Covid, il report settimanale: lieve incremento nel siracusano, crescono anche ricoveri

Nella settimana dal 2 all’8 gennaio, in Sicilia, si è assistito a un lieve incremento delle nuove infezioni da Covid, in linea con la tendenza nel territorio nazionale. I nuovi positivi sono stati 11.284 (+3,47% rispetto alla settimana precedente), con un’incidenza di 235/100.000 abitanti. Il tasso più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Ragusa (295/100.000 abitanti), Palermo (264/100.000) e Messina (244/100.000). In provincia di Siracusa sono stati 877 i nuovi positivi (incidenza 228,54/100.000) contro gli 860 casi della scorsa settimana (+1,98%). A causa dell’aumento dei ricoveri, l’Asp di Siracusa ha convertito il reparto di Medicina dell’ospedale di Lentini in area covid. Attivate le cosiddette “bolle” in tutti gli ospedali della provincia. Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano gli over 90 (371/100.000), quella tra i 70 e i 79 anni (361/100.000) e tra gli 80 e gli 89 anni (356/10.0000).
Questi i dati diffusi nell’ultimo bollettino settimanale del dipartimento Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana.
Anche le nuove ospedalizzazioni sono in lieve aumento, sebbene la diffusione dei contagi pregressi si rifletta ancora su una prevalenza di soggetti ospedalizzati con positività concomitante da Covid. Più della metà dei pazienti in ospedale, nella settimana di riferimento, è risultata non vaccinata.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, i soggetti nel target 5-11 anni con almeno una dose si attestano al 24,09%. Sono 63.827 i bambini, pari al 20,71%, che hanno completato il ciclo primario. Nel target over 12 i vaccinati con almeno una dose sono il 90,93%. Sono ancora 1.057.593 i cittadini che non hanno ancora fatto la terza dose. Nello specifico, i vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 2.772.333 pari al 72,39% degli aventi diritto. Le somministrazioni della quarta dose sono complessivamente 226.408 di cui 200.259 a soggetti over 60. Le quinte dosi somministrate risultano complessivamente 7.173.




Educazione ambientale, al via il progetto con 12 istituti comprensivi e 3 superiori

Con il primo appuntamento al liceo Gargallo, ha preso oggi il via il Pon (progetto di offerta formativa) “Educazione ambientale-Le quattro erre dell’ambiente: ridurre, recuperare, riusare, riciclare”. Al progetto del Comune di Siracusa hanno aderito 12 istituti comprensivi ( Costanzo, Martoglio, Wojtyla, Santa Lucia, Falcone-Borsellino, Archia, Chindemi, Verga, Brancati, Radice, Orsi, Vittorini ) e tre istituti superiori ( Gargallo, Einaudi e Corbino ).
All’incontro hanno partecipato l’assessore all’Ambiente, Andrea Buccheri, ed i rappresentanti dei partner del progetto: la Tekra, il Lions Club Siracusa Host e Confindustria Siracusa.
“Da molti anni le tematiche ambientali, soprattutto in relazione alla corretta gestione dei rifiuti, costituiscono un obiettivo fondamentale delle politiche dell’Unione Europea a causa del progressivo aumento della quantità di rifiuti e del graduale impoverimento delle risorse naturali. Questi fattori impongono la necessità di operare scelte radicalmente diverse da quelle compiute in passato, orientando la società a guardare ai rifiuti anche come ad un mezzo per creare ricchezza e benessere attraverso il riutilizzo e la riorganizzazione delle risorse”, ha detto Buccheri. “Affinché questo accada – precisa – si rende necessario effettuare un profondo cambiamento di mentalità che coinvolga istituzioni, imprese e singole persone. In quest’ottica le istituzioni scolastiche possono svolgere un ruolo determinante in modo tale che i ragazzi siano, al tempo stesso, i destinatari del messaggio educativo ed i divulgatori di informazione verso le famiglie”.
Oltre al dirigente scolastico Annalisa Stancanelli, sono intervenuti Marcello Di Martino e Giuseppe Prestifilippo (Comune di Siracusa); Antonino Governanti, Luigi Capizzi e Simona Falsaperla (Confindustria) e per il Lions Pierfrancesco Rizza.




