Guidava un tir in autostrada e sorseggiava alcolici, la “sorpresa” della Polizia Stradale

E’ stato sorpreso alla guida del suo autoarticolato mentre sorseggiava una birra. Sono stati gli agenti della Polizia Stradale di Siracusa ad intervenire e fermare il mezzo pesante, insospettita da un sorpasso azzardato compiuto in autostrada.
Una leggera alitosi alcolica, percepita già dal primo scambio di battute con l’uomo alla guida, ha convinto gli agenti a procedere con la verifica strumentale. A bordo del tir, spiegano dalla Stradale, “notevole quantità” di bevande alcoliche.
Disarmanti le risposte fornite ai poliziotti che chiedevano spiegazioni circa la sua condotta. L’uomo ha spiegato che quella sarebbe stata l’inizio di una serata di guida “accompagnata” da alcol e cibo, per affrontare il lungo viaggio appena iniziato verso una lontana destinazione europea, spezzando la “monotonia” della guida.
“Giova ricordare – informano dalla Polizia Stradale – che la categoria dei conducenti che esercitano l’attività di trasporto di cose, così come quella del trasporto di persone e di quella dei conducenti di età inferiore ai ventuno anni o nei primi tre anni dal conseguimento della patente di categoria B, rientra nella cosiddetta fascia a tolleranza zero”.
Al termine degli accertamenti di rito, l’autista è stato sanzionato per guida in stato di ebrezza alcolica e segnalato per la revisione della patente di guida.




Giallo sulla morte di Vincenzo Cancemi: “Non fu suicidio”, sit-in per chiedere giustizia

Chiedono verità, non credono a quella ricostruita dagli inquirenti, in cui vedono troppi punti interrogativi senza risposta e troppe incongruenze su cui nessuno avrebbe tentato di fare davvero chiarezza.
I familiari di Vincenzo Cancemi, il cui corpo è stato rinvenuto lo scorso aprile senza vita e che, secondo quanto stabilito dopo l’intervento delle forze dell’ordine, si sarebbe suicidato, chiedono da sempre che la magistratura disponga l’autopsia sul cadavere dell’uomo di 41 anni, che  secondo loro non ha affatto deciso di togliersi la vita. L’ipotesi della sorella, della famiglia, degli amici è che si sia trattato di un omicidio.

Questa mattina un folto gruppo di persone, anche in rappresentanza della comunità pachinese, che dopo la triste vicenda è rimasta particolarmente scossa, ha organizzato un sit-in di protesta davanti al Palazzo di Giustizia. Sulle loro magliette, il volto sorridente di Vincenzo. Striscioni per rivendicare il diritto a conoscere la verità, che a loro non sembra quella raccontata. Le foto di Vincenzo anche subito dopo l’atroce fine, secondo loro piene di evidenti incongruenze rispetto alla ricostruzione effettuata, a loro dire troppo frettolosamente.




“Industriamoci”, Siracusa si mobilita e va in piazza per salvare il Polo Petrolchimico

La mobilitazione dei sindacati e delle associazioni delle categorie imprenditoriali della provincia di Siracusa e, al contempo, il tavolo nazionale, a Roma.
Il 18 novembre sarà una data importante, almeno dal punto di vista dei riflettori puntati sul futuro della zona industriale, con i suoi problemi di sempre e le grandi incertezze e preoccupazioni legate agli ultimi mesi, soprattutto con la Spada di Damocle che pende innanzitutto sul futuro della Lukoil e, a effetto domino, su tutte le altre imprese, dalla raffinazione all’indotto.
Cgil e Cisl, insieme alla Consulta delle Associazioni di Categoria di Siracusa e a diverse forze politiche, che hanno già espresso condivisione, è pronta a scendere in piazza per rivendicare interventi immediati e concreti da parte del Governo. Non solo protesta, ma anche proposte e richieste. Molte sono quelle di sempre, a cui si aggiungono quelle legate alla contingenza. Non c’è la Uil, che in un primo momento aveva sposato questa iniziativa.
Ad entrare nel dettaglio della mobilitazione di venerdì sono i segretari provinciali dei due sindacati, Roberto Alosi per la Cgil, Vera Carasi per la Cisl.

