Forza Italia contro l’amministrazione di Siracusa: “città allo sbando, serve alternativa”

Forza Italia alza la voce a Siracusa. Il coordinatore cittadino, Gianmarco Vaccarisi, parla di città “totalmente allo sbando, non governata, senza alcuna prospettiva verso il futuro”. E si concentra su problemi: manutenzione del verde pubblico, trasporti pubblici inefficienti per non dire spesso inesistenti.
“Siamo tutti favorevoli ad una mobilità Green e sostenibile, ma quest’amministrazione verrà ricordata esclusivamente per le piste ciclabili che, così realizzate, sono solo una pura follia”. Per Vaccarisi avrebbero prodotto solo “l’incremento di un caos e un traffico urbano già sovrani nella nostra città; senza contare che alcune (vedasi Viale Teracati) costituiscono anche un intralcio in caso di situazioni emergenziali”.
Forza Italia scalda i motori in vista delle amministrative del prossimo anno. “Tra circa sette mesi, i cittadini siracusani saranno chiamati al voto, e credo che tutti coloro che reputano negativa questa esperienza amministrativa debbano attivarsi per creare una seria proposta alternativa alla città”. Il coordinatore cittadino di Forza Italia lancia un appello “a tutti quei movimenti, associazioni o semplici cittadini, che vogliano impegnarsi attivamente per il bene della Polis e che si ispirano e si riconosco nei valori moderati, e di buon governo: unire le forze e sedersi, insieme con gli altri partiti del centro-destra, attorno ad un tavolo, per iniziare un dialogo volto a costruire e a condividere un progetto comune di idee e valori per il futuro della città”.




Bagni horror al Palalobello: chiusi ma facili da raggiungere, vandalizzati e insozzati

I bagni ci sono, ma tecnicamente sono chiusi anche se facilmente raggiungibili da chiunque frequenti il palazzetto dello sport di Siracusa. Almeno fino ad oggi. E’ uno dei problemi che affliggono la struttura sportiva indoor che si trova nel perimetro della Cittadella fortemente voluta da Concetto Lo Bello ed alla cui memoria, peraltro, proprio il palasport è dedicato.
Le foto scattate questa mattina lasciano a bocca aperta. Alessandro Cotzia, noto avvocato ed esponente di Prima l’Italia, racconta che da settimane la situazione è sempre identica. “Dunque non è un problema di cattiva pulizia o di chi sporca dopo che hanno pulito, bensì un problema di assenza di pulizia”, lamenta insieme ad altri genitori di piccoli atleti che, quotidianamente, frequentano il palasport. “Vero è che il Comune ha ripreso la gestione solo da alcuni mesi – spiega ancora Cotzia – ma mi stupisco che da settembre ad oggi non ci siano stati interventi di pulizia. La situazione igienica è davvero terrificante: sporcizia, cattivi odori e immondizia. Invito il sindaco e l’assessore al ramo a constatare personalmente quello che dico…”.
E proprio l’assessore Andrea Firenze prova a chiarire il caso. “I bagni in realtà sono chiusi perché stiamo intervenendo a breve. Ma evidentemente sono stati ugualmente utilizzati e, peggio, vandalizzati”. Sarebbe forse il caso, allora, di rendere fisicamente impossibile entrare in quei locali sanitari. “Domani faremo lavare e sanificare quei locali, per chiudere le porte con dei lucchetti, in attesa degli ultimi lavori”, assicura con disponibilità l’assessore Firenze.
Per le società che utilizzano il palasport, resta sempre la possibilità di utilizzare i bagni e gli spogliatoi del resto della Cittadella. A far tardare gli interventi nei bagni del palazzetto, alcune emergenze improvvise – come la recente vicenda dell’acqua calda in piscina e negli spogliatoi – che hanno assorbito energie e risorse. A breve, quindi, dovrebbero partire i lavori dell’impianto idrico del palazzetto.




Evade 4 volte in 4 giorni dai domiciliari, per lui si aprono le porte del carcere

Dopo 4 evasioni dai domiciliari, si aprono per lui le porte del carcere. Un 26enne siracusano è stato arrestato dai Carabinieri della stazione Ortigia. A suo carico, un ordine di aggravamento della misura cautelare disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Si trovava ai domiciliari, con obbligo di braccialetto elettronico, per reati in materia di stupefacenti e per piccoli furti in attività commerciali.
Per ben quattro volte in altrettanti giorni della settimana scorsa proprio l’allarme del braccialetto elettronico ha segnalato ai Carabinieri l’allontanamento arbitrario del soggetto dall’abitazione dove era ristretto.
Questa volta, però, i militari lo hanno accompagnato direttamente a Cavadonna.