"Sub tutela Dei", un incontro ed una mostra per il beato Rosario Livatino

Domani, 13 gennaio, alle ore 17.30, nell’Aula di Corte d’Assise al Tribunale di Siracusa, incontro su “Giustizia umana e Misericordia: un incontro possibile”. Un momento dedicato alla figura del giudice Rosario Livatino, ucciso a 38 anni, ed alla presentazione della mostra a lui dedicata, “Sub Tutela Dei”. Potrà essere visitata da domani al 20 gennaio, dalle ore 9.00 alle ore 14.00, al Tribunale; e dal 21 al 26 gennaio alla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00. Il giudice è stato proclamato beato.
“Nel suo servizio alla collettività come giudice integerrimo, che non si è lasciato mai corrompere, si è sforzato di giudicare non per condannare ma per redimere. Il suo lavoro lo poneva sempre sotto la tutela di Dio, per questo è diventato testimone del Vangelo fino alla morte eroica. Il suo esempio sia per tutti, specialmente per i magistrati, stimolo ad essere leali difensori della legalità e della libertà”. Così Papa Francesco che annunciava la beatificazione del giudice Rosario Livatino.
L’incontro di domani pomeriggio sarà introdotto da Maria Cristina Alicata, presidente Laf (Libera associazione forense) Sicilia, e da Ottavio Palazzolo, presidente della sezione di Siracusa dell’UGCI, Unione Giuristi Cattolici Italiani. Interverranno Paolo Tosoni, avvocato del Foro di Milano e curatore della mostra sul beato Livatino, e Andrea Palmieri, sostituto procuratore a Siracusa.
L’incontro è organizzato dall’Ufficio per la Pastorale Penitenziaria dell’Arcidiocesi di Siracusa in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio, Caritas e Centro di Solidarietà Compagnie delle Opere.




Nasce in Confindustria la sezione ICT – Hitech: presidente è Franzo Carpinteri

Ufficialmente costituita in Confindustria Siracusa la nuova Sezione “ICT e Hi-Tech” che raggruppa le aziende associate del comparto informatico, digitale e dell’innovazione tecnologica.
L’assemblea delle aziende della Sezione ha eletto presidente Franzo Carpinteri (Telecom Italia). Vice presidenti sono stati eletti Pietro Nudo (GIS international) e Gaetano Tranchina (Sertecav). Componenti del Consiglio di presidenza: Salvatore Agrò (Sistemia), Francesco Giudice (Gruppomega), Luigi Grasso (Consorzio Iter) e Carmelo Pintaldi (Automation Service).
“La costituzione di questa nuova Sezione, che nasce dalla necessità generalizzata delle imprese di trasformarsi per competere – ha detto il neo presidente Carpinteri – ha lo scopo di consentire alle Aziende del settore di confrontarsi in maniera più efficace e di affrontare temi di comune interesse legati alla transizione digitale: sfida per tutte le aziende, soprattutto piccole e medie, per le quali tale evoluzione costituisce un elemento determinante per lo sviluppo delle proprie attività. Insieme ai colleghi della Sezione, contiamo di fare un buon lavoro di contaminazione utile a tutte le aziende associate a Confindustria Siracusa”.




Festa delle Reliquie, domani esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia

