Depurazione, incontro Cannata-Costanza: "Ad Augusta si attende il parere ambientale"

I temi della depurazione in Sicilia ed in particolare, i 51 milioni di euro destinati al Comune di Augusta per uscire dalla procedura di infrazione, con la realizzazione del depuratore e della rete fognaria. Di questo il parlamentare di Fratelli d’Italia, Luca Cannata ha discusso ieri con il sub commissario straordinario unico per la Depurazione, con delega alle attività in Sicilia, Riccardo Costanza. Un incontro che ha consentito al deputato di entrare nel dettaglio di alcuni aspetti.  “Lo stato di interventi – sottolinea Cannata – prevede intanto la definizione del parere ambientale e subito dopo l’avvio della conferenza dei servizi per completare le procedere e avviare la gara per appaltare i lavori”. La riunione di ieri è stata anche l’occasione per discutere dei casi delle ulteriori procedure di infrazione che coinvolgono altri Comuni della provincia di Siracusa. Anche in questo caso, secondo il parlamentare di maggioranza, ritiene necessario di realizzare “infrastrutture e servizi per rendere il nostro territorio -conclude Cannata- privo di criticità”.




Barbagallo sceglie Roma, niente Parlamento per Glenda Raiti. "Il segretario Pd si crede superman"

Non è facile per un pezzo importante del Pd siracusano digerire la scelta compiuta in extremis dal segretario regionale del partito, Anthony Barbagallo. Ha scelto il seggio alla Camera dei Deputati, chiudendo così la porta a Glenda Raiti (candidata nel collegio di Siracusa) che ha sperato fino all’ultimo di poter vestire i galloni di parlamentare, se Barbagallo avesse invece optato per il seggio in Ars.
“Non è questo il risultato che si aspettavano gli elettori del Pd della provincia che hanno votato il partito in una percentuale molto più alta che nel resto della Sicilia, sperando nell’elezione di un proprio rappresentante del territorio”, spiega Bruno Marziano, esponente di peso del partito di centrosinistra. Poi, rivolgendosi direttamente a Barbagallo, “con questa scelta, unita a quella di rimanere a svolgere il ruolo di segretario regionale, condanni il partito per i prossimi anni ad una attività a scartamento ridotto poiché solo un Superman può pensare di svolgere contemporaneamente la funzione di segretario regionale, che si sviluppa soprattutto a Palermo, di deputato nazionale, attività che si esercita soprattutto a Roma, vivendo a Catania e dovendo rappresentare le esigenze di tre province importanti come Catania, Siracusa e Ragusa”.
Marziano, come esempio, rimprovera a Barbagallo l’assenza di interventi e dichiarazioni sul tema della crisi del polo industriale di Siracusa che, eppure, tra Lukoil ed Ias ha riempito pagine nazionali e regionali. “Meno male che c’è il senatore Nicita…”, sussurra Marziano che prevede una imminente implosione del Pd in Sicilia, incapace di avviarsi ad una credibile stagione congressuale.
Tutte queste doglianze sono state inoltrate direttamente a Barbagallo, attraverso una lettera firmata anche da Salvo Baio, Gabrio Calabrò, Antonella Fucile, Rossella Di Paola, Franco Iemmolo, Paolo Censabella, Francesco Sgarlata, Alex Siracusano, Veruccio Ferro, Alessandro Boscarino, Angelo Greco, Elio Magnano ed Enzo Bordonaro.




Goi Energy, chi è il nuovo proprietario della raffineria Isab di Priolo: "Posti di lavoro e sicurezza"

