Non si rassegna alla fine della relazione e la stalkerizza: divieto di avvicinamento alla ex

Non potrà avvicinarsi alla ex fidanzata. Il divieto riguarda un netino, destinatario di apposita ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Siracusa. E’ accusato di atti persecutori. Dovrà anche indossare il braccialetto elettronico.
Secondo quanto ricostruito durante le indagini, l’uomo non si sarebbe rassegnato alla fine della relazione sentimentale, tempestando la donna di messaggi, chiamate, pedinandola, appostandosi sul luogo di lavoro, nella speranza di poterla vedere e poterle parlare.
Nonostante il Questore di Siracusa avesse disposto l’ammonimento a carico dello stalker, quest’ultimo ha reiterato le condotte, inoltrando alla donna messaggi offensivi e gravemente intimidatori. Dopo la denuncia della vittima, e l’acquisizione di vari elementi di prova, il gip ha valutato sussistente la necessità di una ordinanza cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi dalla stessa frequentati, con l’ulteriore ausilio del braccialetto elettronico.
La Questura di Siracusa ricorda a tutte le donne vittime di violenze domestiche di non sottovalutare alcun episodio e di rivolgersi immediatamente alla Polizia di Stato che, in stretto raccordo con l’Autorità Giudiziaria, può porre in essere tutti gli istituti normativi posti a tutela della incolumità delle vittime di stalking.

foto dal web




Covid in Sicilia, il report settimanale: curva epidemica in rialzo. Ma Siracusa fa -4,4%

Nella settimana dal 3 al 9 ottobre la curva epidemica Covid in Sicilia continua ad aumentare, in linea con la tendenza nel territorio nazionale. L’incidenza di nuovi casi positivi è pari a 8857 (+10,04 per cento), con un valore cumulativo di 184/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Messina (256/100.000 abitanti), Siracusa (236/100.000) e Catania (214/100.000). Va però correttamente evidenziato che in provincia di Siracusa, nell’ultima settimana i dati sono comunque in calo (-4,4%) pur rimanendo elevata l’incidenza. I nuovi positivi sono stati 905 contro i 947 dei sette giorni precedenti. I dai sono forniti dall’Osservatorio Epidemiologico regionale.
Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 60 ed i 69 anni (264/100.000), tra i 70 e i 79 anni (256/100.000) e tra gli 80 e gli 89 anni (189/100.000). Anche le nuove ospedalizzazioni sono in lieve aumento.
I dati relativi alla campagna vaccinale fanno riferimento alla settimana dal 5 all’11 ottobre. Nella fascia d’età 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 25,58% del target regionale. Hanno completato il ciclo primario 67.796 bambini, pari al 22%. Gli over 12 anni vaccinati con almeno una dose sono il 90,79% del target regionale mentre ha completato il ciclo primario l’ 89,46%. Hanno effettuato la terza dose 2.765.179 persone, pari al 72,32% degli aventi diritto.
Dal 13 luglio è stata avviata la vaccinazione per la quarta dose agli over 60 ed agli over 12 anni con elevata fragilità purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla terza dose o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo).
Dal 7 settembre il Ministero della Salute ha autorizzato la somministrazione della dose booster, con i vaccini m-RNA bivalenti Original/Omicron BA.1, agli over 60, alle persone di elevata fragilità e alle fasce di età over 12 anni in attesa della terza dose includendo anche operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza.
Dal 23 settembre è consentito l’utilizzo dei vaccini m-RNA per la variante Original/Omicron BA.4-5 per la quarta dose, su richiesta dell’interessato, a tutti gli over 12 anni, dei vaccini m-RNA, aggiornati alle varianti BA.1 e BA.4-5, che abbiano ricevuto la terza dose da almeno 120 giorni.
Dal 1 marzo sono state effettuate in Sicilia 126.034 somministrazioni di quarta dose di cui 119.930 a soggetti over 60.




Un terreno trasformato in discarica abusiva: scattano sequestro e due denunce

Al termine di un’accurata indagine, gli uomini della Capitaneria di Porto di Augusta hanno sequestrato un terreno privato. Evidenti le tracce di movimentazioni di terra e lavori non autorizzati, relativi a rifiuti di varia natura, precedentemente abbandonati. Di fatto – spiegano i militari – il terreno era divenuto una discarica abusiva. I responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.