Esposizione straordinaria simulacro di Santa Lucia e Festa delle Reliquie domani, 13 gennaio, in ricordo del terremoto del 1693 .
Il programma prevede alle ore 16.30 l’apertura della nicchia nella cappella della Chiesa Cattedrale. Subito dopo,la  processione delle portatrici che porteranno all’altare maggiore le Reliquie. Seguirà la meditazione di mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale, su Maria e Lucia. Quindi la recita del rosario animato dalle portatrici, la coroncina di Santa Lucia e la messa alle ore 18,00 che sarà presieduta dall’Arcivescovo, mons. Francesco Lomanto. La Festa si concluderà con la chiusura della nicchia. “Rappresenta per noi tutti – ha spiegato il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Giuseppe Piccione – anche un modo per ringraziare per come si è svolta la festa”.
La Festa delle Reliquie nasce anche nel ricordo dell’anniversario della dedicazione della Chiesa Cattedrale, che si celebra il 9 gennaio.
Come ha ricordato l’arcivescovo mons. Lomanto nella sua omelia lunedì scorso la “dedicazione della Chiesa è il segno della nostra consacrazione a Dio. Lʼuomo è il vero tempio di Dio. Lo spirito umano ha la capacità di aprirsi sempre di più, fino ad accogliere l’infinito, nella misura che l’anima vive l’amore, la carità divina che è preveniente, universale (aperta a tutto e a tutti) e totale”. L’arcivescovo ha evidenziato: “siamo la dimora di Dio, per essere lo strumento di Dio, la luce di Dio, la sua parola. Viviamo la carità, per dare al Signore la massima gloria, di farlo cioè vivere in noi ed essere tempio vivo della sua gloria, sacramento vivo della sua presenza”. E poi rivolgendosi ai presbiteri ha detto: “Facciamo sempre più spazio a quello che il Signore ci chiede. Viviamo il nostro ministero presbiterale nel segno dell’unità e della gratuità dell’amore di Dio per trasmettere e garantire la verità del Vangelo che ci fa liberi, per guidare il popolo di Dio alla salvezza e alla santità, per dare compimento nella celebrazione eucaristica allʼofferta di vita dei fedeli. La Chiesa ha anche la specifica missione di adunare gli uomini che vivono nel tempo. La Chiesa è sacramento della presenza di Dio nella storia e ripresenta ogni giorno il mistero dell’Incarnazione divina. La Chiesa, mentre vive nel culto la dimensione verticale del suo rapporto con Dio, nello stesso tempo esprime nella carità missionaria la dimensione orizzontale del suo rapporto con gli uomini”.
Infine un invito: “In ambito pastorale, si promuova sempre più, per i piccoli e per i grandi, per i giovani e per gli adulti, per i gruppi e per le famiglie, nelle parrocchie e nelle associazioni, una catechesi come educazione alla fede, insistendo con l’appello alla conversione e con la proposta della vocazione alla santità come elemento costitutivo della vita della Chiesa e della missione pastorale. Doniamo Dio agli uomini, restituiamo loro la fede in Cristo, trasmettiamo la verità del Vangelo. Realizziamo in noi il mistero di Dio per comunicarlo agli altri, per offrire al mondo un cammino di rinnovamento e di speranza fondato sul Vangelo”.

 




Reparti riconvertiti a Lentini per i pazienti covid, Spada contro l'Asp: "Scelta insensata"

La scelta di riconvertire in reparti covid Medicina/Geriatria e Lungodegenza dell’ospedale di Lentini non convince il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada. Ieri la comunicazione dell’Asp di Siracusa, davanti all’aumento dei ricoveri covid in provincia e la necessità di reperire nuovi posti letto.
Pronte un’interrogazione all’assessore regionale della Salute, una richiesta di audizione in VI Commissione e un intervento in Aula. “Oltre all’ultima, insensata scelta di chiudere il reparto di Medicina di un ospedale a cui fanno riferimento i pazienti di Lentini, di Carlentini e di Francofonte, la struttura in questione ha una dotazione organica del 60% in meno rispetto alla media regionale. E tutto ciò avviene in una città come Lentini che ha il più alto tasso di incidenza di talassemici in Sicilia. Una città dove si trova la discarica più grande della regione, tramite cui si è continuato a inquinare il territorio, non tenendo conto della salute dei cittadini”, dice Spada.
Nella sua interrogazione all’assessore regionale della Salute, Giovanna Volo, chiede di conoscere “quali siano le ragioni che hanno portato alla scelta dell’ospedale di Lentini tra quelli presenti nel territorio dell’Asp e quali provvedimenti si intendano adottare al fine di garantire l’erogazione delle prestazioni del reparto di Medicina i cui posti letto sono stati temporaneamente riconvertiti”.
Per gli stessi motivi, il deputato della provincia siracusana ha chiesto al presidente della VI commissione Salute, Giuseppe Laccoto, la convocazione di un’apposita seduta per l’audizione dell’assessore regionale della Salute, Giovanna Volo, e del direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra.
“Invito il Governo regionale a intervenire immediatamente, avviando tutte le azioni necessarie a tutela dei cittadini che ricadono nel territorio di Lentini, Carlentini e Francofonte, già stremati da una situazione sanitaria pregiudizievole che incide notevolmente sulla qualità della loro vita. Per questo riteniamo ingiuste ed ulteriormente offensive le scelte operate dall’Azienda Sanitaria Provinciale. Se il Governo regionale pensa che la provincia di Siracusa possa continuare a essere utilizzata come discarica – conclude – ha sbagliato totalmente strategia politica e, soprattutto, sappia che troverà un’opposizione ferrea, seria e determinata a tutela della salute dei cittadini”.