Restaurato il Guinaccia “ritrovato”: il dipinto al suo antico splendore alla Badia

Restituito all’antico splendore, dopo alcuni interventi di restauro, torna sull’altare della chiesa di Santa Lucia alla Badia il dipinto “Santa Lucia condotta al martirio” di Deodato Guinaccia. Ne da notizia la Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa che, per l’occasione, ha utilizzato i suoi canali social istituzionali.
Per Vittorio Sgarbi, quel dipinto datato 1579 è “un capolavoro del manierismo italiano”. Per anni è stato “oscurato” dal Caravaggio che – prima di tornare alla Borgata – è stato esposto all’interno della chiesa che chiude ad angolo piazza Duomo, a Siracusa.
Seppur in buono stato di conservazione – spiegano gli esperti – mostrava un naturale ingiallimento della vernice, causato dall’ultimo restauro conservativo degli anni ’80, oltre a numerose lacune e perdite di colore, causate dai chiodi posti in corrispondenza delle traverse che interrompevano la superficie pittorica, volutamente non integrate secondo i dettami della scuola di Cesare Brandi.
Dopo alcune indagini preliminari, sono stati disposti interventi di pulitura della tavola dai depositi di polveri e disinfestazione con trattamento antitarlo. Il vero e proprio progetto di restauro ha previsto poi
il riempimento delle lacune negli alloggiamenti dei chiodi esposti e in quelli vuoti; stuccature delle lacune, realizzate con apposito impasto realizzato con gesso di Bologna e colla di coniglio, levigate e portate allo stesso livello della pellicola pittorica della tavola; verniciatura sulla tavola effettuata a pennello con vernice da ritocco; reintegrazione pittorica, per ridurre le interferenze visive delle diffuse lacune presenti sul dipinto, eseguita con tecnica “a rigatino” con colori a vernice speciali per restauro.
Questo delicato complesso di interventi ha restituito alla fine “l’integrità cromatica alla suggestiva e movimentata scena della Santa condotta al martirio”.
Il restauro del dipinto è stato realizzato con i fondi del Ministero dell’Interno, attraverso il Fec che è proprietario della Chiesa di Santa Lucia. La direzione dei lavori è stata curata dall’architetto Alessandra Ministeri.

Le foto del composit sono di Flavio Fortuna (Soprintendenza di Siracusa)




Dopo l’aggressione, l’incontro: Lamin ricevuto dal sindaco, “condanniamo violenza”

“Pachino è una città accogliente ed inclusiva, senza ombra di razzismo”. Il sindaco Carmela Petralito lo ha ribadito questa mattina, durante l’incontro con Lamin, il gambiano di 21 anni aggredito nei giorni scorsi nella cittadina della zona sud della provincia.
Al ragazzo, che lavora in una gelateria di Marzamemi, è stata rinnovata la solidarietà “dell’intera comunità pachinese”. La Petralito ha ribadito con forza la condanna di “tutti gli episodi di violenza che vanno contrastati con la repressione e con la prevenzione”.
All’incontro, nel palazzo municipale, ha partecipato anche il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Gambuzza, e altri componenti dell’amministrazione municipale. Insieme a Lamin, anche il titolare della gelateria che aveva denunciato l’episodio, Giuseppe Flamingo.
Per quella vicenda, alcuni giovani pachinesi sono stati denunciati. All’origine dell’aggressione, il contestato mancato rispetto di una precedenza stradale da parte del gambiano che, in scooter, stava rientrando a casa dopo aver terminato il suo turno di lavoro.




