Poliziotti salvano un cane che rischiava di essere investito: adesso si cerca il proprietario

Gli agenti del Commissariato di Priolo Gargallo hanno trovato e soccorso un cane che vagava ne pressi della provinciale 25 per Floridia. L’animale rischiava di venire investito dalle auto in transito, provvidenziale – in qu esto senso – l’intervento degli agenti.
Le prime ricerche del proprietario non hanno dato esito. Il cane, infatti, non ha il microchip o altri elementi che possano ricondurre alla sua provenienza.
Dal commissariato di Priolo invitano il proprietario a contattare il numero 0931776411. L’appello è stato diffuso anche attraverso la pagina facebook della Questura di Siracusa.




La fortuna bacia Canicattini: quasi 36 mila euro al SuperEnalotto

La fortuna torna a baciare la provincia di Siracusa. A Canicattini Bagni, secondo quanto riporta Agipronews, è stato centrato un 5 al SuperEnalotto  del valore di  35.836,83 euro. La giocata vincente è stata convalidata nell’esercizio di via XX Settembre. Il Jackpot, nel frattempo, continua a crescere e per il prossimo concorso metterà in palio 331,9 milioni di euro. L’ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio 2021, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone, in provincia di Fermo. In Sicilia il “6” manca da aprile 2018, quando furono vinti 130 milioni a Caltanissetta. Opportuno ricordare i rischi di un eccessivo ricorso al gioco.




Non sopporta il centro migranti vicino casa sua,42enne ne danneggia l’ingresso

Minacce gravi e danneggiamento. Dovrà risponderne un uomo di 42 anni. Gli agenti del commissariato di Pachino l’hanno denunciato a seguito di un episodi nel corso del quale sarebbe andato in escandescenza. Si trovava nei pressi di un centro gestito da una cooperativa che ospita cittadini stranieri. Ma.  sopportando la presenza della struttura nelle vicinanze della propria abitazione, l’uomo, dopo aver avuto un diverbio con alcuni ospiti, avrebbe raggiunto l’ingresso  della struttura danneggiandone la porta.




Trasporto non autorizzato di rifiuti speciali: denunciati due avolesi

Trasporto non autorizzato di rifiuti speciali non pericolosi. Denuncia penale per due avolesi di 29 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Gli agenti del commissariato di Avola, durante un servizio di controllo del territorio, li hanno sorpresi nei pressi di via Brancati mentre, a bordo di un autocarro, trasportavano, senza alcuna autorizzazione, materiale ferroso.




Nuovo ospedale di Siracusa, a giorni proroga per il commissario straordinario: riparte l’iter

Dovrebbe arrivare entro la settimana la proroga del commissario per la realizzazione dell’ospedale di Siracusa. Nei mesi scorsi era scaduto il mandato, conferito nel 2020 al prefetto di Siracusa. Adesso la nuova proroga, alla luce della complessità delle operazioni necessarie per la costruzione del nosocomio atteso da trent’anni. “Mi è stata data conferma dalla Presidenza del Consiglio che la proroga del commissario per ospedale di Siracusa è stata inserita nel mille proroghe che dovrebbe andare in Consiglio questa settimana”, fa sapere l’ex ministro Stefania Prestigiacomo che con un emendamento riuscì ad ottenere il metodo commissariale per l’ospedale di Siracusa. Modificato il passaggio del decreto legge 23 dell’aprile del 2020 che prevedeva la possibilità di una sola proroga del mandato annuale del commissario straordinario.
Anche Luca Cannata, parlamentare di Fratelli d’Italia, indica chiaramente che per la proroga del mandato sia solo questione di giorni, dopo due mesi di attesa. “Entro la fine dell’anno, forse già entro questa settimana, la norma che prevede la proroga dell’incarico di commissario per il nuovo ospedale di Siracusa al prefetto Giusi Scaduto sarà inserita nel ddl di bilancio o nel millleproroghe”.
Potrebbe così riprendere il percorso interrottosi nei mesi scorsi. La struttura messa in piedi dal commissario Giusy Scaduto ha portato a casa in poco tempo una serie di risultati: dal concorso internazionale per una idea progettuale allo studio di fattibilità tecnico economico, dalla variante urbanistica all’avvio delle procedure di esproprio. “Per questo importante progetto servono procedure snelle e veloci come quelle adottate per la ricostruzione del ponte di Genova proprio attraverso un commissario”, ricorda Cannata.