Alla conferenza stampa di questa mattina, convocata nella sede della Cgil, ha preso parte anche il sindaco, Francesco Italia, a sottolineare la vicinanza dei primi cittadini.
A Roma si discuterà di Linee di credito per la Lukoil, tra gli altri temi prioritari. Nonostante la comfort letter del Governo, le banche continuano a non rilasciare credito per l’acquisto di greggio, in quanto temono successive ripercussioni. A Roma potranno emergere, questa la speranza, novità che possano regalare qualche motivo di ottimismo.
Sul territorio, contemporaneamente, la presenza dei rappresentanti del tessuto produttivo sarà, però, nelle previsioni, massiccia: da Confindustria, a Confcooperative a Cna, sono numerose le sigle che hanno aderito all’iniziativa.
Al vertice straordinario di Roma, ci sarà anche il presidente della Regione, Renato Schifani. La volontà espressa dal Governo è quella di trovare una soluzione.




Educare alla legalità, si comincia dalle scuole: presentata “l’alleanza” formativa

Amministrazione comunale, magistratura, avvocati e Dipartimento di giurisprudenza dell’università di Messina per diffondere la cultura della legalità a partire dai più giovani. Una «alleanza», è stata definita dal sindaco, Francesco Italia, per creare dei cittadini consapevoli delle regole sociali e della civile convivenza.
Tutto questo è raccolto nel progetto “Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva” che rientra nell’offerta formativa proposta dal Comune alle scuole siracusane, trovando l’adesione di ben 10 istituti comprensivi (Giaracà, Martoglio, Wojtyla, Santa Lucia, Falcone-Borsellino, Archia, Chindemi, Brancati, Orsi, Archimede) e 8 scuole superiori (Gargallo, Einaudi, Corbino, Federico di Svevia, Gagini, Insolera, Quintiliano, e Fermi), i cui rappresentati hanno partecipato stamattina alla conferenza stampa di presentazione tenuta da esponenti di tutti i soggetti coinvolti.
«Un progetto importante – ha detto il sindaco Italia – del quale siamo convinti. Ciò che vedo dal mio osservatorio mi preoccupa, perché noto una degenerazione dei comportamenti sociali e sempre più spesso sono protagonisti i giovani. Un fenomeno che deve essere combattuto con il concorso delle istituzioni, degli enti e delle categorie del territorio, i quali devono agire assieme come se fosse una vera e propria alleanza. Questo progetto, che proponiamo da tanti anni, si rivolge alle scuole dove i giovani si formano nella fase della crescita, ma è sempre più necessario riuscire ad agganciare le famiglie e renderle parte attiva del percorso».
Per l’assessore alla Legalità, Fabio Granata, «si tratta di una progetto di cittadinanza attiva che passa per due fattori: uno è il recupero alla memoria di chi si ha speso la propria vita per la legalità, non solo i nomi noti ma anche persone esemplari rimaste sconosciute; l’altro fattore è quello della consapevolezza e della ricerca della verità. I ragazzi devono essere spinti a interessarsi a ciò che avviene qui ed oggi in città, a iniziare dalle grandi inchieste sui rifiuti industriali e dal degrado e dalla devastazione dei beni comuni. Quindi impegnarsi avendo al nostro fianco la magistratura, qui presente ai massimi livelli con la Procura, il Tribunale e l’Anm, gli avvocati, con il presidente dell’Ordine, ma soprattutto la scuola che resta la più grande agenzia formativa e di educazione a nostra disposizione».
«Crediamo nella bontà di questo progetto – ha detto il procuratore capo Sabrina Gambino –. Il ruolo della magistratura passa anche attraverso queste iniziative rivolte al contesto in cui opera così come è doveroso per noi delineare le priorità della nostra azione adeguandole al territorio», ha aggiunto facendo riferimento alla presenza di uno dei più grossi poli industriali italiani e di un importante patrimonio artistico.
«Questa iniziativa – ha affermato Veronica Milone, presidente della prima sezione del tribunale civile – permette ai noi magistrati di essere vicini alla formazione dei giovani e alla cittadinanza e di affermare che la magistratura può avere un ruolo attivo nella società perché portatrice di valori a cominciare dalla legalità». Di sensibilità e attenzione dei giovani verso i valori di fondo e le tematiche civili ha parlato il segretario dell’Anm di Siracusa, Stefano Priolo.
«Sposiamo con entusiasmo questo progetto – ha detto il presidente dell’Ordine degli avvocati, Carmelo Greco, accompagnato dal segretario, Angela Giunta – perché da otto anni siamo stati coinvolti e organizziamo iniziative di educazione alla legalità e di alternanza scuola lavoro. Bisogna partire dai giovani per innescare quei cambiamenti sempre più necessari». Parità di genere, rispetto delle diversità e contrasto al bullismo sono i temi che saranno affrontati degli avvocati.




