Mercato di via Giarre: “Riqualificazione monca e troppi disagi”, la protesta dei commercianti

I container sono pronti ormai da mesi ma i commercianti del mercatino di via Giarre non sono ancora in possesso delle chiavi per poterli utilizzare. Lavori incompleti, dunque, per loro, quelli svolti per la riqualificazione dell’area, tradendo le intenzioni a suo tempo espresse dal Comune, di migliorare le condizioni di fruibilità di quell’area, anche a vantaggio degli ambulanti che vi operano.

Oggi, i commercianti di via Giarre hanno voluto dire la loro, esprimere la propria delusione e chiedere a voce alta all’amministrazione comunale di completare gli interventi, per non danneggiare il loro lavoro. Al momento, infatti, le difficoltà sarebbero diverse, per svariati aspetti.

C’è chi protesta perché il proprio stallo è in fondo alla via, isolato, laddove nessun cliente arriva mai, non essendoci null’altro. C’è poi, chi fa notare come l’impossibilità di utilizzare il container assegnato, riduca ulteriormente lo spazio a disposizione.

“Nessuna traccia- dicono- delle aiuole promesse. Si resta, invece, nel degrado, anche con cumuli di rifiuti che non vengono raccolti nonostante le garanzie”.

Il dubbio, in questo caso espresso anche dall’ex assessore alle Attività Produttive, Cosimo Burti, è anche che nonostante gli interventi sui pini, tagliati per evitare che le radici potessero continuare a deformare l’asfalto, le modalità di intervento non sarebbero state quelle corrette. Lo stesso Burti lamenta modalità di azione che nulla avrebbero a che fare con l’idea iniziale e punta l’indice contro il silenzio di palazzo Vermexio sul progetto di realizzazione del mercato coperto, condiviso dall’Iacp, l’istituto autonomo case popolari.

Pronta la replica dell’assessore alle Attività Produttive attuale, Andrea Firenze. “Abbiamo restituito dignità a quella zona-commenta-  ai suoi abitanti ed a breve agli operatori del mercato. Nei e con i limiti oggettivi delle nostre forze”.






Via Giarre, Italia: “Abbiamo restituito dignità al mercato, pronti a intervenire sul verde”

“Solo aspetti burocratici alla base della mancata consegna, ad oggi, dei nuovi box di via Giarre agli operatori mercatali. A breve l’ostacolo sarà superato e interverremo anche sull’allestimento dell’area a verde”.

Così il sindaco, Francesco Italia interviene sui temi della protesta dei commercianti del mercato di via Giarre, che oggi hanno voluto esprimere le loro preoccupazioni ed il loro rammarico, condivisi dall’ex assessore alle Attività Produttive, Cosimo Burti.

“Gli alberi- spiega Italia-  avevano distrutto il sedime, creato crepe nei muri, determinato una situazione di degrado diffuso. Nel 2018 ricordo che fu Sergio Pillitteri a promuovere un un incontro tra me e i cittadini di quella zona. Non ero ancora sindaco. In quell’occasione mi resi conto delle necessità. Nessuno fino ad allora aveva fatto nulla per via Giarre. Abbiamo dovuto rifare tutto, abbattere gli alberi, acquistare i nuovi casotti. E’ qualcosa di storico  in quel luogo, per restituire dignità a quel mercato”.

Poi il primo cittadino prosegue: “Abbiamo completato i lavori della strada ormai da settimane -ricorda- e, oltre ad aver già collocato i nuovi casotti da consegnare ai commercianti, abbiamo un bel progetto pronto per togliere le ceppaie e trasformare quell’area a verde.  Interverremo tra poco. La protesta di oggi-aggiunge Italia- si è venuta a creare per motivi meramente burocratici.  Alcuni di quei commercianti non sono in effetti ancora stati messi in condizione di utilizzare i casotti. Mi fa sorridere, però, che chi in passato avrebbe potuto risolvere i problemi e non l’ha fatto, oggi, anziché fare i complimenti al Comune, pensa anche di mettersi a capo di una protesta”. Chiaro il riferimento all’ex assessore alle Attività Produttive, Cosimo Burti.




Lamin, picchiato dal branco a Pachino. “Cinque vigliacchi contro un ragazzo fantastico”

Lo hanno pestato in cinque, a Pachino, non lontano dall’istituto comprensivo Pellimo. Vittima del branco, un ventunenne straniero. A denunciare il grave fatto è il datore di lavoro del ragazzo, titolare della apprezzata gelateria Don Peppinu, a Marzamemi, borgo marinaro di Pachino. “Uno dei nostri preziosi collaboratori è stato brutalmente aggredito a Pachino da 5 vigliacchi in branco provocandogli anche delle ferite importanti. La cosa schifosa è che hanno aggredito un ragazzo fantastico come Lamin che è di una bontà infinita e che tra le altre cose a soli 21 anni si ritrova da solo e lontano migliaia di chilometri dalla sua famiglia biologica”, scrive su un post a cui affida la brutta storia.
E’ stata anche presentata regolare denuncia alle forze dell’ordine. In attesa di sviluppi, scatta la gara di solidarietà per il ragazzo pestato. “Lamin non è solo, e voglio usare la pagina ufficiale per dire che toccare Lamin è come toccare tutti noi della famiglia Don Peppinu, e lo dimostreremo mettendo a disposizione di Lamin il nostro ufficio legale per costituirsi parte civile nel futuro processo penale a carico di questi 5 gentiluomini”.