Accordo tra Lukoil e Goi Energy per la cessione della raffineria Isab di Priolo. Ecco il comunicato ufficiale di Lukoil, diramato dal press centre del colosso energetico russo.
“Lukoil annuncia che Litasco S.A., controllata al 100% da Lukoil, e G.O.I. Energy Limited hanno raggiunto un accordo relativo alla cessione di Isab a G.O.I. Energy. La transazione dovrebbe essere completata entro la fine di marzo 2023 al completamento di determinate condizioni sospensive tra cui il ricevimento delle necessarie approvazioni da parte delle autorità competenti, in particolare il governo italiano.
Isab possiede un grande complesso petrolchimico in Italia che unisce raffinazione, impianti di gassificazione e cogenerazione elettrica. Per il buon funzionamento del complesso dopo la sua acquisizione G.O.I. Energy ha stretto una partnership con Trafigura, uno dei più grandi trader internazionali di petrolio e prodotti petroliferi, che assicura forniture di materie prime ininterrotte alla raffineria e provvede ai ritiri di produzione oltre che al necessario livello di capitale circolante. Il nuovo proprietario manterrà i posti di lavoro e garantirà la salute e le condizioni di sicurezza”.
Sin qui la nota con cui Lukoil ha annunciato la cessione di Isab. Ma chi è Goi Energy? E’ un ramo del settore energetico di Argus New Energy Fund, un fondo di private equity con sede a Cipro, con esperienza nella raffinazione del petrolio, nel commercio del petrolio e nella ristrutturazione finanziaria dei grandi impianti. G.O.I Energy detiene una quota di maggioranza in Bazan Group, uno dei più grandi gruppi energetici israeliani.
Michael Bobrov è l’amministratore delegato di Goi Energy. “Siamo profondamente consapevoli dell’importanza di Isab per l’economia italiana, per la Sicilia e per la comunità locale”, ha detto nelle ore scorse commentando l’accordo. “Crediamo che Isab abbia un potenziale di sviluppo importante e abbiamo un solido piano aziendale per riuscire a valorizzarlo. In stretta collaborazione con il Governo italiano, siamo ottimisti sul fatto che l’operazione sarà completata con successo”.




Isab a Goi Energy,Bivona (Confindustria): "Territorio capace di attrarre investitori"

Un ottimismo cauto ma anche una soddisfazione evidente, a prescindere dall’esito della vicenda specifica. Il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona esprime così, a caldo, il suo punto di vista sulla notizia dell’accordo tra Lukoil e Goi Energy per la cessione della raffineria Isab di Priolo, ufficializzato attraverso un comunicato di Lukoil, diramato dal press centre del colosso energetico russo. “Il contenuto del comunicato di cui tutti siamo in possesso- commenta Bivona- è abbastanza asettico. E’ prematuro fare considerazioni che vadano oltre gli elementi che abbiamo a disposizione, occorre certamente capire meglio quali sono i dettagli dell’intesa. Non c’è alcun dubbio, tuttavia- spiega il numero uno di Confindustria Siracusa- che questo territorio dimostra di riuscire ancora ad attrarre investitori esteri, come dimostrato, del resto ,alcuni anni fa anche con la vicenda Esso-Sonatrach. Abbiamo qui aziende interessanti e appetibili, questo è un dato incontrovertibile. Chi compra, non lo fa di certo per dismettere o ridurre la capacità  produttiva. Al contrario, lo fa  ben sapendo che oggi questi impianti devono essere fortemente interessati da investimenti per la decarbonizzazione”. Poi Bivona fa un’ulteriore puntualizzazione. “Quando dico che riusciamo ancora ad attrarre investimenti- precisa il presidente degli industriali- non parlo solo in termini di posizione geografica ma anche di livello di professionalità. Comunque vada questa trattativa, dobbiamo prendere coscienza, e lo notiamo anche dal contenuto del comunicato di Lukoil, che ci troviamo in un sito strategico per il Paese. Questa è una conquista che qualche mese fa abbiamo raggiunto tutti insieme e ci tutela da operazioni commerciali che non vadano nell’interesse generale dell’Italia. Ecco perché si parla di condizioni sospensive. E’ quell’aspetto legato alla necessità che tutto ottenga il placet del Governo, che potrebbe altrimenti, fatte tutte le valutazioni, anche esercitare la famosa Golden Power . Stiamo finalmente facendo narrazione più coerente alla realtà di questo territorio-la soddisfazione di Bivona- Di questo dobbiamo andare tutti fieri”-




Isab passa a Goi Energy, i sindacati: "E' un passo avanti, il Governo tenga alta attenzione"

