Isab Lukoil, prende corpo la nazionalizzazione. Urso: “Salvaguardare produzione e occupazione”

“La raffineria di Priolo? Con Giorgetti abbiamo chiarito che Isab ha le coperture finanziarie per acquisire petrolio. Se l’azienda poi verrà ceduta ad altri, vigileremo sul mantenimento dell’occupazione”. Anche nelle ore scorse, il ministro Adolfo Urso ha ribadito la posizione del governo verso la vicenda che tiene col fiato sospeso la zona industriale di Siracusa. Lo ha fatto intervenendo su Radio24, intervistato da Maria Latella. In precedenza, aveva chiarito che lo stabilimento “deve continuare a produrre” e salvaguardare “il lavoro di quasi 10mila famiglie”.
Le dichiarazioni restano su di una linea generale e non permettono di chiarire in cosa possa consistere l’eventuale intervento del governo per salvaguardare produzione e occupazione, a poche settimane dal via all’embargo via mare del petrolio russo. L’idea di fondo pare ancora essere quella della nazionalizzazione, attraverso la cosiddetta golden power di cui si era già parlato nei mesi scorsi. Ma la società pubblica Sace attende le mosse delle banche – sin qui freddine anche dopo la confort letter – prima di fornire garanzie. Tiepida anche Cassa Depositi e Prestiti.
Il ministro per le imprese ha spiegato però che, come rappresentanti del governo, “pensiamo che l’azienda possa reperire petrolio da altri paesi” grazie anche “alle misure che eventualmente dovremo realizzare” oltre a quelle già attuate di concerto con il Mef (confort letter, ndr). Ecco, quelle “misure che eventualmente dovremo realizzare” potrebbero indicare che c’è anche un piano di nazionalizzazione. “Poi sarà l’azienda a decidere se continuare o vendere l’asset ma l’obiettivo del governo e delle parti sociali è che l’azienda continui a produrre”, ha detto Urso su Rainews24.
Intanto, nei giorni scorsi, il Financial Times ha rivelato che Lukoil avrebbe rifiutato l’offerta d’acquisto arrivata dal fondo di investimento americano Crossbridge Energy Partners. Per vincere le perplessità di Lukoil – rivela il FT – il trader Vitol avrebbe offerto finanziamenti al fondo interessato all’acquisizione, per garantire l’accordo. Tuttavia, si legge sul quotidiano economico, “Lukoil rimane riluttante a vendere al fondo di buyout statunitense. Vitol era disposto a estendere il credito a Crossbridge a un tasso migliore di quello che il gruppo statunitense poteva ottenere da un prestatore tradizionale in quanto stava beneficiando della fornitura di greggio alla raffineria italiana”.
Anche per il Ft, a questo punto, l’opzioni principale è la nazionalizzazione da parte dello Stato per evitare “un precipizio nelle forniture di greggio quando le sanzioni dell’UE contro le esportazioni di petrolio russe via mare entreranno pienamente in vigore, il mese prossimo”.




Le parole di Amenta scuotono il Pd: “Noi con Italia? Anche, ma dialogo per fronte progressista”

Il Pd di Siracusa sosterrà Francesco Italia per una ricandidatura nel 2023? Alcune dichiarazioni del presidente provinciale, Paolo Amenta, rilasciate a BlogSicilia.it, lasciavano intendere che si, i democratici avrebbe sostenuto l’attuale sindaco per la riconferma. Una posizione contestata subito dalla base e dai maggiorenti delle varie anime del Pd, cittadino e provinciale, con una serie di distinguo e la specifica ‘Amenta parla a titolo personale’. Una mobilitazione, anche social, che ha costretto il presidente provinciale a chiarire meglio la sua posizione. “Non ho detto che il Partito Democratico sosterà Francesco Italia ‘sic e simpliciter’, ma piuttosto che ritengo più opportuno per il fronte progressista, alla luce dei recenti risultati elettorali delle elezioni nazionali e regionali che hanno visto il centrodestra prevalere su tutti i fronti, che si riapra un confronto ed un dialogo costruttivo con tutte le parti di quello che oggi appare il diviso e frastagliato campo progressista, compreso il M5S”. Non solo cinquestelle, Amenta ‘apre’ anche al Terzo Polo sempre nell’ottica di un campo progressista che deve fare fronte comune.
Un ritorno al dialogo, “se non si vuole consegnare anche il Comune capoluogo ad un centrodestra che si rafforza e si prepara, come si legge dalle cronache politiche, a mettere in campo tutte le proprie truppe pesanti”, dice ancora Amenta con riferimento alle indiscrezioni circa la possibilità di rivedere in campo anche Titti Bufardeci (che smentisce, ndr).
Ma Amenta ne approfitta anche per tirare le orecchie ad alcuni pezzi del partito che non gli hanno risparmiato critiche immediate. “Ricordo a me stesso e a quanti l’avessero dimenticato, che il PD ha sostenuto e contribuito all’elezione di Italia e che anche oggi, seppur ‘divisi’, parti del PD sono all’interno e nell’entourage della giunta Italia”.
Parole che prevaricano i ruoli e ledono l’autonomia della direzione cittadina del Pd? “Ho parlato nel mio ruolo di dirigente provinciale del Partito democratico, senza alcuna prevaricazione e in linea con quelle che sono, tra le altre cose, anche le basi di discussione e di confronto congressuale al quale siamo chiamati, affrontando con serenità e lucidità il momento, cancellando ogni segmento di risentimento che, nel caso nostro, porterebbe a consegnare un’ulteriore vittoria al centrodestra”, chiude Amenta.




