Giorno della Memoria, cerimonia a Priolo: medaglia d'onore per Angelo Ciccio, deportato

Saranno gli studenti siracusani i protagonisti delle celebrazioni per il Giorno della Memoria. Venerdì 27 gennaio, alle 10, appuntamento principale al comprensivo Manzoni-Dolci di Priolo Gargallo. Parteciperanno all’iniziativa, sotto la guida della Prefettura di Siracusa – gli alunni del Comprensivo Volta di Floridia ed una rappresentanza della Consulta Studentesca.
Saranno presentati gli elaborati degli studenti delle due scuole in ricordo delle vittime dell’Olocausto ed una reinterpretazione del cortommetraggio “I bambini di Teheran”, realizzato dell’attivista e giornalista italo-iraniana Farian Sabahi che ha ricevuto recentemente la cittadinanza ordinaria di Siracusa.
“Saranno proprio le storie dei bambini ebrei, rifugiatisi a Teheran dopo l’occupazione nazista della Polonia, a fare da collante generazionale, temporale e geografico per una riflessione sulla Shoah e sul dolore che deriva da ogni forma di prevaricazione sui diritti di ogni individuo”, spiegano fonti della Prefettura.
Nel corso della cerimonia sarà consegnata la medaglia concessa dal Presidente della Repubblica in onore di Angelo Ciccio, militare deportato in Germania durante la seconda Guerra Mondiale per essersi opposto al regime nazista.

foto dal web




Asta pubblica per 15 edicole funerarie del cimitero di Siracusa: da 6.500 a 45.000 euro

Quindici edicole funerarie del cimitero di Siracusa saranno assegnate con asta pubblica il prossimo 16 febbraio. Si tratta di cappelle e “monumentini” dismessi, il cui valore va da 6.500 a 45.000 euro in base alla superficie ed al numero dei loculi.
Chi presenterà l’offerta economicamente più vantaggiosa (uguale o superiore all’importo a base d’asta, ndr) si vedrà riconoscere la concessione dell’edicola funeraria per 99 anni. La concessione – spiegano dagli uffici comunali – non potrà essere oggetto di trasferimento per atto tra i vivi ma solo per via successoria agli eredi legittimi.
Chi volesse partecipare all’asta pubblica deve depositare una cauzione pari al 10% del valore della cappella per cui si intendere ottenere la concessione. L’offerta, insieme a tutta una serie di documenti, va presentata in un plico chiuso indirizzato all’Ufficio Protocollo del Comune di Siracusa con la dicitura “Asta Pubblica del giorno 16 febbraio 2023 ore 10 relativa alla concessione dell’edicola funerari – Lotto (specificare qui il numero di riferimento)”. I plichi con le offerte devono essere recapitati entro le ore 12 del 15 febbraio. All’interno vanno inseriti: la fotocopia di documento di identità in corso di validità; fotocopia codice fiscale; quietanza di versamento del deposito cauzionale; autodichiarazione in carta semplice , resa seguendo puntualmente sul modello allegato “A”; busta chiusa contenente l’offerta economica redatta sul modello allegato “B”, sul quale deve essere
applicata una marca da bollo di € 16.00. Gli allegati A e B sono disponibili anche online, sul sito del Comune di Siracusa.
Possono partecipare all’asta – che si svolgerà il 16 febbraio all’Urban Center di via Nino Bixio – solo le persone fisiche. Chi si aggiudicherà la concessione, dovrà provvedere a saldare quanto offerto entro il 17 marzo, tramite bonifico bancario.




Tregua fiscale, il Comune di Siracusa valuta se aderire: decisione entro il 31 gennaio

