Nuovo Sindacato Carabinieri, eletta la prima segreteria provinciale: Monaco, Palermo e Cannamela

Anche a Siracusa diventa operativo il Nuovo Sindacato Carabinieri, in sigla Nsc. Il primo congresso provinciale si è concluso con l’elezione dei tre componenti della segreteria. Il segretario generale provinciale è Christian Monaco, Leandro Palermo è stato eletto segretario generale provinciale aggiunto con Piero Cannamela segretario provinciale.
Durante il congresso sono state affrontate diverse tematiche, dal benessere del personale militare alla previdenza complementare con un occhio anche alle convenzioni stipulate a favore degli iscritti ed alla formazione sindacale.




Garozzo-Italia, tensione sempre più alta. “Hai causato disagi”, “Abbi il coraggio di candidarti”

Scintille tra Giancarlo Garozzo e Francesco Italia. Come sono i lontani i tempi in cui i due guidavano l’amministrazione cittadina, con il primo sindaco ed il secondo suo vice. Orami tra il referente di Italia Viva ed il leader di Azione, è alta tensione.
Il nuovo scontro inizia da un post social di Garozzo che contesta la versione di Francesco Italia sulle luminarie in ritardo. “Si davano in estensione di contratto a chi gestiva la pubblica illuminazione. Come previsto per legge. Costavano circa il 50% di quello che oggi hai speso tu”, scrive l’ex sindaco. “Anche sulla pubblica illuminazione andrebbe fatto il discorso di non aver fatto gare ma averla affidata tramite Consip, oltre a causare disagi al servizio, sta costando molto di più. Avremo modo in altro momento di approfondire. Tornando al punto delle luminarie, spendere il 50% in più non è questione di legalità. Ma non aver capito come amministrare per 9 anni”. E poi ancora: “Ti avevamo detto per tempo, con largo anticipo, come sarebbe finita. E invece hai causato disagi mai visti”, riferimento anche alla vicenda Cittadella dello sport.
Sempre sui social, non si fa attendere la reazione di Francesco Italia. “Ho sempre cercato in questi anni di evitare di rispondere al sindaco Garozzo per rispetto di una storia che non rinnego e della quale, a differenza di lui, continuo ad avere rispetto. Ma non offro lezioni di stile a chi dimostra ancora una volta di non averne.
In effetti, in questi anni, di consigli interessati l’ex sindaco ha cercato di farne arrivare parecchi attraverso gli assessori della giunta. Consigli che ho rispedito opportunamente al mittente. Ma di questo e di tanto altro, se proprio ci tiene, avremo modo di parlare diffusamente in campagna elettorale. L’unica domanda che sorge spontanea: perché non pensa di ricandidarsi? Mi auguro che dopo cinque anni – prosegue il sindaco – trovi la forza d’animo che gli mancò nel 2018 e magari anche una carica più autorevole da cui continuare a dare consigli, non richiesti.
Magari anche a se stesso”.
Un post che porta alla reazione degli assessori di Italia Viva, usciti tempo dalla giunta, che si sentono chiamati in causa: Alessandra Furnari e Cosimo Burti. I due esponenti renziani il sindaco di Siracusa ha “qualche difficoltà a gestire le critiche” e “nelle ultime 24 ore è evidente che ha perso ogni controllo”. Perchè? “Dopo aver paventato l’ipotesi di sabotaggi ed aver risposto con una frase priva di stile ad un messaggio di un cittadino, continua ad allargare il suo raggio d’azione. Per tentare di difendersi da critiche legittime e fondate da parte dell’ex Sindaco Garozzo, Italia tenta maldestramente di attaccare il suo predecessore e dante causa con illazioni su ‘consigli interessati’ che proprio ad Italia sarebbero giunti da parte di Garozzo per il tramite degli assessori! Non parla dell’oggetto di questi inesistenti consigli – continuano Furnari e Burti – non indica il nome degli assessori per mezzo dei quali i fantomatici consigli sarebbero pervenuti, ma è evidente che il riferimento può essere soltanto a noi. Per questa ragione, senza timore di smentita, rimandiamo le accuse al mittente, potendo dire ad alta voce che ogni azione svolta durante il nostro incarico ha riguardato esclusivamente gli interessi della città!”.




