Covid, contagi in risalita in Sicilia: +6,59% in provincia

Tornano a salire i contagi da Covid-19 in Sicilia. Nella settimana dal 14 al 20 novembre si è registrata una risalita della curva epidemica. I nuovi positivi sono stati 10.839 (+7,65% rispetto alla settimana precedente) con un’incidenza di 225,74 casi per 100 mila abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Enna (incidenza di 251,95 casi), Trapani (251,67) e Catania (250,46). Le fasce d’età maggiormente a rischio sono risultate quelle tra i 60 e i 69 anni (incidenza di 302,63), tra i 70 e i 79 anni (291,85) e tra gli 80 e gli 89 anni (289,34). Nella settimana in esame le nuove ospedalizzazioni sono aumentate e oltre la metà dei pazienti è risultata non vaccinata.

Per quanto riguarda Siracusa, i nuovi casi nella settimana presa in considerazione sono stati 873, con un’incidenza di 227,50 per 100 mila abitanti. Nel corso della settimana precedente, nel territorio, i casi registrati erano stati 819.L’aumento è stato, dunque, del 6,59%.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale la settimana di riferimento è quella dal 16 al 22 novembre. Nella fascia di età 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 24,82%. Sono invece 65.846 i bambini che hanno completato il ciclo primario di vaccinazione con una percentuale del 21,36. Gli over 12 vaccinati con almeno una dose sono il 90,86%, mentre la percentuale di chi ha completato il ciclo primario è pari all’89,51% del target regionale. I vaccinati con terza dose sono 2.769.337 pari al 72,37% degli aventi diritto.

Dal 7 settembre il ministero della Salute ha autorizzato l’utilizzo dei vaccini bivalenti per la dose booster/aggiuntiva agli over 60, alle persone di elevata fragilità e alle fasce di età over 12 in attesa della terza dose includendo anche operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza. Dal 23 settembre è consentita, su richiesta dell’interessato, la somministrazione dei vaccini m-RNA, aggiornati alle varianti BA.1 e BA.4-5 per la quarta dose, agli over 12 che hanno ricevuto la terza da almeno 120 giorni. Le quarte dosi finora somministrate dal primo marzo sono state 180.777, delle quali 163.655 a soggetti over 60.

Infine il ministero della Salute ha autorizzato dal 23 settembre l’utilizzo dei vaccini bivalenti per la quinta dose ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria. Dal 17 ottobre la quinta dose può essere somministrata anche agli over 80, agli ospiti delle Rsa e alle persone over 60 con fragilità. Le quinte dosi finora somministrate sono 2.590.

A cura del dipartimento Asoe.

In allegato: Bollettino settimanale n° 60 del 23/11/2022: dati epidemiologici e vaccinali.




Nuovi ingressi nella segreteria di Azione: indicati Raudino e Romeo

Azione continua a strutturarsi nel territorio provinciale.

La forza politica guidata in provincia da Michelangelo Giansiracusa ha inserito due nuovi componenti nella Segreteria. Si tratta di Floriana Raudino per la Comunicazione e di Vincenzo Romeo per l’Organizzazione.

“All’indomani dell’Assemblea di Napoli – affermano Francesco Italia, componente della Segreteria Nazionale e Michelangelo Giansiracusa, Segretario Provinciale – obiettivo primario di Azione è quello di dare un punto di riferimento a tutte le forze moderate e riformiste del nostro territorio che si riconoscono nei principi socialdemocratici e liberali che vedono una terza via al bipolarismo, oramai superato e asfittico”.

Nelle prossime settimane partirà la campagna di tesseramento per il 2023.

Passaggi legati sia alle indicazioni del segretario nazionale, Carlo Calenda, sia all’approssimarsi delle elezioni amministrative a Siracusa.

Foto: repertorio




Violenza sulle donne, campagna della polizia nelle scuole: “Questo non è amore”

Anche quest’anno la Polizia di Stato rinnova il suo impegno per l’eliminazione della violenza contro le donne con la campagna permanente “…Questo non è Amore” per contrastare l’odioso fenomeno e prevenire i femminicidi.
Il Progetto, promosso e organizzato dalla Direzione Centrale Anticrimine, si realizza ogni anno in corrispondenza del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
La Questura di Siracusa ha organizzato numerosi incontri informativi e di sensibilizzazione sul tema delle violenza e del femminicidio in vari istituti scolastici di Siracusa e provincia, nell’ambito del più vasto progetto di legalità promosso in sinergia con l’Ufficio Scolastico Provinciale.
Nella mattinata di ieri, il responsabile dell’Ufficio per la Comunicazione, insieme all’Avvocato Marilena Del Vecchio e alla Dott.ssa Nadia Germano, rispettivamente appartenenti all’ufficio legale e della comunicazione del Centro Antiviolenza “Ipazia” di Siracusa, hanno tenuto un incontro presso l’Istituto “Archimede” diretto dalla Dott.ssa Giusy Aprile .
Nel corso dell’incontro, i poliziotti hanno trattato i temi della prevenzione e della repressione dei reati che hanno come vittime le donne e hanno esortato i giovani studenti a tenere sempre un atteggiamento vigile e prudente e, soprattutto, a denunciare sempre ogni tentativo di violenza perpetrata nell’ambito di rapporti sentimentali, avendo come filo conduttore il sempre efficace “claim” della Polizia di Stato “Questo non è amore…” .
Dopo il qualificato intervento delle rappresentanti del Centro “Ipazia”, anch’esso molto apprezzato dalle giovani alunne e dagli alunni dell’Istituto Archimede, è stato proiettato un video edito dalla Questura di Siracusa, dal quale si evince l’importanza di denunciare ogni episodio di violenza perpetrato nei confronti delle donne.




