“Antonio Nicita candidato sindaco di Priolo”: l’appello del deputato Tiziano Spada (Pd)

“Il senatore Antonio Nicita candidato sindaco a Priolo”. Al momento è solo una suggestione, anzi per dirla con Tiziano Spada “è un appello”. Il deputato regionale del Pd è molto vicino al senatore Nicita, con cui collabora fattivamente sull’asse Palermo-Roma. E l’idea di Nicita candidato sindaco a Priolo è frutto di questa vicinanza. “Bisogna rilanciare il triangolo industriale, in chiave nazionale e internazionale. E Nicita ha il profilo per farlo. Può fare la differenza: Priolo non è un semplice comune della provincia di Siracusa. E’ un centro strategico perchè al centro dell’area industriale. Se c’è il sostegno delle altre forze politiche e dei priolesi, il nome di Nicita è quello giusto”, dice con forza su FMITALIA il deputato Spada che su Blogsicilia.it aveva anticipato il suo appello.
Cosa ne pensa il diretto interessato di questa ipotesi di candidatura? “Ha sorriso”, risponde Spada ricordando che le origini della famiglia Nicita siano priolesi e con genitori ancora residenti a Priolo. “Oggi per un senatore candidarsi a sindaco di Priolo non è magari il massimo. Ma è il tempo dell’impegno”, ripete. Un impegno che, nei piani di Tiziano Spada, dovrebbe intanto trovare la sponda del Pd stesso. “Ne ho parlato con il presidente Amenta, con Cutrufo, con Stefio. Senza manie di grandezza, è un’idea per il territorio. E i feedback sono positivi”. Quanto agli alleati, il deputato Pd chiama in causa il M5s. “Con i colleghi 5Stelle ho un ottimo rapporto e un dialogo continuo. Le dinamiche nazionali hanno condizionato risultato delle regionali. Abbiamo perso una opportunità. L’alleanza con il M5s era strategica per andare al governo”. Un errore che, in ottica locale, Tiziano Spada pare invitare a non ripetere.

foto; candidati Pd alle elezioni del 25 settembre scorso. Spada è il primo da sinistra, accanto a Cutrufo; Nicita penultimo a destra, accanto a Paolo Amenta




Bandiera, Cafeo o Vinciullo? Centrodestra cerca candidato sindaco. “Prima il programma”

Al di là della suggestione Bufardeci, il centrodestra siracusano cerca il suo candidato sindaco nel segno dell’unità. E prima ancora nel segno di un programma condiviso. Lo sottolinea a più riprese il coordinatore cittadino di Forza Italia, Gianmarco Vaccarisi. “Stiamo lavorando ad una visione comune della città. Da questo bisogna partire e non dai nomi. Come tavolo del centrodestra stiamo elaborando un programma congiunto, senza appesantirlo di troppi punti: solo quanto riteniamo attuabili in cinque anni. Di nomi ne parleremo dopo”, spiega l’esponente forzista. “Dobbiamo puntare sulla squadra e non sul singolo personaggio”, aggiunge subito dopo, in diretta su FMITALIA. Una squadra che non potrebbe non limitarsi ai partiti della coalizione (FdI/FI/Prima l’Italia/Mpa/Udc) ma anche “aprire ad associazioni, movimenti e liste civiche che non si riconoscono nell’amministrazione attuale”.
Al momento, il centrodestra siracusano ha un problema di abbondanza con alcuni big rimasti fuori dall’Ars, nonostante una buona performance in termini di voti: Bandiera, Cafeo e Vinciullo su tutti. “Sono persone intelligenti, metteranno il bene della città al primo posto e solo dopo le ambizioni personali che, peraltro, sono legittime”, dice al riguardo il coordinatore cittadino di Forza Italia. “Sono fiducioso, siamo consapevoli della necessità di cambiare il ragionamento: non partire dai nomi, dall’io, ma dai progetti e dagli obiettivi. Nessuno per ora si è esposto dichiarandosi candidato. Stiamo ragionando di programmi”.
Parlando di Forza Italia a Siracusa impossibile non fare un riferimento a Stefania Prestigiacomo, un pezzo forte della storia del partito degli azzurri. “Si impegnerà per la sua città”, dice Vaccarisi. “Non so in che ruoli o se avrà un ruolo. Ma la sua esperienza e le sue conoscenze sono un patrimonio che metterà sempre a disposizione per Siracusa, senza tirarsi indietro. Aiuterà il centrodestra in queste amministrative”.
Quanto al sindaco uscente, Francesco Italia, il coordinatore cittadino di FI si dice “insoddisfatto dall’azione amministrativa”. Un rimprovero? “E’ mancato il dialogo con la città, con i corpi intermedi e con l’opposizione soprattutto dopo la decadenza del Consiglio comunale. Il sindaco si è chiuso nel palazzo. Si assumerà onere e onori delle scelte fatte, ricandidandosi sarà il giudizio degli elettori a dire se ha fatto bene o male”. Parole di critica ma pacate, senza alzare i toni. “Si deve cambiare linguaggio, specie sui social. Dobbiamo essere comunità, oltre alla politica”, le parole di Gianmarco Vaccarisi.




