“Tutto per Lei”, tre spot nei cinema siracusani realizzati dalla Polizia Stradale

Nuova iniziativa della Polizia Stradale nella sua attività di comunicazione costante per promuovere corretti stili di guida. In collaborazione con Anas e grazie alla sensibilità dei gestori delle sale cinematografiche della provincia di Siracusa, verranno proiettati tre brevi video dal titolo “Tutto per lei” negli spazi riservati alle comunicazioni sociali.
“Tutto per Lei” è composto da tre spot che raccontano i comportamenti alla guida scorretti più diffusi: il mancato uso delle cinture di sicurezza e del seggiolino per i bambini, la distrazione e l’assunzione di alcol e di sostanze stupefacenti.
I filmati non mostrano scene esplicite e drammatiche di incidente, ma suggeriscono allo spettatore le conseguenze della collisione con un gioco di parallelismi tra scena domestica e scena nel veicolo.
I tre spot verranno alternati e saranno proiettati per tutta la stagione invernale all’interno delle multisale cinematografiche nel formato da 30 secondi.




Quale chiesa per i festeggiamenti dell’Immacolata? “Una sola e con una buca davanti”

La chiesa di San Filippo Apostolo, alla Giudecca, è interessata da lavori di restauro della facciata. La Chiesa di San Francesco all’Immacolata è chiusa da tempo. Pertanto, l’unica che potrà ospitare i fedeli in occasione della festa dell’Immacolata, il prossimo 8 dicembre, è la chiesa di San Giuseppe, restaurata e riaperta al pubblico.
“Ma c’è un problema serio”, segnala Enzo Vinciullo, referente provinciale di Prima l’Italia. “Una voragine si è aperta proprio davanti alla chiesa, voragine che rappresenta un pericolo quotidiano per i passanti ma, ancora di più, per i numerosi fedeli che la notte del 29 novembre vorranno partecipare alla tradizionale Atturna e alla Svelata successiva. Stessi pericoli si correranno l’8 dicembre, quando la festa verrà sicuramente celebrata in piazza San Giuseppe, nella omonima chiesa”. Motivo per cui Vinciullo invita “la civica ma non civile amministrazione comunale a mettere in sicurezza la piazza, sistemando le basole che sono sprofondate e che, in occasione delle ultime piogge, hanno creato già un piccolo laghetto”.




Lettera dell’arcivescovo Lomanto: “Vivere l’Avvento come tempo di speranza”

“Non possiamo vivere una vita veramente cristiana se, giorno dopo giorno, non ci rinnoviamo nel contatto con Dio. L’esperienza del cristiano che è Dio stesso non può conoscere mai declino, ma deve continuamente attingere alla comunione con Dio in una misura sempre maggiore, in una incessante crescita e in una rinnovata novità di vita”. Lo scrive l’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, nella lettera inviata alla comunità diocesana, in occasione della prima domenica di Avvento, che si è celebrata ieri.
L’Avvento è il tempo che precede il Natale. “Invito tutti a vivere l’Avvento come tempo della vigilanza, dell’attesa e della speranza per accogliere Dio in una misura sempre più grande, ponendoci in ascolto della sua Parola, contemplando il mistero del Natale e realizzando in noi la sua presenza di pace, di bene e di amore” ha scritto mons. Lomanto che ha fornito delle indicazioni. Il tempo dinamico dell’Avvento serve per accogliere Dio in misura sempre più grande: “L’Avvento è attesa della venuta del Signore che vuole realizzare un incontro personale con noi. Egli è venuto e continua a venire per incontrarci, per stare con noi e per salvarci. Viene realmente perché è il Vivente che dona vita e speranza. Di qui nasce la necessità dell’attesa di ogni cristiano. Non si tratta soltanto di un avvento escatologico proiettato nel futuro che chiuderà la storia del mondo, la vita di questa economia presente, ma si deve parlare, invece, di una continua venuta di Cristo. Non possiamo vivere una vita veramente cristiana se, giorno dopo giorno, non ci rinnoviamo nel contatto con Dio”.
Nel mistero del Natale, Dio si spoglia di tutto e mantiene il potere di amare e di essere amato: “Egli è Colui che ha rinunciato a ogni potere, a ogni grandezza, non riservando nulla per sé, se non il potere di amare. L’amore disarma sempre. L’amore abbassa il Verbo di Dio per ridurlo veramente alla proporzione dell’uomo. Lo spoglia di ogni suo potere, perché vuole abitare dentro di noi, vivere nei nostri cuori. (…) Non chiede un servizio, non aspetta una sudditanza, non pretende una dipendenza: attende una risposta di amore al suo amore infinito. Ecco il mistero del Natale: un Dio che si spoglia di tutto per dare e attendere tutto nell’amore! Ma, allora, quale significato assume oggi il Natale per noi? Il miracolo del Natale del Signore è che Egli non è più al di fuori di noi, ma abita dentro di noi, vive nei nostri cuori e dimora in noi. Con la sua Incarnazione Gesù si fa presente nella nostra umanità, nel luogo dove noi siamo e nella vita che noi viviamo oggi, non domani. Celebrare il Natale del Signore vuol dire, allora, che il suo segreto abitare nel nostro cuore diventi il centro stabile, perenne e unificante dei nostri legami, del nostro pensare, del nostro agire, di tutto il nostro vivere”.

