A difesa della donne, la Questura di Siracusa: “Impegno quotidiano della Polizia”

“L’impegno della Polizia a difesa delle donne sottolineato in occasione del 25 novembre ma condotto tutto l’anno, con il lavoro continuo di tutti gli uffici operativi della Questura”, lo ha detto il Questore di Siracusa, Benedetto Sanna, dopo le decine di iniziative che ieri hanno visto la partecipazione della Polizia, per consolidare il messaggio di contrasto e condanna verso ogni forma di violenza sulle donne.
All’istituto Giaracà, dove la dirigente scolastica è l’ex ministro Lucia Azzolina, i componenti dell’Ufficio per la Comunicazione della Questura, ieri, hanno coinvolto i ragazzi sul tema della lotta alla violenza nei confronti delle donne ed al femminicidio. I poliziotti hanno illustrato le nuove normative del cosiddetto “Codice Rosso”.

A Pachino, il dirigente della Divisione Anticrimine, Maria Antonietta Malandrino, ha incontrato le lavoratrici delle aziende che fanno parte del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP che ha deciso di aderire alla campagna della Polizia di Stato “Questo non è Amore”. Anche sul posto di lavoro si combatte discriminazione e violenza di genere.

Infine, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il commissario Gallo Fedele Sebastiano e l’agente scelto Alessandro Merlo del Commissariato di Lentini hanno incontrato gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “G. Marconi” e dell’Istituito Superiore “Elio Vittorini” – Gorgia”, insieme a psicologi e rappresentanti delle associazioni anti-violenza.

“La Polizia di Stato – ricordano dalla Questura di Siracusa – rappresenta lo snodo fondamentale di una rete composta da istituzioni, enti locali, centri antiviolenza e di recupero dei maltrattanti, associazioni di volontariato che si impegnano ogni giorno per affermare un’autentica parità di genere, contro stereotipi e pregiudizi, nell’ormai classico claim #essercisempre”.




Atti persecutori verso la ex compagna, arrestato 37enne: deve scontare 3 mesi

I Carabinieri hanno arrestato, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, un pregiudicato siracusano di 37 anni, che nel 2019 si era reso responsabile di atti persecutori nei confronti della ex compagna.
Dopo l’interruzione della relazione voluta dalla donna, aveva a più riprese perseguitato, maltrattato e picchiato la vittima. Al termine delle indagini condotte dai Carabinieri ed alla fine del procedimento penale, è arrivata per il 37enne la condanna.
Rintracciato ed arrestato dai militari dell’Arma di Belvedere, dovrà espiare la pena di 3 mesi di carcere, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento.




Maltempo: allerta meteo arancione in tutta la Sicilia

Un fine settimana ad elevato rischio maltempo. Il Dipartimento regionale di Protezione Civile ha diramato l’allarme meteo arancione su tutta la Sicilia, per l’intera giornata di domani. È il terzo livello di alert in una scala di quattro ed incida “preallarme”.
“Dalle prime ore della mattina di sabato 26 novembre 2022 sono attese precipitazioni a tratti anche intense su tutto il territorio della Regione Siciliana. La perturbazione entrerà, dalle primissime ore, in Sicilia occidentale per poi spostarsi rapidamente verso est interessando, nelle ore centrali della giornata, la Sicilia centro-meridionale, e nel pomeriggio/sera la Sicilia orientale”, si legge nel bollettino. Le condizioni meteo dovrebbero quindi peggiorare, nel siracusano, a partire dal tardo pomeriggio di domani. E sempre secondo le previsioni, attesi venti forti di burrasca e intense mareggiate sulle coste esposte.
La Protezione Civile regionale invita i cittadini alla massima prudenza ed a tenere comportamenti responsabili, qualora i territori dovessero essere investiti da severi eventi atmosferici.