Tari, il 35% dei siracusani non la paga. Coppa: “Troppi non sono abituati a pagare. Serve equità”

“I numeri non mentono. A Siracusa ci sono persone che non pagano i tributi locali perchè non sono abituate a pagare. La percentuale è troppo alta: non è fisiologica, è patologica”. Sembra la sfuriata di un cittadino qualunque, ma a pronunciare questa frase è Pierpaolo Coppa, assessore ai tributi del Comune di Siracusa. “Ci sono tanti che non sono abituati a pagare, per tantissime ragioni. Stiamo facendo analisi per capire questo dato”, aggiunge subito dopo, in diretta su FMITALIA.
Il dato, per il momento, è questo: nel 2021 non sono stati pagati 9,7 milioni di Tari; nel 2020 sono stati 7 i milioni di euro non versati dai contribuenti. Si tratta di persone e di utenze non domestiche censite regolarmente e autodenunciate, senza estendere il dato all’evasione totale. Il trend nei tre anni è di 7,5 milioni di euro, il che significa 35% circa di elusione. “Una media troppo alta e che non ha a che fare con le difficoltà economiche fisiologiche”. Con una battuta, non pagare la Tari a Siracusa è quasi uno state of mind.
Cosa fa Palazzo Vermexio per recuperare le somme? “Nelle settimane scorse sono partiti migliaia di accertamenti e solleciti per il mancato pagamento di Imu e Tari a Siracusa. Su Imu è stato commesso qualche errore, è un’imposta più complicata. All’ufficio tributi c’è comunque grande disponibilità a verificare le singole situazioni e correggere la cartella in caso di errore. Sugli accertamenti Tari non risultano grandi sviste, anche grazie al ricorso alla verifica catastale”, spiega l’assessore Coppa. Queste operazioni, però, valgono sino ad ora poco più di 2 milioni di riscossione. A cui aggiungere, in prospettiva, una somma simile dal saldo Tari da pagare entro gennaio 2023, senza more e interessi. “Ponti d’oro a chi vuole pagare”, dice l’assessore per indicare una precisa scelta della politica ovvero eliminare oneri accessori, dove possibile, e favorire rateizzazioni a chi vuole regolarizzare la propria posizione.
“S riusciamo ad allargare la platea di quelli che pagano, riusciamo a contenere gli aumenti vari di questo periodo senza doverli ribaltare in bolletta. Dobbiamo far abbassare la percentuale di chi non paga, che oggi è patologica. Serve una distribuzione equa del carico fiscale: non paghino sempre gli stessi e basta furbetti. Vi assicuro che è una lotta continua in una città che fatica ad andare oltre il 50% di differenziata perchè, forse, il 50% non paga la Tari”, dice a ruota libera Coppa.
Tra le situazioni adesso sotto la lente dell’Ufficio Tributi c’è quella delle utenze non domestiche: negozi, ristoranti, alberghi, etc. “Nel 2020 e nel 2021, le utenze non domestiche hanno goduto di grosse agevolazioni per il covid ed anche aiuti statali e regionali. Eppure sono quelle con cui fatichiamo di più e con situazioni da verificare: faccio un esempio, un ristorante non può avere la stessa classe di pagamento di una biblioteca”. Una frase che apre uno spaccato sin qui inedito nel dibattito pubblico.
“Dobbiamo capire tutti che non viviamo solo di diritti ma anche di doveri. Pensiamo a quel 50% che differenziata, che paga e che in qualche modo è costretto a pagare anche per chi non lo fa. In tutto ci vuole equità e misura. Stiamo faticosamente cercando di portarla questa equità. I cittadini, però, devono collaborare”.




Teatro comunale chiuso, nessuno si assume responsabilità. E Auteri (FdI) punta Granata