Nonostante i domiciliari, continua a perseguitare la ex compagna: arrestato

I Carabinieri della Stazione di Augusta hanno arrestato un pregiudicato 35enne, ritenuto responsabile di maltrattamenti ed atti persecutori ai danni della ex convivente. Reati aggravati perché commessi dall’uomo mentre si trovava agli arresti domiciliari con il divieto, tra l’altro, di comunicare con la donna, violando reiteratamente tutti gli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria.
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di appurare chiaramente come l’arrestato, noncurante degli obblighi cui era sottoposto, continuava a molestare ed a compiere atti persecutori nei confronti della sua ex compagna, riuscendo anche ad accedere abusivamente ai suoi profili social ed a mandarle messaggi con fotografie dal chiaro intento intimidatorio.
Così gli investigatori, dopo aver raccolto tutti gli elementi, hanno trasmesso un circostanziato rapporto all’Autorità Giudiziaria che, valutando particolarmente gravi le circostanze, ha emesso una misura cautelare, disponendo per il pregiudicato la custodia in carcere. L’uomo è stato condotto a Cavadonna.




Via Monti e quel terreno comunale inutilizzato: “Diventi area per bimbi e anziani”

Lungo via Monti, alla Pizzuta, insiste un terreno di proprietà comunale, all’angolo con via Salibra. Quel lotto, attualmente, è in abbandono. Spesso ricoperto da vegetazione, viene impropriamente utilizzato per abbandonare rifiuti.
L’ex consigliere di quartiere, Angelo La Manna, ha proposto una idea di rigenerazione all’amministrazione comunale. Nel suo progetto, quel terreno potrebbe ospitare un’area attrezzata per bambini e anziani. Uno spazio pubblico e per la socialità, in una zona densamente abitata quale è la Pizzuta. “Ho avuto rassicurazioni da parte del sindaco Italia, spero che il progetto possa concretizzarsi nel più breve tempo possibile”. Una delle soluzioni possibili, passerebbe per il bando democrazia partecipata, in alternativa all’intervento diretto del Comune.




“L’inganno”, il nuovo romanzo della scrittrice siracusana Veronica Tomassini

“L’inganno” è il nuovo libro della scrittrice siracusana Veronica Tomassini. Una storia che dalla stretta periferia siciliana si sposta a Milano, sulle tracce di un jazzista francese, di Tolosa esattamente. Un viaggio, un amore. In una cornice di individualismo esasperato, in una giostra di personaggi, di disincanto.
Lo hanno definito un romanzo “mistico, esistenziale”. Uno spazio letterario di speranze perdute, tutte tranne una: l’amore.
La Tomassini affronta ne “L’inganno” un topos con il quale si sono misurati diversi scrittori: il flusso di coscienza, appunto, per fotografare e indagare lo stato delle cose, come direbbe Wenders. Una stanza tutta per sé. Lo scrittore che si interroga, che interroga i suoi libri, che interroga la sua ontologia di scrittore, la sua posizione nel mondo.
Per forza di cose contiene dunque una riflessione sulla scrittura, esplicito riferimento ai propri
libri e alla propria poetica. Nel romanzo si succedono costruzioni ardite, acrobatiche, tipiche
della poesia, rare nella narrativa. Una lettura che vale perlomeno una rivelazione.
Siracusana ma con origini umbre e abruzzesi, Veronica Tomassini ha esordito nel 2010, con Sangue di cane (Laurana), che fu considerato un caso letterario ed è stato oggetto di un’ampia trattazione nel saggio di Stefania Lucamante Righteous Anger in Contemporary Italian Literary and Cinematic Narratives, pubblicato dalla University Press di Toronto nel 2020. Nel 2012 pubblica per Feltrinelli Il polacco Maciej; nel 2014, per Gaffi, Christiane deve morire; nel 2017, per Marsilio, L’altro addio; nel 2019, per Miraggi, Mazzarrona, candidato al Premio Strega.
Nei suoi scritti tornano spesso ambientazioni suburbane, storie intestine e periferiche, vicende di estrema emarginazione, e così, nel 2020, decide di autopubblicare il romanzo epistolare Vodka siberiana, per il quale sceglie una diffusione minima, basata sul contatto personale attraverso Facebook. (Nonostante il costo
di 30 euro, libro vende oltre 1300 copie.) Attualmente scrive per “Il Fatto Quotidiano” e “Pangea News”.




“Le diverse abilità nel mondo della ristorazione”, via al terzo concorso nazionale A.m.i.r.a

Sarà Siracusa ad ospitare la Terza Edizione del Concorso Nazionale dell’A.M.I.R.A, l’Associazione Maitres Italiani Ristoranti e Alberghi. Con il patrocinio dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e Pesca, l’appuntamento si svolgerà all’Aretusa Palace Hotel dal 19 al 21 Ottobre prossimi. 

Il tema è “Le diverse abilità nel mondo della ristorazione”.  Testimonial della manifestazione, l’atleta paralimpica di fama mondiale con sindrome di Down, Nicole Orlando. 

