Letterina a Santa Lucia, invito a tutti i bambini della città: progetto di solidarietà

Una Festa di Santa Lucia che sarà affidata alla solidarietà, attraverso il coinvolgimento dei bambini. In concomitanza con la ricorrenza religiosa tanto attesa a Siracusa, ancor di più dopo gli anni in cui il Covid ha bloccato in parte le celebrazioni, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia, la Caritas Diocesana ed il Banco Alimentare hanno deciso di lanciare un progetto: “Cara Santa Lucia, mi piacerebbe tanto che…”.

Tutti i bambini della città sono invitati a scrivere a Santa Lucia e ad esprimere in questo modo i loro desideri, le loro aspettative, chiedendo alla Santa della Luce qualcosa che sta loro particolarmente a cuore. Per ogni letterina inviata, il Banco Alimentare della Sicilia ODV, che da anni distribuisce alimenti agli indigenti, donerà un pacco alimentare alla Caritas Diocesana di Siracusa.

Un piccolo gesto per far qualcosa di importante e prezioso per chi ne ha bisogno. Le letterine vanno inviate entro il 20 dicembre prossimo all’indirizzo letterinasantalucia.siracusa@gmail.com




Arrestato il Direttore dell’Ispettorato del Lavoro: corruzione e concussione le accuse

Corruzione, concussione e rivelazione di segreto d’ufficio. Sono le accuse di cui dovrà rispondere il direttore dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Siracusa, Michelangelo Trebastoni, 60 anni, posto ai domiciliari a seguito di un intervento della Guardia di Finanza. Ai domiciliari, secondo quanto spiega l’Ansa,  anche una persona di sua fiducia di 54 anni che fungeva da intermediario tra l’Ispettorato e le aziende. La Guardia di Finanza ha eseguito le ordinanze del gip. Notificati anche tre provvedimenti interdittivi della durata di un anno nei confronti di due imprenditori nel settore della vigilanza privata (divieti di esercitare uffici direttivi presso persone giuridiche e imprese) di 56 e 58 anni entrambi di Siracusa, e del consulente del lavoro di 47 anni di Siracusa (divieto di esercitare la professione) che avrebbero assicurato l’assunzione del personale segnalato dal dirigente dell’Ispettorato.
I militari delle Fiamme Gialle della Compagnia di Noto avrebbero scoperto episodi di corruzione, concussione e rivelazione di segreto d’ufficio di dirigenti e funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siracusa i quali “in cambio di utilità di varia natura, avrebbero condizionato la pianificazione o l’esito delle attività ispettive in favore di diversi soggetti economici”.

Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Noto, hanno svelato l’esistenza di un consolidato circuito corruttivo alimentato da solidi legami di amicizia che univano corrotti e corruttori.
In particolare, nel corso di un controllo in materia contributiva e previdenziale nei confronti di un istituto di vigilanza privata – inizialmente eseguito in forma congiunta a personale dell’INPS – i funzionari dell’Ispettorato Territoriale, su disposizione del loro direttore, avrebbero omesso di contestare i rilievi emersi, ricevendo in cambio, da parte del rappresentante legale della società oggetto dell’ispezione con la compiacenza del proprio consulente del
lavoro, l’assunzione di un soggetto segnalato dallo stesso direttore dell’Ispettorato.
“Contrariamente ai propositi illeciti di quest’ultimo-spiega una nota della Guardia di Finanza-  l’INPS ha proseguito l’attività ispettiva, approfondendo
analiticamente il contesto di competenza ed elevando sanzioni pari a circa80 mila euro per violazioni di carattere amministrativo. Secondo le Fiamme Gialle, “le investigazioni hanno consentito di ricostruire una fitta rete di contatti mirata a sfruttare l’influenza derivante dalla posizione dominante del direttore dell’ITL di Siracusa per favorire svariate situazioni inerenti ai suoi interessi personali o a quelli di persone a lui vicine”. Il dirigente infatti, abusando del proprio incarico e dei propri poteri, avrebbe convocato più volte negli uffici dell’Ispettorato un socio di una nota scuola di lingue estere al fine di ottenere un trattamento di favore e un’assistenza dedicata in vista dell’iscrizione del figlio a un corso di inglese. Non avendo ricevuto un feedback positivo da parte dell’imprenditore, il direttore avrebbe disposto  nei giorni successivi l’avvio di un accertamento
ispettivo.
In un’altra occasione, ad essere convocati con urgenza presso la direzione dell’ITL sarebbero stati  i titolari di un negozio di ottica, a cui sarebbe stata ventilata  l’ipotesi di accertamenti sulla loro società con l’individuazione di
sicure anomalie, scongiurate grazie all’intervento del direttore il quale, in cambio, avrebbe dovuto ottenere la promessa di un trattamento di favore per l’acquisto di occhiali da vista.
L’alto dirigente, inoltre, nel corso di alcuni incontri con i responsabili di numerosi supermercati della Sicilia Sud-Orientale avrebbe prospettato alle controparti la pianificazione di controlli in modo da condizionarne l’esito senza
l’irrogazione di sanzioni amministrative, ottenendo in cambio l’assunzione di persone da lui segnalate in diversi punti vendita.




