linea con la tendenza nel territorio nazionale. I nuovi positivi sono stati 3.061 (-36,28%), con un valore cumulativo di 64 ogni 100 mila abitanti. Il tasso di nuovi positivi, più elevato rispetto alla media regionale, si è registrato nelle province di Palermo (78/100.000), Siracusa (70/100.000) e Agrigento (68/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle negli over 90 (135/100.000), tra gli 80 e gli 89 anni (100/100.000), e tra i 70 e i 79 anni (84/100.000). Per quel che riguarda la provincia di Siracusa, sono stati 270 i nuovi positivi nella settimana in esame, 145 in meno rispetto i sette giorni precedenti (-34.94%).
I dati sono contenuti nell’ultimo bollettino settimanale a cura del dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana.
In base a quanto riportato nel documento, le nuove ospedalizzazioni sono in lieve diminuzione, sebbene la diffusione dei contagi pregressi si rifletta ancora su una prevalenza di soggetti ospedalizzati con positività concomitante da Covid-19. Nella stessa settimana, più della metà dei pazienti positivi in ospedale è risultata non vaccinata.
L’epidemia rimane in una fase delicata con un livello ancora significativo di diffusione virale, ma con una ricaduta sulle nuove ospedalizzazioni più contenuta rispetto ai periodi precedenti.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale in Sicilia, i dati sono aggiornati al 31 gennaio. Nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose sono il 23,79%. Sono 63.022 i bambini, pari al 20,45%, che risultano vaccinati con ciclo primario completato. Nel target over 12 i vaccinati con almeno una dose sono il 90,96%. I soggetti che hanno completato il ciclo primario si attestano al 89,59%. Sono ancora 1.057.866 i cittadini che, pur avendone diritto, non hanno effettuato la terza dose. Nello specifico, i vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 2.773.091 pari al 72,39% degli aventi diritto. In Sicilia sono state effettuate complessivamente 239.045 somministrazioni di quarta dose, di cui 210.537 a soggetti over 60. Le quinte dosi somministrate risultano complessivamente 8.576.




Elly Schlein a Siracusa, la candidata alla segreteria nazionale del Pd incontra i sostenitori

La candidata alla segreteria nazionale del Pd, Elly Schlein, sarà domani a Siracusa. Alle 17.00 incontrerà i suoi sostenitori locali all’Urban Center di via Nino Bixio. Ad accompagnarla, l’on. Giuseppe Provenzano, vicesegretario nazionale del Partito Democratico.
“L’incontro con Elly Schlein sarà l’abbraccio collettivo della grande comunità della sinistra, dai movimenti alla società civile, attorno a una donna coraggiosa che scende in campo per la guida del Partito Democratico”, spiegano dal Comitato Provinciale “Siracusa per Elly Schlein”. Tra i principali sostenitori locali, Giusy Genovesi e Bruno Marziano.
“La sua mozione congressuale non è solo un grande manifesto politico che con grande chiarezza e coerenza ci riporta ai valori fondativi della sinistra, ma anche la visione di un futuro progressista, ecologista e femminista in cui Giustizia Sociale e Giustizia Climatica sono inscindibili così come lo sono i Diritti Sociali e i Diritti civili”.




Struttura indoor al campo scuola, modificati vincoli? Martinez: "Fantasia complottistica"