I primi commenti dei sindacati sono improntati all’ottimismo. “Lukoil ha firmato un preliminare per la vendita dello stabilimento di Priolo alla Goi, closing è previsto per il 31 marzo, previo parere dell’Antitrust e del Governo italiano. È un passo avanti, per il quale è stata determinante la mobilitazione dei lavoratori e del sindacato che in questi mesi hanno sottolineato in Sicilia come a Roma il ruolo strategico del polo petrolchimico siracusano”. Così i segretari generali di Uil e Uiltec Sicilia, Luisella Lionti e Peppe Di Natale.
“Auspicavamo la cessione dello stabilimento di Priolo, ora abbiamo bisogno di verificare sino in fondo quali sono le intenzioni dei nuovi acquirenti perché si apra una stagione di investimenti e non una fase meramente speculativa. È altrettanto necessario, peraltro, che il Governo faccia la propria parte mantenendo alta la guardia su questa operazione a tutela degli interessi nazionali e a salvaguardia di uno straordinario patrimonio non solo economico e imprenditoriale ma anche umano e sociale, rappresentato dal petrolchimico di Priolo. A Stato e Regione, infine, chiediamo di mantenere gli impegni puntando decisamente sull’area industriale siracusana, risorsa fondamentale di una Sicilia e di un Meridione che rivendicano opportunità di crescita”.




Vendita Isab, i timori del senatore Nicita: "Golden Power per prescrizioni su ambiente e lavoro"

“Attivare subito la Golden Power per prescrizioni su investimenti, lavoro e ambiente”. Il senatore siracusano Antonio Nicita (Pd) in pressing sul governo dopo l’annuncio dell’accordo tra Goi Energy e Lukoil per la vendita della raffineria Isab di Priolo. “Questo annuncio arriva dopo mesi in cui l’attuale proprietà ha drammatizzato la chiusura dell’impianto a causa dell’asserita impossibilità di attivare linee di credito per l’importazione di petrolio non russo, dopo il 5 dicembre. Dopo la pubblicazione del Decreto che conferiva al Governo la facoltà di attivare l’amministrazione temporanea per la società Litasco/Lukoil, secondo il modello tedesco di Rosneft, la società aveva stupito tutti chiarendo che, contrariamente a quanto da essa sempre sostenuto, avrebbe potuto continuare con mezzi propri l’importazione di petrolio non russo, annunciando al contempo la volontà di vendere l’asset. L’annuncio della vendita – prosegue il senatore del Pd – non risolve le criticità emerse nell’ultimo anno, ovvero la fragilità del sistema produttivo industriale del siracusano, pure così rilevante per l’economia nazionale e locale, in un contesto esposto, da un lato a dinamiche congiunturali e geopolitiche e dall’altro alla necessità di investimenti in transizione ecologica ed energetica capaci di mantenere e riqualificare l’occupazione”.
Secondo Nicita il Governo avrebbe già dovuto esercitare l’opzione dell’amministrazione temporanea pubblica di gestione, “per mettere in sicurezza, prima di ogni ipotesi di vendita, il futuro della sostenibilità economica e ambientale dell’area, anche con il coinvolgimento di altri attori pubblici”.
Motivo per cui l’esponente democratico torna a chiedere “di attivare da subito, senza indugio, le prerogative che la legislazione sul Golden Power attribuisce a infrastrutture critiche nazionali, come l’impianto Isab, al fine di monitorare il processo di vendita, valutare i programmi di investimento e vincolarli a prescrizioni volte a tutelare occupazione, salute e ambiente”.
La Golden power è stata introdotta nel nostro ordinamento nel 2012 e conferisce al Governo la facoltà di porre condizioni o veti in caso di tentativi di acquisto ritenuto “ostile” da parte di una società estera di un’azienda italiana strategica o attiva in un settore ritenuto fondamentale.




Vendita Isab, Gilistro e Scerra (M5s): "Buona notizia ma vigilare su piani e progetti"

“L’annuncio dell’accordo tra Lukoil e Goi Energy per la cessione della raffineria Isab di Priolo è una buona notizia, sul fronte della capacità di attrarre investimenti del polo industriale siracusano. Ma questo non significa che si debba ora abbassare l’attenzione sui piani ed i progetti di chi subentra. Al di là di generiche rassicurazioni sulla tutela del livello occupazionale e degli investimenti, anche in materia di ambiente e salute, per evitare che possa esserci spazio per eventuali manovre di tipo speculativo. Al governo chiediamo di vigilare sulle sorti dell’impianto, cuore della zona industriale aretusea recentemente definita strategica per la produzione energetica nazionale. Ecco perchè riteniamo che si debbano mettere in campo con urgenza tutte le procedure previste a tutela dell’asset nazionale. L’obiettivo, inseguito da anni, rimane quello di rilanciare il polo industriale di Siracusa, garantendo corrette misure ambientali ed in materia di salute per agganciarsi in prospettiva al treno della transizione energetica”. Così in una nota il deputato regionale Carlo Gilistro ed il parlamentare nazionale, Filippo Scerra, entrambi del Movimento 5 Stelle.