Terremoto all’Ispettorato del Lavoro, Carnevale (Fillea): “Shock, dove finivano le denunce?”

“La notizia delle indagini e degli arresti che hanno colpito l’Ispettorato territoriale del Lavoro lasciano senza parole e ci interrogano sulla utilità di tutte le nostre segnalazioni di lavoro irregolare di questi anni e su dove esse siano potute finire”. Così il segretario della Fillea Cgil, Salvo Carnevale, commenta l’operazione odierna della Guardia di Finanza di Siracusa. Il sindacato si dice pronto a collaborare con i magistrati e pronto a costituirsi parte civile in un eventuale procedimento.
“Evidentemente aveva un fondamento la considerazione espressa in un comunicato del 24 novembre scorso dove denunciavamo, nell’ambito delle verifiche da noi effettuate sulla mancata applicazione del contratto provinciale, la sensazione di scoramento e di perfetta solitudine delle organizzazioni sindacali a seguito delle numerose segnalazioni effettuate”, prosegue.
Il segretario del sindacato degli edili parla di notizia “scioccante” perché “non ci può essere situazione peggiore di quella di perdere fiducia negli organi di vigilanza”, nel caso in cui le ipotesi di reato dovessero essere confermate.
Da dove ripartire? “Bisogna mettere mano agli organici perché non va dimenticata l’eccezionale carenza di forze che attanaglia gli organi di vigilanza siciliani. Ripartire anche in questo modo potrà servire a ridare lustro a un istituto così centrale per il lavoro”.




Le accuse e gli arresti all’Ispettorato, la Cgil: “Si sta abbassando la guardia sulla legalità”

“Si sta abbassando la guardia sul terreno della legalità, della cultura del lavoro e dei diritti dei lavoratori nel nostro territorio”. Roberto Alosi, segretario provinciale della Cgil, non nasconde la sua preoccupazione dopo la bufera giudiziaria che si è abbattuta oggi sull’Ispettorato del Lavoro di Siracusa. “Se finanche un istituto preposto alla vigilanza sul mondo del lavoro, al controllo sul rispetto di norme e tutele precipita in un vortice corruttivo caratterizzato da una presunta fitta rete di contatti fra corrotti e corruttori, significa che la fiducia sociale subisce un contraccolpo pericoloso per la tenuta istituzionale e democratica della nostra comunità”, è l’allarme lanciato da Alosi.
Che prosegue: “se questo accade in un tempo di enorme crisi lavorativa ed occupazionale, rischia di avere un effetto deflagrante sull’equilibrio sociale già fortemente messo alla prova dalla fragilità del nostro tessuto economico e produttivo”.
La Cgil si dice pronta a valutare le azioni da intraprendere, “anche in sede giudiziaria se necessario”, per tutelare gli interessi collettivi dei lavoratori.

foto google maps




La Cisl: “Arresti e corruzione, minate le fondamenta del diritto al lavoro”