E’ stato modificato il vincolo che grava sull’area del campo scuola Pippo Di Natale, in modo da consentire la prossima costruzione di un impianto indoor? Il quesito impazza da alcuni giorni ed ha causato diverse reazioni, a partire dalle richieste di accesso agli atti. Il sospetto, come quello avanzato dal Pd, è che sia stato modificato il livello di tutela per consentire la nuova realizzazione, finanziata con fondi del Pnrr. Il Di Natale, è bene ricordarlo, sorge a due passi dall’area archeologica della Neapolis.
Per chiarire il “caso”, interviene il soprintendente Savi Martinez. “Sta assumendo toni paradossali la polemica in corso sul decreto regionale che dichiara ‘di importante interesse archeologico’ l’area posta al margine orientale del parco della Neapolis. Viene infatti contestato, con fervida fantasia e una notevole verve complottistica, un atto che conferma e chiarisce un vincolo e non attenua le forme di tutela esistenti”, spiega il responsabile dei Beni Culturali siracusani riferendosi al provvedimento di fine gennaio.
La contestazione principale è quella di aver trasformato un vincolo archeologico diretto in indiretto, nell’area del campo scuola, consentendo così la realizzazione di uno spazio indoor con pareti in plexiglass ed alto 12 metri. “Le contestazioni mosse al provvedimento implicano ignoranza della normativa vigente”, attacca Martinez. E ricostruisce la storia dell’area dove sorge l’odierno campo scuola. “Venne vincolata con decreto ministeriale del 15 settembre del 1951. Nell’atto si afferma che nell’area ‘non potrà essere eretta alcuna costruzione per una fascia di 50 metri dal margine della Latomia, mentre nel rimanente non potranno sorgere costruzioni per un’altezza di 12 metri e per più di un decimo dell’area”. E cita l’allora soprintendente Luigi Bernabò Brea.
Il decreto regionale del 19 gennaio 2023 di fatto conferma quanto stabilito da quel provvedimento del 1951. Anche in questo caso, la puntualizzazione arriva da Martinez. “Cito testualmente l’ultimo decreto che ribadisce come ‘nell’area denominata strada comunale Ettore Romagnoli non potrà essere eretta alcuna costruzione’ mentre ‘nell’area denominata Campo Scuola Pippo Di Natale non potranno sorgere costruzioni di altezza maggiore di metri 12 e per più di un decimo dell’area’. Nel 1951 – continua il soprintendente – non esisteva via Romagnoli mentre l’area del campo scuola è sempre la stessa, al di là della fascia di rispetto, e le previsioni sono esattamente identiche”.
La conclusione di Martinez è quindi automatica: “non c’è stata nessuna declassazione del vincolo ma anzi una conferma e un adeguamento della normativa vigente allo stato dei luoghi, modificati dal 1951 (in avanti, ndr) con la realizzazione della via Romagnoli con aiuole, marciapiedi, panchine etc. Spero di avere capito i termini della vicenda. Non mi illudo di aver quietato l’ansia degli irriducibili della polemica, confido però che l’opinione pubblica possa aver compreso la logica e il valore di tutela del provvedimento assunto dalla direzione generale dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, a valle dell’istruttoria condotta dalla Soprintendenza di Siracusa”.




"Giù le mani del Verga", studenti e genitori chiedono al sindaco di difendere la scuola

Mobilitazione per l’istituto comprensivo Verga di Siracusa, “cancellato” dal recente piano di dimensionamento scolastico varato dalla Regione. Studenti e genitori hanno dato vita questa mattina ad un partecipato sit-in per chiedere al Comune di difendere l’autonomia della scuola, impugnando l’atto che ha soppresso la loro scuola. Con una fretta anche sospetta, secondo diverse componenti della comunità scolastica di via Madre Teresa di Calcutta, perchè i numeri delle iscrizioni raggiunte sarebbe tale da mettere l’istituto al riparo dalla tagliola del dimansionamento.
Per conoscere nel dettaglio i numeri ed incontrare le mamme in protesta, questa mattina hanno raggiunto il comprensivo Verga il sindaco Francesco Italia e la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Angela Fontana. A loro è demandato il compito di risolvere la delicata questione. Con un post social di alcuni giorni addietro, il primo cittadino aveva sostenuto le ragioni dei docenti e dei genitori del comprensivo Verga che ora attendono un consequenziale atto.
All’esterno, sono centinaia le firme raccolte per una petizione con cui si chiede di mantenere l’autonomia della scuola. Le famiglie sono preoccupate per le conseguenze della soppressione ed in particolare per il rischio “smembramento” dei plessi.

“Il Verga vive, no soppressione”, “Giù le mani dal Verga”, “La scuola è un luogo di incontro, di avventura e di esperienze” si legge su alcuni dei tanti cartelloni colorati preparati dagli studenti ed esposti all’ingresso della scuola. Una scuola, raccontano le mamme, che nel tempo si è riscattata, ha ripulito la propria immagine, si è distinta con progetti e concorsi vinti.
A sostenere la protesta della mamme anche alcuni comitati e associazioni. Da giorni sta seguendo da vicino la vicenda anche Michele Mangiafico, del movimento politico Civico4.