Pronti a dar fuoco ad un chiosco, bloccati dalla Squadra Mobile: due arresti

Pronti a dar fuoco ad un esercizio commerciale di Cassibile. Bloccati dagli agenti della Squadra Mobile due uomini di 32 e 50 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Sono stati arrestati per tentato incendio, danneggiamento e oggetti atti ad offendere. L’arresto è scattato a seguito del potenziamento dei servizi di prevenzione, voluto  dal  Questore Benedetto Sanna, per arginare una recrudescenza di reati contro il patrimonio che hanno destato l’attenzione e la preoccupazione dell’opinione pubblica. Nel corso di tali servizi, gli uomini della Mobile hanno intercettato i due ed evitato che il loro intento arrivasse a compimento. Nel dettaglio, gli agenti, agli ordini del dirigente Presti, hanno dapprima bloccato il 32enne in Via San Lio di Cassibile dopo che, alla vista dei poliziotti, tentava di fuggire. Sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso di una bottiglia di plastica contenente liquido infiammabile e di arnesi atti allo scasso.
Contestualmente giungeva con la propria autovettura  il cinquantenne ,  controllato e trovato in possesso di un bidone contenente liquido infiammabile.
Le indagini hanno consentito di accertare che i due, poco prima, in via della Madonna, avevano tentato di incendiare un chiosco di rivendita di frutta, desistendo per cause ancora al vaglio degli investigatori.
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Lukoil vende Isab a Goi Energy, Schifani: "Lieto della soluzione che garantisce futuro"

Dopo l’accordo raggiunto tra Lukoil e Goi Energy per l’acquisizione della raffineria Isab di Priolo, il presidente della Regione, Renato Schifani, saluta con favore lo sviluppo. «Sono lieto che la vicenda Lukoil, grazie all’assiduo impegno del governo nazionale, abbia trovato una soluzione definitiva che è riuscita a mettere insieme l’aspetto relativo all’attività aziendale, grazie alla dichiarazione di sito di interesse nazionale, e quello dell’individuazione di un acquirente privato che ha offerto le idonee garanzie per la prosecuzione dell’attività che garantisce un indotto di più di diecimila lavoratori. La Regione Siciliana è stata sempre accanto al governo nazionale nel sostenerne l’impegno e nell’offrire ulteriori e aggiuntive misure di sostegno finanziario per l’eliminazione dello stato di crisi, trovando nel ministro Urso un valido e autorevole interlocutore».
Sul tavolo rimane adesso la vicenda depurazione con l’impianto consortile sotto sequestro da febbraio. “L”interlocuzione tra il mio governo e i ministri Urso e Pichetto Fratin ha dato luogo all’approvazione di un decreto legge che ha scongiurato la paralisi dell’attività dell’impianto con conseguenze irreversibili e gravissime per tutta l’area industriale”, rivendica Schifani. “Attendiamo dai due ministeri l’imminente adozione di un provvedimento che detterà in maniera più analitica le regole attuative della misura d’urgenza. La Regione Siciliana è pronta a fare la propria parte nello stanziare le dovute somme per ricondurre l’attività di depurazione nel pieno rispetto delle norme di settore, nella certezza che anche i partner privati della società proprietaria del depuratore facciano la loro parte”.




Ricoveri in aumento: a Lentini torna il Reparto Covid,attivate "bolle" in tutti gli ospedali

Tornano i reparti covid negli ospedali del territorio, nello specifico  in quello di Lentini, dove il reparto di Medicina/Geriatria e Lungodegenza è stato provvisoriamente convertito per aggiungere posti letto alle esigenze del momento. Un momento che, come spiega l’Asp di Siracusa, è caratterizzato dall’aumento dei casi covid in provincia. Un incremento prevedibile, dopo le festività natalizie, ma che spinge l’azienda sanitaria a prevedere spazi per il ricovero di pazienti che contraggono il virus. Attivate, inoltre, le cosiddette “bolle” in tutti i reparti degli ospedali per la gestione anche in futuro di casi covid asintomatici o con sintomi di lieve entità.