Dovrà essere comunicata entro il 31 Gennaio la decisione dei Comuni sull’adesione o meno alla tregua fiscale prevista dalla Manovra 2023, che prevede anche la rottamazione delle cartelle e lo stralcio di quelle di importo fino a mille euro. Per la Tari e l’ Imu, il Governo ha dato ai Comuni la possibilità di decidere. Scelta facoltativa, da assumere sulla base dei calcoli specifici che ciascun ente farà. Il Comune di Siracusa non ha ancora ufficialmente deciso. L’assessore Pierpaolo Coppa spiega che “l’amministrazione comunale sta decidendo, stiamo guardando i numeri e sulla base di questo la scelta sarà compiuta”. Non si sbilancia oltre al momento. L’attesa durerà, in ogni caso, pochi giorni. La giunta dovrà adottare una delibera specifica, altrimenti si applicherà lo stralcio di sanzioni e interessi, a prescindere. Alla sanatoria, relativa agli anni 2010-2015,  sembra che molti comuni italiani non stiano aderendo, a partire dalla Capitale, come da Milano, Bologna, Firenze, Verona, Piacenza, tra i piccoli Bari. Hanno detto si, invece, ad esempio, comuni come Lecce, Lucca, Acerra. In provincia di Siracusa, i Comuni non hanno ancora comunicato nulla di officiale, solo qualche sentore e, secondo indiscrezioni, orientamenti bene o male convergenti.

 




Siracusa ricorda Mario Francese, a 44 anni dalla morte: cerimonia il 26 gennaio

La figura e l’impegno professionale di Mario Francese, il giornalista siracusano ucciso dalla mafia a Palermo, saranno ricordati domani, giovedì 26 gennaio, giorno del 44esimo anniversario della sua morte, dall’Assostampa di Siracusa.
Come ogni anno, la commemorazione si terrà al giardino a lui dedicato all’interno del Parco Archeologico (ex Casina Cuti), intitolato dal Comune al cronista assassinato. Alle 9.30, i giornalisti siracusani deporranno un mazzo di fiori davanti alla lapide commemorativa. Saranno presenti: il prefetto, Giusi Scaduto; il sindaco, Francesco Italia, i vertici provinciali di Questura, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza, i nipoti del giornalista ucciso.
Nel pomeriggio, a partire dalle 18, un dibattito organizzato dal presidio provinciale di Libera. Nei locali di Hmora, in via Tisia, dopo la visione di un’intervista al figlio di Mario Francese, Giulio, confronto tra i giornalisti locali e i giovani.
Mario Francese, cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia, fu ucciso da Cosa nostra il 26 gennaio del 1979 sotto la sua abitazione, alla fine di una giornata di lavoro. I processi hanno condannato mandanti ed esecutori materiali dell’agguato e hanno fatto chiarezza sul movente. Francese fu ucciso per le sue inchiesta giornalistiche con le quali aveva denunciato gli interessi economici sempre più ramificati nella attività lecite dei corleonesi di Salvatore Riina, come nel caso della costruzione della diga Garcia. Il cronista siracusano fu il primo a descrivere l’organizzazione di Cosa nostra, anticipando circostanze poi accertate nei grandi processi di mafia.




Casa occupata contesa: denunciate tre donne per molestie ad una 37enne

Ritenevano di dover occupare abusivamente un immobile già abitato con la stessa modalità da una donna di 37 anni. Per questo tre siracusane di 21, 47 e 48 anni avrebbero dapprima iniziato ad intimarle di lasciare quella casa, con l’obiettivo di appropriarsene al suo posto. Al diniego, sarebbe partito un percorso di molestie e minacce ai danni della vittima. Indagini di polizia giudiziaria hanno condotto infine gli agenti della Squadra Mobile alla denuncia delle tre, accusate, appunto di minacce e molestie.

Sempre la Squadra Mobile ha denunciato un 40enne siracusano per violenze e minacce nei confronti dell’ex coniuge e per aver violato il domicilio della donna, nei confronti della quale l’uomo provava forti risentimenti.




