Tonnellate di pomodoro Igp invendute, l'allarme dei produttori: "rischiamo la chiusura"

Tonnellate di pomodoro igp di Pachino invenduto. E’ allarme per il Consorzio di Tutela con il presidente, Sebastiano Fortunato, che non si nasconde dietro ad un dito. “Molti produttori rischiano la chiusura se non si interviene in modo deciso e concreto per cambiare la situazione”. Prima fra tutte, l’elevato costo al consumatore finale del prodotto, nonostante i produttori stiano applicando politiche di contenimento.
“Abbiamo tonnellate e tonnellate di pomodori rimasti sulle piante e pochissimi ordini da parte della grande distribuzione. Con questo inverno così atipico, in cui si rilevano temperature di addirittura 22 gradi, il prodotto matura velocemente e deve essere raccolto, ma senza acquirenti andrà in gran parte perduto. Facciamo appello al nuovo Governo – ha aggiunto il presidente Fortunato – che tanta sensibilità e attenzione ha mostrato verso le istanze del made in Italy, affinché ci aiuti a superare questa drammatica situazione, al fine di scongiurare la chiusura di centinaia di imprese siciliane che vivono esclusivamente sulla produzione del pomodoro”.
Ci sono limiti precisi che regolano il prezzo minimo di acquisto del prodotto, ma non sarebbero seguiti alla lettera al momento. “A questo – sottolinea Fortunato – si aggiungono rincari energetici assolutamente inaccettabili e la concorrenza sleale del pomodoro proveniente dall’estero, dove il costo della manodopera incide sul prodotto solo per un 10% rispetto al 60% dell’Italia”.
Intanto in Sicilia si sono accesi i riflettori sulla crisi e già questo venerdì 5 gennaio il Consorzio Pachino IGP parteciperà, insieme ad istituzioni locali e addetti al settore, all’incontro “Agricoltura. Ascolto e Prospettive”, organizzato per delineare le principali azioni da sottoporre al Ministro del Masaf Francesco Lollobrigida.




Illuminazione pubblica, dai sopralluoghi "scoperti" cavi e pali mancanti, botole asfaltate e…

Una delle novità introdotte dal nuovo servizio di pubblica illuminazione a Siracusa è l’attivazione di un numero verde (800901050) per la segnalazione dei guasti. Il vero fattore nuovo sta nella possibilità di seguire gli aggiornamenti sul guasto lamentato. Il cittadino, infatti, riceve un codice identificativo che gli permette di tracciare l’iter della richiesta ed i tempi di intervento.
Come ha funzionato? Per la risposta, affidiamoci ai numeri: da quando la pubblica illuminazione è a guida Enel X a Siracusa (1 settembre) e fino al 30 novembre 2022, le segnalazioni arrivate al numero verde sono state 1.024. Di queste, 827 sono state risolte correttamente; di 86 mancano aggiornamenti (perchè inserite nel report di dicembre); mentre risultano sospese 111 segnalazioni.
Dato interessante, anche perchè dietro una segnalazione di guasto “sospesa” alle volte si nasconde una “sorpresa”. Vediamo alcuni casi. Un cittadino ha segnalato al numero verde un cavo penzolante su via lido Sacramento, tra i civici 172 e 210. Il sopralluogo effettuato dai tecnici di Enel X ha così fatto emergere la mancanza di sicurezza dell’impianto, con cavi dell’illuminazione pubblica passati e legati su pali con media tensione dell’Enel. Qui serve un intervento diverso rispetto all’ordinaria manutenzione.
C’è poi il caso di un lamentato palo spento in zona Santa Panagia, a servizio fondamentalmente del parcheggio di una attività privata. Motivo per cui i tecnici hanno chiesto al Comune di chiarire se quel palo sia da considerare servizio pubblico, e quindi intervenire, o privato alla luce della posizione e della apparente natura del servizio.
Segnalate anche otto lampade spente presso la scuola Martoglio, in via Immordini. Qui serve la pulizia della botola di ispezione, ricoperta da spazzatura e asfalto, per capire l’entità del danno dovuto al furto di cavi . Cavi che mancano per circa un chilometro anche in traversa Sinerchia. Quello dei fili rubati o mancanti è una sorta di “mistero” cittadino, come in viale Epipoli (dal civico 212 al 267) dove si riscontra la presenza di 110 pali spenti per mancanza di cavi interrati. Che fine hanno fatto? Furti ed incidenti le probabili cause.
Ci sono anche casi “sui generis” come via Buscemi e via Carlentini al buio, come segnalato da un residente. Il successivo sopralluogo dei tecnici ha identificato in un corto circuito il problema. Ma l’intervento di riparazione non è possibile se prima non si ricercano le botole di ispezione, finite sotto l’asfalto del manto stradale. Capita anche questo.