“Nelle ultime due settimane – evidenzia il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra – i casi covid in provincia sono aumentati in maniera prevedibile visto che le vacanze natalizie rappresentano un momento di aggregazione sociale, unitamente agli assembramenti e all’allentamento delle misure anti covid. Se consideriamo la data del 22 dicembre quando c’erano in provincia di Siracusa 710 casi positivi, il dato più basso del periodo pre natalizio, rispetto al dato più recente di ieri pari a 911 attuali positivi, l’aumento è del 28 per cento. L’incremento dei contagi ha comportato un aumento dei ricoveri e, per potere gestire adeguatamente le necessità, oltre ai reparti covid per pazienti sintomatici già esistenti, abbiamo provveduto alla riconversione temporanea del reparto di Medicina/Geriatria e Lungodegenza di Lentini in reparto covid. Già, da oltre un mese, inoltre, abbiamo attivato le cosiddette “bolle” in tutti i nostri ospedali come da disposizioni dell’Assessorato regionale della Salute e linee guida e disposizioni ministeriali. Si tratta di stanze “blindate” nei reparti ordinari, che vengono utilizzate per i pazienti asintomatici o paucisintomatici che giungono in ospedale per altre patologie mentre viene riscontrata per puro caso la positività del tampone al covid durante gli accertamenti di pre ricovero. L’auspicio è che si possa tornare nell’arco di un paio di settimane alla condizione di inizio dicembre con pochi pazienti ricoverati, riconvertendo in posti letto ordinari il reparto di Medicina di Lentini. Non aprire reparti covid – aggiunge il commissario straordinario – significherebbe danneggiare la popolazione dei comuni di riferimento che vedrebbe trasferiti i propri cari in ospedali lontani decine di chilometri dal luogo di residenza. Questo significa non gestire la sanità e non avere cura del prossimo soprattutto quello che ha meno possibilità degli altri per fragilità o per condizioni economiche di essere curato nella propria città o comunque nel proprio comprensorio”.
“L’organizzazione in un prossimo futuro, pertanto – spiega il direttore sanitario dell’Asp di Siracusa Salvatore Madonia assieme al direttore del Dipartimento Area Medica Salvatore Italia che gestisce il coordinamento dell’organizzazione nei reparti ospedalieri – prevede che le Unità operative di Pneumologia e Malattie Infettive del presidio ospedaliero Umberto I rimangano i reparti di prima linea per i pazienti con malattia covid-19 conclamata con la possibilità di attivare, nelle stesse Unità operative, posti letto per pazienti con patologie infettive e pneumologiche non covid. Al tempo stesso il modello “bolle” rappresenterà il modello di “convivenza” con il virus per i prossimi mesi, quando i contagi scenderanno e saranno stabili e la gravità della malattia tenderà a ridursi come sta già avvenendo”. “Attualmente – rileva il direttore dell’Unità operativa Malattie Infettive Antonina Franco – tutti i posti dei reparti covid di Malattie Infettive e di Pneumologia diretto da Clara Pagana sono occupati, così come le “bolle” nei reparti ordinari dove le stesse sono state attivate e al Pronto soccorso di Siracusa giungono giornalmente 6 – 7 pazienti di cui più della metà non vaccinati, con importanti patologie che, associate al covid, possono evolvere in gravità e qualcuno va a finire in terapia intensiva.Nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Siracusa 4 posti sono occupati”.Ad oggi le percentuali di vaccinazione anti covid in provincia di Siracusa risultano essere per la prima e seconda dose l’89 per cento circa per scendere al 58 per cento circa per la terza dose e al 6 per cento circa per la quarta.
“Come le comunità scientifiche raccomandano, è importante la vaccinazione di quarta o quinta dose per i pazienti over 60 soprattutto se fragili – conclude il commissario straordinario Salvatore Lucio Ficarra -. Ciò rappresenta la strategia più efficace per debellare la malattia”.