Porto rifugio, nuovi danni: gara d’appalto il 14 dicembre. Gilistro(M5s): “Prospettiva per la portualità”

C’è la data per l’aggiudicazione degli attesi lavori di riqualificazione del porto rifugio di Santa Panagia: 14 dicembre. “Finalmente si sblocca una vicenda su cui ci siamo impegnati negli anni scorsi, con Stefano Zito e Paolo Ficara, riuscendo ad ottenere un importante finanziamento regionale”, commenta il deputato regionale Carlo Gilistro (M5s).
I primi danni alla diga foranea risalgono al 2019. Poi il medicane dello scorso anno ha aggravato la situazione, peggiorata dalle mareggiate di fine novembre 2022. La mantellata è rotta in più pezzi. “Fortunatamente – dice al riguardo Gilistro – il progetto redatto dal Genio Civile prevede un intervento ampio e quindi tutto il braccio a protezione del porto rifugio, compreso il riccio di testa, ritorneranno in piena condizione operativa. Mi auguro che questa volta l’azione della Regione sia celere e senza ulteriori perdite di tempo che sono già costate ulteriori danni alla struttura”.
Il tema della portualità siracusana rimane attuale anche in prospettiva, con il non ancora concretizzato desiderio di finire nel perimetro di azione dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale. “Sarebbe così possibile uno sviluppo organico ed integrato con Augusta e Catania, attraverso un’Autorità attiva e capace negli ultimi anni di attrarre fondi e sbloccare progetti e lavori, dopo un lungo stallo. Anche il porto rifugio di Santa Panagia ed il porto Grande di Siracusa meritano una governance attenta. La Regione – l’appello di Carlo Gilistro – sia responsabile e rinunci alle sue pretese economiche sui due scali, permettendo lo sviluppo di una migliore economia portuale per aziende e lavoratori siracusani”.




Ruspe all’Arenella, rimozione delle parti in cemento dell’ex lido Aeronautica

Arrivate le ruspe, si completa l’opera di rimozione delle parti in cemento e di altri detriti nell’area dell’ex lido Aeronautica, all’Arenella. Operazione commissionata dalla stessa forza armata, con poco più di sedicimila euro. Prevista la distruzione di ciò che rimane di alcune strutture dello stabilimento balneare, fino ad alcuni anni addietro in uso all’Aeronautica e poi in concessione ad un noto resort.
Negli ultimi anni frequenti le richieste di interventi per la messa in sicurezza, da parte di residenti e associazioni. Ad allarmare, le balaustre in cemento ed alcuni pezzi di recinto visibilmente ammalorati.
Una ordinanza della Capitaneria di Porto di Siracusa ha disposto nei mesi scorsi il divieto di qualsiasi attività in un’area di 3 metri dalla foce del torrente Mortellaro, proprio nei pressi dell’ex lido Aeronautica.