"Cara Maddi…", la commovente lettera d'addio scritta dai compagni di classe

“Volevamo fare qualcosa che rendesse speciale questo giorno. Non qualcosa di malinconico, sappiamo bene che non vorresti, vogliamo parlare di tutto quello che ci hai lasciato”. Inizia così il commovente saluto a Maddalena da parte dei suoi compagni di classe, la 5.a G del Liceo Gargallo di Siracusa. Scritta a penna, in una grafia ordinata, raccoglie i pensieri dei ragazzi e delle ragazze che negli ultimi anni hanno condiviso con la sfortunata 18enne un percorso di vita straordinario come quello della scuola. Ecco le parole che hanno scelto per l’ultimo saluto a Maddalena, vittima di un drammatico incidente stradale.
“Cara Maddi, sei entrata nelle nostre vite ormai cinque anni fa, alcuni li hai conosciuti già da prima, i più fortunati. Tu, una ricciolina con gli occhi più dolci del mondo, il sorriso più bello di sempre e il sopracciglio tanto bizzarro che andava a completare la tua immensa bellezza. Non parliamo poi del carattere… Tanto scorbutica quanto disponibile, tanto testarda quanto ragionevole, il perfetto mix di emozioni contrastanti. Nessuno mai sarebbe in grado di essere così tante cose, né tantomeno tirare fuori il meglio e all’occorrenza il peggio di sé. Ma tu eri speciale, eri diversa. Eri…Che strano parlare di te al passato. In un attimo, ogni certezza è svanita, ogni momento vissuto con te diventerà ricordo da conservare nel tempo. Tempo… Questo maledetto tempo. È una costante della vita. In troppo poco tempo ti hanno portata via da qui; tanto era il tempo che avremmo dovuto passare insieme a te. Ed eterno sarà il vuoto che lascerei in ognuno di noi. Eri vita e vita sarai. Queste sono le parole che al meglio rappresentano la tristezza e allo stesso tempo la consapevolezza che rimangono in ognuno di noi, al tuo ricordo. La tristezza di avere perso una delle persone più pure al mondo, la consapevolezza che per quel poco tempo che la vita ti ha concesso tu abbia sfruttato al massimo ogni singolo istante. Ovunque tu sia, siamo sicuri che continuerai ad essere la solita ragazza sportiva, piena di vita, che lotta per ciò che è giusto e ascolta le sue canzoni preferite seduta al sole, con le sue cuffie e un libro tra le mani. Eri una ragazza di altri tempi, di quelle che non si trovano più. Anticonformista più che mai, amante delle piccole cose. Uno spirito libero, senza confini, pensa, è senza confini pure il tuo posto preferito: il mare. In pochi si ritrovano in un elemento tanto semplice quanto profondo. Tu eri così forte. Forte e tempestosa come le sue onde, capace di rilassarti come il suo scroscio, tutto da scoprire come le sue profondità. Le stesse che esploravi tu, ricordi? Eri una ragazza dalle mille virtù, non passavi un giorno senza perderti nei tuoi tanti impegni, perché diciamocela tutta, vedevi un’eccellenza in tutto ciò che facevi. Ti dicevamo spesso “ma come fai a fare tutte queste cose?”, tu rispondevi con un “provaci anche tu!”. Non hai mai capito quanta tenacia e caparbietà mettessi in tutto ciò che face, lo consideravi normale. Non capivi quanto fossi straordinaria. Il tuo altruismo è una delle tante qualità che ti distinguevano. Come dicevamo prima, fa strano parlare di te al passato e probabilmente stiamo pure sbagliando, perché determinate qualità non sono volate via con te. Una di queste è proprio la tua capacità di lasciare il segno. Parlando di te escono fuori solo belle parole e continuerai a essere così nel tempo. Scusaci se non ci siamo mai accorti degli insegnamenti che ci hai dato in vita. E’ tremendo capirli solo in questa circostanza. È vero, determinate esperienze ci fanno riflettere e capire cose che prima nemmeno vedevamo. La tua filosofia di vita, il tuo “goditi ogni istante” erano considerati alle volte come un atteggiamento menefreghista, dato che qualche volta si deve dare spazio ad altre cose. Mai pensiero fu più sbagliato. Nella vita non esistono priorità che siano in grado di sovrastare la felicità ed è questo che ognuno di noi ha tratto come insegnamento. Oggi ci sei, domani non lo sai. Il “carpe diem” è stato la tua filosofia di vita, eravamo troppo presi dalle cose futili per capirlo.
Ma ora no, vogliamo che ciò che è successo a te non sia una completa ingiustizia, vogliamo portare avanti il tuo messaggio, sensibilizzare le persone a buttarsi un po’ di più nelle cose che rimuginarci troppo. È inutile, vogliamo eliminare dal vocabolario la parola “procrastinare” e sostituirla con “vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo”. Avremmo voluto che non fosse stato questo il prezzo da pagare per arrivare a capirlo, saremmo voluti arrivarci da soli, ma la vita purtroppo è ingiusta. Come abbiamo detto prima, hai lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi. Grazie alla vita per averti conosciuto. Grazie a te per essere entrata piano piano nei nostri cuori e avere portato ordine lì dove regnava il caos. Hai fatto davvero tanto, troppo per noi. Riposati. Ci rivedremo presto. Porte i tuoi insegnamenti lassù. Con tutto l’amore possibile. Per sempre la tua quinta G”.




