Manager della sanità, c’è il nuovo avviso. Proroga di sei mesi per il commissario Asp di Siracusa

Sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana l’avviso pubblico di selezione dei nuovi direttori generali delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale. Contestualmente, dalla giunta è arrivato anche il via libera al decreto con cui si proroga l’incarico degli attuali manager che, col ruolo di commissari straordinari, resteranno in carica fino al prossimo 30 giugno 2023 o fino al termine della selezione pubblica, se questa dovesse concludersi prima del suddetto termine. Salvatore Lucio Ficarra rimane quindi commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, fino al termine indicato dal nuovo avviso pubblico di selezione.
«Un avviso – dice il presidente della Regione Renato Schifani – che mi soddisfa perché contiene importanti elementi di novità, primo tra tutti il fatto che i colloqui con i candidati saranno pubblici. Sulla salute i siciliani sono sensibili e chiedono trasparenza di regole e rigore selettivo. Mi auguro che questa selezione, che contiamo di chiudere tra maggio e giugno, porti a un significativo cambiamento, perché la sanità siciliana ha aspetti di eccellenza che intendiamo mettere in risalto ma lavoreremo concretamente anche per migliorare quegli altri aspetti che necessitano di essere migliorati».
L’avviso di selezione sarà pubblicato anche sul sito istituzionale dell’assessorato regionale della Salute. Possono partecipare esclusivamente soggetti inseriti nell’elenco nazionale di idonei. Con successivo decreto del presidente della Regione, sarà nominata una commissione costituita da tre esperti, di cui uno designato da istituzioni universitarie indipendenti, uno dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e uno nominato dallo stesso governatore, che procederà con la valutazione dei titoli e della concreta esperienza dirigenziale e con un colloquio pubblico.
«I nuovi direttori generali delle aziende e degli enti del sistema sanitario regionale saranno fondamentali nei prossimi anni per la realizzazione della nuova sanità che abbiamo immaginato per la Sicilia – sottolinea l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo -. Un sistema in cui pubblico e privato, strutture ospedaliere e territoriali si integrino perfettamente per fornire ai cittadini assistenza e cure d’eccellenza».




Saldi invernali, in Sicilia vendite a prezzo scontato dal 2 gennaio. “Farà bene al commercio”

Dal 2 gennaio partono in Sicilia i saldi invernali che si concluderanno il 15 marzo. Anticipato di qualche giorno l’avvio dei saldi a livello nazionale, dove gli sconti scatteranno invece dal 5 gennaio.
Dopo la pandemia si è tornati alla programmazione biennale dei saldi e delle vendite promozionali che, oltre a essere prevista dalla legge, è uno strumento fondamentale per consentire a commercianti e consumatori di potersi organizzare anticipatamente. La programmazione regionale 2022-2023, fissata con decreto lo scorso aprile dall’assessorato delle Attività produttive, prevede la vendita di fine stagione invernale appunto dal 2 gennaio al 15 marzo 2023, mentre quella estiva dall’1 luglio al 15 settembre 2023. Nel calendario fissati anche i periodi per le vendite promozionali: dal 16 marzo al 30 giugno e dal 16 settembre al 31 dicembre 2023.
«L’avvio dei saldi del 2 gennaio farà bene al commercio e ai consumatori – dice l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – La misura, che abbiamo condiviso in accordo con le associazioni che rappresentano i piccoli commercianti, ha infatti proprio lo scopo di dare linfa vitale ai negozianti che potranno incassare liquidità fondamentale per la loro sopravvivenza e fornire occasioni di acquisto migliori per gli utenti».

foto dal web




Minicar contro camion sulla Portopalo-Pachino: necessario l’elisoccorso, ferite due giovani

Grave incidente stradale questa mattina lungo la strada che da Pachino conduce a Portopalo di Capo Passero. Coinvolti un camion ed una minicar, a bordo della quale viaggiavano due ragazze, rimaste ferite a causa dell’impatto, che si è verificato in prossimità di una curva, e sarebbe stato particolarmente violento. Vani, per i conducenti di entrambi i veicoli, i tentativi di evitare lo scontro. Sul posto, i soccorritori del 118, il cui intervento non è, tuttavia, stato sufficiente. Le due giovani avrebbero riportato lesioni tali da rendere necessario, infatti, il supporto dell’elisoccorso. I rilievi sono stati affidati ai Carabinieri della Compagnia di Noto, a cui spetta ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.