Punto di primo intervento pediatrico chiuso a Lentini, Carta: “Asp ripristini servizio”

Giuseppe Carta, prossimo all’insediamento in Ars come deputato regionale, raccoglie il grido di allarme delle famiglie della zona nord della provincia, dopo la chiusura a Lentini del PPI pediatrico di piazza Aldo Moro.
“Senza retorica, la salute è un argomento di fondamentale importanza, una priorità imprescindibile che spesso in Sicilia è ingiustamente vilipesa. Leggo con dispiacere lo sconforto dei genitori che si trovano davanti ad un disagio che tocca la salute dei propri figli e non posso che associarmi alla denuncia del presidente dei diritti del malato, Alfio Bosco”, dice Carta.
“Precisiamo che da circa 2 anni il Centro è chiuso. Contatterò personalmente e a stretto giro l’Asp di Siracusa, in primis per avere delucidazioni su questa interruzione e poi per chiedere il ripristino del servizio o, qualora non fosse possibile subito, nell’attesa una soluzione alternativa che possa fornire ai genitori un servizio compensativo”.




Paolo Ficara punge il sindaco Italia: “Su migranti e ong, strizza l’occhio alla destra”

“Strizza l’occhio al centrodestra ma nel frattempo finge di stare a sinistra. Le ultime dichiarazioni del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sul tema dei migranti e la giravolta operata rispetto alle posizioni assunte nel 2019 possono essere spiegate solo con la voglia di Calenda e di Azione, di cui questa amministrazione è parte integrante, di passare dall’altra parte della barricata”. Sono parole di Paolo Ficara, del Movimento 5 Stelle. E valgono un’implicita accusa di ambiguità politica diretta al sindaco Italia.
Ficara motiva il suo giudizio. “(Italia) Parla di maggiore attenzione alle fragilità rispetto al governo Conte 1. Finge di non ricordare che i giorni in cui le navi ong venivano fermate davanti ai porti, nel 2018/19, venivano impiegati dal Presidente Conte per chiudere, in silenzio, accordi di ridistribuzione immediati con gli altri paesi europei mentre Salvini faceva propaganda in tv. La stessa propaganda del governo attuale, che opera forte coi deboli, decidendo chi può sbarcare e chi no, generando condizioni di debolezza e fragilità, mentre non si contano nemmeno gli sbarchi autonomi o i migranti salvati dalla guardia costiera, circa 9000 da quando il governo Meloni è in carica”.
E allora, ironicamente, Ficara si domanda se “Italia è ancora di centrosinistra”. E sull’inatteso flirt con il Pd siracusano, o alcuni suoi pezzi, secca cesura del pentastellato. “Il Pd che parla di campo progressista dopo averlo distrutto a Roma ed a Palermo, a chi esattamente guarda?”, si domanda dopo le parole del presidente provinciale Amenta ed un chiarimento che ha lasciato aperti i dubbi, anche nella base democratica.




Droga, panetti di hashish e piante di marijuana in casa: arrestato 22enne

L’hanno colto in flagranza di reato e dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di droga.