L’iniziativa è stata fortemente voluta ed organizzata da Luciano Graziano, Gran Maestro della Ristorazione, con il fiduciario della sezione Sicilia Centrale Giuseppe Pinzino. 

A disposizione dei ragazzi disabili, dei tutor che li guideranno verso l’acquisizione delle competenze necessarie per poter entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro.

Tra gli obiettivi dell’associazione figura infatti la collaborazione concreta con le istituzioni, per intercettare fondi europei destinati all’inserimento lavorativo delle minoranze. La stessa Europa chiede alle amministrazioni locali di attivarsi in questo senso. “Bisogna chiedere ai Comuni di aiutarci-spiega Graziano-  e a breve avvieremo una collaborazione anche con la Regione Sicilia” .

Un secondo obiettivo è  quello di creare una rete tra le Associazioni Siciliane per realizzare una banca dati che consenta alle famiglie di trovare un appoggio lungo tutto il percorso di inclusione. Dalla scuola alla formazione quindi al lavoro. 

L’iniziativa punterà i riflettori su questo fondamentale tema, con lo scopo di sensibilizzare in primis le aziende che dovranno accogliere lavoratori con diverse abilità. I ragazzi potranno vivere una bellissima esperienza e magari vedere qualche barriera cadere. 

A Siracusa si svolgerà una vera e propria gara. I partecipanti saranno alle prese con la preparazione di un piatto alla lampada, potendosi sbizzarrire nella realizzazione di una crèpe con prodotti tipici siciliani. La giuria nazionale sarà composta dal Gran Cancelliere Claudio Recchia, dallo chef stellato Maurizio Urso,dalla giornalista Stefania Calianni, dalla dirigente dell’istituto alberghiero di Siracusa e dalla sommelier Vilma Broggi.

 

 




Ciao Alessandro, il popolare Borghese è a Siracusa per 4 Ristoranti

Ed eccolo Alessandro Borghese a Siracusa. Il popolare chef, volto amato del piccolo schermo, è impegnato nelle riprese di una nuova puntata di 4 Ristoranti, il suo format di successo in onda su Sky e Tv8. Quest’oggi il primo ciak, con base in Ortigia, tra corso Matteotti e piazza Archimede. Maglia e pantaloni neri, camicia fantasia e panama in testa: così Borghese si è presentato per alcune delle scene girate con l’immancabile van della trasmissione. Assistito dalla crew tecnica e dagli autori ha poi dato il via alla “sfida” tra ristoratori. Iniziano a circolare i primi nomi dei 4 ristoranti di Siracusa che si contenderanno la vittoria della puntata che vale un premio di 5000 euro e un furgone 100% elettrico. Le riprese proseguiranno fino a venerdì con una veloce appendice sabato mattina. Il Comune di Siracusa, per l’occasione, ha emanato una apposita ordinanza per regolare la mobilità nelle aree indicate dalla produzione in base alle diverse giornate: oggi piazza Archimede, largo della Gancia e un tratto di via Nizza; poi via Santi Coronati e via Gargallo, corso Matteotti e piazza Federico di Svevia. Tra i set all’aperto anche piazza Duomo e via delle carceri vecchie.




Caro bollette, lunedì Siracusa in piazza: “Abbassate le saracinesche e venite a protestare”

Lunedì 17 ottobre è in programma il primo sit-in provinciale per protestare contro l’insostenibile costo delle bollette. Le associazioni di categoria invitano commercianti ed imprenditori a partecipare per dare forza all’iniziativa, ricorrendo se è il caso anche alla chiusura momentanea della propria attività. Così la manifestazione assumere un duplice significato, anche visivo, con la serrata. La preoccupazione degli organizzatori è che, sebbene tutti condividano la protesta, pochi vi prenderanno parte delegando come sempre a qualcun altro la soluzione dei problemi di tutti o limitandosi a pontificare sui social. Ed invece, mai come ora ogni piazza italiana dovrebbe pacificamente far sentire la sua voce per chiedere al nuovo governo quegli interventi decisi di cui il precedente esecutivo non è stato capace.
“Chiederemo alle imprese di partecipare e di chiudere anche simbolicamente nelle ore coincidenti con la manifestazione. Dall’inizio dell’anno le nostre imprese sopportano aumenti del costo dell’energia superiori al 300%. Se il Governo non interverrà in maniera determinante, entro la fine del 2022 saranno prevedibili aumenti fino al 500%. L’enorme rincaro delle bollette nell’ultima parte dell’anno ha fatto schizzare la spesa rispetto al 2021 e il 95% delle imprese ritiene che il caro–bollette avrà un forte impatto sulla propria attività”, spiegano gli organizzatori siracusani. “E’ dunque necessario un atteggiamento rinnovato sul tema, mettendo al centro azioni strutturali in grado di invertire la rotta che, diversamente, porterà al collasso l’intero sistema produttivo della Sicilia e del Paese”.
Per le associazioni di categoria è necessario un intervento immediato che anticipi ed orienti le eventuali soluzioni comunitarie, il quadro è estremamente complesso e tutti i comparti sono toccati in modo significativo da questo tema. Lo sono le imprese così come le famiglie siracusane, i pensionati e le comunità in genere.
“Tempo Scaduto” è il titolo della mobilitazione indetta dalle sigle di rappresentanze delle imprese che si terrà lunedì 17 ottobre alle 10 presso largo XXV luglio a Siracusa. Un momento di protesta promosso dalle sigle siracusane di CNA, Confcommercio, Confindustria, Confcooperative, Casartigiani, CIA, Confesercenti, Confagricoltura, Copagri e Legacoop.
Si tratta di una prima azione che continuerà con la più ampia manifestazione regionale prevista per il 7 novembre a Palermo. A provocare la discesa in piazza del mondo delle imprese è stato l’aumento incontrollato dei costi energetici, un aspetto che sta incidendo enormemente sul già precario equilibrio delle aziende del territorio, reduci peraltro dal periodo pandemico e dall’aumento verticale dei costi delle materie prime.