Sicurezza stradale, il piano del Comune: "Nuove Zone 30 e più controlli"

“Sulla sicurezza stradale si può sempre fare di più ma nulla prescinde dal comportamento individuale alla guida”. Sono parole del sindaco, Francesco Italia, a pochi giorni dall’ennesima tragedia sulle strade della città, in cui ha perso la vita la giovanissima Maddalena.

Partendo dalla rotatoria di via Monti teatro del tragico incidente stradale, il Comune starebbe pensando ad un potenziamento dei controlli. “Ho incontrato- spiega il primo cittadino- il comandante della Polizia municipale, Delfina Doria, il dirigente Enzo Miccoli e l’assessore Dario Tota. Con loro abbiamo concordato l’avvio di ulteriori attività rispetto a quelle ordinarie, nella misura in cui, però- questo deve essere chiaro- non si può pensare che si possa garantire una presenza h24 di poliziotti municipali su quella rotatoria. Non siamo nelle condizioni di farlo, il numero di unità a disposizione non ce lo consente”.

Sempre in tema di miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale, l’amministrazione comunale ha avviato un’operazione “tolleranza zero” contro le infrazioni stradali. “Abbiamo sequestrato ciclomotori, sanzionato conducenti proprio in questi giorni, alla Pizzuta e in corso Gelone- racconta Italia- Casi di guida in senso vietato, di guida pericolosa, di mancata copertura assicurativa, di tentativo di elusione dei controlli.  Il nostro pugno di ferro mira a colpire quanti mettono a rischio la propria vita e quella degli altri ma la repressione dovrebbe essere successivo ad una presa di coscienza comune. La sensibilizzazione è fondamentale, senza questo tipo di consapevolezza, senza il senso di responsabilità nel proprio comportamento alla guida, ci sarà sempre un pezzo mancante . Inutile cercare poi capri espiatori, invocare aiuti dall’esterno”.

Il sindaco ricorda come alcune decisioni adottate in luoghi particolarmente sensibili del territorio comunale abbiano  funzionato. “Penso al collegamento di Targia, teatro di numerosi incidenti in passato. Gli interventi condotti lungo quel tratto, con l’apposizione di defleco, sono stati risolutivi- dice il sindaco- Abbiamo, poi, creato delle Zone 30 a ridosso di alcune scuole e su questa strada proseguiremo. Sono aree in cui non si può superare una velocità di 30 chilometri orari. Ci sono  sicuramente delle zone in cui è necessario un ulteriore elemento di attenzione ma occorre con altrettanta urgenza capire che quando ci si mette alla guida, il Codice della Strada va rispettato, senza distrazioni.  Da questo non si può prescindere”.




Controlli serrati alla Pizzuta e in centro: scattano sequestri e sanzioni

Controlli a raffica in città. La Polizia Municipale passa al setaccio soprattutto la zona alta, con particolare attenzione alla Pizzuta, dove nei giorni scorsi si è verificato il tragico incidente stradale in cui ha perso la vita la giovanissima Maddalena e in cui vengono segnalati quotidianamente comportamenti alla guida pericolosi, anche da parte di conducenti di ciclomotori e motocicli. Nel quadro delle attività di controllo avviate, i vigili urbani hanno sequestrato un ciclomotore condotto da un minorenne alla Pizzuta. Il mezzo era privo di copertura assicurativa e con la targa modificata per eludere i controlli. Sempre alla Pizzuta, sanzione ad un ragazzino che percorreva una strada in senso vietato, arrecando condizioni di pericolo agli utenti della strada. Ancora alla Pizzuta, sanzione  e blocco amministrativo per 60 giorni al conducente di un ciclomotore per guida pericolosa. Episodio complesso, infine, quello che si è verificato in corso Gelone- angolo via Teocrito, dove il conducente di un ciclomotore, scattato il rosso , non si è fermato al semaforo, superandolo, impattando contro due auto ed infine fuggendo a piedi per far perdere le proprie tracce. Ha inizialmente raggiunto il proprio scopo ma sono in corso indagini per risalire alla sua identità.