Servizio Idrico, insorge il Centrosinistra: “Solo alleanze politiche ai danni dei cittadini”

“Attorno alla gestione del servizio idrico (e ai suoi rilevanti risvolti economici) si sta costruendo un’alleanza politico – elettorale a tutto danno dell’interesse dei cittadini”.
Questa la presa di posizione delle forze politiche di Centrosinistra della provincia. Lealtà e Condivisione ,Movimento 5 Stelle,Sinistra Italiana , Articolo 1,Unione Popolare,PCI, Europa Verde – Verdi esprimono chiaramente il proprio dissenso rispetto alla decisione assunta dall’Assemblea dell’Ati Idrico, con il cambio di rotta imposto al percorso inizialmente avviato. “Appena due settimane fa- si legge in una nota congiunta delle forze politiche – sulla scorta delle dichiarazioni di alcuni componenti dell’Assemblea, avevamo espresso la nostra preoccupazione che il termine imposto (giustamente) dalla Regione per completare in tempi brevi l’iter di affidamento del servizio idrico provinciale dietro la minaccia del commissariamento dell’ente potesse offrire a qualcuno l’occasione per ritrattare scelte già prese sulla gestione pubblica dell’acqua in provincia di Siracusa. E così, dopo il lungo silenzio del Presidente Francesco Italia e le rassicurazioni del suo capo di Gabinetto Michelangelo Giansiracusa, l’assemblea dei Sindaci ha clamorosamente cancellato l’intero percorso volto a giungere alla gestione pubblica del servizio idrico avviato e deliberato nel 2020, esprimendosi a favore di un modello di società mista. Una scelta -secondo le forze politiche firmatarie del documento- che esprime una visione miope e rimette alla finalità lucrativa il bene comune per eccellenza, l’acqua. Contrariamente a quanto espresso dall’esito referendario con il quale anche migliaia di cittadini della nostra provincia hanno votato a maggioranza affinché i servizi pubblici, in particolare il servizio idrico, venissero gestiti da “enti pubblici”, con l’abrogazione della “remunerazione del capitale investito”.
Un paradosso, secondo L&C, M5S, Pci, Sinistra Italiana , Articolo 1,Unione Popolare,Europa Verde-Veri, quello che si sta consumando in provincia di Siracusa. “Di chi- puntualizzano- dopo mesi di immobilismo e silenzi che hanno visto passare sopra le nostre teste 60 milioni di euro del PNRR per opere e infrastrutture che sarebbero state indispensabili, come la sostituzione delle reti di distribuzione “colabrodo”, si risveglia improvvisamente dal torpore, cancellando il voto democratico dei consigli comunali della provincia, favorendo l’ingresso dei privati nella gestione del servizio idrico integrato”. Se impianti e infrastrutture restano di proprietà pubblica, al privato è affidata la gestione del servizio.
“ In altre parole- concludono i partiti perlopiù di Centrosinistra – nella gestione mista scelta dall’Ati al pubblico spetta l’onere di offrire le dovute garanzie per contrarre i debiti e al privato l’onore di gestirne utili e profitti, oltre all’opportunità di potere così accedere ai finanziamenti pubblici. Risorse ingenti per accedere alle quali, per esempio, l’attuale gestore privato del servizio di Siracusa, con spiccata lungimiranza, aveva già fatto domanda partecipando ai bandi ministeriali con 9 progetti da 48 milioni di euro dei quali ancora oggi nulla è dato sapere.Stupisce anche la consonanza tra Italia e Carta, d’accordo sulla scelta della gestione mista promossa dal Comune di Melilli, unico a non avere approvato lo statuto dell’Ati, bloccando la conclusione dell’iter di affidamento del servizio”.




L’attività del Comune nel 2022. Civico4: “Troppi obiettivi falliti e troppi verbi declinati al futuro”

