Parco degli Iblei, Carlo Auteri: “Fermare l’iter, vanno risolte prima le irregolarità”

“Fermare l’iter di istituzione del Parco degli Iblei fino a che non vengano risolte tutte le irregolarità che caratterizzano il territorio. Basta proroghe, bisogna ragionare con la testa”. A parlare è il consigliere comunale di Sortino Carlo Auteri, dopo aver trattato questa mattina la questione, durante un incontro con il commissario del Libero consorzio Domenico Percolla.
Auteri, primo dei non eletti all’Ars e prossimo all’insediamento regionale al posto di Luca Cannata, si è fatto promotore del vertice al quale hanno preso parte anche i sindaci di Canicattini (Paolo Amenta, anche presidente dell’Unione Valle dei Comuni), Ferla (Michelangelo Giansiracusa), Cassaro (Mirella Garro), Buccheri (Alessandro Caiazzo) e il presidente del Consiglio comunale di Sortino, Sebastian Custode in vece del sindaco Vincenzo Parlato.
“Abbiamo discariche sparse sul territorio, mancano i depuratori praticamente per ogni comune e i Piani regolatori sono scaduti o assenti – ha sottolineato Auteri – Come si può parlare di tutela del territorio quando si è al limite della legalità, se non oltre, senza aver fatto nulla in questi anni”.
Assieme al parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, Auteri ha confermato di voler portare la questione al tavolo del ministro della Transizione ecologica, Gilberto Pichetto Fratin, per chiedere la sospensione dell’iter di istituzione del parco. “Prima bisogna risolvere le problematiche inerenti al territorio, in seguito tutelare il parco. Non possiamo parlare di perimetrazioni, di chi è pro o contro, ma bisogna essere in regola con i criteri di legge. E oggi, i Comuni, non lo sono”.




Ingegnere evasore scoperto dalla Guardia di Finanza: sottratti al Fisco oltre 100mila euro

Scovato nel siracusano un evasore: è un ingegnere che non avrebbe ottemperato ai previsti obblighi di dichiarazione Iva. Come spiega la Guardia di Finanza, intervenuta attraverso gli uomini della tenenza di Lentini, il professionista avrebbe lavorato con regolarità, per privati e aziende, dichiarando però di rientrare nel regime di favore accordato dal Fisco ai cosiddetti “forfettari”. Non ne possedeva, però, i requisiti.
Con un volume di affari di 500 mila euro, avrebbe dovuto versarne 100 come Iva. Ma quei soldi – rileva l’indagine delle Fiamme Gialle – non sono mai entrati nelle casse dello Stato.

foto archivio




Veliero “fantasma” in mare: forse usato da migranti, trainato in porto a Siracusa

Pochi giorni fà, un motopesca ha segnalato la presenza in mare di un veliero “fantasma”, a poche miglia da Siracusa. A bordo del 13 metri monoalbero battente bandiera tedesca, con porto d’iscrizione Amburgo, non c’era nessuno. Il Lina, questo il nome scritto a poppa dell’imbarcazione, potrebbe esser stato utilizzato per il trasporto di migranti e poi abbandonato. Forse dopo un intervento di salvataggio e soccorso, con trasbordo in altra unità navale.
Fatto sta che il veliero bianco continuava la sua navigazione solitaria e senza guida, motivo per cui la Capitaneria di Porto di Siracusa ha adottato “urgenti misure di salvaguardia della pubblica incolumità e della sicurezza della navigazione”.
L’imbarcazione fantasma è stata allora recuperata e trainata fino al porto Grande di Siracusa, dove si trova ormeggiata presso la banchina 2. L’area è già interdetta in ragione dei lavori in corso per il completamento dell’opera. Un provvedimento rafforzato da un ulteriore divieto di accesso, transito e sosta inclusa ogni attività “connessa all’uso del mare non espressamente autorizzata”.
Da stabilire quello che sarà il destino del veliero. Molto dipenderà dalle condizioni strutturali dell’imbarcazione. Qualora in buono stato, una volta espletati tutti gli accertamenti in capo all’autorità giudiziaria, potrebbe essere affidato a scuole o enti che svolgono attività no profit in mare. In caso contrario, il veliero potrebbe essere avviato a distruzione e smaltimento attraverso procedura pubblica.