Nuovo vicepresidente per l’Ente Scuola Edile Opt di Siracusa: Nunzio Turrisi

Cambia il vicepresidente dell’Ente scuola edile Opt di Siracusa. Salvo Carnevale lascia il posto a Nunzio TUrrisi, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali unitarie Feneal-Filca-Fillea. La rotazione rientra nell’accordo condiviso con cadenza biennale alla vicepresidenza dell’ente.
“Ringrazio per il lavoro realizzato in piena collaborazione Salvatore Carnevale nonché per il contributo importante offerto in questi due anni e sono certo che lo garantirà anche nel prosieguo anche se con un ruolo diverso. E buon lavoro a Nunzio Turrisi”, dice il presidente Alberto Di Stefano.
«L’Ente scuola edile di Siracusa, in questi ultimi anni, ha profuso uno sforzo straordinario a sostegno delle imprese, dei lavoratori e anche del mondo dei disoccupati del settore costruzioni che non vogliono farsi trovare impreparati di fronte alle nuove sfide che il mercato del lavoro pone. E lo abbiamo fatto con una serie di iniziative importanti nell’ambito del piano delle attività formative e informative che l’Ente porta avanti da tempo”, rivendica l’uscente Salvatore Carnevale. In particolare, si può ricordare l’attivazione del Piano formativo straordinario “che deve diventare strutturale”, l’implementazione delle attività sulla sicurezza e l’apertura del fronte dei servizi per l’impiego nel settore. “Abbiamo aperto le porte della bilateralità ai disoccupati e ai percettori del Rdc. La direzione è quella. Serve allargare l’offerta formativa a una platea più larga: non un settore di passaggio ma un luogo dove investire sul proprio futuro professionale e di vita”.
Il nuovo vicepresidente, Turrisi, continuerà nel solco tracciato. “Porterò nell’Opt di Siracusa l’esperienza maturata in questi anni nel settore e la profonda convinzione che il sistema bilaterale e l’Ente scuola in particolare possa assolvere a un ruolo strategico di assistenza, consulenza e formazione per i lavoratori e per le imprese. L’Ente scuola rappresenta già un pilastro nel campo dell’applicazione delle norme e procedure sulla sicurezza e sempre più forte e visibile dovrà essere la nostra presenza nei cantieri e nei luoghi di lavoro. L’Ente svolge attività straordinarie sulla formazione e dovremo cogliere le esigenze nuove che provengono dal mercato per fornire ai lavoratori e alle imprese professionalità sempre più avanzate. Il Piano formativo straordinario è uno strumento positivo che si muove in questa direzione e, nello spirito della sinergia con le parti sociali e con l’intero sistema bilaterale, bisognerà dare continuità e forza”.

Chiaro l’intento del Piano formativo e di tutte le iniziative dell’Ente nelle parole di Alberto Di Stefano, presidente dell’Ente scuola-Cpt-Opt Siracusa: «L’Ente scuola edile, figlio del sistema bilaterale in edilizia, è impegnato in uno sforzo organizzativo, finanziario e propositivo imponente per offrire alle imprese e ai lavoratori percorsi formativi e seminariali in grado di sostenere e accompagnare la ripresa del mercato. Il settore dell’edilizia è stato, infatti, in questi lunghi anni, il settore che più di altri ha pagato il prezzo delle crisi, della mancanza di investimenti e in ultimo delle difficoltà derivanti dalla pandemia e dalla crisi energetica. Il rapporto di sinergia tra le parti sociali rimane fondamentale – conclude il presidente ed espressione dell’Ance – per dispiegare il massimo dell’impegno a sostegno del settore delle costruzioni e saluto, quindi, il nuovo vicepresidente Turrisi, convinto che sapremo insieme dare continuità all’azione intrapresa e se possibile rafforzarla».




Vero e verosimile, dove nasce la fake news: “Verità fai-da-te”, nuovo libro di Aldo Mantineo

