Rubavano oggetti dalle auto in sosta durante la festa di San Silvestro: sorpresi e arrestati

Furti all’interno di auto durante la notte di San Silvestro. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Siracusa, in via Elorina, nei pressi di un locale dove si stavano svolgendo i festeggiamenti per il nuovo anno, hanno arrestato un 32enne originario di Avola ed un 44enne di Siracusa, entrambi con diversi precedenti per reati contro il patrimonio.
I due sono stati sorpresi mentre rompevano con delle pietre i finestrini delle auto, posteggiate nei pressi dell’attività di intrattenimento, e trafugavano soldi e oggetti.
La refurtiva: borse, portafogli, occhiali da sole, cappotti e soldi, è stata restituita ai proprietari dei mezzi, avvisati dai Carabinieri intervenuti.
I due ladri sono stati arrestati per furto aggravato e danneggiamento e sottoposti agli arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria.




Benvenuta Francesca, è lei la prima siracusana del 2023: è nata alle 00:49

Francesca è la prima nata del 2023 in provincia di Siracusa. Il parto è avvenuto nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Umberto I del capoluogo. Francesca è venuta alla luce con parto spontaneo alle ore 00,49, pesa 3 chili e 430 grammi ed è la
secondogenita di Eleonora Comito 36 anni e Manuel Attard 37 anni, nati a Siracusa e residenti a Priolo Gargallo. Manuel è un noto arbitro internazionale di basket. La bimba e la mamma godono di ottima salute.
Alla piccola Francesca, gli auguri rituali dell’Asp di Siracusa.




Botti illegali, sequestrati candelotti e altro materiale. Due arresti

Agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno arrestato, in flagranza di reato, un uomo di 36 anni per detenzione di materiale esplosivo di natura illegale e per ricettazione.
Una perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire 34 candelotti esplosivi (del peso netto di 2100 grammi) nascosti all’interno di un deposito.
Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari.
Arrestato anche un 31enne, già noto alle forze di polizia, per avere detenuto materiale esplosivo di natura illegale, per omessa denuncia di materiale esplodente e per ricettazione del materiale esplosivo illegale.
Il giovane, a seguito di perquisizione, è stato trovato in possesso di 7 colli di materiale esplosivo ed artifizi pirotecnici, di varie categorie e classificazione, anche di genere commercialmente vietato, per complessivi 43154 grammi di massa totale lorda e 9244 grammi di NEC (contenuto esplosivo netto).
Al termine delle incombenze di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.




Pronto il decreto Salva-Ias, Carta: “Soluzione concreta per imprese e lavoratori”

“Con il decreto a cui sta lavorando il Governo nazionale e annunciato dal presidente della Regione, Renato Schifani e dall’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, il polo industriale siracusano ha una concretezza da cui ripartire”. Il deputato regionale e sindaco di Melilli, Giuseppe Carta esprime ottimismo dopo la notizia secondo cui il Governo ha pronto un decreto di salvaguardia “di tutti i siti di interesse e per le strutture- spiega il parlamentare dell’Ars- annesse, attenzione per l’ambiente e per la salute, senza danneggiare imprese e lavoratori, con l’attribuzione al commissario nominato dalla Procura di poteri per autorizzare lo scarico, nelle more dell’ottenimento dell’Aia”. Il presidente della Regione ha parlato di tempi brevi, entro i quali il decreto sarà emanato e con cui la soluzione per il depuratore Ias di Priolo sarà attuabile. “Se non fossimo intervenuti -ha detto il governatore- l’impianto, che è sotto sequestro della magistratura, si sarebbe dovuto fermare con gravissime conseguenze per il mondo produttivo della Sicilia orientale, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro”. Carta entra nel dettaglio e ritiene “chiaro che questa attività mette al riparo uomini e cose da condizioni di carattere penale e dovrebbe dare la possibilità alle raffinerie di scaricare i propri rifiuti, nelle more di  mettere in piedi un ‘Aia con un effettivo investimento nel depuratore, nel rispetto delle prescrizioni oppure concedendo alle raffinerie la possibilità di riorganizzarsi perché la sicurezza di non inquinare più sia garantita. Si legge speranza in tutto questo e piena solidarietà alle famiglie del polo industriale ed alle imprese, anche dell’indotto. Per la prima volta -conclude Carta- Siracusa ha su di sé un’attenzione di primo livello che merita e che i lavoratori della zona industriale hanno sempre meritato. Una boccata d’ossigeno vera. Prima si definirà la questione organizzativa e saranno realizzati i lavori, meglio sarà” .