Cittadella, i sospetti del sindaco fanno arrabbiare l’Ortigia: “Dica a chi si riferisce”

“A chi si riferisce il sindaco di Siracusa quando parla di manomissioni e complotto contro la gestione comunale della Cittadella?”. Se lo domanda la dirigenza del Circolo Canottieri Ortigia, dopo aver ascoltato le parole del primo cittadino durante il suo intervento in diretta su FMITALIA.
Il sindaco ha parlato di una “curiosa coincidenza” temporale circa la rottura contemporanea delle pompe che filtrano l’acqua della piscina della Caldarella, negli stessi giorni in cui – ha aggiunto – l’amministrazione comunale ha affidato ad altra ditta il servizio di analisi delle acque delle piscine pubblica. Quindi ha parlato di voler restituire dignità alla Cittadella, dicendo che merita amore e rispetto e che non può essere luogo in cui “si possono fare i propri affaracci e i propri interessi privati e disporne come se fosse un bene di proprietà personale”.
E questo ulteriore passaggio fa saltare dalla sedia i vertici della società sportiva che fino a pochi mesi addietro curava la gestione della Cittadella. “Nel caso delle presunte manomissioni, delle quali l’Ortigia sarebbe chiaramente anch’essa vittima, fermo restando che, se il riferimento è (come sembra) alla ditta in precedenza titolare dell’appalto, sarà la stessa eventualmente a replicare, dal canto nostro possiamo dire che non ci risulta che la rottura sia stata contemporanea e che non crediamo pertanto all’ipotesi, piuttosto fantasiosa, del sabotaggio”, recita una nota della società biancoverde.
Poi un ulteriore passaggio che torna ad alzare la tensione tra Comune e Ortigia. “Il sindaco si assuma la responsabilità e dica chiaramente se si riferisce all’Ortigia (“non si possono fare i propri itneressi privati”, ndr), come sembrerebbe evincersi dal contesto. In tal caso, il primo cittadino, è palesemente disinformato e non sa che, durante la propria gestione, il Circolo Canottieri Ortigia ha presentato puntualmente al Comune regolare rendicontazione, che è pubblica, disponibile e trasparente. Pertanto consigliamo al sindaco di informarsi con il suo ex dirigente e prendere visione delle carte e dei rendiconti, prima di lanciare accuse diffamanti, peraltro senza contraddittorio”.
L’Ortigia riconosce diversi alibi alla macchina pubblica, stritolata dalla burocrazia, ma “non giustificano in alcuna maniera affermazioni mendaci e diffamanti, che hanno lo scopo unico di gettare discredito su una società che agisce da sempre con la massima trasparenza e con indiscutibile passione. Se il sindaco pensa di poter lanciare sospetti, lo faccia senza ambiguità, provi ciò che sostiene, assumendosene la responsabilità in prima persona. E visto che muove le sue accuse pubblicamente, dimostri di essere disponibile ad un confronto altrettanto pubblico, nel quale chiarisca tali accuse senza sottrarsi al contraddittorio”.
In attesa della replica di Palazzo Vermexio, la società sportiva fornisce la sua versione anche su di un altro passaggio incriminato. “Per quel che concerne la restituzione della dignità alla Cittadella, vorremmo ricordare al sindaco Italia che l’Ortigia ha preso in gestione un bene in condizioni non ottimali, che ha sottoposto a riqualificazione e a costante manutenzione, tanto è vero che mai la piscina, prima del ritorno alla gestione pubblica, era stata sottratta all’utilizzo degli atleti e delle società. Peraltro – prosegue la nota – ogni intervento eseguito dall’Ortigia durante la propria gestione è stato documentato e rendicontato: agli inviti scritti all’amministrazione di procedere alla verifica dei lavori e degli investimenti fatti, la stessa si è sempre sottratta, tanto che il Tribunale ha avviato una perizia a tale scopo, motivo per cui il sindaco dovrebbe essere più prudente nel tirare in ballo tale questione. Inoltre – conclude l’Ortigia -visto che ci giungono voci relative al presunto ‘abusivismo’ del bar che avevamo aperto in Cittadella, vorremmo informare il sindaco che il progetto è stato approvato dal Comune e che l’Ortigia, a proprie spese, a suo tempo ha provveduto all’accatastamento non solo del bar, ma di tutto il fabbricato (uffici compresi), che il Comune non aveva mai fatto”.