Vera Carasi, segretaria provinciale della Cisl, appare contrariata. “Gli arresti effettuati dagli uomini della Guardia di Finanza rappresentano, con i pesanti atti di accusa, il contorto modello corruttivo che mina le fondamenta del diritto al lavoro”, dice tutto d’un fiato. Ed affida ad una nota stampa la dura condanna di quanto prospettato dalla Guardia di Finanza che si è mossa su delega della Procura di Siracusa.
“Attendiamo fiduciosi il certosino lavoro della magistratura che, siamo certi, accerterà ogni eventuale responsabilità e contribuirà a ridare ad un Ufficio centrale per il mondo del lavoro la giusta credibilità.
La provincia sta vivendo uno dei più delicati momenti occupazionali degli ultimi anni e l’operazione di questa mattina contribuisce ad alimentare le preoccupazioni già notevoli in questo periodo”.
La Cisl prova a rimettere i temi al centri: tutela dei posti di lavoro e la certezza, da parte delle aziende, di rispettare tutte le norme contrattuali, dalla previdenza alla sicurezza.




L’embargo non fa più paura, ora prossimo step. Cannata: “Garantire transizione energetica”

Il giorno che faceva tanta paura, il 5 dicembre, scorre via senza patemi per la zona industriale di Siracusa. L’intervento in extremis del governo ha scongiurato lo stop alla produzione e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Un doppio risultato sottolineato dal parlamentare siracusano di FdI, Luca Cannata. “Il Governo Meloni è riuscito a mantenere l’impegno assunto di garantire occupazione e produzione, ciò che il Governo precedente non è riuscito a fare. Questo è un fatto incontrovertibile”.
Giovedì scorso l’esecutivo ha approvato un decreto legge che di fatto evita la chiusura degli stabilimenti Lukoil a Priolo attraverso misure a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici e la possibilità dell’amministrazione temporanea dello Stato della raffineria. E il giorno successivo la Litasco, società che controlla l’impianto, ha diffuso un comunicato in cui ha sostenuto di essere in condizione di andare avanti senza problemi, collaborando con il governo. “Abbiamo risposto con fatti concreti: prima attraverso la comfort letter, poi convocando un tavolo tecnico per discutere la questione Isab e appurando la disponibilità di Sace per arrivare, infine, al decreto legge che di fatto salva migliaia di posti di lavoro in zona industriale”. Adesso è già tempo di guardare al prossimo step: “garantire la transizione energetica in chiave strategica del nostro polo industriale”.




Festa di Santa Lucia, novità nella traslazione e primi appuntamenti

Sarà il vescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, a presiedere la solenne celebrazione del 13 dicembre, Festa di Santa Lucia a Siracusa. Il tema scelto quest’anno è “… camminiamo insieme a Lucia”, nel percorso tracciato dal Cammino sinodale che si sta celebrando in questo momento in Diocesi.
Novità nella traslazione del simulacro in Cattedrale, il ritorno della processione in Borgata, fuochi d’artificio e gli appuntamenti collaterali saranno illustri nei prossimi giorni dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia.
In questi giorni, intanto, le reliquie della martire siracusana sono in visita in diversi istituti comprensivi e in alcune parrocchie della Diocesi. La festa entrerà nel vivo venerdì 9, alle ore 7.30, con la cerimonia della consegna delle chiavi da parte dei deputati e l’apertura della nicchia che custodisce il simulacro. Alle ore 8.00 celebrazione eucaristica presieduta da don Gianluca Belfiore, parroco della chiesa di San Martino.
Una novità di quest’anno, come detto, è la traslazione del simulacro dalla cappella all’altare maggiore. Avverrà domenica 11, alle 11. A seguire alle ore 12.00 la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Francesco Lomanto.
Lunedì 12, alle ore 19.00, celebrazione dei Primi Vespri della Solennità. Al termine il sindaco di Siracusa, a nome della città, offrirà un cero votivo ed i sindaci della Diocesi offriranno un dono del loro territorio.