 




Colpi d’arma da fuoco nella notte, gambizzato un 38enne alla Borgata

Sparatoria nella notte in Borgata, a Siracusa. Poco dopo la mezzanotte, nei pressi di corso Timoleonte, ignoti hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un uomo. In terra è rimasto un 38enne, pregiudicato, raggiunto alla gamba.
Per lui è stato necessario il ricovero in ospedale, a Siracusa. Non è in pericolo di vita.
Le indagini sono affidate ai Carabinieri. Al momento, non viene esclusa nessuna pista. Una delle ipotesi parrebbe essere quella di un possibile “avvertimento”, maturato negli ambienti della malavita siracusana. Ma non tralascia alcun dettaglio.
Nel frattempo, gli investigatori stanno visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza alla ricerca di elementi che permettano di chiarire la dinamica ed identificare l’autore, o gli autori, del ferimento.




Una soluzione normativa per Ias, il senatore Nicita rilancia il commissario nazionale

Ha sollevato nuove e duplici preoccupazioni la nota dell’amministratore giudiziario di Ias (clicca qui). Con l’intimazione dello stop ai conferimenti di reflui industriali in impianto, ai timori di natura ambientale si legano adesso quelli occupazioni e circa futuri investimenti. La Regione ha assicurato di essere pronta a fare la sua parte, attraverso il Consorzio Asi. Ma sempre più avvertita pare essere la necessità di una soluzione normativa, che passi dal legislatore romano.
Il senatore siracusano Antonio Nicita (PD) è il primo firmatario di un nuovo emendamento, presentato in Commissione Industria.
“Nel rispetto del ruolo della magistratura, il legislatore deve indicare un possibile percorso”, spiega presentando il nuovo testo che segue quanto già intrapreso dal PD con la proposta di un commissariamento nazionale di impianti di depurazione di reflui industriali, utilizzati da quelle infrastrutture strategiche, oggetto di sequestro dell’Autorità giudiziaria anche con divieto d’uso.
Il nuovo emendamento al decreto Lukoil introduce alcune ulteriori modifiche. “Si conferisce la possibilità al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, in considerazione dell’assoluta necessità di salvaguardare la produzione, l’occupazione, la salute e l’ambiente, di autorizzare la prosecuzione dell’attività produttiva presso gli impianti di interesse strategico nazionale (oggetto dell’art.1 del Decreto “Lukoil”) nei confronti dei quali l’autorità giudiziaria abbia adottato provvedimenti di sequestro sui beni dell’impresa titolare per temporanea inadeguatezza dell’impianto allo smaltimento dei reflui, per un periodo di tempo determinato, non superiore a 24 mesi. Ciò a condizione che vengano adempiute, tramite un commissario nominato dal Ministro, tutte le prescrizioni necessarie ad assicurare la più adeguata tutela dell’ambiente e della salute secondo le migliori tecnologie disponibili. In tale caso, i provvedimenti di sequestro non impediscono, nel corso del periodo di tempo indicato nell’autorizzazione, l’esercizio dell’attività d’impresa a condizione che esista la concreta possibilità di prevenire il danno ambientale e alla salute”.
Il Commissario nominato dal Ministro “deve agire in concerto con i commissari eventualmente nominati dall’Autorità giudiziaria per l’assunzione di ogni determinazione necessaria, per l’avvio ovvero la prosecuzione dei lavori di adeguamento degli impianti di smaltimento dei reflui industriali, anche con riferimento all’impatto del pretrattamento dei reflui industriali a monte che confluiscano nell’impianto di depurazione e provvede all’eventuale stesura o rielaborazione e approvazione dei relativi progetti di adeguamento degli impianti”, spiega Nicita.
Anche la maggioranza ha presentato un emendamento analogo, a prima firma del senatore Amidei e sostenuto dal relatore di maggioranza, il senatore Pogliese.
Le principali differenze tra i due emendamenti consistono nella circostanza che quello proposto da Nicita condiziona l’intervento commissariale nazionale, e dunque la prosecuzione dell’attività, alla circostanza che esista la concreta possibilità di prevenire il danno ambientale e alla salute; individua un periodo massimo di 24 mesi, anziché 36, per la realizzazione degli investimenti; impone al Commissario di nomina ministeriale il concerto con i commissari eventualmente nominati dell’Autorità giudiziaria; indica nella programmazione delle risorse dei fondi strutturali europei 2014-20 non spesi dalle regioni, l’ambito di possibile finanziamento degli investimenti secondo quanto deciso da RepowerEU. Per la Regione Siciliana la spesa complessiva attivabile è di oltre 300 milioni, da impegnare entro i primi mesi del 2023.

Il percorso di eventuale approvazione degli emendamenti presentati in sede di conversione del Decreto Legge “Lukoil” dovrebbe completarsi entro la fine del mese di gennaio alla Camera. Dal momento che la procedura concordata per l’interruzione dei conferimenti è complessa e articolata – prevedendo speciali autorizzazioni per l’impatto ambientale in relazione alla canalizzazione in torcia di tutte le sostanze industriali da eliminare prima dell’interruzione vera e propria – è ragionevole ritenere che, fatte tutte le verifiche tecniche del caso, in caso di approvazione dell’emendamento, ci sia lo spazio per interventi risolutivi nel pieno rispetto dell’autonomia e delle prerogative dell’Autorità giudiziaria.