Poco distante, sempre all’Arenella, farà a breve la stessa sorte anche la struttura in cemento nota come ex lido Polizia. E’ pericolosamente inclinata verso la spiaggia, con un costante rischio di distacco o – peggio – crollo.




Caro-voli, la Regione non molla: “Esiste un cartello a danno dei siciliani, denunciamo “

Sul caro voli la Regione questa volta sembra fare sul serio. Anche ieri sera, nell’edizione del Tg4, il presidente Renato Schifani è tornato ad attaccare Ita e Ryanair per la loro politica dei prezzi. «È un fatto scandaloso, esiste un ‘cartello’ tra le due compagnie Ita, a capitale pubblico, e Ryanair, che servono la Sicilia, un monopolio a due in forza del quale i prezzi sono schizzati. Lunedì, e non siamo ancora a Natale, chi parte dalla Sicilia, Palermo o Catania, per Roma andata e ritorno spende oltre mille euro, mentre chi parte da Roma per Milano ne paga circa 200. Una situazione di mercato anomala che abbiamo denunciato, per questa ragione ci stiamo rivolgendo all’Antitrust”.
Pochi giorni addietro, la giunta regionale ha deliberato all’unanimità la proposta del presidente Schifani di dare incarico immediatamente a una struttura legale specializzata in ricorsi all’autorità garante della concorrenza. «All’Antitrust denunciamo il ‘cartello’ posto in essere nei fatti da Ita e Ryanair che decidono quali devono essere i prezzi – ha spiegato Schifani – perché in sostanza hanno deciso un patto di non concorrenza tra di loro. È facile farlo. Quella di Ita, ribadisco società a capitale pubblico, è una strategia sbagliata che va in controtendenza nel momento in cui aumenta, soprattutto in questo periodo, la richiesta dei passeggeri mentre diminuiscono i voli disponibili. Di tutto questo – ha proseguito Schifani – ne risentono il turismo, i nostri giovani e il sistema Sicilia in generale. Questa responsabilità di Ita e Ryanair, come detto, la denunceremo all’Antitrust per ottenere una condanna delle due compagnie, ma che abbiamo già denunciato pubblicamente all’autorità politica, che mi auguro farà la propria parte. In particolare, il ministro Adolfo Urso, che è stato molto bravo nel gestire la vicenda Lukoil dimostrando un dinamismo ed una capacità non indifferenti», ha concluso.




Gennuso all’Antimafia, esplode il caso: il deputato siracusano si autosospende

L’autosospensione di Riccardo Gennuso dalla vicepresidenza della Commissione Regionale Antimafia non stoppa le polemiche. Il deputato di Forza Italia, intervistato ieri sera su La7 nella trasmissione di Giletti, ha spiegato la sua posizione in merito alle accuse che gli vengono rivolte (clicca qui).
A dare il via al caso era stato l’altro vicepresidente, Ismaele La Vardera, che ha ricordato come Gennuso sia imputato con il padre in un processo per estorsione scaturito da un’inchiesta della procura di Palermo sulla gestione di una sala bingo.
Una questione di opportunità politica, prima ancora che di “compatibilità”, che doveva essere meglio trattata dalla Commissione. Il presidente, Cracolici, ha spiegato che questa settimana, in occasione della prima riunione dell’Antimafia, “gli uffici della segreteria ed i funzionari della commissione dovranno verificare i requisiti previsti dall’articolo 6 del regolamento della stessa commissione che individua i casi di incompatibilità per i componenti dell’ufficio di presidenza”. Pur ispirandosi alla linea garantista, Cracolici anticipa che “se queste notizie risultassero confermate (procedimento pendente, ndr) la sua condizione lo renderebbe incompatibile con la carica di componente dell’ufficio di presidenza della commissione”.
A Riccardo Gennuso arriva intanto la solidarietà del capogruppo di Forza Italia all’Ars, Stefano Pellegrino.
“Esprimo vivo apprezzamento per il gesto di grande sensibilità istituzionale mostrata dall’on. Riccardo Gennuso, autosospeso dalla vice presidenza della Commissione antimafia, pur in assenza di qualsivoglia provvedimento e tantomeno sentenza della Magistratura. A chi urla allo scandalo, ricordo che per fortuna vige ancora lo stato di Diritto e con esso il principio costituzionale di non colpevolezza. Al collega Gennuso confermo la fiducia del Gruppo di Forza Italia all’Ars, certo che proseguirà con energia e impegno ad operare per esercitare le proprie funzioni”.