Caro bollette, dalla Regione 22 milioni per Comuni ed ex Province. A Siracusa 484mila euro

Ventidue milioni di euro a favore degli enti locali siciliani per far fronte all’emergenza del caro bollette. ll via libera è arrivato dal governo Schifani, che ha varato un intervento finanziario straordinario, grazie a una ricognizione di risorse da parte dell’assessore all’Economia, Marco Falcone. La norma è inserita all’interno del disegno di legge di variazione di bilancio. Venti milioni di euro sono destinati ai Comuni e verranno ripartiti in base alla popolazione. Gli altri due milioni (divisi per il 40% in base alla popolazione e per il 60% in base al numero delle classi scolastiche) andranno alle ex Province, ai sei Liberi consorzi di Comuni e alle tre Città metropolitane.
Al Comune di Siracusa assegnati 484.320 euro; ad Augusta 144.224,77 mentre ad Avola vanno 126.209,61 e 97.804,89 a Noto. Per gli altri, somme dai poco più di 91mila euro per Lentini ai tremila per Cassaro.
«L’emergenza legata al caro bollette – evidenzia il presidente Schifani – sta affliggendo anche gli enti locali siciliani, il governo della Regione ha ritenuto di dover intervenire con questo stanziamento per far in modo che possano garantire la continuità dei servizi erogati ai cittadini».
«Abbiamo raggiunto – sottolinea l’assessore alle Autonomie locali Andrea Barbaro Messina – un traguardo importante, dando così la possibilità ai Comuni di alleviare il pesante fardello del pagamento delle bollette dell’energia elettrica. In questo momento è l’importo massimo che potevamo corrispondere. Le somme non sono state sottratte al fondo delle Autonomie locali, si tratta di risorse aggiuntive. Questo contributo straordinario permetterà di evitare ai Comuni il dissesto finanziario».




Dalla parte delle donne, Daniela La Runa (Ipazia): “La violenza non retrocede”

Daniela La Runa è da sempre dalla parte delle donne. Avvocata di professione, guida il centro anti-violenza Ipazia, raccogliendo l’importante eredità di Raffaella Mauceri. In campo tutti i giorni, lo è ancora di più oggi quando cerimonie ed iniziative si moltiplicano, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
“Oggi anche nel siracusano c’è maggiorare consapevolezza verso il tema ed anche nuove sensibilità. Riceviamo chiamate non solo dalle vittime di violenza ma anche da vicini di casa, amici, persone che vogliono avere strumenti e consigli per aiutare donne che potrebbero essere vittime di violenza. E questo rappresenta un notevole passo avanti della nostra società. Dall’altro lato però – analizza Daniela La Runa – il nostro lavoro è costante e ininterrotto questo vuol dire che restano tanti, troppi i casi di violenza di genere in provincia di Siracusa. La violenza non retrocede, anzi i casi aumentano”.
Il femminicidio rappresenta la peggiore degenerazione di una subcultura di possesso e violenza. I primi segnali, dicono gli esperti, non andrebbero mai sottovalutati. Perchè uno schiaffo, una parola usata per ferire o minacciare sono un campanello d’allarme. Guai a pensare “me lo sono meritato”, “forse è colpa mia”, “magari cambia”. La responsabile del centro Ipazia mette in guardia: “quando arriva il primo schiaffo, le donne devono rendersi conto che non si perdona. Si scappa. E’ un campanello d’allarme certo. Tutto quello che succederà dopo, sarà contrassegnato sempre da violenza”.
Ma come fare per uscire dall’incubo, dove trovare la forza? “La prima cosa da fare è denunciare. E consiglio sempre di rivolgersi ad un centro anti-violenza. Abbiamo strumenti specifici, operatrici formate per aiutare e seguire nei percorsi di uscita. Abbiamo competenze a 360 gradi, dalla sfera psicologica a quella processuale. Siamo in grado di fare da trait d’union con tutta la rete istituzionale, punto imprescindibile dalla parte della donne. E soprattutto, siamo capaci di intervenire nell’immediato con supporto e trasferimenti in strutture ad indirzzo segreto, quando necessario”.