Una lettura fortemente critica dell’attività condotta dall’amministrazione comunale nel 2022. Il movimento Civico 4, guidato da Michele Mangiafico boccia il Comune e le scelte compiute dal sindaco, Francesco Italia. Una disamina che segue la conferenza stampa di fine anno, tenuta ieri nel salone del consorzio dell’Area Marina Protetta del Plemmirio. Mangiafico parte da un dato: “Siracusa è al 91° posto in Italia secondo lo Human Smart City Index, – dice il leader del movimento – penultimo secondo lo studio di Italia Oggi, 90° nel report della qualità della vita del Sole 24 Ore, quarto posto con il 67,6% di perdite idriche secondo il più recente report dell’Istat sulla rete di distribuzione. I dati smentiscono le magnifiche e progressive sorti decantate al primo cittadino e non si lasciano impressionare dalla politica dell’effimero messa in campo in questi cinque anni. Era l’ultimo consuntivo a cui siamo stati costretti ad assistere. Non ci doveva più essere spazio, se non in minima percentuale, per i verbi declinati al futuro. Al contrario, ancora una volta, il sindaco ha sovrabbondato di “faremo””.
Mangiafico parla di mistificazioni, a partire da quando “il sindaco ha parlato di 40 milioni di euro in cassa che sarebbero il sintomo del buono stato di salute dell’ente. Se così fosse, il buon padre di famiglia avrebbe iniziato col pagare le rate del disavanzo nato dalla revisione straordinaria dei residui della scorsa Amministrazione e non pagate in questi cinque anni. Invece, neanche l’ombra. I revisori dei conti hanno accertato nel Rendiconto 2021un ulteriore disavanzo di 2.993.436,22 euro, che si aggiunge al disavanzo già esistente a fine 2020, per un totale di 18.937.325,75 euro di disavanzo accertato al 31/12/2021. A questo va aggiunto un indebitamento di circa 40 milioni di euro e residui attivi non riscossi per circa 110 milioni di euro. Se fosse vero ciò che ha detto Italia-la domanda di Mnagiafico-  perché non ha iniziato da subito a pagare i debiti, a cominciare dalle rate del disavanzo che la sua stessa Amministrazione ha finora ignorato?”
Il movimento nutre forti dubbi sugli accertamenti Tari. “soprattutto alla luce di richieste di rettifica e ricorsi cui i cittadini virtuosi stanno lavorando. – spiega ancora Mangiafico – L’Amministrazione ha lavorato su banche dati non bonificate e non ha ancora dimostrato di avere riscosso (non accertato) più di quanto fatto negli anni precedenti. Secondo il report ufficiale pubblicato dall’Amministrazione comunale di Siracusa sul sito istituzionale, la percentuale di raccolta differenziata nel 2022 è ferma al 49,58%. Il sindaco vanta per il 2022 il raggiungimento del 50%, ma si trova oltre quindici punti sotto la soglia che doveva raggiungere per legge.”

Sempre a proposito di tributi, Mangiafico parla del sistema idrico: “L’aumento dell’acqua deliberato nel 2022 dal sindaco nella qualità di presidente dell’Ati idrico e propedeutico per la richiesta di finanziamento della società di gestione presente nella stessa delibera 6/2022 ha certificato la pessima gestione delle politiche idriche da parte dell’Amministrazione perché è avvenuto in base alle indicazioni dell’Arera del 2017. Dopo 54 guasti importanti negli ultimi 24 mesi, il sindaco annuncia a fine anno che riparerà la condotta di via Trapani.”
Sull’avvio dei nuovi corsi di laurea con l’Università di Messina, Mangiafico parla di assoluta mancanza di “visione del tessuto economico e della vocazione culturale della città, assecondando la logica dell’orticello universitario siciliano, senza alcuno slancio che imponga la città di Siracusa quale eccellenza in qualche settore in partenariato con una eccellenza universitaria italiana o mondiale né alcuna progettualità per la realizzazione di un autonomo spazio universitario in città. L’Università di Messina, secondo la classifica Censis, è una delle ultime in Italia, solita operazione di piccolo cabotaggio”.
Nell’ambito delle Politiche Sociali, “ciò che dovrebbe essere ordinario viene vantato come il primo dei risultati raggiunti nel 2022, ovvero i tempi di pagamento delle cooperative sociali. – ancora il leader – Se questa è l’unità di misura dell’eccellenza del settore, ci permettiamo di ricordare tutti i fallimenti certificati dal quinquennio: mancata adozione del Peba, chiusura dei centri anziani di Epipoli e Santa Lucia, riduzione degli spazi del centro anziani di Akradina, mancato scorrimento graduatorie ADA e ADH, soppressione dei servizi per non udenti e non vedenti, mancata previsione degli asili nido in tutte le realtà decentrate del territorio (Villaggio Miano, Belvedere, Tivoli, Ortigia, zone balneari).”
E infine il capitolo sport, con la vicenda della Cittadella dello Sport in primo piano e la pensilina dello stadio,  le cui soluzioni sono “entrambe previste per il 2023. Sempre al futuro, vengono declinati i nuovi punti della pubblica illuminazione, mentre l’Amministrazione non è capace di manutenere i vecchi (vedi tratto di via Lido Sacramento) e la nuova gara per il verde e il diserbo, con la città che resta una giungla”.