Turismo a Siracusa, i dati del 2022 fanno contenti gli albergatori (anche senza russi)

Nel 2022 i numeri del turismo a Siracusa si avvicinano a quelli pre-pandemia (2019), senza però riuscire ad eguagliarli. A fornire i dati è l’associazione Noi Albergatori: 229mila arriva per 686mila pernottamenti nel 2022 contro gli oltre 275 mila arrivi e quasi 791 mila pernottamenti registrati tre anni addietro.
“Nonostante il ponte dell’Immacolata, la festa Santa Lucia e le festività natalizie non si è riusciti a replicare quei numeri. Ma gli albergatori siracusani possono dirsi soddisfatti del buon andamento della stagione turistica. Il 2022 consoliderà infatti l’apporto del Pil turistico al 15%”, analizza Giuseppe Rosano, presidente dell’associazione.
“Nonostante i mancati soggiorni dei russi, turisti alto spendenti, l’andamento turistico conteneva tutti i presupposti per superare il 2019, grazie all’apporto delle significative presenze, oltre che di francesi e tedeschi, di statunitensi, inglesi e di turisti provenienti dall’est-europeo, in particolare. Poi una lieve flessione si è registrata tra la fine di agosto e settembre, probabilmente a causa delle elezioni nazionali, fenomeno che, come dimostrano le statistiche, si verifica ogni qualvolta si vota in Italia. Tuttavia, dopo due anni di crisi pandemica, che ha attanagliato il comparto turistico – ancora il presidente di Noi albergatori Siracusa – la soddisfazione è ai massimi livelli, sebbene la spesa di luce e gas abbia inciso in maniera copiosa sui costi di gestione».
Ma quale obiettivo si propone Noi Albergatori Siracusa per il 2023? «Innanzitutto, di rafforzare l’offerta turistica della “destinazione Siracusa” – spiega Giuseppe Rosano – riproponendo l’accreditata qualità degli alberghi associati sia sul mercato nazionale e sia, in modo più incisivo, su quello internazionale proveniente del Medio Oriente e dall’est asiatico con Cina e Corea del nord in forte espansione. Altra mission è prendersi cura della nostra città, al fine di far distinguere Siracusa quale meta a forte valenza turistica e allo stesso tempo di consolidare un maggior, ma misurato e duraturo sviluppo turistico, a beneficio anche dei giovani in cerca di occupazione e che nel settore turistico possono trovare prospettive per il loro futuro».




Chiuso l’accesso principale della Cattedrale di Siracusa, sagrato inibito: motivi precauzionali

Sorpresa in piazza Duomo, a Siracusa. Le transenne impediscono l’accesso al sagrato della Cattedrale, a disposizione dei fedeli il solo ingresso laterale su piazza Minerva. Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di una decisione di natura precauzionale, assunta dal Comune di Siracusa, dopo il distacco un piccolo elemento lapideo dalla facciata barocca del Duomo. L’episodio è avvenuto a metà dicembre e per le operazioni di messa in sicurezza sono intervenuti con autoscala i Vigili del Fuoco.
La situazione statica della facciata della Cattedrale non desta preoccupazioni ed è monitorata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa. L’accesso al sagrato rimarrà inibito sino ad inizio del 2023.
Sulla vicenda è intervenuta anche la Diocesi di Siracusa. “Nessun danno a persone o cose: l’ufficio tecnico della Curia ha effettuato i necessari sopralluoghi e in accordo con i tecnici della Soprintendenza ai beni culturali e del personale dei Vigili del fuoco ha effettuato la opportuna messa in sicurezza. Tra l’altro la Curia Arcivescovile, avendo ottenuto un finanziamento con il Pnnr, ha già avviato le procedure necessarie per i lavori di consolidamento dell’intera facciata e della cupola della Cattedrale. In considerazione dello spettacolo in piazza Duomo la sera del 31 dicembre la Curia – si legge ancora nella nota – ha chiesto per precauzione di inibire solo per giorno 31 l’accesso al sagrato. Il Comune di Siracusa ha invece effettuato da oggi un provvedimento di chiusura del sagrato in maniera permanente. L’accesso alla Cattedrale avviene esclusivamente dal portone di piazza Minerva”.
Lo scorso anno, a settembre, l’ultimo intervento di manutenzione sulla facciata del Duomo. Lavori concordati con la Soprintendenza per rafforzare un piedritto che potrebbe – nel tempo – indebolirsi a causa della vetustà (prima metà del secolo XVIII). Interessati alcuni piccoli elementi lapidei di un capitello. Per raggiungere il punto interessato dai lavori, viene utilizzata una piattaforma aerea a ragno piazzata sul sagrato del Duomo. Poco più di dieci anni fa, il prospetto del Duomo fu oggetto di un corposo restauro.