Il ministro Urso in Sicilia: “Ben chiuso vicenda Isab, ora la scelta del commissario”

Scatta oggi l’embargo via mare al petrolio russo ma per la zona industriale è, per fortuna, un giorno come un altro. Era la data “spartiacque”, ma il provvedimento con cui è stata temporaneamente posta sotto l’amministrazione dello Stato la grande raffineria Isab Lukoil ha fatto sparire tutti i nuvoloni che si erano addensati all’orizzonte.
Il ministro Urso, a Catania per un incontro con il presidente della Regione Schifani, non nasconde la sua soddisfazione. “Possiamo dire di avere ben chiuso il caso Lukoil. Scattano le sanzioni nei confronti del petrolio russo, ma i cancelli resteranno aperti, l’Isab continuerà a produrre, diecimila e più persone potranno proseguire a lavorare”, le sue parole.
“Non era scontato, abbiamo riesumato il dossier che era nei cassetti e in poche settimane abbiamo trovato una soluzione grazie alla piena collaborazione tra la Regione Siciliana e il governo di Roma, attraverso il mio dicastero”, sottolinea poi come a marcare ancora una volta la differenza di atteggiamento del governo Meloni rispetto al precedente esecutivo Draghi.
Resta da capire chi sarà il commissario designato per Isab. “Sulla figura dell’amministratore straordinario stiamo vagliando diversi profili di alta levatura – dice ancora il ministro per le imprese – ma sono felice di annunciare che abbiamo ricevuto una lettera di garanzia dall’autorità americana Olaf che ha garantito che nessuna banca italiana sarà sanzionata ove finanziasse l’acquisizione di petrolio per rifornire l’Isab. Nel contempo – ha aggiunto – sappiamo che dobbiamo collaborare con l’Eni per garantire questo approvvigionamento e abbiamo contezza che ci sono diversi investitori che stanno trattando l’acquisizione dello stabilimento. Per garantire il territorio, l’occupazione e la riconversione ambientale dell’impianto, porremo le prescrizioni della Golden Power, come ci consente la legge».




Dopo Isab, tocca ad Ias. La Regione: “Collaboriamo con magistrati, soluzioni per impianto”

L’avvenuta nazionalizzazione di Isab Lukoil mette la grande raffineria al riparo dagli effetti dell’embargo via mare al petrolio russo, che scatta da oggi. Adesso le attenzioni si concentrano tutte sul “caso” depuratore consortile di Priolo, gestito da Ias ed al centro di una inchiesta della Procura di Siracusa che si è mossa per disastro ambientale.
Dopo il tavolo tecnico di venerdì scorso a Palermo, il presidente della Regione, Renato Schifani, annuncia una serie di interventi. “Ho acquisito subito il dossier, ho convocato una riunione con tutti i dirigenti competenti, mi sono fatto una mia idea e a breve adotteremo dei provvedimenti finalizzati, da un lato, a collaborare con la magistratura e, dall’altro, a ripristinare l’efficienza dell’impianto nell’interesse pubblico, rimuovendo le cause di inidoneità”, ha detto nelle ore scorse il presidente.
Uno dei primi passaggi sarà sul capitale sociale della Industria Acqua Siracusana. “Siamo pronti – ha detto Schifani – anche a fare la nostra parte per intervenire sul capitale della Ias, assieme ai privati che fanno parte della compagine societaria». Parole che arrivano a margine dell’incontro a Catania con il ministro per le imprese, Urso.




Collegamento via mare Borgata-Ortigia, Gradenigo: “Il regolamento c’è, il servizio no”

Dal 2015 esiste un regolamento che disciplina il servizio di collegamento Ortigia-Borgata, via mare. Dallo Sbarcadero a Riva della Posta, con tanto di regole anche di dress code per i vogatori. Ma da quando il Consiglio comunale ha dato via libera al servizio, nessuna barca ha attraverso per questo fine il porto Piccolo di Siracusa.
“Otto anni dopo siamo ancora qui a parlare di quella che potrebbe essere una vera e propria attrazione”, commenta il presidente di Lealtà&Condivisione, Carlo Gradenigo. “Oltre ai posti lavoro, il collegamento via mare porterebbe alla formazione di nuove maestranze sia per la conduzione a remi che per la necessaria e impegnativa manutenzione e cura delle tipiche imbarcazioni di legno, oggi quasi scomparse nonostante l’iscrizione del gozzo siracusano nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Sicilia”, aggiunge.
Ed in una sorta di viaggio nel tempo, tornano alla mente eredità dimenticate come quella dei maestri d’ascia, dei calafatari. E di quei luoghi oggi in degrado.

foto: gozzo siracusano (ass. Il Gozzo di Marika)