Tra il deputato regionale Carlo Auteri (FdI) e l’assessore comunale alla cultura, Fabio Granata, non corre certo buon sangue. Auteri ha chiesto nei giorni scorsi le dimissioni di Granata per la mancata apertura del teatro comunale di Siracusa, nonostante i milioni di euro spesi e le dichiarazioni roboanti dei mesi scorsi, culminate anche nella indicazione di un direttore del teatro.
Intervenendo su La Sicilia, Granata ricorda il fulmine che colpì nel 2018 il teatro come origine dei guai. Un passaggio che fa saltare dalla sedia il deputato regionale. “Offende l’intelligenza dei lettori e dei professionisti. Non è stato capace di farsi rilasciare il certificato di prevenzione incendi in 5 anni di amministrazione. Ancora afferma che un fulmine avrebbe colpito il tetto arrecando danni gravi all’impiantistica. Dare la colpa al maltempo è comodo, al fulmine è un capolavoro. Vendersi la sostituzione delle manichette e degli estintori, così come la manutenzione delle grondaie, come lavori eseguiti dall’amministrazione comunale in questi anni è paradossale: si chiama ordinaria amministrazione. Aggiungerei anche che la graticcia del teatro (la struttura a travi di legno o di metallo alloggiata in cima alla torre scenica, a ridosso del soffitto del palcoscenico) è stata costruita malissimo sperperando denaro pubblico e nessuno ha seguito i lavori come avrebbero dovuto”, dice Carlo Auteri in una nota inviata alle redazioni. “Avevo chiesto come sia possibile pensare di gestire un teatro comunale in quel modo. Ma non ho ricevuto risposte….”, aggiunge.
L’esponente di FdI ricorda come l’associazione “Teatro della città” abbia ricevuto in affidamento la gestione quinquennale a settembre 2021, “senza ancora aver avviato alcuna operazione”. Secondo quell’accordo, “il privato deve corrispondere 80mila euro l’anno al Comune di Siracusa. La domanda è: ha già pagato una prima tranche? E perché non ci sono notizie sui programmi dell’amministrazione comunale? Silenzio. Granata – insiste Auteri – preferisce offendere e parlare, cito, di ‘sedicente operatore culturale, conosciuto più per piccole vicende giudiziarie di paese che per particolari imprese nel settore teatrale’. Ebbene, Granata è molto distratto probabilmente perché è chiuso nelle sue stanze. Quando era assessore regionale al Turismo e faceva eventi con soldi pubblici, io stavo creando il Circuito Regione Sicilia, rimettendo in marcia 21 teatri chiusi utilizzando soldi dei privati e coinvolgendo 110 teatri in tutta Italia. E molte altre cose di cui non mi vanto. Mi spiace che Granata non riesca ad accettare le critiche. Lo ha dimostrato lo scorso settembre quando spinse e aggredì un residente che lo stava contestando durante l’ennesima inaugurazione, quella volta di una semplice lapide restaurata sulla facciata della casa Natale di Elio Vittorini. Neanche allora si dimise, evidentemente il posto di assessore lo considera scolpito nella pelle”.




Teatro comunale, Granata: “Polemiche inutili, lo restituiremo presto alla città”