Cittadella, sospetti e veleni. Il sindaco: “Non accuso nessuno, ma non escludo manomissione”

“Se c’è una cosa che accomuna l’amministrazione comunale e il Circolo Canottieri Ortigia 1928 questa è l’amore per la Cittadella. Lungi da me muovere accuse rivolte a qualcuno in particolare. Ho solo messo in evidenza che appare anomalo che in questo periodo di vacatio, nella struttura sportiva si verifichino contemporaneamente guasti a due pompe”. Così il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, prova a chiarire il polverone nato dopo le sue parole ed i sospetti su presunte azioni di sabotaggio.
Dichiarazioni, oggi, con cui getta acqua sul fuoco dopo la furiosa reazione dell’Ortigia (ex gestore dell’impianto, ndr) e la presa di posizione della ditta che si occupava dei campionamenti delle acque. “Non ho mai voluto alimentare polemiche. Sicuramente siamo in un momento di cambio d’appalto e in questa vacatio si verificano coincidenze che mi sembrano strane. E’ questo che ho detto ed è questo che ribadisco”, spiega Italia. “Senza dubbio Vancheri (Ortigia, ndr) è una delle persone più perbene che conosca. Non avrei mai potuto fare alcun riferimento a lui e nemmeno a qualcuno di specifico.  Non ci sono dubbi, tuttavia sul fatto che  la Cittadella sia stata più volte oggetto di atti vandalici e furti. Non vedo perché dovrei, dunque, escludere una possibile manomissione. Questi malfunzionamenti contemporanei e vistosi  creano un danno enorme all’immagine dell’amministrazione e della città”.
Poi il primo cittadino parla dei rapporti passati proprio con la società sportiva, in precedenza gestore dell’impianto sportivo pubblico. “Ho a lungo cercato valide interlocuzioni, ma le posizioni erano talmente distanti, in presenza di un mancato rispetto delle condizioni contrattuali, che purtroppo per tutti, e soprattutto per gli atleti e le famiglie, ci siamo ritrovati in questa situazione. Non credo possibile, in ogni caso, che l’ex gestore non fosse a conoscenza delle condizioni dell’impianto, arcinote a tutti. Ricordo che c’è una vicenda aperta sotto il profilo giudiziario. Ho molto rispetto di tutte le parti in causa. Nessuno può attribuirmi la volontà di alimentare polemiche”.
Ma quando l’impianto tornerà fruibile? Ieri l’indicazione: fine gennaio 2023. “Ho chiesto al dirigente del settore un cronoprogramma preciso che nei prossimi giorni, quando le tempistiche saranno certe, sarà comunicato alla città”.