Una nuova scuola per Siracusa, nel quartiere Tiche: finanziamento da 6 milioni di euro

Sulla Gazzetta ufficiale europea è stato pubblicato il bando di gara per la progettazione definitiva ed esecutiva di un nuovo istituto comprensivo nel quartiere Tiche, a Siracusa. La nuova struttura, con superficie coperta di 3200 mq, è stata interamente finanziata per quasi 6 milioni di euro dal Miur nell’ambito dello “Smart digital school. Scuola innovativa 3.0”. L’Istituto comprensivo sarà costruito nel rispetto dei nuovi standard normativi in materia di sostenibilità ed efficienza energetica, di innovazione tecnologica e di progettazione eco sostenibile secondo i criteri di bio edilizia “ad energia quasi zero in area mediterranea”.
L’importo della gara di progettazione è pari a 345mila euro. Il progetto esecutivo dovrà essere consegnato entro 120 giorni dall’aggiudicazione. Subito dopo l’opera potrà essere appaltata.
“Nascerà, quindi, nei prossimi anni una nuova scuola sostenibile in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 sul rispetto dell’ambiente, dotata di strumenti digitali all’avanguardia per lo svolgimento delle lezioni, accessibilità totale degli spazi, zero barriere architettoniche”: lo dichiara il sindaco Francesco Italia che aggiunge: “Un intervento che si unisce alle altre importanti azioni che questa amministrazione dal 2018 sta mettendo in campo affinché #PrimaLaScuola non sia soltanto uno slogan, bensì una realtà che incide nel miglioramento della vita quotidiana dei cittadini. Su www.siracusadomani.info/scuola tutti i progetti e le azioni in corso a Siracusa nel campo della scuola”.
Il nuovo istituto sorgerà in via Monsignor Gozzo, su un’area di 20000 mq e permetterà di superare le criticità legate all’assenza di aule in un’area della città dove il sovraffollamento nelle scuole di quartiere determina annualmente un esubero di centinaia di alunni tra scuola dell’infanzia, e scuola primaria e secondaria di primo grado. L’Istituto comprensivo avrà infatti una sezione di Scuola dell’infanzia, con tre aule; una sezione di Scuola primaria con 5 aule; e 2 sezioni di Scuola secondaria di primo grado con 6 aule. Sul punto il Sindaco aggiunge: “Un nuovo istituto comprensivo all’avanguardia la cui realizzazione servirà in parte a limitare i fenomeni di sovraffollamento e a migliorare la distribuzione della rete scolastica in città. La gara di progettazione terminerà il 20 gennaio e in seguito alla progettazione esecutiva potranno partire gli atti di gara per l’affidamento dei lavori e la realizzazione dell’opera”.
Il progetto esecutivo rispetterà le linee guida del progetto preliminare elaborato dall’ufficio Edilizia scolastica del Comune guidato da Paolo Rizzo: un unico edificio di forma quadrangolare con annesso un blocco rettangolare dedicato alla palestra e disposto su un unico piano. La superficie coperta sarà di circa 3200 mq. Nel rispetto dei requisiti prescritti per il suo finanziamento la tipologia costruttiva prevede una struttura tra tradizione e modernità, con il ricorso a materiali di bio edilizia ( quali il lamellare ) abbinati a materiali locali, come la pietra ed il tufo. Una scuola innovativa quindi con standard costruttivi rispettosi dei criteri bio climatici ed in grado di assicurare comfort termico, visivo ed acustico. Il nuovo Istituto comprensivo avrà al suo interno anche un auditorium, uno spazio mensa, una palestra che potrà essere usata fuori dall’orario scolastico, e diverse aree gioco all’aperto. L’Istituto infine sarà dotato di impianto fotovoltaico per la produzione di energia, sarà dotato di un sistema di accumulo e del solare termico.