Ars, un siracusano alla guida della Commissione Territorio e Ambiente: Giuseppe Carta

Giuseppe Carta è stato nominato presidente della Commissione Ambiente e Territorio dell’Ars. In un governo regionale avaro di incarichi per i siracusani, una buona affermazione personale per il sindaco di Melilli, eletto con il Movimento Popolari e Autonomisti. “Ringrazio, in primis, il gruppo parlamentare che mi ha proposto per un ruolo importantissimo con competenze in rubriche delicate che sento nelle mie corde ed a cui ho sempre dato priorità nel mio excursus politico”, commenta il neo presidente Carta.
Tra le priorità, il caro Tari ed i costi aumentati che gravano su cittadini e Comuni. “Urge un adeguato piano rifiuti che sia all’altezza di una regione come la nostra”.




“Straccia bollo”, in Sicilia pagamenti arretrati senza sanzioni e interessi fino al 30/11

In Sicilia c’è tempo fino al prossimo 30 novembre per pagare gli arretrati del bollo auto senza sanzioni o interessi. A ricordarlo l’assessorato dell’Economia della Regione Siciliana, nell’ambito delle agevolazioni introdotte dalla legge regionale n.16 dello scorso agosto. Le previsioni dell’art. 28, infatti, consentono ai cittadini di mettersi in regola evitando i costi accessori per gli omessi o insufficienti pagamenti del bollo scaduti nel periodo 1 gennaio 2016-31 dicembre 2021.
«L’agevolazione “straccia bollo” della Regione – sottolinea l’assessore all’Economia, Marco Falcone – è ad oggi l’unica fra le misure vigenti in Italia che azzera interessi e sanzioni a carico di quei cittadini che vogliono sanare le proprie posizioni. Interveniamo con buon senso nell’ottica di dare respiro alle casse della Regione e migliorare la capacità riscossiva, venendo incontro alle esigenze del contribuente».
Per aderire alla regolarizzazione non è necessaria alcuna istanza, ma è sufficiente effettuare il pagamento della tassa automobilistica regionale entro il 30 novembre 2022, senza sanzioni e interessi, esclusivamente nelle delegazioni Aci e nelle agenzie di pratiche auto, specificando la targa del veicolo e l’anno di imposta che si intende regolarizzare. Non saranno considerati validi i pagamenti effettuati attraverso canali e modalità diversi da quelli indicati. Le somme dovute a titolo di regolarizzazione agevolata non sono rateizzabili.
Possono usufruire della regolarizzazione agevolata i contribuenti interessati, siano essi persone fisiche o giuridiche. La regolarizzazione agevolata riguarda:

• le posizioni debitorie della tassa automobilistica regionale già iscritte a ruolo per gli anni di imposta 2016, 2017, 2018 e 2019 ad esclusione delle somme già versate all’Agente della Riscossione;
• le posizioni debitorie della tassa automobilistica regionale per gli anni di imposta 2020 e 2021, per le quali non si sia già provveduto al pagamento tramite i canali di riscossione ordinaria.
Nel caso di adesione alla regolarizzazione agevolata tramite il pagamento entro il 30 novembre 2022 della sola tassa dovuta in relazione agli anni di imposta 2016, 2017, 2018 e 2019 già iscritti a ruolo, la Regione Siciliana comunicherà all’Agente della riscossione il discarico del ruolo.
Sono escluse dalla regolarizzazione agevolata le posizioni relative a:
• periodi d’imposta con decorrenza successiva al 31 dicembre 2021;
• rapporti tributari definiti con sentenza passata in giudicato;
• ruoli affidati all’Agente della riscossione per i quali, alla data di entrata in vigore della norma in questione, siano già state avviate procedure esecutive.