“Verità fai-da-te” è il titolo del nuovo libro del giornalista siracusano Aldo Mantineo. In uscita a novembre, rappresenta un ulteriore contributo nella lotta alle fake news ed a quella difficoltà, in cui spesso incorre il lettore, nel distinguere una notizia vera da un contenuto diverso. Non a caso, il sottotitolo della pubblicazione è “Il pensiero critico argine alla disinformazione”.
La prefazione è affidata ad Antonio Nicita, ordinario di politica economica alla Lumsa, saggista e fino al 2020 commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni. Eletto da poco senatore, centra subito la “questione” della disinformazione. “E’ davvero un paradosso che essa torni così centrale nell’epoca della digitalizzazione delle informazioni e dell’accesso più libero, rapido e decentralizzato ad esse, mai esperito dall’umanità intera. La libertà di espressione (free speech) non è più soltanto associata alla libertà di informare, di informarsi e di essere informato, ma è stata estesa anche alla libertà di disinformare o di esporsi alla disinformazione. Com’è possibile che la disinformazione trionfi anche in una società nella quale, spendendo qualche tempo sul web, si possono verificare le notizie, approfittando della grande disponibilità di informazioni che il web ci offre?”, è uno dei quesiti che si pone Nicita ed a cui cerca di rispondere, nel libro, Aldo Mantineo.
“Oggi facciamo i conti con un mondo nel quale ciascuno prova a costruire verità a proprio uso e consumo”, spiega l’autore. “È quasi la sublimazione del fai-da-te, è uno scenario nel quale la ricerca della verità non rappresenta un impegnativo e laborioso processo ma un qualsiasi comune oggetto da assemblare secondo il proprio gusto e la propria utilità. È un mondo nel quale la linea di demarcazione tra vero e verosimile si è assottigliata sempre di più sino praticamente a sfumare completamente portando, in alcuni casi, il fatto narrato a scivolare nelle limacciose paludi della disinformazione. Siamo disarmati? Siamo soccombenti a prescindere? Dobbiamo fare buon viso a cattiva sorte? Naturalmente la risposta è no. Serve, semmai, dotarsi sempre di più di adeguati strumenti per non perdere la giusta rotta durante la navigazione (specialmente in rete)”.
Verità fai-da-te nasce dal percorso di studio e di approfondimento formativo condotto da Aldo Mantineo assieme ad altri 40 corsisti di tutta Italia (giornalisti, comunicatori ma anche studiosi, ricercatori e cultori di altre discipline) nell’ambito della prima edizione del corso di Alta Formazione “Raccontare la verità: come informare promuovendo una società inclusiva”, promosso dall’Università degli Studi di Padova assieme alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e al Sindacato dei Giornalisti del Veneto.
E’ certo urgente porre un argine al dilagare delle fake news, senza mai perdere di vista la necessità di un deciso cambio di passo nella qualità della narrazione rendendola sempre di più responsabile e privilegiando, anche dal punto di vista strettamente lessicale, un carattere di inclusività.




Caldo anomalo, agricoltura in difficoltà: “Costi di produzione esorbitanti”

Per chi va in spiaggia, che le temperature siano così alte a fine ottobre rappresenta di certo una buona notizia, la possibilità di godersi più a lungo il mare, di sentirsi in qualche modo ancora in vacanza. Il caldo anomalo avvantaggia anche gli operatori del turismo, che possono contare su un prolungamento della stagione di lavoro più intensa. Per l’agricoltura, invece, è un momento di estrema, preoccupante, difficoltà.

Pippo Campisi,  imprenditore agricolo siracusano, componente del consiglio territoriale di Confcooperative Sicilia e consigliere nazionale di Federagripesca, parla di un “danno terribile. Questo caldo anomalo- spiega – stressa parecchio le piante, tutte. In primo luogo ne soffrono gli agrumi, già fortemente provati a causa del caldo torrido della scorsa estate. Adesso avrebbero bisogno di pioggia, di un clima più fresco perché il frutto possa andare in maturazione ed invece le temperature sono ancora tanto alte. Pensate che ieri abbiamo raggiunto i 32 gradi. Questo confonde la pianta, che dovrebbe andare in letargo ed è, invece, in questo modo quasi costretta a risvegliarsi”.

In termini economici significa “aumento dei costi di produzione di oltre il 35 per cento, ritardo nella fase di maturazione e crescita di ogni tipo di prodotto. Non fanno diversamente, ad esempio, gli ortaggi. Il caldo li fa crescere filiformi, senza che la pianta possa strutturarsi bene”.

Per sopperire a tutto questo, le imprese agricole sono costrette a fornire alle piante supporti intensi di acqua “con cicli molto brevi e costi energetici proibitivi. Stiamo, insomma, dovendo  irrigare in maniera anomala- spiega Campisi- per far fronte ad una situazione anomala. Non basta la notte per nutrire e ossigenare bene le piante”.

 