Salvare il comprensivo Verga, la missione "possibile" del Comune di Siracusa

A fari spenti, il Comune di Siracusa sta lavorando alla strategia da mettere in atto per “difendere” l’istituto comprensivo Verga. La scuola – una sede centrale in via Madre Teresa di Calcutta, più due succursali – ufficialmente è stata soppressa con decreto dell’assessorato regionale alla Pubblica Istruzione. Questo comporterebbe lo “smembramento” della comunità scolastica, con i tre plessi accorpati ad altri comprensivi del capoluogo.
Questa mattina la protesta dei genitori e degli studenti, con una manifestazione partecipata a scuola e la raccolta di centinaia di firme. Anche il sindaco di Siracusa. Francesco Italia ha raggiunto le mamme in sit-in ed incontrato i vertici della scuola. Da chiarire, in particolare, l’aspetto relativo alle iscrizioni: alla chiusura, sono o non sono superiori a 500? Si tratta del numero stabilito per non perdere l’autonomia. Ma qui si parla addirittura di soppressione, per una scuola peraltro che svolge una importante funzione sociale in un contesto non sempre semplice. Adottare un mero criterio numerico sembra, in questo caso, poco rispettoso della realtà dei fatti.
Ecco perchè il Comune di Siracusa vuole avviare una serie di interlocuzioni con la Regione per invitarla a ritirare in autotutela il provvedimento che sopprime il comprensivo Verga. Il primo elemento che fa riflettere è l’insolita premura mostrata con il decreto, emesso prima che scadesse il termine per le iscrizioni. Lo scorso anno, il medesimo decreto era stato firmato il 2 febbraio. Quest’anno a fine gennaio, con diversi giorni ancora a disposizione della scuola per racimolare iscrizioni.
Non solo, la notizia della soppressione dell’istituto – arrivata con anticipo rispetto alla chiusura delle iscrizioni – avrebbe finito per danneggiare la scuola. Secondo fonti di Palazzo Vermexio, diversi genitori sarebbero stati dissuasi dall’iscrivere i figli al Verga, preoccupati per il futuro. Cosa che avrebbe allontanato il raggiungimento della famosa soglia 500.
Questa mattina, alcune indiscrezioni non ancora confermate, indicavano però in 512 il totale degli iscritti. Se il dato dovesse essere ufficialmente confermato dall’istituzione scolastica, rappresenterebbe un ulteriore punto a favore del Verga e l’annullamento in autotutela del decreto assessoriale. Tra nuove speranze e tanto stupore, decisivi saranno i prossimi giorni.




Cosa succede se si fermano a marzo i bus dell'Ast? Piano B: subentra Sais/Interbus

Cosa succederà se il 7 febbraio il vertice regionale con Ast si concluderà con un nulla di fatto? Città come Siracusa, Augusta, Lentini e Carlentini si ritroverebbero senza trasporto urbano a partire dal primo marzo. Una sorte simile avrebbe il servizio a Ragusa, Modica e Caltagirone gli altri grandi centri in cui sono i bus dell’Azienda Siciliana Trasporti ad assicurare una base di trasporto pubblico locale.
Il Comune di Siracusa ha però pronto il piano B. Non sono certo un mistero che vi siano state già interlocuzioni con un altro operatore, disponibile a subentrare: si tratta di Sais/Interbus. Il passaggio avverrebbe rapidamente, cogliendo l’opportunità offerta dall’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana, Alessandro Aricò. “Pronti a mettere i sindaci nelle condizioni di attivare nuove convenzioni con altre aziende di trasporto in modo rapido”, le sue parole. Di fatto valgono come un via libera per un cambio “storico”, dopo decenni di servizio monopolizzato a Siracusa dall’Ast, tra alti e bassi. La crisi finanziaria in cui è precipitata negli ultimi anni la società partecipata dalla Regione si è tradotta in un parco mezzi circolante anziano ed inquinante, poco performante e tagli su tagli ai chilometri percorsi e quindi meno corse per garantire una copertura ragionata della città.
Niente da fare per una municipalizzata dei trasporti. Il Comune di Siracusa dispone di due bus elettrici di proprietà – ma fermi in deposito – ed ha in programma di acquistarne 10 a metano. Nonostante una flotta futuribile di 12 mezzi, come ha spiegato l’assessore comunale Enzo Pantano non ci sono attualmente nè i tempi e neanche le risorse per dar vita ad un simile progetto.