Melilli viaggia su tempi record: approvato il bilancio previsionale 2023/25 da quasi 50 milioni

Approvato a Melilli il bilancio previsionale 2023/2025, in netto anticipo sulla scadenza di legge del 31 marzo 2023. Bilancio votato all’unanimità e che ammonta a 47.9ilioni di euro con il raggiungimento del pareggio tra entrate e spese correnti.
Sono state aumentate le spese dedicate al comparto sociale, nessun taglio ai servizi erogati gratuitamente e conferma della lotta all’evasione fiscale sono alcuni dei punti su cui ruota lo strumento finanziario. Un’ampia parte è stata dedicata alla programmazione di risorse per investimenti in opere e lavori pubblici, attingendo soprattutto a finanziamenti regionali, statali ed europei.
Per far fronte all’incremento delle spese sostenute dal Comune, in particolare quelle energetiche, sono state limitate le spese discrezionali a favore invece di interventi in campo sociale e istruzione .
Alle risorse già disponibili in Bilancio saranno aggiunti i decreti del PNRR, sulla base dei numerosi progetti presentati (digitalizzazione, istruzione e viabilità), a cui vanno aggiunti i progetti in ambito sociale gestiti insieme al Comune di Augusta.
“Per fronteggiare le criticità di questo periodo, la Giunta ha deciso di operare una manovra economico-finanziaria fortemente concentrata nel mantenimento della spesa sociale e dei servizi”, commenta il sindaco, Giuseppe Carta. “Ci siamo impegnati, insieme agli uffici che ringrazio per l’impegno profuso, per arrivare all’approvazione dello strumento finanziario entro la fine dell’anno, consentendo un’efficace programmazione degli interventi e dell’azione amministrativa sul lungo periodo ed evitando l’esercizio provvisorio. Sarà sicuramente un bilancio da rivedere, alla luce degli scenari regionali e statali che si presenteranno nei primi mesi del 2023, in cui saranno previste le risorse regionali per la costituenda ‘Fondazione Valenti’ che gestirà tutti i siti culturali di Melilli e con il grande obiettivo di diventare hub culturale di riferimento nel Mediterraneo, l’attuazione di un progetto relativo alla prevenzione dei disturbi della vista nella popolazione scolastica del nostro territorio, in sinergia con l’Asp e con l’utilizzo di risorse di soggetti privati, realizzazione di un’area parcheggio multifunzionale in prossimità di piazza San Sebastiano e progettazione del nuovo Teatro Comunale, sempre a Melilli. Occhio di riguardo per il sociale con la realizzazione di un centro antiviolenza con casa rifugio a Città Giardino e di un centro polifunzionale per i servizi alla famiglia a Villasmundo, oltre la realizzazione di asili nido a Villasmundo e a Melilli. Inoltre le frazioni sempre al centro del progetto con interventi sulla viabilità previsti a Villasmundo, la realizzazione di nuovi pozzi nella frazione di Città Giardino, oltre che a Melilli centro, ed il rifacimento della rete idrica nelle contrade del territorio di Villasmundo e per l’intero centro urbano di Città Giardino”.




Ilarda commissario liquidatore Asi orientale. “Ruolo chiave nella risoluzione del problema Ias”

La giunta regionale ha approvato la nomina del magistrato Giovanni Ilarda a commissario liquidatore del Consorzio Asi Sicilia orientale, ovvero per la liquidazione dei consorzi aree industriali dei territori di Catania, Enna, Siracusa (depuratore Ias), Ragusa, Calatino di Caltagirone e Messina. La nomina riguarda da vicino anche il caso Ias.
«La vicenda del depuratore di Siracusa, sotto sequestro, è tra le questioni prioritarie del governo. La situazione – ha detto il presidente della Regione Renato Schifani – è delicata e stiamo affrontando il problema con grande serietà. La Regione vuole fare la propria parte, sotto il profilo dell’interlocuzione con la magistratura, con la nomina del nuovo commissario Ilarda, ex procuratore generale di Trento, persona di grande lignaggio giuridico che darà una mano nella soluzione di questa vicenda. Siamo pronti anche a investire economicamente per rimuovere le anomalie nell’interesse della collettività ed evitare il blocco del funzionamento del depuratore di Siracusa, dove conferiscono le aziende del petrolchimico, che sarebbe un grande danno per il comparto produttivo della Sicilia orientale. Il commissario interverrà e si porrà come elemento di discontinuità con il passato per la risoluzione del problema per il quale è necessario un intervento normativo e sostanziale che metta ordine e coniughi il percorso di legalità alla tutela dell’ambiente».

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