Sortino. Paura per il 58enne scomparso. Parlato:"Ricerche senza sosta"

Proseguono senza sosta a Sortino le ricerche di Luigi Di Pietro, il 58enne di cui non si hanno notizie dal 29 dicembre scorso. Il sindaco, Vincenzo Parlato non nasconde la preoccupazione della comunità sortinese. “Più passano i giorni- commenta- minori appaiono le probabilità di trovarlo vivo. Ci auguriamo tutti che si sia allontanato solo per attirare l’attenzione dei familiari. Viveva solo, era separato, diversi dissapori con la famiglia. Ma è chiaro che in una situazione del genere prende il sopravvento la preoccupazione di tutti”. I vigili del fuoco sono a Sortino da ieri in pianta stabile, insieme ai carabinieri, alle associazioni di volontariato, alla Protezione Civile, alla Polizia Municipale. Le ricerche si svolgono da terra e attraverso i droni. “Si ripercorre in lungo e in largo tutta l’area in cui è stato visto l’ultima volta – dice ancora Parlato- Si ipotizza che si sia diretto nei pressi di Villa delle Rose, la parte bassa di Sortino”. Quella è una zona impervia, purtroppo spesso scelta per scelte drammatiche ed estrema. Nessuna segnalazione è mai arrivata dopo il suo allontanamento da casa. “Non ha portato con sé nulla che possa essere utile nel caso di una fuga- prosegue Parlato- Sul tavolo della cucina, gli inquirenti ed il figlio hanno rinvenuto il cellulare, il portafoglio, i documenti d’identità. Ha portato via solo le chiavi di casa”. Fisico atletico, carabiniere in pensione, “di certo non era uno che temeva lunghe passeggiate- la valutazione del sindaco- Siamo molto preoccupati ma ci aggrappiamo alla speranza”.
Sui social, l’appello del figlio. “Stiamo cercando mio padre…se qualcuno ha qualsiasi informazione mi faccia sapere per favore! È stato visto l’ultima volta giovedì 29 alle 13. Grazie”.




Tentato omicidio a Sortino, calci, pugni e bastonate: poi tenta di investirlo. Un arresto

Dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato il giovane di 29 anni, pregiudicato, arrestato dai carabinieri della Stazione di Sortino e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Sigonella in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare.
I Carabinieri sono intervenuti nei pressi di un bar della cittadina iblea per constatare quello che all’apparenza sembrava il danneggiamento, ad opera di ignoti, della saracinesca dell’esercizio commerciale che presentava un’evidente introflessione, verosimilmente cagionata dall’impatto di un’autovettura.
Il ritrovamento di un fazzoletto intriso di sangue, tuttavia, ha indotto i Carabinieri ad approfondire le indagini, analizzando le telecamere dei sistemi di videosorveglianza della zona. Dalle riprese video è emerso che,durante la notte, davanti l’ingresso del bar, era avvenuta una grave aggressione ai danni di un soggetto, più volte colpito con bastoni, calci e pugni da due uomini.
Sempre attraverso la visione dei filmati di videosorveglianza, i Carabinieri di Sortino sono risaliti alla vittima e all’identità degli aggressori. I militari hanno anche appurato che dopo le percosse, gli aggressori volontariamente hanno investito, con la loro vettura, il malcapitato, rimasto incastrato, per qualche istante, tra il veicolo e la saracinesca del bar.
Nonostante ciò, l’autista del mezzo aveva ingranato la retromarcia, dirigendosi ancora una volta a velocità contro la vittima che, sebbene ferita, è infine riuscita a spostarsi lateralmente di qualche centimetro evitando l’impatto con il mezzo, finito contro la saracinesca del bar, danneggiandola.
Nonostante la vittima non abbia inteso sporgere denuncia, i militari hanno inoltrato una dettagliata informativa alla Procura della Repubblica di Siracusa, ottenendo dal Gip il provvedimento di misura cautelare in carcere nei confronti di chi è ritenuto il  principale aggressore, appunto il 29enne sortinese. Il suo presunto complice risponderà delle accuse a suo carico in stato di libertà.