Contrasto allo spaccio, tre arresti a Siracusa in due distinte operazioni anti-droga

Con due distinte operazioni antidroga, la Polizia ha arrestato tre persone a Siracusa. Agenti della Squadra Mobile hanno colto in flagranza di detenzione ai fini dello spaccio di droga due ragazzi di 24 e 19 anni. Sono stati posti ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.
Sono stati controllati mentre si trovavano a bordo di un’autovettura in via Alcibiade, nella zona di Grottasanta. Il ventiquattrenne, che ha attirato l’attenzione investigativa dei poliziotti, è stato trovato in possesso di un mazzo di chiavi di un’abitazione dove è stata effettuata una perquisizione domiciliare che ha portato alla scoperta di 12 panetti di hashish, un involucro di marijuana del peso di 9 grammi, materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente e la somma di 170 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.
Nei confronti del diciannovenne è stata effettuata anche una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione: rinvenuti 75 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento in dosi dello stupefacente.
Anche gli agenti del Commissariato di Ortigia hanno arrestato un giovane di 21 anni, per detenzione ai fini dello spaccio di droga. Mentre percorrevano via Italia 103, sono stati attirati da un giovane a bordo di una bicicletta ed uno zaino di colore nero in spalla. Alla vista della Polizia, ha improvvisamente accelerato l’andatura, tentando di allontanarsi. Bloccato e identificato è stato trovato in possesso di 440 dosi di crack nello zaino, un bilancino di precisione e vario materiale utile al confezionamento dello stupefacente.
E’ stato posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida e contestuale giudizio direttissimo.
Nel corso di un’ulteriore perquisizione domiciliare, uomini della Mobile hanno denunciato un 25enne per reati inerenti gli stupefacenti e per detenzione abusiva di munizionamento. E’ stato trovato in possesso di 3 grammi di hashish, materiale utile al confezionamento della droga e 3 cartucce calibro 7.65




Sbarco di migranti autonomo, in sessanta raggiungono Marzamemi. Arrestati due scafisti

Nuovo sbarco autonomo di migranti sulle coste siracusane. Ieri sera un gruppo di circa 60 persone ha raggiunto Marzamemi, nella zona sud della provincia di Siracusa. Si tratta prevalentemente di egiziani, tutti uomini. Dopo essersi avvicinati alla spiaggia dell’area di Morghella a bordo di una imbarcazione, hanno raggiunto a nuoto la terraferma per poi tentare di far perdere le loro tracce.
Sono intervenute le forze dell’ordine e, su disposizione della Prefettura, è stato disposto il trasferimento in pullman dei migranti ad Augusta, al porto commerciale, per le procedure di identificazione e accoglienza.
Diventa così circa 900 gli stranieri sbarcati nel siracusano nell’ultima settimana, in occasione di quattro diversi eventi.
Due egiziani sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco dei giorni scorsi, quando 69 migranti di nazionalità irachena ed iraniana, a bordo di un veliero battente bandiera tedesca denominato “Lena”, sono stati intercettati a circa 36 miglia dalle coste siciliane. Soccorsi e trasbordati, sono poi sbarcati presso il Porto Commerciale di Augusta.
Le attività investigative hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due cittadini egiziani, di 48 e di 51 anni. Le dichiarazioni dei migranti, circa la dinamica della traversata e la conduzione dell’imbarcazione, opportunamente riscontrate anche con la presenza di foto e video all’interno dei cellulari hanno consentito di procedere al fermo di indiziato di delitto a carico dei due che, al termine delle incombenze di rito, sono stati condotti in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.