Drive-in della droga, tre arresti: il baratto per i pagamenti e le caramelle per i figli

Erano riusciti a mettere in piedi una fiorente e “caratteristica” attività di spaccio di droga. Marito, moglie e cognato sono stati arrestati dai Carabinieri a Palazzolo Acreide. Nella cittadina montana avevano dato vita ad un drive in dello spaccio. Decine di persone – rivelano gli investigatori – si recavano quotidianamente nell’abitazione dei tre, per rifornirsi di cocaina.
Nel corso delle indagini è emerso che il pagamento dello stupefacente avveniva non solo in contanti, ma anche con l’antico metodo del baratto. Infatti, in un’occasione, la dose di cocaina è stata ceduta in cambio di una tanica d’olio d’oliva di 5 litri, portata dall’acquirente dello stupefacente.
Gli spacciatori erano molto attenti “all’accoglienza”, al punto di far trovare delle caramelle ai figli degli acquirenti, quando questi ultimi andavano ad acquistare la cocaina.
I Carabinieri sono certi di avere così “smantellato un sistema rodato e consolidato, assicurando alla giustizia i responsabili”.
L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Siracusa, è stata eseguita nelle ore scorse. In carcere è stato condotto un uomo di 48 anni mentre ai domiciliari sono finiti la moglie di 40 anni ed il cognato 22enne.




Acqua gelida in piscina, ancora nessuna soluzione. La Syracusa Sincro: “Così si chiude”

Si allunga la lista delle società sportive alle prese con l’acqua fredda della piscina Caldarella, alla Cittadella dello Sport. La Syracusa Syncro ha gettato la spugna. Lontana per scelta della dirigenza dalle polemiche, ha atteso con fiducia che qualcosa cambiasse e che venisse trovata una soluzione a quei gelidi allenamenti in acqua. Nulla. E così, l’anima della società, Valentina Mauceri, ha detto basta. “E’ arrivato l’inverno, in vasca ci sono 23 gradi, il Comune di Siracusa non ha comprato le caldaie promesse agli atleti. E a me non resta che chiudere dopo anni di sacrifici, di rinunzie, dopo anni di duro lavoro. Stamattina sono stata colta da grande disperazione per le mie atlete, per lo sport che amo da sempre”. Nel fine settimana ci sono le gare regionali, ma “da settembre l’acqua nella vasca dove ci alleniamo è al di sotto della temperatura prevista dalla legge. Solo per qualche settimana è stata buona”, racconta ancora la responsabile della Syracusa Syncro. “Io dicevo loro di allenarsi e loro lo hanno sempre fatto in silenzio, a volte congelando. Non vi dico i miei sensi di colpa. Non vi dico il dilemma quotidiano”. Possibilità di traslocare altrove? “N0, perché il syncro ha bisogno di una vasca profonda e non ho alternative, non ho altre piscine dove allenare le mie atlete. Oggi sto pensando seriamente di chiudere, perché questa situazione non è giusta per le atlete ma non è giusta neanche per me che amo fare le cose bene e sono una persona corretta”.
Il Comune di Siracusa, che gestisce gli impianti, al momento non ha commentato la vicenda. Bisogna sostituire l’impianto termico che serve la struttura natatoria. Nel giro di 48 ore dovrebbe essere individuata la ditta per i relativi lavori che però non sarebbero immediati. Cosa fare nel frattempo? Si cercano soluzioni rapide per tamponare ed alzare nuovamente la temperatura della vasca grande, in attesa dei lavori definitivi.




Cartelle esattoriale, volontariato in default: a rischio le associazioni di Protezione Civile

“Siamo pronti a consegnare le chiavi dei nostri mezzi di soccorso al prefetto”. I rappresentanti delle principali associazioni di Protezione Civile, anche nel siracusano, lanciano l’allarme: “Volontariato siciliano a rischio default”.
In queste settimane, le associazioni si stanno vedendo recapitare cartelle esattoriali relative alle tasse di proprietà dei mezzi impiegati nel soccorso della popolazione: ambulanze, mezzi antincendio, per logistica e trasporto disabili. “Fino a quando gestiva tutto l’Agenzia delle Entrate – spiegano dall’Avcs di Siracusa – potevamo contare sull’esenzione, in virtù di un decreto del Presidente della Repubblica del 1953. Ma adesso è tutto cambiato”.
In Sicilia sono diverse centinaia i mezzi operativi delle oltre 600 associazioni di volontariato. L’eventuale mancato pagamento delle cartelle comporterebbe il fermo amministrativo, “con l’impossibilità del loro utilizzo”.
Ecco perchè il mondo del volontariato teme adesso la paralisi dei servizi ordinari svolti dalle singole associazioni e dell’intero sistema di intervento della protezione civile regionale che si basa sul volontariato.
“Se gli enti di riscossione e la Regione Siciliana hanno deciso di far chiudere i battenti alle associazioni di volontariato che sopravvivono solamente con le offerte dei cittadini, lo dicano chiaramente. Chiediamo al presidente Schifani e alla giunta regionale di intervenire tempestivamente su questa criticità”, chiedono a gran voce i volontari del siracusano, insieme ai colleghi siciliani.
In assenza di risposte concrete, le associazioni di Protezione Civile stanno valutando la possibilità di fermare i mezzi di soccorso sotto i palazzi delle nove prefetture siciliane e sotto i palazzi della Regione, consegnando simbolicamente le chiavi dei veicoli al prefetto.