Il simbolo: la “panchina rossa”, dedicata a tutte le donne vittime di violenze

A Siracusa, a Canicattini Bagni, ad Avola, a Pachino, a Rosolini. Ma l’elenco è più lungo, ed abbraccia direttamente l’intera provincia. Dalle scuole ai luoghi pubblici, le “panchine rosse” sono un elemento distintivo delle nostre città, connotate da uno specifico senso sociale: condanna e monito verso ogni forma di violenza sulle donne. Ed alla memorie delle vittime di violenza sono dedicate. La panchina rossa, colore del sangue , è il simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza.
Nel capoluogo, la “Panchina rossa” si trova a pochi passi dall’ingresso del Tribunale di Siracusa. Scelta simbolica e dall’evidente peso. Nel corso di una cerimonia, questa mattina, alla presenza di tante autorità locali, vi è stata deposta una composizione floreale offerta da Federfiori che, anche quest’anno, rilancia la sua campagna nazionale di sensibilizzazione “FioreSOSpeso”, giunta ormai alla sua terza edizione.
In questa giornata speciale, le clienti delle fiorerie aderenti all’iniziativa ricevono una gerbera rossa. I fioristi Federfiori saranno riconoscibili attraverso una locandina e un tag esposti nel proprio punto vendita.
Nel corso della giornata, inaugurate o “omaggiate” con fiori le altre Panchine rosse della provincia, per ribadire il messaggio di lotta alla violenza di genere.




Termovalorizzatori, parla Giuseppe Carta (Ambiente Ars): “Uno in ogni provincia”

I termovalorizzatori per risolvere la crisi dei rifiuti in Sicilia? “E’ l’unica soluzione”, secondo il presidente della Commissione Ambiente e Territorio dell’Ars, il siracusano Giuseppe Carta. Da pochi giorni alla guida di una delle commissioni legislative dell’Assemblea Regionale, mostra di avere già le idee chiare. “I termovalorizzatori rappresentano l’unica azione strategica capace di liberare la Sicilia dalla spazzatura”, spiega intervenendo in diretta su FMITALIA. “In questi impianti verrebbe conferita solo la parte non riciclabile e non tutta la frazione indifferenziata”, aggiunge indicando che una scelta di quel tipo non significherebbe abbandonare il sistema della raccolta differenziata. “Sono sindaco di un Comune che in pochi anni è balzato all’80% di differenziata”, sottolinea a riguardo, riferendosi ai dati di Melilli.
Si, ma quanti impianti per la Sicilia? Il governo Musumeci ne ha indicati due, con un apposito bando lasciato in eredità. “Sono contrario alle scelte regionali passate”, taglia corto il presidente della Commissione Ambiente. Per Giuseppe Carte “serve un termovalorizzatore per distretto, se non addirittura uno per provincia. Impianti puliti, a emissioni zero e con vantaggi per i territori. Penso ad esempio a sconti sull’energia ed il gas prodotti dalla combustione dei rifiuti”. Un tema su cui, assicura, c’è una “straordinaria intesa” con l’assessore regionale Di Mauro.

foto dal web




Conto alla rovescia per Isab-Lukoil, Prestigiacomo: “Deroga all’embargo è soluzione”