Giornata del Prematuro, il 17 novembre si colorano di viola ospedale e monumenti

In occasione della Giornata mondiale del prematuro, indetta dalla Società Italiana di Neonatologia in collaborazione con Vivere Onlus (Coordinamento delle Associazioni dei Genitori), si colora di viola la facciata dell’ospedale Umberto I di Siracusa. E’ una delle tante iniziative messe in campo dal reparto UTIN con Neonatologia del nosocomio siracusano, insieme all’associazione PigiTIN presieduta da Anna Messina, organizzazione di volontariato onlus a sostegno dei bambini e dei genitori ospiti del reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale aretuseo.
Il 17 novembre, data della Giornata mondiale, si illumineranno di viola anche la fontana di piazza Archimede ed alcuni monumenti; i volontari dell’associazione “Amiche della maglia di Siracusa” offriranno a tutti i genitori dei prematuri ricoverati dei completini colorati lavorati con la pregiata lana merinos durante l’accoglienza in UTIN; il reparto sarà allietato dalla musicoterapia e decorato con festoni e oggettistica con il simbolico colore viola dei neonati prematuri.
“La UTIN e La PigTN – spiega il direttore del reparto Massimo Tirantello – sostengono da anni il ruolo del genitore come parte integrante delle cure al neonato. All’interno dei nostri reparti per curare non basta la tecnologia e l’applicazione dei protocolli di cura e l’assistenza medico-infermieristica, ma è fondamentale affiancare a queste la relazione amorevole tra il neonato e la sua famiglia con la Canguroterapia, l’abbraccio ed il tocco all’interno della termoculla, il bagnetto con i genitori e tante altre esperienze che i genitori possono realizzare con l’aiuto ed il sostegno del personale sanitario. Anche la dimissione ed il ritorno a casa, momenti delicati dove i genitori spesso si sentono impreparati e dove bisogna ‘fare i conti’ con altri figli e con il ritorno al lavoro, diventano più facili da sostenere con questo coinvolgimento, soprattutto se le forze degli operatori si uniscono per costruire percorsi di sostegno che accrescono la fiducia delle capacità genitoriali”.




Pedone investito mentre attraversa le strisce pedonali in via Torino

Un pedone è stato investito questa mattina in via Torino, a Siracusa. Secondo alcune testimonianze, l’uomo stava attraversando sulle strisce pedonali, presenti in quel tratto anche se piuttosto sbiadite. Per cause al vaglio della Polizia Municipale, l’impatto con un’auto che sopraggiungeva.
Tra i primi a soccorrere l’uomo, i genitori degli studenti del vicino comprensivo. Due pattuglie della Municipale hanno raggiunto l’area per i rilievi ed il supporto alla viabilità. Il pedone è rimasto seduto sull’asfalto, vigile ma sotto shock e dolorante agli arti inferiori. E’ stato accompagnato in ambulanza al Pronto Soccorso dell’Umberto I, per gli accertamenti del caso.
E subito si riaccendono le discussioni sulla sicurezza stradale a Siracusa, relativamente ad atteggiamenti non sempre prudenti e rispettosi delle regole tenuti da automobilisti e pedoni poco interessati, alle volte, alla stessa segnaletica orizzontale.




Parco degli Iblei, Natura Sicula contro i sindaci che dicono no: “Manca lungimiranza”

“L’istituzione del Parco nazionale degli Iblei non deve essere fermata dalla scarsa lungimiranza di pochi”.

L’associazione Natura Sicula parla in maniera chiara attraverso il suo presidente, Fabio Morreale, che ricorda che “il parco non è una idea dell’ultimora. Frutto di una lunghissima concertazione durataoltre 15 anni, la proposta è stata quanto più corale possibile, ha subito tutte le modifiche dovute per  le osservazioni pervenute, e ha ottenuto i pareri di tutti gli enti preposti”.

Morreale contesta la posizione assunta da alcuni sindaci che, di recente, si sono schierati contro l’istituzione del parco. Cita Ferla, Cassaro, Buccheri e Sortino.

“Spiace-commenta il presidente di Natura Sicula-  prendere atto della loro insufficiente voglia di tutelare e valorizzare il patrimonio naturale che
resiste. Non gli è bastata l’ultima proroga alla presentazione delle osservazioni: adesso chiedono di fermare l’istituzione del parco. Adesso mettono avanti il vantaggio di pochi a danno di tutti. Non istituire il parco significherebbe continuare a rispettare i vincoli e le limitazioni già imposte
da leggi e regolamenti di riferimento, senza godere dei vantaggi che il parco comporta. Tra i vantaggi economici, anche quello di poter attrarre maggiori fondi pubblici, a cominciare da quelli europei”.