Cooperative sociali allo stremo, minacciato lo stop ai servizi nel Distretto di Noto

Le cooperative sociali attive nella zona sud della provincia di Siracusa minacciano lo stop ai servizi. “Il punto di non ritorno è purtroppo pericolosamente vicino. Le cooperative sociali non sono più in grado di fare fronte ad una situazione insostenibile da tempo. Il rischio di sospensione dei servizi è concreto, con i seri disagi per utenti, famiglie e lavoratori che ne sarebbero conseguenza. Fino ad oggi solo lo spirito di abnegazione ed il senso di responsabilità delle coop hanno permesso di tenere in piedi i servizi, ma tutto questo, purtroppo, adesso, non può davvero più bastare”, si legge in una nota di Confcooperative.
Dopo diversi incontri con gli enti di Terzo Settore del Distretto Socio-Sanitario di Noto, Confcooperative Siracusa e Legacoop Sud Sicilia, che rappresentano tutte le cooperative sociali operanti nel territorio, lanciano un Sos che ha il sapore dell’ultima spiaggia. Le difficoltà nella gestione dei servizi sociali, sia di pertinenza comunale che distrettuale, “sono enormi e diventano oggi insormontabili”.
Le Centrali Cooperative hanno dunque scritto ai rappresentanti del Distretto Socio Sanitario di Noto e ai Sindaci dei comuni aderenti (Noto, Avola, Pachino, Portopalo e Rosolini). La richiesta è quella di una convocazione urgente del Comitato dei Sindaci, perché servono subito nuove modalità di relazione fra gli organismi di rappresentanza degli enti di terzo settore e le pubbliche amministrazioni, coerenti con i gli orientamenti normativi vigenti.

Per i presidenti di Confcooperative Siracusa e Legacoop Sicilia, Alessandro Schembari e Gianni Rollo, “è assolutamente necessario trovare una soluzione condivisa. Il Distretto Socio-Sanitario rappresenta oggi il filtro fra gli interventi socio-assistenziali ed educativi dei Comuni e gli enti finanziatori (regionali, statali ed europei). Un problema, quello relativo alla gestione dei distretti- proseguono Schembari e Scaglione- che,tra carenza di personale e difficoltà oggettive ad effettuare con competenza e attenzione un’azione mirata di progettualità condivisa con tutte le agenzie territoriali pubbliche e private, rischia di far perdere ulteriormente tempo e risorse ormai indispensabili per rispondere ai bisogni dei cittadini”.
Confcooperative e Legacoop tornano a ribadire come la “Cooperazione sociale abbia da sempre fatto fronte al sistematico ritardo dei pagamenti da parte degli enti pubblici e nonostante tutto (ritardi superiori anche ai 10 mesi) hanno continuato e continuano ad assicurare con professionalità servizi a vantaggio delle fasce più deboli della società.

foto dal web




Melilli, cambio nella giunta comunale: Roberta Di Stefano lascia, entra Serena Mazzio

Serena Mazzio, 32 anni, ex consigliere comunale, è il nuovo assessore della giunta di Melilli, guidata dal sindaco Giuseppe Carta. Subentra a Roberta Di Stefano, che ha lasciato l’incarico per sopraggiunti motivi lavorativi. Nella comunicazione, arrivata a mezzo pec, parole d’affetto per tutto il personale.
La Mazzio avrà come deleghe Trasporti, Pari opportunità, Politiche Giovanili, Decentramento e frazioni. Al termine della cerimonia di proclamazione non ha nascosto la ” grande emozione poter rivestire un ruolo così importante”. Poi un ringraziamento al sindaco Carta “per la fiducia”. La promessa: “mi spenderò al massimo sperando di non deludere le aspettative riposte nei miei confronti”.