Affare piscina, la Ecocontrol Sud: “Nessuno pensi che i sabotatori siamo noi. Lavorato bene”

Giornata segnata dalla reazioni alle parole di sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che ha avanzato sospetti su alcune coincidenze nelle difficoltà di ripartenza della Cittadella dello Sport e della piscina in particolare. In particolare, ha creato scompiglio il riferimento alla rottura delle due pompe di filtraggio dell’acqua con la coincidenza temporale del cambio appalto in servizi di campionamento e analisi delle acque.
Nestore De Sanctis è l’amministratore unico della Ecocontrol Sud Srl, società che ha svolto quelle attività per diverso tempo, tramite incarico per affidamento diretto. “Il 30 novembre è scaduto il contratto con il Comune e per quanto detto dal nuovo dirigente Martino, non è stato rinnovato in quanto la normativa prevede una rotazione di aziende in caso di affidamento diretto. L’impianto è stato lasciato funzionante ed è stata data la piena disponibilità e supporto al Comune”, spiega De Sanctis.
“La qualità delle acque della piscina, sia dal punto di vista chimico che batteriologico, è stata mantenuta e, anche a parere di molti utenti, nel pieno gradimento/soddisfacimento degli stessi. Tra l’altro – aggiunge – al fine di non creare eventuali malcontenti, per quanto nelle nostre possibilità, su richiesta dell’assessore Andrea Firenze, ci siamo presi carico anche degli oneri (sostituzione autoclave a servizio dei campi da tennis, rifacimento verde nella zona prospiciente le piscine, ndr) non previsti dal contratto senza nulla chiedere all’amministrazione”.
La Ecocontrol Sud non si è mai occupata della parte termica, relativa al riscaldamento dell’acqua. “Il sindaco Francesco Italia mi ha precisato questa mattina che non ha mai pensato lontanamente che l’azienda Ecocontrol Sud potesse essere uno dei sabotatori degli impianti della Cittadella, dando atto all’azienda di aver bene operato per la struttura sportiva. Ciò ci rincuora di essere stati all’altezza del servizio svolto per il Comune di Siracusa”, le parole di De Sanctis.




A Priolo iniziano i lavori per la riapertura della piscina coperta del Polivalente

Mentre a Siracusa tengono banco i problemi (e le polemiche) relative alla piscina scoperta della Cittadella, a Priolo avviati i lavori di manutenzione straordinaria dell’impianto natatorio coperto del Polivalente. Gli interventi saranno ultimati nella prossima primavera.
“Un altro obiettivo raggiunto – ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici, Tonino Margagliotti – così come previsto nel programma di questa amministrazione. Nonostante molteplici difficoltà, dovute all’incuria e alla trascuratezza dell’impianto, possiamo finalmente dire con estrema certezza che la piscina coperta sarà presto riconsegnata alla città”.
L’impianto è in disuso da anni. “Una volta terminati i lavori – ha commentato il sindaco facente funzioni, Maria Grazia Pulvirenti – la piscina sarà a disposizione dei tanti appassionati di nuoto che aspettano di poter tornare in vasca. Sarà un luogo di ritrovo, di aggregazione, all’insegna dello sport e del benessere fisico. Lavoriamo nell’ottica di proseguire tale percorso, per restituire gli impianti cittadini alla fruizione della collettività”.




Nuovo ospedale di Siracusa: “C’è la copertura finanziaria?”, interrogazione di Gilistro (M5s)

Sull’iter di realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa è calato il silenzio. Scaduto il mandato del commissario straordinario, si attendono novità dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. “A che punto siamo?”, chiede con una interrogazione al presidente Regione ed agli assessori alla Salute ed alle Autonomie Locali il gruppo all’Ars del Movimento 5 Stelle. Primo firmatario è il deputato siracusano Carlo Gilistro.
“Ci preoccupa il ritardo nella proroga del mandato al commissario straordinario per la realizzazione dell’opera, il prefetto Giusi Scaduto. Attendiamo in fretta notizie dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, sperando che questo lungo mese di vacatio non vanifichi i passi avanti di questi ultimi due anni. Ma a preoccuparci – continua Gilistro – è anche l’assenza di notizie certe sul quadro di finanziamento dell’opera da parte della Regione Siciliana. Per questo ho chiesto che venga confermata in Aula l’avvenuta firma dell’Accordo di Programma relativo alla copertura finanziaria dell’ospedale. Mi aspetto anche che venga chiarito se le somme a carico dello Stato siano già state trasferite nel bilancio della Regione o meno”.
Carlo Gilistro, componente della Commissione Sanità Ars, ha chiesto che il tema del nuovo ospedale di Siracusa venga trattato con priorità. “Per quanto di sua competenza, che non è poco, la Regione deve accelerare negli adempimenti tecnico-burocratici per consentire la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa nei tempi più celeri possibile”.