Motopesca con 700 migranti a largo di Siracusa, trasbordo e corsa in ospedale per uno di loro

Un peschereccio con a bordo circa 700 migranti è stato intercettato nella tarda serata di ieri, non lontano dalle coste siciliane dalla Guardia Costiera. L’intervento di Search and Rescue ad una trentina di miglia a sud est di Siracusa. Mobilitata per i soccorsi la Capitaneria di Porto, con l’invio di una motovedetta partita proprio da Siracusa per consentire lo sbarco al porto Grande di un migrante che lamentava dolori all’addome. E’ stato condotto in ospedale per gli accertamenti del caso. A coordinare l’intervento Sar è la Guardia Costiera di Catania. E proprio a Catania sono stati condotti i migranti, a bordo di nave Dattilo. Anche il proto di Roccella Jonica coinvolto nelle fasi di sbarco.




Riparata la grossa perdita idrica a Siracusa sud, causava pressione ridotta in Ortigia e Borgata

E’ stata completata a metà pomeriggio la riparazione della grossa perdita riscontrata su una condotta di adduzione del serbatoio Teracati, a Siracusa sud, lungo la statale 124. Durante l’ispezione sono state individuate altre due perdite più piccole su un’altra condotta, la cui riparazione è stata completata dalle squadre tecniche di Siam. L’intero sistema è stato rimesso in marcia.
Tuttavia, essendo il livello del serbatoio troppo basso, “la regolarità complessiva del servizio nelle zone interessate dovrebbe tornare nella primissima mattinata di domani”, spiega una nota della società che gestisce il servizio idrico. Le aree interessate dal disagio sono Ortigia e Borgata.




Edilizia popolare, 14 milioni dal Pnrr per 13 interventi a guida Iacp in provincia di Siracusa

In arrivo per sei comuni siracusani circa 14 milioni di euro. Si tratta di somme del fondo complementare al Pnrr sul programma di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica del bando “Sicuro, verde e sociale” (Next Generation Ue). Finanziati 13 progetti tra Siracusa, Avola, Canicattini, Priolo, Melilli e Rosolini. I fondi, per tramite dell’assessorato regionale alle infrastrutture, verranno gestiti dall’Iacp di Siracusa per la realizzazione delle case popolari di via Fontana, III traversa, edifici A e B (quasi 2 milioni di euro) e dell’edificio di via Boccaccio, ex via Santa Lucia, ad Avola (740 mila); gli alloggi di via Falcone e di via San Nicola I e II traversa a Canicattini (2,2 milioni di euro); altri 5,8 milioni di euro per le case popolari di via Alcide De Gasperi a Priolo; 700 mila euro per gli alloggi di via Pablo Neruda a Melilli; quasi 1 milione di euro per le case di viale Errante a Rosolini. Su Siracusa invece previsti quasi 2 milioni di euro per gli alloggi di via Cassia, via Lazio e della Graziella, in Ortigia. “Si tratta di interventi immediatamente finanziabili – dice il parlamentare di Fratelli d’Italia, Luca Cannata – opere di importanza sociale per tutta la provincia di Siracusa. Le gare si svolgeranno già in questi primi mese dell’anno al fine di avviare i cantieri nel primo semestre. Un altro importante obbiettivo che si porta a compimento per la nostra provincia”.