Stalking, ai domiciliari una 40enne: non si rassegnava alla fine della relazione

I Carabinieri di Siracusa hanno arrestato una donna di 40 anni che non si era rassegnata alla fine della storia d’amore con il suo ex. Un caso di stalking al contrario, con protagonista una siracusana che ha perseguitato l’uomo con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale. Chiamate e messaggi a qualsiasi ora del giorno e della notte, spiegano gli investigatori. La 40enne si presentava senza preavviso sotto l’abitazione della vittima o sul luogo di lavoro, in alcuni casi per minacciarlo e – alle volte – aggredendolo fisicamente.
L’Autorità Giudiziaria, dopo la prima denuncia, aveva emesso il divieto di avvicinamento alla parte offesa, che la donna ha ripetutamente violato, tanto che sono stati necessari diversi interventi dei Carabinieri.
Le violazioni sono state segnalate ed è stato così disposto un aggravamento della misura cautelare: la donna è stata posta agli arresti domiciliari.




Priolo, la candidata sindaco Michela Grasso: “No al Ccr in via Salso, troppo vicino alle case”

La scelta di realizzare il centro comunale di raccolta di Priolo in via Salso, a San Focà, viene duramente contestata da Michela Grasso, candidata sindaco espressione di liste civiche. “E’ una decisione sciagurata”, dice senza mezzi termini. “Mi verrebbe da chiedere ai consiglieri comunali e agli assessori che con le loro firme lo hanno autorizzato in quest’area se avrebbero consentito tale scempio a 10 metri dalle loro finestre…”.
Lo “scempio” viene descritto dalla Grasso: “cumuli di lavabiancherie, lavastoviglie, frigoriferi, copertoni, letti, armadi, sedie, rottami di ogni genere” a poche decine di metri dalle abitazioni di via Salso. Se fonti comunali assicurano che il centro comunale di raccolta non tratterà rifiuti pericolosi o maleodoranti e che non lo si deve confondere con una discarica, la candidata sindaco di Priolo evidenzia il rischio che gli appartamenti della zona possano essere deprezzati, a causa della vicinanza con il Ccr. “Vi chiedo di fermare la costruzione del centro comunale di raccolta”, l’appello di Michela Grasso che individua nel Consiglio comunale del prossimo 15 dicembre, (“voluto e richiesto da 2 movimenti e con 400 firme di cittadini contrari alla sua realizzazione”) l’occasione buona per rivedere quella scelta.




Rifiuti, premialità per i comuni virtuosi: “Non solo quantità, ma anche qualità della differenziata”

Per la gestione dei rifiuti, l’idea è quella di fissare un tetto massimo del costo della tariffa Tari e, prima ancora, dei costi di conferimento in discarica, che non devono poter variare nel corso dell’anno.

E’ una delle idee emerse dal tavolo che si è svolto in prefettura con l’assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro, convocato dal presidente della commissione Ambiente dell’Ars, Giuseppe Carta del Mpa.

“Il motivo per cui si è svolto il vertice al palazzo territoriale di Governo – spiega il deputato regionale siracusano- è l’esigenza di riportare il quesito sul tavolo del ragionamento. Il dato certamente positivo emerso è la coesione degli esponenti del territorio siracusano, tutti gli attori in un modo o nell’altro coinvolti, dalla deputazione, agli enti che possono avere un ruolo. Il denominatore unico che ci ha accomunati è la convinzione di perseguire l’obiettivo di risparmio per il cittadino, chiarendo che il costo del conferimento deve essere programmato”.