Fossato e spiaggetta del Maniace concessi al privato? Gradenigo (L&C): “Superficialità”

La società che gestisce l’area dell’ex piazza d’Armi del Maniace ha chiesto al Demanio la concessione del fossato antistante il castello Maniace, con accanto una spiaggetta. Il Demanio ha risposto con parere favorevole. Una circostanza che manda su tutte le furie il presidente di Lealtà&Condivisione, Carlo Gradenigo. “La risposta del demanio lascia esterrefatti”, dice mostrando l’atto di metà novembre. “A giudizio dell’Agenzia del Demanio – si legge – la richiesta è da accogliere favorevolmente poiché, in questo modo, si riuscirebbe a dare presidio e risalto a un’area attualmente poco enfatizzata. Il concessionario, infatti, oltre ad utilizzare l’area per propri fini commerciali eserciterebbe sulla stessa le necessarie operazioni di cura e di manutenzione, anche straordinaria, con il duplice vantaggio per lo Stato di ottenere la corresponsione di un canone di concessione”.
La società che gestisce l’area con annesso bar, già al centro di note vicende anche giudiziarie, è la Senza Confine srl. “Ricordiamo che il canone corrisposto dal privato allo Stato per l’utilizzo esclusivo dell’intera superficie di 5.000mq di Piazza d’Armi è di 1.250 euro al mese, cifra equiparabile all’affitto di un basso da 100mq in Borgata”, aggiunge ancora Gradenigo quasi a lasciare intendere che la somma è da giudicarsi non adeguata al valore commerciale e paesaggistico della zona, al punto da aggiungervi anche il fossato e, verosimilmente, la spiaggetta.
Per il Demanio, “la concessione dell’area alla società Senza Confine già titolare del contratto di concessione, consentirebbe di limitare l’ingresso e la permanenza di altri soggetti all’interno dell’area nonché di ridurre il numero di quelli che devono interloquire per il coordinamento delle attività da svolgersi nell’intera area demaniale”.
Parole che Gradenigo, ex assessore comunale, bolla come connotate da “superficialità”, quella con cui – secondo Lealtà&Condivisione – “il Demanio considera il fossato di un castello Federiciano definendolo un’area ‘poco enfatizzata da destinare allo sfruttamento commerciale’ insieme all’ipotesi di demandare ad una società privata le proprie funzioni di gestione e rappresentanza con ‘altri soggetti’ che volessero svolgere attività nella stessa area, pone dei seri interrogativi sulle modalità di gestione e concessione del patrimonio pubblico demaniale anche in aree molto meno vincolate di un Castello”. E per rendere ancora più chiaro il concetto, Carlo Gradenigo si dice sorpreso “dall’accondiscendenza con la quale, dietro semplice richiesta scritta, si estende una concessione già oggetto di mille polemiche con riferimento sia al bando che all’opportunità di sfruttamento di un bene simbolo della città di Siracusa”.




Salta il saggio di Natale al Teatro Comunale: è inagibile. Auteri (FdI): “Granata si dimetta”

“Il Teatro Comunale, prima promesso all’istituto comprensivo Archia per un’esibizione natalizia, non sarà concesso in quanto non agibile. L’assessore alla Cultura dovrebbe dimettersi”.