Siracusa, 28 novembre 2022




L’arcivescovo Lomanto in visita alla Capitaneria di Porto di Siracusa

Visita alla Capitaneria di Porto di Siracusa da parte dell’arcivescovo, Francesco Lomanto. Ad accoglierlo, il capo del compartimento marittimo di Siracusa, capitano di vascello Sergio Lo Presti insieme a tutto il personale civile e militare in servizio presso l’Autorità Marittima aretusea.
Nel corso dell’incontro, il comandante ha illustrato all’arcivescovo gli aspetti salienti della complessa attività svolta dagli uomini e dalle donne della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Siracusa.
Immancabile la visita alla sala operativa, dotata di moderne strumentazioni nell’ambito del soccorso marittimo, del monitoraggio del traffico navale e di vigilanza dell’ambiente marino.
La visita è proseguita alla Sezione mezzi nautici e il successivo imbarco sulla motovedetta CP 323, utilizzata dalla Guardia Costiera di Siracusa per il soccorso in mare e per le diverse missioni istituzionali.




Scuole chiuse lunedì a Siracusa, ordinanza a scopo precauzionale

Scuole chiuse domani, lunedì, a Siracusa. Una decisione assunta a scopo precauzionale, spiegano da Palazzo Vermexio, “al fine di svolgere sopralluoghi nei vari edifici”. Il provvedimento vale per le scuole di ogni ordine e grado. Per le scuole superiori di competenza provinciale, la decisione è stata assunta di comune accordo con il commissario del Libero Consorzio.
Chiusi domani anche gli impianti pubblici sportivi, cimitero, parchi, Castello Maniace e Parco Archeologico della Neapolis.
Rimangono aperte le attività private, in particolare i negozi. Dopo un vertice con la Prefettura e i sindaci della provincia, “si è convenuto che non sussistano le condizioni”, per un provvedimento di questo tipo.




Maltempo, il sindaco di Siracusa chiude tutto. Danni sulle strade. Le foto

Il maltempo che da diverse ore sferza il siracusano ha chiamato ad un gran lavoro i Vigili del Fuoco. Pali della luce pericolanti, alberi abbattuti, distacco di finestre, tendoni, canne fumarie e calcinacci. Anche le condizioni delle strade invitano alla massima prudenza, soprattutto quelle esposte alle mareggiate dove evidenti sono i segnali del passaggio del fronte temporalesco. Diverse strada provinciali, in particolare nella zona balneare, sono state chiuse o hanno richiesto l’intervento della Polizia Provinciale per la presenza di alberi abbattuti dal vento o muretto a secco rovinati sulla sede stradale.
Il sindaco di Siracusa, con una sua ordinanza, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di domenica se era previsto lo svolgimento delle elezioni dei consigli di istituto; sospese le attività mercatali, gli impianti sportivi pubblici, i parchi pubblici incluso il parco archeologico Neapolis,il cimitero comunale e il Castello Maniace. Sono, inoltre, sospese le manifestazioni sportive.
Si raccomanda massima prudenza e di limitare gli spostamenti, l’invito delle autorità.




Maltempo: allagamenti, alberi abbattuti, strade chiuse: possibili stop all’erogazione idrica

L’ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla Sicilia orientale imperversa in provincia, arrecando una serie di danni, soprattutto sulle strade. Non mancano gli allagamenti, dal Villaggio Miano alla zona di Tivoli, ma si registrano anche, a causa delle forti raffiche di vento, numerosi alberi abbattuti, anche sulle auto in sosta, cartelloni pubblicitari divelti, non solo sulle strade di collegamento esterne al centro urbano, ma anche in piena città. Alla Pizzuta come in via Torino. Nessuna zona è risparmiata dalle conseguenze delle condizioni meteo avverse, segnalate nelle ore precedenti con la diramazione dell’Allerta meteo Arancione della Protezione Civile Regionale .

Tra le conseguenze dell’ondata straordinaria di maltempo,anche il danneggiamento della recinzione dell’ex Carcere Bornonico, in buona parte venuta giù ma già in condizioni precarie, come il resto della struttura, il cui destino rimane in sospeso da decenni, oggetto di rimpalli tra Comune ed ex Provincia e posto anche in vendita, senza acquirente.