Il liceo Gargallo ricorda la "sua" Maddi. Focus sulla sicurezza stradale, incontro con il sindaco

Dopo il tragico incidente stradale costato la vita alla diciottenne Maddalena mentre raggiungeva scuola, il “suo” liceo Gargallo le ha dedicato un’assemblea d’istituto. La comunità scolastica, ancora provata per l’accaduto, si è confrontata sul tema della sicurezza stradale e degli interventi necessari per la mobilità nel polo scolastico della Pizzuta, a Siracusa.
All’incontro con gli studenti hanno partecipato anche il sindaco, Francesco Italia, l’assessore alla mobilità, Enzo Pantano, e il dirigente del settore, Jose Amato. A loro la comunità scolastica ha presentato una serie di proposte elaborate per elevare la percezione di sicurezza nella trafficatissima area. La prima è la presenza della Polizia Municipale nelle rotatorie dell’area negli orari di ingresso e uscita delle scuole; poi l’istituzione delle “zone 30”; quindi una segnaletica stradale verticale e orizzontale marcata e visibile, passaggi pedonali rialzati in prossimità degli incroci, marciapiedi e illuminazione in via Monti e pensiline per gli autobus urbani ed extra urbani.
Il primo cittadino ha spiegato che la zona sarà oggetto di interventi di riqualificazione a tutela della sicurezza
della popolazione scolastica e residente. Operazioni programmate nei mesi scorsi e che consistono nell’ampliamento di via Monti con reintroduzione del doppio senso di marcia, la realizzazione dei marciapiedi su un lato della carreggiata, l’area autobus con le pensiline e l’illuminazione. Le richieste prodotte dagli studenti, insieme allo staff scolastico, in primis la dirigente Annalisa Stancanelli, saranno sottoposte all’esame del comandante della Municipale, affinché la zona venga maggiormente presidiata negli orari “caldi” di entrata ed uscita da scuola.
Toccante, poi, l’intervento di Deborah Lentini, mamma di Stefano Pulvirenti vittima di un incidente mortale in viale Paolo Orsi, anni addietro. Il suo invito a prestare attenzione alla guida e, in genere, su strada, evitando l’uso smodato del telefonino ed altre distrazioni ha colpito l’attenta platea.




Il comandante della Stradale: "Dietro un incidente, c'è una responsabilità. Adulti diano esempio"

“Bisogna rispettare le regole del codice della strada, non per paura della multa ma per rispetto della vita. La propria e quella degli altri”. Il comandante della Polizia Stradale, Antonio Capodicasa, non si sottrae quando c’è da parlare di sicurezza e prevenzione degli incidenti. Intervenuto su FMITALIA per presentare i primi appuntamenti dell’edizione 2023 di Icaro, progetto dedicato alle scuole per parlare proprio di sicurezza stradale, Capodicasa lancia un messaggio anche agli adulti. “Credo che non ci sia nulla di più efficace dell’esempio. E della responsabilità dell’esempio devono farsi carico i genitori. Se i giovani sbagliano, è perchè hanno ricevuto esempi sbagliati. Le coscienze degli adulti, allora, collaborino”, insiste il comandante della Polizia Stradale.
“Basta fermarsi in un angolo di strada per vedere quello che gli adulti combinano. Un automobilista potenzialmente può trasformarsi in un omicida. Nel 2016 l’Italia è stata tra i primi paesi a legiferare sull’omicidio stradale. I grandi sono consapevoli dei rischi, quindi diano l’esempio”.
I cittadini chiedono più controlli su strada da parte delle forze dell’ordine. “Siamo tutti sul banco degli imputati. Possiamo fare di più, ancora più sanzioni (circa 6000 nel 2022 quelle elevate dalla Stradale, ndr). Però permettetemi di dire che è inutile puntare il dito contro la polizia, contro i sindaci, contro le strade. Questa deresponsabilizzazione collettiva non porta da nessuna parte. Dobbiamo invece tenere bene a mente che dietro un incidente stradale, nel 96% dei casi, c’è la responsabilità di uno dei conducenti. E’ una percentuale ragionata, una regola certificata a livello internazionale. Dietro un incidente c’è sempre un errato comportamento da parte di un conducente. Per questo torno a chiedere, a chi ha figli, di sentire la responsabilità dell’esempio positivo. Solo così la città diventa più sicura e il territorio migliore”.