Ecosistema Urbano, Siracusa 96esima ma ultima in trasporto pubblico

Un 96esimo posto su cui riflettere, qualche punto a favore, molti altri da rivedere secondo il 29esimo rapporto Ecosistema urbano di Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 ore per Siracusa.
La stessa posizione 96 che si ritrova, entrando nel dettaglio sul tema Verde. Siracusa non lo è molto, con una percentuale attribuita del 36, 7 per cento.
I dati raccolti sono quelli che prendono in esame il 2021 secondo 18 parametri e cinque macroaree: aria, acqua, mobilità, rifiuti e ambiente.
Spicca in negativo l’ultimo posto in trasporti pubblici e in dispersione dell’acqua della rete pubblica.
La voce Ambiente porta Siracusa al 78esimo posto della sezione alberi in aree di proprietà pubblica ogni 100 abitanti. L’uso efficiente del suolo porta il capoluogo in posizione 82, va meglio per il solare pubblico: posizione numero 28.
La qualità dell’aria porta Siracusa in 45esima posizione quanto a polveri sottili pm10. Mentre per l’ozono, stando alla media dei giorni di superamento in un anno degli standard previsti, la porta al quinto ossido. Biossido di azoto, invece, tale da essere la 36sima città capoluogo di provincia in Italia.
Acqua: 65esima in tema di efficienza di depurazione ma sulla dispersione idrica si sprofonda al 98esimo posto.
Non va di certo bene il settore Mobilità, con l’ultima posizione riservata a Siracusa: posto 105. Tasso di motorizzazione alto: 84esima posizione quanto ad auto circolanti per ogni cento abitanti. Piste ciclabili? 54esima posizione.
Per quanto, infine, riguarda i Rifiuti: 84 è il posto in graduatoria occupato ma se si parla di produzione annua pro capite di rifiuti, il posto sale e si ferma al 59.




Qualità della vita, Piscitello: “Classifica veritiera, dati allarmanti: provincia sempre più povera”

Liquidare come poco o nulla indicativa la classifica sulla qualità della vita, redatta da ItaliaOggi insieme alla università La Sapienza di Roma, “sarebbe un grave errore”. Lo sostiene Elio Piscitello, presidente di Confcommercio Siracusa. “Spesso queste classifiche vengono sottovalutate e invece si tratta di dossier che tracciano un quadro concreto dello stato di salute del nostro territorio. E purtroppo è uno studio che conferma quanto è sotto gli occhi di tutti: la provincia ormai da diversi anni vive una fase di declino al quale bisogna porre immediatamente un freno”.
Il presidente di Confcommercio Siracusa evidenzia alcuni dati che confermano il quadro negativo emerso nel dossier sulla Qualità della vita in Italia. “Tra il 2016 e il 2021 il numero dei residenti della città di Siracusa è sceso da 122.031 a 116.447. Se il trend dovesse continuare si rischia di scendere sotto i 100 mila abitanti nel capoluogo e sotto i 350 mila euro in provincia, con conseguenze economiche drammatiche sia per i consumi che per il PIL complessivo. Il reddito medio delle famiglie è di 18 mila euro a fronte dei 31 mila euro della media nazionale; il numero degli ultra sessantacinquenni ha superato ormai abbondantemente quello degli under 14 mentre sono sempre di più i giovani che scelgono di emigrare per cercare di costruirsi un futuro migliore in altre regioni, se non all’estero. Non sono solo freddi numeri, questo quadro è il risultato di scelte sbagliate, di assenza di programmazione, di una classe politica che deve fare di più e meglio per difendere e tutelare le famiglie, le imprese e per offrire opportunità di lavoro ai giovani evitando che vadano via impoverendo ulteriormente la nostra provincia”.
Dal presidente di Confcommercio Siracusa parte allora un appello. “Non c’è più tempo da perdere. La classe politica, le associazioni di categoria, i sindacati, le istituzioni devono lavorare insieme per frenare questo declino e dare una risposta forte alle famiglie in grande sofferenza. E’ tempo di fare comunità, da questa situazione si può uscire solo con azioni e risposte concrete e condivise. Confcommercio c’è ed è pronta a fare la propria parte ma bisogna attivarsi subito”.