Non usa mezzi termini il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, che esprime il proprio rammarico per l’episodio che racconta. “Il 21 dicembre -spiega il parlamentare dell’Ars, subentrato a Luca Cannata, che ha optato per il Parlamento- l’ istituto comprensivo “Archia” avrebbe dovuto far esibire i bambini della primaria, e subito dopo quelli delle medie, dalle 18 alle 20 al teatro comunale per il saggio di Natale. Il sì sarebbe arrivato direttamente dal sindaco al dirigente scolastico, ma sempre il primo cittadino nei giorni scorsi ha fatto dietrofront: il teatro comunale non si può utilizzare perché non agibile. Lo sarà da gennaio. E oggi, durante la settimana in onore di Santa Lucia, il primo anno dopo l’emergenza Covid, a Siracusa non esiste una stagione teatrale, non esiste  un cartellone natalizio e non si riesce a garantire neanche un pomeriggio per i bambini”.
” Continuo -prosegue Auteri- a chiedermi come sia possibile gestire il teatro comunale di Siracusa in questo modo e perché l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, non si sia ancora dimesso dopo una sindacatura così fallimentare. L’associazione “Teatro della città” ha infatti ricevuto in affidamento la gestione con passaggio formale a settembre 2021 per una durata di 5 anni, ma ancora non ha avviato alcuna operazione. La gestione di questa struttura è stata concepita male e difficilmente porterà utili all’azienda, a meno di abbonamenti troppo costosi – insiste Auteri, imprenditore del settore teatrale – Il privato deve corrispondere 80 mila euro l’anno al Comune, ha già pagato una prima tranche? E perché non ci sono notizie sui programmi dell’amministrazione comunale, peraltro non in grado di garantire nemmeno 2 ore di esibizioni scolastiche ai bambini? Immagino -l’ipotesi che avanza Auteri-  vogliano aspettare aprile o maggio per annunciare qualcosa di strabiliante, magari in piena campagna elettorale”.




A Siracusa il primo comitato siciliano per Bonaccini segretario nazionale Pd

Nasce a Siracusa il primo comitato in Sicilia a sostegno di Stefano Bonaccini per la segretaria nazionale del Pd. Tra i promotori dell’iniziativa, il deputato regionale Tiziano Spada, diversi sindaci e amministratori, tra i quali il primo cittadino di Canicattini Bagni e vice presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta, l’assessore comunale di Lentini, Vincenzo Pupillo, l’imprenditore e candidato alle ultime elezioni regionali Gaetano Cutrufo, l’assessore comunale di Siracusa, Andrea Buccheri, il consigliere comunale di Rosolini, Piergiorgio Gerratana, l’ex sottosegretario, Raffaele Gentile, il dirigente del Pd di Siracusa, Salvo Baio, l’ex sindaco di Rosolini, Giovanni Giuca, il consigliere comunale di Pachino, Emiliano Ricupero, il consigliere comunale di Carlentini, Giuseppe Demma e il coordinatore se circolo di Melilli, Salvo Sbona. A loro si aggiunge il gruppo regionale del Pd a cui hanno aderito gli onorevoli Michele Catanzaro, Nello Dipasquale, Giovanni Burtone, Calogero Leanza e Mario Giambona.
Si tratta di un gruppo composto da una pluralità di voci provenienti da tutto il Siracusano: dalla zona Nord della provincia all’hinterland fino alla zona Sud. «Il comitato – afferma il parlamentare regionale Tiziano Spada – può contare già su diverse personalità di spicco ma resta aperto a quante più risorse umane possibili e a tutte quelle persone che abbiano voglia e intenzione di spendersi in questo nuovo percorso del Pd e in un’ambiziosa sfida, che è quella di riportare il partito a essere forza di governo predominante nella nostra provincia e non solo. Come ha detto Stefano Bonaccini “dobbiamo smontare pezzo per pezzo il PD e poi rimontarlo”, dando vita ad un movimento popolare che rilanci nella società il ruolo del nostro partito».