Truffa dello specchietto, la Polstrada smaschera 30enne: vittima un 85enne

Ennesimo caso di truffa dello specchietto a Siracusa. A smascherare un trentenne che aveva preso di mira un uomo di 85 anni sono stati gli uomini della Polizia Stradale. L’episodio si è verificato nei giorni scorsi nel cuore del capoluogo, in una strada interessata dallo shopping natalizio. L’attenzione dell’anziano, alla guida della sua auto, è stato ad un certo punto richiamata da un giovane di 30 anni, a bordo di un veicolo di media cilindrata, il cui specchietto retrovisore esterno risultava danneggiato. La versione del giovane parlava di un urto causato dall’85enne durante il passaggio dalla via. Pur non essendosene reso conto, l’uomo avrebbe creduto al giovane, che ne frattempo, con la solita spiegazione, avrebbe richiesto un risarcimento danni immediato, con i contanti a disposizione dell’anziano, pur di non ricorrere, ipoteticamente alle compagnie assicurative, onde evitare aumenti del premio. La Polizia Stradale, tuttavia, avendo notato la scena, hanno bloccato i due, ricostruendo la vicenda e deferendo il trentenne alla Procura della Repubblica. La Polstrada coglie l’occasione per ricordare agli utenti della strada che questo genere di truffa, pur essendo datato, continua a mietere vittime, ignari automobilisti, spesso anziani, che si ritrovano in una situazione in cui la tensione ha il sopravvento, tanto da consentire ai malviventi di portare a termine il proprio intento: sottrarre denaro senza che, in realtà , ci sia mai stato alcun incidente. Se ci si ritrovasse alle prese con una situazione del genere,occorre chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.




Droga e mille euro in casa, arrestato pusher in Ortigia

Arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti l’uomo di 44 anni raggiunto ieri sera dalla Squadra Mobile di Siracusa, al termine di celeri indagini condotte in Ortigia. L’uomo percorreva un un vicolo del centro storico, a bordo di un motociclo, sprovvisto di patente di guida  e copertura assicurativa.
Nel corso della perquisizione condotta, l’uomo è stato trovato in possesso di  3 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio.
Estesa alle abitazioni nella disponibilità dell’arrestato, la Mobile ha rinvenuto materiale per il confezionamento e la somma di 1.000 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.
Al termine delle incombenze di rito, il presunto spacciatore, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.




Capodanno e giochi pirotecnici. Gli artificieri: “Solo da rivenditori autorizzati”

Alla vigilia della notte più lunga dell’anno, arrivano i consigli degli artificieri della Polizia per festeggiare in sicurezza l’arrivo del nuovo anno ed utilizzare, in modo responsabile e consapevole, i fuochi d’artificio che coloreranno la notte di Capodanno. La questura parte con alcune raccomandazioni: “è importante ricordare che i “botti di Capodanno” vanno acquistati solo dai rivenditori autorizzati e devono esporre il marchio CE, garanzia di conformità ai requisiti di sicurezza delle norme attuali”.
Entreranno in vigore alle  20 del 31 dicembre, e lo rimarranno fino alle  8 del primo gennaio 2023, le prescrizioni per il Capodanno sicuro contenute in un’ordinanza sindacale, che segue le indicazioni della Questura, che riguardano in particolare Ortigia e piazza Duomo.
L’ordinanza consente la somministrazione di alcolici e superalcolici, in piazza Duomo e in Ortigia, solo all’interno dei pubblici esercizi dalle  20 del 31 dicembre alle  8 del primo gennaio e, nella stessa fascia oraria, vieta la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche nelle aree pubbliche di piazza Duomo e di Ortigia. Unica eccezione nella fascia oraria compresa tra le ore 23 del 31 dicembre all’una del primo giorno di gennaio, per consentire il brindisi augurale per il nuovo anno; in tale orario è comunque vietato l’utilizzo di contenitori in vetro e lattine. Le bevande non alcoliche potranno essere consumate liberamente e sempre usando contenitori riciclabili. L’ordinanza, inoltre, vieta la vendita e gli spari di prodotti pirici in piazza Duomo e in Ortigia e l’introduzione dei cosiddetti spray al peperoncino.




Compra una bici online ma chiede 250 euro per “tasse”: era una truffa, denunciato 44enne

Truffa ai danni di un uomo di Noto. Gli agenti del locale commissariato hanno denunciato un uomo di 44 anni, residente in provincia di Mantova.
Nel mese di ottobre, la vittima ha messo in vendita  una mountain bike, inserendo l’annuncio on line nella piattaforma di un noto social network.
Dopo alcuni giorni, un fantomatico utente di nazionalità francese, residente in Costa D’Avorio per motivi di lavoro, ha contattato il venditore, impegnandosi ad acquistare la bicicletta per la somma di 2000 euro, fatta eccezione per le spese d’imposta di 250 euro che il venditore avrebbe dovuto corrispondere prima di ricevere la somma pattuita per la vendita.
Pagate le spese, tuttavia, il venditore non ha ricevuto alcunché. Dopo aver compreso di essere stato truffato, ha sporto denuncia in commissariato. Le indagini hanno consentito di risalire al presunto colpevole della truffa, pertanto denunciato.