Morreale fa notare che molti comuni montani sono oggetto di “un  lento e continuo spopolamento” e che “manca una visione di insieme, un marchio che, se opportunamente inserito nel circuito mediatico nazionale e internazionale, darebbe finalmente visibilità al territorio ibleo, attirando flussi turistici, destagionalizzando l’offerta, e conservando il patrimonio irriproducibile. Per il
raggiungimento di questi obiettivi -Natura Sicula non ha dubbi- l’istituzione del parco degli Iblei è l’unica strada percorribile”.




Il siracusano Alessandro Carrubba ambasciatore del vino italiano in Camerun

Il vino italiano brilla in Camerun e a fare da testimonial è il siracusano Alessandro Carrubba, delegato aretuseo dell’associazione italiana sommelier (AIS). Quattro masterclass in lingua francese, 2 città diverse, 4 hôtel, 50 vini in degustazione, 9 distributori e 250 partecipanti professionali: sono i numeri dell’evento che ha visto protagonista il vino italiano in Africa.
Si tratta del progetto organizzato dall’ambasciata italiana in Camerun insieme all’ITA, Italian Trade Agency, che hanno messo a punto una strategia di lungo periodo sulla cui base impostare iniziative puntuali tese alla valorizzazione del patrimonio enologico del nostro Paese.
«È stata un’esperienza dal forte impatto sul piano umano e professionale in cui ho cercato di condividere gli alti valori che contraddistinguono il nostro amato Paese», racconta Alessandro Carruba, numero uno di Ais Siracusa e testimonial d’eccezione dell’evento.
«Ho messo in campo tutta la mia esperienza per raggiungere gli obiettivi prefissati dall’Ambasciata d’Italia, senza risparmiami su nulla, sicuro di fare parte di un progetto più grande, ma ho ricevuto infinitamente di più rispetto a quanto dato: l’Africa e la sua gente sanno metterti davanti alla straordinarietà della vita stessa», aggiunge il sommelier aretuseo.
«Il vino e l’enogastronomia sono a pieno titolo parte della nostra stessa identità di italiani, esco da questa esperienza con un ancor più rinnovato amore per i colori della nostra bandiera», conclude Carrubba che ricorda inoltre: «Ho portato in dono all’Ambasciatore il simbolo dell’Associazione Italiana Sommelier: il Tastevin, la spilla e i libri di testo».
L’ambasciatore italiano in Camerun, Filippo Scammacca del Murgo, racconta: «Circa un anno fa, poco dopo
il mio arrivo in Camerun, mi reco in una enoteca nei pressi della residenza per comprare vino italiano da
offrire agli ospiti dell’Ambasciata d’Italia. Trovo un’offerta di bottiglie qualitativamente scarsa ed alla mia domanda: “lo vendete?” ottengo la risposta: “nessuno lo vuole’’».
«Il Camerun – prosegue l’amabasciatore – nei suoi quasi 70 anni dopo l’indipendenza continua a bere quasi
solo vino di Bordeaux, considerato il solo in condizioni di superare indenne i rigori del trasporto via nave. È per modificare una situazione anomala in un Paese che ha grande fiducia nel made in Italy e che ha
introdotto nel suo Dna i luoghi comuni della gastronomia italiana (pasta, pizza e caffè espresso…) che
abbiamo varato una campagna per promuovere vino italiano in Camerun. Nell’Africa a Sud del Sahara è il
terzo maggiore mercato per il vino con un trend di consumo che è in espansione».
«Questo pubblico non aveva mai assistito ad una degustazione nella quale è stato spiegato non solo il vino
che si trova in un bicchiere, ma anche i fattori da tenere in considerazione (colore, olfatto, struttura,
acidità…)», ha aggiunto l’ambasciatore Scammacca del Murgo .
E conclude: «Abbiamo capito che siamo sulla buona strada: la formazione dà al consumatore la libertà di
scegliere permettendogli di abbandonare l’attuale acritica fidelizzazione per una singola appellazione di
vino francese. E’ nel varco creato da questa libertà che il vino italiano avrà la possibilità di acquisire una presenza importante e duratura in questo mercato nella stessa maniere in cui esso eccelle nei mercati
internazionali».