La rapina, l’inseguimento: i tre catanesi arrestati avevano gioielli per 3600 euro

Sono tre catanesi rispettivamente di 41, 37, e 35 anni gli arrestati per la rapina ai danni di una gioielleria di corso Gelone, a Siracusa. Tutti già conosciuti alle forze di polizia, sono stati bloccati dopo un inseguimento che ha visto protagonista anche la Polizia Municipale, insieme alla Polizia di Stato (leggi qui). A loro viene contestata la rapina aggravata dall’uso di un’arma da sparo e dalla circostanza di essere travisati.
Secondo quanto ricostruito, i tre erano entrati all’interno dell’attività commerciale pistola in pugno e con i volti coperti. L’arma si è poi rivelata essere a salve. In pochi istanti si sono impossessati di preziosi del valore commerciale di circa 3.600 euro.
Dopo il colpo sono stati bloccati dagli uomini della Polizia Municipale in collaborazione con gli agenti della Squadra Mobile aretusea.




Rimossa rete “fantasma” a largo di Avola, operazione coordinata dalla Guardia Costiera

Una “rete fantasma” che giaceva impigliata nel relitto di una nave mercantile affondata nel 1979, poco distante dal litorale nord di Avola, è stata rimossa al termine di una delicata operazione. Con il coordinamento della Capitaneria di porto di Siracusa, sono intervenuti i subacquei del nucleo Guardia Costiera di Messina, il personale subacqueo di “Sea Shepherd” e del diving “Marina di Ognina”.
La rete è stata dapprima monitorata con l’impiego del Rov (Remotely Operated underwater Vehicle) pilotato dai sub della Guardia Costiera. Successivamente è stata assicurata dal personale di Sea Shepherd e del Diving Marina di Ognina. Il successivo recupero è avvenuto con un verricello “salpa rete” dell’imbarcazione Sea Eagle dell’associazione ambientalista intervenuta.
Questo intervento rientra nella più ampia operazione nazionale denominata “reti fantasma”, svolta dalla Guardia Costiera su mandato del Ministero della Transizione Ecologica. Dal 2019 ad oggi, sono state rimosse circa 50 tonnellate di reti abbandonate sui fondali marini, pericolose per la sicurezza in mare e, ancora peggio, altamente dannose per il suo ecosistema.




Compra online una piscina fuori terra ma non la riceve: denunciato truffatore

Un calabrese di 49 anni è stato denunciato per truffa dal Commissariato di Noto. Il 14 giugno scorso aveva venduto online una piscina fuori terra ad una donna residente nella città barocca. Effettuato il pagamento, pari ad euro 479, la donna non ha però mai ricevuto quanto acquistato. Si è allora rivolta alla Polizia.
Gli accertamenti investigativi, espletati sull’intestatario del conto corrente e sulle utenze cellulari usate dal truffatore, hanno consentito agli investigatori di risalire all’identità dell’uomo e di denunciarlo.

foto generica dal web




Bollette luce e gas, 306.000 siciliani hanno saltato almeno un pagamento

A causa dell’aumento dei prezzi energetici, negli ultimi 9 mesi 306.000 siciliani hanno saltato il pagamento di una o più bollette luce e gas. Per almeno 1 su 2 era la prima volta che accadeva. Mai accusato in passato difficoltà simili. Il dato emerge dall’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat. Evidenziato dall’indagine anche come il numero di morosi sia destinato ad aumentare se i prezzi continueranno a crescere. L’analisi ha individuato in 219.000 il numero di residenti in Sicilia che potrebbero trovarsi nell’impossibilità di pagare le prossime fatture, oltre ai già segnalati 306.000.
Un fenomeno che riguarda anche le spese condominiali: sempre secondo l’indagine, infatti, sono 219.000 i siciliani che hanno saltato una o più rate del condominio. E se i rincari dovessero continuare, 263.000 potrebbero non pagare le prossime.
Dato nazionale: 4,7 milioni di italiani hanno saltato il pagamento di una o più bollette luce e gas negli ultimi 9 mesi.