Caos elezioni: poche sezioni, troppi elettori e la necessità di maggiore formazione

Uno dei problemi della macchina elettorale siracusana sarebbe da ricercare nel numero delle sezioni. Attualmente sono 122 contro le 136 di oltre dieci anni addietro. La riduzione del numero dei seggi avrebbe creato alcune sezioni con oltre mille aventi diritto al voto e questo dato inciderebbe sulla qualità delle operazioni di spoglio e verbalizzazione. Insomma, sarebbe una delle concause dei ritardi ormai conclamati del sistema elettorale locale che già nel 2018 mostrò lacune, purtroppo parzialmente confermate anche in occasione dell’election day del 2022.
A sostenere questa tesi è Enzo Vinciullo che indica nelle sezioni delle frazioni di Belvedere, Cassibile e Isola quelle da “modificare” nella composizione, per evitare file che scoraggiano gli elettori in attesa e che diventano occasione di chiacchierate non sempre disinteressate prima del voto. “Oltre mille elettori, significa costringere scrutatori e presidenti a vidimare 3mila schede e scrutinarne quasi altrettante in caso di elezioni come le ultime. Queste operazioni sottraggono tempo ed energie mentali che poi si riverberano in verbali non sempre perfettamente compilati”, l’analisi di Vinciullo.
Ci sarebbe, in realtà, da considerare anche l’astensionismo che non ha “costretto” nessuna sezione a lavorare a pieno regime. In ogni caso, parzialmente d’accordo con Vinciullo è anche Ezechia Paolo Reale che fu il primo, nel 2018, a denunciare le lacune della macchina elettorale di Siracusa. “Potrebbe tornare utile una revisione di quella idea di spending review che portò a diminuire il numero delle sezioni, ma non sarebbe risolutivo. E’ onesto dire che non sono più di 3 o 4 le sezioni con oltre mille aventi diritto al voto qui a Siracusa. Peraltro, nel 2018 solo una di queste sezioni finì tra quelle che il Tar inserì nell’elenco delle rivedibili per il caso voti. La vera necessità è selezionare ed istruire presidenti di seggio e segretari capaci. E questo non è solo un problema di Siracusa, per quanto qui si sia manifestato con una ciclicità significativa. Presidenti e segretari dovrebbero seguire corsi di formazione da oggi e fino alle elezioni del 2023, per essere sicuri…”, analizza Reale.
Un punto su cui trova concorde l’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. “Bisogna semplificare il sistema degli adempimenti post spoglio e rafforzare l’ufficio elettorale comunale, dopo quota100 ed i pensionamenti che hanno finito per privare il sistema di figure di esperienza. E si, un corso di formazione duraturo non guasterebbe, magari utilizzando copie dei verbali del 2018 per far si che non si ripetano certi errori anche in occasione delle amministrative del 2023. La prima cosa da fare? Una revisione ragionata dell’Albo dei presidente di seggio, in Corte d’Appello a Catania”, conclude Garozzo.
Un passaggio che regala un sorriso amaro ad Ezechia Paolo Reale. “Avevo scritto al presidente della Corte d’Appello dopo tutti i guasti delle elezioni del 2018. Avevo chiesto una revisione dell’Albo. La risposta? Niente, assolutamente niente. Neanche due righe di circostanza. E se le istituzioni sono le prime a non considerare il problema…”.