Bruno Marziano: "Tornare a sostenere Italia? Per il Pd significherebbe perdere la faccia"

Impossibile tornare a sostenere Francesco Italia, in ottica di una nuova sindacatura. Per Bruno Marziano il Pd “perderebbe la faccia” davanti ai suoi elettori se ricucisse lo strappo consumato ormai due anni addietro, con l’uscita dalla maggioranza. “E’ vero, c’è una parte del Partito Democratico che vorrebbe che si cambiasse posizione, per andare a sostegno di Francesco Italia. A parte il mio giudizio personale, ho l’impressione che ci sia un giudizio negativo della città sull’operato di questa giunta. Mai queste esperienze di uomini soli al comando, senza confronto democratico, portano buoni risultati. Ora, la decisione del Pd può essere cambiata ma deve essere assunta dagli organismi del partito e non dai singoli. Credo che oggi non ci siano le condizioni per cambiare giudizio verso l’amministrazione Italia, a pena di perdere la faccia”, spiega l’ex assessore regionale in diretta su FMITALIA.
E vale come risposta alla chiamata al dialogo partita nelle settimane scorse dal presidente provinciale del Pd, Paolo Amenta, e dal deputato regionale Tiziano Spada. “La strada da percorrere è quella di muoversi per aggregare o aggregarsi a movimenti già esistenti e scegliere assieme una candidatura che sia rappresentativa e che abbia possibilità di successo”, indica invece Marziano.
A Siracusa si voterà a metà di quest’anno. “Il Pd deve dare vita ad un campo largo progressista in contrapposizione, nei fatti, ad un Italia-bis. Abbiamo ritirato da tempo il sostegno all’amministrazione comunale. E non c’è stato alcun atto del sindaco per recuperare il rapporto, se non un errato lavorio interno con cui ha cercato di intervenire sulle decisioni assunte dagli organismi del partito; l’esatto contrario di quello che si deve fare in questi casi. Italia, peraltro, è esponente nazionale di Azione, un partito che vorrebbe risucchiare il Pd e farlo sparire. Farà la sua strada. Il Pd, piuttosto, deve riuscire a formare un’aggregazione con forze di centro e centrosinistra per presentarsi come alternativa credibile”.
Ma nella giunta comunale – può essere l’obiezione – ci sono assessori con tessera del Pd. “Si ma non si tratta di assessori indicati dal Partito Democratico. Sono persone con la tessera Pd scelte però dal sindaco. E non funziona così quando ci si confronta e si vuole dialogare con i partiti”.
A scanso di equivoci, Bruno Marziano chiarisce di non avere velleità: non sarà il candidato sindaco di Siracusa per il centrosinistra. “Sono contrario ai ritorni in campo, si rischia di diventare copie sbiadite di quello che si è stato nel passato. Non mi sogno di tornare in campo. Ci sono, do una mano attiva al Pd ed ai suoi candidati ma senza necessariamente dovere essere io il candidato”.