I comuni della provincia di Siracusa sono certamente più virtuosi rispetto a quelli del Catanese. “L’assessore Di Mauro- prosegue il presidente della Commissione Ambiente dell’Ars- ha chiarito lo spirito dell’iniziativa: puntare sule premialità per i comuni che vantano un’altissima percentuale di differenziata, ma che sia di  qualità, non solo importante dal punto di vista quantitativo. Vuol dire- entra meglio nel dettaglio- premiare maggiormente chi, non solo separa la plastica, ma lo fa differenziando la plastica dura dall’altra.Questo incentiverà certamente i sindaci ad impegnarsi maggiormente su questo fronte, facendo un balzo in avanti importante”.

L’invito del presidente della Commissione Ambiente dell’Ars è rivolto, tuttavia, soprattutto ai cittadini. “Occorre capire che lasciare la spazzatura per strada vuol dire destinarla alla discarica, inquinare, pagare di più. A pagare di più sono i Comuni, siamo noi”. Non manca uno spunto polemico. “I Comuni- voglio ricordare- destinano il 3 per cento della Tari all’ex Provincia, affinché si occupi delle strade di sua competenza. Deve farlo in maniera attenta, perseguendo chi abbandona rifiuti, impiegando in maniera massiccia la Polizia Provinciale, anche per la pulizia delle piazzole”. Su questo specifico tema, Carta ha convocato un incontro con Anas e dirigenti. “Non possono occuparsene sempre gli altri. Dopo l’intervento del Libero Consorzio, i Comuni conferiranno in discarica, ma il lavoro deve essere fatto a monte dall’ente competente. Il 3 per cento di Tari deve servire a questo. Serve un cambio di passo- conclude il parlamentare regionale del Mpa- I siciliani non devono più essere tacciati di essere così poco attenti all’educazione civica ed alla corretta gestione dei rifiuti”.




Qualità della Vita, Siracusa 90esima nella classifica de Il Sole 24 Ore

Ennesima classifica sulla qualità  della vita. Il Sole 24 Ore ha pubblicato la sua indagine annuale, relativa al 2022.Se Bologna si piazza al primo posto assoluto in Italia, seguita da Bolzano e Firenze, per trovare  Siracusa occorre scendere in posizione numero 90, in fondo alla classifica, preceduta da Messina, che è 89esima. Un dato certamente negativo, che tuttavia registra perfino un miglioramento di 8 punti rispetto al precedente posizionamento. Magra, ma pur sempre consolazione per il territorio. Il Sud si conferma parecchio indietro rispetto al Nord Italia, mentre l’esempio di Bologna è emblematico, perché per la quinta volta in 33 anni la provincia emiliana arriva prima. Minore, invece, la qualità della vita nelle grandi città metropolitane come Milano, Roma, Torino. Volendo trovare uno spunto positivo per la Sicilia, si registrano balzi in avanti, ma non si risale dal fondo della classifica. Per trovare la prima Siciliana, che è Ragusa, si deve arrivare all’85° posto, mentre Caltanissetta è 105esima, la peggiore dell’isola. Il miglioramento della qualità  della vita più significativo si registra a Trapani, che è risalita di 12 posizioni ed è adesso 93esima. +11 per Catania, 91esima. Cresce Palermo di sette punti e significa 88esimo posto. In caduta libera Enna, che perde 8 posizioni e si attesta al 100° posto in classifica, meno 2 per Agrigento (86).

Critico il presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Salvo Sorbello. “Questa classifica- spiega- mi sembra particolarmente significativa, perché misura la qualità della vita con un approccio soggettivo ed è quella Ita.Li., uno studio innovativo del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università Bicocca di Milano e riguarda il grado di soddisfazione espresso dalle persone verso la propria vita quotidiana. E’ relativa quindi alla condizione di vita delle persone ed ha interessato ben 278 comuni italiani. Purtroppo -aggiunge Sorbello- anche in questa classifica Siracusa è in fondo. Un dato sconfortante, che dovrebbe davvero allarmare tutti coloro che, a qualsiasi titolo, hanno a cuore il bene comune, perché conferma la sfiducia dei cittadini, con difficoltà di arrivare a fine mese, bassa sicurezza del quartiere, alto stress psicofisico e qualità del lavoro relativamente peggiore”.