Il “caso” comprensivo Verga, un anno di tempo per evitare lo “spezzatino”

Siracusa rischia di “perdere” un istituto comprensivo? Il Verga ha meno di 500 alunni, 460 per l’anno scolastico in corso. E per le norme regionali potrebbe quindi perdere l’autonomia, significherebbe demansionamento, niente dirigenza scolastica e “accorpamento” ad altri istituti. Nel piano di demansionamento scolastico, l’istituto Verga è l’unica scuola attualmente sottodimensionata nel capoluogo.
Per il decreto regionale del luglio 2022, sotto i 500 iscritti scatta il demansionamento. Ma l’articolo 2 dello stesso decreto spiega che, per mantenere la personalità giuridica, “una scuola avere una popolazione, prevedibilmente stabile per almeno un quinquennio, compresa tra 500 e 900 alunni e non inferiore a 500
alunni”.
Bene, il comprensivo Verga negli ultimi cinque anni possiede una media di 550 iscritti. E per l’anno
scolastico 2023/2024 conta di superare il numero di 500 iscritti. Tant’è che nella relazione della dirigente scolastica si fissa l’obiettivo “di raggiungere un numero costante di iscritti superiore a 600 unità, così come avvenuto negli anni precedenti all’emergenza sanitaria da Covid-19”.
L’amministrazione comunale ha condiviso le motivazioni e la proposta del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto dell’istituto comprensivo Verga, insieme alla relazione della dirigente
scolastica, a sostegno del mantenimento dell’autonomia scolastica. Il tutto è stato trasmesso alla Conferenza Provinciale del Piano Provinciale del Dimensionamento e Razionalizzazione Scolastica per l’Anno Scolastico 2023/2024, con la richiesta “di mantenere la personalità giuridica del 4° Istituto Comprensivo Verga qualora le iscrizioni siano superiori a 500 alunni”. Un anno di tempo per “recuperare” e mantenere l’autonomia scolastica anche per il 2023/2024, evitando così il “piano b” dell’accorpamento.
“Ci addolora e ci stupisce che l’amministrazione comunale di Siracusa abbia già immaginato, qualora il Verga non riuscisse a raggiungere un numero di iscrizioni per l’anno scolastico 2023/2024 superiore alle 500 unità – dice Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4 – l’ipotesi di uno spezzatino delle strutture oggi facenti parte della scuola, che verrebbero suddivise tra l’istituto Chindemi e l’istituto Martoglio. Abbiamo la netta impressione che l’amministrazione comunale, che non è nuova purtroppo agli spezzatini, possa aver venduto la pelle dell’orso prima di averlo ucciso. Non si comprende quale motivo ci sia di affrontare il problema di un’eventuale redistribuzione delle strutture del Verga se, ad oggi, il Verga non ha ancora perso alcuna autonomia. Non è il tipo di Amministrazione della città che immaginiamo noi”.




Il Pd chiede l’elezione diretta per le ex Province. Tiziano Spada: “E’ l’unica via”

Il Pd ha presentato un disegno di legge alla Regione per il ritorno alle elezioni dirette del presidente del Libero consorzio, del sindaco metropolitano e dei componenti dei Consigli dei consorzi e delle Aree metropolitane. Il ritorno al voto dei cittadini per le ex Provincie regionali, insomma. Non più elezioni di secondo livello (votano solo i sindaci), ma una vera e propria chiamata alle urne dell’intero corpo elettorale, come negli anni precedenti alla riforma di quegli enti.
Il deputato regionale siracusano, Tiziano Spada, spiega le ragioni alla base della proposta. “E’ una scelta dettata dalla convinzione che questa sia l’unica strada percorribile per restituire valore a enti che, costituzionalmente, rappresentano le articolazioni istituzionali che costituiscono la nostra Repubblica. Ma anche per ridare centralità al principio della rappresentanza popolare al momento negato”. A spingere il deputato regionale del Pd a supporta il Disegno di legge anche “la certezza che i servizi di cui si occupano gli enti intermedi, e sono davvero tanti e importanti per i cittadini, possono essere efficienti solo se gestiti da amministratori di diretta emanazione del territorio, come avveniva in passato, e non da commissari staccati da realtà a loro pressoché sconosciute. Per questo – conclude Tiziano Spada – credo che, come proposto dal Disegno di legge debba procedersi allo svolgimento delle elezioni nella prima tornata utile, ovvero nella primavera 2023”.