“Anno difficile, futuro incerto per la zona industriale”: bilancio e timori dei sindacati

“Un anno impegnativo per il mondo sindacale siracusano alle prese con una crisi industriale non indifferente e che rischia di provocare ricadute occupazionali  ed effetti domino sull’intera economia provinciale”.
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Roberto Alosi, Vera Carasi e Luisella Lionti, nel tradizionale consuntivo di fine anno, non esitano ad indicare nel polo petrolchimico la maggiore criticità affrontata nel 2022.
“È indubbio che le maggiori preoccupazioni riguardino il futuro del polo energetico siracusano – sottolineano i tre segretari – La vicenda Lukoil e l’ancor più delicata questione riguardante l’Ias, hanno messo in discussione la stabilità del progetto industriale del nostro territorio. Sono due vicende che, ognuna con propria specificità, siamo costretti a portarci dietro anche nel nuovo anno.
Se per Lukoil il commissariamento statale potrebbe rappresentare una rassicurazione, se pur a tempo, per i lavoratori, restano ancora da decifrare le intenzioni dei vertici del colosso russo. Bene ha fatto il governo a fissare un decreto ‘Salva Lukoil’, ma adesso bisogna comprendere se le offerte arrivate e le trattative in corso per la vendita del sito priolese sono reali e concretamente vantaggiose anche per i lavoratori.
Cgil, Cisl e Uil territoriali hanno rivendicato il ruolo strategico dell’area industriale siracusana mobilitandosi in vari modi. Manifestare in corteo e presenziare sotto il ministero a Roma, sono stati segnali forti per sottolineare i rischi di default economico che correrebbe l’intera provincia in caso di dismissioni nelle aziende.
C’è una interconnessione economica ormai storica per il nostro territorio. – continuano – Se il 51% del Pil provinciale arriva ancora dall’industria, nessuno può negare il suo valore nell’economia di circolo che muove altre decine di attività produttive: nessuna esclusa”.
Ecco allora l’esigenza di alimentare una politica industriale che guardi al futuro rinnovando produzioni rispettose dell’ambiente e, allo stesso tempo, capaci di mantenere alto il valore della ricchezza interna prodotta.
L’impianto consortile dell’Ias merita una riflessione a parte. Se da un lato non possiamo che essere al fianco della magistratura per il rispetto delle regole e l’accertamento delle possibili responsabilità, dall’altra non possiamo esimerci dal mantenere alta la nostra preoccupazione.
Il depuratore è uno dei fulcri dell’attività industriale. Il suo blocco, nella peggiore delle ipotesi la sua chiusura, rischierebbe di avviare un processo di graduale dismissione delle attività industriali fino ad oggi garantite.
Anche in questo caso abbiamo auspicato un intervento della politica affinché individui la soluzione migliore per scongiurare il peggio. Una legge speciale o un decreto in deroga potrebbero concedere all’impianto un periodo di attività per il tempo necessario ad effettuare i lavori per rimetterlo in sicurezza.
Anche in questo caso chiediamo tempestività di intervento perché, ancor più di Lukoil, questo pezzo di industria rischia di far precipitare la situazione”.
Roberto Alosi, Vera Carasi e Luisella Lionti, nel corso dell’anno, sono tornati più volte sul caro energia che sta schiacciando le famiglie.
“Di questi ultimi giorni le previsioni che ipotizzano possibili riduzioni delle bollette elettriche e ancora aumenti per quelle del gas. Anche in questo caso stiamo vivendo una pandemia energetica che deve essere affrontata con strumenti legislativi e programmazione politica verso una maggiore autonomia del paese.
La guerra in Ucraina, che come sindacato abbiamo condannato dal primo momento, sta inevitabilmente rimettendo in discussione equilibri di politica energetica dati per scontati e messo chiaramente alla luce i sottili equilibri che legano l’economia internazionale.
Ovviamente, come avviene in questi casi, a pagarne le conseguenze sono i cittadini che vedono intaccate le già esigue economie. Un problema acuito per gli anziani, i pensionati e i non autosufficienti alle prese con pensioni esigue che non possono competere con l’aumento dei prezzi energetici e degli stessi generi di prima necessità.
Se il tasso di povertà è aumentato in questo ultimo anno significa che non sono stati garantiti strumenti necessari ad un contenimento.