Per fare chiarezza sul teatro comunale di Siracusa, lungo intervento di Fabio Granata. L’assessore alla cultura ripercorre il lungo e complesso iter del recupero di quell’edificio, racconta il suo impegno e spiega lo stato attuale dei lavori per consentire la riapertura definitiva del teatro di Ortigia.
“Il Teatro Comunale di Siracusa era chiuso dal 1957 (definitivamente dal 1962, ndr) nella assoluta indifferenza della città ma soprattutto della sua classe dirigente e dei vertici burocratici del Comune. La storia del suo recupero inizia nel 2004 quando, da assessore regionale ai Beni Culturali, decisi di destinare circa 5 milioni di euro per la sua ristrutturazione, restauro e riapertura. Quella mia decisione diede il primo fondamentale contributo per la sua rigenerazione e la sua riapertura. Si trattò in effetti dell’avvio di una autentica ricostruzione poiché trovammo saccheggi e macerie”, ricorda oggi.
“Basti pensare che anche la torre scenica era crollata e con essa la struttura portante del teatro e tutti gli arredi, dalle bellissime poltroncine alle pregevoli decorazioni artistiche a iniziare dal meraviglioso rosone centrale e dalle sue stupefacenti decorazioni frutto del genio di Gustavo Mancinelli, adesso integralmente restituite all’antica bellezza. Solo la perizia dei progettisti dell’Istituto Regionale per il Restauro diretto dall’architetto Meli e delle maestranze da noi incaricate – ripercorre ancora Granata – riuscirono a riedificare gli interni e a porre le basi per la riapertura, con lavori portati avanti in tempi europei. Mancavano le finiture, gli arredi e i macchinari scenici che furono via via completati dalle amministrazioni comunali successivamente insediatesi”.
Sia Bufardeci che Visentin e Garozzo, “quest’ultimo soprattutto attraverso l’allora assessore Francesco Italia” rivendica Granata, diedero il loro contributo alla ricostruzione progressiva. “Cosi come lo diede Enzo Vinciullo”, riconosce l’assessore alla cultura del Comune di Siracusa.
“Fin dal primo decreto di finanziamento e dal mio incarico conferito all’Istituto Regionale del Restauro, la mia idea precisa era quella di affidarne la gestione all’Inda, cosi da assicurare professionalità nella governance, maestranze competenti, immagine internazionale e collaborazione con le più importanti produzioni e reti teatrali.
Questo progetto non andò mai in porto a causa della indecisione, dello scetticismo e della mancanza di coraggio del Cda dell’istituto del Dramma Antico. In anni più recenti, avendo assunto il ruolo di assessore alla cultura e avendo registrato l’ennesimo diniego da parte dell’Inda, pubblicammo un bando per assicurare al Teatro una gestione trasparente e professionale. La sua attività intanto era pian piano ripresa grazie alla nostra inedita attenzione e passione, Francesco Italia in testa”.
Nel 2018 venne anche presentato al pubblico un cartellone teatrale e musicale, prodotto direttamente dall’ assessorato alla cultura, per una stagione protrattasi sino all’estate successiva. “Anche la convegnistica e gli appuntamenti culturali di prestigio si moltiplicarono: indimenticabili quelli sul Gattopardo, con Gioacchino Lanza Tomasi e quello con il grande regista Peter Stein oltrechè decine di rappresentazioni teatrali di livello con Galatea Ranzi, Sebastiano Lo Monaco, Musumeci e Pattavina, Davide Enia, Vincenzo Perrotta, Gaia Aprea, Mariano Rigillo, Graziano Piazza, Viola Graziosi, l’Accademia dell’Inda e prestigiosi concerti con la collaborazione dell’Asam. Ma proprio al culmine di questa rinascita sopraggiunse il Covid e con esso la triste chiusura, per due anni, di tutti i teatri italiani. E nel cuore di questo buio tunnel legato alla Pandemia, un fulmine colpiva il tetto del teatro arrecando gravissimi danni alla impiantistica e rendendo praticamente impossibile la ripresa delle attività. Con pazienza e grazie alla collaborazione del dipartimento cultura al quale era stata trasferita la competenza sull’immobile, dopo anni di disattenzione e incuria da parte di altri dipartimenti, individuammo insieme a Francesco Italia i fondi occorrenti per gli interventi necessari. Importanti e complessi lavori sono in corso e in via di definizione per consentire la ripresa definitiva delle attività, con la ritrovata piena agibilità del teatro”, assicura Granata.
La promessa è presto servita: “presto restituiremo definitivamente questo gioiello architettonico, frutto del genio di Giuseppe Damiani D’Almeyda, ai cittadini e al mondo della cultura. In questo modo finalmente si spera possano mettersi da parte polemiche inutili e riportare all’auspicato silenzio qualche ‘grillo parlante’ in servizio permanente effettivo e qualche sedicente operatore culturale, conosciuto più per piccole vicende giudiziarie di paese che per particolari ‘imprese’ nel settore teatrale”. Frase che rinfocola la polemica a distanza con il deputato regionale Carlo Auteri (FdI).

Di seguito lo stato completo dei lavori attualmente in corso e definiti entro Gennaio 2023 sul Teatro Comunale di Siracusa, come comunicato dall’assessorato alla cultura.

Trattamento ignifugo parti lignee:
eseguito

Trattamento intumescenza superfici:
eseguito

Ripristino intonaci:
in corso d’opera, termine lavori entro il 23.12.2022

Manutenzione coperture:
in corso d’opera, termine lavori entro il 23.12.2022

Manutenzione grondaie:
eseguito

Isolamento infiltrazioni:
eseguito

Sostituzione estintori:
lavori assegnati, in attesa di consegna materiali

Sostituzione manichette:
lavori assegnati, in attesa di consegna materiali

Impianto EVAC:
lavori assegnati, in attesa di consegna materiali

Impianto rilevazione fumi:
in corso d’opera, in attesa di consegna impianti

Impianto Water Mist:
preventivo stimato, lavoro non assegnato

Impianto UPS:
in corso d’opera, in attesa di consegna impianti

Manutenzione gruppo continuità:
in corso d’opera, in attesa di certificazione

Sostituzione trasformatore n.1:
lavoro eseguito

Sostituzione miscelatori bagni:
lavori assegnati, in attesa di consegna materiali

Ripristino impianto di riscaldamento / condizionamento d’aria:
lavori eseguiti

Sostituzione autoclave:
in corso d’opera, termine lavori entro il 23.12.2022

Sostituzione pompa sommersa:
in corso d’opera, termine lavori entro il 23.12.2022

Verifica e certificazione messa a terra:
lavoro eseguito

Rifacimento cancellate:
in corso d’opera, termine lavori entro il 23.12.2022

Illuminazione prospetti esterni:
lavori assegnati, progetto esecutivo, termine lavori entro gennaio 2023.