In via Antonello Da Messina con la droga nelle mutande, arrestato pusher 23enne

La droga era nascosta negli slip. Quaranta mini dosi, i cosiddetti quartini, di cocaina e hashish “custodite” nelle mutande. Ma la droga non è sfuggita ai Carabinieri di Siracusa che hanno arrestato in flagranza un pregiudicato di 23 anni. E’ ora accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Lo hanno sorpreso in via Antonello da Messina con addosso lo stupefacente. La perquisizione è stata estesa alla sua abitazione dove hanno rinvenuto, nella camera da letto, ulteriori dosi di marijuana e 150 euro in banconote di piccolo taglio, presunto provento di attività di spaccio.
La droga ed il denaro sono stati sequestrati, mentre l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari.




Esplosione in via Pietro Novelli, la paura dei residenti: "Un lampo, il boato e poi il fumo"

Un nuovo ordigno esplosivo in via Pietro Novelli. Nella strada della zona centrale di Siracusa, nei pressi di viale Zecchino, si sono vissuti attimi di paura. Erano da poco passate le 21.30 quando una bomba carta è deflagrata, “facendo tremare le pareti” raccontano i residenti, riversatisi in strada per paura e per capire cosa fosse successo. “Un lampo, poi il boato e il fumo”, racconta una donna che abita poco distante dall’edificio preso di mira.

L’ordigno è stato lasciato nei pressi dell’androne di un condominio. Notevoli i danni causati dall’esplosione, fortunatamente non strutturali. Sul posto sono arrivati Vigili del Fuoco e Polizia. Scientifica e Squadra Mobile hanno avviato le indagini, per dare una lettura al grave episodio purtroppo non il primo in via Pietro Novelli.
Pochi i dubbi sulla natura del messaggio: un avvertimento. Rivolto a chi? Maturato in quale ambiente? Gli investigatori hanno raccolto le testimonianze di quanti vivono nell’edificio e stanno valutando in dettaglio posizioni e trascorsi.
A creare maggiore inquietudine, l’orario in cui è esploso l’ordigno: poco prima delle 22, quando ancora c’è movimento in strada, sui marciapiedi e nello stesso condominio.




Operazione risparmio energetico: slitta a marzo l'avvio del relamping illuminazione pubblica

Non è ancora iniziata l’era “led” dell’illuminazione pubblica a Siracusa. Una delle principali novità dell’affidamento del servizio ad Enel X era proprio il massiccio relamping. Un ammodernamento complessivo dei corpi illuminanti, con l’annunciata sostituzione di ben 13.413 vecchie lampadine per far posto al led. Operazione che, secondo i dati forniti da Enel X e dal Comune di Siracusa, assicurerà un risparmio nei consumi pari a 6,7 milioni di Kwh/anno, passando dagli attuali 11,1 milioni (stima) a circa 4,4. Il che si tradurrebbe anche in un notevole risparmio sulla bolletta energetica di Palazzo Vermexio.
Al momento, però, l’operazione led non è ancora cominciata. Colpa, spiegano fonti vicine alla società che si è aggiudicata il servizio, dei tempi necessari per la messa in sicurezza degli impianti di pubblica illuminazione presenti nel territorio comunale. Ovviamente più lunghi di quelli inizialmente stimati, sulla base di operazioni simili condotte in altre città siciliane – tra cui Catania – in cui opera Enel X.
Ma per una qualche sfortunata coincidenza astrale, anche su questo punto Siracusa avrebbe finito per fare storia a sè. Morale della favola, il relamping è slittato a marzo. Il primo step prevede la sostituzione di 3.500 corpi illuminanti su 13.413 complessivi. Ogni lampione a led sarà “taggato”, vale a dire che verrà identificato attraverso un codice numerico, per favorire controllo ed interventi in caso di guasto o di segnalazione di malfunzionamento da parte dei cittadini.
Si parte dalle aree esterne del capoluogo con un sistema di intervento concentrico che andrà man mano stringendosi verso il centro. Prevista per la fine dell’estate la conclusione delle operazioni.