Foto: PhotoIron (c)




Flashmob in piazza Euripide per le donne iraniane: velo nero e Bella Ciao in farsi

Sabato alle 18, in piazza Euripide a Siracusa, flashmob di solidarietà verso le donne iraniane. L’idea parte da un gruppo di cittadine impegnate nel sociale raccolte nella Brigata Rosa, un nome che evidenzia la sensibilità e l’impegno per le politiche di genere.
Velo nero sul capo e passi di danza sulla versione di “Bella ciao” in farsi, ovvero la canzone che le
donne iraniane hanno scelto come inno della loro protesta, contro la polizia morale. Tutto parte dalla tragica fine di Masha Amini, morta per una ciocca di capelli che sfuggiva all’hijab.
“Al flashmob hanno già aderito una quarantina di associazioni del territorio, sigle sindacali e partiti politici. Segno che la rete di solidarietà e il desiderio di manifestare è vivo e non solo per le donne”, spiegano le organizzatrici.
Di seguito, l’elenco delle associazioni che hanno aderito: Accoglierete- Ad Gentes-Angolo Siracusa-ARCI-Arci Gay Siracusa-Arciragazzi Siracusa 2.0-Astrea in memoria di Stefano Biondo-Auser Augusta- Auser Territoriale -Azione Siracusa e provinciale-Banca Etica Sud -Est-Centro antiviolenza e antistalking La Nereide-Centro Antiviolenza Ipazia-CGIL Siracusa- CNA Impresa Donna-CNA Siracusa-Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa-Consulta comunale femminile di Siracusa-Coordinamento donne CGIL-Dahlia-Europa Verde -Verdi Siracusa-Fondazione Assistenti sociali Regione Sicilia -Giosef Siracusa-Italia Viva-Lealtà e Condivisione-Movimento Cinque Stelle-No all’odio- Oltre Frontiere-Opera-Ordine professionale degli Assistenti sociali Regione Sicilia- Partito Democratico -Prometeo-Rifiuti Zero Siracusa-Salute donna sezione Siracusa- San Martino cooperativa – SiciliAntica Siracusa -Sinistra Italiana-Siracusa Città Educativa-Stonewall -UIL Camera Sindacale Territoriale Siracusa-Un’altra storia-Zuimama.

foto da asianews.it




Covid in Sicilia: settimana con nuovi casi in aumento (+3,54%), tiene Siracusa (-0,66%)

Nella settimana dal 10 al 16 ottobre si registra un ulteriore incremento delle nuove infezioni Covid-19 in Sicilia, con un’incidenza di nuovi casi pari a 9186 (+3.54%), con un valore cumulativo di 191/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Messina (265/100.000 abitanti); a seguire Siracusa (235/100.000) e Trapani (197/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 60 e i 69 anni (280/100.000), tra i 70 e i 79 anni (283/100.000) e tra i 45 e i 59 anni (236/100.000). Nonostante questo dato, la provincia di Siracusa è in realtà una delle tre che presenta una contrazione di nuovi positivi rispetto alla settimana precedente: sono stati 900 contro i 906 di sette giorni addietro (-0.66%).
Anche le nuove ospedalizzazioni sono in lieve aumento. Più di metà dei pazienti in ospedale nella settimana di riferimento risultano al sistema non vaccinati.
I dati relativi alla campagna vaccinale fanno riferimento alla settimana dal 12 al 18 ottobre. Nella fascia d’età 5-11 anni i vaccinati con almeno una dose si attestano al 25,44%, mentre 67.445 bambini, pari al 21,88%, risultano aver completato il ciclo primario. Gli over 12 anni vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,80% del target regionale. La percentuale di chi ha completato il ciclo primario di vaccinazione è pari all’ 89,47%. I vaccinati con terza dose sono 2.766.002 pari al 72,32% degli aventi diritto.
Dal 13 luglio è stata autorizzata la quarta dose di vaccinazione per gli over 60 anni e gli over 12 anni con elevata fragilità. Il Ministero della Salute ha autorizzato dal 7 settembre la somministrazione della dose booster, con i vaccini m-RNA bivalenti Original/Omicron BA.1, agli over 60, alle persone di elevata fragilità e alle fasce di età over 12 anni in attesa della terza dose includendo anche operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza.
Dal 23 settembre è consentito l’utilizzo dei vaccini m-RNA per la variante Original/Omicron BA.4-5 per la quarta dose, su richiesta dell’interessato, a tutti i soggetti over 12 anni dei vaccini m-RNA, aggiornati alle varianti BA.1 e BA.4-5, che abbiano ricevuto la terza dose di richiamo da almeno 120 giorni. In Sicilia, dal 1 marzo sono state effettuate 137.561 somministrazioni di quarta dose di cui 129.512 a soggetti over 60.




Problemi respiratori: neonato di 30 giorni in elisoccorso a Catania

È ricoverato al Cannizzaro di Catania il bimbo di poco più di 30 giorni per il quale si è mobilitato oggi l’elisoccorso. Il neonato si trovava nella sua casa di Priolo quando, nella tarda mattinata odierna, i familiari si sono accorti di evidenti problemi respiratori.
Immediata la chiamata di soccorso al 118. In pochi minuti, nella zona di via Salso, sono arrivati un’ambulanza, Carabinieri e la Polizia Municipale che si è prodigata ad allestire anche il trasporto in elicottero.
Il piccolo è stato stabilizzato sul posto e poi condotto in ambulanza nella piazzola dove era atterrato il mezzo aereo, non distante dalla portineria nord della zona industriale.
In pochi minuti è stato trasferito al Garibaldi di Catania. Dopo le prime cure del caso, è stato disposto il trasferimento al Cannizzaro, dove si trova ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dove è in continua osservazione da parte dell’equipe sanitaria.

Foto archivio