Ati Siracusa, corsa contro il tempo: costituzione o commissariamento

E’ una nota dell’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, a firma del capo di gabinetto Rosaria Barresi ad aver messo in allerta i comuni aderenti all’Ati di Siracusa, l’ambito territoriale idrico, alle prese con un interminabile iter verso la costituzione della prevista società pubblica. Nelle scorse ore si è fatta strada l’ipotesi di un possibile commissariamento. In realtà, sebbene l’eventualità esista perché prevista, non si tratterebbe di un evento probabile secondo i sindaci dei comuni interessati (e nemmeno di un problema soltanto siracusano, sebbene non valga, in questo caso, la regola del mal comune, mezzo gaudio). Tutto parte da una nota inviata alle Ati di Siracusa , Catania, Messina, Palermo, Ragusa e Trapani dall’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità. Suona certamente come un ultimatum e ricorda- la firma è del capo di gabinetto Rosaria Barresi- che in caso di ambiti territoriali inadempienti, la Regione dovrebbe provvedere al commissariamento. Nel caso in cui la Regione non lo facesse, subentrerebbe direttamente Roma, sostituendosi e adottando il medesimo provvedimento. Nessuna alternativa, quindi, in effetti. Alle Ati sono concessi tre giorni di tempo per produrre un rendiconto del percorso svolto fino a questo momento e relativo alla costituzione. L’Ati di Siracusa è in ritardo- questo è evidente- frenata dalla mancata adesione di Carlentini- e in parte dalla posizione assunta da Palazzolo, che pur approvando, infine, l’adesione, ha adottato una linea critica dal punto di vista giuridico. Durante l’incontro che si è svolto in prefettura con l’assessore regionale Di Mauro, tuttavia, i toni non avrebbero lasciato intuire alcun intendimento che potesse lasciar supporre un imminente commissariamento. Più probabile, secondo indiscrezioni, che la nota sia frutto della volontà del nuovo governo regionale di farsi un quadro chiaro della situazione. L’Ati di Siracusa sarebbe nelle condizioni di evitare il commissariamento: basterebbe costituire la società pubblica che gestirà il servizio. Insomma, basterebbe fissare un appuntamento. Di certo, la circolare mette fretta e ricorda che le tempistiche sono state fino ad oggi fin troppo dilatate.




Società pubblica per l’acqua o commissariamento: “scelta opportuna” per L&C, M5s ed altri

L’aut aut della Regione per imprimere un’accelerazione nel percorso di affidamento del servizio idrico in Sicilia, viene salutato con favore a Siracusa da Lealtà&Condivisione, Movimento 5 Stelle, 100 Passi, Sinistra Italiana, Articolo 1, Pci ed Unione Popolare. Sessanta giorni di tempo per provvedere agli adempimenti mancanti (a Siracusa occorre completare l’iter di approvazione dello statuto dell’Azienda Speciale Consortile che dovrà gestire il servizio, ndr) o verrà nominato un commissario per chiudere il percorso.
“A due anni dalla scelta per la gestione pubblica del servizio idrico avvenuta nel 2020 da parte dell’ATI e ad un anno dall’approvazione del Piano D’Ambito è un bene che si ponga fine a questo immobilismo imponendo tempi certi all’Assemblea dei Sindaci sotto la minaccia del commissariamento”, spiegano in una nota congiunta i rappresentanti dei movimenti politici.
“Dopo mesi di silenzio e ripetuti appelli di movimenti politici e associazioni caduti nel vuoto, la scelta della Regione può essere un’opportunità per la rapida conclusione di un iter sospeso da troppi anni e che ha già causato la perdita di oltre 60mln di euro del PNRR. Non vorremmo – si legge ancora – che qualcuno voglia approfittare dell’occasione, ricorrendo magari ai poteri speciali che verrebbero eventualmente attribuiti a un commissario, per rimettere in discussione la scelta della gestione pubblica e partecipata del servizio idrico, improntata ai criteri di sostenibilità ambientale, efficienza, economicità e salubrità ritrattando scelte già prese in favore di una gestione privata”.
L&C, M5s e gli altri chiedono, poi, chiarimenti sui progetti per i quali Siam, la società che gestisce il servizio idrico a Siracusa, “con 1 anno residuo di affidamento (salvo proroghe), ha dichiarato di volere investire circa 49 milioni di euro nella nostra città”.

foto dal web