A caccia di microplastiche nel mare siracusano, campagna di monitoraggio Ispra

Inizia oggi e terminerà il 30 novembre la campagna di campionamento delle microplastiche presenti nel mare, anche in quello siracusano. Promossa dall’ Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), rientra tra le iniziative della Strategia Marina Ue avviata nel 2018. Tre i punti selezionati nel compartimento marittimo di Siracusa: immediatamente a nord ed a sud del capoluogo e nello specchio di mare antistante Portopalo.
Per il campionamento, effettuato con l’impiego della motonave Anna Guidotti, viene utilizzato un retino di tipo “manta” ovvero una rete costruita appositamente per navigare nello strato superficiale della colonna d’acqua e campionare, quindi, entro lo strato interessato dal rimescolamento causato dal moto ondoso. E’ costituita da una bocca metallica di 50 cm di larghezza per 25 cm di altezza che pesca in superfice grazie a due ali galleggianti. Per la stima del volume di acqua filtrato, dato essenziale per il calcolo della quantità di microplastiche presenti per metro cubo, viene utilizzato un flussimetro. I risultati del monitoraggio vengono poi ciclicamente pubblicati e aggiornati nella banca dati Ispra.
Le microplastiche non sono visibili all’occhio umano. L’espressione viene utilizzata, infatti, per indicare pezzi di plastica di lunghezza inferiore a 5 mm. Le microplastiche presenti nei nostri mari possono avere diverse origini, ma possono dividersi fondamentalmente in due categorie: primarie e secondarie. Le primarie
vengono rilasciate direttamente nell’ambiente sotto forma di piccole particelle; le secondarie sono frutto della degradazione di oggetti di plastica più grandi, gettati in mare come ad esempio le buste di plastica, le bottiglie e le reti da pesca.
La campagna di campionamento permetterà di conoscere con maggiore dettaglio quali microplastiche, e con quale concentrazione, sono presenti nei tratti di mare individuati per trarne indicazioni anche sull’impatto del fenomeno sull’alimentazione umana. I pesci, infatti, ingeriscono spesso le microplastiche.




Lotta alla criminalità, potenziati i controlli nella zona sud

Controlli straordinari del territorio nella zona sud della provincia di Siracusa. Lo scorso fine settimana, i carabinieri della Compagnia di Noto sono stati impegnati in una serie di attività nei territori di Rosolini e Pachino. L’attività, concentrata nelle ore serali e notturne. Sguardo puntato, in particolar modo, sui soggetti già noti alla giustizia, le persone sospette o sottoposte a misure limitative della libertà. I militari sono andati alla ricerca di sostanze stupefacenti e armi e hanno puntato l’attenzione anche su eventuali azioni di disturbo della quiete pubblica nei luoghi di ritrovo giovanile di maggior aggregazione. Conseguenza di quanto disposto in prefettura, a seguito dell’ultima riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Nella zona sud, infatti, nelle ultime settimane si è registrata una recrudescenza di episodi di piccola criminalità che hanno allarmato l’opinione pubblica e spinto le forze dell’ordine ad un potenziamento della presenza sul territorio.

Nel corso del servizio, i Carabinieri,  hanno identificato 135 persone e sottoposto a controllo 91 veicoli, eseguito 9 perquisizioni, denunciato in stato  una persona per porto abusivo di un coltello a serramanico e contestato due violazioni amministrative in tema di assunzione di sostanze stupefacenti. I controlli della circolazione stradale hanno condotto alla contestazione di 13 violazioni, dal mancato possesso dei documenti di circolazione e di contratti assicurativi alla mancata revisione; sono state elevate sanzioni anche per l’utilizzo di apparecchi telefonici durante la guida e mancato uso delle cinture di sicurezza.




Controlli antidroga: un arresto e sequestri di cocaina, hashish e marijuana

Controlli antidroga e nei confronti delle persone sottoposte a limitazioni della libertà personale.

Arrestato un uomo di 32 anni per detenzione ai fini di spaccio di 18 dosi di hashish pronte per essere cedute. E’ stato posto, però, subito dopo il libertà in attesa della definizione del procedimento penale.

Gli agenti delle Volanti hanno, poi, denunciato 4 persone per aver violato le misure cui erano sottoposti.

Infine, durante un controllo n Via santi Amato, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 3 dosi di cocaina, 15 di marijuana e 8 di crack.

Foto: repertorio