“La situazione della Lukoil richiede un intervento immediato e il governo Meloni, dopo la colpevole latitanza e disinteresse sul tema del Governo Draghi, sta esplorando tutte le vie possibili per evitare una gravissima crisi occupazionale e produttiva del polo petrolchimico siracusano. Forza Italia ha piena fiducia nell’esecutivo ed è in costante contatto col il ministro Urso che sta vagliando le diverse ipotesi sul tappeto”. Così l’ex ministro Stefania Prestigiacomo commenta queste ultime giornate romane, con incontri e summit dedicati alla complessa vicenda Isab Lukoil, a pochi giorni ormai dall’avvio dell’embargo al petrolio russo via mare. “La soluzione migliore in questa fase sarebbe certamente una deroga all’embargo”, commenta al riguardo. “Altri paesi l’hanno ottenuta. Una deroga contingentata nel tempo potrebbe anche essere negoziata con Lukoil richiedendo interventi in campo ambientale”, insiste la Prestigiacomo.
Nei mesi scorsi, aveva pressato in parlamento per la garanzia pubblica tramite fondi Sace. “Il governo Draghi non ha mai, quando era il tempo e il momento, voluto trattare l’argomento. Come tardivo è stato lo strumento della confort letter che ben altro valore e utilità avrebbe avuto mesi addietro quando venne deciso l’embargo ed era stata richiesta”, attacca l’esponente di Forza Italia.
Sullo sfondo rimane l’ipotesi di un commissariamento temporaneo dell’azienda da parte dello Stato. “Soluzione storicamente non delle migliori, che non modifica la proprietà ma che può servire come extrema ratio”, taglia corto Stefania Prestigiacomo. “Ciò che conta è prendere una decisione e prenderla subito. Si è tergiversato troppo col governo Draghi. Ora non c’è più tempo, bisogna agire per salvare lavoratori e aziende”.




Aumenti Tari, riunione urgente dei sindaci aretusei. A Siracusa arriva la Commissione Ambiente

I costi di conferimento in discarica sono aumentati e per i Comuni della provincia di Siracusa – come nel resto della Sicilia – diventa quasi impossibile evitare di aumentare la Tari ai cittadini. Aumenti che potrebbero variare dal 30 al 50%, secondo alcune stime.
Corrado Figura, sindaco di Noto e presidente della Srr Siracusa – la società d’ambito chiamata a regolamentare il servizio rifiuti su base provinciale – ha convocato d’urgenza tutti i colleghi siracusani. Lunedì mattina videoconferenza per affrontare proprio la vicenda dell’aumento del costo di conferimento dei rifiuti presso la discarica Sicula Trasporti e le relative determinazioni.
“Il costo della Tari per Comuni e cittadini è un problema”, conferma il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, presidente della commissione Ambiente e Territorio dell’Ars. “La prima riunione della commissione regionale si terrà a Siracusa e con la presenza dell’assessore regionale Di Mauro”, annuncia Carta. “Con Di Mauro abbiamo una intesa straordinaria. Vogliamo entrambi lavorare sul piano regionale rifiuti ed evitare che, alla fine, il peso di oggi ricada solo sui cittadini. Ho chiesto che alla riunione di commissione partecipino anche tutti i sindaci della nostra provincia, in modo da ottenere impegni certi dell’assessore per la strategia da adottare nella nostra provincia ed in regione”.
C’è poi il tema dei termovalorizzatori. Il presidente Carta ha le idee chiare. “E’ l’unica azione strategica capace di liberare la Sicilia dalla spazzatura. In questi impianti andrebbe solo la parte non riciclabile e non integralmente la frazione indifferenziata. Sono contrario alle scelte regionali passate – dice ancora Carta su FMITALIA – serve un termovalorizzatore per distretto se non addirittura uno per provincia. A emissioni zero e con vantaggi per i territori, come sconti sull’energia ed il gas prodotti dalla combustione dei rifiuti”.




Maxi-furto di arance sventato nelle campagne siracusane: in fuga banda catanese

Un maxifurto di arance è stato sventato nelle campagne siracusane, in terreni di un’azienda agricola nella zona della fonte Ciane. L’intervento di una società di vigilanza privata e della Polizia ha permesso di recuperare le circa tre tonnellate di agrumi, già caricate in cassette di plastica, a bordo di auto mimetizzate tra gli alberi. In azione una banda, verosimilmente di catanesi in trasferta, composta da circa otto persone. All’arrivo delle forze dell’ordine si sono dati alla fuga approfittando dell’oscurità nella zona di contrada Calcaccia, poco fuori il perimetro urbano di Siracusa.
Se rivendute, quelle arance avrebbero fruttato alla banda poco meno di duemila euro con i prezzi ribassati “da strada”. Sul mercato, il prezzo di oltre tre tonnellate di arance si aggira sui tremila euro. Gli agrumi sono stati riconsegnati all’azienda agricola.