Omicidio stradale, parla l'avvocato: "Arresto in flagranza solo in presenza di aggravanti"

Dovrà rispondere di omicidio stradale la donna indagata dopo l’incidente che è costato la vita alla giovane Maddalena. La Procura di Siracusa, che conduce le indagini, deciderà le prossime mosse dopo aver valutato la dinamica dell’incidente e tutti gli elementi disponibili. Nessuna misura cautelare a suo carico, non sussistendo le condizioni secondo quello che è lo spirito della norma, introdotta nel marzo del 2016.
“E’ stato previsto l’arresto in flagranza di reato per i casi più gravi ovvero ebbrezza, droghe, mancato soccorso. La patente del conducente responsabile dell’omicidio stradale viene revocata e non può essere conseguita prima di 15 anni, aumentati a 30 nella ipotesi di fuga o nelle altre ipotesi più gravi, omicidio plurimo o commesso sotto l’effetto di droghe o alcol”, spiega l’avvocato Michele Mauceri.
L’omicidio stradale è punito dall’articolo 589 bis e ter del codice penale e nelle sue varie ipotesi “prevede pene che vanno da un minimo di due anni ad un massimo di 10, che possono aumentare a 18 nell’ipotesi in cui con la propria condotta si procuri la morte di più di una persona”.
Il reato di omicidio stradale è stato introdotto per ovviare a due importanti considerazioni. “Innanzitutto la possibilità di qualificare colposa la condotta di chi guidi in stato di ebbrezza. La seconda considerazione risulta dal fatto che il legislatore ha voluto sottrarre la precedente disposizione normativa ad una valutazione discrezionale, tecnicamente giudizio di bilanciamento, ovvero la previsione dell’omicidio stradale quale aggravante dell’omicidio colposo”, chiarisce l’avvocato Mauceri.
La normativa italiana si pone come una delle più dure per chi compie un simile reato. “Nel Regno Unito si arriva a pene massime di 10 anni e negli Stati Uniti si arriva, in alcuni stati, ai 30 anni di carcere. Viceversa più lievi le pene in Francia (massimo 5 anni che con le aggravanti possono raggiungere i 10 con altrettanti di sospensione della patente) ed in Spagna (6 anni nelle ipotesi più gravi)”.




Il centrodestra cerca candidato sindaco: FdI invita all'unità, Messina e Assenza i nomi caldi

Evitare la deriva personalistica, recuperare il ruolo dei partiti e del dibattito. Così il coordinatore provinciale di FdI, Giuseppe Napoli, racconta l’impegno di queste settimane del partito che vuole guidare il centrodestra siracusano alle prossime elezioni amministrative. “E’ l’occasione per ravvivare la dialettica politica in città, l’attuale esperienza amministrativa che ha enfatizzato il ruolo dell’uomo solo al comando rischia di avvicinare i protagonisti della politica siracusana verso una deriva personalistica che non si addice con il ruolo dei partiti e delle coalizioni che debbono recuperare il loro spazio nello scenario della politica e della futura amministrazione di Siracusa”, spiega Napoli.
Parole che valgono uno “stop” a quanti, anche nell’area del centrodestra, sono pronti a lanciare in proprio una volata personale verso la sindacatura. “Apprezzo l’impegno di quanti vogliono mettersi a disposizione della città senza preclusioni nei confronti di nessuno, ma chiaramente sotto l’egida del partito che in città sarà presente con la propria lista e simbolo”, chiarisce il coordinatore provinciale di FdI.
Unità rimane la parola d’ordine all’interno della coalizione di centrodestra. “Cerchiamola attorno ad un nome condiviso”, l’invito di Giuseppe Napoli.
Tramontata la suggestione Titti Bufardeci, nome caro a FdI, restano caldi i nomi di Ferdinando Messina e di Peppe Assenza. Il primo in quota Forza Italia (corrente Gennuso), il secondo con la spinta degli Autonomisti (Mpa, Carta in primis). Peseranno i rapporti tra alleati: senza l’unità invocata da Napoli, il centrodestra rischia di presentarsi diviso all’appuntamento con le urne.

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