A causa dei distacchi di energia elettrica,si sono fermati alcuni dei principali impianti Siam, interrompendo l’erogazione idrica. Si tratta, in particolar modo, del pozzo Grottone,che alimenta Belvedere, dove, secondo quanto la Siam comunica,  è possibile che si verifichino riduzione o carenza di acqua. La società che gestisce il servizio idrico sottolinea che “la situazione è molto delicata, anche a seguito della caduta di alberi, abbattuti dal vento, che rendono pericoloso l’accesso o il transito stradale. In queste ore potrebbe pertanto verificarsi carenza idrica nelle diverse zone colpite dai distacchi di energia e dai danni del maltempo. Eventuali guasti vanno segnalati al numero verde 800.31.31.30”. Anche i tempi di ripristino restano incerti, visto che gli interventi dipendono dalle condizioni di sicurezza necessarie per lavorare.

Alcune strade, soprattutto nella zona sud, sono state momentaneamente interdette alla circolazione veicolare.

L’invito della Protezione Civile resta quello di evitare, se non strettamente necessario, gli spostamenti. Molte attività commerciali hanno scelto di non aprire. Sospese anche alcune competizioni sportive previste in strutture pubbliche della città.




Bomba contro un bar a Santa Panagia, boato nella notte

Un ordigno rudimentale è esploso nella notte davanti all’ingresso del bar Santa Panagia, nella zona nord del capoluogo.
Poco dopo mezzanotte il boato sordo che risvegliato i residenti. La deflagrazione ha danneggiata la saracinesca ed il vicino dehors esterno.
Dopo le prime segnalazioni, sul posto è arrivata la Polizia per i rilievi del caso. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile. Al momento, non viene esclusa nessuna pista, inclusa quella di un messaggio di un “avvertimento” malavitoso.




Turismo a Siracusa: crea ricchezza, ma tanti numeri (e soldi) sfuggono ai controlli

Siracusa è la 25.a città italiana per “ricchezza turistica” prodotta, su 500 realtà italiane esaminate. Secondo il ranking stilato da Sociometrica attraverso l’analisi dei dati Istat e stime ponderate, il turismo crea a Siracusa “valore aggiunto tangibile all’economia locale”, pari allo 0,51% della ricchezza turistica nazionale. Numeri che fanno di Siracusa la seconda città siciliana per produzione di ricchezza turistica, dopo Taormina ed appaiati a Catania. Ma limitandosi a guardare alle città tra 100 e 200 mila abitanti, Siracusa è quarta in Italia per intensità di turismo. Un parametro che, per semplificare, rapporta la pressione turistica al numero di abitanti. Nel caso della città di Aretusa, per ogni residente sono 672 le presenze turistiche registrate nel 2022. Rimini, prima in questa graduatoria, registra oltre 5mila presenze per abitante. Ravenna, seconda, 1.700/abitante. Poi Trento sotto la soglia delle mille presenze e quindi Siracusa.

Antonio Preiti, che ha guidato il gruppo di lavoro Sociometrica, spiega che lo studio realizzato ha come fine quello di definire “il peso specifico che il turismo ricopre in termini percentuali rispetto al pil, vale a dire di quanto sia partecipe alla formazione della ricchezza nazionale”. Più che di turismo, per una corretta comprensione del fenomeno, “si dovrebbe parlare di ‘economia dell’ospitalità’ o ‘industria dell’ospitalità’. Questo perché nella contabilità nazionale non esiste un settore turismo propriamente detto, ma sono computate solo la parte alberghi e ristorazione e la parte relativa alle agenzie di viaggio”.
Ecco, qui si inserisce uno dei dati più interessanti per quel che riguarda Siracusa e la sua realtà “dell’ospitalità”. Partiamo da un principio alla base dello studio di Sociometrica: la presenza del turismo contribuisce a elevare il reddito dei singoli Comuni, sia complessivo che pro-capite, quando nella destinazione prevale la dimensione alberghiera piuttosto che quella delle case in affitto. A Siracusa, invece, è netta la prevalenza delle cosiddette presenze turistiche non ufficiali o “non osservate”, cioè non registrate nelle statistiche ufficiali. “Il processo di stima non è immediato, però è possibile farlo con una certa accuratezza. Quello che si scopre, e si tratta di una scoperta estremamente importante, è che in alcune destinazioni turistiche il peso delle presenze non ufficiali è preponderante rispetto alle classiche
presenze turistiche alberghiere e nelle strutture extra-alberghiere ufficiali”. Siracusa è nona in Italia tra le destinazioni turistiche per le quali il peso percentuale delle presenze non ufficiali supera “massimamente” quelle ufficiali. Al quinto posto, altra siracusana: Noto.