La Squadra Mobile ha arrestato lo scorso fine settima un giovane di 22 anni, nel corso di specifici controlli mirati, affidati agli uffici operativi della questura di Siracusa. A carico del giovane, che annovera precedenti penali specifici, è stata effettuata una perquisizione domiciliare che ha consentito di rinvenire e sequestrare una coltivazione di marijuana dentro le mura domestiche e sostanza stupefacente già pronta per lo spaccio.
All’interno della casa sono stati sequestrati: 670 grammi di hashish, già suddiviso in panetti, 285 grammi di marijuana, 12 piantine di marijuana in coltivazione giunte a maturazione con infiorescenza, materiale per il confezionamento della droga e la somma in contanti di 3485 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.
L’arrestato, dopo le incombenze di legge, e su disposizione dell’autorità Giudiziaria competente, è stato posto in regime di arresti domiciliari, in attesa del giudizio direttissimo.

Intanto, nel corso degli stessi servizi antidroga, in via Santi Amato gli agenti delle Volanti hanno rinvenuto e sequestrato  11 dosi di cocaina, 16 dosi di crack, 7 di hashish e 6 di marijuana.




Omicidio Sparatore: arrestato Luciano De Carolis, ordinanza cautelare per Attanasio

Sono ritenuti rispettivamente mandante ed esecutore dell’omicidio di Angelo Sparatore, ucciso a Siracusa nel maggio del 2001 per un regolamento di conti. La condanna, a 30 anni di reclusione, è stata emessa lo scorso 20 ottobre.
Adesso, gli agenti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione all’ordinanza con cui il Gip del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di Alessio Attanasio e Luciano De Carolis, noti esponenti della criminalità organizzata locale.
Omicidio commesso in concorso, vendetta trasversale dopo il rifiuto del fratello di Sparatore di ritrattare le accuse all’epoca rivolte ai componenti del sodalizio criminale.
Gli investigatori hanno rintracciato il quarantottenne presso uno studio medico veterinario, dove lavora, mentre il 52enne Attanasio è già detenuto in una casa circondariale fuori regione. 




Un’area per la cremazione al cimitero di Siracusa, progetto in conferenza dei servizi

Si terrà il prossimo 15 novembre la conferenza dei servizi per la realizzazione del crematorio del cimitero comunale di Siracusa. Appuntamento alle 11.30 nella sede di via Brenta dell’Ufficio Tecnico comunale. Dovranno esprimere il proprio parere la Sovrintedenza, il Genio Civile, i Vigili del Fuoco e l’Asp di Siracusa.
Tutti gli enti coinvolti hanno già avuto modo di esaminare la proposta che mira alla realizzazione del crematorio attraverso una iniziativa di partenariato pubblico/privato e l’allegato progetto di fattibilità e il piano economico-finanziario. Da definire la convenzione per regolare il servizio.
A proporre l’iniziativa la Servizi per la Cremazione srl di Torino, Barbara B cooperativa sociale e l’impresa Borio Giacomo srl, anche queste ultime due con sede a Torino.
Se l’istruttoria dovesse concludersi con il parere positivo, si passerebbe alla fase della realizzazione del progetto.




Luoghi del cuore, il censimento del Fai: la Pillirina scivola in 14.a posizione

La spiaggia della Pillirina, a Siracusa, resta nella parte alta della classifica “I Luoghi del Cuore”, il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano promosso dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo. E’ in 14.a posizione, dopo aver viaggiato per settimane in top ten.
Fino al 15 dicembre 2022 sarà possibile votare i propri luoghi più cari per contribuire a tutelare, valorizzare o salvare da degrado e abbandono scorci e monumenti italiani.
Superato il milione di voti ricevuti fino a oggi per questa edizione lanciata il 12 maggio. La classifica nazionale provvisoria è consultabile sul sito www.iluoghidelcuore.it. Ai primi tre posti per il momento: il Museo dei Misteri di Campobasso, con le sue macchine processionali settecentesche; la Chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli (LE), realizzata tra XII e XII secolo e bisognosa di recupero, e la Fonderia di Campane Achille Mazzola di Valduggia (VC), luogo di eccellenza artigiana in attività dal XV secolo al 2003 e oggi da valorizzare.
Con le dieci precedenti edizioni, FAI e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto 139 progetti di restauro e valorizzazione in 19 regioni.
Per quel che riguarda la classifica provvisoria della Sicilia, ecco le prime dieci posizioni con due luoghi siracusani, la Pillirina e Marzamemi:

– Cimitero Vecchio, Santo Stefano di Camastra (ME)
– Spiaggia della Pillirina, Siracusa
– Scala dei Turchi, Realmonte (AG)
– Tre Piscine Cala del Cuore, Bagheria (PA)
– Priorato di Sant’Andrea, Piazza Armerina (EN)
– Chiesa di San Michele Arcangelo, Isnello (PA)
– Chiesa del Carmine Maggiore, Palermo
– Valle dei Templi, Agrigento
– Torre di Manfria, Gela (CL)
– Borgo marinaro di Marzamemi, Pachino (SR)




Montagna di rifiuti, la Guardia di Finanza sequestra maxi discarica abusiva

Una montagna di rifiuti sversata illegalmente su una superficie di oltre seimila metri quadrati. Sequestrata la vasta area a Lentini con le Fiamme Gialle della locale Tenenza che hanno denunciato i due proprietari del terreno per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
La discarica è stata individuata dai Finanzieri impegnati in servizi di controllo del territorio, come disposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa. I cumuli di immondizia erano
costituiti perlopiù da lamiere, lastre di eternit, pezzi ferrosi ed altro materiale di risulta. Il tutto – rilevano – “estremamente pericolosi per la natura e per le persone”.
Nel rapporto Ecomafia 2021, realizzato da Legambiente, è indicato che “nel 2020, nonostante la flessione dei controlli effettuati (-17%) i reati ambientali toccano quota 34.867 (+0,6% rispetto al 2019), con una media di 4 ogni ora. Cresce l’impatto nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa (46,6% del totale) e aumentano sia le persone denunciate (+12%) che gli arresti (+14,2%)”. Nella classifica regionale, Campania, Sicilia, Puglia sono le regioni più colpite da illeciti ambientali”.
Il colonnello Lucio Vaccaro, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, spiega che “la salvaguardia dell’ambiente passa anche attraverso la repressione dei reati che lo minano e costituisce una delle sfide più ardue del futuro dei nostri tempi, non solo in termini di tutela ambientale, ma anche e soprattutto per garantire attuazione pratica all’ambizioso traguardo della transizione ecologica”.




Energia a prezzo folle, manifesti di protesta anche a Siracusa davanti sedi Enel

Anche a Siracusa, manifesti di protesta contro i rincari dell’energia elettrica. Sono stati affissi nella notte, accanto alle sedi Enel in diverse città siciliane. Nel manifesto, rimosso questa mattina all’apertura, slogan per richiedere la moratoria sulle bollette e l’immediata interruzione dei distacchi, un attacco ai cosiddetti maxi-profitti e le speculazioni delle multinazionali dell’energia. “Ladri, non metteremo il cappio al collo per le vostre speculazioni. Indipendenza energetica”, si legge sui manifesti affissi, oltre che a Siracusa, anche a Palermo, Trapani, Catania, Messina, Torregrotta, Lentini, Carlentini, Augusta, Bagheria, Mazara del Vallo, Alcamo, Carini, Partinico, Balestrate, Termini Imerese, Cefalù, Villabate, Altavilla, Altofonte, Casteldaccia, Ficarazzi e San Giuseppe Jato.
E’ una iniziativa dell’organizzazione Antudo. Secondo il gruppo, “l’unica strada percorribile in questa crisi è quella di rompere la dipendenza energetica dalle multinazionali del profitto, costruendo indipendenza energetica su base territoriale e alimentando l’autoproduzione”.
Antudo, in un documento, mette all’indice la “speculazione che sfrutta i meccanismi di regolazione del prezzo dell’energia, una vera e propria truffa a regola di mercato libero e che produce rincari del 300% in bolletta, che vanno a gonfiare i fatturati di Enel, Eni, Sorgenia &co”.
Secondo il gruppo indipendentista siciliano bisogna da subito mettere in campo alcune misure: “Moratoria sugli arretrati, interruzione immediata dei distacchi delle forniture, ricalcolo delle bollette in base ai prezzi di stipula contrattuale e restituzione del disavanzo da parte dei rivenditori di energia elettrica. Abbattimento delle accise e dell’iva sui carburanti e sui beni di prima necessità. La battaglia sul carovita e sul modello energetico è la battaglia che ci troveremo a giocare da qui in avanti, in gioco ci sono i territori, i loro abitanti e il futuro del nostro pianeta”.