Parco nazionale degli Iblei, chiesta nuova proroga per l’istituzione

Una nuova proroga alla scadenza di fine mese, per l’istituzione del parco nazionale degli Iblei. A richiederla sono stati gli otto sindaci riuniti nell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei. Ma la gran parte dei primi cittadini del siracusano pare appoggiare la richiesta. “Non un rinvio alle calende greche”, spiega il sindaco di Canicattini e guida dell’Unione, Paolo Amenta. “Non stiamo giocando a spostare in avanti la scadenza senza voler concludere nulla. Qui si dimentica che da nove anni l’ente che dovrebbe gestire questo delicato percorso di istituzione del parco, ovvero la ex Provincia, è commissariato”. Parole che possono essere facilmente interpretate: in tutto questo lasso di tempo è mancato il coordinamento che doveva arrivare dall’unico livello di coordinamento possibile, ovvero quello che adesso si chiama Libero Consorzio. L’assenza di una regia politica, con le cariche elette, avrebbe – secondo questa interpretazione diffusa – portato ad una grande confusione e problemi mai risolti, perchè mai affrontati, tutto attorno al perimetro esteso del parco ed alla zonizzazione che “cala” vincoli sulle aree.
I sindaci hanno chiesto altri novanta giorni. Non è facile prevedere quella che, questa volta, sarà la risposta del Ministero. L’ultima richiesta in tal senso è stata accolta, ritenendo valide le argomentazioni presentate dai territori.
La nuova richiesta di proroga è accompagnata anche da una proposta. “Costituire un gruppo ristretto di lavoro, con la partecipazione di tecnici e professionisti comunali, per definire le scelte che avranno una ricaduta diretta sul futuro di luoghi e aziende”, spiega Amenta. “Nessuno è contrario al parco per partito preso. Sappiamo bene che la tutela della natura e della biodiversità sono importanti. Ma al momento mancano troppi strumenti attuativi, come i Pug. E non ci sono idee chiare neanche sulla governance del parco. Cosa succede ai Comuni ed alle imprese con l’introduzione del Parco? Servirà il parere anche dell’ente gestore per un’azienda che vuol operare nel territorio? Chi decide e quanto si complicano i processi autorizzativi?”. Sono domande che Amenta, e tutti i sindaci della zona montana, continuano a porre senza trovare risposte definite.
“Non giochiamo a perdere tempo. Stiamo cercando di evitare che con un ‘si’ alla cieca ci ritroviamo con tutto bloccato per gli anni a venire. Creiamo un gruppo di lavoro sovracomunale, parliamo di Piano Urbano Generale, di perimetrazione e zonizzazione, di futuro del territorio. Serve una squadra che dia risposte anche a noi sindaci. E dopo sarà più facile per tutti capire come procedere per arrivare alla istituzione del parco nazionale degli Iblei”.
In base all’ultima perimetrazione, il territorio del Parco si estende per 1467.19 km quadrati e comprende in tutto 3 province (Siracusa, Catania e Ragusa) e 27 Comuni. Siracusa la provincia maggiormente interessata: 18 Comuni e 953,53 kmq.




Incendio nella dependence di via Elorina: due avvisi per omicidio colposo

Avviso di conclusione indagini preliminari per due uomini, un 46enne ed un 44enne accusati di  omicidio colposo, lesioni colpose, delitti colposi di danno in cooperazione. Un altro uomo, invece, un imprenditore di 57 anni, dovrà rispondere di violazione della normativa in materia di prevenzione incendi.

Questi gli avvisi emessi dalla Procura della Repubblica di Siracusa e notificati dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
I fatti risalgono al 30 settembre 2021, quando a causa di una fuga di gas, una piccola abitazione, adibita a dependance per i dipendenti di un’azienda agricola di  Via Elorina, è andata completamente distrutta. La deflagrazione ha cagionato la morte di un uomo e di una donna, lesioni gravissime (ustioni di 3° e 4° grado) a una terza persona e ustioni di secondo livello ad altri due soggetti rimasti coinvolti.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini preliminari, anche alla luce delle ricostruzioni della dinamica dell’evento effettuate Vigili del Fuoco del Nucleo Investigativo di Palermo e del Comando Provinciale di Siracusa, l’esplosione sarebbe da imputare alla condotta negligente, imprudente e, in special modo, imperita degli indagati, i quali, nell’installazione del dispositivo che avrebbe dovuto fornire di gas l’unità abitativa, avrebbero omesso sia di applicare un riduttore di pressione di secondo livello, necessario ai fini della regolazione della pressione in entrata, sia il successivo collaudo di sicurezza dell’impianto.
Questa contingenza avrebbe determinato il formarsi all’interno del vano cucina di una sacca di gas, un‘atmosfera infiammabile, che è esplosa a causa dell’innesco derivante dall’attivazione di un interruttore di energia elettrica. L’onda d’urto che ne è derivata ha travolto le persone presenti all’interno e all’esterno dell’abitazione con le conseguenze per l’incolumità fisica delle stesse sopra descritte.
Dal quadro investigativo è emersa la violazione della normativa in materia di prevenzione incendi (ex artt. 16 e 20 D.lgs 139/2006) da parte del rappresentante legale dell’azienda agricola, l’uomo di 57, destinatario del provvedimento.