Illuminazione led per esaltare l'architettura, altre 7 chiese di Avola coinvolte in "Luce e Santità"

Prosegue il lavoro di “illuminazione architetturale” delle chiese di Avola, a cura dell’amministrazione comunale. “Tutte le chiese sono e saranno esaltate da questa illuminazione a led – dice il sindaco, Rossana Cannata – stiamo completando il progetto Luce e Santità”. Nel dettaglio, nuove luci di illuminazione artistica si sono accese su altre 7 chiese: Sant’ Antonio, Sacro Cuore, Santa Maria di Gesù, Annunziata, Madonna delle Grazie, Madonna del Carmine e Santa Croce.
Gli interventi sono stati realizzati dalla ESCo City Green Light, nell’ambito del progetto di efficientamento energetico della pubblica illuminazione iniziato nell’agosto del 2018 con l’adesione del Comune di Avola alla Convenzione Consip Servizio Luce 3. Tutti gli interventi sono stati previsti nell’ottica di concepire la luce come elemento che “arricchisce e valorizza il patrimonio culturale della città, restituendo ai cittadini luoghi ricchi di storia e significato”. Utilizzati elementi illuminanti a tecnologia LED ad alta efficienza energetica con ottiche e lumen adeguati “a enfatizzare i diversi elementi architettonici della superficie delle chiese”.
“Da anni la parola ‘luce’ ha tracciato un percorso amministrativo che ha reso la nostra città protagonista, grazie a un evidente salto di qualità. La luce è anche un elemento di valorizzazione dei nostri monumenti e dei nostri luoghi sacri, in grado di esaltare arte e bellezze architettoniche ci cui siamo ricchi”, dice ancora il sindaco Rossana Cannata.




Porto Grande di Siracusa, banchine elettrificate e fotovoltaico: bando da 13,3 milioni

Un porto più “green”, con banchine elettrificate e impianti fotovoltaici per la produzione di energia. La Regione Siciliana, tramite l’assessorato all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Comunità europea il bando per l’appalto integrato di progettazione ed esecuzione dei lavori per la decarbonizzazione dello scalo portuale di Siracusa. Il progetto, redatto dal dipartimento regionale dell’Energia, è finanziato per complessivi 18 milioni di euro con le risorse del Pnrr. La gara pubblica prevede un importo a base d’asta di 13,3 milioni oltre Iva.
«Il progetto per il porto di Siracusa – sottolinea l’assessore all’Energia Roberto Di Mauro – è il primo intervento del genere in Sicilia a essere messo a bando con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I nostri uffici hanno lavorato con grande impegno per stare nei tempi richiesti dal Pnrr e dal ministero. È in fase di verifica anche un secondo progetto, per il porto Isola di Gela, da realizzare con le risorse del Pnrr. Appena si sarà concluso l’iter procederemo alla gara d’appalto».
L’intervento sullo scalo siracusano prevede la realizzazione di infrastrutture energetiche all’interno dell’area portuale, in particolare saranno realizzate due “prese” per il “cold ironing” al terminal crociere, ossia il collegamento alla rete elettrica nazionale per queste grandi navi in modo che la loro alimentazione non sia più effettuata mantenendo accesi i motori di bordo. Il progetto prevede anche l’elettrificazione delle banchine non ancora dotate di colonnine per l’allaccio delle imbarcazioni minori, la realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici dell’Autorità portuale e di pensiline fotovoltaiche per la copertura dei parcheggi. Infine, sarà messo in opera anche un sistema di bike sharing elettrico.
Le offerte dovranno essere presentate entro il 14 febbraio 2023 e i lavori dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2026.