“È noto come gli affitti brevi incidano molto sui flussi complessivi nelle grandi città d’arte, ma l’analisi
comune per comune ci offre una visione molto più precisa. E tra le prime trenta destinazioni spicca il caso di Siracusa, dove le presenze non ufficiali sono stimate il doppio rispetto a quelle ufficiali”, spiega ancora il report di Sociometrica.
Il sospetto, poi, che dietro questi numeri si nascondano fenomeni di evasione ed elusione è spesso dietro l’angolo. Contro i cosiddetti “abusivi dell’accoglienza” – definizione delle associazioni di categoria, tra cui Noi Albergatori – case vacanze non censite o registrate, affitti brevi con poca attenzione per le norme di settore, dalla registrazione alla Questura (obbligatoria) al rilascio di ricevute, fatture o cedolare secca. In questo senso, è stata salutata con favore l’introduzione del Cir (codice identificativo regionale), contro l’abusivismo nel settore turistico dell’ospitalità. “Ma servono strumenti da fornire ai Comuni per i controlli”, ricorda Giuseppe Rosano (Noi Albergatori) per rendere concreto lo strumento.

foto archivio




Siracusa: pochi matrimoni, i riti civili superano quelli religiosi. “Non serve un bonus”

Si è parlato molto negli ultimi giorni di matrimonio, anche per via dell’idea dei parlamentari leghisti che avevano proposto un bonus per quelli celebrati in chiesa. L’istituto del matrimonio religioso appare in effetti in crisi. “Nella nostra provincia per la prima volta nella storia, i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi. I primi sono stati infatti il 55,3% del totale, rispetto al 44.7% di coloro che hanno invece scelto di celebrare il rito in una chiesa”, spiega il presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari, Salvo Sorbello. “Il matrimonio religioso è stato penalizzato anche dalle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria. Se pensiamo che, secondo i dati forniti dall’Istat, nel 2005 il rapporto era di 75% di rito religioso ed il restante 25% civile, ci si può rendere facilmente conto di come la nostra realtà sociale sia in continua evoluzione”.
Secondo gli ultimi dati disponibili (2020), in tutta la provincia di Siracusa sono stati celebrati 870 matrimoni: 389 sono stati quelli religiosi, 481 i civili (con un quoziente di nuzialità di 2,2 per mille abitanti). “La differenza numerica diventa ancora più eclatante se si fa riferimento soltanto al capoluogo: dei 267 matrimoni celebrati, soltanto 109 sono stati quelli in chiesa, mentre in 158 casi sono stati preferiti i locali del Comune”, dice ancora Sorbello.
E pensare che nel 2004 (dati Istat), i matrimoni nell’intera provincia di Siracusa erano stati 1897, “ben più del doppio rispetto a quelli dei nostri giorni. Assai diverse le proporzioni: rispetto a 1399 nozze celebrate davanti a un sacerdote, erano soltanto 498 quelle in Comune. Nel capoluogo poi, su un totale di 624 celebrazioni, 474 si erano svolte in una chiesa e 150 col rito civile”.
Un dato in ogni caso da esaminare con grande attenzione, secondo Sorbello, è quello del numero complessivo di matrimoni, anche in funzione della natalità. “E’ infatti un dato ormai consolidato che siano le coppie unite in matrimonio a far nascere circa il 75% dei nuovi nati e quindi questo crollo delle nozze sta incidendo anche sulle nuove nascite”.
Basta un bonus matrimonio – esteso a tutti i tipi di unione – a risolvere la situazione? “Per far aumentare i matrimoni è essenziale che i nostri giovani trovino un lavoro stabile e dignitoso quando concludono il ciclo dei loro studi, così da superare comprensibili timori per il futuro. E devono avere la possibilità di presentarsi in banca per poter autonomamente, magari giovandosi anche delle agevolazioni purtroppo insufficienti offerte dallo Stato, senza dover umiliarsi, chiedere un mutuo per la prima casa. Fino a quando ci si illuderà di poter risolvere problemi che sono di importanza vitale per il futuro della nostra società con dei bonus per il fotografo e il pranzo e la torta nuziale – conclude Salvo Sorbello – si dimostra di non aver compreso le reali proporzioni di un contesto che provocherà la diffusione di comunità cittadine formate da anziani, soli e bisognosi di assistenza”.
Bocciato quindi il bonus, si a provvedimenti che incoraggiano le giovani coppie a costruire una famiglia. “Ma che siano strutturali, davvero risolutivi e non aiuti spot, una tantum”.